Vuoi un'auto elettrica al prezzo di un’auto normale? Si può fare!

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ATTENZIONE ATTENZIONE

Carissimi,
manteniamo aperto questo gruppo per sapere quanti sarebbero interessati a un'auto elettrica ma per ora non abbiamo ancora trovato il prodotto che ci convinca del tutto, i problemi sono molti, batterie pensati e di poca durata, pochi meccanici che sappiano metterci le mani... in giro ci sono modelli ibridi ma il mercato è ancora troppo giovane. Continuiamo a informarci, appena troviamo qualcosa che ci convinca del tutto vi scriveremo senz'altro, siamo inoltre disponibili a qualsiasi suggerimento.
Grazie per la fiducia e a presto!
Jacopo Fo

 

Il testo riportato sotto lo teniamo solo come archivio ma non è aggiornato ed è stato scritto nel 2008.

 


Ho scoperto che è possibile acquistare un’auto col motore fuso ma ancora in ottime condizioni e modificarla trasformandola in un'auto elettrica. Cambi il motore, quello elettrico è molto più leggero. In compenso ci devi mettere le batterie. Esistono già procedure standard internazionali per queste modifiche, realizzate sull'esperienza di centinaia di mezzi modificati.
Si fa in molte parti del mondo, poco in Italia.
Ho cercato di capire quali potrebbero essere orientativamente i prezzi.
Vi riferisco quel che ho tirato fuori da una serie di conversazioni con esperti del settore.
Innazi tutto è stato già risolto il problema essenziale dell’omologazione del mezzo. Problema che si pone in quanto in Italia non è ammessa la modifica di un automezzo. Però esiste il Tuv tedesco, ente di certificazione, anche a Bologna, e con 1600 euro si può immatricolare il mezzo in Germania il che ti dà il diritto di circolare in tutta Europa (in Italia abbiamo come al solito una legge cretina fatta per favorire la Fiat). E per inciso puoi anche scaricare l'acquisto sulle tasse che paghi in Italia. Essere europei è meglio!
Inoltre il collaudo dell'auto da parte del Tuv è una grossa garanzia in quanto il Tuv analizza l’efficienza delle modifiche. Quindi oltre alla nostra certificazione preventiva sulla professionalità delle auto officine, ne avremo una specifica su ogni singola auto. E credo che siano 1600 euro ben spesi per via che dei tecnici tedeschi omologati credo ci si possa fidare.
Ovviamente sto parlando di produrre in piccola serie un mezzo strepitoso. C’è auto elettrica e auto elettrica…
E noi modestamente abbiamo l’elettricità nel sangue e quindi non ci accontentiamo di scatorci.
Stò parlado di un’utilitaria con 150 km di autonomia a 100 all’ora, silenziosissima, con copertura in pannelli solari fotovoltaici ad alta resa, super batterie, meccanismo per il recupero dell’energia della frenata e della discesa, luci a led (ulteriore risparmio energetico). La ricarichi come un cellulare, attaccando la prolunga autoavvolgente a una normale presa elettrica. Fai cento chilometri con poco più di un euro di corrente perché il motore elettrico è molto più efficiente. E si lascia il meccanismo del cambio che riduce notevolmente il dispendio di energia. Inoltre il pannello solare sul tetto e sul cofano ti dà sempre un po’ di energia.
Per ricaricare completamente le batterie ci impieghi 8 ore. Con un’ora di ricarica ci fai 20 km.
Se c’è il sole di più.
Un’utilitaria così dovrebbe costare intorno ai 15 mila euro.
Una Volvo station wagon con eguali caratteristiche verrebbe sui 22 mila euro. Il trucco è proprio che si usano auto usate col motore andato. Paghi solo la carrozzeria e le prendi per poche migliaia di euro.
Questo però è vero solo teoricamente. I prezzi attuali sono più alti di 10 mila euro e più perché se compri un solo set di batterie per volta le paghi il doppio. Un set di batterie per un’auto media, che pagheresti 8 mila euro lo paghi 16 mila euro. Le batterie sono la componente oggi più costosa del’auto. Lo stesso problema vale per le officine artigianali che eseguono questi lavori: fare un’auto per volta è molto più caro e faticoso che programarne 20 contemporaneamente.
Organizzando una minima economia di scala negli acquisti progetto dei componenti e nella gestione del sistema si potrebbero ottenere risparmi consistenti in ogni settore.
Ci sono le aziende in grado di realizzare le auto, ci sono i tecnici capaci di progettare, ci sono i prototipi funzionanti realizzati da questo gruppo. Manca il prodotto chiavi in mano a un prezzo ragionevole.
E quando io vedo una possibilità così davanti sapete che non resisto.
Mi sono trattenuto in questi mesi soffrendo come un cane.
Non potevo aprire bocca fino a che il fotovoltaico non decollava.
Ma adesso che funziona spero che altri inizieranno a fidarsi del sistema dei gruppi di acquisto e a collaborare per migliorare le proposte e espanderle.
Siamo davanti a una meravigliosa, sconfinata prateria.
Il territorio vergine delle ecotecnologie ci attende e ci permetterà di dar vita a un colossale cambiamento economico, ecologico, culturale e energetico.
Cosa aspettiamo?
Ho quindi aspettato una settimana per pensarci su e adesso mi sono deciso ad aprire un pre-gruppo di acquisto per vedere se c’è interesse da parte di un numero sufficiente di persone o aziende a comprare un’auto elettrica pagandola dopo che il Tuv tetesco l’ha certificata (i soldi della caparra li teniamo in mano noi, se l’auto che hai ordinato non funziona li riprendi).
Pre-gruppo vuol dire che NON sono in grado di darti una macchina dopodomani.
Ma prima di iniziare a trattare con manager, ingegneri e meccanici ho la necessita di avere idea se c’è realmente qualcuno interessato.
Chiarisco questo in modo petulante perché ho visto cosa è successo nel solare fotovoltaico.
Ora finalmente la macchina è partita, 220 impianti sono in fase di progettazione dettagliata, 40 sono in fase di costruzione e 3 sono stati ultimati. Ma ce ne è voluta. Capisco chi si è scocciato di aspettare ma le cose stanno così, per costruire in sicurezza tocca andare piano.
Lo stesso vale per il gruppo d’acquisto per il solare termico e le caldaie. Qui stiamo solo contrattando con gli instalatori (e è dura). Sull’eolico e le biomasse non abbiamo neppure aperto le liste di preadesione perché ci sono grosse difficoltò a trovare la tecnologia giusta, soprattutto su piccola scala, sui mega impianti non abbiamo problemi.
Il gruppo d’acquisto per il Segway, il monopattino con le ruote parallele, è ai primordi, siamo solo a quota 3 aderenti.
Insoma consociare gli acquisti nella fase iniziale è molto difficile e forzatamente si tratta di un processo lento. Quindi cerco aderenti pazienti. Il nostro prim obiettivo è un acquisto certificato e affidabile. Quindi per prima cosa dovremo costruire il primo esemplare, provarlo ecetera.
Quindi c’è tempo.
Ma in questo caso, siccome non se c’è interesse, mi muovo solo se c’è un’adesione superiore alle 20 persone. Diciamo che ha senso muoversi se siamo in 100, bisogna sempre calcolare che molti possono poi cambiare idea. Ovviamente se e quando riusciremo ad arrivare a un’offerta conveniente chiederemo una caparra.
Nel mio progetto dentro il pacchetto dovrebbe esserci anche un sistema di finanziamento bancario o di leasing.
E vorrei anche mettere un ingegnere come si deve a progettare qualche miglioria sull’auto.
Ad esempio vorrei dotarla di serie di antifurto satellitare, vetri e componenti numerati col getto di sabbia indelebile (abbassa il costo dell’assicurazione antifurto) alleggerire la carrozzeria, aggiungere una presa di corrente standard, e tutta una serie di piccoli confort da studiare.
Insomma se la storia ti piace invia una mail specificando se desideri un’utilitaria, un modello medio o una station vegon. (non potremo avere una grossa scelta, o Volvo o Volkswagen).
Ok, questo è quanto.
Aspetto le mail di adesione a [email protected]

Ps
Ovviamente se hai 400 mila euro che non sai come investire, oppure sei un manager di chiara fama, avresti la possibilità di creare da subito la società in grado di gestire tutta l’operazione appoggiandosi alle officine efficienti che già esistono ma sono scollegate, non coordinate, prive di un ufficio acquisti collettivo e di un servizio di marketing. Manca loro un sistema di finanziamento al consumo e di offrire il prodotto chiavi in mano già omologato.
Credo che con il petrolio a 130 dollari al barile (ci arriveremo tra poco) l’auto a benzina castomizzata (in gergo si dice così) con un motore elettrico elettrica abbia un’attrazione enorme, anche perché offre un risparmio di costo al chilometro del 90% (grazie anche all’integrazione a panneli solari).
Utile netto dell’impresa, stimato in 5 anni, 20 milioni di euro.

AGGIORNAMENTO 22 MAGGIO
Ricevo questa osservazione molto pertinente:

salve Jacopo, sono Giuseppe ............ di Catania , sono un patrocinatore straggiudiziale, in pratica sono laureato in legge e mi occupo di risarcimento danni, dirigo uno studio legale del quale sono titolare, ci occupiamo di risarcimento danni dovuti da incidenti stradali,
devo dirti che da tempo cerco di capire il mondo delle auto elettriche e sono incuriosito e non mi dispiacerebbe se questa tecnologia si evolva, ho letto che tu ti sei documentato sulla nuova immatricolazione dell'auto modificata e devo mettere allatua attenzione un'altro dei problemi che forse non hai considerato, come hai chiarito il costo per realizzare un veicolo simile il costo e molto vicino all'acquisto di una utilitaria, fin quà ci siamo, il vero problema, e te lo dico per esperienza, e quello del valorevcommerciale effettivo del veicolo stesso non essendoci un classifica di questi veicoli tipo quattro ruote, noi abbiamo avuto grossi problemi con clienti che anno subito un incidente e anno dovuto demolire delle auto che pur se vecchie come anno di età ma tenute brillante e con pochissimi chilometri ma di cui il valore commerciale era inferiore al danno subito, quindi dichiarate antieconomiche da riparare ed im base all'ert.2043(chiunque caggiona un danno ad altri condanna a colui che ha commesso il fatto a risarcire il danno) ma ovviamente nella misura del danno stesso , il liquidatore o un giudice a quel punto prendera in mano il quattro ruote e liquiderà il danno nella misura del valore commerciale.
e certamente capisci tu che le auto che menzioni , wolksvagen, volvo, sicuramente vecchie , non avranno tecnicamente alcun valore commerciale, immagina l'assicurazione incedio e furto, su quali basi dovrà regolarsi l'assicurazione per stipulare la polizza sul valore commerciale o sul prezzo di realizzo? ti garantisco che sara considerato il prezzo commerciale...

RISPOSTA
Potremmo forse partire comprando utilitarie a basso prezzo, se ne trovano sui 5.600 euro, poi si potrebbe rivendere il motore e metterci quello elettrico....(????)

AGGIORNAMENTO 3 MARZO
Progetto Auto Elettrica a prezzi ppolari. Lo stato dell'arte.
Da un mese sto provando di una 600 Fiat Elettra usata, con 9000 km percorsi, quindi praticamente nuova, batterie sostituite. E' ancora presto per tirare le somme. Sicuramente il problema dell'autonomia è notevole specie se uno abita in un posto tutto salite e discese. L'autonomia di 80 km si riduce a 55 circa, veramente pochi. Per me va bene perché in auto al massimo vado a Perugia. Poi c'è il problema che le batterie hanno la memoria e se non stai attento si ricordano de li mortacci loro e il sistema di ricarica va in tilt.
Forse riusciamo a concludere un accordo per alcune auto completamente revisionate... Ma comunque è un'auto che solo persone particolari possono comprare. E poi parliamo di una decina di pezzi, finte quelle non ce ne sono più (la Fiat ne ha fabricate in tutto 300 e basta). E' un auto ottima, in salita va benissimo, è piacevole da guidare. Ma richiede anche una certa attenzione per le ricariche...
D'altra parte non abbiamo possibilità di dare il via al progetto per la produzione di un'auto elettrica a partire da un veicolo usato a benzina.
Lo scoglio pratico sono le batterie. Un set di quelle vecchio tipo costa sui 2500 euro. Quelle al litio, meravigliosamente sprovviste di memoria, leggere e con una durata più che doppia, costano un botto... Mi hanno parlato di 20.000 euro, comprando un set solo. Per ottenere prezzi bassi ci vorrebbe un gruppo che comprasse un centinaio di auto e un managment che gestisse l'operazione. Poi, da non sottovalutare il problema delle riparazioni: non si fa niente senza una rete minima di officine in grado di eseguire riparazioni. Insomma è una bella gatta da pelare. Al di fuori di questo resta l'auto norvegese che arriverà sul mercato tra poco ma a 23 mila euro circa. Poi ci sarebbe anche l'auto ad aria compressa... Si vocifera che stia per essere messa sul mercato in Francia e India, ma non si capisce se succederà veramente e in che tempi.
Non ci resta che attendere che la ruota del mondo giri.

AGGIORNAMENTO 28 NOVEMBRE

Nel frattempo, visto che nessuno si fa avanti per offrirci auto modificate, ho deciso di comprare una 600 elettrica, usata ma praticamente nuova (10.000 chilometri), rimessa a posto con batterie nuove e aggiunta di pannello solare sul tetto (Sun Power), 1 kw in 5 mq, ovviamente non c'è spazio per 5 mq di pannelli, lo dico per dire che ci metto quelli più efficienti per mq).
Ce ne sarebbero 18 disponibili nelle stesse condizioni, revisionate da una ditta esperta in auto elettriche. Appena so il prezzo esatto (sotto i diecimila euro comunque) vi faccio sapere.
Per le caratteristiche tecniche vedi qui

 

AGGIORNAMENTO 23 dicembre 2008
I sun pawer non si possono montare perchè hanno sopra il vetro e non si può metterli su un'auto per ragioni di sicurezza. Contattata ditta USa che fabbrica pannelli ad alto rendimento senza vetro (sono coperti con una specie di plastica trasparente, FLESSIBILE) Chiesti alcuni mq. Passati 15 giorni, nessuna risposta. Compro la 600 Fiat senza pannelli, poi vedremo cosa succederà. Atteso arrivo entro 30 gennaio. Vi farò sapere come funziona l'aggeggio.
Hasta la victoria siempre!


Commenti

Come fatto notare da mauriziobologna nel suo post ci sono dei problemi da risolvere e quello dell'omologazione è il più consistente ed in effetti rende complicato il discorso della conversione di modelli diversi auto (per via della compatibilità magnetica).

i problemi relativi al riscaldamento ed all'impianto elettrico secondario sono invece risolvibili:

in commercio ci sono degli appositi riscaldatori elettrici concepiti apposta per questo scopo;

l'impianto elettrico secondario in effetti viene realizzato separatamente da quello di alimentazione del motore ed è come quello standard, tranne nel fatto che è un trasformatore ad alimentare la batteria 12V(le aziende che convertono auto lasciano di solito invariato l'impianto originale). Personalmente però credo che si possano fare delle variazioni interessanti.

Per quel che riguarda il raffrescamento (aria condizionata) è un po' più complicato (le panda e twingo elettriche in circolazione in svizzera non ce l'hanno) ma si può fare, bisogna valutare tra alcune alternative ma si può fare.

Personalmente preferirei che l'auto realizzata fosse un'utilitaria (Punto, Y, Panda, 600, Polo... )sulla quale potrei rinunciare sia all'aria condizionata che al servosterzo, in modo tale da ridurre costi e problemi di realizzo.

Mi permetto di chiarire il mio punto di vista sul discorso di un progetto adattabile a diverse auto:

ignoravo il problema di compatibilità elettromagnetica legato all'omologazione che in effetti complica le cose, ma non è insormontabile (bisognerà mettere in conto ore di lavoro in più, che chi compa un "kit di conversione" forse è disposto a fare;

d'accordo che meno roba c'è meno se ne rompe ma se compri un'auto (in stock, col motore fuso, usata dal rottamaio etc.) cambio e trasmissione li hai già (e li hai pagati), mantenerli riduce i costi, rende meno complicato il processo di modifica (purtroppo non l'auto) e migliora le prestazioni. Se dovessimo progettare un veicolo da zero ovviamente non ci sarebbe assolutamente il cambio, ma dovendo fare una conversione bisogna valutare i pro e i contro  (in america lo lasciano bloccato in seconda per esempio).Se il veicolo lo compri dalla Fiat per esempio, loro devono rimuoverelo dalla catena di montaggio per dartelo senza  motore cambio e trasmissione e per questo devi pagare...

purtroppo nulla può essere universale, per cui non immaginavo assolutamente un progetto che andasse bene su tutto ma sono abbastanza sicuro che quello che va bene per una Punto va bene con pochi accorgimenti per una Lancia Y  e forse anche per le Panda; se poi uno vuole comprare un kit e provare ad adattarlo alla sua Polo, perchè dirgli di no? SE è più diversificata l'offerta, più gente è disposta ad aderire ed i costi si abbassano.

Sono d'accordo sul fatto che le batterie dovrebbero stare nello stesso vano del motore e tutto il resto, ma nelle auto alettriche che ho visto, questo non avviene mai (se qualcuno ha un esempio in cui succede me lo segnali per favore), per cui bisogna valutare quanto possa essere realizzabile e conveniente portare avanti questo tipo di soluzione.

Resto comunque disponibile e d'accordo nel caso in cui si decida di concentrarsi su un unico modello, da qualche parte bisognerà pur cominciare no?

P.s. mi rivolgo a chi ha scritto il post riferendosi alla lancia Y: ne ho una anch'io ed ho valutato l'idea di convertirla, contattami e sarò felice di condividere con te le mie valutazioni.

Ciao a tutti.

Tipologia: qualsiasi vista la grande novità. La preferenza va per una comunissima 2 volumi, tipo Fiesta, Uno, Punto Etc.

Tienimi informato, sono veramente interessato.

Saluti

Backville

Paradossalmente la cosa su cuisono più indeciso è il tipo di motore..

in linea di principio sarei orientato ad un azionamneto asincrono.. per l'auto invece sono orientato alla CLASSE A (la vecchia) per due motivi molto semplici:

1) la mercedes l'aveva fatta per questo

2) se ne trovano ancora tante

 

se vuoi ne parliamo sul serio: [email protected]

ciao rberto

Ciao Jacopo,
bella idea!
mi servirebbe proprio un'auto elettrica, mi sto stancando dell'autobus ma voglio anche resistere dalla tentazione di acquistare un'auto a benzina o simili proprio adesso.
Spero che il progetto decolli in tempi ragionevoli.
Intanto mi prenoto per un'utilitaria.
Si potrebbe sfruttare un eventuale contributo di comuni-provincie -regioni, in fondo molti lo stanno danno anche per pannelli solari e caldaie.
Anzichè avere un unico investitore per 400000€ come leggo sul post, perchè non coinvolgere tanti piccoli investitori che credono nel progetto?

e se invece di cercare una ad una delle auto usate con motore fuso (che possono presentare altri problemi di usura come già fatto notare in altri topic), se si riuscisse a comprare delle auto nuove ma uscite di produzione?

so che i magazzini delle case automobilistiche sono pieni di auto invendute (fiat in primis ma credo che per le altre case la situazione non sia poi molto diversa) che vorrebbero vendere, magari trattando direttamente con la fiat e comprandole in stock si potrebbe ottenere un prezzo interessante avendo la sicurezza di un'auto nuova e utilizzando un solo tipo di auto si potrebbe ottimizzare al massimo la tecnologia a disposizione, andando così a recuperare magari sulla maggiore spesa iniziale

io pensavo alla multipla vecchio modello che è spaziosa e credo si presti bene a questo genere di modifiche, oltre ad avere un tetto ed un cofano molto grandi per i pannelli solari.

ora non so quanto possa essere fattibile tutto questo però credo che magari si possa provare a cheidere in giro...

confido in una tua risposta

 

Giuseppe







Un saluto a tutti.

Iniziamo col scegliere l'auto (restringiamo il campo come suggerisce MaurizioBologna).

Io pensavo ad un’utilitaria tipo:

- Punto, Panda, Seicento, Cinquecento (il modello anni 90 da un’abitabilità sorprendente), Polo, Fox, Lupo, Fiesta,  (usate o nuove invendute "fondi di magazzino")  tutte hanno 5 posti che eventualmente possono essere ridotti a 4 (a causa peso  batterie);
- Smart  usate con il motore fuso; il primo modello dopo 70.000 o 80.000 Km aveva il motore da revisionare ( pensate, se non sbaglio,  il progetto originale era stato concepito per un’auto elettrica) ; solo 2 posti.

Anche il vecchio modello di Multipla "fondo di magazzino", come suggerito da Giuseppe, sarebbe un ottimo modello: su tale modello è presente molto posto per l'alloggiamento delle batterie, anche sotto il pianale, dove trovano posto le bombole nella versione a metano, rimanendo invariato lo spazio a bordo (se dovessimo ridurre di 1 posto passeggero  ne rimarrebbero 5) .

I modelli da me elencati dovrebbero essere molto diffusi sul mercato e non avrebbero problemi, sia di reperibilità dei pezzi di ricambio, sai di costi elevati di questi ultimi.

Una domanda ai tutti voi presenti: esiste una scelta migliore dal punto aerodinamico tra i modelli sopra elencati? Quali modifiche proporreste per migliorare l’aerodinamica?

 Avete altri suggerimenti, sia sui modelli, sia sulle caratteristiche?

Il modello prescelto in base alle mie esigenze dovrebbe aver:

-        

accesso a tangenziali,  autostrade e similari

-        

autonomia di almeno 150 Km, con mantenimento nel tempo di tale prestazione (le batterie di ultima generazione, litio, zebra, ecc.. sapete che decadimento di prestazioni hanno dopo un certo numero di cicli di carica?)  

-        

se possibile, prezzo dell’utilitaria massimo euro 15.000 (conto sulla forza del gruppo d’acquisto) ;-)

Utilizziamo l’intelligenza collettiva come sanno fare tanto bene all’estero!
;-))  (http://www.sahkoautot.fi/eng)

Esistono vecchi modelli d’auto invendute nei magazzini dei grossi produttori d’auto? Se si quali?

Scusate se mi sono dilungato troppo, sono solo un ecologista appassionato dalle migliori intenzioni che aderisce pienamente al progetto proposto da Jacopo.

Samuele

è incredibile....stavo pensando la stessa cosa da mesi.dopo esser impazzito a cercare di acquistare un'auto elettrica per disperazione avevo deciso:bisogna fare da se,siamo in italia...ho anche provato un'ibrida,la prius,forse illuso dalla possibilità dichiarata 2 anni fà di renderla anche solo elettrica.hymotion era la ditta che doveva produrre le batterie e le pubblicizzava come una svolta,80 km di autonomia solo elettrica,e poi diventava una auto normale a benzina.la ditta prometteva di rendere disponibile al commercio un kit per la prius per iniziare...ora lo fanno ,con catena di officine che ti installano il kit(in usa)ma non parlano più della possibilità di sganciarsi dal petrolio,ma solo di consumare meno.vado a gpl da 30 anni,e non mi pare una gran rivoluzione la tecnologia ibrida per l'ambiente,tranne che per il recupero in frenata.ho perfino cercato almeno una ibrida elettrica-gpl,ma la faranno nel 2010.adesso avete veramente rotto.me la faccio.ne ho parlato a un mio amico meccanico,a un'altro carrozziere...stavamo studiando la cosa quando ho scoperto voi,anzi NOI.è bello sapere che non sei l'unico a voler scoprire se è il sole a girare attorno alla terra...saremmo interessati non a 1 ma certo a 2,forse anche 3 o 4 auto elettriche.vorremo però una station vagon o comunque qualcosa di grosso.fateci sapere.una risata...

Da Sviluppo Lazio ricevo questa e-mail, certo nulla a che vedere con il progetto di Jacopo, si parla solo di veicoli elettrici semplici, niente pannelli solari fotovoltaici, niente recupero energia in frenata e in discesa, niente luci a Led, a meno che qualche compagnia non realizzi qualcosa del genere. Io spero che Jacopo si lanci presto in questa impresa perchè so che l'obiettivo a cui punta non è lo stesso di una qualsiasi azienda automobilistica. Il testo è questo:

La Regione Lazio, tramite Sviluppo Lazio, promuove l'acquisto di veicoli elettrici mediante l'erogazione di 500mila euro nei Comuni di Roma e Frosinone. L'iniziativa è stata presentata il 16 settembre in una conferenza stampa alla quale hanno partecipato l'assessore regionale all'Ambiente Filiberto Zaratti, il direttore generale di Sviluppo Lazio Gianluca Lo Presti e il direttore regionale di Ambiente e Cooperazione Giovanna Bargagna. L'entità del contributo sarà pari al 30 per cento del prezzo di vendita con imposti massimi di 700 euro per le biciclette a pedalata assistita e per i ciclomotori, 1.000 per i motocicli e 2.000 euro di base per i veicoli elettrici commerciali.

"In questo modo - ha spiegato Zaratti - vogliamo favorire non solo la mobilità delle persone ma anche quella delle merci". I beneficiari dell'incentivo sono le persone fisiche residenti o domiciliate nei Comuni di Roma e Frosinone e le imprese con sede operativa negli stessi Comuni. "Tra i destinatari dell'iniziativa - ha aggiunto Zaratti - ci sono anche gli studenti fuori sede iscritti a Roma e Frosinone, nonché i dipendenti di aziende situate in questi due Comuni".

Il direttore generale di Sviluppo Lazio Gianluca Lo Presti ha sottolineato “lo sforzo compiuto per semplificare al massimo le procedure. Grazie alla procedura telematica, chi vuole usufruire dell’incentivo può farlo in modo rapido e sicuro. La novità di questo bando - ha poi aggiunto - è che il pagamento del contributo verrà effettuato direttamente all’acquirente beneficiario da Sviluppo Lazio entro 60 giorni mediante bonifico bancario”.

La prenotazione del contributo deve essere effettuata dal rivenditore presso il quale si reca l'acquirente/beneficiario per effettuare l'acquisto del mezzo incentivabile, mediante procedura on line (la prenotazione sarà possibile tutti i giorni dalle 9 alle 21).

La campagna prende il via mercoledì 17 settembre 2008 alle ore 9.00. Da allora è possibile collegarsi al sito di Sviluppo Lazio (www.sviluppo.lazio.it e www.incentivi.lazio.it) per effettuare la prenotazione dell'incentivo.

Per saperne di più vai alla pagina:
http://www.sviluppo.lazio.it/leggi.asp?lcat=21

Ulteriori informazioni al Numero verde Investelazio 800 264 525.

ciao, mi chiamo enrico, sono molto interessato al Vostro
progetto di realizzare un'auto elettrica od almeno un kit da installare
su di un'auto convenzionale come per il gpl o metano.
Vorrei aderire al progetto.
Volendo si potrebbe fondare una società con del capitale per arrivare
alla cifra di 400000 euro.Magari se siamo in 10 mettiamo 40.000 euro a testa o se siamo in 100 mettiamo 4.000 euro a testa.(è ovvio che non si decide in 100 ma ci sarebbe un CDA).che ne dite?
Inoltre per aumentare l'autonomia dell'auto si potrebbe applicare un generatore
da 3 o 4 kw (o gruppo elettrogeno) rendendo l'auto un ibrido, però al
contrario di come vengono prodotte oggi le auto ibride dove l'elettrico
è al servizio dell'endotermico a benzina, qui sarebbe il motore a
benzina che ricarica le batterie per il motore elettrico aumentandone
la durata e quindi la percorrenza in km, inoltre il consumo di benzina
sarebbe di molto inferiore ad una normale auto,basti pensare che un
generatore con pochi litri "lavora" per molte ore,anche giorni.
Volendo il generatore può essere diesel o più opportunamente a
benzina e GPL, quest'ultimo comburente(il GPL) ci permetterebbe un ulteriore
risparmio economico.
Quindi si avrebbe un'auto perfetta: principalmente elettrica, quando
le batterie scendono al di sotto del 60-70% si attiva il generatore che
le ricarica, il quale consuma GPL, che costa poco(metà della benzina) e
inquina poco anzi pochissimo,considerando anche il fatto che  il
generatore funzionando a  regimi bassi e costanti,senza picchi, consuma poco.
Se noi apriamo la strada invertendo la rotta(del petrolio) altre case
poi ci seguiranno.
Che ne dici Jacopo?
Fondiamo una società tutti insieme?Magari l'auto,o meglio i pezzi li facciamo costruire in Cina e poi li assembliamo qui in italia, come ha fatto la DR motor company di Massimo Di Risio. 
E realizziamo i nostri sogni?
E magari brevettiamo il tutto...

Sono d'accordo con enrico. La cosa migliore, buoni propositi e disponibilità a parte, sarebbe quella di costituire una società ed approfittare dei finanziamenti come quelli proposti da Sviluppo Lazio. Certo, la cosa non è semplice....garanzie, competenze, ruoli da definire....inoltre immagino che un pò tutti abbiamo un "primo lavoro" cui dover render conto....immagino che internet potrebbe essere un grandissimo aiuto.

Cmq mi ripeto....come alcuni già hanno segnalato, anche io collaboro con una grande azienda che lavora per Agusta, FIAT e Finmeccanica, sta investendo in progetti basati su energie alternative e vorrebbe affrancarsi dal contoterzismo.

Se si riuscisse ad essere un pò più risoluti....

 

Mettere insieme quel che dici comporta una mole di lavoro spaventosa. E come valutare l'efficienza dei manager che gestiscono il tutto. Il rischio disastro non è solo teorico.
Io sono a delfino su troppe altre storie per gestire una matassona del genere. Condivido comunque l'idea.

Con estremo interesse vado leggendo i messaggi e i commenti, da voi tutti diffusamente elargiti in questo blog, nel tentativo di offrire il vostro contributo alla realizzazione di un prototipo di auto elettrica a prezzi piu' economici di quelli correnti ed il piu' possibile identici a quelli delle auto ad alimentazione tradizionale. Cio', in quanto sin dall' inizio dell' introduzione dei sistemi di energia alternativa ho suggerito a miei clienti e fatto da loro conseguire la relativa, integrata ed ottimale utilizzazione nel settore delle costruzioni, fino a far raggiungere il massimo risparmio energetico e zero impatto ambientale. Da qualche tempo, poi, mi sono lasciato prendere dall'approfondimento delle mie cognizioni nel settore della mobilita' elettrica, unico autentico business degli anni a venire, in funzione del primo traguardo del 2020, in cui dovranno essere adempiuti gli obblighi, dettati ai Paesi della Comunita' Europea, tra cui l' Italia: 20 - 20 - 20, cioe' a dire: riduzione di almeno il 20% di emissioni del gas serra; incidenza dell' energia rinnovabile, non inferiore al 20%, sui consumi finali lordi di fonti energetiche diverse; ridimensionamento di almeno il 20% dell' impatto ambientale.
Mi permetto, percio', sottolineare alla vostra attenzione le difficolta', che regnano nel settore specifico e che ostano alla piu' sollecita e massiccia introduzione nel mercato di auto elettriche, da noi tutti ambita (per il noto risparmio, che a ciascuno di noi deriverebbe dal rilevante minor costo della relativa alimentazione: circa €. 0,025/Km. di energia elettrica contro €.0,123/Km di carburante). Gia' essa sola determinerebbe un automatico forte ridimensionamento degli attuali costi di produzione e prezzi di
vendita.
Da un calcolo approssimato, allo stato da me eseguito, opinando la realizzazione e l' immissione nel mercato entro la fine del decennio in corso (sino al 2020) di almeno 6.900.000 auto elettriche, corrispondenti al 20% delle auto in circolazione ad alimentazione tradizionale (che ad oggi sono circa 34.500.000), nonche' delle relative infrastrutture (per produzione e fornitura di energia elettrica da impianti solari, fotovoltaici ed eolici) , le multinazionali compagnie petrolifere, tra cui quella statale, subirebbero un invenduto di carburante, corrispondente ad oltre €. 2,5 miliardi per anno ed al nostro Governo deriverebbero minori entrate fiscali per circa €. 1,5 miliardi per anno.
Cosi' stando le cose e' lodevole ogni tentativo di assumere la paternita' di qualsivoglia iniziativa privata, che possa attenuare al massimo gli effetti perversi di tale stato di cose - che durera' chissa' sino a quando (nonostante i ripetuti programmi statali di promesse di interventi in tale settore) -, e consentire, almeno ai piu' bisognosi, di utilizzare l'auto, non come bene di lusso, ma come strumento comune e necessario di vita quotidiana.
Va da se' che cio' sara' sempre piu' agevole e possibile, se maggiore e qualitativamente anche ben assortito (con la presenza di tecnici, professionisti, operai ed esperti del settore) sara' il numero delle persone, che partecipassero a tale iniziativa (l' unione fa la forza!).
Ed ogni programma va approfondito e studiato, tenendo in massimo conto l' ostracismo, che si incontrera' nel corso della relativa realizzazione, da parte di Enti, Istituti, Uffici Pubblici e Banche, prima di passare alla relativa realizzazione.
Vanno conseguentemente ricercate e cooptate tutte queste persone, che ho gia' visto numerose e qualificate nel seguire e commentare questo blog.
Va da se' che, se volete, potete anche contare sul mio apporto, personale e professionale.
Cordiali saluti a tutti.

Avv. Ciro L o m b a r d i
V i a S e b i n o n . 11
00199 - R O M A
email:[email protected]
tel. 3316530765-3271296236

Si potrebbe partire da qui.

 

METROCUBO 5 Posti Pesentata al Salone di Francoforte nel 1999 Progetto di vettura ecologica, in questo caso ibrida e urbana, sviluppato con 9 partners tecnici e in particolare con la Michelin. Grazie all'adozione del suo Pax System si è ottenuto un pianale totalmente piatto e ribassato capace di offrire un'abitabilità modulare per 5 persone in soli 2,58 metri di lunghezza della vettura. Partners: Michelin - Lombardini - Siemens - Exide - Valeo - BBS-Riva - Webasto - Vickers - IsoclimaAerospace - Technogel Dimensioni: passo 1850 mm, lunghezza 2580 mm, larghezza 1780 mm, altezza 1640 mm Motorizzazione ibrida in serie, motogeneratore 500 cm3, 2 cilndri 7 kw Lombardini; motore elettrico Siemens, coppia massima 125 Nm, potenza massima 35 kw, batterie di trazione compatte 12 V Exide-Tudor Drysafe Multicraft, generatore brushless Vickers 7 kw. Premi: 1° premio "Interior Concept", 1999 - 2° premio "Environmental Concept", 1999 - 3° premio "Safety Concept", 1999; "Miglior Design Tecnologico", Challenge Bibendum Michelin 2000.

http://www.pininfarina.it/index/storiaModelli/Auto-Elettrica/city-car-Pi...

 

Carissimi,
ringrazio tutti per i contributi, raccogliere le informazioni in questa fase è essenziale.
Credo però di dover chiarire che io non credo sia possibile affrontare un simile progetto soltanto con un po' di buona volontà.
Per costruire una società serve qualcuno che se ne faccia carico completamente e che investa lavoro, arrivi a un progetto credibile e circostanziato, con dietro contratti con le autoofficine in grado di costruire e/o quant'altro...
Solo a questo punto potremo lanciare una proposta e trovare adesioni. Sul nulla non si trovano dieci persone che ci mettano 40 mila euro. L'esperienza del gruppo di acquisto dei pannelli fotovoltaici mi dice che per avere un risultato decente tocca lavorare gratis a tempo pieno per un anno. E sui pannelli partivamo da un prodotto che era sul mercato. Qui si tratta addirittura di inventarselo.
Il problema del movimento ecotecnologico in Italia è che non è ancora riuscito a esprimere una generazione di imprenditori etici.

..ma Jacopo,una volta definito un budget, 400.000 euro, la persona che viene designata o trovata o costretta non lavorerà gratis ma percepirà uno stipendio di, per esempio, 1200-1500 euro al mese, pagato dalla società neoformatasi.

Non è giusto che per tot tempo, 6 mesi o un anno o più, qualcuno si sobbarchi l'onere di realizzare un sogno condiviso da molti e allo stesso tempo viva sotto un ponte e chieda l'elemosina.

D'altro canto la persona designata non può e non deve gozzovigliare.

E' ovvio che bisogna porsi degli obiettivi e cercare di raggiungerli, altrimenti si trova un sostituto.

Quando si fa una società si considera tutto, anche questo, non certo trascurabile, aspetto.

Ma d'altra parte i soldi non ci sono. Non c'è un movimento efficientemente organizzato intorno alle ecotecnologie.
Il gruppo di acquisto fotovoltaico lo abbiamo realizzato grazie a un gruppo di persone che hanno lavorato senza ricevere soldi per più di un anno.
Ma non abbiamo altri disposti a fare altrettanto in tutti i settori, per questo ci muoviamo così lentamente.
Per il momento ci son 4 volontari che seguono la ricerca di prodotti per un gruppo d'acquisto eolico e una persona che segue il gruppo d'acquisto biomasse. Merci Dolci sta invece per chiudere il solare termico... Il tutto con mille difficoltà...
Hai mica 500 mila euro che ti crescono... Putacaso...

non sono interessato all'auto ne sono un imprenditore etico,

credo di avere comunque info per voi,

personalmente ho costruito una bici elettrica, fatta apposta per le salite genovesi, quindi con molta potenza.

la ruota elettrificata che uso puo' essere alimentata fino a 92 volt (produttore crystalite, cinese) e già a 72 v sviluppa circa 2 cv alla ruota.

... credo che fare un quadriciclo con 4 ruote elettrificate (o forse ne basterebbero 2 per semplificare lo sterzo) dovrebbe essere una questione di assemblaggio e omologazione

ATTENZIONE! ... a mio avviso la maggior parte dei progetti esistenti sono "fuori target" ... allo stato attuale credo che la soluzione del quadricilo leggero sia la migliore, anche dal punto di vista energetico, perche far girare 2000 kg quando con 150 fai tutto? ...

se siete interessati a maggiori approfondimenti su questo forum di bici elettrificate c'e' un'arte fai date.... magari riusciamo a collaborare...

ciao!

Io posseggo gia una Maranello SCB ibrida. E per adesso non uso un quadriciclo PGO Bugster con motore

150 cc si potrebbe vedere se col nostro far da soli si riuscisse ad elettrificarlo.Puoi vederlo sul mio sito non commerciale.

[email protected]

www.clubfaidate.it

Un saluto a tutti.

Mi presento: sono un ingegnere meccanico che si occupa di energie alternative a 360°.Tra le altre cose, collaboro con una società di Palermo che costruisce AUTO ELETTRICHE 100% italiane.

La società si chiama SECA AUTO, e dal 2003 produce veicoli commerciali leggeri (omologati come quadricicli da trasporto) con caratteristiche similari a quelle da voi richieste:

- Autonomia 100 km

- velocità oltre i 50 kmh

- ricarica in 8 ore

- basso costo delle batterie

- prezzo 15.000 euro +iva

I dettagli li potete trovare sul sito www.secaauto.com

 

Ma non finisce qui: attualmente stiamo sviluppando un modello di veicolo ibrido ed una versione "cittadina" del modello pick-up, per cui si potrebbe cogliere l'occasione per mettere a punto un modello con le caratteristiche da voi richieste, nel momento in cui un certo numero fosse concretamente interessato all'acquisto.

La SECA possiede già un'omologazione europea per i suoi modelli (ed è quello che conta veramente in una società di produzione di veicoli) e, a differenza di altri modelli presenti sul mercato, le sue auto non sono adattamenti di auto con motore a benzina in auto elettriche, ma VEICOLI ELETTRICI PROGETTATI COME TALI, infatti, caso unico nel mercato, l'auto è stata disegnata attorno al vano BATTERIE, le quali sono ESTRAIBILI in 5 minuti, e quindi anche sostituibili (è come ricaricarle del 100% in 10 minuti).

Altro vantaggio per la vostra iniziativa, è che l'officina, i tecnici e gli ingegneri già ci sono, per cui si pagherebbe solo il costo di progettazione e costruzione dell'auto, con un enorme risparmio sui costi e sui tempi (potreste avere un modello già omologato in pochi mesi o un nuovo modello entro un anno).

Penso sia troppo lungo riportare tutti i dettagli in questo post, però se pensate che ci siano i presupposti per lavorare insieme potete scriverci all'indirizzo [email protected].

 

 

Se c'è una disponibilità immediata cosa aspettiamo?
Al momento abbiamo una ventina di adesioni ma se ci fosse una proposta concreta ne troveremmo molte di più...
Potremmo vederci e parlarne.
Telefonami allo 075 9229911 (alcatraz)

  

Salve,

mi sono appena iscritto poichè il blog è uscito in una delle mie ricerche..

ho visto molte idee interessanti...

io sono partito con l'idea della trasformazione qualche mese fa e dopo alcune ricerche ho concluso che la migliore auto (secondo me) da trasformare è la CLASSE A vecchio modello (per intenderci la W168 secondo la nomenclatura MERCEDES); dovete sapere che la mercedes aveva nel progetto già in mente di fare la versione elettrica o fuel-cell (che poi è comunque elettrica) ed infatti ne esisto circa 1000 esemplari con questi due tipi di propulsione, infatti se osservate il pianale ha esattamente lo spazio per il vano batterie tanto che la batteria è ai piedi del sedile anteriore destro; si consideri che è una delle auto ancora più diffuse in europa; è un ottimo compromesso tra utilitaria ed auto spaziosa.

molte delle idee che ho visto le sto già attuando:

  • ho iniziato lo studio dei disegni mercedes per la trasformazione;
  • ho fatto una socieà a roma nel cui oggetto sociale c'è la trasformazione e costruzione di veicoli per sfruttare alcuni finanziamenti della regione lazio;
  • ho contatti molto stretti con una università per il discorso compatibilità elettromagnetica;

i rendo disponibile per assistere il gruppo di acquisto e ovviamente farne parte e nel frattempo attendo utenti per il mio (modifica di una classe A) che è già partito (molto lentamente)

chi volesse davvero investire tempo e/o denaro può contattarmi al seguente indirizzo:

[email protected]

ciao

Bene!
Il gruppo d'acquisto langue perchè manca chi voglia occuparsene professionalmente.
Ora arrivi tu con questo intento e sono entusiasta.
Il tuo approccio mi sembra concreto e efficiente.
Spero che tu riesca a arrivare a una proposta concreta di acquisto. Io la vorrei comprare subito e ci sono una ventina di adesioni arrivate a alacatraz.
Facci sapere come va.

Bene,

io credo che, se accettato il modello, una ventina di esemplari sono sufficienti per ammortizzare il costo del prototipo; ho visto che in germania se ne trovano tantissime, anche a 2000€ e 200.000 km, e sono gia informato su come poartarle in italia con taga provvisoria (ovviamente questo non serve se se ne prendono venti e si trasportano su bisarca); per ridurre i costi avevo pensato di fare tutte le prove con batterie al piombo e farla omologare con quelle (con un peso finale pari a quello di progetto anche se l'autonomia fosse di 20km per l'omologazione va bene) e poi sostituirle dopo (la tecologia della batteria non rientra nell'omologazione); è chiaro che per dare uno slancio all'operazione ci vorrebbero delle adesioni formali (non ho mai realizzato un gruppo di acquisto) con le dovute garanzie per tutti.

a presto: [email protected]

 

Il costituendo gruppo d'acquisto per l'auto elettrica ha fatto un passo in avanti proprio nel giorno della vittoria di Obama (sincronicità?). Grazie a un messaggio postato nel blog sono entrato in contatto con Marc'Alberto Di Marco presidente della cooperativa Seca di Palermo che ha omologato e commercializza da alcuni anni un mezzo completamente elettrico. Stamattina ho parlato per un'ora abbondante con Di Marco sulla possibilità che loro producano anche mezzi modificati e il discorso apre molte possibilità. Vedremo... Intanto eccovi un video che presenta i mezzi e ne specifica le caratteristiche.
Il link del sito è http://www.secaauto.com/

Certo che partire con qualcuno che ha già una struttura non sarebbe male,

tuttavia io credo che il problema della trazione elettrica sia di origine prettamente culturale per cui senza dilungarmi in filosofie, credo che l'auto deve essere un'auto, non un quadriciclo leggero..

opero nel fotovoltaico dal 2003, quando si girava per proporre alla gente di aderire ad un bando regionale (max 20kW) e ti guardavano come un alieno, oggi tutti chiedono (almeno a parole) di fare un impianto o peggio ancora di entrare in socetà...

io credo che anche il solo fatto di essere attrezzati per quando le case automobilistiche avranno deciso di parlanre sul serio (ci sono lanci programmati sul mercato per il 2009 - 2010) sarà già un ottimo trampolino, a quel punto si csatenerà la moda dell'elettrico ed il gioco è fatto.. io sono disposto a dedicare anche il 20% delle mie risorse (un giorno a tempo pieno alla settimana)

a presto!

magari presto ci sentiamo a telefono!

Buon giorno (o sera).

Sono un impiegato in una nota multinazinale americana di auto in crisi profona che ha raggiunto il valore delle azioni pari al valore che avevano nel 1947. La chiamerò in codice "motori generali"...umorismo a parte mi occupo di manufacturing engineering ed essendo nel settore automotive (non so per quanto) credo che i dati che hai presentato siano molto ottimistici (sia come costi che come utili) tuttavia avrai fatto le tue analisi. C'è un'altro fatto da dire...chi si muove con spirito etico non guarda troppo ai soldi. Io condivido l'iniziativa proposta. Dimmi cosa fare per aderire al gruppo di acquisto e... sono disposto a contribuire praticamente e professionalmente all'iniziativa.

un suggerimento...ottima l'idea di estrarre le batterie e caricarle in remoto (non tutti hanno garage).

credo che le caratteristiche proposte di autonomia 150km e velocità 100km/h siano obbiettivi minimi. I quadricicli leggeri non hanno velocità del genere e non hanno dotazioni di sicurezza ormai indispensabili

ciao...

Ciao Maxferrara,

io mi sto accingendo ad iniziare un mio progetto (puoi leggere di cosa si tratta qualche riga sotto), tu che competenze specifiche hai? come pensi di poter contribuire?

[email protected]

 

Buon giorno,
sono molto interessato alla possibilità concreta di realizzare un'auto elettrica a partire da "vecchie" auto e vorrei avere informazioni sullo stato dell'arte del gruppo di acquisto che mi sembra di aver capito dovrebbe essersi già formato...
Ho alcune domande da farLe, sperando che possa rispondermi o indicarmi dove documentarmi meglio: secondo lei è possibile partire da un modello di auto tipo van, ad esempio un VW Transporter o un Renault o un Multivan? altrimenti detto, dove recupero informazioni sulla potenza elettrica necessaria a muovere un mezzo più grande di una cinquecento di una city car? riguardo ai tipi di motore, ma non sarebbero meglio 2 motori alla ruota? potendo così posizionare le batterie nel vecchio vano motore? ma questi motori sono impermeabili? che succedderebbe per esempio se si allagsse una strada? ha altre utili informazioni o suggerimenti da darmi?

saluti,
tommaso

 

In realtà ne ho poche da dare.
Quello che cerchiamo è proprio che possa gestire tutti i problemi di un gruppo d'acquisto. Anche quelli conoscitivi.
Comunque non credo ci siano problemi per grandi mezzi. Il problema è solo il costo delle batterie, cioè quante se ne comprano per volta.
La soluzione dei due motori per le due ruote mi sembra sensata e ne ho sentito parlare. Sulla fattibilità non so.
Nel frattempo ho deciso di comprare una 600 elettrica, usata ma praticamente nuova (10.000 chilometri), rimessa a posto con batterie nuove e aggiunta di pannello solare sul tetto (Sun Power), 1 kw in 5 mq, ovviamente non c'è spazio per 5 mq di pannelli, lo dico per dire che ci metto quelli più efficienti per mq).
Ce ne sarebbero 18 disponibili. Appena so il prezzo esatto (sotto i diecimila euro comunque) vi faccio sapere.
Per le caratteristiche tecniche vedi

http://www.fiatgroupautomobilespress.com/index.php?method=cartelle&actio...

http://mondoelettrico.blogspot.com/2008/02/fiat-seicento-elettra.html

Ciao Jacopo,

da qualche settimana leggo gli sviluppi di questa tua interessante iniziativa.
Da qualche settimana in più, sto facendo a livello professionale studi approfonditi di fattibilità circa la posibilità (reale/realistica) di istituire un gruppo d'acqusito finalizzato alla conversione di auto elettriche.
Infatti sto per avviare una attività volta ad offrire componenti e assistenza (sia tecnica che burocratica) per la conversione di auto elettriche.

Ma non sono venuto qui per fare pubblicità.
Piuttosto, voglio informarvi che in giro in europa stanno sbocciando iniziative del tutto simili alla tua.
Anche la EAA Europe (chapter europeo della Associazione Auto Elettriche) di cui sono il primo iscritto italiano sta per avviare/coordinare un progetto simile.
In questa fase si stanno definendo i componenti (scelti per caratterisitiche specifiche in rapporto al prezzo) per questa ipotetica conversione "di massa".
L'auto identificata è la Mercedes Classe-A per gli stessi motivi di cui ha parlato l'utente Roberto_effe.
(ulteriori dettagli sono presenti sul sito eaaeurope.org)
Il grosso problema sta negli ostacoli che presumibilmente i costruttori (e , ahimè, anche alcuni produttori di componentistica per auto elettriche) alzeranno nei confronti di iniziative simili. Ciò può sembrare anacronistico, ma vi assicuro che questa tematica tocca "nervi scoperti" dell'industria automobilistica e vi lascio immaginare le conseguenze..

Invito comunque gli interessati ad aderire ad una qualsiasi di queste associazioni poichè ciò aiuta a far conoscere le potenzialità della autotrazione elettrica e le documentazioni disponibili fanno luce su tanti aspetti tecnici legati a questa tematica.
Un'altro gruppo "open-source" in finlandia (e-cars now) sta procedendo alla realizzazione di un prototipo di E-corolla (toyota corolla convertita elettrica) e sta ponendo le basi per un gruppo d'acquisto di 500 persone (i finlandesi sono 5 milioni, in italia siamo 55 milioni...).
La EAA Europe è in contatto con questo gruppo e speriamo di collaborare con la propria iniziativa per abbattere ulteriormente i costi di acquisto dei componenti.

Anche Eurozev da quel che mi risulta sta facendo un ottimo lavoro di sensibilizzazione e promozione.

Conto di fornirvi aggiornamenti interessanti nelle prossime settimane e spero che il lavoro che sto svolgendo possa presto ritornare utile anche alla tua iniziativa.

eaaeurope.org
Electric Auto Association - Europe

Caro Roberto
innanzi tutto grazie per le informazioni. Sopratutto quelle sul gruppo d'acquisto in Finlandia. Puoi indicarmi un sito dove ne parlano? Mi piacerebbe molto pubblicare la traduzione in italiano della loro proposta. Sarebbe un'informazione da far girare per convincere anche il movimento italiano che certe cose si possono fare veramente e non siamo i soliti pazzi esaltati.
Ovviamente è anche interessante il fatto che tu voglia creare un'impresa che si occupi di assistenza allo sviluppo di questo settore.
Per quanto riguarda l'omologazione e le opposizioni delle ditte produttrici il problema ha una soluzione: come scrivo nell'articolo si omologa l'auto presso una sede in Italia di aziende tedesche che ti omologano il mezzo senza che si debba portarlo in Germania, con un costo di 1600 euro circa. Tra l'altro fanno una verifica vera del mezzo e quindi ti danno garanzie sull'affidabilità.
Il problema della modifica infatti è che l'auto deve essere sicura: il peso del gruppo delle batterie deve essere bloccato molto bene alla scocca dell'auto sennò durante un incidente può sganciarsi e schiacciare i passeggeri. No buono.
Buon lavoro e aspetto se puoi darci altre informazioni.
Grazie

Mi sono unito a questo gruppo xche ritengo l'argomento veramente interessante ma vi faccio presente che esiste la realta' Cina....ho visto una vettura molto simile a Smart , elettrica ,6,5 kw a meno di 5.000 €.....bisogna vedere x omologaz, ed altro .qualcuno ha esperienza in questo?

 

[email protected]

segnalo un'altra iniziativa di gruppo d'acquisto per auto elettrica. sono già 386.... l'unione fa la forza

http://www.energoclub.org/

ciao

Salve a tutti,

mi ero un po allontanato dal blog perchè ho visto che non si muoveva gran che, ma nel frattempo ho lavorato (all'auto si intende)..

ho messo insieme un po di fattori necessari al progetto, ho l'inverter, il motore ed un avantreno della CLASSE A per realizzare gli accoppiamenti (la macchina la compro alla fine).. ma la cosa più importante è lo spazio ed un paio di persone decise a lavorarci; mi sono procurato i recapiti di un ingegnere della MERCEDES ITALIA che si occopa delle omologazioni (ma non l'ho ancora contattato), al fine di affrontare il discorso del nulla osta (contandosul fatto  che la mercedes NON è la fiat); credo che per fine anno avrò (lavoro, quello vero, permettendo) un prototipo funzionante;

nel frattempo Jacopo, a me la seicento elettra potrebbe interessare, quindi fammi sapere appena hai notizie;

DECISIONE IMPORTANTE: sono disposto a farmi promotore del gruppo di acquisto (tanto l'attività la faccio comunque) per cui visto che avete già esperienza in tal senso, dimmi se c'è qualcosa da formalizzare  se bisogna costituire un'associazione o che altro;

A presto [email protected]

 

Interessante il lavoro che stai facendo. Fondamentale che si cerchino diverse strade...
Per l'omologazione credo che avere l'autorizzazione in Italia sia difficile perché le aziende fanno cartello difendendo questa legge assurda che prevede che chi compra un'auto non possa modificarla. Come scrivo nell'articolo, con 1600 euro si può aggirare il problema omologandola presso un istituto di certificazione tedesco con sede in Italia. E si ottiene anche un'analisi tecnica che comunque è una garanzia di sicurezza. L'auto può quindi circolare in Italia e la puoi comunque anche scaricare fiscalmente senza problemi.
Buon lavoro.

Lo so, era per risparmiare qualcosa sui 1600 euro, che su una mini serie incidono comunque,

tu, jacopo ti potresti ocupare della parte omologazione?

ciao

[email protected]

TECNOLOGIA, PASSIONE, TUTELA DELL'AMBIENTE DAL 1987

 

MICRO-VETT S.p.A. è azienda leader in Italia - e tra le primissime in Europa - per la progettazione e la costruzione di veicoli a trazione elettrica. Associata all'ANFIA (associazione nazionale dei costruttori automobilistici) dal 1992, Micro-Vett opera sin dal 1987 nel settore della trazione elettrica stradale prima attraverso la realizzazione di micro-vetture per la città, poi (1991) con l'elettrificazione di veicoli commerciali leggeri, medi e pesanti. Tutto il know-how (motore elettrico, adattamenti, omologazioni) è originale Micro-Vett

 

Porter Piaggio Micro-Vett: di serie dal 1995

Daily Iveco Micro-Vett: dal 2002

Daily Bimodale Micro-Vett: dal 2002

Albatros Elettrico Micro-Vett: dal 2002

35 Q Elettrico Micro-Vett: dal 2002

Ydea Electric: dal 2002

Doblò Elettrico: dal 2006

Grazie Jacopo per la notizia interessante. Un saluto a tutti. Sinceramente non ho letto nel dettaglio tutti i commenti anche perchè, in linea di massima, mi
sembra di aver visto che le auto elettriche rimangano comunque per un uso prevalentemente
cittadino e sono certo che questo è uno dei principali fattori, oltre ai prezzi
ancora elevati, della sua scarsa diffusione. Dico la mia idea a riguardo e naturalmente
mi attendo critiche più costruttive che aspre, non sono un ingegnere e pertanto può
essere che starò per dire una grossa fesseria. Sono dell' opinione che l' operazione
più conveniente per tutti sia la conversione dell' auto che già si possiede, naturalmente
a condizione che sia ancora in buone condizioni meccaniche. Principalmente spronerei
alla trasformazione tutti i proprietari di vetture fino ad euro 3 al massimo, con i
classici incentivi statali, che dovrebbero essere estesi anche agli installatori in
modo tale da invogliarli a prezzi molto più contenuti. Il risultato sarebbe cominciare
ad eliminare dalla circolazione le vetture più inquinanti senza "costringere" il
proprietario a spese folli per l' acquisto di un' altra auto, per quanto con motore
fuso, senz' altro più costosa di una modifica all' auto già in proprio possesso.
Le risorse economiche, accordandoci tutti per la mia proposta, non le indirizzerei
a contorni accessori quali l' assicurazione, la marchiatura dei cristalli, ecc., questo
perchè chi ruba auto, considerando la scarsa autonomia delle elettriche, non credo
sia interessato a prelevare una vettura col rischio di rimanere senza energia dopo
pochi chilometri (e comunque già questo, volendo, dovrebbe influire sull' abbassamento
del costo assicurativo). Inoltre, per mia esperienza personale e non credo solo mia,
le assicurazioni ormai danno solo una "mancia" in caso di furto, specialmente in caso
di auto datata ed italiana. Semmai indirezzerei principalmente gli eventuali fondi
per aumentarne l' autonomia che rimane troppo scarsa. Nel mio caso, e come me molti,
dovrei avere due auto e di conseguenza doppia assicurazione (quì non siamo in Svizzera
dove si può assicurare una sola targa) e fare doppia manutenzione e non mi converrebbe
più. Parlo di due auto perchè avendo i genitori a 750 km di distanza, con un' auto
elettrica sarebbe problematico avventurarmi in autostrada, inutile elencare i
perchè, direi che sono chiari a tutti. Pertanto, a costo di ripetermi, una ricerca
seria, con ingegneri seri con inventiva che vada al di fuori dei soliti schemi
accademici, potrebbe portare ad eliminare questa grossa pecca delle vetture a trazione
elettrica. Fin' ora, e mi chiedo perchè, non ho sentito molto parlare di carica
della batteria combinata, ovvero sento sempre e solo parlare di frenata con recupero
di energia e pannelli solari, che sono insufficienti per un' autonomia decente. Ad
esempio, perchè non implementare diverse turbine a vento da installare dietro la
candra anteriore, al posto del radiatore che sparirebbe, visto che comunque con
l' auto in marcia il vento per azionarle certo non mancherebbe? Più sistemi integrati,
e comunque economici ed ecologici, aumenterebbero di parecchio l' autonomia. Naturalmente
questa è solo una mia idea, ma un ingegnere potrebbe inventarsi qualcosa di sicuramente
più interessante. Ho una Fiat Punto del 1999, un' auto che va egregiamente anche se
purtroppo, essendo una euro 2, oltre che a inquinare consuma benzina che purtroppo
cresce di costo ormai con poco controllo, eppure mi consente viaggi lunghi, per cui
non la convertirei mai con la tecnologia elettrica odierna, anche se a malincuore, per
questo credo che allo stato attuale la diffusione di vetture elettriche rimarrà molto
limitata. Spero che qualcuno si ingegni per bypassare questo grosso ostacolo, dopodichè
sarà il caso di concentrarsi anche sull' assicurazione o su dispositivi antifurto
più sofisticati. Ringrazio tutti per l' attenzione. Saluti.
Gianfranco - Lodi

richirocca

Sono neofita ... ma qualche tempo fa mi impressionò un brevetto dell'Università di Padova (mi pare ... ) che avrebbe ralizzato una batteria al magnesio ... SINTETIZZO.

- più piccola delle tradizionali

- più performante delle tradizionali

- NON minimamente inquinante ...

Quello che mi colpì fu che l'articolo si concludeva dicendo sostanzialmente: va bene , va forte , non inquina , ma nessuno la vuole ... e dire che qando è esausta puoi mangiarti il magnesio che fa pure bene ai muscoli !!!

Se qualcuno riesce a dargli eco ... saluti a tutti.

Ne abbiamo parlato su Cacao 9 anni fa, di queste batterie e del perchè non sono ancora in commercio.
Fottuti bastardi!
Ecco gli articoli del 1999 e del 2004.

4 Novembre 1999
SUPERBATTERIA ECOLOGICA
di Sergio Tomat

Due ricercatori dell’Università di Padova hanno inventato una nuova batteria non inquinante e dalle prestazioni migliori rispetto a quelle tradizionali.
Gli inventori sono Vito Di Noto del Dipartimento di Chimica Inorganica (Cima) e Maurizio Fauri del Dipartimento di Ingegneria (Dei).
La nuova batteria utilizza come ione attivo il magnesio ed è destinata a soppiantare le batterie al litio in commercio dai primi anni ’90. Facendo un paragone con quest’ultima, la nuova batteria ha una densità di carica doppia, una densità di energia superiore del 50% e un rapporto energia/peso cinque volte migliore.
Ma non basta: essendo priva di liquido, funziona anche con temperature che possono andare dai –40 fino ai +200 gradi centigradi, cosa che apre la strada a una serie vastissima di possibili applicazioni (la useremo anche nelle astronavi?).
E per di più non inquina. Mentre una batteria al litio esaurita diventa un rifiuto tossico, il magnesio al limite si può anche mangiare (invece di comprarci la magnesia in farmacia potremo prendere quella delle batterie esaurite) Troppo bello per essere vero? E allora sentite questa: un’automobile elettrica alimentata con questa nuova batteria ha un’autonomia di 1.000 chilometri (la panda elettrica della FIAT fa al massimo 200 km.)!
La favoletta ha addirittura un lieto fine: il brevetto è stato depositato il 29 luglio scorso, non dai due inventori, ma a nome dell’Ateneo Padovano, che quindi ora ne possiede tutti i diritti. È la prima volta che succede nei quasi 800 anni storia dell’Università di Padova. Così come forse non succede spesso che esperti di discipline diverse superino rivalità, gelosie, nonché l’orticello delle rispettive specializzazioni e mettano in comune strutture, saperi e risorse umane per ottenere un risultato fuori del comune.
Una storia esemplare come quelle dei filmoni americani. Un fulgido esempio di applicazione del genio italico e allo stesso tempo una dimostrazione di autentico disinteresse e dedizione alla comunità.
Una storia che non poteva non meritare il plauso delle massime autorità dello Stato (e magari anche il conferimento di qualche bella onorificenza) e articoli in prima pagina nei maggiori quotidiani…
E invece no! La notizia di questa scoperta è rimasta sepolta nelle pagine interne di qualche quotidiano locale (come “La Nuova Venezia”, edizione del 28/10/99).
Perché tanto disinteresse?
Indovinate un po’…

04 novembre 2004

Ho telefonato al professor Fauri, che dirige una delle
aziende che "comprano lo spreco" di cui ha parlato
anche Report (http://www.report.rai.it). Ho cosi'
scoperto che si tratta di quel Maurizio Fauri che
intervistammo per Cacao anni fa. Aveva inventato
(insieme a Vito di Noto) una batteria al magnesio che
dura di piu', costa di meno ed e' completamente
ecologica
(http://www.alcatraz.it/redazione/news/show_news_p.php3?NewsID=358 ).
E siccome sono persone oneste da far
schifo avevano lasciato la scoperta all'Universita' di
Padova, presso la quale lavoravano come docenti.
Avevamo allora denunciato il fatto che l'Universita'
avesse bloccato con artifizi burocratici la diffusione di
questa nuova tecnologia. Cosi' i due scienziati non solo
non si arricchirono in modo spaventoso per la loro
onesta' ma non ebbero neppure la gloria e la
soddisfazione di veder utilizzata la loro scoperta con tutti
gli incredibili benefici ecologici che avrebbe portato. E
ancora stanno aspettando che l'Universita' decida come
rendere possibile la vendita o l'utilizzo di un brevetto
scientifico di inestimabile valore (burocrazia, oh cara!).
Pero' evidentemente non si sono persi d'animo. Invece
di suicidarsi perche' il mondo e' crudele, darsi all'alcool
o alle droghe o annichilirsi con la pornografia e i
videogames, sono mentalmente sopravvissuti ad anni di
battaglie tecnico-legali per rendere disponibile la loro
invenzione.
Dalla loro presumibile incazzatura e' nata un'azienda per
l'acquisto dello spreco e sono riusciti a concludere le
prime esperienze con alcuni comuni.
E addirittura a farlo sapere a milioni di italiani grazie a
Report (grazie, Report, grazie!).
Beh, ho telefonato al professor Fauri per fargli i
complimenti e perche' volevo sapere quanti comuni lo
avevano contattato a cinque giorni di distanza dalla
trasmissione di Rai3.
Quanti?
Dai, pensa un numero!
Di meno.
Non si arriva alla decina.
Va beh. Tocca avere pazienza.
E intanto resistere, insistere e continuare a esistere.
Tanto alla fine vince la storia.
Cent'anni fa chi mai avrebbe veramente creduto che le
donne potessero votare, gli operai avere le otto ore, le
ferie pagate, la pensione e l'assicurazione malattie. Chi
avrebbe potuto credere che gli inglesi avrebbero
abbandonato le colonie e che i negri sarebbero arrivati a
entrare nei bar dei bianchi e bere negli stessi bicchieri.
Il mondo va avanti e voi brutti stronzi ignoranti
reazionari alla fine perdete sempre e dovete arretrare e
darci ragione!
Disgraziatamente giochiamo due partite diverse. Voi
vincete solo se si guarda la storia giorno per giorno. Voi
combattete per accaparrarvi soldi e potere e ci riuscite.
Noi giochiamo una partita che dura decenni. Perche'
lottiamo per dare un futuro migliore ai nostri figli.
E sono millenni che ci riusciamo.

Per leggere il resto dell'articolo:
http://www.mail-archive.com/[email protected]/msg00675.html

Ciao,

ho provato a cercare in Internet maggiori informazioni su questo argomento, ma non ho trovato nulla. Potete darmi qualche info in piu'? Mi piacerebbe alzare il numero di quei pochi comuni che usufruiscono dei servizi di queste aziende. Grazie, Annalisa.

premessa: sono un ingegnere appassionato di trazione elettrica e vorrei fare della ricerca nel settore visto che sono anche un docente.
detto ciò mi domando, perchè con una scoperta del genere non si va da qualche costruttore (non c'è uno interessato in tutto il pianeta?)e si propone una realizzazione sfruttando tale tecnologia?
sono stati fatti dei test?
grazie per eventuali risposte e informazioni in merito.
Ing. Alessandro Casalgrandi.

Qui
http://www.evamerica.com/
nella sezione : EV applications/customer projects
vidi i tanti che hanno fatto la trasformazione e chiesi un preventivo.
Con 5000 o 10000 $ si fa.
Non è la sola ditta che vende kit.
Volendo si possono spendere anche 100.000$ e fare una supercar, ma non è il mio caso.
C'è un fiorentino che ha fatto la 500 nel 2007 e si vede qui
http://www.youtube.com/watch?v=2AXapkqFXX4
Il progetto gruppo di acquisto per auto elettrica mi piace.
Per dieci anni ho usato una falciatrice a batteria e ora ne ho una ancora più potente e sono molto contento. Il risparmio è certo.
Lucio

In Cina costruiscono tanti modelli di auto elettrica, c'è l'imbarazzo della scelta, è necessario capire se è possibile importarle ed avere la certificazione europea, verificate su questo link   http://www.alibaba.com/trade/search/3i1p5tyfchms/Electric_Cars.html

Cari Amici e lettori, vi  do una notizia  affascinante , provate a vedere questo sito , auto eccezionale e omologata gia nel mercato italiano ed europeo, ho chiamato la ditta al numero verde ,e prezzo della vettura solo 8990 euro , che dire di piu "? io ho fatto la mia prenotazione  , ma l'unico neo che per le eccessive richieste la consegna e a fine febbraio. Per me vale la pena aspettare ...questo e il sito della ditta in questione: http://www.bensursrl.it/

saluti a tuttie e auguri di buon anno

 

Beh, bisogna vedere su quale scocca hanno realizzato la vettura..
Magari mi sbaglio, ma mi sembra proprio, da alcuni dettagli,  che sia il clone cinese della smart...
Ma avete mai visto in che condizioni viene costruita?:

http://www.repubblica.it/2007/03/gallerie/motori/cina-fabbrica-scandalo/...

Per quanto mi riguarda, queste auto potrebbero anche regalarle, ma non voglio sentirmi complice di queste forme di schiavismo del terzo millennio.

Electric Auto Association - Europe www.eaaeurope.org

Io ho aderito ancora tempo fa a questa iniziativa, seguo con interesse e aspetto risultati concreti e vi ringrazio del vostro immenso lavoro.

Se vi può essere utile per le ricerche io ho una Fiat Panda Elettra Van omologata con solo motore elettrico che posso vendere per 8.000Euro. La Panda è di tipo vecchio, ma perfettamente funzionante.
Autonomia 80Km
Velocità 70Km/H
ricarica in 2/4 ore
100Km con 1,30Euro
pacco batterie composto da 10 batterie al piombo-gel

cordiali saluti
Victor
[email protected]
Cel. 338 3456917

Salve a tutti.
Sono registrato da poco. Vorrei aderire all'iniziativa dell'auto elettrica, sperando che siamo in tanti per respirare un aria più pulita.

Grazie. Saluti a tutti.

[email protected]