Entra in vigore l'Iva per Cassa, cos'è?
Inviato da Cacao Quotidiano il Sab, 05/02/2009 - 00:29Nel Cacao del 30 marzo davamo la “buona notizia” del recepimento anche in Italia, della direttiva europea sull'Iva per cassa (http://www.jacopofo.com/iva-saldo-fattura-riscossione-tributi), un nuovo sistema di riscossione dei tributi che prevede la possibilita' per aziende e imprenditori con Partita Iva di pagare l'Iva solo sulle fatture saldate (finora si pagava sulle fatture emesse anche se queste non erano state pagate).
La notizia pubblicata su Cacao ha suscitato le ire del nostro tagliente commercialista Stefano, che oggi ci illumina la via con una breve lezioncina su questo contributo.
La legge sull'Iva per cassa e' stata pubblicata in Gazzetta Ufficiale, e quindi ufficialmente entrata, in vigore il 28 aprile 2009.
Ma e' davvero una misura anticrisi funzionale? O, come dicono in Veneto, e' peggio “el tacon del buso” (la toppa del buco)?
Buona lettura!
Lezioncina in 5 punti sull'IVA
Se ne sconsiglia la lettura vicino ai pasti e ai politici.
Uno - L’Iva
A fine di ogni mese (che diventa trimestre per piccole aziende e imprenditori) tutti quelli che hanno una partita Iva devono versare il totale dell’Iva sulle fatture che hanno emesso, togliendo l’Iva sulle fatture che hanno ricevuto.
Chi non ha la partita Iva paga l’Iva ma non la recupera.
Due - La regola fino a ieri
Finora cio' valeva in base alle fatture emesse anche se non pagate: chi emette la fattura versa l’Iva, che riceve la fattura la recupera.
Nel momento in cui emetti e nel momento in cui ricevi una fattura la registri e a fine mese o trimestre sai automaticamente quanto devi versare di Iva.
Tre - Come e' diventata adesso
Se si stabilisse che non si guarda piu' l’emissione ma il pagamento, non basta piu' sapere quante fatture hai emesso, ma devi anche tenere il conto di quante e quando le hai riscosse.
Non basta piu' registrare l’emissione della fattura, ma bisogna fare una ulteriore registrazione per sapere quando l’hai riscossa, con tutti i problemi nel caso di riscossione in piu' volte (per non parlare di ricevute bancarie, bonifici che si perdono, ecc.)
Stesso problema per chi la riceve, che potra' recuperare l’Iva solo quando avra' pagato la fattura: doppia registrazione, eccetera.
Complicato, e non si capisce dove sia la convenienza (tanto, cio' che versa uno lo recupera l’altro...)
Quattro - I limiti dell'Iva per cassa
La nuova normativa prevede che tale modifica si applichi solo ad alcuni contribuenti (con fatturati sotto i 200mila euro all'anno), e solo per loro scelta, quindi:
- e' necessario verificare se si ha il diritto di poter applicare il nuovo regime, e cosa succede se ci si sbaglia:
- non e' chiaro cosa succede a chi riceve una fattura col nuovo regime: deve controllare se chi la ha emessa poteva, e ne sara' responsabile?
- su ogni fattura va indicato se l’Iva e' “buona” (regime ordinario) o e' “sospesa”, perche' solo quella “buona” puo' essere recuperata subito, mentre per quella “sospesa” bisogna prima fare il pagamento;
- si deve tener conto di quelle con Iva sospesa che vengono via via riscosse;
- ci si deve ricordare che dopo un anno dall’emissione l’Iva va versata comunque, a meno che il cliente fallisca (e questo si sa) o subisca esecuzioni (e questo lo sanno solo le banche);
- raddoppiano le caselle sulla dichiarazione Iva e tutto cio' vale sia per chi emette che per chi riceve le fatture;
- chi le emette almeno puo' decidere, chi le riceve o paga immediatamente o deve subire.
Cinque - Ma allora, e' una buona notizia?
Certo, assolutamente:
- per tutti coloro che si occupano di tenuta delle contabilita' altrui, che avranno piu' cose da fare per ogni contabilita' (per quelli che la contabilita' se la tengono da soli e' solo una preoccupazione in piu'), e potranno ritoccare i prezzi;
- per tutti coloro che si occupano di tenuta delle contabilita' altrui, che avranno piu' clienti (perche' alcuni di quelli che la contabilita' se la tengono da soli non ce la faranno piu');
- per tutti i verificatori, che avranno adempimenti ben precisi da controllare e potranno irrogare sanzioni difficilmente contestabili;
- per le software house, che dopo aver fatto upgrade dei programmi (tanto per fare l’ultimo esempio) per fare gli elenchi clienti e fornitori, che sono serviti (e non a tutti) per due anni e poi “abbiamo scherzato”, ora stanno facendo upgrade per gestire l’Iva differita;
- per le associazioni di categoria dei destinatari della norma, che hanno fatto una splendida figura coi loro associati.
E i destinatari della norma, i famosi piccoli imprenditori?
Beh, non si puo' mica far contenti tutti. C'è la crisi e la colpa è dei cinesi!