PERCHE’ ADERISCO AL MOVIMENTO ETICO SOLIDALE

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Nello scenario agonizzante di questo inizio millennio italiano sta succedendo qualche cosa di grosso?
Anche noi avremo a breve un effetto Obama?
Sta per cominciare una rivoluzione politica che ridara' alla gente la gioia di lottare e vincere?
Impossibile?
Se si guardano i telegiornali certamente, ma se si vive nel Movimento dei piccoli gruppi che praticano l’alternativa si assiste a una continua crescita di iniziative e successi. Ovunque fioriscono circoli della Decrescita Felice, del Movimento della Transizione, gruppi d’acquisto, botteghe del commercio equo, feste, concerti, cooperative sociali, imprese ecologiche, filiali di Banca Etica.
Un fenomeno enorme che ha poca visibilita' nel suo complesso ma che a furia di piccoli passi sta modificando casa per casa il panorama politico culturale e sociale. Una realta' che crea lavoro, risparmio energetico, imprese solidali in tutto il mondo.
Migliaia di pasti cucinati ogni giorno per i disperati del pianeta, migliaia di alberi piantati, pannelli fotovoltaici finanziati e costruiti, cibi biologici prodotti, milioni di litri d’acqua e kilowatt risparmiati.
E una cultura diversa che cresce non sui discorsi di chi e' bravo a parlare in pubblico ma grazie all’abilita' delle mani, alla fantasia e al sudore (quello della fronte non quello della lingua). In Italia, nonostante i Veltroni, i D’Alema, i Rutelli, il Presidente e tutte le sue vallette ucraine vestite da babbo natale in bikini, migliaia di persone si alzano ogni mattina e si chiedono: “Come posso far avanzare di un centimetro il mondo migliore?” e si mettono giu' a spremersi il cervello per creare un nuovo conto corrente ribelle, isolare un tetto, vendere un chilo di caffe' che ha dentro la speranza di un contadino peruviano, far arrivare un piccolo mulino a vento nel Kalahari.
E ci riescono!
Questa gente meravigliosa, questi che non sono crollati psicologicamente neanche di fronte all’ultimo disastro elettorale, se si mettono assieme cosa potrebbero combinare?
Pensa per un attimo se questo Movimento del fare si saldasse con i circoli degli amici di Beppe Grillo, con i comitati di lotta contro gli inceneritori e le industrie inquinanti, con componenti di base dei verdi e della sinistra. Pensa se fosse capace di parlare anche alla gente di buon senso che oggi vota a destra perche' non vede alternative.
Siamo tanti, anche se siamo divisi e incapaci di far nascere una strategia comune.
Ma in questi anni abbiamo imparato a usare mezzi nuovi come il web, a organizzarci a rete, a fare impresa e costruire concretamente nuovi mestieri, attivita' commerciali, installare pannelli solari, lampioni ad alta efficienza e caldaie ecologiche, andando oltre la denuncia del marcio nel sistema.
Bello ma impossibile?
E se ti dicessi che qualcuno ci sta pensando?
Sono stato cinque ore con Fabio Salviato, presidente di Banca Etica, Alfredo Giacon che ha fatto il giro del mondo in barca a vela come ambasciatore del movimento solidale italiano e Piera Marsilio, scrittrice e musicista. Abbiamo parlato del neonato Movimento Etico Solidale. Parlare oggi di un nuovo movimento politico puo' sembrare una follia. Ma la cosa non spaventa i fondatori di questo gruppo che credono che sia proprio questo il momento per chiamare all’unita' su obiettivi concreti il popolo che sta opponendosi con i fatti allo sfascio nazionale.
Salviato mi racconta che in Francia le associazioni delle signore che amano i cani, gli ecologisti della prima ora, gli amanti dell’ambiente bucolico, i terrorizzati dalla catastrofe ambientale, i gruppi etici e solidali e i comitati spontanei di difesa del territorio sono riusciti a fare un patto che e' partito dal basso e che ha permesso al movimento ecologista-etico di ottenere un risultato formidabile: oggi sono il terzo “partito” con il 16% dei voti, solo un pelo al di sotto del Partito socialista.
Perche' non facciamo lo stesso?
Uniamo il Movimento del fare, dei piccoli passi, dei piccoli circoli locali, la gente concreta che non ama le chiacchiere e ha a cuore i risultati!

Mentre scrivo stanno arrivando i dati sulle elezioni regionali in Germania. Anche li' una nuova sinistra ha ottenuto risultati notevoli, un segnale che qualche cosa si sta muovendo a livello internazionale.
Quello che mi affascina del Movimento Etico Solidale e' il rifiuto per le divisioni ideologiche, la partenza cercando di portare idee semplici, proposte concrete. Salviato inizia dicendo che sogna un movimento che misuri l’impegno dei propri militanti con il numero di pannelli solari installati, con la quantita' di combustibile fossile risparmiato.
Oggi sarebbe possibile trasformare in fatti le nostre proposte.
Abbiamo decenni di esperienza e le tecnologie sono mature.
Possiamo immaginare di proporre finalmente nuovi strumenti di risparmio, permettendo alle famiglie italiane di investire in modo sicuro e vantaggioso nelle fonti di energia rinnovabile, estendere la logica dei gruppi di acquisto a servizi complessi come la telefonia o le assicurazioni, far risparmiare le famiglie e valorizzare le imprese etiche.
E possiamo perfino dimostrare che un comune che ha bisogno di 3 milioni di euro per costruire una scuola puo' ottenerli dando vita a un progetto globale di razionalizzazione delle risorse energetiche.
Cambi le lampadine e i regolatori di flusso della corrente e tagli l’80% dei costi dell’illuminazione stradale, produci biogas dai rifiuti urbani organici, tagli del 50% i costi del riscaldamento isolando gli immobili, copri i tetti e i parcheggi con pannelli fotovoltaici, dove puoi installi generatori di elettricita' eolici, idrici, a scarti di legno. Con una semplice operazione di prefinanziamento e grazie ai finanziamenti dello Stato puoi realizzare gli investimenti senza sborsare un euro e ottenere contemporaneamente i 3 milioni di euro per la scuola, facendoti anticipare i risparmi ottenuti e gli utili provenienti dalla produzione diretta di elettricita'.
Oggi possiamo non limitarci a dirlo, il Movimento contiene le professionalita' e l’esperienza per trasformare questa possibilita' in un’azione politica diretta. In campagne di riconversione dell’economia dei Comuni. Far vivere la nostra propaganda politica sulle esperienze.
Quando avremo realizzato simili interventi in 10 Comuni avremo dimostrato di avere un progetto vero per la rinascita economica, ecologica e culturale dell’Italia. Non chiacchiere.
Il fatto di trovarmi per la prima volta di fronte a un’organizzazione politica che si muove su questa linea di pensiero mi ha entusiasmato.
E credo che sia importante in questo momento aprire una discussione su questi temi.
Ben sapendo che non sara' facile, non sara' comodo ma potrebbe essere un’esperienza straordinaria di cambiamento.
Vogliamo farlo?
Possiamo farlo?
Come?

Se vuoi saperne di piu': http://www.movetico.org/


Commenti

Jacopo ma sei davvero sicuro che serva un aggregazione politica al movimento? Il fatto che tutti quelli che ci provano non abbiano successo non è un sintomo che dovremmo agire diversamente? Io aderirò al MES così come agli altri movimenti... ma questo bisogno di avere una rappresentanza politica in un luogo che ormai non ha più legami con la società civile ha ancora un senso?

L'esperienza di Franca al Senato in un momento in cui il centro sinistra era pure al governo... non mi pare che fosse stata così positiva... certo ha vinto qualche battaglia ma a quale costo? Penso che il parlamento non sia il campo in cui possiamo veramente vincere le nostre battaglie. Non ci è forse più semplice cambiare le cose dal basso?

Noi l'esperienza straordinaria di cambiamento la stiamo già facendo!!! Da quando Io e Daria siamo venuti ad Alcatraz per la prima volta, nel 2006, di strada ne abbiamo già fatta molta.

Abbiamo fondato con Cristiano Bottone il movimento delle città in transizione in italia, da due anni siamo soci di un GAS a Bologna, della banca del tempo di Granarolo... in ottobre, casa nostra diventerà un laboratorio per l'autocostruzione del solare termico... nelle cose che stiamo facendo coinvogliamo i nostri amici e ne acquisiamo di nuovi e ci divertiamo pure!!!

Penso che il problema principale non sia politico ma di informazione, noi creiamo benessere vero, non effimero... e le persone che man mano si aggregano a questi nuovi stili di vita non tornano indietro. Questo vuole dire che il movimento si espande costantemente ma ad un ritmo molto limitato dato dal passaparola personale, dalla verifica con mano dell'esperienza positiva che ognuno di noi sta creando.

L'informazione è invece nelle mani di gente che difende degli interessi: non crea questa nuova cultura. Se per caso incontri qualche giornalista a cui racconti che quello che fai è facile da fare e che mentre salvi il mondo vivi una vita normale, quello ti dice "dove sta la notizia"? Il giornalismo dovrebbe creare nuovi punti di vista... non nuovi supereroi.

Penso che combattiamo ad armi impari con un mondo che utilizza massicce dosi di pubblicità per farti fare quello che vuole, comprare quello che vuole, votare quello che vuole....

Stiamo crescendo, è verissimo, ma secondo te è realisticamente possibile diventare un movimento di massa? Quanta parte della popolazione ce la siamo giocata definitivamente davanti alla TV? In quanti ripetono semplicemente gli slogan che sentono dire?

Se fossimo il 3,9% della popolazione non avremmo rappresentanza politica ma potremmo fare le differenza comunque... ed è per questo che continuiamo... perché fa la differenza anche uno solo che sposta i propri consumi.

Ciao

M.

PS A Bologna in Vicolo Bolognetti, 2 c'è il "Sole e vento festival"  con Pallante, Gesualdi, da venerdi 11 settembre per info www.retecologistabolognese.it

Jacopo, sarebbe davvero bello.

La mia risposta alle tue domande in fondo all'articolo è su un post del mio neonato blog. (http://fuoriasudovest.wordpress.com/2009/09/08/sarebbe-bello/).

Io non mi allineo

Ciao Jacopo, scusa se ti disturbo per cazzate. Mi hanno fatto notare che un mio racconto era scritto con uno stile che ricordava il tuo. Ma il tuo stile com'e'!? Perche' io purtroppo non lo conosco, mea culpa.

Se hai un minuto da buttare e ti va' di leggerlo e di commentarlo (anche negativamente s'intende) a me fa' solo piacere.

www.demonglam.splinder.com (post "Quella gran merda di Manuel Fantozzi")

Un salutone. Daniela

Caro Jacopo, oltre al manifesto del movimento etico solidale dai un occhiatina anche a questo manifesto che magari ti piace pure di più:

http://www.baseverde.org/forum/viewtopic.php?f=19&t=21&sid=118f01c3119f6...