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Tutto quello che le tv per bene non ti raccontano

Perché l'informazione indipendente tace su alcune questioni? (E stiamo sul cavolo a molti perché ne parliamo)

Possiamo capire molto del Movimento Progressista italiano e della crisi che sta attraversando enumerando alcuni argomenti sui quali, incredibilmente sta zitto.
Sembrerebbe che non si perda occasione per attaccare Berlusconi. Ma su un tema quasi nessuno fiata.
Il governo ha di fatto reso inoperativo il sistema delle intercettazioni, al di là di ogni decisione parlamentare, semplicemente smettendo di pagare 450 miioni di euro di crediti verso le aziende che gestiscono i servizi e forniscono le attrezzature per le intercettazioni. E l'associazione Iliia che raccoglie i creditori disperati non trova un cane che la ascolti.
http://www.jacopofo.com/stato_non_paga_debito_450_milioni_aziende_fornit...
Perchè su questo fatto si parla così poco?
Fa vergogna difendere i diritti di un gruppo di imprenditori perchè in fondo sono tutti cattivi?
Non vogliamo costruire una società basata sul rispetto e sulla cultura della qualità della vita e del rispetto della parola data?
Chi ha buona memoria si ricorderà che nel 2000 lo stesso trattamento venne riservato a Francesco di Stefano, era sospetto che un imprenditore sconosciuto pretendesse di avere vinto una gara indetta dallo stato e non gli fosse riconosciuto nei fatti il suo legittimo diritto d'uso di due frequenze nazionali.
Anche lì, con Atlantide tv, ci trovammo tra i pochissimi che sostenevano i diritti di Europa7 e molti ci guardavano storto proprio perchè pareva fuori le righe occuparsi delle questioni con questo taglio, disposti a difendere i diritti di chicchessia (anche di un imprenditore non schierato politicamente). E questo perchè vogliamo costruire uno stato di diritto cosa che in Italia, per alcuni versi, non esiste ancora in modo compiuto.
E perchè io non vedo costantemente ripetuto a martello che ad Acerra stanno morendo perché c'è una quantità spaventosa di diossina? (http://www.jacopofo.com/node/529)
In questo caso perché se ne parla così poco? Io ho provato in una trasmissione radio su un canale rai e mi hanno letteralmente tolto l’audio e anche i progressisti in trasmissione hanno fatto finta di niente.
E perché fu così difficile far capire cos’era la truffa del Cip6? Forse perché i sodi depredati erano quelli destinati alle fonti rinnovabili ecologiche e si pensava che i mulini a vento fossero cose da soubrette?
All’inizio degli anni 90 denunciammo l’esposione di casi di nascite malformi in corrispondenza delle raffinerie (Agrigento). Quanti anni impiegò questa notizia a farsi largo?
E perché si parla così poco dell’inquinamento nelle grandi città? In Italia i dati dell’Om ci fanno contare di decine di migliaia di morti. Si preferisce parlare del clima. Che è spaventoso ma in un certo modo impersonale.
Si parla poco dela vergogna del divieto di consumare canapa (4-5 milioni di italiani ridotti alla clandestinità. La canapa terapeutica negata ai malati…), pochissimo del flagello dell’alcolismo coi suoi 20 mila morti. Pochissimo dei circa 8000 morti per incidenti d’auto.
Non sono battaglie significative queste?
Smettere di produrre auto che vanno a 200 kmh quando il massimo consentito è 150 kmh è un’utopia più folle che lottare per la pace del mondo?
I morti stradali hanno meno dignità di quelli causati da incidenti sul lavoro o guerre. Ci sono morti di serie A e morti di serie B?
Vi ricordate poi quando se parlavi di ecologia quelli della sinistra storica storcevano il naso e ti dicevano che eri un radical scic?
E vi ricordate quando a parlare di parto dolce sembravi gay?
E quando a parlare di asili creativi come quelli di Reggio Emilia ti sospettavano un po’ di infantilismo?
Eri uno che era convinto che la vita è una favola.
Allora a questo punto tocca dire una cosa chiara: il motivo per cui stiamo sul cavolo a molti nel movimento è perché noi rifiutiamo questa logica campanilista per la quale non mi interesso di tutte le cause giuste ma solo di quelle che mi fanno gioco, immagine, mi piacciono esteticamente, emotivamente. Invece è necessario progettare un approccio globale al cambiamento. Questà è l’intuizione dalla quale siamo partiti nel 77 con l’occupazione dei Centri Giovanili a Milano. Riappropriarsi della totalità della vita. Qualità totale. Complessità, perché la vita è complicata e se non cambi tutto il modo di pensare continui a stare nel loro gioco, nel Sistema.
La rivolta ideale ha bisogno della capacità di sognare e questa ha a sua volta bisogno di una critica totale alle idee che hanno prodotto il Sistema. Non puoi cambiare il sistema con gli schemi mentali che il sistema ha generato.
Da questo partimmo a costruire Alcatraz nel 1981, costruire case con forme diverse per pensare in maniera diversa. E piantare alberi per dare aria ai nostri pensieri. Per questo oggi abbiamo proclamato la Libera Repubblica di Alcatraz, perché pensarci come Nazione Indipendente ci fa muovere il punto di vista.
Ma a questo punto vogliamo mettere al centro della nostra iniziativa anche la nostra diversità.
E’ vero, siamo animali strani. Molti non riescono a capire neanche cosa siamo… Una setta, un partito, un’azienda, una comune…
Siamo difficili da inquadrare innanzi tutto perché siamo un consorzio di piccole bande e molti cacciatori solitari. Parliamo di sesso, managment, ecotecnologie, web, agricoltura, ristorazione, disabili, benessere psicofisico, zen, gruppi d’acquisto solidali, arte, flah mob, comicoterapia, amore e buoni sentimenti, abbracci gratis, clown, puericultura, terapie posturali, tecniche di comunicazione, oratoria, formazione professionale, creazione d’impresa, edilizia, informazione, commercio etico, solidarietà internazionale, ecovillaggi. E vendiamo magliette e pannelli fotovoltaici via internet.
A molti sembra in inguacquo senza senso. Altri restano irritati perché in effetti facciamo molte cose. Ma tutte indispensabili però! Non puoi toglierne una.
E poi non puoi fare a meno di fare tante cose se non crei un partito monolitico ma una rete di individui e micro gruppi che collaborano. Ognuno ha il suo specifico, la sua storia, connetti pezzi di mondo e ti finisce dentro tutto per forza.
Nella nostra rete nessuno dice: “Questo no, è un problema secondario, ora ci sono altre priorità”. Si dice: “C’è anche questo problema, avanti, siamo con te, prendi il tuo spazio, ti ascoltiamo.”

Negli ultimi 30 anni possiamo dire di aver anticipato molte battaglie facendo da apripista su strade che molti non consideravano e che col tempo si sono rivelate essenziali. Di questo spero ce ne si potrà dare atto. Ma non è stata una particolare intelligenza che ci ha portato a questo risultato bensì la più modesta applicazione di un metodo di lavoro corretto. Avevamo capito che il compito dell’azione politica e culturale è innanzi tutto quello di scovare e includere il massimo della diversità, delle particolarità. Degli approcci differenti. Oggi poniamo questa questione: si vuol finalmente riconoscere che questo lavoro ha avuto un senso positivo e che l’approccio è corretto e andrebbe generalizzato se vogliamo creare una rete capace di costruire pezzi di un mondo diverso (case con forme diverse per pensare diversamente…).
Vogliamo lanciare una poderosa campagna per collegare le reti locali o settoriali e creare un vero effettivo network ecoprogressista artistico, umanitario, amorevole e includente?
Pronto?
C’è qualcuno dall’altra parte di sto cazzo di monitor?
Cioè io non so chi sei tu che hai letto fino a questo incredibile punto. Forse hai dei gravi problemi emotivi come me. Complimenti, Non so come fai a sopravvivere. Io ogni tanto in modo tortuoso. Bella parola TORTUOSO.
Comunque cazzo è un momento strano… Sembra che molta gente abbia finito la miscela…
Berlusconi ha vinto ma poteva andare peggio.
E assurdamente mentre sembrerebbe che un sacco di storie vanno in porto, ecotecnologie e dintorni, dall’altro canto ho la sensazione che gran parte del movimento sia in stato di shok da impatto frontale con nave aliena.
Ma Dio dei Pangolini. L’Armata Rossa doveva essere di ben altra tempra!
La gente spera che Santoro faccia qualche cosa, che Beppe Grillo ne dica un’altra… E col prendere la vita nelle proprie mani, che è il cuore pulsante della rivolta spirituale, come la mettiamo?
Su dieci persone che incontro almeno 8 avrebbero bisogno di due pasticconi al giorno, per 4 settimane, di Rivoltina. Una medicina a base di peperoncino rosso, caffè, teina cattiva, optalidon. E te lo dice uno che è contrario per religione agli psicofarmaci.
(E tutto quello che ho scritto fino a qui andrebbe riletto in romagnolo)