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La Colonia di Cicogne di Gela

Gela Le Radici del Futuro - Lun, 04/28/2025 - 12:49

Nella piana di Gela potete assistere a uno straordinario spettacolo della natura…La colonia di cicogne più grande d’Italia!

Le cicogne le troverete lì sui tralicci della rete elettrica dove costruiscono enormi nidi visibili a occhio nudo o planare sopra i tetti delle vostre macchine mentre state percorrendo la strada Statale 115 Gela Catania.

La cicogna bianca, specie protetta che da sempre suscita curiosità e stupore, è qui che ha trovato il suo habitat ideale, accanto ai carciofeti e agli ambienti incolti, per nidificare e allevare i piccoli.

Questi grandi volatili arrivano nella piana di Gela intorno al mese di gennaio e iniziano a deporre le loro uova da marzo in poi quando le temperature si fanno più miti. E’ così che si è generata in pochi anni una vera e propria colonia, spontaneamente, senza l’intervento dell’uomo.

La presenza della specie è inoltre, un importante segnale della presenza di pascoli e colture senza l’abuso di prodotti chimici.

Ogni anno si registra in media l’arrivo di ben 100 giovani cicogne.

Le cicogne di Gela sono le prime ad essere state dotate di dispositivi Gps per monitorarle e studiarne i fenomeni migratori.

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IL RESPIRO DELLA VAL D’AGRI

CuoreBasilicata - Dom, 04/27/2025 - 09:00

In un’epoca in cui tutto sembra avere fretta, esiste un modo diverso di viaggiare che assomiglia più a un ritorno che a una partenza. È lo slow tourism, il turismo lento, che non ha bisogno né di itinerari frenetici, né di grandi strutture ricettive ma è fatto di incontri veri, sapori genuini e natura lussureggiante. Il turismo lento non è una moda ma un gesto d’amore per i luoghi, per chi li abita e per il turista stesso; il turismo lento è camminare sui selciati di piccoli borghi dimenticati, perdersi tra i sentieri che non portano solo da un punto ad un altro ma ti conducono dentro storie, volti, tradizioni. Questo tipo di turismo ti fa sedere a tavola con chi ti racconta da dove viene il vino che hai nel bicchiere, ti incanta davanti a un tramonto senza farti pensare alla prossima tappa, ti insegna un modo di muoversi lasciando una traccia lieve fatta di sorrisi e di incontri piuttosto che di foto veloci, ti aiuta a scoprire, viaggiando, la consapevolezza che la bellezza ha bisogno di tempo.

Ed esiste un luogo in terra lucana dove il tempo sembra voler avere un ritmo che si prende cura di te, dove ogni passo racconta una storia e ogni sguardo si perde tra dolci colline e boschi silenziosi, tra piccoli paesi con nomi antichi che custodiscono un’anima gentile, dove ogni sorriso è una porta che si apre, dove i riti religiosi uniscono sacro e profano e il dialetto si mescola al vento: la Val d’Agri. Immersa nel Parco Nazionale dell’Appennino Lucano è un piccolo paradiso per gli amanti del trekking e della natura con i suoi paesaggi da cartolina che cambiano colore ad ogni stagione e in cui la memoria è viva ed è pronta a farsi raccontare a chi ha il cuore abbastanza aperto per accoglierla.

Scegliere di visitare la Val d’Agri significa scegliere un turismo autentico, fatto di esperienze genuine, natura incontaminata e borghi ricchi di cultura. È la destinazione ideale per chi vuole rallentare il ritmo frenetico della vita di tutti i giorni, ritrovare un legame con la terra e vivere la Basilicata più vera.

In Val d’Agri non si corre … si cammina … si ascolta … si respira.

Qui non serve “avere fretta”, serve solamente il desiderio di ascoltare, sentire, vivere.

Qui non si va “in vacanza”, si torna a sé stessi, alla terra, alla meraviglia delle piccole cose.

Anche il tempo qui non corre ma cammina… cammina tra i sentieri di antichi boschi di faggi, tra i vicoli di borghi addormentati sulle dolci pieghe dell’Appennino Lucano. Non ci sono folle, né file interminabili di turisti davanti all’entrata delle chiese o dei musei ma ci sono ancora le nonne sedute sull’uscio delle case intente a ricamare i corredi per le giovani spose e gli anziani seduti al tavolino del bar a giocare a carte e a commentare le notizie del quotidiano appena acquistato in edicola.

Qui, dove il cielo si specchia nel grande Lago di pietra del Pertusillo e le nuvole accarezzano le cime del monte Volturino e del monte Sirino, si scopre un nuovo modo di viaggiare che non è solo un modo di muoversi alla scoperta di posti un po’ nascosti, ma è un modo di sentire e vivere quei posti.

Chi arriva in Val d’Agri lo fa in punta di piedi e trova accoglienza “vera”.

Chi arriva in questa terra è accolto dal profumo del pane appena sfornato nel forno di paese, è accolto dal “profumo della domenica” che sa di buon cibo, di festa, di ricordi di famiglia, di tradizioni antiche, è accolto dagli allegri schiamazzi dei ragazzini che giocano, ancora, a pallone per strada, è accolto da un silenzio che racconta storie mai scritte ascoltate dai nonni che riposano al sole sulle panchine della piazza del paese.

Ogni passo nei vicoli dei borghi della valle dell’Agri è come un ritorno alle origini, un dialogo con la storia e la cultura di questa terra dove la natura è ancora madre, custode e compagna di viaggio, un viaggio che non ha fretta, che insegna a guardare il muschio che cresce sugli alberi, a bere l’acqua che scorre limpida e cristallina tra le gole rocciose, a guardare negli occhi chi si incontra per strada. È un viaggio guidato dal cuore e non dal navigatore, ogni borgo custodisce un segreto, una leggenda, una ricetta assaporata con lentezza.

In questi luoghi il tempo non si misura in minuti ma in emozioni, il turismo lento in Val d’Agri è un invito a lasciare a casa l’orologio, a camminare tra ulivi e vigneti come si cammina tra i propri pensieri, è un invito a camminare come tra le pagine di un libro per ascoltare storie narrate davanti al fuoco di un camino. Il turismo lento è un turismo che non consuma ma contempla, che non si esaurisce in un selfie ma si custodisce nell’anima. Chi sceglie la Val d’Agri sceglie la lentezza, la verità, l’autenticità, sceglie di ritrovare ciò che conta davvero.

Agnese Rubino

 

Foto: Polifoto

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I documentari animati di Gela le Radici del Futuro proiettati nelle scuole italiane

Gela Le Radici del Futuro - Mer, 03/26/2025 - 17:52

 

 

 

BriksLab, la piattaforma didattica digitale utilizzata da migliaia di classi, di comune accordo con l’associazione Scuola Senza Zaino, ha selezionato i tre documentari animati realizzati da Gela le Radici del Futuro per la diffusione nelle scuole italiane.

Raggiungeranno così anche una grande platea di insegnanti, studentesse e studenti.

I tre documentari animati sono visibili a questi link

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