Chi ha vinto contro l'abolizione retroattiva della detrazione fiscale del 55% per l'ecologia edilizia?

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No al suicidio energetico!

E' successa una cosa nuova, mentre la sinistra era impegnata a difendere Sky dall'aumento dell'Iva, tema essenziale per il futuro dell'Italia, nessun politico ha aperto bocca sugli effetti devastanti per l'economia italiana delle iniziative sadiche del governo sul risparmio energetico e sopratutto per quel che il governo non sta facendo in questo settore.
Ciononostante è partita una campagna contro l'abolizione retroattiva della detrazione del 55% per gli interventi di efficienza energetica, condotta da un manipolo di associazioni e gruppetti. Una campagna apparentemente insignificante. Ma abbiamo vinto in pochi giorni.
Come è stato possibile?
Io credo sia successo qualche cosa di nuovo. Hanno pesato molto singoli cittadini incazzati, disorganizzati. Le persone che avevano investito in risparmio energetico e che si sono trovate a perdere i soldi hanno fatto la differenza.
Molti segnali mi fanno sospettare che si sia realizzata un'ondata spontanea di proteste. Che migliaia di persone abbiano inondato siti governativi e dei mass media di messaggi, decine di zie imbufalite hanno telefonato a ministri e parlamentari minacciando ritorsioni durante le feste natalizie, amanti ecologiste hanno minacciato la serrata della passera, vicini di casa hanno tenuto acceso lo stereo a tutto volume per un paio di notti di seguito.
E' un buon segno. La classe media riflessiva ha deciso di far da sé visto che nessuno di quelli importanti faceva qualche cosa. Ora bisognerà vedere se ci sarà la volontà di andare avanti a far pressioni sul governo per imporre una svolta sul risparmio energetico. Ci riusciremo? Molto improbabile ma possibile.
Anche perché la rivoluzione delle ecotecnologie sta esplodendo in tutto il mondo e restarne fuori sarebbe un suicidio per l'Italia. Forse anche qualche imprenditore illuminato e qualche politico di destra non aritmeticoleso potrebbe capirlo...

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Commenti

Non capisco, non abbiamo ancora vinto: cosa succede a chi ha iniziato i lavori nel 2008 ma li terminerà nel 2009?
Al momento comunque è ancora in vigore la LOTTERIA:

A meno che non ci sia una accelerazione dei tempi o un provvedimento straordinario, il DL resta in vigore così com’è fino al 28 gennaio 2009; ne consegue che il 15 gennaio l’Agenzia delle Entrate inizierà a ricevere le istanze per essere ammessi ad usufruire della detrazione.

A quanto pare le modifiche approvate col decreto, molto probabilmente incostituzionale, sono anche in contrasto con le norme approvate dallo "Statuto dei diritti del contribuente". Per quanto possa apparire incredibile infatti, i contribuenti hanno anche dei diritti. In particolare il punto 3 della norma afferma che:
1. Salvo quanto previsto dall'articolo 1, comma 2, le disposizioni tributarie non hanno effetto retroattivo. Relativamente ai tributi periodici le modifiche introdotte si applicano solo a partire dal periodo d'imposta successivo a quello in corso alla data di entrata in vigore delle disposizioni che le prevedono. 2. In ogni caso, le disposizioni tributarie non possono prevedere adempimenti a carico dei contribuenti la cui scadenza sia fissata anteriormente al sessantesimo giorno dalla data della loro entrata in vigore o dell'adozione dei provvedimenti di attuazione in esse espressamente previsti.

Quindi non solo non è corretto "abilitare" la partecipazione alla lotteria a partire dal 15 di Genniao (approvazione decreto 29 Novembre), ma che visto il passaggio in Senato e l'approvazione delle promesse modifiche, una nuova eventuale lotteria non potrebbe avvenire prima di Aprile 2009.
Questo lascia spazio a noi cittadini per poter avviare montagne di ricorsi.

Eliminare la retroattività dalle regole stringenti del decreto legge 185/08 è un segnale di conciliazione da parte del Governo, ma si deve fare molto di più per andare nella direzione di un piano energetico per l'edilizia, sia per quanto riguarda il recupero che per il nuovo

I limiti di spesa complessiva per l'erario fissati dal decreto legge 185/2008 sono di 82,7 milioni di euro per l'anno 2009, 185,9 milioni per il 2010 e 314,8 milioni per il 2011. Questi limiti ridurranno la dimensione di un mercato che avrebbe invece forti potenzialità di espansione. Il limite di spesa complessiva previsto consentirebbe l'attivazione di un massimo di 35.000 interventi rispetto ai 138mila stimati per il 2008.

Non è comprensibile questo tipo di limitazione a un provvedimento che, in due anni dalla sua entrata in vigore, aveva permesso più di 200mila interventi, tra aziende e privati, con ricadute importanti sui consumi di energia, sulla riduzione delle emissioni inquinanti, sul raggiungimento degli obiettivi di Kyoto.

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Ciao ragazzi , vi aggiorno un pò  riguardo le detrazioni dell 55% e la loro storia
Vi annuncio innanzitutto che  la manifestazione indetta da Assolterm e Legambiente, in piazza l' 11 dicembre si farà comunque .
Tutti concordano nel non abbassare la guardia e di continuare a seguire la vicenda, visto che ancora non è poi cosi chiara e che  bisogna guardare alle detrazioni per il 2009.
Questo è quello che riportava il sito di  Edilportale ieri  :

"Il Parlamento eliminerà la retroattività dell'art. 29 del decreto legge 185/2008 che modifica la procedura per la detrazione del 55% per gli interventi di riqualificazione energetica degli edifici. Lo ha detto ieri il Ministro dell'Economia Giulio Tremonti nel corso di un'audizione alla Camera.

 
"La retroattività non ci può essere e il Parlamento la correggerà - ha detto Tremonti - ma voglio sul futuro ribadire un criterio: il crediti di imposta non sono e non possono essere un bancomat".
Nelle stesse ore si è appreso che il Ministro dell'Ambiente, Stefania Prestigiacomo presenterà un emendamento per cancellare l'art. 29 del DL 185/2008 (leggi tutto).
 
Si aprono quindi due possibili scenari:
1 - l'eliminazione della retroattività della norma: resterebbero comunque per i prossimi anni i limiti alle risorse destinate alla detrazione;
2 – la cancellazione dei limiti dello stanziamento statale (ora fissato dal DL 185/2008 a 82,7 milioni di euro per il 2008, a 185,9 milioni di euro per il 2009, e 314,8 milioni di euro per il 2010) e quindi la prosecuzione dell'agevolazione per i prossimi anni con le procedure attuali.
 
In ogni caso le modifiche al Decreto Legge saranno apportate in sede di conversione in legge, che dovrà avvenire entro il 28 gennaio 2009 (entro 60 giorni dall'entrata in vigore del DL). A oggi l'esame da parte del Parlamento non è ancora iniziato; il 29 novembre scorso il DL è stato trasmesso al Senato per essere convertito in legge, ma il 2 dicembre il provvedimento è stato restituito al Governo per essere ripresentato all'altro ramo e il il 2 dicembre stesso è stato assegnato alle commissioni riunite Bilancio e Finanze della Camera.
 

A meno che non ci sia una accelerazione dei tempi o un provvedimento straordinario, il DL resta in vigore così com'è fino al 28 gennaio 2009; ne consegue che il 15 gennaio l'Agenzia delle Entrate inizierà a ricevere le istanze per essere ammessi ad usufruire della detrazione."

 

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