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Uno scontro epocale tra la cultura mansueta e quella aggressiva

di Jacopo Fo

La pensiamo diversamente. Siamo una minoranza anche nel movimento progressista ad aver capito che per migliorare il mondo serve calma, lavoro metodico, comprensione del punto di vista degli altri e la diffusione della passione.
Siamo quelli che non credono all’efficacia delle punizioni e dei brutti voti per “far rigare dritto” figli e studenti.
Siamo quelli che quando leggono certe notizie prima di tutto si chiedono: “È vero? È proprio così?”
Siamo quelli che credono di far parte di una collettività solidale anche se a volte non sembra.
Siamo quelli che credono nella sostanziale amorevolezza umana e considerano i criminali persone che hanno perso la loro umanità: sono solo macchine che sono pure rotte.
Abbiamo capito che la cooperazione è indispensabile anche con chi non la pensa come te. E abbiamo capito che per cooperare serve sviluppare l’elasticità mentale e la comprensione. Nessun matrimonio regge se non si accetta la diversità di chi ami. Nessun grande progetto riesce se non vuoi unire anche chi la pensa diversamente.

E’ difficile capire che anche chi è in contrasto con te può essere prezioso. Ed è difficile cercare di valorizzare gli aspetti positivi anche di un tuo avversario.
Certo quando hai di fronte le armate di Hitler c’è poco da valorizzare…
Però anche quando affronti il male assolto (quello vero) devi saper riconoscere che non sono tutti malvagi alla stessa maniera. Durante il nazismo ci furono molti Schindler, grandi e piccoli. Molti nazisti e fascisti che aiutarono chi cercava di salvare ebrei, zingari, russi, serbi, omosessuali… La più grave malattia della cultura oggi dominante è l’incapacità di capire il peso delle sfumature.
Ho avuto la fortuna di avere un nonno, il padre di mio padre, che salvò parecchi ebrei e una volta arrestato dai fascisti venne rilasciato grazie a un complotto di fascisti umanitari che giurarono sulla sua innocenza.
E quando la Resistenza vinse, mio nonno prese su la mitraglietta e con altri quattro iniziò a girare fermando i plotoni di esecuzione che stavano fucilando gente che magari era fascista ma non si era mai macchiata di crimini…
Nessun grande progresso dell’umanità è possibile se non si riesce a coinvolgere anche alcuni avversari.

Esattamente quel che non sta succedendo oggi in Italia, con una classe politica uniformemente dedita all’insulto, sempre incapace di riconoscere quel che c’è di buono nello schieramento avverso. Gente che nei comizi non parla mai d’amore e di mansuetudine. Hanno scoperto che la maggioranza degli elettori premia i più rissosi e ci danno dentro, con risultati alterni… A volte vince un rissoso a volte vince un altro rissoso.
Le recenti sceneggiate per varare un governo hanno mostrato quanto la rissosità sia un pericolo primario per il nostro paese.

Il razzismo, le guerre, la follia del sistema sono prodotti dell’aggressività.
Un atteggiamento verso la vita che devasta famiglie e nazioni.
Da sempre sostengo che il mondo sta migliorando. Troppo lentamente, ma sta migliorando (vedi questa infografica animata - richiede Flash Player - qui il grandioso documentario di Gapminder, sottotitolabile in italiano “Niente panico, la fine della povertà”).
Ma certamente assistiamo a una recrudescenza della rabbia.
Si tratta di un passaggio storico drammatico: negli ultimi 10 anni siamo stati travolti da cambiamenti tecnologici enormi. Il modo di comunicare, avere relazioni, lavorare, comprare, viaggiare, fare e consumare cultura è cambiato radicalmente. E chi studia il cervello ci dice che è un’entità che adora la ripetizione, perché quando si trova in una situazione nota si rilassa e ci premia con meravigliose scariche di droghe naturali.
Se invece ci troviamo in una situazione nuova entriamo in agitazione perché la mente identifica tutto quello che non riconosce come un potenziale pericolo, e partono le adrenaline, le anfetamine che le nostre ghiandole sono capaci di produrre in gran quantità.
Quando miliardi di persone non riconoscono più gli elementi della quotidianità si scatenano reazioni ansiogene a catena.
La guerra è dentro la testa della gente e Trump diventa presidente promettendo di riportare gli Usa al glorioso passato.

Servirebbe che le persone che hanno superato lo stadio iroso della crescita umana si rendessero conto che sono meravigliose portatrici di futuro.
Nel nostro modo di pensare ci sono gli anticorpi a questa ondata di follia distruttiva. Ma ora sarebbe assolutamente necessario che ci incontrassimo, dobbiamo unire le nostre voci, collaborare.
Non so se sarà possibile promuovere veramente un salto di qualità nelle coscienze. Forse richiederà ancora tempo attraversare questo periodo di crisi. Ma sento forte il bisogno di tentare di arginare questa follia.
Noi, come gruppo di amici senza bandiere, stiamo provandoci in molti modi.
La nostra azione è incentrata sul racconto di esperienze positive e sulla realizzazione di iniziative che diffondano la passione.
E stiamo cercando di connettere chi sta lavorando nella stessa direzione.
A giorni partirà un nuovo portale che permetterà lo scambio automatico di contenuti tra blog etici, ecologici, solidali e artistici. Un servizio gratuito che potrebbe finalmente connettere molti produttori di cultura mansueta.
E cercando di diffondere passione stiamo realizzando un progetto all’interno dell’Altenanza Scuola Lavoro: 593 studenti di Gela e di Lovere, lago di Iseo stanno creando un loro blog individuale, sulle proprie passioni. Questi blog sono collegati da una rete di link reciproci (i contenuti di 180 blog sono già visibili su Fb e qui puoi vedere il portale del sistema, appena attivato, di scambio di contenuti tra i blog studenteschi).
I ragazzi di Lovere sono nel frattempo riusciti a sviluppare un’idea nata durante una gita didattica ad Alcatraz, dove abbiamo realizzato una tempesta creativa dalla quale è scaturita l’idea di costruire un’isola di bottiglie di plastica, con pannelli solari, pompe, filtri e piante, che ha lo scopo di depurare l’acqua del lago più inquinato d’Italia. Nel giro di 60 giorni sono riusciti a realizzare un progetto dettagliato, un calendario dei lavori e trovare sponsor per coprire il costo dell’isola: 10mila euro!
E hanno contemporaneamente scatenato il dibattito nei comuni lacustri, portando all’attenzione di tutti lo stato di degrado dell’acqua.
I giovani, quando si propone loro di appassionarsi a progetti concreti, che li mettono in gioco, sanno sviluppare energie straordinarie!
Piccoli progetti, certo, ma noi seguiamo la filosofia Shanghai, azioni piccole che danno risultati immediati e stupefacenti, come nel gioco delle bacchette cinesi cerchiamo di seguire la linea di minor opposizione. E puntiamo sul fatto che una palla di neve che rotola può diventare una slavina.

Da 20 anni ormai siamo impegnati nella diffusione della cultura della positività. Il pensiero positivo non funziona molto, ma funziona invece in modo potente il pensiero negativo, e i media sono impegnati a diffonderlo a piene mani, dando al contempo grande spazio alla cultura della rissa. A Cacao, il quotidiano delle buone notizie, si è recentemente aggiunto People For Planet nel quale raccogliamo notizie di esperienze positive evolute e proponiamo iniziative come le 3 leggi facili tentando di individuare proposte capaci di creare un grande consenso. E ci rendiamo conto della repulsione che questo modo di pensare e agire provoca nella maggioranza rancorosa. Abolire i vitalizi privilegiati è senz’altro giusto e si risparmierebbero 150 milioni di euro ma con la vendita delle medicine sfuse, cioè nella quantità ordinata dal medico, si risparmierebbero 500 milioni. E un’inchiesta di Gian Antonio Stella sul Corriere ci spiega che solo razionalizzando i servizi base degli ospedali (farmaci, mense, pulizie e lavanderia, cancelleria) si otterrebbero altri 700 milioni di euro di risparmio. E così pochi ne parlano...
Con Ecofuturo Festival (prossima edizione Padova 18-22 luglio) abbiamo raccolto un dossier che dimostra che l’efficienza energetica potrebbe portare al sistema Italia un risparmio di 200 miliardi di euro vedi “Ecotecnologie per un ecofuturo”. Lo abbiamo presentato in 3 incontri alla Camera e al Senato e al Parlamento di Bruxell.

La domanda è: riusciremo a fare rete?
Riusciremo a diffondere un po’ di passione per il ragionamento pacato e razionale?
Riusciremo a usare le maniere tenere per cambiare il mondo?
Improbabile.
Ma eventi improbabili accadono continuamente, ogni volta che le persone di cuore decidono di non abbassare la testa, di non tacere, di non restare isolati.

Forse qualcuno penserà che con tutta la violenza che c’è in giro serve qualche cosa di meno morbido di una carezza.
Ma c’è modo e modo. La mansuetudine è morbida ma non è incapace di agire con energia e forza.

Gesù, che in quanto a mansuetudine non era secondo a nessuno, ha mostrato che esser mansueti non vuol dire tirarsi indietro quando c’è da rovesciare i banchi dei mercanti nel Tempio.