Marrazzo ammette una storia con un trans e se ne va.

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I politici italiani non riescono a tenerlo nei calzoni.
Lo scandalo della vita sessuale dei politici ha raggiunto ormai proporzioni galattiche.
Una Cazzopoli infinita.
E anche sta volta salta fuori una non identificata "sostanza stupefacente". Così si passa dalle prime dichiarazioni di Piero Marrazzo: "Quel filmato, se davvero esiste, è un falso. E' stato sventato un tentativo di estorsione basato su una bufala." a quelle di oggi: "Quanto accaduto riguarda la mia sfera privata. Ai magistrati ho detto la verità. Io sono la vittima."
Che Piero Marrazzo sia la vittima di un ricatto organizzato da quattro mele marce dei carabinieri non c'è dubbio. E una volta tanto dobbiamo applaudire i carabinieri che hanno beccato questi 4 delinquenti.
Ma tra la prima e la seconda dichiarazione ci passa la distanza tra prima e dopo il crollo del Muro di Berlino! Ma, Santo Pistolino, è mai possibile che questa gente non abbia capito come si fa? Loro negano tutto per principio.
Guardate invece Silvio com'è spavaldo: "Sì è vero, mi piacciono le donne e allora?"

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Commenti

Bravo Jacopo, infatti è proprio quello il punto, credo, che dà più fastidio: "Loro negano tutto per principio".
Secondo me è che hanno (ancora) la perversa idea che tanto a "loro" è possibile nascondere tutto, far scomparire tutto, cambiare sempre le carte in tavola.
Basta, non se ne può più di questa Cazzopoli, come l'hai chiamata tu!
E non se ne può più, anche, dei continui tentativi (molto Cicero pro domo sua) di affermare che "la vita privata è un conto, quella politica un altro". Non lo è, secondo me. Un politico dovrebbe tenere il suo unico neurone sempre nella testa in alto, non in quella in basso. In Paesi più civili di noi (pressoché tutti, a parte qualche isoletta sperduta del Mar dei Sargassi) ci si preoccupa sempre, quando un politico ha storie extra-coniugali, nel senso più ampio del termine "coniugale" naturalmente. Perché? Ma perché un politico è depositario di informazioni riservate, ha voce in affari che coinvolgono lo Stato, cioè noi... Insomma, se un politico nel relax post-coitale, o post-drogale, o in entrambi, comunica informazioni riservate al suo partner del momento, chi ci assicura che, e protegge dal fatto che, tali informazioni restino nella testa di detta terza persona, che non avrebbe alcun titolo per conoscerle?
Perché da noi un concetto tanto semplice non viene manco percepito?

Pare che ad negare sia stato il suo ufficio stampa. Stesa cosa, ricordiamoci, faceva in principio anche lo stesso Berlusconi.

Ma la cosa non è importate in sè (se rinneghi o no in fondo siamo in Italia), da secoli (vedi Bibbia e racconti vari fino ad Mata Hari)l'alcova è stato un punto dove carpire i segreti DI CHIUNQUE (non si scappa) e soprattutto far cadere i personaggi scomodi.

Ma perchè dimettersi?? Se fosse un uomo di destra deve essere coerente con tutte le sue menate, che poi si son dimostrati i più IPOCRITI! Ma essendo di sinistra al massimo come punizione basterebbe una tiratina d'orecchi da LUXURIA!!!

In fondo (e Berlusconi lo capisce troppo bene ora) NON SIAMO INGLESI, ma Italiani e da Giulio Cesare (e Marcantonio) i pantaloni sono volanti!

Un appello (mi stava pure antipatico) rimani e combatti! Solo i tuoi elettori possono decidere se vali o no per quella carica!