Va beh… ecche’ sara’ mai un altro governo Berlusconi?!?

Facebook Instagram TikTok YouTube Twitter Jacopo fo english version blog

 

RESTIAMO IN CONTATTO!

PER CONOSCERE GLI ULTIMI AGGIORNAMENTI VISITA LA MIA PAGINA FACEBOOK

 

di Jacopo Fo

Va bene, e’ stata una batosta questo crollo di Prodi, prima ancora che riuscisse a compiere qualche piccolo o grande passo verso il rinnovamento dell’Italia.
Devo dire che anch’io sono crollato psicologicamente, telefono ai miei amici e piangiamo insieme singhiozzando.
Ma ci meritiamo veramente questa situazione di merda? Dopo tutti gli sforzi di questi anni, finalmente si intravedeva un filo di luce… E adesso che succede?
Comunque, a questo punto, tocca farsene una ragione, elaborare il lutto e cercare di capire quale lezione positiva possiamo ricavare.
Ovviamente, prima, hai l’autorizzazione a urlare per quindici minuti che i leader del centro sinistra sono persone con le quali non vorresti mai, in nessun caso, fare sesso. E puoi anche scendere in dettagli vigorosi esprimendo i tuoi giudizi sul loro buon senso, coerenza, fantasia e dedizione alla causa del progresso.
Ma poi ti tocca anche cercare i lati positivi delle questione! Se no cadi in depressione e Silvio ci gode. Vuoi dargliela vinta?
Non ci credo!
Quindi tiriamo su i pezzi della nostra anima e cerchiamo di cambiare prospettiva.
Innanzitutto possiamo dire che la nostra delusione nasce dal fatto che siamo persone ottimiste, desiderose del bene comune, amanti della vita e del piacere.
In ogni caso viviamo molto meglio di quel branco di dannati senza Dio che grufolano nei tunnel del potere assetati di presenze a Porta a Porta.
Hai mai seriamente pensato come vive un D’Alema, un Casini, un Fini?
Un incubo senza tregua di telefonate, complotti da scoprire e da ordire, voci sussurrate, sospetti, con tutti sempre pronti a tagliarti una mano per fregarti l’orologio.
Certo, questo non ci consola del fatto che speravamo fosse giunto l’inizio del cambiamento e invece ci tocca di aspettare ancora.
Ma pensa se nascevi nel 1700 ed eri un progressista che sentiva il cambiamento arrivare. Pensa che tristezza: tutti i progressisti del 1700 sono morti senza vedere un grande cambiamento.
E anche quelli del 1800 hanno sofferto. Hanno visto le macchine arrivare, certo, ma hanno visto anche il mondo incrudelirsi e avanzare i germi folli del militarismo e del fascismo.
Cavolo, a noi e’ andata decisamente meglio. Innanzitutto abbiamo scopato in modo tale che non succedeva da millenni in Europa.
Bisogna risalire al matriarcato, 15000 anni fa, per ritrovare una simile celebrazione felice del piacere, condiviso da maschi e femmine, alla pari.
Ed e’ ovvio che far l’amore alla pari e’ impareggiabile: c’e’ il piacere della complicita’, del gioco, della tenerezza.
Quindi dobbiamo dire che c’e’ andata di culo gia’ solo per la fortuna sessuale che abbiamo goduto.
Sesso sfrenato in un’epoca in cui ci si lava e si fanno i gargarismi!
Il meglio!
E poi c’e’ stato il rock & roll, i festival pop, la marijuana! Cazzo se ci siamo divertiti: tutti nudi al parco Lambro!
L’altra sera hanno mandato un documentario in tv e mi sono rivisto nudo che ballavo insieme a mille persone sotto il palco del Festival di Re Nudo. Sono apparso per un attimo. Ho gridato a mia figlia:”Guarda il tuo papa’ in televisione!” E lei ha detto: “Ma papa’, fai schifo!”
Va beh, non si puo’ avere tutto dalla vita…
E ti ricordi la rivoluzione studentesca? Le scuole occupate dentro cui facevamo sesso in modo esagerato?
(Anzi perche’ non torniamo a occupare le nostre vecchie scuole? Magari anche solo il sabato e la domenica. Non sarebbe divertente? Tirerebbe su il morale!)
Cavolo! E abbiamo anche visto la rivoluzione dei computer. Ma vi ricordate che casino erano gli appuntamenti prima dei cellulari?
Ho perso decine di occasioni di fare sesso perche’ non ci si ritrovava agli appuntamenti! Adesso con il cellulare basta telefonarsi: “Dove sei?”
“Sono qui?”
“Ma qui dove?”
“Nella stazione.”
“Va bene, allora tu stai ferma li che io faccio tutto il giro della stazione fino a che ti trovo che se ci cerchiamo in due non ci troviamo mai!”
Abbiamo vissuto grandi svolte della storia: la fine della segregazione razziale negli Usa e in Sud Africa ad esempio. Vi ricordate Martin Luther King? “Io ho un sogno”. Beh, quel sogno si e’ realizzato e addirittura un nero e’ in corsa per la carica di Presidente degli Stati Uniti.
Stiamo guardando un mondo incredibile!
Un mondo pieno di ecologisti, gente che fa volontariato, gente che lavora al di fuori del sistema. E ognuno di noi possiede mezzi di comunicazione straordinari. Vi ricordate quando stampavamo quei volantini schifosi col ciclostile?
Cazzo, mia figlia non sa neanche cos’e’ un ciclostile!
E vogliamo parlare delle dittature in Sud America che non ci sono piu’?
Della caduta del muro di Berlino?
Nella nostra vita abbiamo visto un mutamento globale incredibile.
E ci siamo illusi che la storia corresse con la velocita’ dei nostri sogni.
Invece adesso e’ un momento di merda.
Ma in fondo abbiamo visto di peggio.
Chi ha la mia eta’ si ricorda quando il pericolo era il colpo di stato e si doveva dormire fuori la notte.
Veramente l’Italia rischio’ la guerra civile. E la storia che i democristiani di allora fossero meglio di Berlusconi e’ una favola!
C’erano meno scandali ma solo perche’ i giornali avevano un bavaglio totale. Anche oggi ce l’hanno ma esistono Report e Santoro.  I giovani forse non sanno neppure che negli anni sessanta c’era anche la censura. Mio padre e mia madre si beccavano decine di denunce perche’ non recitavano esattamente il testo che era stato approvato dalla commissione censura.
C’erano proprio funzionari che giravano per i teatri con il testo omologato e una pila e controllavano che gli attori durante la rappresentazione non aggiungessero una sola parola!
E vogliamo parlare della mafia?
Scusate se ricorro a un altro piccolo esempio personale ma credo che sia estremamente illuminante.
Nel 1962 i miei genitori furono costretti dal livello insopportabile di censura ad abbandonare Canzonissima, trasmessa su Rai 2, alla settima puntata. Fu uno scandalo enorme. I motivi scatenanti dello scontro furono due scenette: una riguardava gli incidenti su lavoro. Argomento del quale non si era mai parlato in tv.
L’altro pezzo parlava di mafia. Una madre piangeva il figlio ucciso. Non si accusava nessun pezzo grosso della politica di essere colluso con la mafia. Si osava solo dire che in Sicilia la mafia uccideva contadini, sindacalisti, giornalisti.
Malagodi, allora segretario del partito liberale, fece un’interpellanza alla commissione parlamentare di controllo dicendo:”due guitti insultano l’onore del popolo siciliano sostenendo l’esistenza di un’organizzazione criminale chiamata MAFIA.”
E i giornali di destra in coro lanciavano insulti ai miei…
Oggi neanche Cuffaro ha il coraggio di dire che la mafia non esiste.
Ne abbiamo fatta di strada da allora. Chilometri.
Cinquant’anni fa nessun boss mafioso veniva mai arrestato e interi reparti dello stato a partire dal governo erano direttamente alleati dei mafiosi.
Gli affari sporchi, le raccomandazioni e le tangenti erano la legge e MAI che la magistratura indagasse.
Abbiamo resistito a 50 anni democristiani, potremo sopravvivere ad altri 5 di Berlusconi.
E, comunque, secondo me anche se vince non e’ detto che duri cosi’ tanto.
L’Italia sta cambiando. Pare che ormai il 50% dei nostri connazionali sia collegato a Internet.
Spero che tutti questi scandali, che nessuno puo’ piu’ coprire, stiano creando un effetto valanga nelle coscienze.
L’altro giorno Beppe Grillo passava di fronte al Senato con alcuni amici. Un soldato di guardia, di quelli sull’attenti che non possono muoversi pena la fucilazione ha abbandonato la garitta e gli e’ corso dietro. Lo ha raggiunto e gli ha detto: “Grillo faccia qualche cosa lei! Non se ne puo’ piu’!”
Sono solo piccoli segnali e ancora all’orizzonte non si vede come tutta questa voglia di cambiare possa trovare uno sbocco costruttivo.
Ma vuoi che alla fine non ci riusciamo?
Sono decenni che rompiamo i coglioni. E’ divertente, si conosce gente fantastica e si fa molto sesso.
Non smetteremo certo di farlo solo perche’ un signore fanatico del lifting puo’ dettare leggi che lo assolvono da tutte le sue colpe.

 


Commenti

grazie Jacopo, veramente.

Simonita

Grazie. Un piccolo aiuto per i pessimisti incalliti...però non la vedo bene bene...

come sempre riesci a vedere del positivo anche quando si è sull'orlo del baratro.

ma forse questo è un segno del destino x il popolo italico. Forse dovrà cadere del tutto questa "torre di Pisa", affinché se ne possa ricostruire una MODERNA, in grado di far congiungere innovazione e tradizione.

Il terzo governo berlusconi!?! Chi lo avrebbe potuto pronosticare!?! Eppure ci siamo quasi. Spero che questo decadentismo finisca con questo mandato. Spero che gli italiani comprendano il concetto di democrazia partecipativa e spero che finalmente dicano "ADESSO BASTA!"

GRAZIE!!! NO PASARAN!!

Ciao, credo sia giunto il momento di decidere di smettere di fasciarsi la testa solo perchè c'è il rischio di un nuovo governo di centrodestra.
Non mi sembra che quello appena caduto fosse poi così spettacolare per forme e contenuti.
Il problema è che troppi, sia di sinistra che di destra, e parimenti quelli di centro, quando vanno a scaldare le poltrone pensano solo ai loro interessi, e non fanno il lavoro per cui sono stati eletti, ostacolando con il loro atteggiamento anche il lavoro degli altri.
Ed è gravissimo che di fronte a qualcosa di giusto, solo perchè è stato proposto dalla fazione avversaria, si faccia ostruzionismo. Il bene del popolo non è nei loro fini: il loro bene, sì.
Questo è quello che bisogna ricordare quando si va al voto, e non continuare nostalgicamente a cercare qual'è il nuovo simbolo in cui si sono nascosti i soliti politici.
Statisti come potevano essere Berlinguer o Almirante o Moro, non ci sono più da tempo. Dobbiamo provare a cercarli. E' ora di svecchiare il carrozzone.
Politici per mestiere continueranno sempre a cercare il modo per creare le condizioni per galleggiare il più possibile nel mare di problemi non risolti.
Ben venga quindi l'elezione a chiamata nominale, anche se dubito sarà mai fatta.
 

Tutto vero, grazie per l'incoraggiamento e i sorrisi :-)

Però... Bè saro la solita che mette succo di limone sulla piaga neh, però... E' che in verità io non sono abbattuta perché si prospetta un nuovo quinquennio nanesco... O meglio, certamente non per quello di per sé! Berlusconi o Carcarlo Pravettoni poco cambia: sarà dura, ma non è quello che mi fa più male. Il problema è che questo succederà perché qua dall'altra parte ci pigliano proprio per il didiètro alla grande, e in più, come ampiamente detto, manco si cimentano a provare a vincere, tanto sono presi dalle strategie di permanenza nel loro mondo fatato che ormai chiamiamo tutti "casta"!

Mo' a parte tutto quel che s'è visto di indecente in 'sti due anni, senza rifare la lista [ma vorrei citare una malefatta per tutte giusto per risponderti sulla censura del passato che credevamo appunto, passato: la legge Mastella - il famoso bavaglio ai giornalisti - passata con la ola alla camera con la quasi unanimità! 447 Sì, nessun No, 7 astenuti]... Ma anche adesso! Questa cosa che correre da soli è una grande innovazione... A parte i motivi per cui lo fanno, tutt'altro che nobili, sembrano le pubblicità dei fustini di detersivo, sempre più concentrato finché quando ritirano fuori il vecchio fustone è una novità: perché col proporzionale com'è che si faceva? Ih che novità! E tutti dietro: siamo più nuovi noi, corriamo soli pure noi! Pure noi pure noi! E' proprio un bel vedere, sissì. Il nuovo che avanza :-s

Addirittura giovedì ad AnnoZero Franceschini ha dato dei "pecoroni" a quelli che in campagna elettorale non cambieranno idea! Cioè mo' è innovativo e intelligente affacciarsi alla politica solo in campagna elettorale e farsi un'idea da lì! E da antiquati pecoroni seguirla tutta la vita, ed avere evidentemente un'idea ben precisa sugli schieramenti e sugli esponenti già da ora. Apperò allora tutti quelli che han cambiato idea l'altra volta in zona Cesarini per la promessa di togliere l'ICI erano già tutti con un piede nel futuro, e io obsoleta reazionaria che davo loro dei miopi opportunisti venduti!

E' vero che abbiamo resistito per anni alla DC, ma come Martin Luther King, avevamo un sogno, e questo era d'aiuto. Adesso abbiamo cozzato contro una realtà che ha infranto completamente quel sogno. Da mo' che cozziamo, per la verità, ci abbiamo messo parecchio ad ammetterlo, troppo. Qualcuno ha indicato il re nudo nel corso degli anni, penso a Moretti tra tutti, perché l'ha fatto nel modo più eclatante, ma molti, troppi, non hanno voluto ammetterlo. Ma basta però adesso ancora sperare in 'sta accozzaglia di opportunisti mercenari che di sinistra non hanno più niente. Non hanno neanche più la decenza di tenere per loro le strategie per restare in sella, ce le spiattellano proprio sotto al naso! Ci tocca dar ragione ad Andreotti, quando disse che "anche i democristiani mangiano, ma sanno stare a tavola". Lui si riferiva più ai socialisti di Craxi, ma onestamente, a oggi, la frase suona sinistramente [da leggere in ambo i sensi] attuale. E chissenefrega se dillà è peggio!

Ora, riferendomi anche al messaggio del blog sullo scontro tra apparato e base del PD, io credo che chi non condivide questa mostruosa metamorfosi il cui stato maturo è un clone malfatto della DC dovrebbe uscirne, se è dentro, e creare una nuova forza politica. Credo che ci sarebbe una marea di gente che sarebbe pronta quantomeno a valutare se votarla. Lasciamoli soli, questi dirigenti. Perché il problema attuale è questo: di gente delusa e non rappresentata ce n'è tantissima, e si disperderà perdendo voce. Una grossa fetta non andrà a votare, e questo è dannosissimo. Ecco una cosa che dovrebbe dire secondo me a gran voce Grillo, se proprio non si riesce a trovare prima del voto una direzione unitaria [o almeno bipolare, perché di delusi ce ne sono da ambo le parti]. Votate quello che credete, ma votate. Non votate chi vi sembra si faccia solo gli affaracci suoi. Se proprio esclusi quelli, vi pare non resti nessuno, allora annullate ben bene la scheda.
Perché l'assenteismo si strumentalizza sempre, più difficile l'annullamento.

Io continuo a sperare che si trovi, il modo di dar voce a tutta questa gente
Ma vedere un barlume nel panorama attuale della sinistra, chiedo venia, proprio non riesco.
Tra l'altro, si parla si parla del fatto che la "casta" sottovaluti il malcontento... Però tu che dici, tutta questa fretta di andare alle urne da parte di tutti i partiti, un pochettino ci azzecca, col poco tempo a disposizione per organizzare il dissenso, o è solo una mia impressione? ;-)

Se proprio non ce la facciamo per le prossime politiche a fare qualcosa di concreto, almeno organizziamoci un altro sogno, un altro, però. E facciamolo in fretta.

Caro Iacopo,

ho letto ieri il documento di Maurizio Pallante " La politica ambientale indicata da Veltroni nel discorso di autocandidatura....", documento tra l'altro già pubblicato su Cacao Quotidiano dell'11 settembre 2007.

Dopo la lettura il mio pensiero è andato a Tommaso Campanella, unico intellettuale in Europa  4 secoli fa a prendere  le difese di Galileo mentre si tovava in carcere già da 16 anni. Nella poesia "Delle radici de' gran mali del mondo" Campanella scrisse: " Io naqui a debellar tre mali estremi: Tirannide, sofismi, ipocrisia."
Credo che appoggiare il Pd ed il suo leader, con questa legge elettorale che non permette il voto di preferenza, nel tentativo di evitare una peggior deriva non possa contibuire ad arginare i 3 cancri che da secoli attanagliano questa povera Italia.

Un fiducioso saluto

Davide

 

E se berlusconi di nuovo al governo facesse di tutto per farci uscire dall'unione europea? Se questo volesse anche dire uscire dalla moneta unica e ritrovarsi con un'economia inesistente? Potrebbe succedere quello che è successo in argentina? Conti correnti congelati e prezzi alle stelle che cambiano più volte (al rialzo) nello stesso giorno? Se il disegno di berlusconi (e di chi sta dietro a lui) è quello di consegnarci agli stati uniti in una condizione simile a quella di una nazione reduce da una guerra subita con un popolo di disperati, che cosa possiamo fare per affrontare questo? Nell'intervista alla gente andata in onda nell'ultima puntata di annozero ho notato due cose mi preoccupano non poco: la rassegnazione ad una probabile dittatura nella speranza che le cose vadano meglio (i famosi treni puntuali e le strade pulite del duce), la totale ignoranza di molti della storia anche recente. E poi la rabbia del ragazzo in studio (quello rasato) pur se comprensibile, sembra che sia un preludio verso la violenza, secondo me questo è un pericolo che si deve evitare il più possibile. Dopo essersi lasciati andare agli sfoghi di rabbia, bisogna trovare il modo di trasformarla in una sorta di "combustibile" creativo e propositivo. Sono convinta che i segni del fallimento di questo sistema siano già visibili in tutto il pianeta, le crepe si stanno diffondendo e basta essere un po' attenti per accorgersene. Certo la nostra è una situazione diversa, la nostra non è e non è mai stata una vera democrazia anche se questo è quello che ci vogliono far credere, in realtà siamo la merce di scambio di poteri come la chiesa, gli stati uniti (ovvero i banchieri della FED) e l'Europa con la BCE. Ma le nostre responsabilità sono grandi, non possiamo disinteressarci con la scusa che "tanto i politici rubano tutti", è la nostra vita questa e non possiamo disinteressarcene e guardare ognuno al proprio orticello accettando un sistema che si alimenta della raccomandazione, della corruzione e dell'appiattimento culturale soffocato dalla cattiva tv, con un papa invadente che rompe le scatole sempre di più. Cerchiamo un altro sistema, usiamo la creatività, la fantasia, usiamo anche la rabbia ma una rivolta violenta non cambierà nulla se non nell'immediato.

D'accordo su tutto ma che si fa? Io propongo questo:

NO DEMOCRAZIA.NO VOTO!

 

Basta non se ne può più. La misura è colma. Dopo due anni di governo deludente di centrosinistra si deve ritornare a votare con una legge definita unanimemente una porcata. Una legge che scippa l'elettore del diritto democratico di almeno scegliere i propri rappresentanti politici. Unico mezzo che potrebbe, forse, limitare quel potere autoreferenziale degli attuali parlamentari che costituisce il presupposto per la creazione del partito trasversale blindato che ha l' interesse primario di conservare i propri immensi e ingiustificati privilegi, e che per tutti va sotto il nome di Casta, ma che ormai non fa più effetto: Perfino il leggiadro Casini si riempie la “boccuccia” di sdegnato biasimo. Un po' come da divorziato e al secondo matrimonio inneggia all'indissolubilità dello stesso.

Lo sappiamo tutti che chiunque vincerà non sarà in grado di dar vita ad un governo in grado di operare per un'intera legislatura e senza continui compromessi e baruffe tra alleati.

Ma, ahimè, il popolo, parte dei cittadini italiani, gran parte dell'elettorato fa come le tre scimmiette: non vede non sente non parla, e quel che è peggio al momento del voto continua a dare il proprio consenso controvoglia e turandosi il naso.

Ebbene io non ci sto. Da semplice cittadino, ma cosciente della situazione drammatica in cui versa il Paese, da attivo partecipante di comitati civici in lotta per la difesa dell'ambiente e la salvaguardia della salute del pianeta, da militante impegnato anima e corpo contro le lobby dell'incenerimento dei rifiuti e della privatizzazione dell'acqua e contro ogni forma di presenza mafiosa nella realtà quotidiana, io dico, per quel che mi riguarda, che NON ANDRO' A VOTARE.

Sono convinto che molti italiani siano in sintonia con questa mia decisione. So benissimo che abdicare al voto non serve, anzi favorisce i favoriti in questo caso Berlusconi, ma se il voto è il modo in cui un cittadino manifesta la sua approvazione e la sua scelta per la definizione di una classe politica e del relativo governo, chi disapprova e non ha altro modo di esplicitarlo deve poterlo fare con un astensionismo partecipato e manifesto. E non dico di lasciare la scheda bianca che poi può essere tranquillamente riempita, né di annullarla con frasi di sfogo. Bisogna non andare a votare, rifiutarsi di dare il proprio voto, con convinzione. Se fossimo in tanti, ma veramente tanti a fare questa scelta, sono convinto che qualcosa succederebbe, una scossa, un allarme, un fatto di grande attenzione mediatica.

E' una proposta, né qualunquista, né rinunciataria dei sacri diritti della democrazia, bensì per tentare di ripristinare questi diritti che ci sono stati ormai scippati, e per scongiurare un possibile scenario inquietante: se non ci svegliamo potremmo prima di quanto si pensi ritrovarci pesti e gabbati in un nuovo sistema totalitario, equivoco e subdolo ma paralizzante.

Chi è d'accordo batta un colpo, passi parola. NO DEMOCRAZIA. NO VOTO.

www.gianrelli.blogspot.com

NO DEMOCRAZIA.NO VOTO!

 

Basta non se ne può più. La misura è colma. Dopo due anni di governo deludente di centrosinistra si deve ritornare a votare con una legge definita unanimemente una porcata. Una legge che scippa l'elettore del diritto democratico di almeno scegliere i propri rappresentanti politici. Unico mezzo che potrebbe, forse, limitare quel potere autoreferenziale degli attuali parlamentari che costituisce il presupposto per la creazione del partito trasversale blindato che ha l' interesse primario di conservare i propri immensi e ingiustificati privilegi, e che per tutti va sotto il nome di Casta, ma che ormai non fa più effetto: Perfino il leggiadro Casini si riempie la “boccuccia” di sdegnato biasimo. Un po' come da divorziato e al secondo matrimonio inneggia all'indissolubilità dello stesso.

Lo sappiamo tutti che chiunque vincerà non sarà in grado di dar vita ad un governo in grado di operare per un'intera legislatura e senza continui compromessi e baruffe tra alleati.

Ma, ahimè, il popolo, parte dei cittadini italiani, gran parte dell'elettorato fa come le tre scimmiette: non vede non sente non parla, e quel che è peggio al momento del voto continua a dare il proprio consenso controvoglia e turandosi il naso.

Ebbene io non ci sto. Da semplice cittadino, ma cosciente della situazione drammatica in cui versa il Paese, da attivo partecipante di comitati civici in lotta per la difesa dell'ambiente e la salvaguardia della salute del pianeta, da militante impegnato anima e corpo contro le lobby dell'incenerimento dei rifiuti e della privatizzazione dell'acqua e contro ogni forma di presenza mafiosa nella realtà quotidiana, io dico, per quel che mi riguarda, che NON ANDRO' A VOTARE.

Sono convinto che molti italiani siano in sintonia con questa mia decisione. So benissimo che abdicare al voto non serve, anzi favorisce i favoriti in questo caso Berlusconi, ma se il voto è il modo in cui un cittadino manifesta la sua approvazione e la sua scelta per la definizione di una classe politica e del relativo governo, chi disapprova e non ha altro modo di esplicitarlo deve poterlo fare con un astensionismo partecipato e manifesto. E non dico di lasciare la scheda bianca che poi può essere tranquillamente riempita, né di annullarla con frasi di sfogo. Bisogna non andare a votare, rifiutarsi di dare il proprio voto, con convinzione. Se fossimo in tanti, ma veramente tanti a fare questa scelta, sono convinto che qualcosa succederebbe, una scossa, un allarme, un fatto di grande attenzione mediatica.

E' una proposta, né qualunquista, né rinunciataria dei sacri diritti della democrazia, bensì per tentare di ripristinare questi diritti che ci sono stati ormai scippati, e per scongiurare un possibile scenario inquietante: se non ci svegliamo potremmo prima di quanto si pensi ritrovarci pesti e gabbati in un nuovo sistema totalitario, equivoco e subdolo ma paralizzante.

Chi è d'accordo batta un colpo, passi parola. NO DEMOCRAZIA. NO VOTO.

www.gianrelli.blogspot.com

 

Katiuscia ^_^ I sogni vanno sempre perseguiti!!!! ^_^

Caro Jacopo,

ci sono giorni che mi scoraggio proprio tanto e detto da me che sono una molto ottimista... beh direi che è drammatico, poi leggo questi articoli e mi ritiro su e continuo, un passettino alla volta a percorrere la strada che mi sono scelta... è una vita che ci sono dietro (15 anni sono davvero tanti) ma piano piano spero di riuscire... è il mio sogno e lo mollerò solo in punto di morte...

Grazie per le risate quotidiane... io ed il mio ragazzo crediamo che delle belle risate non fanno altro che darti le energie per andare avanti (e infatti ci svegliamo sempre al mattino ridendo e scherzando e... bhe però questa è privacy ^__^), e comunque grazie anche a te ogni tanto ce ne scappa anche qualcuna in più!!!

Spero che nel giro di un paio d'anni riusciremo a mettere su casa e per quel momento ci prenotiamo per il gruppo dei pannelli solari... siamo infoiatissimi!!!

Un abbraccio forte da chi ti segue da ormai 10 anni...