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Commenti

Confermo che continuano ad arrivarmi bollette da Hera (fornitore di zona) pur avendo l'impianto da 3KW attivo dal 2008. Segnalo inoltre che il gestore ci pagherà l'energia prodotta con lo scambio sul posto a 0.18 se va bene. L'iva non verrà rimborsata, come i servizi vari in bolletta. Quindi buona parte della bolletta non verrà rimborsata. Al momento del contratto mi era stato detto che non avrei più pagato le bollette della luce, non è così e a conti fatti dov'è il guadagno? Su un impianto da 20.000€ tra ricavi e risparmi copro a malapena il finanziamento e continua a pagare la bolletta. Non capisco.

Caro Germano
Premesso che sono d’accordo con te che quest’anno ci si mette anche il sole a fare le bizze, infatti piove sempre e ciò comporta una pesante riduzione della produzione (per quanto mi riguarda tranne aprile gli altri mesi di quest’anno registro una produzione sotto la media degli altri anni).
Sono anche d’accordo con te che una buona parte della bolletta (tra il 25 e il 40%) non ci verrà rimborsata.
Però mi sembri abbastanza pessimista, perché il conto energia ci paga l’onere finanziario per l’acquisto dell’impianto e il rimborso (anche se parziale) della bolletta costituisce pur sempre un buon risparmio (anche se oggi inferiore a quanto avevamo calcolato).
Quindi ritengo che la convenienza ci sia tutta specie per quelli che istallano ora un fotovoltaico pagandolo un 25% o 35% in meno di quanto lo abbiamo pagato noi.

Caro Rinaldo

Per prima cosa voglio ribadire la sicura convenienza di installare un impianto fotovoltaico, in quanto il contributo del conto energia ti rimborsa ampiamente le spese sostenute per istallare l’impianto; anzi ti copre anche gli oneri finanziari e alla fine dei vent’anni ti da’ anche un piccolo guadagno e questo escludendo dal bilancio anche gli ulteriori benefici dello scambio sul posto.
Questo anche a chi come me ha pagato l’impianto circa il 40% in più di quanto lo pagherebbe oggi.
Quindi anche io raccomando ancora di farsi un impianto fotovoltaico, sempre che ci sia il rispetto delle regole (come da te definito).
Ed è proprio questo non rispetto delle regole che secondo me intimorisce i nuovi possibili “clienti” ed indispettisce quanti hanno a suo tempo già istallato un impianto.

Vengo ora replicare sulle tue affermazioni sulle quali, come sai, non sono molto d’accordo
Io nel 2009 ho avuto un rimborso di appena il 60% di quanto ho pagato all’Enel

Tu affermi che “…Lo scambio sul posto prima era più conveniente per il singolo utente, ma veniva incentivato lo spreco perché si era spinti a consumare tutta l'energia prodotta non badando più al risparmio. In questo modo invece l’eventuale saldo positivo viene rimborsato, inoltre viene incentivato l’autoconsumo dell’energia prodotta dall’impianto fotovoltaico che ne aumenta sicuramente i vantaggi per l’ambiente e per la collettività, facendo diminuire ulteriormente la nostra dipendenza dai combustibili fossili….”

Io (e penso non solo io) ho fatto l’impianto sulla base del consumo previsto per la mia utenza e non avere alla fine un saldo positivo, quindi non chiamerei spreco l’intenzione di volerla consumare, anzi come “Genovese” , quale sono, la parola spreco non fa parte del mio vocabolario.

L’incremento dell’autoconsumo al quale ci spinge il GSE con le sue nuove regole non aumenta per nulla i vantaggi per l’ambiente anzi li diminuisce e vi spiego il perché la vedo così; noi produciamo corrente durante il giorno, cioè quando l’energia è più richiesta dalle utenze (specie quelle industriali), non per nulla infatti in questa fascia temporale la corrente costa di più, quindi sarebbe bene (per l’ambiente) che la nostra energia pulita finisse tutta in rete, in modo di ridurre l’energia prodotta con combustibili fossili o nucleari. Non per nulla è stata, tanto, reclamizzata la tariffa bi-oraria
Invece il GSE ci ha obbligato all’autoconsumo (consumare la corrente di giorno) per ridurre gli effetti nefasti della nuova convenzione.

Veniamo ora ai ritardi

Scambio sul posto - acconto in base ai kWh trimestrali:

viene erogato (come dici anche tu) entro il 15° giorno lavorativo del terzo mese del trimestre successivo a quello di competenza e sempre che superino i cento euro. Per quanto mi riguarda i miei del 2009 sono datati
1° trimestre 2009 data emissione 10/8/2009
2° trimestre 2009 data emissione 30/9/2009
3° trimestre 2009 data emissione 5/2/2010
4° trimestre 2009 data emissione 22/3/2010
e quindi in due casi con ampio ritardo anche rispetto al previsto e sempre in ritardo rispetto a quanto io ho già pagato l’Enel. La bolletta enel arriva 2 giorni dopo ed il pagamento è a 20 giorni. Il primo anno c’è l’anticipo, ma dopo siamo noi a dover pagare ricevendo indietro parte dei soldi pagati solo dopo almeno 4 mesi; poi c’è la soglia dei 100 euro che proprio non si capisce.

Scambio sul posto - conguaglio annuale:

entro il giorno 15 del mese di maggio dell’anno successivo a quello di competenza. Ad oggi io ancora non lo ho ricevuto e siamo al 17/5 (forse sono troppo pignolo). Quando lo riceverò pubblicherò sul blog il bilancio del 2009 (costi e ricavi) e spero che, seguendo il tuo invito, saremo in tanti a farlo.

Conto Energia – accredito contributo:

Di norma avviene dopo due mesi dalla fine mese di riferimento però solo se hai superato i 250 € (e di inverno un piccolo impianto da 2 Kw raggiunge questa quota in 5 mesi).
Anche in questo caso non capisco perché; i piccoli impianti si vedono arrivare gli accrediti tre o quattro volte l’anno mentre il rimborso del finanziamento (se lo hanno preso) avviene puntualmente tutti i mesi.

Alla fine voglio comunque concludere il mio intervento (forse troppo lungo) con la stessa raccomandazione di Rinaldo, la convenienza economica nell’installazione di un impianto fotovoltaico c’è tutta (specialmente ora che si sono abbassati i costi), però contemporaneamente dobbiamo batterci perché ci sia il rispetto delle regole e dei tempi.

Saluti Sergio

Riceviamo e più che volentieri pubblichiamo :-)

"Salve
In allegato un foglio pdf che sintetizza il risultato più che sodisfacente del 1° anno di funzionamento.
Più 10,32% di produzione rispetto all'attesa, nonostante una maggiore copertura delle nuvole rispetto alla norma, è un ottimo risultato.
Grazie
GianVirgilio"

Qualcuno ha visto il conguaglio del 2009 che doveva essere pubblicato sul sito GSE il 15/5/2010 e quindi accreditato il 15/6/2010?
Io fino ad oggi non ho visto nulla, spero di essere io sfortunato, altrimenti è una ulteriore prova dei disservizi (e siamo buoni a chiamarli solo disservizi) che ci stanno colpendo.
Fatemi/fateci sapere sul blog
Sergio

Salve a tutti!

Dopo tante esitazioni, mio marito ed io ci siamo decisi a condividere le gioie e i dolori dell'avventura della produzione di energia pulita.
Rimangono alcuni dubbi che vi chiederei di risolverci.
Possiamo unirci al gruppo e quindi usufruire dell'aiuto di Banca Etica arrangiandoci però nel resto?
Abitiamo a Treviso e la ditta che ci istallerebbe l'impianto si procura i pannelli da una ditta italiana; a noi pare un'ottima scelta ma ho saputo, da una fonte informata, che questa ditta ha prenotazioni fino ad ottobre e, per far fronte alle consegne, spaccia per suoi pannelli acquistati in Cina.
Secondo voi è possibile? Come faccio a comprare in sicurezza un buon pannello?
Grazie di tutto, Sofia.

Scusate, mi sono dimenticata un particolare importante.
Abitiamo in centro storico e quindi la DIA non è sufficiente:dobbiamo chiedere un permesso di costruzione con tutti gli oneri che ne derivano, circa 6.000 euro per un impianto di circa 4 kW.
Riusciamo a recuperare questa somma con l'incentivo dell'impianto o sono soldi persi?
Grazie ancora!

Mentre l'imperativo di “arginare il consumo di territorio” sembra essere diventata una priorità per politici ed intellettuali italiani, si prepara in tutta Italia un colossale e fulmineo saccheggio di territorio agricolo.
L'attacco viene da un settore che reputavamo amico e che fino a ieri avevamo sostenuto a spada tratta: la produzione elettrica da fotovoltaico.
Gli attori del saccheggio invece sono sempre gli stessi: la speculazione economica in combutta con la casta politica dei gaudenti imprevidenti.
La congiuntura che rende il saccheggio attuabile e urgente è quella data da una cospicua discesa del costo del pannello fotovoltaico ( oltre il 30%) incrociata al perdurare, fino alla fine del 2010 degli alti incentivi previsti dal Conto-energia 2007 (in media € 0,38 x kW prodotto)

Le cifre del saccheggio:
Non abbiamo cifre generali, ma alcuni “carotaggi” effettuati in piccoli comuni del grossetano danno un idea della situazione:
Manciano : 7.000 abitanti, richieste per 1.025 ettari
Scansano : 4.300 abitanti, richieste per 460 ettari
Non è difficile ipotizzare che in tutto il Paese decine di migliaia di ettari della migliore terra coltivabile passeranno dalla produzione agricola a quella industriale, nel giro di pochi mesi ed in totale assenza di controlli (la provincia di Grosseto ha varato un PTC che abolisce la Valutazione di impatto ambientale e per impianti sotto ai 5 ettari di superficie anche la variante urbanistica)

Le conseguenze per l'occupazione:
I nostri amministratori difendono le loro scelte con il mantra dell'occupazione, ma la verità è un altra:
- Un ettaro di terreno agricolo può generare un numero variabile di ore lavorative, che secondo le tabelle della provincia per il calcolo delle ULU (unità lavoro uomo), va dalle 30 alle 500 ore annue per ettaro, a secondo che si coltivino cereali o ulivi. (con gli ortaggi si arriva anche a 2500 ore/annue)
Con i grandi impianti fotovoltaici, ultimata in pochi mesi l'istallazione, le ore scendono a quelle necessarie a spargere il diserbante un paio di volte l'anno tra i filari di pannelli, diciamo 4 o 5 ore annue/ha.
Nella sola Manciano con i suoi 1025 ettari di impianti richiesti si avrà una perdita netta di occupazione che va dalle 25.025 alle 498.000 di ore lavorative all'anno, sottratte all'agricoltura.

Le conseguenze per il paesaggio:
Per la Provincia di Grosseto, il legislatore consiglia di collocare gli impianti su terreni “piatti” e di circondarli con siepi.
L'astuzia dialettica di evitare termini come “pianura” o “fondovalle” (troppo evocativi dell'idea di “fertilità”) denuncia già le intenzioni. L'aggiunta della siepe completa il quadro: per gli amministratori della provincia di Grosseto, il paesaggio non è l'onesto risultato dell'equilibrio tra le attività antropiche e gli imperativi della natura, ma è un set cinematografico, con le quinte a nascondere tutte le brutture che disturberebbero lo spettatore e svelerebbero la finzione scenica.
Sarà comunque difficile nascondere tutto lo scempio, con impianti industriali di diverse centinaia di ettari, senza soluzione di continuità, circondati da recinzioni in griglia rigida, impermeabili alla circolazione di qualunque animale terrestre, e punteggiate di alte antenne con riflettori e videocamere di sorveglianza.
Anche la dispersione sul territorio di una miriade di impianti “agricoli” (fino a 1.000 kWp) produrrà danni incalcolabili: oltre all'impatto visivo di questi laghi di silicio, la distribuzione all'utenza dell'energia prodotta stenderà sulle campagne una ragnatela di elettrodotti di bassa e media tensione, che non sarebbero necessari nel caso di impianti proporzionati ai consumi.

Conseguenze Alimentari e Strategiche:
Mantenere la capacità di sussistenza di una nazione, in caso di crisi internazionale, è sempre stata una priorità per qualsiasi governo responsabile, almeno quanto quella di mantenere un apparato di Difesa efficiente.
L'emergenza più grave che ci troveremo ad affrontare, con il progressivo esaurirsi delle fonti fossili, non sarà energetica ma alimentare. La crisi economica del 2008 lo ha già dimostrato: il petrolio regola il prezzo del grano, prima perché alimenta i macchinari necessari alla coltivazione e poi perché ne consente il trasporto a basso costo su tutto il pianeta.
L'Italia non ha abbondanza di terre coltivabili, quando negli anni 30 subì l'embargo in ritorsione alla guerra in Libia, il regime, per sfamare la popolazione, fu costretto a far coltivare il grano anche nei giardini pubblici.
Da allora la situazione è molto peggiorata, La popolazione è raddoppiata ed una buona fetta delle terre coltivabili è stata divorata dalla speculazione edilizia.

Il fotovoltaico è una risorsa fondamentale per la soluzione del problema energetico degli anni a venire, ma si possano trovare collocazioni molto più vantaggiose della terra agricola.
Il 12% del territori nazionale è già stato cementificato, se un tetto su tre fosse coperto da fotovoltaico, si realizzerebbe una superficie di 12.053 Km quadrati, ossia 241 milioni di kWp. Che soddiferebbero tutto il fabbisogno nazionale diurno senza sacrificare un solo metro quadro della nostra capacità produttiva agricola.
Si potrebbero usare inoltre cave dismesse, vecchie discariche, ex aeroporti, barriere antirumore di strade e autostrade, coperture di parcheggi, facciate di palazzi, rotatorie stradali.

Cosa fa il resto del mondo:
Mentre in Italia è in corso il più grande cambio di destinazione d'uso dei terreni agricoli mai operato prima, nel silenzio assordate delle Associazioni ambientaliste nazionali e con la totale complicità delle associazioni di agricoltori (ormai rassegnate a considerare i loro iscritti alla stregua di inutili relitti del passato) nel resto del mondo il dibattito sulla salvaguardia dei territori agricoli dalla cupidigia degli speculatori è al suo apice:

- La Germania ha varato il 10 giugno scorso un ribasso degli incentivi che va dal 16% per le istallazioni integrate negli edifici al 100% per quelle fatte su suolo agricolo, (ovvero nessun incentivo per gli impianti che intaccano la superficie coltivabile del paese) mentre molte Land, sulla spinta di associazioni di agricoltori, stanno varando norme che tendono ad autorizzare l'istallazione a terra solo se realizzate su terreni già degradati.
http://guntherportfolio.com/2010/02/german-photovoltaic-feed-in-tariff-f...

La stessa tendenza è osservabile in Canada
http://www.omafra.gov.on.ca/english/engineer/ge_bib/photo.htm

Mentre i danesi si preoccupano (loro) per le sorti del Belpaese e per lo scempio da fotovoltaico nelle campagne del Salento
http://rinnovabili360.org/blog/%3Fp%3D506%26gtlang%3Dda

Negli USA, la protezione delle terre coltivabili anima molti forum e siti ambientalisti, qui è l'American Farmland Trust, potente associazione di contadini americani, che si fa promotrice di una legge federale che impedisca il passaggio dei terreni dall'uso agricolo a quello industriale.
http://www.farmland.org/&rurl=translate.google.it&twu=1&usg=ALkJrhjpoqI2...

Concludiamo con il brano di un intervista a Henning Wicht, principale analista del "iSuppli Photovoltaics Market Research group", (team di analisti che si è distinto per aver previsto il collasso del silicio e dei prezzi del modulo nel 2009) :

D. "Che andamento dei prezzi/modulo si aspetta in questo e il prossimo anno?

R. "I prezzi sono rimasti stabili nel primo semestre del 2010, tra 1,40 € / W per i bassi prezzi dei prodotti cinesi e 1,9 € / W per i prodotti europei. Prevediamo che i prezzi scenderanno leggermente nel secondo semestre del 2010, per compensare il taglio FIT (ndt. Il corrispettivo del GSE in Italia) in Germania. Ci sono ancora due ragioni che sostengono la stabilità dei prezzi: un rally di fine anno in Italia e l'indebolimento dell'euro che sta ostacolando i fornitori cinesi nell'applicare prezzi più bassi.
Per il 2011, non abbiamo ancora i dati ASP ma ci aspettiamo una discesa fino a 1 € / W per i moduli.

D."Qual è l'impatto potenziale, e per quali importanti aziende del fotovoltaico, del fatto che il governo tedesco intenda ridurre o addirittura interrompere la FIT per impianti fotovoltaici al suolo?"

R."Come recentemente confermato, la FIT tedesco non sosterrà il fotovoltaico su terreni agricoli. A prima vista, questo emendamento riguarda il segmento preferito mercato di First Solar e di altri fornitori di film sottile (a-Si, tandem). Tuttavia, gli impianti a terra per la conversione di terreni non agricoli sono ancora inclusi nel finanziamento. Io credo che i fornitori di film sottili e EPC saranno in grado di affrontare queste aree, tuttavia i permessi e la pianificazione probabilmente richiederanno più tempo, quindi il segmento degli impianti a terra, rischia un rallentamento rispetto a quello su tetto, che è invece in rapida crescita."

http://www.solarplaza.com/article/interview-with-henning-wicht-senior-di...

Al “Rally” di cui parla l'analista tedesco, sembra che parteciperanno anche molte delle aziende tedesche in fuga da quel paese, dove i governanti sanno fare i conti con la complessità del presente senza pregiudicare il futuro della nazione ed il bene delle generazioni a venire.
Riverseranno la loro devastante competenza sul nostro paese, dove una classe dirigente miope ed insipiente è ben decisa a spalancare loro le porte.

(http://legambientemanciano.blogspot.com/)

Ormai tutti ne parlano, tutti li pubblicizzano, tutti li installano.
Sono i fenomenali, gli eccezionali, i miracolosi:

PANNELLI FOTOVOLTAICI!

La scoperta del millennio! La fonte rinnovabile che ci farà uscire dalla crisi mondiale! La panacea di tutti i mali!
O no?
Cerchiamo di analizzare questo miracolo tecnologico, questo prodigio della Scienza.
Supponiamo di voler risparmiare un quantitativo di energia di 2.500 kWh/anno (che corrisponde al consumo medio annuo di un’unità immobiliare) con due ipotetiche soluzioni:
la posa di uno strepitoso impianto FOTOVOLTAICO;
la semplice e triste sostituzione di lampadine da 60W ad incandescenza con altrettante a basso consumo energetico da 11W.

ANALISI ENERGETICA

Nel caso di utilizzo dei mirabolanti PANNELLI FOTOVOLTAICI, nelle condizioni ottimali di esposizione a SUD ed inclinazione, sarà necessario installare circa 18 m2 di pannelli con un risparmio annuo di 2.500 kWh.
FORMIDABILE!

Analizziamo adesso la modesta sostituzione delle lampadine.

Il consumo annuo di 15 lampadine ad incandescenza da 60 W è pari a:

15 lampadine x 60 W x 10 ore di funzionamento giornaliero x 356 giorni = 3.285 kWh/anno.

Nel caso in cui le sostituissimo con altrettante lampadine a basso consumo da 11 W avremmo:

(15 x 11 W x 10 ore di funzionamento giornaliero x 356 giorni) = 603 kWh/anno.

Il risparmio di energia sarebbe:

3.285 - 603 = 2.682 kWh/anno

Ma per alimentare le lampadine dobbiamo utilizzare l’elettricità prodotta da gas metano o dal petrolio, ossia una energia non rinnovabile e in quanto tale: PRIMARIA. Una energia che non torna più.
Il vecchio rendimento del sistema elettrico nazionale era del 36%, l’attuale rendimento medio del parco termoelettrico secondo la delibera EEN 3/08 del 1/4/08 è del 46%.

Il risparmio di energia primaria dei pannelli fotovoltaici risulta 2.500 kWh/0,46 = 5.435 kWh/anno.
Il risparmio di energia primaria delle lampadine risulta 2.682 kWh/0,46 = 5.830 kWh/anno.

Dal punto di vista energetico e, pertanto, di emissione in atmosfera di CO2, i due interventi si equivalgono, anche se quelle squallide lampadine ci fanno risparmiare, rispetto ai meravigliosi PANNELLI FOTOVOLTAICI qualcosa in più; circa 395 kWh/anno.
Ma lampadine derelitte: non vi illudete!
Avete vinto solo in primo confronto! Adesso vi vogliamo vedere sul piano dei costi!

ANALISI dei COSTI

Il costo dei divini PANNELLI FOTOVOLTAICI è circa di 16.000 € comprensivo di progettazione, direzione dei lavori, coordinamento in fase di progettazione, esecuzione ed installazione.

Il costo di sostituzione delle miserabili lampadine è:

15 lampadine x (8 €/lampadina) = 120 €

Ipotizzando una durata delle lampadine di circa 6.000 h in vent’anni saranno necessari:

(10 ore x 365 giorni x 20 anni)/6.000 ore) = 12,2 cambi di lampadine in 20 anni.

Pertanto la spesa nei 20 anni sarà:

(costo della prima sostituzione = 120 € x 12,2 sostituzione nei 20 anni successivi) = € 1.464

Ohibò! I magnifici pannelli fotovoltaici costano (16.000-1.464) = 14.536 € in più delle NOIOSE LAMPADINE ed inquinano di più!
Ma se qualcuno si accorgesse che i pannelli fotovoltaici sono una bufala; a chi facciamo le nostre s carissime consulenze?
Come la prendono le banche che non possono più guadagnare sui convenientissimi mutui che stipulano per la loro realizzazione? E i produttori di pannelli? E i cinesi?
Ma si!
Diciamo che sono fonti rinnovabili ...e poi, in fin dei conti, i tetti neri sono più alla moda.

CONCLUSIONI

Il breve esempio mostra come non funzioni l’equazione: ENERGIA RINNOVABILE uguale risparmio energetico.
Una corretta politica ambientale DOVREBBE in primo luogo essere orientata alla riduzione degli spechi energetici che, nel presente esempio, sono stati realizzati con la sostituzione di lampadine che consumano tanto con altre che consumano poco.
E dal punto di vista sociale?
La politica energetica del FOTOVOLTAICO farebbe arricchire sia i produttori dei carissimi pannelli, sia le banche che erogano i mutui per eseguire gli interventi, e ciò con i soldi che la collettività pagherà come TASSA nella bolletta energetica.
La riduzione degli sprechi, invece, CREEREBBE lavoro in ITALIA, porterebbe a maggiori abbattimenti dell’inquinamento atmosferico e ridurrebbe significativamente i costi energetici degli utenti.
Per esempio: la sostituzione, in un edificio di 130 m2, della caldaietta esistente con una a condensazone costa circa 3.630 € e riduce la spesa energetica di 10.903 kWh/anno!
Lascio a voi il calcolo del risparmio ottenibile con l’utilizzo di lampadine a LED.

Per rafforzare la Tua critica nei confronti dell'industria delle rinnovabili hai messo sullo stesso piano temi abbastanza diversi tra loro.

In estrema sintesi: un discorso è il risparmio energetico, altro è l'efficienza energetica, altro ancora la fonte energetica.

Voglio risparmiare? Metto lampadine da 65W invece che 100W, programmo una temperatura di 18 gradi invece che di 20, vado a 90 km/h invece che a 130. Per risparmiare devo "rinunciare" a qualcosa. Ma spendo meno in consumo.

Voglio intervenire sull'efficienza? Utilizzo lampadine a basso consumo, isolo meglio l'appartamento, acquisto un'autovettura più efficiente. Avrò gli stessi rendimenti che avevo prima dell'intervento ma i relativi costi calano.

Ovviamente se all'intervento di efficienza affianco quello sul risparmio (consumo meno e in modo più efficiente) avrò anche il massimo del risparmio.

Quando invece vado a intervenire sulla "fonte" faccio un'operazione completamente diversa, che può incidere sui costi di utilizzo/gestione ma anche no. Per esempio stipulo un contratto per la fornitura di energia da fonte rinnovabile come Agsm, installo un impianto solare termico, così da avere l'acqua calda dal sole per il riscaldamento, acquisto un'autovettura a metano, ecc. Gli incentivi servono proprio a rendere "economicamente appetibile" questo tipo di intervento.

Ora, dell'industria del rinnovabile e del "bisness" che vi è sotteso, dei suoi sciacalli, degli "ambientalisti" dell'ultima ora... certo, possiamo parlarne, ma partendo da presupposti corretti, pliis.

Grazie.

Maria Cristina

Vorrei sapere, infatti, chi secondo lei in una casa tiene accese 15 lampadine da 60 w per 10 ore al giorno per 365 giorni l'anno. Forse d'inverno alla sommità del circo polare artico dove è perennemente notte, ma poi risparmia d'estate quando è sempre giorno.
A prescindere dal fatto che le lampade ad incandescenza verranno bandite e tra un paio d'anni non saranno più in commercio, penso che una famiglia che vive in 100 mq (ed anche sprecona) consumi al massimo 500-600 kw di illuminazione (con le lampade ad incandescenza). I consumi in una casa sono ben altri anche se l'illuminazione ha la sua parte (modesta ma ce la ha).
Io personalmente sono oltre dieci anni che ho sostituito le lampade ad incandescenza con quelle a basso consumo, anche se anni fa' avevano dei costi proibitivi.
Ma vogliamo parlare dello smaltimento delle lampade a basso consumo, se non sbaglio contengono mercurio.

Mi trovo, infine, d'accordo con lei quando dice "Una corretta politica ambientale DOVREBBE in primo luogo essere orientata alla riduzione degli spechi energetici".
Ma non ci arriveremo certo solo sostituendo le lampadine a incandescenza con quelle a basso consumo ma ci potremo arrivare educando le famiglie al risparmio (e non solo le famiglie). Soprattutto quelle famiglie che tengono accese 15 lampadine per 10 ore al giorno per 365 giorni, dicendogli che ad andare larghi in una casa bastano 3 lampadine accese (magari anche da 100 W) e solo per massimo 4 ore al giorno.
Saluti

Mi fa piacere che rispetto alla risposta di Maria Cristina si parli di questioni tecniche. Con ogni probabilità non ho espresso in maniera chiara il concetto che volevo illustrare.
Ho utilizzato l'esempio delle lampadine per far comprendere ai non addetti ai lavori-bombardati da pseudo santoni ambientalisti incompetenti- la pochezza del risparmio energetico ottenibile da un impianto fotovoltaico a fronte di un elevatissimo costo; costo associato, in genere, ad un elevato costo energetico di produzione.
La mia intenzione era quella di dimostrare, conti alla mano come il buon Galileo Galilei e non con cervellotiche idee non supportate da prove scientifico-matematiche, che la miglior fonte rinnovabile è ciò che NON SI CONSUMA (SvissEnergie)!
Da addetto ai lavori volevo mostrare come la politica del fotovoltaico sia una politica ambientale SCELLERATA.
E' SCELLERATO a fronte di un elevatissimo consumo degli edifici di civile abitazione esistenti non dare la priorità a semplici interventi di riqualificazione energetica come:
-la sostituzione della caldaia esistente con una a condensazione;
-l'installazione delle valvole termostatiche;
-la contabilizzazione del calore nei condomini;
-la diagnosi energetica dell'impianto elettrico.
Interventi facilmente monitorabili con la FIRMA ENERGETICA.
Solo successivamente a questi interventi potranno essere installati i pannelli fotovoltaici.
E' SCELLERATO installare pannelli fotovoltaici sui tetti delle SCUOLE senza aver evitato il surriscaldamento dei locali e conseguente apertura delle finestre nel periodo invernale migliorando l'impianto di regolazione o aver eseguito una diagnosi energetica dell'impianto elettrico (in alcuni casi le luci restano accese più di 10 ore al giorno).
E' SCELLERATO installare pannelli solari termici sui tetti delle SCUOLE o nelle proprie abitazioni senza aver considerato il bassissimo fabbisogno d'Acqua Calda Sanitaria.
Ed è questo che anche grazie ai vostri siti sta quotidianamente accadendo.
Pliis Maria Cristina.
Catello è il mio nome Soccavo il mio cognome.

Da qualche tempo non riesco più ad entrare nella mia pagina del sito GSE per controllare produzione e stato dei pagamenti. Arrivo fino al "benvenuto" con riconoscimento, ma poi non riesco ad andare avanti. Posso farlo solamente dal pc di mia moglie anche se la barra degli indirizzi diventa rossa per un "errore di certificato".
Il mio pc utilizza W. XP s.p.3; devo cambiare browser?

Buongiorno. Anch'io ho avuto problemi ad accedere al sito GSE con il mio browser abituale (Opera). Credo che il sito sia predisposto al meglio per Explorer

Buongiorno,
per quanto riguarda l'accesso al portale del GSE confermo che occorre utilizzare Internet Explorer. Quando appare il messaggio "si è verificato un problema con il certificato di protezione Web" bisogna scegliere di continuare, non fatevi intimorire dal tono minaccioso del tipo "scelta non consigliata". Se dovesse poi comparire anche un messaggio di errore uscite e riprovate in un secondo tempo, probabilmente il server è sovraccarico.

Saluti
Rinaldo

Caro Sergio,
rispondo alle tue osservazioni e mi scuserai se lo faccio con oltre un mese di ritardo. Intanto ti ringrazio perché i tuoi interventi sono sempre costruttivi.
Voglio comunque ribadire quanto affermato riguardo ai vantaggi ambientali, ma anche economici con questo meccanismo dello scambio sul posto, della massimizzazione della quota di autoconsumo dell’energia prodotta dal nostro impianto fotovoltaico, anche perché non si tratta di una mia opinione ma è un dato di fatto.
Infatti i vantaggi del famoso “km zero” di cui si parla tanto per la commercializzazione e distribuzione delle merci è valido anche per la produzione e distribuzione dell’energia elettrica. Come è facile intuire il trasporto di un kWh di energia elettrica non è affatto a costo zero. L’energia elettrica viene prodotta in Italia per la maggior parte da grandi centrali che bruciano combustibili fossili. In media il 10% dell’energia prodotta, che deve percorrere grandi distanze dalla produzione agli utilizzatori finali, si “perde” nella rete di trasmissione e distribuzione.
Questo sistema ha anche avuto l'handicap di produrre elevate concentrazioni di inquinamento.
La vicinanza degli impianti di produzione dell'energia ai punti di consumo finale (utenza) consente un minore trasporto dell'energia elettrica e una minore dispersione nella rete distributiva, riducendo nel contempo i carichi sulla rete.
E’ uno dei vantaggi di quello che in gergo si chiama “generazione distribuita”.
Quindi per ogni 10 kWh che preleviamo dalla rete viene buttato via circa 1kWh.
Inoltre i kWh prodotti dal nostro impianto fotovoltaico che non riusciamo ad auto consumare, che immettiamo in rete e che consumerà qualcun altro, non sono immuni dalla perdite di trasporto, anche se più contenute.
Quindi in conclusione minor prelievo dalla rete significa minori perdite e minor inquinamento.
Infine, come qualsiasi modello di economia a rete, il sistema "distribuito" garantisce una maggiore capacità di adattamento e flessibilità dei centri di produzione in relazione ai centri di consumo (fabbriche, abitazioni..).
Per quanto riguarda invece il vecchio meccanismo dello scambio sul posto ribadisco nuovamente che gli utenti come te hanno subito una ingiustizia.
Inoltre so anche che la maggior parte delle persone come te che hanno realizzato un impianto fotovoltaico sono sensibili ai temi legati al risparmio energetico ed alla riduzione degli sprechi (efficienza energetica), questo è dimostrato ampiamente da vari interventi che ho letto sul blog. Tuttavia l’esperienza ci suggerisce che una parte delle persone, che sono per così dire meno attente e sensibili hanno bisogno di un ulteriore stimolo di tipo economico per attuare dei comportamenti virtuosi, altrimenti non si spiegherebbe il fatto, tanto per fare un esempio ma la lista sarebbe lunghissima, che occorre la produzione di una grossa centrale per alimentare le apparecchiature non in funzione con lo stand-by perennemente acceso (la lucetta del televisore, lo stereo, il lettore DVD ecc.), solo per la nostra pigrizia di andare a spegnerle completamente.
Per quanto riguarda il rimborso che hai avuto finora del 60% è un altro dato di fatto. Occorre precisare che se vengono rispettate le “regole” dovrai a breve ricevere ancora il saldo annuale e il rimborso delle eventuale eccedenze (qualora tu opti per la loro liquidazione) e quindi avere un quadro preciso dell’entità del contributo in conto scambio complessivo annuale.
Il senso del mio post era proprio questo.
Veniamo agli aggiornamenti. Il GSE, da me interpellato, dice di essere in ritardo con i tempi (questo credo che tutti noi ormai lo avessimo già capito da soli) e che entro giugno pubblicherà l’ammontare del contributo in conto scambio a saldo annuale (speriamo bene).
Chiedo a tutti nuovamente, a nome del Gruppo d’Acquisto, di darci una mano nel verificare il rispetto dei tempi e le entità dei rimborsi in modo tale che la nostre azioni di protesta (chiamiamole così) siano più efficaci.

Per quanto riguarda l’intervento del sig. Catello quoto completamente le repliche di Sergio e di Maria Cristina voglio solo sottolineare, da tecnico, la confusione ed inesattezza di certe sue affermazioni. A parte i contenuti, per amor del vero condivisibili nella parte in cui si fa riferimento agli interventi finalizzati al miglioramento dell’efficienza energetica, è tuttavia fuori luogo il tono accusatorio soprattutto tenendo conto che questo è un blog di un gruppo d’acquisto e non riesco ad immaginare niente di più lontano da una lobby. Per quanto riguarda il riferimento ai “nostri” siti evidentemente il sig. Catello farebbe bene a visitarli e a leggere ciò che viene proposto non da ora ma da parecchi anni sui temi dell’efficienza, del risparmio ecc. Non intendo perciò dilungarmi oltre sull’argomento e innescare polemiche inutili e pretestuose.
Saluti
Rinaldo

Caro Rino,
quali sono le inesattezze delle mie affermazioni? Qual'è la mia confusione? A calcoli si risponde con calcoli non con teorie. Attendo fiducioso che si trovino degli errori nei miei calcoli.
Un numero pliis. Uno solo!
Basta polemiche? Perché?
Devo pertanto accettare che si esegui un prelievo sulla mia bolletta per pagare questa truffa pseudoecologica?
Che i miei figli debbano continuare a vivere in un ambiente inquinato perché non si eseguono gli interventi che permetterebbero una REALE diminuzione dell'inquinamento ambientale?
Che le mie quotidiane battaglie contro la lobby dei termotecnici (ti invito a leggere gli articoli sul mio sito www.studiosoccavo,it) siano ostacolate NON dai petrolieri ma dagli ambientalisti?
La verità è che accecati dall'ideologia pseudo-ambientalista- non volete accorgervi che il fotovoltaico è NUDO! Che il fotovoltaico è una lobby alla quale voi con il vostro sito ed il vostro gruppo di acquisto partecipate.
Perché, sicuramente in buona fede, non capite che l'installazione di un pannello fotovoltaico è solamente una speculazione finanziaria.
Boicottate il fotovoltaico! Questo dovrebbe essere il motto del vs gruppo d'acquisto.
Possibile che non ci sia nessuno che apra gli occhi?

Bah, francamente non capisco il tuo discorso Catello. Le lampadine ti fanno risparmiare di più ok. Ammettiamo pure che sia vero, che uno tenga le lampadine accese tutte per 10 ore per tutto l'anno. Ok. Ma non capisco perchè prendersela col fotovoltaico? Non si possono fare più interventi contemporaneamente? Lampadine a risparmio energetico, elettrodomestici classe A, pannelli fotovoltaici...pale eoliche etc. non possono convivere? Perchè tutto questo buttarsi contro chi ha voglia di prendersi un po'd'energia che non sia di derivazione fossile o nucleare? Se vuoi un posto migliore per tuo figlio non è questa una via? E' costosa e non fa risparmiare? Allora avrà vita breve. Le persone lo capiranno, si sentiranno truffate e conquisteranno Alcatraz riducendo in schiavitù orde di clown...

E' chiaro che tu pensi che ci sia del marcio nel sistema "comprare un pannello fotovoltaico" ma né da quello che scrivi né da quanto riportato sul tuo sito ho trovato nessuna spiegazione a riguardo a parte: si arricchiscono le banche e i produttori (che praticamente è una polemica applicabile a qualsiasi bene che necessiti di un mutuo per essere acquistato... Esempio esagerato: "Non comprare le case, si ingrassano quelli che le costruiscono e le banche con il mutuo").
Detta la mia torno ad eclissarmi alla grande...
Hai un nome particolare Catello... mai sentito prima!
Baciotti!

Caro Catello,
intanto ringrazio Nuzzino che mi ha anticipato perché ha espresso esattamente ciò che penso (non è un’intrusione la tua).
Tu dici a calcoli si risponde con calcoli e io ho scritto prima che quotavo l'intervento di Sergio. Poi con i numeri si sa che pur di dimostrare una certa teoria si può far di tutto, sopratutto quando si ipotizzano dei prametri senza che abbiano un qualche riscontro nella realtà o pù semplicemente quando non si utilizzi il buon senso, basta moltiplicare per 10 invece che per 2 ed il risultato cambia completamente.
Per quanto riguarda le lobby è chiaro che ce ne sono a vari livelli ma se dovessimo ragionare in questo termini non dovremmo più acquistare nulla perché in tal modo arricchiremmo le varie lobby, quindi estremizzando non dovremmo neppure acquistare le caldaie a condensazione, per via della lobby dei termotecnici di cui parli, oppure le lampadine a basso consumo ecc.
Forse non ti è chiaro che tu stai scrivendo su un blog di un Gruppo d’Acquisto per impianti fotovoltaici. Centinaia di famiglie hanno realizzato il loro impianto fotovoltaico attraverso il Gruppo, in modo consapevole, principalmente per tutelarsi meglio dal rischio di essere truffate, o più semplicemente mal consigliate, e che sono contente di averlo fatto, anche dal punto di vista economico, nonostante alcuni problemi che ci sono. Non le conosco tutte ovviamente ma so che nella maggior parte dei casi sono persone attente all’aspetto del risparmio energetico e che hanno in primo luogo effettuato vari interventi finalizzati all' efficienza energetica, alcune volte su nostro consiglio.
Quindi quando parli di riduzione degli sprechi non dici niente di nuovo. Inoltre è superfluo sottolineare quale vantaggio ambientale comporti l’installazione di un impianto fotovoltaico, soprattutto se abbinato ad interventi finalizzati al risparmio e all’efficienza energetica (visto che li sai fare ti risparmio i calcoli in termini di energia primaria e riduzione di emissioni di CO2 in atmosfera).
Per quanto riguarda il voler evitare le polemiche tu hai le tue opinioni che vuoi far valere. Io ho già espresso ampiamente il mio pensiero, mi sembra chiaro che sarebbe inutile continuare e quindi qualunque cosa scriverai non replicherò.
Finisco con una battuta: a furia di voler per forza vedere il Re nudo tu lo vorresti spogliare anche se è vestito (oltretutto qui di re proprio non ce ne sono).
Saluti
Rinaldo

Caro Catello,

hai ragione, da anni si ripete uno spreco terribile di soldi di noi contribuenti a favore della produzione di energia da fonti rinnovabili, sì, ma assimilate...
questo è il link che ti invito a leggere: http://www.beppegrillo.it/2006/12/reset_incenerit.html

Cara Sofia,
intanto è assolutamente giusto quanto scrivi.
Poi volevo rispondere ai tuoi post precedenti quì perchè è più visibile.
Per la tua prima domanda su Banca Etica ti consiglio di contattare, anche via mail, Merci Dolci (http://www.mercidolci.it , troverai persone molto disponibili.
Se hai bisogno di un consiglio di tipo tecnico puoi farti dare, sempre da Merci Dolci, il mio numero di telefono, sarò ben lieto di poterti aiutare per ciò che posso.
Sui pannelli come Gruppo d’Acquisto abbiamo installato tanti impianti con prodotti italiani, compreso l'impianto di casa mia. Ti posso dire, in linea di massima (bisogna poi vedere a quale prodotto in particolare ti riferisci) che in Italia si fabbricano degli ottimi pannelli fotovoltaici qualitativamente pari, se non superiori, a molti prodotti tedeschi o giapponesi “blasonati”, oltretutto con elevati standard di rispetto dell’ambiente e dell’etica del lavoro (aspetto non secondario).
Per quanto riguarda il fatto che possano ”smerciare” pannelli cinesi spacciandoli per propri, detta così sarebbe una vera e propria truffa. Molto più semplicemente alcuni produttori, che non producono da se le celle con cui si fabbricano i pannelli, le acquistano anche da produttori cinesi.
Per quanto riguarda la tua ultima domanda relativa al recupero dell’investimento, occorre fare un piano d’ammortamento comprendendo tutti i costi accessori non solo iniziali ma anche annuali e periodici.
Anche su questo, se vuoi, possiamo darti una mano.

Rinaldo

Di seguito espongo come si compie una TRUFFA PERFETTA.
Lo Stato Italiano preleva dal contribuente in bolletta il componente A3 della tariffa elettrica pari circa 0,8...1,9 €cent/kWh; qualcuno lo sapeva?
Bene: e questi soldi, questo prelievo forzato come potrebbe essere speso a vantaggio dell'ambiente?
Facciamo tre semplici esempi.
1) Sostituzione di 15 lampadine da 60W con altrettante a basso consumo energetico: costo circa € 1.463 risparmio di energia fossile 5.830 kWh anno.
2) Sostituzione di caldaia con una a condensazione ed installazione valvole termostatiche: costo circa € 3.500 risparmio di energia fossile 10.000 kWh anno.
3) Installazione di un impianto FOTOVOLTAICO: costo circa € 16.000 risparmio di energia fossile 5.435 kWh/anno.
A fronte di questi dati ed in considerazione del parco edilizio esistente cosa ci si aspetta che finanzi lo Stato Italiano con l'enorme flusso di denaro che incassa da noi contribuenti?
IL SISTEMA CHE COSTA DI PIU' E CHE FA RISPARMIARE MENO! (O gli inceneritori)
Perché? Chi ci guadagna ad installare un impianto FOTOVOLTAICO?
I produttori di PANNELLI; gli INSTALLATORI, i PROGETTISTI; le BANCHE; i PETROLIERI.
Ma chi ha architettato questo sistema si è domandato: una volta avviata la TRUFFA chi può opporsi?
Gli AMBIENTALISTI (comunisti e sinistre)?
Adesso non più. Conti alla mano come possono giustificare il fatto che anche in tema ambientale non ci hanno capito niente e che hanno pubblicizzato un sistema energetico totalmente inefficiente. Ora non possono che essere il traino della TRUFFA.
I PROGETTISTI -i terminali della Politica ambientale-secondo voi rinunciano a tuffarsi nel business? Rinunciano a lucrosi incarichi professionali? Non si sognano lontanamente di portare all'attenzione di persone ben indottrinate ma ignoranti in materia i miei semplici calcoli.
Lascio, a chi non deve eclissarsi, l'analisi delle critiche ai miei interventi sul blog per scoprire se, forse, non provengono dalle due categorie che ho descritto.

Caro Catello
no non ci sto ad essere classificato ne' come ambientalista (Comunista cattivo, come li definisce Berlusconi) ne' come progettista (affiliato e interessato in qualche modo al business del fotovoltaico).
Hai ragione che attorno al fotovoltaico si è creato un business, ma se dovessimo rifiutare le cose perchè attorno si crea un mercato, dovremmo rifiutare e rinunciare a tutto.
Ho paura che tu sia un poco integralista ( e gli integralisti, di tutti i tipi - religiosi, politici, ecc.-, mi hanno sempre fatto paura).
Parti da principi quasi sempre sani (rifiuto dello spreco ecc) ma poi cominci a sparare su tutto quello che ti appare vada contro i tuoi principi ; e scusami ma non hai sempre ragione.
Io mi sono associato al gruppo di acquisto in quanto, in una materia a me abbastanza sconosciuta, di qualcuno mi dovevo fidare; ed il gruppo è stato creato da Jacopo Fo' (di cui e della cui famiglia ho sempre avuto stima) e quindi ho deciso di affidarmi a loro (pur verificando comunque altre proposte).
Debbo dirti che alla fine mi sono trovato bene e sono soddisfatto di quanto ho realizzato.

Infine se me lo posso permettere fai degli esempi un poco più concreti e verificabili (evita quello delle lampadine e a quello della caldaia, che accoppi con le valvole, dichiara su quanti metri cubi e a che temperatura riesci a risparmiare oltre 10.000 KWh e quale è la percentuale del risparmio) altrimenti rischi di essere anche tu un imbonitore.
Saluti

Caro Sergio,
non voglio che la mia incursione nel blog si trasformi in una disputa tecnica e spiego il perché.
Sono un progettista termotecnico libero professionista e libero pensatore.
Per anni mi sono battuto affinché il cittadino sovrano -e non suddito- fosse correttamente informato e nel corso della mia professione ho:
1-inventato un sistema che permette al cittadino sovrano e non alla nostra lobby di controllare i calcoli dei progettisti: LA FIRMA ENERGETICA.
2-ho rinunciato a numerosissimi incarichi professionali perché ho facilmente dimostrato che nessun edificio di civile abitazione rispetta i limiti normativi della mia regione.
3-ho avviato un gruppo di lavoro presso una Prestigiosa Università Italiana su una lacuna delle normative italiane ed europee.
4-ho inventato un nuovo sistema per la progettazione gli edifici.
5-non ho mai voluto ricevere incarichi professionali per la progettazione di impianti fotovoltaici in virtù del fatto che conti alla mano il fotovoltaico è UNA TRUFFA!
6-con l'associazione di cui faccio parte, l'ANTA, da anni ci battiamo affinché sia diffusa la cultura termotecnica: PIU? CALCOLI E MENO PAROLE!
L'associazione da anni si batte contro il PIC: Partito Incremento dei Consumi. Il presidente dell'ANTA è l'ing. Laurent SOCAL (il mio re!) e nel nostro settore non penso abbia bisogno di presentazioni. Per i non addetti ai lavori ricordo che fa parte dei gruppi di lavoro che hanno redatto le nuove norme italiane sul calcoli energetici degli edifici apprezzate in tutta EUROPA.
Pertanto, dovendo entrambi offrire un servizio al cittadino SOVRANO e non discutere fra di noi credo che tu non possa smentire che non esista un prelievo forzato sulla nostra bolletta per le fonti rinnovabili.
Non possa smentire che in generale l'installazione di una caldaia a condensazione con climatica (scusatemi cittadini il tecnichese) e valvole termostatiche in una villetta non faccia risparmiare dal 30% al 40% di combustibile.
Lasciami stare l'esempio delle lampadine!
E' il simbolo di quanto sostengo: non parliamo tra di noi ma rivolgiamoci al cittadino SOVRANO!
Il calcolo-anche questo non puoi smentirlo- è stato fatto in collaborazione con mio figlio per insegnarli le moltiplicazioni, divisioni, sottrazioni e somme e per far comprendere a mio padre cittadino SOVRANO ma ignorante in materia quanta poca energia fa risparmiare il fotovoltaico.
Adesso, con i dati a disposizione il cittadino SOVRANO e non SUDDITO di re nudi (ricordate la favola di Andersen) potrà fare le sue riflessioni.
Sarebbe inoltre il caso che qualche re -NUDO- scendesse dal trono e chiedesse scusa a tutti!

Catello non si può dire che il fotovoltaico è una truffa, motivando il tutto con esempi, e poi quando qualcuno ti fa notare le incongruenze negli esempi allora dire che non vuoi aprire una disputa tecnica.
Ora sei in ballo, devi ballare, perchè personalmente trovo interessante il tuo punto di vista e voglio capire se ha senso oppure no. Purtroppo per ora, dal mio punto di vista, non stai facendo un buon lavoro perchè solitamente si dovrebbe rispondere alle obiezioni... Rispondi, motiva, argomenta spiega... Pensi che dovrei essere convinto semplicemente dal fatto che hai inventato robe, che collabori con "fenomeni" dell'efficenza energetica, che usi parole come Firma Energetica? Ohhhhhhh no!
La domanda ora è: com'è che partendo da un curriculum di tutto rispetto tu non riesca a chiarire il tuo pensiero a uno che non ne sa una emerita pippa di fotovoltaico? Dovrebbe essere un gioco da ragazzi...

"Non parliamo tra di noi ma rivolgiamoci al cittadino SOVRANO"....

ehhhh?

Ma ti sembra una frase da dire in un blog che per definizione è un posto di confronto e discussione?

Bah...

hai perfettamente ragione.
Se non son riuscito a farti capire le mie ragioni ho fallito. Probabilmente sono stato influenzato dal fatto che tutti i non addetti ai lavori a cui avevo fatto leggere l'articolo mi avevano garantito di averne compreso il senso. Il presidente dell'ANTA -l'ing. laurent SOCAL- mi aveva detto che ne avrebbe fatto uno più tecnico che ti invio.
Nel frattempo cercherò di rendere più comprensibile ai più il tema della FIRMA ENERGETICA presente nel mio sito (www.studiosoccavo.it) in un articolo scaricabile e in Convegni che ti invito a leggere.
Prova a ricercare su google "firma energetica" e troverai oltre ad una serie di interessanti pdf un'iniziativa del comune di Monteveglio sul sistema.

Ecco l'articolo sul fotovoltaico a firma Lauren SOCAL. (A causa del fatto che è stato copiato da un pdf le tabelline della descrizione non sono comprensibili. L'articolo completo, non potendo allegare un pdf, sarà inviata a chi ne farà richiesta.)

Fotovoltaico
Si comincia a vedere qualche scricchiolio, come era facile prevedere. L’ANTA lo sta dicendo da tempo. Si tratta di un mercato che si regge quasi esclusivamente sul prelievo forzoso di risorse dal Cittadino Sovrano (si potrebbe definire “prelievo involontario”). In Germania (paese che ha installato circa la metà degli impianti fotovoltaici mondiali) hanno un piccolo problema: chi paga il conto? L’ho saputo qualche mese fa da un collega tedesco ma la cosa comincia a fare capolino sui giornali. Qui in Italia nel corso dell’anno saranno saturati i fondi disponibili per il conto energia. Per chi arriverà dopo saranno dolori. Con questi chiari di luna, se viene all’orecchio di Tremonti quanto ci costa il fotovoltaico e cosa otteniamo in cambio dubito che il conto energia sopravviva.
Per capire perché ce l’abbiamo tanto con questo business ecco un conticino della serva che nasce dagli esempi che utilizziamo nei corsi. Le cifre non sono frutto di fantasia od elucubrazioni meramente teoriche ma sono valori tipici riscontrati in interventi realizzati. Ci possono essere differenze da caso a caso ma la sostanza non cambia.
Prendiamo in considerazione un condominio di 12 appartamenti (80...90 m2 utili cadauno) , come ce ne sono a decine di migliaia nelle periferie delle città italiane e nei paesotti. Sono 3 piani con 4 appartamenti per piano. Il “conto della serva” è il seguente.
Descrizione (TABELLINA!)
Dati generali Costo del metano Potere calorifico del metano Tasso di interesse Fattore di conversione elettrico Stato iniziale Consumo per riscaldamento e produzione di acqua calda sanitaria Consumo energetico Intervento integrato: coibentazione sottotetto, valvole termostatiche, caldaia a condensazione, contabilizzazione Costo dell'intervento Consumo per riscaldamento e produzione di acqua calda sanitaria dopo l'intervento Metano risparmiato Risparmio conomico annuo Tempo di ritorno dell'investimento Tempo di ritorno con incentivi fiscali 55% Energia primaria risparmiata Costo incentivi fiscali Valore attuale costo alla collettività degli incentivi fiscali 55%
u.m.
€/Stm3 kWh/Stm3 %
Stm3 /anno kWh/anno
€ Stm3 /anno
Stm3 /anno €/anno anni anni kWh/anno €/anno €
Valore
0,65 9,6 0,06 2,17
21.000 201.600
40.000
12.000
9.000 5.850 9,1 5,4 86.400 4.400 18.534
In questo caso, il costo immediato equivalente per la collettività degli incentivi fiscali 55% (valore attuale dei minori introiti fiscali) è di circa 18.500 Euro.
Al posto di investire per ridurre i consumi di fonti non rinnovabili, si può tentare di compensare il consumo di gas con produzione di energia con pannelli fotovoltaici. Tenuto conto del fattore di conversione nazionale pari a 2,17 (il reciproco di 46%) dovremo generare 39800 kWh elettrici all’anno. Il conto della serva diventa allora il seguente:

Descrizione
Intervento equivalente: pannelli fotovoltaici
Energia elettrica equivalente da produrre Ore di utilizzazione della potenza di picco Potenza di picco richiesta Costo dei pannelli
Costo dell'impianto fotovoltaico Contributo conto energia Valore medio energia elettrica Costo specifico a carico della collettività Costo annuale a carico della collettività Durata conto energia
Valore attuale costo a carico della collettività
u.m. Valore
kWh/anno 39.816 h/anno 1200 kW 33,2 €/kW 4000
€ 132.719 €/kWh 0,42 €/kWh 0,08 €/kWh 0,34 €/anno 13.537
anni 20 € 155.272
In questo caso, il costo immediato equivalente per la collettività dell’incentivo a chi installa i pannelli solari è di circa 155.000 Euro. L’intervento sarà quindi strapagato per venti anni a fondo perduto da altri ignari utenti della rete, prelevando in bolletta il componente A3 della tariffa elettrica pari circa 0,8...1,9 €cent/kWh. Sembra cosa da poco, in realtà rispetto ad un costo medio dell’energia alla produzione di 8 €cent/kWh (il resto sono accise, tasse, IVA ed oneri di sistema) è una percentuale elevata (a proposito, non è che questo contribuisce a far scappare qualche azienda dall’Italia?). Il tutto per riconoscere al proprietario dei pannelli fotovoltaici più di 40 €cent per ogni kWh prodotto che ne vale 8. Gli utenti sono quindi tutti costretti a partecipare ad una simpatica campagna promozionale: prendi 1 paghi 5!
Più seriamente, quando lo stato disponga di circa 155.000 € da spendere ha la scelta fra due opzioni:
A) Incentivare la riqualificazione di 8 condomini come quello portato come esempio (o incentivarne 5... al 100%!).
In questo caso i soldi spesi vanno a pagare progettisti italiani, installatori italiani e costruttori di apparecchi, componenti e materiali per lo più europei. Il conto lo paga in realtà qualche sceicco o meglio qualche magnate russo che, poverino, non potrà cambiare per l’ennesima volta i suoi rubinetti in oro massiccio o non potrà comprarsi il ventesimo braccialetto in oro o la squadra di calcio preferita. Alla fine rimane una rendita permanente (minore spesa) per i Cittadini Sovrani italiani.
B) Finanziare i pannelli fotovoltaici
In questo caso i soldi vanno a finire nelle tasche del produttore dei pannelli solari (e del furbo di turno), un vero e proprio nuovo sceicco, spesso dagli occhi a mandorla e dal sorrisetto beffardo. All’installatore italiano resta solo da fare le staffe, collegare i pannelli all’inverter (fornito anche quello dal nuovo sceicco), collegare l’inverter alla spina. Il conto lo pagano tutti gli utenti italiani. Prima che la collettività recuperi quanto speso (40...50 anni trascurando interessi e manutenzione) potrebbe poi pure succedere che i pannelli invecchino, che il prezzo dell’energia elettrica scenda perché finalmente anche noi utilizzeremo qualcosa di più economico e meno petrolio‐dipendente oppure che qualche stormo di volatili prenda di mira i pannelli.
Se foste l’amministratore degli interessi del Cittadino Sovrano, scegliereste A o B? Se foste al posto di Tremonti e doveste decidere come impiegare le scarse risorse dello stato in un momento di crisi economica, cosa fareste con i 155.000 Euro di cui sopra? Se foste al posto di qualche rappresentante di categoria italiano (installatori, progettisti, costruttori di apparecchi per esempio) quale soluzione preferireste? Io non avrei dubbi e credo che sia ora di fare una seria riflessione sulle scelte scellerate che abbiamo fatto in passato sulla base di meri giochi di parole o di forti tirate per la giacchetta. La presente crisi economica è in buona parte il frutto di decisioni errate di tipo molto simile, prese in moltissimi settori. Alla fine il conto si deve pagare. Invece, ad oggi, grazie soprattutto alla genialità dei nostri ineffabili verdi e simili, siccome non incoraggiamo gli interventi di risparmio energetico come quello descritto ed installiamo comunque i pannelli fotovoltaici, continuiamo contemporaneamente a pagare l’ennesima serie di rubinetti in oro dello sceicco arabo o del magnate russo e ad alimentare il sorriso del mandarino.
Evidentemente che o siamo ricchi sfondati o benefattori pazzi. O forse masochisti? Dimenticavo:
 In tutti questi conti abbiamo trascurato un “dettaglio”: in inverno i pannelli fotovoltaici non producono un granchè. Il conto è truccato a favore dei pannelli in quanto si sfrutta la comodità di poter generare la corrente quando c’è il sole e riprendersi corrente elettrica (farla generare alla rete) quando ci fa comodo usarla.
 Abbiamo preso come riferimento un intervento su un piccolo impianto centralizzato. La convenienza energetica ed economica degli interventi aumenta rapidamente con la taglia del condominio.
Ci siamo quindi volutamente messi sistematicamente dalla parte della sicurezza nel fare queste valutazioni. I risultati economici degli interventi di risparmio energetico su impianti di taglia maggiore sono ancora migliori di quanto esposto.
Laurent SOCAL

Grazie... appena ho un po' più di calma lo leggo e ti faccio sapere!

 

 

Ho visto i tuoi conti

Gentile   catellosoccavo

ti prego di fermarti e riflettere.

Stai disturbando questo blog con una valanga di post!

Non è educato. Ho visto che più sotto pubblichi calcoli e calcoli. Abbiamo capito. Chi vuol leggere legge e giudica.

E ti dico anche cosa ne penso.

Affermi che il riscaldamento a gas conviene rispetto al riscaldamento a pannelli solari fotovoltaici+riscaldamento elettrico.

Poi affermi che conviene di più cambiare le lampadine o isolare una casa che montare un pannello fotovoltaico.

Guarda che se ce lo chiedevi ti rispondevamo la stessa cosa.

Sconsigliamo da anni di usare corrente elettrica per scaldarsi.

Consigliamo da anni di isolare le case e usare lampadine a led.

La prima campagna sull'isolamento termico la lanciammo nel 1986. La prima campagna per il solare termico la facemmo nel 1999.

Il che non vuol dire che il fotovoltaico sia una truffa.

Conviene in termini assoluti meno ma conviene comunque. E sopratutto ora è finanziato al 100%.

Comunque pensala come vuoi ma ti prego smettila di bombardarci.

Rassegnati al fatto che hai diritto di parola ma non di monopolizzare il nostro blog.

Grazie

 

 

Caro Rino,
grazie per la risposta. Cmq, dopo aver postato i miei dubbi, mi sono data da fare ed ho trovato un sito molto buono, dal punto di vista tecnico: energicambiente. Nel frattempo, ho lasciato in giro qua e là il mio indirizzo ed ho ricevuto qualche telefonata. Mi ha contattata persino un produttore di pannelli di Macerata; pensava fossi un installatore! =)
Da quello che ho capito, il problema dei pannelli prodotti in Cina non esiste, o meglio, si fa tutto in Cina, quindi anche celle o ddirittura moduli, poi le ditte di tutto il mondo assemblano con un robot che seleziona ogni singola cella misurandone la capacità. Questo a grandi linee; poi, capire se ci sono pannelli più buoni di altri, non credo sarà mai alla mia portata. A parte, naturalmente, i Kyocera e i bellissimi e costosissimi Sunpower, con il 18,6 di resa! ^-^
Per farla breve, ho trovato una ditta che mi ha fatto una proposta soddisfacente con un prezzo chiavi in mano, comprensivo della richiesta del permesso di costruzione.
Mi rimane, quindi, la richiesta di accesso al mutuo e penso che farò come mi hai suggerito tu.
Grazie ancora, Sofia.

Cari Amici

Quattro giorni fa' è arrivato il conguaglio sullo scambio sul posto del 2009.
Premesso che è arrivato con un ritardo a dir poco penoso (45 giorni) e ci verrà liquidato con il medesimo ritardo rispetto al dovuto, debbo dire che alla fine la situazione non è poi così nera come mi aspettavo.
Io avevo quantificato il recupero nel 60% e quindi mi ritenevo molto danneggiato dal cambiamento delle carte in tavola avvenuto con il passaggio della gestione al GSE.
Invece il recupero complessivo di quanto pagato all'enel (compresa iva accise e diritti fissi) è stato di circa l'80%, debbo, inoltre, aggiungere i vantaggi dell'autoconsumo di circa 3.000 KWh (differenza tra quanto prodotto e quanto immesso in rete).
Quindi il bilancio del 2009 alla fine è molto più vicino al rosa che al nero (che avevo immaginato) anche se il regime ante GSE era più vantaggioso.
Rimangono in piedi tutti i ritardi e le inefficienze che sono in capo sia all'enel che al GSE.

Mi sembrava giusto informarvi e vi chiedo di fare anche voi i conti sul 2009 (sempre che abbiate ricevuto il conguaglio) per verificare se non ho fatto qualche stupidaggine.
Cordiali saluti

cerco di spiegare con termini semplici i concetti espressi nell'articolo sul fotovoltaico scritto dall'ing. SOCAL e nel mio.
Supponete di essere un cittadino che ha a disposizione una certa cifra per far respirare ai propri POLMONI meno inquinanti.
I POLMONI non hanno né ideologie né preconcetti. Sono puri ideologicamente come il bambino della favola di Andersen; l'unico che si accorge che il re è NUDO!
Ai POLMONI non interessa che i soldi siano spesi a favore di lobby rinnovabili (pannelli fotovoltaici) o per una riqualificazione energetica (riduzione dei consumi da fonte rinnovabile). Vogliono una riduzione dell'inquinamento dell'aria!
Bene.
Se si spenderanno i soldi a disposizione per una riqualificazione energetica invece di installare pannelli fotovoltaici i nostri POLMONI si accorgerebbero di una riduzione dell'inquinamento atmosferico circa 5 volte superiore rispetto ai pannelli.
Domanda retorica.
Cosa vorrebbero i nostri POLMONI?
Il fotovoltaico o la riqualificazione energetica?

Cerca almeno di essere in tema con gli argomenti che vengono proposti. Stai invadendo uno spazio con argomenti non sempre coerenti.
Non sprecare le tue energie sane in inutili polemiche con chi potrebbe anche essere d'accordo con te.
Ciao

salve anch'io dopo lunga attesa ho ricevuto il conguaglio per il 2009, ma con tanta rabbia debbo confessare che esso non corrisponde affatto alle aspettative.
infatti per gli oltre 2700 kw immessi in rete (posseggo un impianto da 2,96 kw) ho ricevuto un corrispettivo complessivo, compreso l'acconto, pari ad euro 0,11/kw contro la media di euro 0,25/0,28 (ho una tariffa per un contatore da6 kw) che pago regolarmente all'ENEL.
Chi è che fa girare la voce falsa che il rimborso debba essere pari a 0,18/kw??? (eppure in tal senso ho sentito anche delle autorevoli associazioni consumatori dire ciò...).
Inoltre faccio presente che per il brevissimo periodo del 2008, quando era ancora in vigore il vecchio sistema di conguaglio, (impianto attivato l'11-12-2008) per i 50 kw imessi in rete, l'Enel mi ha riconosciuto 10 euro (in pratica 20 cent a kw)

è ovvio che si è cambiato sistema per fregare le persone...

ciao a tutti

Dimenticavo.
Altra domanda retorica.
E voi? Preferireste essere TASSATI per ridurre in modo considerevole l'inquinamento atmosferico (riqualificazione energetica) o per ridurlo in modo microscopico (lobby rinnovabili: pannelli fotovoltaici)?
Prossimamente invierò un articolo sull'argomento comparso su Progetto 2000 n. 38 a firma p.i. SOMA (Edilclima) altro paladino decennale contro il PIC (Partito Incremento Consumi). Una persona che, conosciuto solo dagli addetti ai lavori, ha permesso che il PIC non prendesse il sopravvento in Italia.

Caro Catello
La risposta alla tua domanda (che anche tu per fortuna definisci retorica) è ovvia; ed è traslabile a tutto non solo al risparmio energetico; tutti noi vorremmo che le tasse che paghiamo venissero impiegate nel migliore dei modi possibili in tutti i campi.
Ma non capisco il tuo accanirti contro questo gruppo di acquisto.
Io ho istallato la caldaia a condensazione, tutte le lampade a basso consumo, i doppi vetri e ho le mura da 60 cm. con una intercapedine di 10 cm.
Pero’ ahimè (o forse meglio dire ahite’) ho installato anche i pannelli fotovoltaici e un pannello solare termico per l’acqua calda.
Perché?
Perché mi conveniva dal punto di vista economico.
Ho approfittato dei contributi dello stato per risparmiare (praticamente me li ripago abbondantemente) ed in più, forse, contribuisco anche a ridurre le immissioni nell’atmosfera.
Non sono un fautore dello spreco energetico e negli anni ho cercato di ridurre gli sprechi al massimo (sono genovese di nascita e di indole) e ho sempre avuto una fornitura dall’enel di 3 KWh nonostante una casa da 250 mq. dove all’inizio avevo anche due scaldabagni elettrici (debbo ammettere che allora dovevo stare molto ma molto attento).
L’incremento dei consumi è sicuramente da combattere ma forse non è questo il sito sul quale devi rivolgere le tue attenzioni; non almeno nella maniera che tu usi.
Stai cercando di colpevolizzarci (con me mi dispiace ma proprio non ci riesci) , perché abbiamo istallato il fotovoltaico cercando di risparmiare, beh per me’ hai sbagliato obiettivo rivolgiti alle lobbies che ci speculano sopra.
Cambia obbiettivo GRAZIE!
Ciao e saluti
Sergio

Amici fotovoltaici, da poco più di 1 anno è in funzione il mio impianto fotov. con scambio sul posto. Ricevo 0,48 cent. per ogni Kw prodotto e nella mia pagina del GSE controllo la produzione che mi viene pagata (minore di quanto segnalato dall'inverter Mitsubishi che, mi hanno detto, non è preciso). Se clicco su SSP (scambio sul posto) si apre una pagina: HOME, DATI ANAGRAFICI, GESTIONE CONVENZIONI, CORRISPETTIVI, FATTURE E PAGAMENTI. Se poi clicco su GESTIONE CONVENZIONI, si apre una nuova pagina dove. fra l'altro è scritto: in attesa dati gestore di rete e data creazione (6 Nov. 2009).
In sostanza ricevo esclusivamente l'importo relativo all'energia prodotta.Penso mi debba spettare qualcos'altro o sbaglio?
Per quanto riguarda la tariffa bioraria dell'ENEL, a parte che la ritengo un modo per far ancor più denaro, per noi fotovoltaici, è sempre preferibile utilizzare lavatrici ed altro quando siamo al picco della produzione?. Grazie

Nel programma di Festambiente di Rispescia GR, compare un inserzione di una certa Photonica srl, contenente una delirante replica ad un articolo di Petrini in difesa del suolo agricolo.
Secondo l'estensore della replica, l'agricoltura sarebbe da abbandonare in favore degli impianti fotovoltaici, capaci loro di emendare tutti i danni prodotti dall'agricoltura e riportare il suolo alla sua primordiale naturalità.
Dato che l'illustrazione contenuta nell'inserzione è a firma Jacopo Fo, mi chiedevo se Jacopo condividesse anche le asserzioni ivi contenute.
Andrea Marciani

TUTTI noi tecnici che eseguiamo quotidianamente i calcoli senza falsificarli sappiamo perfettamente che il fotovoltaico è una TRUFFA COLOSSALE.
La RIQUALIFICAZIONE ENERGETICA, i cui risultati siano controllati nel tempo tramite la FIRMA ENERGETICA, è lo strumento per ridurre i consumi di combustibili fossili - qualcuno confonde ancora consumo energetico e fonti rinnovabili-.
Solo gli ambientalisti non sanno che il fotovoltaico è una TRUFFA COLOSSALE! Possibile? Cosa c'é sotto? Che abbiano scoperto un nuovo metodo scientifico alternativo al metodo Galileiano? Che i loro calcoli siano più corretti dei nostri? Ce lo dimostrino!
Nel frattempo, in riferimento allo scempio che si sta compiendo nelle campagne, invio quanto risposto ultimamente a Jacopo Fo su "Ecovillaggio" ed ancora in attesa di risposta.
Caro Jacopo,
il fatto è che sono incazzato, anzi incazzatissimo!
Da anni ci battiamo affinché siano promosse leggi che riducano gli sprechi energetici ma alcuni grandi scienzati (gli ambientalisti) sconfessando quanto insegnatoci da Galileo Galileo (il metodo scientifico) fanno danni colossali confondendo risparmio energetico e fonti rinnovabili!
Con un semplicissimo calcoletto da terza elementare, tre anni fa, ho dimostrato che il fotovoltaico è una bufala colossale. Quest'anno l'ing. Socal (Presidente ANTA (Associazione Nazionale Termotecnici ed Aerotecnici). Rappresentante italiano al CEN-TC 228 “Heating systems in buildings”, partecipa all'attività normativa italiana (UNI - CTI) ed europea) ha fatto un calcolo analogo ma più tecnico arrivando allo stesso risultato.
Leggi su questo sito i miei interventi su PANNELLI SOLARI FOTOVOLTAICI dove dimostro scientificamente i mie calcoli o sul mio sito www.studiosoccavo.it.
Oggi sulla STAMPA di Torino c'è un articolo dei coltivatori che protestano contro lo scempio del FOTOVOLTAICO!
Da anni con l'ANTA ci battiamo affinché i calcoli di noi progettisti siano controllabili e stiamo cercando di diffondere la FIRMA ENERGETICA: l'antidoping del progettista. Pertanto ho messo a punto un sistema gratuito per il CITTADINO SOVRANO e non schiavo di poter controllare i calcoli -falsificati da decenni- di noi progettisti: dalla casalinga al docente universitario.
Una VERA rivoluzione!
E voi invece parlate di Lobby Rinnovabili.
Da anni cerchiamo di far comprendere a clienti rincoglioniti da chi, senza alcuna base scientifica e senza un calcolo di supporto, continua a proporre le energie alternative (fotovoltaico o solare termico) a discapito dell'isolamento termico: qual'è la differenza tra risparmiare energia tramite fonti rinnovabili o tramite l'isolamento?
Adesso, da solo, ho deciso di combattere i gruppi di acquisto del FOTOVOLTAICO. Speculazione economica per speculazione economica comprate la coca da qualche cartello colombiano.
Spero di esser riuscito a farti capire che sei completamente NUDO!
Ricordi la favola di Andersen?
Attento ai tuoi sarti!
Hai diffuso e stai proponendo una TRUFFA COLOSSALE!
Per dimostrarti, comunque, il mio intento scientifico sono curioso di sapere i risultati della doppia parete ventilata. E' stato fatto un confronto con un sistema massa-isolante? I miei contatti sono sul mio sito.
Inoltre sono disposto gratuitamente a fare la FIRMA ENERGETICA dell'ECO VILLAGGIO SOCIALE in modo che il confronto tra i calcoli e i risultati reali siano pubblicati sul sito.
Non credo che ti opporrai a questa opera di trasparenza.
Cordiali saluti
Catello Soccavo

Sinceramente non riesco a capire quello che sostieni. Io ho parlato con decine di tecnici, abbiamo fatto e rifatto i conti. Non capisco di cosa tu stia parlando. Fammi vedere di che conti si tratta. Abbiamo costruito 4 impianti a Alcatraz, funzionano, non abbiamo speso un euro, il bilancio energetico sopratutto dopo la diminuzione del costo energetico del silicio, grazie ai forni lunghi 500 metri, è diminuito del 90%... I pannelli sono riciclabili al 100%, se si costruiscono su terreni agricoli depauperati si ottiene perfino il recupero della qualità dei suoli con coltivazioni appropriate al riparo dei pannelli.... Non capisco proprio...

Gentile   catellosoccavo

ti prego di fermarti e riflettere.

Stai disturbando questo blog con una valanga di post!

Non è educato. Ho visto che più sotto pubblichi calcoli e calcoli. Abbiamo capito. Chi vuol leggere legge e giudica.

E ti dico anche cosa ne penso.

Affermi che il riscaldamento a gas conviene rispetto al riscaldamento a pannelli solari fotovoltaici+riscaldamento elettrico.

Poi affermi che conviene di più cambiare le lampadine o isolare una casa che montare un pannello fotovoltaico.

Guarda che se ce lo chiedevi ti rispondevamo la stessa cosa.

Sconsigliamo da anni di usare corrente elettrica per scaldarsi.

Consigliamo da anni di isolare le case e usare lampadine a led.

La prima campagna sull'isolamento termico la lanciammo nel 1986. La prima campagna per il solare termico la facemmo nel 1999.

Il che non vuol dire che il fotovoltaico sia una truffa.

Conviene in termini assoluti meno ma conviene comunque. E sopratutto ora è finanziato al 100%.

Comunque pensala come vuoi ma ti prego smettila di bombardarci.

Rassegnati al fatto che hai diritto di parola ma non di monopolizzare il nostro blog.

Grazie

In genere le favole hanno un lieto fine.
Il re si accorgeva di essere nudo e camminava dignitosamente tra la folla.
La favola non si soffermava poi su cosa avesse fatto in seguito al suo sarto. Ma tutti lo immaginiamo.
Sono io che ti PREGO di fermarti e pensare.
Lascia perdere le ideologie!
Anch'io ho visto le relazioni sulla casa ecologica e questo è il commento che ho inviato "Ho letto nella relazione tecnica "...installazione di un impianto con caldaia a condensazione modulante centralizzata, con regolazione climatica in centrale termica e un cronotermostato programmabile per ogni alloggio...".
Il punto 12 dell'allegato I del D.LGS. 192/05 prescrive ..."Per tutti gli edifici e gli impianti termici nuovi o ristrutturati, è prescritta l'installazione di dispositivi per la regolazione automatica ambiente nei SINGOLI AMBIENTI...
Pertanto DEVE essere presente un cronotermostato per ogni ambiente mentre l'installazione di un solo cronotermostato in ogni appartamento con è condizione sufficiente a realizzare un edificio in conformità della legge.
Le case ecologiche non rispettano le normative ambientali nazionali?
Cordialmente
Catello"
Ti ricordo che i calcoli di quelle case sono stati eseguiti, spero, con le norme tecniche UNI TS 11300/1/2.
Nel gruppo di lavoro della UNI TS 11300 parte seconda c'è l'ing. Socal che ha scritto un articolo sul fotovoltaico simile al mio.
Anche i conti dell'ing. Socal sono errati?
Perché non dici che il fotovoltaico NON è gratuito!
E' finanziato tramite un furto/prelievo dalle nostre bollette.
Quei soldi potrebbero essere spesi per riqualificare gli edifici facendo del bene a TUTTA la collettività e non a piccoli gruppi lobbistici: produttori di PV, qualche installatore, qualche progettista, poche persone benestanti.
Come fai a non capire che è una TRUFFA? Come fanno a non capirlo i tuoi tecnici?
Se la mia battaglia permetterà di salvaguardare l'ambiente e quindi egoisticamente i miei figli da imbonitori allora non ho dubbi: sono un maleducato e mi vanto di esserlo.
Cordialmente
Catello

Il disegno è mio perché sostengo questa campagna. Con una precisazione: essa riguarda il riuso di terreni impoveriti da iper sfruttamento agricolo. La terra inaridita dalla chimica ha bisogno di riposo e di ripulirsi dagli inquinanti, viene protetta con i pannelli per una trentina di anni dall'erosione causata dalla pioggia diretta su un terreno depauperato, contemporaneamente, seguendo una serie di ricerche condotte da alcuni agronomi, si piantano alcune essenze particolari che arricchiscono il terreno, lo ripuliscono da inquinanti, e possono pure offrire una produzione agricola collaterale (ad esempio il vetiver). Non trovo che gli impianti fotovoltaici siano mostri. Non vedo dove sia il problema. Rischiamo la morte per l'inquinamento che uccide già milioni di persone all'anno e ci opponiamo a impianti fotovoltaici e eolici che sono indispensabili oggi, in attesa di tecnologie ancora meno invasive?... Ecologia non vuol dire opporsi a tutto per una difesa meccanica e impossibile dell'ambiente perfetto, che non esiste da mo', ma cercare soluzioni ragionevoli e praticabili per arrivare alla transizione verso la civiltà verde.

Spero che Andrea Marciani di Legambiente commenti quanto sostenuto da Jacopo Fo.
Invito inoltre Legambiente a calcolare i metri quadri di pannelli fotovoltaici necessari per coprire il fabbisogno di energia di una città come TORINO.

D'accordo su tutto, ma sbagli a promuovere questa campagna.
Se fossi in un deserto........ma anche lì con sistemi termici basati su concentratori avresti rendimenti per mq coperto nettamente superiori rispetto ai P.F.
Nel nostro paese coprire terreno agricolo con pannelli fotovoltaici è una bestemmia climalterante.
Esistono piante come ad esempio la canapa ideali per recuperare i terreni degradati, l'Italia era tra i primi produttori mondiali prima del Grande Divieto. Si evita così la perdita di preziosa superficie in grado di FISSARE CARBONIO alla grande, fattore PRIORITARIO.
In Germania viene coltivata a scala industriale, la chiamano Knauf mi pare (devo controllare) è utile per una grande quantità di utilizzi fra i quali la produzione di materiali per l'edilizia, è un eccellente isolante.
Con lo scempio di territori ricoperti da cemento e asfalto che abbiamo in Italia non occorre pasticciare altro paesaggio.
Cogenerazione, Biomasse e Pannelli Fotovoltaici a tappeto su edifici, strade, autostrade, ferrovie, in Italia non avremmo bisogno di altro (qualcuno si preoccupava: come facciamo a coprire il fabbisogno di una città come Torino? ridicolo)
Ciao Jacopo

Caro Jacopo,
ti voglio bene e ti stimo, ho frequentato ad Alcatraz le prime riunioni del G:A. fotovoltaico e lavorato al montaggio dei vostri tre inseguitori solari, prima di realizzare il mio impianto in felice autarchia.
Mi spiace contraddirti, ma su questa faccenda stai prendendo una grossa cantonata.

Innanzi tutto vediamo il testo di cui parliamo, e cominciamo col dire che è redatto con una certa malandrina furbizia, perché intreccia ad alcune verità una conclusione falsa e fuorviante,
si dice:
"L'agricoltura consuma il suolo, mentre la vegetazione permanente lo crea" -VERO
"nei terreni italiani prima dell'avvento dell'agricoltura industriale l'humus dava luogo a una capacità di ritenzione di 2/3000 metri cubi di acqua per ettaro, sotto forma di umidità. ora gli stessi terreni non hanno più humus e non trattengono più umidità" In parte VERO ma non è che si sia passati da 2/3000 mc a 0, come si vorrebbe dare ad intendere, ma si può arrivare a riduzioni del 40% (a secondo della struttura del terreno)
"le attuali buona prassi agricole sono pessima ecologia" VERO
"il prato misto nei campi FV si trasforma nel tempo in un sistema autonomo, progressivamente indipendente da trinciature ed altre operazioni culturali, che migliora l'intero ecosistema in cui è inserito"
nei fatti, CLAMOROSAMENTE FALSO.

Un terreno lasciato al naturale alle nostre latitudini, in primavera sviluppa piante erbacee che vanno rapidamente in seme raggiungendo anche i 150 cm di altezza e durante l'estate diventano stoppia pericolosamente infiammabile.
Poi, dal secondo anno compaiono rovi, ginestre e cardi che raggiungono anche i due metri di altezza.
Per finire arrivano gli alberi, che con grande faccia tosta reclamano il loro spazio.
Dopo cinque anni d'incuria, un campo (che incappasse in un controllo della Forestale) verrebbe stornato dall'uso agricolo e passato alla forestazione, dopo trenta, il suolo sarebbe coperto da un soffice e fresco strato di humus, ma, se vi fossero stati posizionati dei pannelli FV, questi sarebbero completamente ombreggiati dal bosco, ricoperti di foglie morte ed in gran parte divelti dai nodosi tronchi delle querce e dei lecci sopravvenuti.
Quando parlate di prato naturale forse vi riferite all'inerbimento che la pratica dell'agricoltura biologica suggerisce sotto frutteti ed uliveti, ma quel prato è mantenuto con l'ausilio di numerose trinciature, che tra i filari dei pannelli FV dovrebbero essere eseguite a mano, dato che il passaggio di un grosso mezzo meccanico metterebbe a rischio attrezzatura troppo fragile e costosa.
Ma ahimè, niente è più inviso al moderno capitalista della manodopera salariata, per cui si intraprende una terza via, ben difforme dal quadro idilliaco descritto sul vostro opuscoletto.
La verità su quanto succede sui prati dei grandi impianti industriali di FV, la puoi visionare a Montalto di Castro dove sono già stati istallati 240 ettari di campi FV, e quando vuoi ti ci posso portare in giro turistico.
Basterà fare attenzione a non innervosire i vigilantes armati che presidiano l'area,
La verità è che l'erba. che, con la sua sciocca tendenza a crescere ed ombreggiare, ostacola il trionfo della scienza moderna ed il profitto dei ricchi speculatori , viene rintuzzata con l'uso di DISERBANTI.
Vedere per credere...

Quando nel 1935, in occasione delle guerre coloniali, il nostro paese subì l'embargo internazionale, il regime fascista fu costretto a coltivare il grano anche nei giardini pubblici per sfamare la popolazione, che era all'epoca inferiore ai 40 milioni.
Oggi, questo espediente non basterebbe certo a sfamarci.
Si dice sempre che la speculazione edilizia degli ultimi 50 anni ha ricoperto di cemento il 12% del suolo italiano, quello che non si specifica è che tale speculazione si è concentrata nelle fertili terre di pianura e fondovalle.
Non posso postare immagini, ma invito chiunque a scaricare da google un immagine da satellite dell'inquinamento luminoso, è facile vedere che le luci, che segnalano l'occupazione antropica, disegnano con accuratezza tutte le pianure italiane.
la quasi totalità delle terre fertili di pianura è persa per sempre.
L'agricoltura resiste in zone collinari e svantaggiate, dove riusciamo ancora a produrre un cibo di qualità, ma non certo soddisfare le esigenze alimentari di 60 milioni di abitanti.
Negli ultimi 10 anni, in Cina i consumi di carne sono aumentati di otto volte, quelli di frutta e verdura sono decuplicati, e l’Onu prevede che nel 2050 la Terra sarà popolata da 9,1 miliardi di persone, ossia 2,4 miliardi di nuove bocche da sfamare.
Il fenomeno del “land grabbing”, cioè l’accaparramento di terre (soprattutto in Africa), che nasce dalla preoccupazione di non avere abbastanza aree coltivabili, si sta propagando a ritmi incalzanti.
(la multinazionale Daewoo, possiede ormai un terzo delle terre coltivabili del Madagascar) Ovunque, tranne che in Italia, si è capito che proprio sulla produzione del cibo, attraverso l’attività agricola e il collegamento di essa con l’industria di trasformazione, si gioca la partita decisiva per il futuro del mondo globalizzato.
Questo paese dipende a tal punto dal commercio estero da far stimare che, qualora una crisi internazionale arrestasse il commercio di alimenti, la nostra popolazione sarebbe ridotta alla fame nel giro di poche settimane.
Eppure, con una disinvoltura che non ha eguali nel resto del mondo, si pianifica di trasferire una cospicua fetta delle terre agricole residue dalla produzione alimentare a quella elettrica e di farlo in particolare su quelle fertili di pianura e fondovalle, con l'assurda motivazione che queste sono più facili da nascondere, con l'ausilio di siepi, alla vista del passante distratto.
Un governo responsabile ed oculato come quello tedesco lo ha capito per tempo e, nel luglio scorso, ha abolito qualsiasi forma di incentivazione sul FV istallato su terreni agricoli.
Quello italiano, invece, dopo aver fatto sperare ad una progressiva riduzione delle aliquote a partire dalla fine del 2010, ha fatto votare in un senato dimezzato dalle ferie estive una proroga degli elevatissimi incentivi del D.L. sul Contoenergia fino al giugno del 2011, sei mesi più in là della scadenza prevista, nonostante il calo dei prezzi del silicio sopravvenuto dal 2007 ad oggi non lo giustificasse in alcun modo.
rifletti, Jacopo, rifletti.
Andrea Marciani

Alla fine del secondo anno di funzionamento del mio impianto fotovoltaico (2.96 KW) a Pomezia sono estremamente soddisfatto di come vanno le cose.

L'impianto funziona come un orologio svizzero, la ditta S.T.E. Energy S.p.A che lo ha montato ha lavorato bene, fino ad ora non ho avuto problemi di infiltrazioni di acqua dal tetto in piano.

La produzione a 24 mesi è stata di 9.316 KW (ho fatto la somma di 3 letture del contatore di produzione, ho fatto bene?).

Ho montato in casa 4 climatizzatori, i migliori da un punto di vista di risparmio energetico (un poco costosi ma 55% recuperati) sono 2 anni che ho la caldaia dei termosifoni spenta per riscaldamento casa, la uso solo per acqua calda.

Non spendo più soldi per riscaldar casa per il gas ed in inverno di notte ho una temperatura di 18-20 gradi, dipende dal periodo, 20 gradi inizio inverno 18 gradi fine inverno.

Nel 2010 per un periodo di tempo in inverno (3 mesi) ho montato uno scaldabagno elettrico ma consumava troppo, sono ripassato di corsa alla caldaia a gas per produrre acqua calda, mi sono consumato velocemente i 2500 kw messi da parte.

Catello Soccavo puo' dire quello che vuole, io e la mia famiglia (5 persone) viviamo di stipendio e "dividiamo il capello in 16 parti" per risparmiare, fino ad ora l'impianto fotovoltaico aiuta la mia famiglia a risparmiare, cioè a vivere, questo è un fatto, tutte le altre chiacchiere sono stupidaggini.

Anche se ci hanno fregati con il discorso del pagamento dei kw usati di notte, eliminando la bolletta del gas e grazie al contributo dello stato ci stiamo dentro alla grande.

Parliamo nel blog di cose vere e non di stupidaggini, non so ancora leggere i dati sul sito GSE (questo inverno lo dedico a capire questo poco chiaro metodo di esporre i dati che ha il GSE, la semplicità per il GSE è un optional, non è di serie) e non ho capito quanto ci costa a kw la corrente che usiamo di notte, come ci rimborsano la bolletta che paghiamo, chi ha esperienza in proposito?

Ma perchè non ci arrabbiamo in massa e chiediamo piu' chiarezza da parte del GSE? class action? per capire cosa scrivono ci vuole un PHD.

Qualcuno puo' dire nel blog se conviene passare a ENEL Energia? che esperienze avete? a sentir telefonicamente loro sono convenienti, ma un mio amico mi ha detto che è dovuto ritornare di corsa a Enel "normale/famiglia" (perdonate la semplicita' di espressione) ha avuto una esperienza negativa e non so se è vero oppure si è fatto i conti male.

Calcoli e costi.
Il mio edificio condominiale (circa 5.000 mc a Torino 12 famiglie) consuma 19.000 mc di gas metano all'anno.
Lo abbiamo riqualificato e sarà controllato tramite FIRMA ENERGETICA per controllare che i risultati ipotizzati coincidano con la realtà.
Il risparmio tramite diagnosi energetica ammonta al 30% (installazione caldaia a condensazione+valvole termostatiche+contabilizzazione del calore) pertanto 19.000 mc x 0,3 = 5.700 mc di gas metano risparmiato all'anno dopo la riqualificazione.
Risparmio di energia primaria (trascurando il risparmio di energia elettrica per la riduzione dei circolatori della centrale termica) 5.700 cm x 9,5 kWh/mc (potere calorifico gas metano) = 54.150 kWh risparmiati all'anno per un costo di circa 60.000 perché abbiamo dovuto sostituire i termoconvettori presenti con radiatori.
Per avere lo stesso risparmio di energia primaria spannometricamente avremmo dovuto installare 1.472 mq di PV al costo di circa 170.000€.
Lo Stato Italiano, tramite il prelievo forzato dalle nostre bollette finanzierebbe integralmente il PV -irrealizzabile- mentre solo fino a fine anno permette la detrazione del 55% del nostro intervento.
Con i soldi spesi per il PV avremmo potuto riqualificare 170.000€/60.000€ =2,8 edifici simile al mio con una riduzione di consumo di energia primaria di 2,8 x 54.154 kWh = 151.631 kWh.
Non è una truffa il fotovoltaico?

egregio catellosoccavo
sono daccordo con te quando affermi che una visione globale del bilancio energetico di un edificio è fondamentale per ridurre le emissioni climalteranti.
Non capisco però il tuo accanimento contro il fotovoltaico, considera che:
- Occorre ristrutturare totalmente l'architettura della rete di distribuzione dell'elettricità, non sono più ammissibili poche megacentrali ed una miriade di semplici consumatori.
-Le "resistenze" contro questa ristrutturazione sono enormi, come gli interessi che queste "resistenze" sottendono.
-Non è vero che questa ristrutturazione non è possibile, chi ti manda il GSE?

Invece di esercitarti sempre nello stesso noioso calcolo, prova a calcolare qual'è il costo energetico ed ambientale REALE e COMPLESSIVO delle ristrutturazioni edilizie ovvero: produzione dei materiali, trasporti, messa in opera, smaltimenti vari, ecc. Non esistono praticamente studi approfonditi sulla materia anche per sua la complessità, comunque, fidati, anche il tuo baldanzoso risultato positivo tenderà a zero.

Dopo la cura il tuo edificio infatti continua a consumare un'enormità,
il vero confronto lo devi fare con edifici cosiddetti ad "ENERGIA ZERO" se hai davvero a cuore il futuro del pianeta.

Se conosci la qualità veramente scadente di gran parte dell'edilizia ancora in corso di realizzazione nel 2010 in Italia, sai inoltre che troverai un interesse vicino allo zero per le tue "geniali proposte", se una cosa semplice ed economicamente sicura come il fotovoltaico ( e nel futuro lo sarà sempre di più ) trova poca considerazione presso gli istituti di credito, prova ad immaginare (purtroppo!) l'interesse verso il millantato risparmio sul riscaldamento e sul condizionamento che tu proponi, occorrono cifre enormi, quanto realizzato finora con le agevolazioni previste dalle leggi vigenti e con i finanziamenti previsti dalle banche è ancora una goccia nel mare.

Buon lavoro, ciao

mi scuso con tutti per un mio imperdonabile errore di battitura.
I pannelli fotovoltaici necessari per il mio edificio erano 379 mq e non 1.472 mq.
Per tutti, detrattori ed estimatori (grazie per le e-mail di incoraggiamento), in ogni caso, invio altri noiosi e di poco conto calcoli - noiosi come quelli fatti da Galileo, Newton o Einstein -, su come stabilire velocemente la convenienza energetica di un intervento.
Consideriamo un edificio a Torino - la pianura padana è uno dei luoghi più inquinati d'Europa- che consuma 1.000 mc di gas metano.
Il risparmio tramite diagnosi energetica ammonta al 30% (installazione caldaia a condensazione+valvole termostatiche+contabilizzazione del calore) pertanto 1.000 mc x 0,3 = 300 mc di gas metano risparmiato all'anno dopo la riqualificazione.
Risparmio di energia primaria 300 mc x 9,5 kWh/mc (potere calorifico gas metano) = 2.850 kWh risparmiati all'anno per un costo di circa 3.000+IVA.
Se il proprio edificio consuma la metà i risultati vanno divisi per 2 se consuma 3.000 mc per 3 e così via.
Confrontiamo questo intervento con l'installazione di PV.
Per avere lo stesso risparmio di energia primaria spannometricamente avremmo dovuto installare 20 mq di PV al costo di circa 9.975€+IVA.
Anche in questo caso moltiplicate all'incirca sia i mq che il costo per il valore utilizzato per il consumo del GAS metano.
Lo Stato Italiano, tramite il prelievo forzato dalle nostre bollette finanzia integralmente il PV 9.975€ mentre solo fino a fine anno permette la detrazione del 55% del nostro intervento.
Con i soldi prelevati e spesi per il PV avremmo potuto riqualificare 9.975€/3.000€ =3,3 edifici simili.
In pratica finanziano la riqualificazione energetica invece dei PV si otterrebbe una riduzione di energia primaria (combustibile fossile) di 3,3 x 2.850 kWh = 9.476 kWh; riduzione che farebbe molto bene ai polmoni degli abitanti della Pianura Padana; leghisti compresi.
Capito in cosa consiste la truffa?
Certo qualcuno di fronte a questi calcoli noiosi può citare Marx e Marcuse e quindi giustificare tutto e il contrario di tutto ma in fondo chi se ne frega: "il mondo è bello perché è avariato"!

Egr catellosoccavo
Mi sbagliavo anch'io, sto scoprendo che siamo dalla stessa parte.
Secondo me le ottimizzazioni che tu proponi INSIEME AI P. FOTOVOLTAICI andrebbero rese OBBLIGATORIE PER LEGGE, con detrazione del 110% non solo da tasse nazionali ma anche da quelle locali.
Adesso il tuo calcolo è perfetto, spannometricamente parlando certo (qualche perfezionista potrebbe ancora storcere il naso).
L'unica cosa sulla quale non mi trovo daccordo è il confronto ambientale tra i due interventi che analizzi.
Infatti PER I POLMONI DEI PADANI I DUE INTERVENTI SI EQUIVALGONO PERFETTAMENTE.
I pannelli FOTOVOLTAICI producono ENERGIA ELETTRICA, produrre la stessa energia da combustibili fossili, ovvero da fonte termica NON PUO' avere un rendimento superiore al 35% circa (con i sistemi non cogenerativi utilizzati da ENEL o come diavolo si chiamano adesso ).( vedi: TERMODINAMICA). Quando leggete che le centrali termoelettriche ENEL lavorano con il 46% di rendimento sappiate: la sparano grossa.
Quindi ogni Kw prodotto da ENEL crea 3 VOLTE l'inquinamento di un Kw termico prodotto con una caldaia ad alto rendimento.
Devi CAMBIARE IL TITOLO DEI TUO POST: cassa "LA TRUFFA PERFETTA" e poni ad es."DA SOLO NON BASTERA' MAI "
A proposito di Padania, ormai è assodato che vivere in ambienti fortemente inquinati produce danni al patrimonio genetico. Siamo ormai alla terza generazione ed i risultati si vedono tutti. Pare anche che danneggi il lobi frontali del cervello, sede del pensiero "superiore". Risultato: non è infrequente trovare non solo anziani ma giovani che votando lega si garantiscono un futuro con paghe da cinesi e zero sicurezza sui luoghi di lavoro. Come si dice: nazione padana auguri e figli maschi!
P.S. Tranquillo, l'inquinamento medio di tutte le città italiane è ancora superiore, del resto clientele, mafie ed incappucciati abbondano un po' dappertutto.
Ciao a tutti!