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Grazie

La Redazione di Cacao

Commenti

Da ieri pomeriggio Cacao Elefante sbarca sul cartaceo! :)

Nella struttura sanitaria in cui lavoro, ho iniziamo a mettere, tra le riviste sui "vips" e su "come sapere se lui ti tradisce", un minigiornalino di 4 fogli con Cacao dal lunedì al venerdì e "un oroscopo"..

ciaociao
un abbraccio enorme a tutti

E' di qualche mese fa, ma pur sempre valida. :D

tratto da http://sanihelp.msn.it/news/scheda.php?ID=2789

Dimagrire ridendo, l’alternativa alle diete estive?
saniNews - Si è sempre detto che il buon umore e il sorriso sono delle ottime medicine, da qualche giorno però sembra che l’effetto risata aiuta a bruciare calorie in eccesso. Amanti della linea è arrivato il momento di studiare cabaret.

Sembra che ridere per una decina di minuti al giorno faccia bruciare dalle 10 alle 40 calorie a seconda della corporatura di una persona. Pensate sia poco? Se calcolate che ridendo e scherzando in un anno si perdono due kg potete capire che l’abitudine alla risata potrebbe essere una buona alternativa alla tortura delle diete lampo pre-estate.

La ricerca presentata in occasione dell’European congress of obesity che si è tenuta ad Atene ha coinvolto circa 100 studenti sui quali è stata monitorata l’attività metabolica mentre guardavano diverse tipologie di programmi televisivi. È stato scoperto che guardare programmi allegri aumenta del 20% l’attività metabolica.

POF POF POF !!!
Decidere di ridere, grande libertà. Libertà reale

Caro Jacopo Fo,
l'Universita' italiana ha sempre dimostrato grande senso pratico ed una spiccata visione del futuro. Come si puo' capire visitando il sito dell'Universita' di Firenze, dove si apre un modulo sul Corso di Laurea in Scienze Faunistiche i cui obiettivi formativi sono "fornire agli studenti conoscenze di base e approfondite per la corretta gestione degli ambienti prebiotici di pianeti e satelliti del Sistema Solare e per il riconoscimento di biosegnali".
Mi permetto di segnalare il sito: www.agr.unifi.it/mod-CMpro-viewpage-pageid-646-pageno-3.html
Molto interessante la parte di "Terraformazione e integrazione tra biocenosi
terrestri e biocenosi aliene".
Saluti
Giacomo

 

GOVERNO DI PROGRAMMA?
a cura di Paolo De Gregorio – 12.10.06

Prima delle elezioni siamo stati costantemente rassicurati (presi in giro) che il programma sottoscritto da tutti i partiti del centro-sinistra sarebbe stato la garanzia di una sicura navigazione per i 5 anni di legislatura, senza dover assistere a quei quotidiani, penosi, aggiustamenti di rotta che assomigliano più ad un mercato che non allo svolgimento di impegni precisi.
Abbiamo anche il “governo ombra” del tavolo dei volenterosi, costituito per la maggioranza da elementi centristi di destra e di sinistra, orfani della vecchia DC, che, tranquillamente, trattavano emendamenti alla legge finanziaria in barba ai poteri dell’esecutivo, con l’evidente disegno di creare una forza centrista capace di indebolire il governo Prodi e lavorare per altri scenari politici.
Sempre nell’area centrista, e in particolare nella Margherita di Rutelli, abbiamo il sussulto integralista dei “Teodem” che si apprestano a diventare una corrente organizzata, addirittura con un proprio simbolo (il Vangelo), con lo scopo evidente di essere la longa manus del Vaticano nella politica italiana e raccogliere così i consensi di tutti quei cattolici conservatori che il cardinale Ruini guidò alla vittoria nel referendum contro la fecondazione assistita.
Altra spaccatura all’orizzonte è quella che sarà determinata dalla nascita del partito democratico, di cui si vuole accelerare la costituzione, a cui seguirà una scissione nei Ds, con il “correntone” che uscirà e cercherà di federarsi con gli altri pezzi della sinistra.
Non c’è che dire! E’ una situazione ideale per rispettare il programma e durare 5 anni!
Vorrei solo fare una piccola esternazione che corrisponde ad un personale desiderio e mi sembra anche una cosa positiva per la democrazia.
Prima di implodere, chiederei a questo governo, che ho votato, di correggere l’enorme regalo che il governo di Craxi fece a Berlusconi concedendogli 3 reti nazionali. Una legge di 3 righe che includa anche il conflitto di interessi.
Dovrebbe essere pressappoco così: nessun soggetto privato può possedere più di una rete Tv nazionale. Chiunque voglia essere eletto in Parlamento non deve possedere più del 10% di un mezzo di comunicazione, Tv o giornale, di diffusione nazionale.
Non è difficile, anche i non brillanti parlamentari intervistati dalle “Iene” possono capirlo.
Paolo De Gregorio

TRATTO DA REPUBBLICA.IT

Minacce camorriste a Roberto Saviano
finisce sotto scorta l'autore di Gomorra
di DARIO DEL PORTO

Minacce camorriste a Roberto Saviano
finisce sotto scorta l'autore di Gomorra

NAPOLI - Minacce allo scrittore che ha raccontato la camorra imprenditrice e le storie della faida di Scampia. Lettere minatorie, telefonate mute. E anche un isolamento ambientale che mette paura forse più delle intimidazioni. Adesso dovranno essere adottate nuove misure di protezione per Roberto Saviano, 28 anni, l'autore del libro-inchiesta "Gomorra", edito da Mondadori, da cinque mesi in testa alle classifiche e vincitore del premio Viareggio Repaci. Il prefetto di Caserta, Maria Elena Stasi, ha aperto un procedimento formale che passerà al vaglio del comitato provinciale per l'ordine pubblico.

Lo rivela il settimanale "L'espresso", con il quale Saviano collabora, nel numero che sarà in edicola oggi. Esponenti di primo piano della camorra campana come Michele Zagaria e Antonio Iovine, il più celebre Francesco Schiavone soprannominato "Sandokan", "hanno mal tollerato - si legge nel lungo servizio - il successo di Gomorra, che ha imposto i loro traffici all'attenzione nazionale".

Non solo. I clan si sono anche "infuriati per la sfida che Saviano ha portato nel loro feudo, nella Casal di Principe che negli anni '90 aveva il record di omicidi". Lo scrittore, ricorda "L'espresso", si è presentato sul palco della cittadina casertana il 23 settembre scorso, insieme al presidente della Camera Fausto Bertinotti, nell'ultima di quattro giornate di mobilitazione anticamorra aperta dal ministro della Giustizia Clemente Mastella.

Saviano "ha chiamato i padrini per nome - scrive il settimanale - "Iovine, Schiavone, Zagaria, non valete nulla. Loro poggiano la loro potenza sulla vostra paura, se ne devono andare da questa terra"". Ma se l'ira della camorra poteva essere messa nel conto delle reazioni che un libro coraggioso come "Gomorra" e i reportages realizzati dal giovane scrittore avrebbero suscitato, altra cosa è l'emarginazione seguita alle sue denunce. "Colpisce il disprezzo delle autorità locali - accusa "L'espresso" - testimoniato dalle bordate di Rosa Russo Iervolino. Il sindaco partenopeo, nel consegnare a Saviano il premio Siani, lo ha definito "simbolo di quella Napoli che lui denuncia", offendendo sia l'autore sia la memoria del giornalista ammazzato 21 anni fa".

Ma c'è anche chi si sta mobilitando per non lasciarlo solo. Un appello improvvisato in sostegno di Roberto Saviano ha raccolto, evidenzia il settimanale, "firme di scrittori e lettori: tra i primi Massimo Carlotto e Giancarlo De Cataldo. Poche righe che denunciano "un isolamento fatto da ciò che non ti fanno e che vogliono farti credere ti faranno. Ma intanto ti fermano, creano diffidenza intorno, screditano, insultano, allontanano tutti dalla tua vita perché mettendo paura ti creano attorno il deserto. A questo punto devono venire fuori altre voci".

Intanto a Napoli la camorra continua a colpire e a fare soldi. Il Viminale lavora a un piano per la città. I firmatari dell'appello non vogliono fermarsi alle parole. Pensano a una grande manifestazione che dovrebbe svolgersi proprio in provincia di Caserta. Nella terra d'origine dello scrittore, e di quella camorra che vorrebbe mettere a tacere chi ne ha denunciato pubblicamente gli intrecci e gli inganni.

(13 ottobre 2006)

POF POF POF !!!
Decidere di ridere, grande libertà. Libertà reale

Per i suoi 12 anni di vita, l'associazione Emergency ha organizzato per lunedi' 23 ottobre a Roma una serata-festa-evento al Teatro Politeama Brancaccio
a cui parteciperanno numerosi artisti: Dario Vergassola, Davide Riondino, Petra Magoni e Ferruccio Spinetti, l'Orchestra di piazza Vittorio, Eugenio Bennato, Daniele Silvestri, Johnny Palomba, la Banda Osiris e Stefano Benni.
Obiettivo dell'iniziativa sara' anche raccogliere fondi per l'acquisto di apparecchiature radiologiche da destinare al Centro chirurgico Ilaria Alpi in Cambogia.
Per informazioni: 06.688151 o [email protected]
Oltre al compleanno Emergency puo' celebrare anche un altro risultato: dal 1994 ha fornito assistenza a 2 milioni di persone nel mondo.
Sabato 28 ottobre sara' invece la giornata nazionale di Emergency.
Per informazioni: http://www.emergency.it/

 

Siete stati ad Alcatraz e vorreste rivivere quelle sensazioni? Rivedere gli amici?
Venerdi' 10 novembre 2006 il Circolo Sassetti, Via Sebenico 17, Milano (zona isola), ricreera' un angolo di Alcatraz: scambio di saluti, presentazioni, idee e proposte, resoconti di esperienze con un ricco buffet annaffiato da ottimo vino e musica per tutti i gusti.
Per l'evento e' richiesto un contributo di 23 euro e la conferma della partecipazione, contattando a scelta: Circolo Sassetti 02/69900010, [email protected]
Luca 338 5499034 - Marisa 335 6251634 - [email protected]
Per info sul circolo: http://www.circolosassetti.it

 

CARI PACIFISTI…
a cura di Paolo De Gregorio – 20.10.06

Se i pacifisti non fossero quell’inconsistente fantasma che appare colorato e festoso quando le guerre cominciano e scompare di colpo dopo qualche passeggiata, ci sarebbe in questo momento enorme materia per passare ad un impegno serio, sistematico, organizzato, con campagne da fare porta a porta, davanti alle scuole, su internet, nelle piazze, fino al raggiungimento degli obbiettivi.
La prima campagna dovrebbe riguardare la ormai conclusa avventura in Iraq, intrapresa dall’astuto Cavaliere, che ci è costata 38 vite e 4.000 miliardi di vecchie lire, per chiedere che vengano chiuse per sempre le porte della politica a chi è responsabile di calamità di questa portata ed è stato così ottuso e sprovveduto da seguire, come una pecora, un alcolizzato estremista religioso guerrafondaio come Bush, che gli prometteva vittoria e appalti.
Bisogna accusare Berlusconi di essere l’unico responsabile di questo disastro, come è evidente che fu lui, nella veste di presidente del consiglio responsabile dei servizi segreti, ad autorizzare il rapimento di Abu Omar.
Bush e Blair, che in queste ore ammettono con grande imbarazzo che l’Iraq comincia ad assomigliare al Vietnam,dove ci sono tra i loro soldati 2mila caduti e 10.000 feriti,
pagheranno le loro ottuse illusioni di conquista e saranno gettati nella spazzatura della storia.
Il primo obbiettivo su cui lavorare, dopo quello di inchiodare Berlusconi alle sue responsabilità, è quello di chiedere che si passi dalla sudditanza europea alla strategia Usa, alla dignità di prendere ogni decisione unicamente nel parlamento europeo e non dare più spettacoli di singoli stati che decidono senza la legittimazione del Consiglio Europeo. Ciò deve essere considerato illegale fino alla espulsione di coloro che prendono decisioni al di fuori delle istituzioni europee.
E la prima battaglia da collegare ad una Europa che DEVE parlare con una sola voce è quella dell’allontanamento di ogni base militare straniera e Nato e dell’integrazione di tutti gli eserciti europei in una unica struttura militare di DIFESA e non di attacco.
La credibilità dell’Europa, in quanto polo geopolitico fortemente interessato alla PACE e al buon vicinato con il Medio Oriente, se separato dagli interessi anglo-americani, avrebbe un peso enorme per far finire la politica egemonica dell’ormai decadente asse guerrafondaio Usa-Inghilterra-Israele.
Oggi vediamo con chiarezza, come mai prima d’ora, chi lavora per una guerra permanente fra civiltà e religioni, pensando di usare le torture, la forza militare, la farneticante militarizzazione dello spazio, e chi sostiene che questi comportamenti non sono compatibili con la democrazia, ci fanno pensare ad un futuro da incubo, e vanno contrastati ad ogni costo.
La ambiguità ipocrita della sinistra e dei cattolici in Europa hanno fatto sì che si rimandasse “sine die” la questione dell’autonomia europea, della presenza della Nato e delle basi militari Usa, rendendoci di fatto complici di una politica aggressiva che non abbiamo mai sottoscritto né votato.
Lottare per la PACE significa togliere strumenti e consenso a chi vuole la guerra.
E’ ora di abbandonare scetticismi, astrattezze, ideologie, identità religiose, e cominciare, come cittadini europei, a pretendere l’elementare diritto alla indipendenza, alla sovranità su tutto il territorio, alla elaborazione di una politica estera che possa essere discussa e votata in un referendum da tutti i cittadini europei.
Suscitare un grande dibattito su questi obiettivi significa lavorare per la PACE, significa abbandonare cervellotiche e fumose astrazioni, significa dare un senso compiuto alle parole democrazia, libertà, partecipazione.
Cari pacifisti europei, invece di filosofeggiare sui massimi sistemi e dividervi su tutto, accettate di fare la vostra parte come cittadini europei, di costruire una Europa indipendente e non allineata, che rifiuti la guerra come metodo per risolvere le controversie e lavori per una integrazione economica con i nostri vicini della Russia e del Medio Oriente, che è la più sicura garanzia di pace e di sviluppo.
Paolo De Gregorio

SEMINATORI DI BOMBE E DI ODIO
a cura di Paolo De Gregorio – 27 ottobre 2006

Pochi mesi fa, incurante del ridicolo, la destra chiese che per considerare di pace la giusta interposizione italiana in Libano, tra Hezbollah e Israele, si dovevano considerare di pace anche gli interventi in Iraq ed Afghanistan decisi dal governo delle destre.
Ricapitoliamo: un intervento costato all’Italia 28 morti e 4.000 miliardi di vecchie lire, che ha avuto il brillante esito di avere enormemente ampliato la resistenza agli occupanti occidentali e che vede gli Usa con tremila caduti pronti a far fagotto, e il 60% di cittadini inglesi ed americani convinti che l’intervento in Iraq sia stato un imperdonabile errore, è stato rivendicato da Fini e Berlusconi come una operazione di pace.
O idioti o criminali, non c’è possibilità di sbagliare, ma gente capace di dire queste cose è altamente pericolosa e fuori dalla democrazia.
Oggi, 27 ottobre, abbiamo notizia che la missione Onu-Nato (leggi Usa) per portare pace e democrazia in Afghanistan, ha fatto ottanta morti, tutti donne e bambini, con un pacifico bombardamento che dovrebbe convincere i talebani a smettere di resistere alla occupazione straniera e, per farsi benvolere dalla popolazione locale, soldati tedeschi si sono messi a giocare a palla con il teschio di un afgano, a dimostrazione della loro indole gioiosa e pacifica.
Dopo una ipocrita e vigliacca formuletta che viene ripetuta ogni volta che vengono massacrati civili, il portavoce della Nato, non si sa se sano di mente, dopo aver sostenuto che quel bombardamento sui civili era stato un errore, accusa i guerriglieri di vivere in mezzo alla gente, ai loro parenti e che è impossibile sapere se un contadino non è anche un combattente fondamentalista.
Praticamente l’acuto portavoce confermava che la popolazione è con la guerriglia e che la missione di pace consiste nel bombardare alla cieca.
Voglio affermare una verità, alla luce della ragione e soprattutto della storia contro gli impotenti seminatori di eterni dubbi: i mercenari, quali sono tutti i soldati cosiddetti volontari, e strapagati, non vinceranno MAI una sola guerra contro un popolo, e che le sofferenze che stanno imponendo al popolo afgano sono inutili, stupide, e avranno il solo risultato di ingigantire l’odio verso tutto l’Occidente.
Non vi è alcuna possibilità in Afghanistan di imporre la volontà straniera e l’immediato ritiro delle truppe italiane sarebbe semplicemente un atto legato al buon senso e ad evitare altri lutti e spese, per una avventura voluta dagli Usa, appoggiata dal loro servo Berlusconi, che un governo di segno diverso non può più accettare di continuare.
Paolo De Gregorio

Oggi è domenica mattina, mi sono svegliata presto ed ho deciso che, tra le altre cose, voglio fare un'opera di bene. Non donare il sangue- quello l'ho già fatto- Voglio donare una correzione , migliorare quello che Pinketts definirebbe "il senso della frase" di Francesco Merlo, giornalista di Repubblica.
Francesco Merlo, non critico i tuoi contenuti, con i quali sono spesso d'accordo, critico la tua forma. Mi sconvolge il fatto di trovare spesso molto intelligenti i concetti che esprimi, ma dover rabbrividire per la forma ricorrente con la quale sei solito riferirti alle donne. Merlo, sei ossessionato da una parola : fragola. Hai definito "fragola" la ragazza musulmana sgozzata dal padre e l'articolo era una continua ripetizione della parola "fragolina" e "fragoline", spiegavi che gli occidentali difendono le fragoline. Ieri parlavi della guerra della toilette alla camera e ti cito testualmente, con riferimento alla Gardini hai scritto: "non ha difeso e custodito il proprio trasalimento come si addice ad un'anima di fragola". Di nuovo. Merlo tu sei ossessionato da questa parola e devo dirtelo, per il tuo bene, sei banale. Banale è ogni uomo che chiama una donna "fragolina" perchè è un termine troppo inflazionato. Un giornalista di Repubblica risulta doppiamente banale. Rischia di diventare ridicolo.

CHI ABBIAMO VOTATO?
a cura di Paolo De Gregorio – 29 ottobre 2006

In questa tranquilla domenica di fine ottobre contavo di dare solo una occhiatina ai giornali e poi impigrirmi in un dolce far niente. Ma era destino che mi imbattessi nella stringente logica del signor Massimo D’Alema che a proposito di Afghanistan dichiara: la strategia militare è fallita, ma restare è un obbligo.
Per non somatizzare l’incazzatura che mi provoca sopportare simili esternazioni, mi sfogo con il popolo dei blog, che spesso mi comunica consenso e comprensione.
A poderoso sostegno della precedente affermazione del noto politico, ecco l’argomentazione: “siamo andati lì sotto le bandiere dell’Onu, della Nato, dell’Unione Europea, e abbiamo l’obbligo di non sottrarci alle nostre responsabilità”.
Questa asettica, burocratica e retorica giustificazione, che considera Onu, Nato e Unione Europea come altari su cui sacrificare vite umane, non tiene conto che proprio le risoluzioni dell’Onu (in particolare quelle che riguardano israeliani e palestinesi) sono carta straccia, che la Nato è un potere americano con cui si ricatta e si coinvolge l’Europa nelle avventure Usa, e che l’Europa è ben lungi dall’avere una sua politica estera e ancora non parla democraticamente e credibilmente con una voce sola. Ci si chiede da dove vengono le granitiche certezze di D’Alema e la sua ottusa fedeltà a queste istituzioni?
E il D’Alema pensiero si manifesta ancora: “non vogliamo lasciare questo Paese ai talebani, questa sarebbe una sconfitta per il popolo afgano e per la comunità internazionale” Faccio la traduzione simultanea: non vogliamo lasciare questo Paese ai legittimi proprietari, ciò sarebbe una sconfitta per l’egemonia dell’Occidente.
E’ proprio avvilente vedere che una coalizione politica in cui la sinistra ha il peso maggiore (che anche io ho votato per finirla con l’incubo Berlusconi), parla il linguaggio del più vecchio atlantismo, non è in grado di comprendere la elementare verità che nessun esercito mercenario potrà mai vincere contro un popolo, e non si scandalizza nel definire di pace una missione fatta di bombardamenti sui civili (80 morti donne e bambini la scorsa settimana), e accetta di mettere a repentaglio la vita di 1.300 soldati italiani e butta soldi dei contribuenti per una avventura che, con certezza assoluta, finirà male anche per l’Occidente, come accadde per la enormemente più potente armata rossa che ci mise dieci anni prima di fare fagotto.
Eppure ci vorrebbe tanto poco, senza tirare in ballo petrolio, oleodotti, scacchiere geo-politiche, e usare un po’ la ragione e un po’ di compassione per tanti morti e tante distruzioni.
Basterebbe, per quanto riguarda la ragione, leggere il reportage (Sui monti con i talebani) di Claudio Franco pubblicato sull’Espresso del 19 ottobre scorso, per capire che non c’è più niente da fare per gli occidentali in quelle terre, e che continuare significa dimostrare ottusa cocciutaggine e assurda incomprensione della realtà.
La classe dirigente, nazionale ed internazionale, che con grande leggerezza e cinismo decide interventi armati, non manda i suoi figli a pagare con la vita queste avventure, ma mercenari di professione che in genere appartengono a classi subalterne, che non hanno alcun ideale, se non quello di fare un po’ di soldi e portare la pelle a casa.
Pensare a queste persone e alle loro vittime come se fossero tutti nostri parenti non sarebbe male, vi è tanto bisogno di compassione ed umanità che non siano di facciata.Voglio finire con un sorriso: ci sarebbero pochissime guerre se coloro che le decidono fossero obbligati con le loro famiglie a farle in prima linea.
Paolo De Gregorio

Iniziativa popolare per una nuova legge elettorale
a cura di Paolo De Gregorio – 8 novembre 2006

Qualunque movimento, da quello studentesco, ai pacifisti, ai girotondi, ai no-global, che coglie sicuramente una crisi o una mancata rappresentatività dei partiti, se non vuole rifluire nel NULLA, si deve porre un obiettivo, UNO, unificante, e su quello insistere tenacemente fino alla vittoria.
Varrebbe la pena che tutte le persone che NON si riconoscono nell’attuale sistema di funzionamento della democrazia, potessero trovare un terreno di unificazione e di iniziativa che riguarda la riforma della legge elettorale, attraverso la presentazione di un disegno di legge di iniziativa popolare.
Il meccanismo fondamentale, che dovrebbe produrre democrazia, è quello elettorale, ed è lì che si producono enormi danni che fanno della democrazia una parola vuota che non produce partecipazione, passione civile, ma rassegnazione e alienazione.
Le regole elettorali, che per i laici dovrebbero essere paragonabili, per importanza, ai comandamenti per i cristiani, sono così definite, il 1° novembre dal moderatissimo Giovanni Sartori, nell’editoriale del Corriere della Sera: l’ultima malefatta di Berlusconi è la legge elettorale varata sotto elezioni, che il suo stesso estensore ha definito una porcata.
E prosegue riportando la iniziativa referendaria del costituzionalista Giovanni Guzzetta che propone l’abrogazione di due punti che riguardano la facoltà di collegamento elettorale dei partiti, e l’eliminazione delle candidature multiple dei personaggi acchiappavoti.
Iniziativa lodevole, ma parzialissima, che però ci fa capire quanto questo noto intellettuale, e Sartori stesso, non siano in grado di inquadrare il problema, e indicare la strada che si dovrebbe percorrere per fare delle elezioni un momento veramente democratico che sancisca la eguaglianza dei cittadini.
Siamo infatti pericolosamente vicini alla farsa elettorale, o alla festa delle “lobby”, che i cittadini americani subiscono ormai con una disaffezione del 60% del corpo elettorale, in cui emergono solo i candidati espressione di interessi economici particolari o miliardari che si possono permettere di pagare la propria visibilità.
La regola non scritta, ma nella realtà unica e ferrea legge esistente, è quella del denaro che, elargito da organizzazioni economiche o di tasca propria, permette la visibilità e quindi la possibile elezione dei singoli deputati. Il costo minimo negli Usa per un posto di deputato al Congresso si aggira sul miliardo di vecchie lire, ed è insostenibile da una persona normale, che non voglia sottomettersi alle lobby, né dipendere da quelle ebraiche o evangeliche, e che non può sperare in un passaggio televisivo in una delle 50 Tv private che coprono gli Stati Uniti, tutte di proprietà di miliardari o di multinazionali.
Qui la dittatura del capitale è evidente, ostentata, legale, e il risultato è che meno del 40% dei cittadini Usa si reca alle urne, e per capire gli effetti di questa parodia della democrazia, basta osservare che la aggressiva politica estera Usa a cui è invisa proprio al 60% degli americani, cosa che non impensierisce minimamente l’esportatore di demokrazia Bush.
Torniamo in Italia, ricordando che abbiamo consentito ad un soggetto proprietario di 3 televisioni e di metà dell’editoria stampata, di presentarsi alle elezioni come un cittadino qualunque, considerando spudoratamente questo un fatto democratico e una “libertà” del noto personaggio.
Ma se un solenne principio costituzionale ci vuole uguali davanti alle leggi, perché mai questo principio è totalmente violato di fronte al rito più fondamentale della democrazia che è quello delle elezioni?
E’ esiziale che si vada a definire una serie di regole rigidissime per una legge elettorale che deve rappresentare una rivoluzione culturale volta a mobilitare la passione civile e l’etica democratica dei cittadini.
- Il primo principio che deve ispirare queste regole è che il denaro non possa avvantaggiare un candidato che lo possiede ai danni di un concorrente che non lo ha.
Quindi gli strumenti consentiti nella campagna elettorale devono essere uguali per tutti e limitati tassativamente ai comizi e alla propaganda porta-a porta, con la distribuzione del proprio programma politico stampato.
Manifesti e “santini”, che premiano la visibilità di chi se li può permettere, vanno vietati, pena l’esclusione dalle liste, e anche il luogo fisico dei comizi deve essere messo a disposizione dai Comuni e offerto gratuitamente ai candidati.
Non vi è alcuna limitazione nella “libertà” di comunicare, comizi e rapporti diretti con i cittadini sono più che sufficienti, più riflessivi, e mettere nero su bianco il proprio programma è dimostrazione di serietà.
Si parla sempre di costi della politica. Sarebbe ora di adottare queste norme che tagliano drasticamente i costi delle campagne elettorali, le rendono più riflessive e meno legate alla creazione di false immagini e suggestioni superficiali.
- Il sistema elettorale deve essere proporzionale, a doppio turno, con uno sbarramento al 5% e che impedisca apparentamenti tra partiti, senza premio di maggioranza, con l’indicazione delle preferenze, abolendo le liste bloccate con candidati scelti dalle segreterie dei partiti.
I 15 giorni tra il primo e il secondo turno servono, con i risultati elettorali alla mano, a consentire ai partiti un accordo con l’indicazione del capo del governo, e dare così, ai cittadini che avessero votato un partito bloccato dalla soglia del 5%, la possibilità di far contare il proprio voto nel secondo turno.
- La più importante delle nuove regole elettorali, e vero segnale di rinnovamento e discontinuità, è quella di rendere ineleggibile chiunque abbia compiuto due legislature, con l’enorme risultato di non avere più politici di professione, ma un ricambio al passo con il rapido evolversi della società e della economia.
Va in tale direzione anche Beppe Grillo sul suo blog, con il post Uno, due, RESET del 23.10.06 con una proposta di legge popolare con raccolta di firme per ridurre a due il numero di legislature per i parlamentari. Effetto retroattivo. Due e basta, poi si torna a lavorare.
- “I parlamentari sono nostri dipendenti” (Beppe Grillo) e la retribuzione giusta la decidiamo noi cittadini che siamo i loro datori di lavoro.
E apriamo lo scandaloso capitolo delle retribuzioni e delle pensioni dei parlamentari. L’appannaggio attuale dei parlamentari è vicino ai 30 milioni al mese di vecchie lire.
Lo stipendio secco, uguale per tutti, senza indennità speciali di alcun tipo, deve essere quello di un magistrato di Corte di Cassazione e stabilito una volta per tutte dalla legge elettorale.
- Bisogna assolutamente abolire anche la pensione di parlamentare. I deputati, durante il tempo massimo di due legislature, hanno diritto ai contributi pensionistici che normalmente essi versano nella loro professione: se c’è un deputato operaio l’amministrazione parlamentare gli verserà i contributi previsti per la sua categoria per tutto il tempo di permanenza in Parlamento, così per un avvocato o un giornalista, ai loro rispettivi enti previdenziali.
Le pensioni d’oro a vita ai parlamentari che hanno fatto anche una sola legislatura sono uno scandalo e creano odio e ostilità verso la classe politica.
- Abolizione del Senato (e dei senatori a vita), che è un dannoso fattore di rallentamento di tutta la attività legislativa, che rappresenta spesso una disomogeneità con gli equilibri del Parlamento e sarebbe molto più utile per la democrazia avere un numero di deputati più elevato in ragione di collegi elettorali più piccoli e quindi con delegati di maggiore rappresentatività.
- Deve essere abolito il finanziamento pubblico dei partiti perché esso è un ostacolo alla emersione di nuove forze politiche che sono senza mezzi, e comunque è giusto che i partiti brillino di luce propria, ossia finanziati solo dai propri tesserati.
- Ogni parlamentare deve essere processato dalla magistratura ordinaria, come qualunque cittadino, senza alcuna autorizzazione da parte del Parlamento, né godere di alcuna immunità che non sia legata alla sua attività politica.
- Un’altra regola da abrogare, che grida vendetta per manifesto tradimento della volontà del cittadino elettore, è quella che consente ad un parlamentare di cambiare gruppo durante la legislatura, permettendo tutte quelle manovre sottobanco che assomigliano ad un mercato e azzerano la dignità del Parlamento.
Qualunque parlamentare non sia più d’accordo con il suo partito ha solo la facoltà di dimettersi ed essere sostituito dal primo dei non eletti dello stesso partito. Senza se e senza ma!
- I candidati non possono presentarsi in più collegi, ma devono essere residenti da almeno un anno nel collegio in cui si presentano, facendo così finire il potere dei partiti che piazzano nei collegi più sicuri persone di loro fiducia da favorire, e finirebbe lo scandalo delle candidature multiple, acchiappavoti, che sono un palese imbroglio per gli elettori, attirati dalla notorietà del capolista e poi, ad elezioni avvenute, si trovano uno sconosciuto perché il capolista famoso si è dimesso.
- Deve essere INELEGGIBILE chiunque possieda più del 10% di un mezzo di informazione, sia esso televisivo, radiofonico o della carta stampata, perché il proprietario di tali mezzi si trova in intollerabile vantaggio rispetto ad un candidato normale, alterando il risultato elettorale in senso classista.
L’ineleggibilità deve essere estesa a tutti coloro che sono in potenziale conflitto di interesse, a partire dai fruitori di concessioni pubbliche.
Queste norme, ed anche altre eventuali concepite con lo stesso spirito, non sono altro che una richiesta di elementare democrazia e un limite allo strapotere del denaro che ha portato l’uomo più ricco d’Italia alla carica di primo ministro.
Rappresentano anche un ridimensionamento dei costi della politica, una moralizzazione con la fine di privilegi di casta, un ricambio costante degli eletti, e un possibile ritorno alla politica attiva delle persone perbene.
I movimenti, che in questi anni hanno abboccato alle promesse dei partiti di far proprie le loro rivendicazioni, si dovrebbero essere accorti di essere stati ingenui, e che l’inserimento nei partiti di pochi leader dei movimenti è stata una manovra per avere voti e nulla di politico è cambiato, nemmeno la guerra in Afghanistan, decisa da Berlusconi, è stata abbandonata.
Tra pochi mesi si dovrà parlare sicuramente della legge elettorale, e sarebbe bello farsi trovare preparati, magari con Grillo portavoce, con un disegno di legge che sia di svolta, a cui offro il mio contributo, che tolga potere ai partiti, ne dia più ai cittadini e magari coaguli intorno a sé un movimento capace di continuità e di vincere le sue battaglie.
Bisogna convincersi che, se durante la discussione sulla nuova legge elettorale, non saremo capaci di circondare pacificamente il Parlamento con decine di migliaia di persone, e distribuire a parlamentari e cittadini la nostra proposta di legge sulla materia elettorale, niente accadrà per iniziativa dei partiti, che ormai si sono chiusi alla società civile, si sono impossessati della RAI, si sono arroccati nei confortevolissimi “Palazzi”, sono visibili solo loro, e contano sul fatto che la gente rimanga passiva e subalterna.
Paolo De Gregorio

Dalla deforestazione all’afforestazione: questo il trend in molte parti del mondo secondo un nuovo studio pubblicato sulla rivista "Proceedings of the National Academy of Sciences" e firmato dai ricercatori dell’Università di Helsinki.
La conclusione dei ricercatori finlandesi può sorprendere, perché contrasta con le notizie di segno opposto che vengono continuamente divulgate su questo argomento. L’approccio in questo caso è stato però molto raffinato e preciso, dal momento che prevede una misurazione che tiene conto non solo delle aree coperte da vegetazione, ma anche del volume delle foreste, della biomassa e del carbonio assorbito in una determinata area.
I ricercatori hanno potuto utilizzare dati recenti raccolti dalle Nazioni Unite l’anno scorso da cui si evince che il cosiddetto growing stock cioè gli insiemi degli alberi abbastanza grandi da poter essere considerati foreste è cresciuto, negli ultimi 15 anni, in 22 dei 50 paesi che ospitano le maggiori aree forestali del pianeta. In metà di questi paesi sta incrementando anche la biomassa e la quantità di carbonio fissato. Questi dati paiono incoraggianti anche se si registrano consistenti perdite in paesi importanti dal punto di vista del patrimonio forestale come il Brasile e l’indonesia.
[fonte: Le Scienze]

Ciao a tutti!
E' da quasi 5 anni che ricevo il Cacao quotidiano, ma è la prima volta che ho qualcosa di veramente importante da dire.
Sono troppo emozionata!
Confido nella vostra sensibilità e generosità, voi, che come me amate e seguite con passione l'universo che scorre in queste pagine.
Voglio fare una pubblicità sfrenata all'associazione che due mie care amiche hanno creato da un padio di mesi.
Visitate anche voi il loro sito! Qui sotto c'è il link.
Associazione di solidarietà internazionale "Un sogno per la strada"

Io le ho viste paretire per l'Eqador col servizio civile, e ciò che loro hanno visto lì, non le ha fatte più tornare.
I bambini di strada...
E sono diventate madri, così, improvvisamente, di quelli che sono riusciti ad avvicinare. Le ho viste lottare, coi loro mezzi personali e le loro risorse economiche, finchè sono durati. Due anni. Due anni passati a dare una speranza a bambini che non hanno niente, se non violenze, maltrattamenti, e la loro droga, la colla.
Loro in mezzo a questo terrore hanno improvvisato, ma hanno capito di dover continuare. Per i bambini, in cui si era accesa quella speranza che loro gli avevano donato.
Così, sono tornate per creare l'associazione. Perchè da sole non possono più, non basta più.
Ripartiranno presto, per non far sentire abbandonati i loro bambini. Li hanno lasciati soltanto per venire a chiederci aiuto.
Basta mezzo caffè al giorno, solo 0,33 euro. Aiutiamole a costruire un mondo diverso!

Un mese fa un' amica inglese mi ha inviato il link al video di juann Mann il Ragazzo australiano che con il suo video su YouTube ha dato il via alla "Free Hugs campaign", facendo una ricerca su You tube notai che in diverse città del mondo erano stati fatti dei video per emulare le "gesta eroiche" di Juan, ma per l'italia non risultava ancora nessuna città, (in realtà a Roma era stato già fatto ma poichè il video non era ancor su you tube io non lo sapevo) decisi quindi di colmare questa lacuna coinvolgendo mia moglie ed altri 3 amici per scendere  domenica, 22 ottobre in piazza duomo a Milano per regalare abbracci, fu una esperienza bellissima e da quella giornata ne scaturì un video che puoi vedere ora qui: www.youtube.com/watch?v=wOTW1FHTEoI .
Dopo aver fatto una tale esperienza, il mio principale intento è stato quello di iniziare a diffondere questa iniziativa affinchè ad altri possa venire la voglia di fare la stessa cosa, nel farlo sono stato facilitato dalla presenza del mio mio sito www.stazioneceleste.it   che mi ha permesso di parlare della mia esperienza agli iscritti alla newsletter (leggi qui) e di proporgli nella e-mail successiva un free hug day per il 12 novembre a livello nazionale. (leggi qui)
E questa è avvenuto: il 12 novembre in 25 città diverse ci sono state  persone che hanno accolto la mia proposta scendendo nelle loro piazze con i cartelli in mano,  e naturalmente c'ero anche io ancora a Milano, ma questa volta non eravamo solo in 5... la voce si era sparsa ed in tanti hanno voluto essere insieme a noi al Duomo a braccia aperte: in quella domenica in Corso Vittorio Emanuele non sembrava essere a Milano :) e se vedrai il secondo video che abbiamo realizzato te ne renderai conto personalmente:  www.youtube.com/watch?v=o4xj9Qccekg
Ma questo è solo l'inizio :) perche' la cosa mi sta cominciando a piacere sempre di piu' .... e domenica visto che mi trovavo a Roma per motivi personali ho deciso di farlo anche li, ed stato proprio grazie a questa decisone che ho avuto la fortuna e il piacere di incontrare Iacopo.
Quella di Roma è stata per me una esperienza incredibile, soprattutto perche' sono riuscito a farne partecipe anche mia madre..  pensa solo che se qualche mese fa  mi avessero detto che mia madre era in giro per Roma a regalare abbracci non ci avrei creduto :) ...  ma grazie  l'iniziativa degli abbracci è avvenuta una grande guarigione nella mia famiglia... ma il bello  è che questo non sta accadendo solo a me, ma sta accadendo alla gran parte delle persone coinvolte in questo iniziativa ...  Lo posso vedere tra le persone che conosco che mi raccontano cosa gli sta accadendo.... lo lego nelle testimonianza lasciate nel forum,  lo vedo negli occhi della gente che abbraccio.... ad ognuno di essi stanno accadendo delle piccole e grandi guarigioni.... . provare per credere? :)
Ed è proprio  per questo che credo che questa iniziativa debba essere diffusa, perche' sento che essa stia portando una silente guarigione all'intera umanità... ed un sito come il vostro puo' fare tantissimo per diffonderla: io il mio contributo lo sto dando anche attraverso la realizzazione del sito www.abbracciliberi.it in cui ho inserito i link a tutti i videoabbracci fatti nelle diverse città del mondo e che aggiorno quotidianamente, ed un forum in cui si possono leggere i bellissimi commenti di chi ha già  fatto l'esperienza o di chi la vorrebbe fare.... Ed inoltre, sempre dal sito, si puo' accedere ad un calendario condiviso da altri siti che adersiscono all'iniziativa, per leggere i prossimi "Free Hugs Day organizzati nelle varie città italiane, o inserire quello della propria città.
E la cosa bella è che par fare "Free hugs" non serve essere in tanti si puo' all'inizio anche essere da soli, ma se si preparano un po' di fogli da distribuire, stai certo che nel giro di un paio d'ore ti ritroverai con un certo numero di nuovi amici che insieme a te stanno facendo la stessa cosa... questo almeno è cio' che è accaduto a noi.
Questo è quanto,  altre informazioni (ed emozioni) le troverai accedendo al sito www.abbracciliberi.it , e da cui potrai leggere anche i prossimi appuntamenti nella città italiane, tra cui quello di venerdì prossimo a Milano in cui ci sarò anche io.
Tengo a precisare che in Italia non c'è solo il mio sito che sta facendo questo servizio ma ce ne sono già diversi: www.regaloabbracci.it, www.abbracci-gratis.it www.donoabbracci.it e altri siti preesistenti che hanno dedicato un po' del loro spazio web per parlare dell'inziativa.... e se ne verranno altri saranno i benvenuti...  poichè' piu' se ne parlerà e piu' questa bellissima cosa  potrà diffondersi...

Tanti abbracci :)
 
Pietro Abbondanza

 

A 22 anni dal peggior disastro industriale della storia, Greenpeace Milano in collaborazione con Amnesty International organizza la mostra del grande fotografo indiano Raghu Rai per ricordare le vittime di quella tragedia.

La notte fra il 2 e il 3 dicembre 1984, quaranta tonnellate di una miscela di gas letali fuoriescono dall'impianto di produzione di pesticidi della Union Carbide a Bhopal, in India. 20.000 morti: è il più grande disastro chimico della storia.

Le opere saranno esposte dal 2 al 16 dicembre 2006 al Circolo ARCI La Scighera di Milano in Via Candiani, 131 (Staz. Bovisa).

L'inaugurazione della mostra per il pubblico si terrà sabato 2 dicembre alle ore 21:00 con lo spettacolo "Bhopal, 2 dicembre 1984 il giorno della morte" adattamento originale dal libro "Mezzanotte e cinque a Bhopal" di Dominique Lapierre e da un testo di Marco Paolini della Compagnia Teatrale Caravane de Vie.

L'ingresso è libero con tessera ARCI.

Giovedì 30 novembre alle ore 18.00 i giornalisti sono invitati ad una speciale inaugurazione della mostra: saranno proiettati filmati di Greenpeace e interverranno Michael Gottlob, del Coordinamento Sud Asia di Amnesty International, e gli artisti della compagnia Caravane de Vie.

Scarica il volantino e aiutaci a diffondere l'evento. Mandalo ai tuoi amici, parenti, conoscenti...

---

Info: [email protected]

Per ulteriori informazioni sull'evento visita i siti di Greenpeace Milano e Amnesty International.

Per sapere come arrivare visita il sito La Scighera.

Per ulteriori informazioni sullo spettacolo visita il sito Caravane de Vie

Se vuoi conoscere più a fondo la tragedia di Bhopal visita il sito di Greenpeace Italia

Potete contattarmi (Diego) via email a [email protected]

o al cell. 338.75.42.847

http://tv.repubblica.it/home_page.php?playmode=player&cont_id=5294&fromp...

non avevo visto che c'era già un articolo della redazione, comunque ho postato anche lì.

Ciao Jacopo sono Mirko D.M., in arte Cybermix... un tuo ormai storico lettore.

Ti scrivo per segnalarti una piccola e stupida truffa perpetrata ai danni dei navigatori in rete.

Circa un anno fa ricevetti vie email l'offerta di partecipare a dei sondaggi gestiti da lightspeedpanel.com un sito oramai a livello mondiale che per conto terzi ti sottopone a vere e proprie indagini di mercato ditro il compenso a sondaggio ultimato di tot punti premio.
Il sito di riferimento per gli italiani è http://it.lightspeedpanel.com , ti registri ed entra a far parte del popolo dei sondaggisti ... ogni volta che partecipi ad un sondaggio accumoli svariati punti... i punti accumulati possono essere convertiti in buoni premio da spendere in una serie di negozi associati.

il giorno 3/11/2006 ho provveduto a riscattare 2500 punti premio ( corrispondenti a 25 euro buono acquisto) dopo aver eseguito la procedura guidata per ritirare il buono ho ricevuto una prima email dubbiosa...

----- Original Message -----
From: "Lightspeed Panel"
To:
Sent: Friday, November 03, 2006 3:43 PM
Subject: Forum Utenti Lightspeed - Conferma del premio.

> Caro/a Mirko
>
> È stato confermato l'ordine del suo Buono Premio. Non si dimentichi di prender nota del numero di ordine seguente:
>
> 8806
>
> Se non riceve il suo Buono Premio entro 10 giorni lavorativi, perfavore spedisca un email a [email protected] indicando come oggetto 'Lightspeed Premi Italia'.
>
> Grazie per la sua partecipazione al Forum Utenti Lightspeed.
>
> Lauren
> Lightspeed-Forum Utenti Lightspeed
> http://it.lightspeedpanel.com
>

Naturalmente passano i 10 giorni senza vedere nulla... scrivo fiducioso a [email protected] indicando come oggetto 'Lightspeed Premi Italia' mando la prima email... nulla di nula... una seconda email... niente .. la terza la mando con la richiesta di ricevuta di ricezione... ed ecco il risultato

Your message

To: [email protected]
Cc: [email protected]
Subject: Lightspeed Premi Italia
Sent: Mon, 20 Nov 2006 18:52:38 +0100

was deleted without being read on Thu, 23 Nov 2006 14:33:22 +0100

riassumendo.. cestinano al volo senza leggere ... ho scritto naturalmente anche a Lauren, la nosta mitica Lightspeed Panel Care Manager del Panel di Consumatori Lightspeed (it.lightspeedpanel.com)
e come da copione ... NEBBIA ...

concludendo.. se ritieni giusto farlo avvisa chi puoi di evitare di perdere tempo con i loro sondaggi ( mediamente 25 min a sondaggio) quando decidi di spendere i buoni spariscono tutti...
ciao ciao

Cybermix
Webmaster cryogenteam.com

Riceviamo e volentieri pubblichiamo:


Salviamo un'area verde
Dopo 8 anni di battaglie e' rimasto un solo modo per impedire l'assalto all'ultima significativa area verde (che in parte ospita le coltivazioni biologiche di una
cooperativa sociale) di Torre Boldone (Bg): fare pressione sulle istituzioni locali!!!
Il "Comitato per la salvaguardia sociale e ambientale dell'area verde della Martinella" ha aperto il sito http://www.salviamolamartinella.org per informare su quanto e' stato fatto, sui limiti del progetto approvato dall'amministrazione comunale (dal significativo nome "Stadio 3000) e sulle proposte alternative. Ti invitiamo a visitare il sito e, qualora concordassi con le nostre riflessioni e proposte, a mandare una mail al Comune di Torre Boldone copiando il testo dal link http://www.salviamolamartinella.org/salviamolamartin_00000a.htm .
Il Comitato della Martinella.

 

BRIATORE FOR PRESIDENT?
a cura di Paolo De Gregorio – 2 dicembre 2006

Il nostro instancabile cavaliere, persuaso della indispensabilità degli speculatori nella vita politica, pensa all’attempato Briatore come antagonista di Soru per fare il governatore della Sardegna.
Pare che la brillante idea sia nata durante una gozzoviglia notturna nel “Billionaire” (locale alla moda in Costa Smeralda di proprietà del Briatore), per guidare la sacrosanta protesta dei miliardari che respingevano sdegnati la tassa sulle barche superiori ai quindici metri. Un attentato alla libertà e alla uguaglianza dei cittadini!
Sembra che la iniziativa sia stata applaudita con entusiasmo dalla moltitudine delle amanti del Briatore che intravedono, nell’impegno politico del loro amato, la possibilità di prolungare il proprio soggiorno gratis nell’isola.
Ma perché non averci pensato prima!
Se uno è capace in un “pit stop”, di formula uno, di far cambiare le gomme e mettere benzina in sette secondi, figuriamoci se non è capace di fare lo stesso per le file alle ASL o per il lavoro ai disoccupati.
E poi è ricco, ha successo, s’è fatto da solo, il genere femminile lo idolatra (come fa sempre con i ricchi ed i vincitori), “ergo”, è adatto alla politica che vive di immagine e di falsità, sempre più inclinata verso un populismo becero e ignorante.
Nessuno parla degli enormi danni per i cervelli delle persone quando si celebra il primato di un personaggio, fino a chiederne l’elevazione al soglio della politica, che basa il suo successo su una attività che in sostanza sviluppa emozionalità verso la velocità, spinge verso comportamenti spericolati e quindi verso la morte, stimola i consumi di auto e carburanti in un mondo che corre pericolosamente verso il surriscaldamento e il disastro ecologico.
Se l’umanità è così ottusa da accettare come positivi personaggi che condannano a morte uomini e ambiente, c’è ben poco da fare.
Ricordiamo sommessamente che le ideologie non sono prodotte da un confronto razionale tra posizioni antagoniste (come dovrebbe essere), ma imposte dalle classi economiche dominanti nella realtà di tutti i giorni, dove si premia il più forte, il più furbo, il più ricco, il più bello, e dove si è creata una società spietatamente competitiva di tutti contro tutti, che galoppano a testa bassa verso il profitto, senza domandarsi dove ci porta questa folle corsa.
Se esistesse una sinistra antagonista capace di limitare lo strapotere e il monopolio ideologico di una economia irresponsabile, forse qualcosa si potrebbe ancora fare, a cominciare dall’additare la responsabilità che l’ottusa barbarie del capitalismo consumista ha nel distruggere la nostra terra.
Non dimentichiamo che il 50% degli italiani si identificano con la scelta di affidare la politica agli industriali. Il drammatico è che l’altro 50%, rappresentato dal centro sinistra al governo, aiuta gli industriali a continuare sulla stessa strada.
Paolo De Gregorio

Comunicato da inviare alla commissione antimafia:

"Esprimo il dissenso e lo sdegno più convinto e profondo alle nomine di parlamentari condannati nella Commissione Antimafia. Ancora una volta la classe politica manifesta la più totale indifferenza per il comune sentire di tutti coloro che considerano la legalità un valore fondante della convivenza civile. Ci viene spiegato che i condannati non si vogliono dimettere. Allora chiediamo che si dimettano gli incensurati".
Mandiamolo alla Commissione.
e-mail: [email protected]
FAX: 06-6784809

“PACS vobis”
a cura di Paolo De Gregorio – 10 dicembre 2006

Quando ci sono di mezzo i preti, qualunque materia venga trattata, è come stringere una anguilla, quando pensi di averla in pugno schizza da un’altra parte, il soggetto cambia, le distinzioni diventano surreali ed incomprensibili, insomma si è davanti alla millenaria ambiguità della Chiesa che ha fatto convivere l’amore universale con le torture dell’Inquisizione, la evangelizzazione a braccetto del colonialismo e dei genocidi, le secolari guerre di religione in Europa, le Crociate con il dovere di porgere l’altra guancia.
Premesso questo, veniamo alla nostra democrazia e al diritto che avrebbe di legiferare sui PACS, senza interferenze da parte vaticana, visto che si tratta di un provvedimento amministrativo che riguarda la possibilità per i conviventi, anche gay, di avere gli stessi diritti degli sposati rispetto alla successione, alla pensione di reversibilità, e altri diritti sociali.
Lo scagliarsi di Chiesa e destra contro questo provvedimento di legge svela una enorme sfiducia nella fermezza dei cattolici a seguire le direttive della Chiesa, perché, parliamoci chiaro, questi provvedimenti (Pacs) riguardano persone che già hanno fatto una scelta fuori dalla morale cattolica, e il pericolo che il fenomeno si ampli con la nuova legge riguarda immagino pecorelle smarrite dalla fede malferma.
Orbene, la Chiesa cattolica ha a disposizione il più capillare ed efficiente sistema di informazione, che sono le sue parrocchie, dove ogni giorno, in piena libertà, può mettere in guardia i propri seguaci circa il “pericolo Pacs”, ed invitare le persone a non aderirvi. Ad una organizzazione religiosa altro spazio non dovrebbe essere dato, perché nessuno vuole limitare la libertà religiosa, ma la religione, se non vuole essere considerata una organizzazione politica, deve rivolgersi alla spiritualità e nelle sedi sue proprie.
La bordata del “Pastore tedesco” che parla della laicità diventata laicismo (distinzione che capisce solo lui) che “mira a negare alla comunità cristiana il diritto di pronunciarsi sui problemi morali” è una enorme bugia che nasconde invece il desiderio di incidere sulla politica con l’obiettivo di rendere più difficile la vita a milioni di conviventi, divorziati, omosessuali.
Papa Ratzinger prosegue la sua filippica sui simboli religiosi: “la laicità ha assunto il significato di esclusione dei simboli religiosi dai luoghi pubblici destinati allo svolgimento delle funzioni proprie della comunità politica, da uffici, scuole, tribunali, ospedali, carceri, ecc.”
E qui siamo sempre all’eterna ambiguità: da una parte si accetta il date a Cesare quel che è di Cesare, con quel che segue, ammettendo il diritto dello Stato ad essere distinto dalla Chiesa, e poi si pretende che nei luoghi pubblici vi siano simboli religiosi, in una società che intanto è diventata multietnica, con molti Credi, e nemmeno tanto pacifici tra loro.
Caro Ratzinger, voi preti siete stati abituati male da cinquanta anni di potere della DC e dei suoi alleati, siete stati determinanti nel tenere in piedi per mezzo secolo la democrazia cristiana che ha restituito il favore in mille modi.
Se in Italia ci fosse una vera democrazia laica, nessun Patto sarebbe stato possibile tra Stato e Chiesa, nessuna scuola cattolica autorizzata (e nemmeno quella islamica), l’8per mille una chimera, e la Chiesa sarebbe stata invitata a mantenere i luoghi di culto solo con le offerte dei suoi fedeli.
E l’Osservatore Romano che parla di “spregevole volantinaggio durante il passaggio del PAPA verso piazza di Spagna” ad opera dei redattori del “Manifesto” che bonariamente chiedevano a Ratzinger “lasciaci in PACS” tradisce una forte intolleranza verso la democrazia e il suo diritto a contrastare l’ingerenza religiosa.
Per chiudere, inviterei a riflettere in modo più generale sul ruolo che nella Storia hanno avuto le religioni, tutte le religioni, osservando che fino ai giorni nostri alimentano odio e conflitti, fino all’attuale Chiesa evangelica americana che ha appoggiato la recente guerra in Iraq, definendo Bush e i marine “legionari di Dio”.
Forse sarebbe più giusto che in uno stato laico e democratico non si parlasse più di crocefissi e ora di religione, ma che vi fossero insegnanti qualificati che ci erudissero sulla “storia di tutte le religioni” e lasciassero poi alla nostra capacità critica e alla nostra volontà personale l’adesione a qualche credo o la scelta del razionale.
Paolo De Gregorio

Abbiamo preparato la nuova versione del manuale detersivi bio_allegri, arricchita anche nella zona cosmetica.
47 pagine per un mega byte di peso.
E' una versione nuova e bellissima che noi vogliamo stampare e regalare per natale ai nostri amici.
L'abbiamo finita oggi e non sarà caricata sul sito fino a gennaio, causa altri problemi di gestione.

Se qualcuno la desiderasse per regalo natale, la richieda gratuitamentae al seguente indirizzo:
quinta.cosa.sacra CHIOCCIOLA gmail.com

La invieremo in formato word, basterà stamparla e rilegarla: un regalo originalissimo e gratuito sotto l'albero.
Se poi vi vorrete rovinare potrete comprare un detergente ecologico, per la casa o per il corpo, una crema bio, o una pallina dosatrice per 30 centesimi, o un prodotto ecolabel preso al volo al supermercato, e completare il tutto con un bel nastro.

Buon Natale a Tutti, e Buon Nuovo Anno

Mondo Nuovo

POF! missione samurai compiuta.
Ora potete trovare il manuale l'ultimissima edizione straordinaria del manuale dei detersivi bioallegria a questo indirizzo:
http://biodetersivi.altervista.org/index.htm

PS: come si fa a scrivere una super pubblicità,
tanto da convincervi a:
visitare il sito
scaricare il manuale (e/o la scheda pratica)
stamparlo e regalarlo?
AAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA Help

W l'allegro manuale
sotto l'albero di Natale.
E sotto il presepe?
BEH OOONCHE!!!

ma dai!!! ce l'avete fatta!!!!!
mille baci e applausi ai tre samurai del nuovo sudatissimo sito web:
Fede, Tanit e Danae!!!

ewwiwwaaaaaaaaaaaaaa!!!!!

i folletti di babbo natale stampano, stampano!

BACI :*

ebbene come vanno le richieste?
state accorrendo al sito a scaricare il regalo di natale?
in casella di posta stiamo smistando richieste...

venghino signori venghino...

per qualche strano evento cabalistico ieri ci siamo trovati persino un "manuale per apprendiste streghe ecologiche" in casella di posta.
direttamente dalla "saga dei miracoli dei pani e dei pesci" :D
più specificamente donato e preparato da patrizia :*

è eccceeeeezionaleeeeeeeeeeeeeeeeeeee

chi lo vuole? si accettano ordinazioni, esclusivamente gratuite

elle in apprendista streghetta mode ;-)

alexyzelCarissimo Jacopo
questa probabilmente e' una cura da verificare ma ho letto un paio di volte che tu era afflitto da questo problema e volevo quindi aggingere le mie esperienze....sto parlando delle emmoroidi.
Io vivo in Vietnam e piu o meno una settimana fa ho avuto anch'io sto problema e lo sto risolvendo con efficacia con un frutto asiatico chiamato "balsalm apple" (anche "bitter melon ") e/o con la papaia mangiando pero anche alcuni semi insieme alla polpa.......mi piacerebbe tanto sapere se altre persone hanno fatto cure del genere per trovare conferma !!!!

Grazie alessandro

Proposta di legge per proibire agli italiani di lavarsi.

Recentemente studiosi giapponesi (K. Takahashi e S. Yamanaka) hanno scoperto che cellule adulte (per ora di topo) possono essere indotte a trasformarsi in cellule stamimali embrionali.

E' chiaro che la legge 40, nella sua lungimiranza, vieterà l'uso di tali tecniche su cellule umane in Italia (è vietata "la produzione di embrioni umani a fini di ricerca o di sperimentazione o comunque a fini diversi da quello previsto dalla presente legge"; non essendoci nella legge alcun riferimento diretto alle cellule staminali embrionali è evidente che nella legge la produzione di cellule staminali embrionali è considerata equivalente alla produzione di embrioni).

Segnaliamo comunque agli Onorevoli Parlamentari (e in particolare agli onorevoli Buttiglione e Giovanardi) che quando tutti noi ci laviamo (la faccia o altro) finiamo per eliminare, per semplice esfoliazione, cellule epiteliali che, grazie a questa recente scoperta, potrebbero presto rivelarsi in potenza cellule staminali embrionali. La stessa cosa vale per i globuli bianchi prelevati per esami del sangue e trasfusioni.

Riteniamo prudente che tali cellule non siano abbandonate al loro destino in quanto esse trasportano la totalità dell'informazione e della capacità necessaria a creare un individuo adulto e consapevole e quindi sono titolari dei diritti fondamentali della persona.
Alla luce di queste nuove scoperte e in armonia con la Legge 40 sarebbe auspicabile che la nostra normativa non ci trovasse impreparati e che il Parlamento provvedesse per tempo a chiarire le norme in materia, possibilmente proibendo, in ossequio al principio di precauzione, questi trattamenti (abluzioni, esami e prelievi ematici) fintanto che la scienza non ci darà certezze in proposito, ponendo il nostro Paese all'avanguardia nella difesa dei diritti della Persona.

Referenze
Corriere della sera
Rocco Buttiglione
Data: 2 Marzo, 2005
Per condannare a morte un embrione è necessario essere proprio sicuri che non sia vita umana. Per risparmiarlo è sufficiente anche un ragionevole dubbio, e proprio la divisione delle opinioni fra gli scienziati è sufficiente a dimostrare che vi è spazio per più di un ragionevole dubbio.

Carlo Giovanardi
E' evidente infatti, anche nella discussione referendaria di questi giorni che ambedue gli schieramenti, non mettono in discussione che l'embrione è un essere umano in divenire, unico ed irripetibile ...

Legge 40
Chiunque realizza un processo volto ad ottenere un essere umano discendente da un'unica cellula di partenza, eventualmente identico, quanto al patrimonio genetico nucleare, ad un altro essere umano in vita o morto, è punito con la reclusione da dieci a venti anni e con la multa da 600.000 a un milione di euro. Il medico è punito, altresí, con l'interdizione perpetua dall'esercizio della professione.

[E' vietata] la produzione di embrioni umani a fini di ricerca o di sperimentazione o comunque a fini diversi da quello previsto dalla presente legge.

Volentieri inoltro email di Giacomo Brunetti, zuzzurellone Pisano

La presente mail è un rapido Promemoria per:

A - DISinformati
B - DIStratti
C - DISinibiti di Cuore

Domani 23 dicembre 2006 sarà il primo ufficiale Free Hugmas Day
da quando l'homo sapiens ha messo piede su questo pianeta nella forma che noi tutti oramai ben conosciamo.

- Se appartieni alla categoria A, l'invito è quello di fare una visitina sul sito
www.abbracciliberi.it
e leggere dell'iniziativa (magari visionando il video di Juan Mann, ispiratore dell'iniziativa).

- Se appartieni alla categoria B, semplicemente cliccando sul link Pisa nella sezione dei video
avrai un assaggio virtuale di quello che potrebbe capitarti quando sei là fuori
(l'abbraccio non è un medicinale e quindi è somministrabile a qualsiasi età anche in dosi massicce).

- Se appartieni alla categoria C, cliccando sul link Calendario che trovi poco più in basso
nella stessa pagina del sito puoi visualizzare l'elenco delle città in cui avrà luogo l'iniziativa,
che sono ormai una trentina. Capisco che se abiti a Milano o a Roma non ti risulta proprio comodo
venire a Pisa per abbracciarmi, così puoi vedere in che zona i freehuggers della tua città sono in giro
a portare un po' di Bellezza, e magari tra un acquisto e l'altro (se quello dovesse proprio essere il problema)
passi per un abbraccio e, travolto dall'onda, finisci per fermarti anche qualche minutino
a regalare due o tre abbraccetti pure tu...

Per quello che mi riguarda, io ovviamente sarò a Pisa,
dove ci troviamo in Piazza Garibaldi (tra Ponte di Mezzo e Borgo Stretto)
alle 11:11 (probabilmente poi ci spalmeremo lungo Corso Italia).
Se decidi di unirti all'iniziativa in una qualsiasi delle piazze,
può essere carino portare con te qualche cartello in più
da donare a chi decide di unirsi: ti garantisco che li finirai molto presto!

So che il promemoria ti giunge quando i sassi sono pressoché alle porte
e ti coglie magari in flagrante con frenesie da regalo e auguri ai parenti,
ma se ti capita di passare in zona Free Hugs, perché non approfittarne?

Che dire allora?
Intensi Abbracci di Cuore a tutti,
e con loro il mio più sentito augurio che il Natale
porti con sé davvero tanta Bellezza,
e l'anno nuovo ancora di più...
Giacomo

Approfitto di questo spazio messo gentilmente a disposizione dal signor Fo per segnalare il mio blog personale:
http://balthazaar.wordpress.com/
Un blog sul bene di vivere, un blog contro i berlusconismi e i fascismi; un blog per il fascino della natura e delle culture, per la bellezza delle donne e per il sorriso dei bambini. Vi attendo numerosi.
Viva tutti voi!

L'elefante e la luna.

il caso Welby
a cura di Paolo De Gregorio – 22.12.06

Le polemiche sulla morte di Welby dimostrano quanto la politica sia invasiva e proponga solo un polverone che vuole ottenere risultati politici. Mettendo in evidenza il dilemma eutanasia sì, eutanasia no, si mette in bocca a Silvio Berlusconi la possibilità di accusare i comunisti e i loro alleati di essere a favore della morte. Polemiche quasi tutte fuori tema e nessun tentativo di fare chiarezza sui termini della questione, testimonianza del fatto che oggi nel nostro paese dialogo e rispetto sono merce rara.
Anzitutto chi vuole parlare di eutanasia per questo caso è fuori tema.
Qui si tratta solo di rispettare la volontà di una persona che non desidera più vivere perché la sua vita è solo sofferenza, e se solo fosse stata in grado fisicamente di farlo si sarebbe suicidata.
E qui non dovrebbe occorrere alcuna legge, perché nessuno può chiedere ad un medico non consenziente di staccare una spina, come nessuno può obbligare alcuno all’eutanasia, ma quando si realizzano le condizioni per cui c’è una volontà di non soffrire più e la disponibilità di un medico a prendersi questa responsabilità, magari con la presenza di un giudice, questa volontà deve essere rispettata.
Il mondo cattolico vuole imporre ai laici i suoi valori, e non tollera che vi sia della gente fiera e determinata che non vuole dipendere da una macchina per vivere, che non vuole autorizzazioni burocratiche, ma che possa esercitare solo la propria volontà con l’aiuto di persone consenzienti.
E’ qui il nodo, la cultura cattolica che vuole entrare nelle leggi senza tener conto dei diritti della minoranza laica, che non ha i vincoli confessionali e gli obblighi dei cattolici, e quindi non si può pensare ad una legge valida per tutti.
La cosa più saggia sarebbe di non cercare alcuna soluzione legislativa, ma lasciare le persone libere di decidere, quando vi è una volontà lucida, magari davanti ad un giudice, ai familiari e a un medico disponibile, e in questo rito esaudire la volontà di interrompere le cure.
Non si tratta di eutanasia, e non si tratta di praticarla su pazienti che non possono esprimere la propria volontà, né si tratta di imporla a nessuno che non la desideri, si tratta solo di non privare una piccola minoranza di persone di decidere per se stesse quando sono in grado di farlo, visto che la percezione del dolore e della qualità della vita è questione soggettiva e non restringibile in alcuna norma o legge.
Ci vuole solo rispetto per chi non la pensa come la maggioranza cattolica, che ha desideri integralisti, che interferisce troppo spesso sul terreno politico, e che considera i cittadini pecorelle da guidare.
Paolo De Gregorio

Non credo ci sia molto di umano nel far scoppiare il cuore a un cristiano che dorme....
Il fatto è che questo tipo di utenti "costano", malati terminali anziani, ma come fate a non capire l'evidenza?
I lungodegenti negli ospedali vivono nel terrore.
I limiti e le sofferenze fisiche, sono superabili.

Welby è morto.
Dalle notizie che sento un medico ha staccato la spina. Da quello che capisco dai telegiornali Welby era consenziente, lo dimostrano anche i suoi numerosi appelli e lettere inviate a istituzioni e a opinione pubblica. Sarà che l'uso delle pupille non è il mezzo migliore per chiedere qualcosa. Ma dai, usi le pupille e pretendi che qualcuno ti ascolti??? Pardon, ti capisca. Pretendi troppo! Se vuoi una cosa del genere (che le tue sofferenze cessino) come minimo devi riuscire a parlare!!!
Poi leggo alcune frasi tratte da un blog in cui si dice che la chiesa non concede i funerali religiosi a welby ma ha concesso i funerali religiosi ad Augusto Pinochet . Caro Piergiorgio, pretendi funerali religiosi senza aver ucciso nessuno? Mi diresti che forse non hai avuto tempo...Ma a 20 anni o prima qualcuno potevi ucciderlo, soprattuto se volevi un funerale religioso. Pinochet per evitare problemi ha sterminato migliaia di persone e si è fatto il suo bel funerale. Eh sì, la gioventù è senza esperienza. Ma ormai è fatta. Almeno puoi essere felice di una cosa, andandotene hai dato al tuo medico (quello che ha staccato la spina) la possibilità di un funerale religioso.

POF POF POF !!!
Liberate le catene della vostra mente, ed anche il vostro corpo sarà libero. Da "Il Gabbiano Jonathan Livingstone" :D

La spina si stacca ai vegetali, welby non lo era....

buon natale!!!

e tanto sapone a tutti per lavarsi le mani...

Non era propriamente quello, e penso che si capisse. Un abbraccio e buon natale a tutti.

POF POF POF !!!
Scelgo di essere felice! :D

premetto che l'ultimo dei miei pensieri era commentare o pensare al caso welby, mi spiaccio ma di questo tempo ho già altre cose cui pensare e una nuova la evito accuratamente.

comunque sia oggi mia sorella che fa l' infermiera in reparto di rianimazione mi ha detto delle cose non sapevo, riguardo a questi casi:
dice che un paziente di questo genere, viene avvisato prima a cosa và incontro, e per tempo gli vengono prospettate due possibilità: quando è in grado di decidere autonomamente e chiaramente, può scegliere se farsi intubare quando sarà il momento, oppure no.
Nel caso in cui scelga di farsi intubare e quindi attaccare alla macchina, da lì in avanti non ha più scelta, anche se cambia idea la legge italiana non gli permette di decidere di farla finita.
Altrimenti sia può decidere per tempo di non farsi intubare, quindi di lasciarsi andare alla morte.
In questo secondo caso medici e infermieri fanno il possibile per rendergli il passaggio meno difficoltoso possibile.
Lei dice che è inconcepibile cosa soffrono queste persone, anche perchè una situazione come quella di welby può andare avanti per decine di anni.
Mia sorella dice che manco morta si farebbe intubare, visto cosa succede.
Anche è vero che secondo la casistica che vede, tutti scelgono di farsi intubare. non è facile scegliere la morte quando si stà ancora abbastanza bene. ma ragazzi, che venga tolta la possibilità di scegliere una seconda volta?

non commento altro,volevo solo lasciare qualche notizia tecnica che mi è ora capitata per caso

impiccare Saddam?
a cura di Paolo De Gregorio – 28.12.06

In ogni rito giuridico, quando esso non è pilotato o addomesticato, il massimo interesse per accertare la verità è dedicato alla ricerca dei mandanti del delitto, non solo ai “killer”.
Saddam è senz’altro un killer, un uomo tronfio del suo potere, ma la sua maggior colpa, anche in termini di numeri, un milione di morti, fu quella di eseguire gli ordini di Bush padre per punire l’Iran che con la rivoluzione islamica komeinista si era sottratto all’egemonia Usa.
Il vero mandante di questa guerra, l’America, fornì anche l’arma del delitto, ossia quelle famose ed imponenti forniture di armi, comprese quelle chimiche, che resero l’ego del killer Saddam ancora più tronfio e megalomane, e costituirono la base per fargli pensare alla invasione del Kuwait, debole statarello confinante, già protettorato inglese, la cui facile conquista avrebbe esaltato le virtù guerriere del dittatore e costituito la riparazione di un torto subito dall’Impero inglese.
Sempre l’America, così desiderosa di portare le democrazia, soprattutto dove c’è molto petrolio, intervenne con la prima guerra del Golfo, poi con l’embargo anche delle medicine (che costò secondo l’Unicef 500.000 bambini irakeni morti), e poi con Bush figlio (buon sangue non mente) con la 2° guerra del Golfo, chiamata guerra preventiva, per distruggere armi di distruzione di massa della cui esistenza gli Usa avevano fabbricato false prove e orchestrato una martellante campagna mediatica.
25 anni di massacri, sofferenze, inquinamento anche da uranio impoverito che ucciderà ancora per secoli, per biechi interessi geo-politici ed economici di una nazione, non contenta di vivere sulle sue pur grandi ricchezze e capacità industriali, ma che dalla fine della 2° guerra mondiale va a intromettersi in tutte le situazioni nel mondo in cui vede in pericolo i suoi interessi economici e strategici.
Prima doveva fermare il comunismo, poi il terrorismo, ora vuole diffondere la democrazia con la guerra preventiva, e non si capisce fino a quando il mondo, oltre a sopportare tutte queste guerre provocate dagli Usa, dovrà far finta di credere che esse sono una espressione di democrazia, e non già di una ignobile prepotenza coloniale basata solo sul fatto che gli Usa sono l’unica superpotenza militare con 900 basi diffuse in tutto il mondo e flotte di portaerei e sottomarini con cui minacciano e ricattano tutti.
E ci risiamo. Un’altra guerra per procura è in cantiere a cura dell’instancabile grande fratello americano, che appoggia l’Etiopia nell’aggressione alla Somalia, con la risibile motivazione che le “corti islamiche”, che hanno preso il potere in Somalia, sono piene di talebani, e che esse, domani, minacceranno l’Etiopia cristiana.
Anche qui si sfruttano cinicamente le credenze religiose, come Saddam sunnita fu usato contro l’Iran sciita.
La disinvoltura e l’ostinazione con cui gli Usa mettono in piedi guerre, che poi sul campo perdono o comunque si rivelano dei fiaschi, fa pensare ad una nazione che assomiglia ad un pugile suonato che vede il mondo come un enorme ring.
Con tutta la buona volontà non riesco a scorgere un barlume di comportamento democratico nella politica Usa, e credo che l’Europa oggi ha dei danni economici e politici enormi a mantenere l’alleanza nella Nato e le numerose basi militari in territorio europeo da cui partono missioni di guerra unilaterali, si fanno rapimenti con destinazione Guantanamo, si pratica la complicità con torturatori e assassini (come ha dimostrato il fatto Abu Omar-Sismi).
Personalmente io non impiccherei nessuno, ma se impiccheranno Saddam e non il suo ispiratore e fornitore di armi Bush padre, una ennesima ingiustizia e falsificazione storica sarà fatta e, volendo vedere la cosa in termini più terra terra, l’uccisione di Saddam non credo che piacerà ai milioni di sunniti che ne addosseranno agli Usa la responsabilità e la guerra in Irak diventerà ancora più feroce.
Paolo De Gregorio

E' tutto giusto, è tutto esatto,ci sono i complotti e noi beviamo ciò che il grande illusionista ci vuol far credere.
Non la chiamo morte di Saddam, la chiamo la fine di un mandato, durato la bellezza di 25 anni e passa.
Durato da quando i grandissimi bastardi, col fatto di liberare l'Afganisthan dall'invasione russa, si inventarono l'armata dei talebani nel '79.
Avallato per ben 25, che vanno dal tentativo di invasione dell'Iran nell'80, a Desert Storm del '91, alle Torri Gemelle del 2001, a Bin Laden.
E lo trovano dentro un buco, con una valigetta piena di dollari!!!!!
HAHAHAHAHAHA, mi fa sbellicare dalle risate!!!!
Poi lo processano, lui col dito alzato (a sarebbe stato meglio se se lo fosse infilato in c...) che rivendica giustizia, eppoi lo impiccano!!
HAHAHAHAHAHAHAHAHA altra grassa risata!!!!
Gli asini volano!!
HAHAHAHAHAHAHAHA
A Kennedy lo uccise un'amante di Marylin!
HAHAHAHAHAHAHAHA
Siamo arrivati a copioni da avanspettacolo: Rumsfield potrebbe essere un Aldo Fabrizi con gli occhiali, Bin Laden potrebbe essere Luca Bizzarri (Le Iene) con i capelli bianchi, Saddam lo fa Franco Ligas (giornalista sportivo Mediaset), Bush figlio lo fa .....ehmmm.... mmmmmh...... guardate dentro il water dopo aver evacuato, è uguale.
Insomma, ci vogliono, anzi mi vogliono far credere che hanno giustiziato quel gran porco e burattino di Saddam, ricordo che fu trovato dentro una buca.
Ma scusate, e l'amico della Casa Bianca Bin Laden, ex CIA?
'ndo cazzo sta? Anche lui ha l'asseverazione alla libertà o alla fantasia. Comincio ad essere un po' annoiato di queste favolette e l'epilogo con cui vogliono far finire il tutto, con la morte del dittatore irakeno, mi lascia perplesso.
Ma guarda tu, Bin Laden nun se trova, c'hanno raccontato cazzate pe' 5 anni, e pe' dippiù t'oofanno diventa' pure martire: robba da mozzicasse li c...., pfiuh pfiuh!
Torno serio.
Insomma, non sono riusciti a farmi vedere una persona che penzola, l'attimo che la botola si apre, la rottura dell'osso del collo, niente, nulla di tutto ciò!
Saddismo? No, chiedo un pochino di verità, vorrei poter credere a tutto ciò che mi viene detto, ma la mia coscienza si rifiuta l'ammissibilità di tali stupide teorie, ben sapendo con chi stiamo trattando.
Prima avevano solo Israele dalla loro parte, poi venne l'Afganisthan, ed ora hanno i presidi in Iraq, un'Iraq sotto rivoluzione civica tra sunniti e sciiti, un'Iraq troppo legata alla propria religione.
Da quando in qua, la morte altrui è vita mea? E con vergini che ti aspettano? Ma che si tromba nell'aldilà? Da quando?
Chi sarà il prossimo: Iran, Venezuela, Cina, dai che la storia è vecchia.
Ed intanto Saddam: saddampicca', saddammazza', o saddambronza' al mare dei tropici, con una nuova identità, tante vergini al suo cospetto, e senza barba?
Cmq, una cosa tutta la storiella la insegan: BASTA CON LA PENA DI MORTE. Solo Dio può decidere quando ci tocca.

Dunque Saddam ha avuto il mandato dagli americani. Chi comanda in America è un capo del mondo tipo l'uomo che fuma di X-Files (ve lo ricordate?)e ovviamente tutti obbediscono a lui.. perchè notoriamente i dittatori ebbri di potere amano obbedire, fanno gli sboroni con tutto il mondo ma in realtà sono i galoppini degli americani.. In realtà Saddam non voleva conquistare l'Iran ma semplicemente una provincia strategica e ricca di petrolio,così come poi ha fatto col kuwait,tutto questo semplicemente perchè alla canna del gas;è chiaro che qualcuno lo ha appoggiato,gli ha venduto le armi, ma questa si chiama Realpolitik e non l'ha inventata Bush!
In ogni caso voglio fare un ragionamento geopolitico in tre righe:1)se la DC non avesse vinto le elezioni nel '48 oggi mangeremmo patate e esporteremmo mignotte come i rumeni,non avremmo visto una lira dal Marshall Plan ma avremmo visto le legnate di Stalin,2)se Bush padre non avesse invaso l'Iraq oggi oltre a piangere i Curdi gasati piangeremmo anche i kuwaitiani gasati,3)se è tutta colpa di Bush figlio,degli israeliani,delle multinazionali del terrore che cavolo c'entravano i morti di Atocha a Madrid e quei poveracci nell UGround a Londra?

...... è la strategia da loro esportata. Proprio come la democrazia.
Esistono gruppi sovversivi in questi due paesi, IRA nel Regno Unito, e l'ETA in Spagna, che non si sa bene per quale cavolo di motivo, tengono sotto tensione tutta la nazione.
Indipendentismo basco? Indipendentismo irlandese? E se fossero anche loro una sorta di Brigate Rosse, e se fossero anche loro collegati con la CIA, o con qualche altro servizio segreto, magari dei Bilderberg?
Si potrebbe fare un film con le varie ipotesi della storia: tornando al tuo post, e se Mussolini si fosse alleato con Francia ed Inghilterra, mandando a quel paese Galeazzo Ciano, forse non avremmo mangiato ancora patate. Forse, le banche non avrebbero tutto il potere che hanno oggi. O forse, saremmo una Cuba fascista, chi lo sa!
Ma permettimi di non credere ai fatti degli ultimi venticinque anni, li ho vissuti, li ho ragionati, li ho anche pianti come la morte di GP2.
E ieri l'ennesima porcata della sentenza definitiva su Ustica....zzi.
Purtroppo, siamo innestati in un meccanismo dove le banche comandano i governi, li tengono sotto smacco della moneta, decidono a chi fare guerra e chi deve vincere (visto che finanziano entrambi), in nome del potere, in culo al POPOLO, unico vero sovrano.
Voglio sbagliarmi, voglio essere colpevole di frottole, ma se lo devo essere perchè lo dicono in tv, mi tengo le mie teorie cospirazionali e dico che, rettiliani a parte, Icke tante cose non le sbaglia.
Ed i fatti confermano tutto.
Bush, cmq, è un burattino al servizio dei Bilderberg, così come Prodi, Draghi, Padoa Schioppa e Mario Rossi.
Unico vero intento è impoverirci, renderci schiavi dei soldi, visto che senza soldi non si riesce a fare nulla. Il diritto alla vita è subordinato al fatto che se non hai i soldi per campare, non ti permettono di entrare in società. Questo si chiama razzismo, altra grande arma affilata con cui si servono per dividere i popoli, proprio come le religioni.
X files ...... si potrebbe essere. E se avesse ragione Icke, che l'essere umano è un ibrido uscito fuori dall'unione di rettiliani (essere extraterrestri) con l'homosapiens, mantenedo in tutti questi anni, il proprio DNA tramite unioni sessuali nella stessa famiglia, mantendo invariate per secoli le gerarchie del potere mondiale, creando diversità tra azkenaziti e chazari, cercando di eliminare più concorrenti possibili attraverso stermini e guerre?
Tutto può essere, ma che tutto sia regolato da Dio in cielo e da qualcuno in Terra, anche questo è vero.
Andiamo controtendenza, ascoltiamo il cuore, l'amore è l'unica soluzione e la base su cui far crescere i nostri figli, insegnandogli che il sesso è normale e non un tabù, che le banche uccidono e non fanno i nostri interessi, che siamo tutti uguali (almeno sulla carta) e che Dio è amore.
Te piace 'sto discorso?

SOPRAVVISSUTI DEL 2006 UNIAMOCI!!!

in un Selvaggio Grido di Giubilo!!!!!

Siamo sopravvissuti a quest'anno di *****e abbiamo un intero nuovo anno per sperare in meglioooooooooooooo!!!

ahhhhhhhhhhhhh ewwiwaaaaaaaaaaaaaa!!!!!

sabato sera mi sono organizzata per vedere le previsioni astrologiche di fox, ci speravo alla grande,
poi il mio segno è uscito scornato come al solito, ho spento la tv riservandomi la speranza nell'ascendente! ecchecavoloooooo cavolooooooooooo! ci mancherebbe!

ewwwwaiiiiiiiii quest'anno una riscossaaaaaaa olèèèèèèèè olèèèèèèèèèèèèèèèèèèèèèèèèè!!!!

auguri a tutti e che il 2007 ci porti frutti mai visti
(proprio mai visti ! ;@)

mi siedo sulla porta con le bandierine luminose per farmi vedere bene dalla fortuna........ ssssssssssshhhhhhhhhhhhh

aahhhhhhhhhh-hhhaaaaaaaaaaaaaa!!!!!
Fede mi ha spedito un altro oroscopo che mi si confà di più:

-

"Rob Brezsny, per il Toro, ha scritto:
Anche se milioni di altre persone stanno probabilmente flirtando con l’idea di un’affascinante cattiveria e di un’astuta malvagità, scommetto che nel 2007 tu non ti sentirai minimamente attratto dalla negatività, per quanto interessante possa apparire. I re e le regine del dramma cercheranno di attirarti nel folle caos che creano con la loro dipendenza dal dolore, ma tu sarai immune da queste tentazioni. Persone apparentemente ragionevoli cercheranno di farti accettare la loro visione apocalittica della vita, ma tu sarai troppo furbo per caderci. Mi congratulo in anticipo per la determinazione con cui terrai lontana la stupida sofferenza in cui molti amano crogiolarsi."

-

MUSATTONI PREPARATEVI!
se ho saputo mantenera alta la Speranza con lo schifo di anno che ho passato, con un oroscopo del genere il prossimo anno CHE SARà BELLISSIMOOOOOOOOOOO PER ME SE NO GUAIIIIIIIIII! la Speranza e la voglia di Fare e di ribaltare il mondo la griderò dalla sera alla mattina

jacopo avvisato: guerra aperta alle tue visioni apocalittiche e ai jacomusattoni, jacopero guardo il mondo e mi dispero, jacopastro questo mondo è un disastrooooooo!!!

Ti vogliamo Super Brillante e Illuminante quest'anno, senza scampo!!!
Vedrai che ti guariscono anche i malanni atavici...

baci a tutti, attendo le previsioni astrologiche dei vostri segni.....per il toro direi di fermarci quà che questa mi piace .. ;@)

...ho fatto un salto sul forum di città segreta, e sono inorridita...

pieno di spam e porcate ovunque. in queste condizioni è inutilizzabile, e occupa un mucchio di spazio, con grande spreco di energia e di soldi.

vi prego. fate qualcosa. piuttosto una pietosa eutanasia, che questo sfacelo. ve lo dico dal più profondo del cuore... è un po' come vedere piazza san marco invasa dalla melma, l'arno con i sacchetti di spazzatura che galleggiano, il cervino cementato.

un abbraccio, e l'augurio di un 2007 luminoso e splendente

"Carissimi,
spulciando nell'archivio personale dei cacao arretrati, ho letto un numero di marzo 2006 in cui si comunicava che l'unica libreria in Italia ad avere i libri di Jacopo Fo fosse la Carmelina di Ferrara: vorrei precisare che anche la libreria Kube di Gallipoli (LE) ha avuto i libri di Jacopo e li ha venduti TUTTI !!!
Un saluto
Alessandro Errico"
http://www.kubespazioletterario.it/

 

Il primo libro di Jacopo Fo l'ho comprato alla stazione Termini di Roma, a La Feltrinelli (oggi a Termini La Feltrinelli non c'è più, e se non sbaglio nemmeno i libri di Jacopo). Gli altri libri invece li ho trovati alla Mondadori di Bari (quartiere murattiano), ma ci sono tornata qualche giorno fa e non ce n'era più nemmeno uno.

spero che questo sia lo spazio giusto per pubblicizzare questo incontro organizzato dal circolo vegetariano di calcata, grazie dell'ospitalità.

"Il copione di questa commedia… É l'anno del Maiale"
17 18 febbraio 2007 Villa Lina Biofficina Ronciglione.

Corso sulla conoscenza di sé con il sistema cinese, e Festa del Maiale
Da quando esistono le categorie, da quando in altre parole nella società umana sono
nati i concetti: alto e basso, buono e cattivo, maschile e femminile,
luminoso ed oscuro, si è sempre cercata una via integrativa che potesse
rendere comprensibile l'interrelazione di quelle forze che sempre
co-agiscono in tutte le mutazioni.
Questo farsi prima ascoltatori e poi rielaboratori integrativi, questo
continuo accettare le possibilità presenti all'occasione senza spingere per
una soluzione precostituita è la via di mezzo. Occorre però che la verità
delle intenzioni sia messa al vaglio dalla prova dei fatti. Allorché
esaminiamo il modo in cui ci poniamo nel mutamento scopriamo immediatamente
se il nostro sentire ed agire sia veramente in sintonia, facente parte del
movimento in corso (e ciò indipendentemente dal risultato ottenuto) oppure è
solo frustrante recitazione…
Temi trattati durante il corso:
- Dal Tao Indivisibile alla dualità della mente.
- Nascita dello Yin e dello Yang e suddivisione in concetti correlati.
- Stati di mutamento elementari (terra, metallo, acqua, legno, fuoco).
- Formazione delle Direzioni e degli otto trigrammi primordiali. - Il mondo del pensiero e la manifestazione vitale attraverso i 64 esagrammi.
- Corrispondenze annuali, stagionali, mensili, giornaliere ed orarie.
- Descrizione dei 12 archetipi originari e loro consequenzialità e varianti.
Uomo di compagnia del viaggio: Paolo D'Arpini.
Inizio delle corse ore 15.30 del 17 febbraio 2007, termine con il pranzo del 18. Per chi rimane il pomeriggio del 18 febbraio Festa del Maiale ovvero: incontro aperto sulla sacralità, innocenza, semplicità dell'archetipo del Maiale.
Partecipano Antonio D'Andrea di Vivere con Cura e Stefano Panzarasa della Rete Bioregionale Italiana. La sera cena sociale biologica vegetariana.
Informazioni [email protected] Paolo D'Arpini. Tel. 0761.587200
La collana archetipale del sistema cinese è rappresentata da dodici animali,
significativi della psiche universale. La serie inizia con il Topo, la
capacità di sopravvivenza e d’acquisizione; il Bufalo, stabile
quadratezza organizzativa; la Tigre, il senso di vivere per un ideale, la
Lepre, amore per la bellezza e l'armonia; il Drago, raggiungimento sempre in
vista; il Serpente, assorbimento ed anche attaccamento; il Cavallo, vasta
libertà espressiva; la Capra, calda sensibilità emotiva; la Scimmia, abilità
sperimentativa e speculativa; il Gallo, accuratezza nel particolare; il
Cane, riflessione e protezione; il Maiale, vitalità e spontaneità
comportamentale. Questo è l'anno del Maiale di fuoco, per questi
nati si raccomanda il detto di Chuang Tzu: il grasso da sé frigge sul
fuoco, la cannella è tagliata perché commestibile, l'albero della vernice
è inciso perché utile. Tutti riconoscono l'utilità dell'utile ma chi
riconosce l'utilità dell'inutile?

La “bomba” iraniana
a cura di Paolo De Gregorio – 9 gennaio 2007

I padroni del mondo, che oggi hanno bombardato la Somalia, tanto per tenersi in allenamento, hanno da tempo ordinato all’Iran di non andare oltre nel suo programma nucleare perché esso minaccia l’America e i suoi alleati, Israele per primo.
In chiave di diritto la cosa apparirebbe ridicola visto che gli Usa e Israele minacciano mezzo mondo con i loro arsenali atomici, e dotarsi di mezzi simili sarebbe solo legittima difesa.
Ma visto che gli Usa parlano sempre di libertà perché intendono tutelare solo quella loro e sono disposti a tutto pur di restare egemoni, consiglierei agli iraniani di rinunciare a questa “libertà” e a non abboccare alla provocazione in cui i falchi del Pentagono e di Israele sperano avidamente che possa cadere il regime iraniano, continuando verso la bomba e minacciando, prima ancora di averla, di distruggere Israele.
E’ del tutto evidente che se l’esercito Usa vuole invadere un paese e assoggettarlo con un regime fantoccio non ha alcuna possibilità contro un popolo e prima o poi sarà cacciato, ma se si tratta di distruggere un paese e portarlo all’età della pietra con armi convenzionali o nucleari è invincibile, e soprattutto aspetta solo una minaccia nucleare ai suoi alleati per dimostrarlo.
L’Iran deve avere il buon senso di mollare un progetto che non ha la capacità militare di difendere perché non possiede missili in grado di annientare un attacco aereo, non ha missili anti-missile, insomma è totalmente indifeso di fronte allo strapotere americano e israeliano.
Sono sicuro che utilizzare cervelli e risorse impiegati per il nucleare per realizzare una DIFESA antiaerea e antimissile avrebbe un grande significato politico e strategico e molte simpatie si sposterebbero verso questa nazione.
E se veramente volesse colpire al cuore, cioè al portafoglio, gli Usa, niente essi temono di più che vedere tutto il petrolio iraniano pagato in Euro, e venduto direttamente ai grandi paesi emergenti tipo CINA e INDIA, e vedere l’Iran protagonista di una azione politica capace di far finire in Medio Oriente l’egemonia del dollaro e far finire gli immensi investimenti in petrodollari che i paesi arabi produttori fanno nella economia occidentale.
Commentavo l’altro giorno la storica decadenza della Royal Navy con il suo drastico ridimensionamento, a livello di sola difesa costiera, del numero delle sue navi per problemi di bilancio, e sono certissimo che anche per gli Usa e per le loro folli spese militari arriverà presto quel giorno.
Ricordo che gli Usa sono la nazione più indebitata del mondo, che molti mercati sono stati persi per l’incalzare di nuovi poli economici, che sono il paese più odiato, e il paese che in assoluto destina più risorse per gli armamenti.
Una crisi economica degli Usa è molto probabile, e molto auspicabile, perché il mondo non ne può più dei prepotenti e di guerre, e vogliamo vivere in pace, vogliamo il disarmo nucleare totale, e che gli eserciti siano smantellati e trasformati in guardie nazionali di sola difesa.
Sarebbe bello che a questa crisi dessimo anche noi, individualmente e quotidianamente, il nostro contributo, facendo ben attenzione, con i nostri consumi, a non far arrivare nemmeno un euro nelle tasche di Bush.
Paolo De Gregorio

Caro Jacopo,
il Wi-Max sarebbe la soluzione per risolvere la mancanza di connessione ad internet veloce in gran parte dell'Italia. Purtroppo, se non facciamo qualcosa, rischiamo che diventi inaccessibile ai piu' a causa di alti prezzi ingiustificati.
Leggi qui: www.partito-pirata.it/?q=node/49
Ciao,
Pietro


Grandiosa iniziativa di Dell che pianta un albero ogni computer venduto
http://punto-informatico.it/p.aspx?id=1842965
Ciao,
Pietro

 

“né alleati, né nemici”
a cura di Paolo De Gregorio – 16 gennaio 2007

Il legame con l’America resti solido! Questo l’appello del Presidente Napolitano, un uomo che ha consacrato tutta la sua vita nel nobile intento di demolire (dall’interno) il Partito Comunista Italiano togliendo a tutti i salariati e proletari la speranza di una società diversa e di un vero cambiamento.
Ora che i lavoratori sono sotto le scarpe dei padroni, marginalizzati, precarizzati, uccisi negli incidenti sul lavoro, il “caro leader” Napoletano è contento e come premio ha avuto la Presidenza, il consenso della Chiesa, e anche quello di Calderoli.
Se avessi quattro soldi da spendere in avvocati querelerei Berlusconi che dice che la “sinistra” ha occupato tutte le istituzioni, e lo costringerei ad elencare quali sono gli eventi di sinistra attribuibili al nostro capo dello Stato.
Sento anche invocare, per quanto riguarda il raddoppio della base militare Usa di Vicenza, che gli accordi internazionali vanno rispettati. E qui c’è un equivoco grande come una montagna, perché i patti vanno rispettati sì, ma fra coloro che li hanno firmati, e non già a futura memoria, perché ogni governo deve poter decidere autonomamente e in base alla realtà che cambia continuamente, quali deliberazioni prendere, soprattutto di politica estera, che vede i nostri cosiddetti alleati sconfessati anche nel proprio paese per guerre di aggressione, disprezzo della legalità, rapimenti, torture, massacri di civili.
Gli impegni internazionali vengono presi dai Governi, e quando essi cambiano è legittimo che gli accordi decadano o possono essere cambiati, senza essere accusati di alcuna violazione.
Un altro gigantesco equivoco che nella mia mente evoca la fede calcistica, laziale o romanista, dove è obbligatorio essere nemici, riguarda l’accusa di antiamericanismo perchè non vuoi la base di Vicenza
Non volere queste basi, dinosauri della “guerra fredda” e del sogno egemonico americano, non significa essere nemici degli Usa, significa capire che siamo in una diversissima fase politica ed economica, dove il mondo si è già avviato a grandi passi verso il multipolarismo, che uno di questi poli si chiama Europa, che si è dotata di una moneta unica, e che ha tutto l’interesse economico e politico e di dignità ad essere politicamente e militarmente autonoma, per competere da pari a pari con gli Usa su tutti i mercati mondiali. Euro e dollaro sono in competizione fra loro e non è possibile che l’Europa sia un protettorato Usa che ci coinvolgono in operazioni che sono a beneficio americano e non europeo.
Sono profondamente convinto che l’attuale amministrazione Usa tema moltissimo ciò che in teoria dice di difendere, ossia la libertà dei mercati, e oggi tenta di condizionare tutti i mercati internazionali con gli strumenti che essa controlla: FMI, WTO, Banca Mondiale, con il privilegio imperiale di trattare e pagare il petrolio in dollari, e in ultima battuta con la forza militare delle sue 900 basi sparse in tutto il mondo.
L’Europa ha il massimo interesse ad uscire da questa logica, noi riceviamo energia dai nostri vicini russi e mediorientali e non dall’America, e il nostro principale obiettivo dovrebbe essere quello di integrarci con queste economie in un clima di pace e di fiducia reciproca, trovando anche un enorme vantaggio a pagare il petrolio in EURO, vantaggio esteso anche a chi ce lo vende perchè l’euro è moneta in “progress” e il dollaro in decadenza.
Questa obsoleta e antistorica alleanza dell’Europa con gli Usa non ha alcuna ragione di essere, la presenza di basi militari che minacciano il Medio Oriente non fa parte della strategia europea, anzi esse sono un ostacolo alla nostra politica e ci infliggono una omologazione con gli Usa e ci impediscono di praticare una politica credibile di marca esclusivamente europea.
La questione della base di Vicenza non andrebbe trattata sul miserevole terreno della convenienza degli imprenditori locali o sui posti di lavoro che si perderebbero, né sulla decisione di un sindaco, ma trattata sul terreno della autonomia e della dignità europea che è un obbiettivo capace di portare grandi frutti di pace e di prosperità in questa parte del mondo.
Che gran parte della sinistra non abbia capito o più verosimilmente non voglia capire le novità epocali che ci incalzano, mi riempie di tristezza e di depressione e soprattutto mi amareggia il fatto che una grande realtà come l’Europa non aspiri ad una sua identità, alla sua autonomia, e a parlare con una sola voce.
Paolo De Gregorio

-le carte in tavola –
a cura di Paolo De Gregorio – 19 gennaio 2007

Vi è ormai un abisso nel governo del nostro paese, tra chi approva la decisione di Prodi di avallare per Vicenza la politica berlusconiana, e chi urla il proprio dissenso contro gli ulteriori strumenti di guerra di cui vogliono dotarsi gli Usa nella loro colonia italiana.
I nodi sono venuti al pettine e non mi sembra componibile una frattura così vistosa, una così diversa e opposta interpretazione del significato di questo evento così incredibile, che vede l’America chiedere all’Italia di essere ancora più coinvolta nella sua politica di dominio e di aggressione, con il potenziamento della base militare di Vicenza.
Il nostro Pilato, Romano Prodi, pur di continuare a galleggiare nella sua pretesca e democristiana ambiguità, declassa il problema a evento urbanistico e di competenza comunale a fronte dello sdegno di una componente importante del suo schieramento (correntone Ds più PDCI, Rifondazione e Verdi), che rappresenta il 15% dell’elettorato italiano e ha titolo per chiedere che su questa questione non vi sia continuità con la servile politica berlusconiana.
Bisogna essere capaci di utilizzare questo evento, che cade in una fase di forte difficoltà della amministrazione Bush, per porre la questione della presenza militare americana in Europa, e non sarebbe una vittoria se la base di Vicenza fosse spostata in un altro paese europeo.
Non bisogna cadere nella trappola che i media e i politicanti hanno già messo in campo, che è quella di dividere la gente tra antiamericani e filoamericani tirando fuori tutto il vecchio arsenale dei “liberatori”, della minaccia islamica e terrorista, dell’Europa disarmata e via farneticando.
La questione vera e giusta è quella di rivendicare l’autonomia dell’Europa, la sua autonoma politica estera che è diversa da quella Usa, la costituzione di una DIFESA europea integrata, inconciliabile con la ingombrante e prepotente presenza di truppe di occupazione Usa.
Non si tratta quindi del sillogismo se non sei amico degli americani sei loro nemico, ma di una presa di coscienza che l’Europa unita e la sua moneta unica sono in competizione con gli Stati Uniti ed il dollaro, e ciò è una benedizione per la fine di ogni egemonismo e un mondo multipolare sarà sicuramente più giusto e con meno occasioni per stabilire “aree di influenza”.
La Cina e l’India, che fino a 50 anni fa erano sotto il tacco colonialista, ora sono poli potenti, intoccabili da un punto di vista militare, con una economia che presto sorpasserà quella americana, e questo è un bene, conquistato da quei popoli, che non hanno più basi militari straniere sul proprio suolo e decidono la loro politica senza minacce o ricatti di nessuno.
L’Europa, svincolata dal prepotente abbraccio del “grande fratello”, terrorizzato di perdere l’influenza sul Medio Oriente e sul Mediterraneo, è destinata proprio ad integrarsi progressivamente ed in PACE con questa area geo-politica, che poi sono i nostri vicini, con cui già abbiamo ottimi rapporti ed interscambi commerciali limitati solo dalla nostra alleanza con gli Usa.
Questa è la semplice verità che nessuno dice per vile subordinazione e vigliaccheria, e tra il governo Berlusconi e quello di Prodi vi è la più stretta continuità che potrà essere spezzata solo dall’emergere in Europa di una sinistra antagonista, che sia capace di guidare l’autonomia, l’orgoglio, l’identità dei cittadini europei, liberi da ogni vincolo di alleanza (che è sempre contro qualcuno), per cominciare a sanare le ferite che secoli di dominazione colonialista anglofona hanno prodotto nel mondo arabo e mediterraneo.
Essere contro la guerra per gli europei oggi significa pretendere che la grande nazione europea sia libera da basi straniere, e costruire con la Russia e il Medio Oriente una pacifica e feconda integrazione economica, vantaggiosa per tutti, senza egemonie e senza prepotenze.
Anche le differenze religiose, oggi bellicose per guerre e occupazioni ingiuste, potranno essere messe in secondo piano, superate dai benefici di un mercato libero e reciproco che non vuole imporre a nessuno né modelli politici né modelli culturali, né monete uniche per pagare il petrolio.Paolo De Gregorio