Ronde proletarie ad Alcatraz! (Perche' non sei d’accordo con le ronde?)

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Cari naviganti, non capisco. Si e' dichiarato contrario alle ronde il 77% di chi ha risposto al sondaggio di Repubblica.
Evidentemente le ronde richiamano alla mente di molte persone di sinistra scene da squadracce fasciste. Si paventano nugoli di padani inferociti che massacrano i rumeni.
E ho sentito molti interventi di stimabili persone di sinistra, in tv, che dicevano che lo Stato deve occuparsi della sicurezza, non arrendersi e delegarla ai cittadini.
E’ vero che bisognerebbe fare ben altro contro la criminalita' che le ronde e nuovi carceri.
E’ vero che Berlusconi sta uccidendo la moribonda giustizia italiana, vero che non sta facendo nulla per rendere piu' rapidi i processi e dare la certezza della pena (anzi, fa proprio il contrario varando norme che depenalizzano tutti i reati di cui e' accusato lui). Vero che sta tagliando le mani alla possibilita' della polizia di indagare sui crimini vietando le intercettazioni telefoniche se non vi e' gia' la certezza della colpevolezza (cioe' non puoi usare le intercettazioni per trovare i colpevoli, devi gia' saperlo prima che sono colpevoli).
Vero che il disastro della giustizia italiana e' figlio di un’alleanza scellerata tra casta politica di destra e di sinistra, che ha castrato l’efficienza della giustizia con leggi per Berlusconi, depenalizzazione del falso in bilancio, indulto, taglio dei fondi alla giustizia, culto del cavillo giuridico che annulla i processi e storture burocratiche elefantiache.
Ricordo agli amici del Partito Democratico che ora devono scegliersi un nuovo leader, che fu sotto D’Alema che avvenne la cancellazione del reato di possesso ingiustificato di denaro (uno spacciatore di eroina fermato con 50 mila euro in tasca non deve spiegare a nessuno da dove provengono quei soldi).
Oggi in Italia siamo di fronte a un problema molto semplice: grazie alla riforma del codice che ha istituito il patteggiamento, le pene sono state formalmente equiparate a quelle degli altri Paesi europei ma in pratica sono inferiori di un terzo. L’Italia e' il Paese dove i malviventi scelgono piu' volentieri di immigrare.
Lo spiegava tempo fa un rapinatore francese in un’intervista che per qualche ora ha fatto scalpore (poi l’amnesia dominante l’ha cancellata). Questo rapinatore faceva i conti di quanto avrebbe preso di carcere in Francia e poi confrontava il risultato con quello che avrebbe preso in Italia per lo stesso reato. E concludeva: perche' dovrei fare rapine in Francia dove si rischia molto di piu' e non c’e' spazio per attaccarsi ai cavilli giuridici e ottenere la scarcerazione?.
E’ chiaro che bisognerebbe scatenare una grande battaglia per il funzionamento della giustizia (cosa che stanno facendo solo Beppe Grillo e Di Pietro). Una battaglia che non potremmo vincere in tempi brevi ma che dovremmo condurre con forza. Ma invece l’attenzione si sta focalizzando su una questione secondaria: le ronde. E su questo, anche grazie ai media, si sta scatenando uno scontro inutile, che trova la maggioranza degli italiani (che non la pensano come la maggioranza dei lettori di Repubblica) ad applaudire Berlusconi, rafforzando cosi' la sua capacita' di sparare il colpo di grazia alla testa della giustizia italiana.
Invece dovremmo usare tutto il fiato che abbiamo in corpo per dire che ne' la destra ne' la sinistra hanno compiuto un solo passo sostanziale per combattere meglio la grande e la piccola criminalita' che stanno impoverendo l’Italia e esasperando i cittadini. Si parla di un giro d’affari delle mafie di 100 miliardi. Si parla del 10% di costo per le piccole imprese delle truffe e dei reati finanziari. Si parla della perdita di miliardi di investimenti stranieri scoraggiati dal fatto che in Italia, per farti pagare un fattura da un furbetto, ci impieghi 9 anni. E se vuoi aprire un’attivita' economica senza pagare tangenti non puoi sapere quanti anni impiegherai ad avere le autorizzazioni. Se vuoi investire in Francia invece ti rivolgi ad un unico ufficio che in 30 giorni o ti dice di no o ti da' le autorizzazioni che ti servono.
Non devi fare il giro delle sette chiese implorando i dipendenti pubblici!

Secondo il decreto Berlusconi le ronde che i sindaci possono autorizzare devono essere associazioni legittimamente costituite, girare disarmate, munite soltanto di sistemi di avvistamento, luci, telecamere e cellulari per chiamare le forze dell’ordine.
E’ chiaro che se una ronda oltrepassa questi limiti devono essere perseguiti i colpevoli.
Ma cosa c’e' di male se i cittadini si riprendono il territorio creando un sistema autogestito di dissuasione pacifica della criminalita'?
Quel che si sta in realta' discutendo non e' il principio delle ronde, ma l’idea che noi di sinistra abbiamo delle ronde che faranno fascisti e leghisti.
Ma e' un grave errore di comunicazione: non puoi dire che una cosa in se' legittima e' sbagliata perche' pensi che la useranno male. Devi dire. “Di per se' le ronde possono anche essere giuste… Vigileremo che non le utilizziate per coprire dei raid razzisti.”
Bisogna stare attenti a demonizzare l’avversario politico sempre e comunque. La gente non e' scema completamente e se ti scateni contro tutto, per partito preso, se ne accorge e perdi di credibilita' quando poi denunci fatti gravissimi.
E attenzione: i leghisti non sono solo quelle bestie che sembrano… I leghisti, hanno sviluppato in molti paesotti strutture solidali, addirittura gruppi d’acquisto collettivo. La loro principale occupazione non e' picchiare i neri. Anzi in molti posti sono stati i sindaci leghisti a dare le case agli immigrati o a organizzare gruppi di aiuto. Certo ci sono stati anche episodi vergognosi. Ma bisogna smetterla con una visione isterica della situazione. C’e' del pessimo ma c’e' anche del buono. E se dobbiamo battere la Lega dobbiamo sapere che le Ronde Padane si occupano anche di portare la spesa a casa delle vecchiette. Senno' non si capisce l’enorme successo della Lega in certe zone.
E se stai pensando: “Ecco Jacopo e' diventato leghista!” Fermati un attimo, sei fuori strada.
E devi renderti conto che proprio questo modo di saltare alla conclusione e' una lama piantata nella schiena della sinistra, e' l’origine del male. Il semplicismo ci porta all’incapacita' di creare progetti che affrontino la complessita' dei problemi che abbiamo davanti.
Quando parliamo di pace le persone di destra ci accusano di essere amici dei terroristi.
Ma e' un’accusa demenziale.
E quando scrivo “bravo Alemanno!” perche' ha cambiato le lampadine dei semafori tagliando centinaia di migliaia di euro di spese del comune di Roma, cosa che abbiamo proposto per anni a Veltroni, invano, non sto deragliando verso destra.
In effetti l’idea della ronda di popolo non e' di destra o di sinistra.
Le ronde le abbiamo fatte centinaia di volte contro i fascisti. Si chiamavano Ronde Antifasciste. E quando l’anno scorso c’e' stata un’ondata di furti a Santa Cristina la prima cosa che abbiamo fatto e' stata di organizzare delle ronde notturne per controllare il territorio.
E quando provarono a costruirci un inceneritore e una porcilaia illegale, in mezzo alla valle, furono le ronde dei montanari a fermare i camion mandati da chi sperava di iniziare i lavori alla chetichella. Se aspettavamo lo Stato stavamo freschi.
Organizzammo ronde pacifiche, disarmate, che documentavano gli abusi con le macchine fotografiche e convocavano coi cellulari, in pochi minuti 100 persone, giovani, vecchi, bambini, fornendo poi ai nostri avvocati la documentazione sulle irregolarita' dei furbetti.
Da anni a Milano sono operativi i City Angels, e non mi sembra che si possa dire male di quel che ogni notte riescono a fare. Sono ronde autogestite dai cittadini anche le loro.
E dai ghetti neri Usa degli anni Settanta alle favelas del Brasile di oggi l’uso popolare di ronde di vigilanza contro il crimine e gli abusi di potere sono stati strumenti vincenti in mano ai riformisti.
Certo che il controllo del territorio dovrebbe farlo lo Stato.
Ma lo Stato non lo fa. Questo e' un fatto. E nessuno oggi in Italia e' in grado di rimettere in sesto lo Stato in tempi brevi. Anche visto che Berlusconi continua a distruggerlo, applaudito dalla maggioranza degli italiani (e dovremmo forse renderci conto, a questo punto, che abbiamo grossi problemi di comunicazione e di obiettivi credibili, concreti e realizzabili in tempi brevi. Da anni insistiamo sulla necessita' di scegliere la strategia dei piccoli passi).
La situazione italiana e' allo sfascio, il potere e' in mano di un gruppo di galantuomini che lascia le automobili delle forze dell’ordine senza benzina e si rifiuta di riformare la burocrazia giudiziaria.
I cittadini hanno bisogno di una risposta ORA.
Hanno paura. Non puoi andargli a dire: “Guarda che in realta' la criminalita' sta diminuendo.” E’ vero ma non e' una risposta. Perche' anche se diminuisce e' troppa!
L’unica risposta alla criminalita' oggi possibile e' rafforzare l’opera delle forze dell’ordine con l’aiuto dei cittadini.
Un anno e mezzo fa firmammo una petizione lanciata da un gruppo di associazioni che si erano coagulate intorno al progetto “10 leggi per cambiare l’Italia”.
Questo progetto conteneva una legge semplicissima che aboliva l’obbligo di notificare la data delle udienze di un processo direttamente nelle mani dell’imputato. Chiedemmo che fosse sufficiente che venisse notificata al suo avvocato difensore.
Una cavolata che da sola taglierebbe del 15% i tempi dei processi eliminando la possibilita' per gli imputati di rallentare la giustizia non facendosi trovare dall’ufficiale giudiziario. Una norma che oltretutto permetterebbe di risparmiare un mucchio di soldi.
Oltre alle nostre proposte basate sul semplice buon senso e condivisibili da sinistra come da destra, includemmo nel programma anche la richiesta dell’istituzionalizzazione di gruppi di volontari che controllassero il territorio.
Esattamente quel che oggi ha approvato il governo Berlusconi.
Si e' tanto parlato a sinistra di programmi comunali condivisi, di assemblee dei cittadini che facciano le pulci ai bilanci comunali.
Le ronde istituzionalizzate non sono forse una grande occasione per diffondere la partecipazione dei cittadini e la responsabilizzazione?
La sinistra, invece di limitarsi a criticare l’operato del governo, dovrebbe entrare in questo movimento delle ronde popolari e trasformarle in uno strumento di massa di contropotere, di vigilanza non solo contro la piccola criminalita' sadica e telegenica ma anche contro gli abusi edilizi, gli sprechi amministrativi, l’inquinamento.
Oserei dire perfino che Berlusconi ci sta facendo un grande regalo di cui non si rende conto.
Se la gente inizia a girare in gruppo la notte per vigilare sul territorio comincera' magari anche a assaporare il gusto di avere il potere, di incidere direttamente sulla realta'. Le ronde danno ai cittadini la sensazione di partecipare fattivamente al benessere della collettivita'. E questo e' sempre un bene.
L’Italia non si risollevera' da questa spaventosa crisi morale e culturale se gli italiani non scopriranno il piacere della democrazia diretta, della partecipazione, della cooperazione, del senso della collettivita'. Tutte cose che le ronde popolari potrebbero contenere o non contenere. Dipende da noi. Se ci saremo o no.
Se sapremo parlare alle persone e agire in modo che queste ronde raggiungano realmente dei risultati positivi potremo cavarne qualche cosa di buono. Se diventeranno solo l’occasione per radunare branchi di uomini irosi, ubriachi e con la pancetta, alla caccia del male e con la voglia di spaccare la faccia a qualche nero sara' invece un altro bel salto verso l’abisso. E dicono che la superficie sul fondo dell’abisso sia proprio dura.

Jacopo Fo


Commenti

Il fatto che le ronde possono fare del bene ?? Ma è come dire che l'acqua è asciutta !!!

E' naturale e logico che delle persone che in gruppo vogliono garantire legge ed ordine RUBINO e UCCIDANO.

Se incorporano ex carabinieri e giudici e avvocati , saranno PEGGIO, perchè si sentiranno più autorizzati !

Basta vedere i precedenti storici e gli Stati  dove  ORA esistono le ronde dei civili.

Il LINCIAGGIO è figlio delle ronde !!!

 

Sapere è Potere !

 Ziomaul, il tuo commento all'articolo di Jacopo, mi costringe ad intervenire, mio malgrado.

Premetto che rispetto la tua opinione,  per me ognuno è libero di dire ciò che pensa.

Il mio scopo non è di giudicare il tuo intervento ma di constatare i fatti  e proporti la mia riflessione a riguardo.

Vengo al dunque: Tu dici che il linciaggio è figlio delle ronde e che è naturale e logico che finiscano per rubare e uccidere.

Non stai dicendo niente di folle, è vero che le ronde possono confluire nelle forme di violenza che tu dici,  e aggiungo anche che di questo possibile pericolo dobbiamo esserne coscienti.  

Ma allora dove sta il problema: Il problema è dato dal fatto che stai analizzando solo uno  degli aspetti  sulle modalità in cui possono agire le ronde !!!!   Gli altri aspetti non li consideri ?

Jacopo si è sforzato di fare un articolo lungo e molto articolato per cercare di darci una visione olistica ed oggettiva del problema, proponendo un'analisi  attenta e lucida  a 360 gradi.

Ma soprattutto con il suo articolo, come fa  quasi sempre, ci propone un nuovo modo di vedere le cose, al di fuori dei vecchi schemi, al di fuori  finalmente dei pregiudizi !!!

Il pregiudizio, può essere una cosa subdola, che si insinua in noi a nostra insaputa, a volte non ce ne accorgiamo, pensiamo di osservare le cose in modo obbiettivo e invece....

Allora la domanda che mi pongo e questa: l'articolo di Jacopo lo hai letto liberamente, o lo hai letto condizionato dai tuoi pregiudizi ?

Questa è la riflessione che ti propongo.

Ti ho detto quello che penso, provocandoti volutamente, perchè in passato ho avuto modo di leggere dei tuoi interventi, e ti ritengo una persona rispettabilissima  con la quale certi discorsi si possono proporre. 

La tua possibile reazione l'ho considerata, sia in positivo che in negativo,  e nessuna delle due possibilità mi impedisce questo intervento,  perchè con qualsiasi persona io parli, ricerco sempre e comunque,  un amico.

 

A parte il fatto che cambierei il termine ronde, che mi sa di militare, sono contenta che Jacopo esprima quanto ho pensato anch'io in questi giorni, quasi con un ideologico senso di colpa. Ma perchè la sinistra, invece che piagnucolare o attaccare la destra ideologicamente, non si appropria di uno strumento di controllo del territorio garantendone la democraticità e il rispetto dei diritti civili? Che ci fanno i militanti, se ancora ce ne sono, a discutere rinchiusi nelle sezioni? E perchè, quando il governo di sinistra ha abolito giustamente il servizio militare obbligatorio non ha istituito quello civile obbligatorio, scegliendo un percorso demagogico invece che uno di utilità per i cittadini? Un servizio civile obbligatorio di sei mesi sarebbe utile anche dal punto di vista educativo per i nostri ragazzi viziati e consumisti e in parte potrebbe  assolvere a un compito di tutela del territorio da tutti gli abusi, anche quelli ambientali.

Spesso dici cose che non è facile dire, bravo! L'unica cosa che la sinistra sa fare è demonizzare la destra  (mentre di nascosto le tiene aperto il sacco). Sarebbe ora che questa cazzo di sinistra inutile si decidesse a posare le bandiere rosse e cominciasse a cercare di capire cosa succede. Ma temo non succederà, hanno perso un leader amorfo e l'hanno sostituito con un non leader, bravi! Come nella "Fattoria degli Animali" di Orwell, ormai la sinistra ha compiuto la metamorfosi. I maiali sono diventati uguali se non peggiori dei padroni. lasciamo che il pdmenoelle imploda definitivamente e occupiamoci d'altro.

L'Italia non è divisa tra SINISTRA e DESTRA, non è una delle due fazioni che deve vincere, siamo tutti italiani e tutti abitiamo in questo paese meraviglioso, con coste martoriate, città invivibili, montagne bellissime, cosche mafiose, spiagge caraibiche, opere d'arte, monumenti, palazzi, discariche abusive, ecc. Ogni passo verso una soluzione è un passo avanti. Con l'opposizione in coma, il governo fa quello che vuole. Ma tra le leggi ad personam e i ricatti alla magistratura ogni tanto ci scappa qualche cosa positiva, come per esempio una ronda di cittadini per recuperare il territorio. Le ronde fasciste erano composte da squadre armate di manganelli, olio di ricino, livore e ignoranza. Ma se una ronda padana salverà una sola donna da un aggressione sarà un successo. Se un solo scippo verrà sventato sarà un successo. Se un solo spacciatore verrà denunciato sarà un successo.

Quando parlo con persone che hanno votato il PDL mi accorgo che amano l'Italia quanto me, vivono in Italia come me, lavorano, amano, giocano, ridono come me. Hanno solo idee diverse e spesso gli mancano alcune informazioni e ne hanno altre un po distorte. Hanno votato il Berlusca per disperazione. Dobbiamo abbandonare il concetto di lotta tra sinistra e destra a prescindere da tutto. Il vero nemico da battere ora è il sistema politicomafioso che ci tiene per i coglioni.  Se non ci alleiamo e non abbiamo il coraggio di ammettere ciò che c'è di positivo nell'altra fazione facciamo vincere veltrusconi e noi continuiamo a fare i servi della gleba con i vestiti firmati!

Matteo

Gentile Jacopo,

Condivido completamente il post ...soprattutto quando accenni al "regalo" inconsapevole che ci e' stato fatto da B ed al "controllo" del territorio inteso come riappropriazione degli spazi di "agorà".

saluti corvo

 

 

Al di là delle considerazioni di Jacopo - che sono sicuramente fonte di interessante confronto - io non capisco a cosa serva questa legge.

Da sempre nell'Italia democratica gruppi di persone possono gironzolare per la propria città e segnalare eventuali effrazioni alle forze dell'ordine.

E allora a me viene da pensare che questo provvedimento sulle ronde o è solo una mossa mediatica oppure vuole solo aprire le porte ad ALTRI tipi di ronde.

O forse entrambe le cose.

-- V. Marco Carnazzo - www.ufic.it

Sono daccordo con quanto dice Ufic.

Inoltre, Jacopo dice (come quasi sempre) cose sensatissime, ma consideriamo un'altra prospettiva: dire per legge che si fanno le ronde di cittadini, legittima lo Stato a ri-delegare alcuni dei compiti che noi cittadini gli abbiamo delegato. 
E a legittimare una parte dei parlamentari a perdere tempo a parlare di fuffa per regolamentarle facendo stagnare altri argomenti in sofferenza.

Ho questa impressione da un po': lo Stato, o meglio i politici che ne fanno parte, continuano ad incassare le nostre tasse, e a tagliare su tutti i servizi, tanto poi ci sono associazioni di cittadini che vanno a tamponare le carenze statali, lavorando gratis nel proprio tempo libero. Oppure si privatizzano direttamente i servizi ed i cittadini se li devono (ri-, nel senso di una seconda volta) pagare.
Questo è un meccanismo perverso, che mi dà la nausea, specialmente quando mi giunge qualche notizia su quanto sono pagati i politici di cui prima. 
Non sto dicendo che il volontariato non vada fatto, sto dicendo che non deve farsi condurre a sostituire lo Stato mentre esso si scrolla di dosso i propri compiti. "L'arte di arrangiarsi cronicizza le situazioni critiche", diceva la direttrice del mio primo posto di lavoro (ormai 28 anni fa; Stefania Z., ti mando un bacio ovunque tu sia!). Laddove i fondi della società  non vengono usati per la società stessa ma per i privilegi di alcuni componenti, e gli altri si arrangiano come possono per le necessità, è vero nella sua sfumatura più drammatica. Sono consapevole che sto estremizzando e generalizzando un po', ma attendere a dirlo che diventi vero al 100% non mi pare consigliabile. Meglio intercettare la deriva in precedenza.

E intanto ci fanno parlare d'altro, così mentre noi perdiamo tempo loro continuano a fare i fatti propri. Tra il resto: immonde leggi sulla caccia per sollazzare quelli che si divertono uccidendo e cui non importa un accidente del degrado ambientale perchè sono troppo avidi, cupidi ed ottusi anche per capire che nell'ambiente come lo stanno riducendo ci saranno anche i loro figli e nipoti.
[A proposito: ma M. Dell'U. non era stato interdetto dai pubblici uffici? che ci fa nella commissione ambiente? avevo capito male? Si tratta di un omonimo?]
E mentre loro dopo x giorni in parlamento maturano il diritto alla pensione, pensano a privare di validità il riscatto del militare e della laurea per gli altri.
Eccetera.

Non servono (ulteriori) autorizzazioni per i cittadini che vogliono tenere gli occhi aperti sul proprio "intorno" e dare l'allarme quando uno o più malviventi vessano o danneggiano o altro. Non serve modificare le attuali facoltà in questo senso per gratificare gruppi di frustrati Rambo di periferia per non parlare di squadracce.
Non serve che lo Stato, dopo averne percepito i fondi, ri-deleghi ai cittadini i propri compiti.
Servono altre cose: equità, giustizia, rettitudine, integrità, visione del futuro, solidarietà, investimento sulle nuove generazioni fin dalla prima infanzia, attenzione per la qualità della vita e per l'eccellenza in tutti i campi, ... eccetera. Da tutte le parti politiche e sociali.

Caro Jacopo, sono assolutamente d'accordo con quello che scrivi, senza se e senza ma.

Trovo che la difficoltà principale stia sempre nel riuscire ad andare oltre alle ideologie e alle logiche di, presunta, appartenenza, in altre parole nella capacità di mettersi in discussione.

Io, principalmente grazie a te e te ne sono riconoscente, sono riuscito a farlo anni fa, ma purtroppo vedo ad esempio che nell'impegno  con il gruppo del mio piccolo paesino alle volte devo lottare con visioni e pensieri oramai cristallizzati.

Vabbè che dobbiamo fare, forse se fosse tutto semplice non ci si divertirebbe più!!

Ciao

FedeF

Il giorno 13 Gennaio 2004 la mia famiglia ha subito un'aggressione..., non erano exstracomunitari..., apparentemente non erano neanche aggressori (Non quelli convenzionali...) era una sentenza di un giudice, il quale, IN NOME DEL POPOLO ITALIANO sanciva che (Al contrario di ciò che statuivano i documenti in atti) dovevamo soggiacere a una estorsione, ancora in corso...

Successivamente, più volte, la mia controparte, con i gendarmi e con le armi, si è presentata a casa mia (Una famiglia inerme) per chiedere l'esecuzione di quella sentenza... fino ad ottenerla...,

Oggi la Magistratura e i Carabinieri sanno che quello fù un atto di violenza contro un uomo, sua moglie e i tre figli, (all'epoca minorenni...) alcuni, ma solo i fattorini, andranno a processo il 16 Giugno 2009 davanti al Tribuanle di Nola, ma solo per reati minori (la falsità di atti...) mentre io dovrò ancora combattere da solo contro il "BRANCO" per far affermare le mie ragioni...

Ieri sera, gridai attonito al comandante dei Carabinieri "Anche Voi siete stati offesi..., vi hanno usati per compiere i "Loro" reati... perchè non Vi difendete?

Il silenzio fù più eloquente di qualsiasi risposta...!!!

Io continuerò a chiedere... : Da quale branco ci devono difender queste ronde?

Intanto io sono ancora troppo solo, ho cause da portare avanti contro giudici e criminali collusi in unici progetti e contro silenzi istituzionalmente prestati....manca al mio fianco lo Stato, (manca la giustizia e gli operatori della sicurezza che si sono fatti prendere troppo facilmente per il c...o) se si forma una RONDA per aiutarmi fatemelo sapere... Vi aprirò le porte con piacere...

Luigi Iovino www.luigiiovino.it

Quando ho letto l'intervento di Jacopo sono rimasto di stucco, ho iniziato la lettura pensando "sicuramente si concludera' con una delle sue ironiche battute", non puo' essere proprio il suo pensiero, ed invece mi mi sono dovuto ricredere, la pensa proprio cosi'!

Stiamo qui' a raccontarci che un mondo migliore puo' esistere, che la convivenza umana sia possibile "costruirla" a partire da sentimenti di fratellanza, solidarieta' e giustizia sociale ed economica, e poi dove si arriva? Alle ronde.

L'articolato intervento di Jacopo meriterebbe una replica altrettanto articolata ma desiderando effettuare una risposta "a caldo" mi limito a esprimere le mie perplessita'. Mi permetto di aggiungere solo una osservazione: le ronde proletarie (le ho fatte anch'io) nascevano in un contesto sociale di lotta di classe, di movimento in lotta, di autodifesa dell'agibilita' politica e gia' in quel contesto di c.....e (termine benevolo) anche tragiche ne abbiamo fatte, oggi, in cui a definirsi (e sentirsi) proletario sono rimasti solo quelli che si rifanno al leninismo e non mi sembra il caso di rispolverare quelle esperienze. E poi si puo' pensare veramente che il "movimento" assumera' su di se un simile impegno? Piu' facile che le ronde vengano egemonizzate da fascisti proprio in forza della loro ideologia, non si devono sforzare in niente, sono gia' attrezzati per quel ruolo.

In fondo quello che mi disturba di piu' e' il continuo stillicidio di norme antidemocratiche. Ma ci si rende conto di quello che sta' succedendo? I nostri soldati in Afganistan che agiscono nella piu' totale illegalita'; le leggi che limitano i diritti dei lavoratori (il nuovo disegno di legge sugli scioperi); i contratti firmati senza consenso e senza la consultazione dei lavoratori; il rendere i migranti dei delinquenti (quei poveracci che vengono qui, si fanno sfruttare in modo bestiale e quando non servono piu' espulsi o incarcerati). Mi fermo qui, sto travalicando l'oggetto dell'intervento, ma la questione ronde non puo' essere distaccata dal contesto in cui si e' prodotta; certo la sinistra su tutta questa materia non riesce a proporre molto ma da questo all'adesione alle ronde di strada ne passa.

Claudio