Un gruppo di ricercatori dell'Universita' di Firenze ha scoperto che il “cervello” delle piante e' nelle radici.
Da rivoltare 85mila miliardi di arbusti.
(Fonte: Ansa)
Le piante stanno a testa in giu'?
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il cervello dei vegetali
Che gli alberi abbiano il sistema nervoso ed il cervello nei peli radicali è noto da molti anni, tanto che da ben tre è stato aperto a Firenze il primo centro di neuro-biologia vegetale al mondo, seguito da Bonn. Già Linneo e Darwin lo avevano ipotizzato e successivamente sono stati fatti studi diversi. Il più noto è quello fatto da Thompson e Bird, negli anni settanta, con la macchina della verità, che rileva le reazioni emotive dei viventi. Applicando degli elettrodi alle foglie e alle radici era stato possibile constatare che le piante si accorgono perfettamente di quanto avviene intorno a loro, attraverso le sostanze chimiche che ciascuno emette in ogni sua attività. Le emozioni e le sensazioni forti producono grandi quantità di sostanze, che poi si volatilizzano in odori. Noi umani, che abbiamo perso gran parte dell'olfatto, non li sentiamo ma gli animali e soprattutto le piante lo sentono benissimo. In seguito a quegli esperimenti era stato scritto il libro LA VITA SEGRETA DELLE PIANTE, diffuso in tutto il mondo. Gli alberi hanno una grande sensibilità anche nelle foglie e comunque in tutte le parti giovani. Quando invecchiano, nel caso delle radici si trasformano in legno, le foglie cadono. Sono in grado di accorgersi, ad esempio, dal tipo di morso che viene fatto alle loro foglie o radici, di che tipo di animale sia e corrono ai ripari producendo sostanze repellenti. Appena le piante vicine sentono nell'aria le particelle emesse da quella aggredita, iniziano subito a produrre la stessa sostanza, in modo da salvarsi. Naturalmente, per riuscire a produrre la sostanza giusta per l'animale giusto, occorrono tempi lunghi e, dunque, spesso non è possibile per loro difendersi. Dagli esperimenti fatti sulle piante di tabacco, ci si è accorti che addirittura, riescono a richiamare col loro odore corale, i predatori di certi parassiti che li molestano.
In Toscana, da qualche anno si fanno ascoltare nei vigneti, brani di musica classica che fanno produrre vino migliore. Infatti, la musica produce vibrazioni e queste sono percepite molto bene dalle piante. I vegetali e soprattutto gli alberi, esistono da 345 milioni di anni circa ed hanno organi di percezione adatti a quell'epoca in cui il suolo era molto instabile. L'umanità, a voler largheggiare, ha 4 milioni di anni solamente ed organi diversi, adatti a condizioni diverse. La diversità, a partire da questo, non significa minore o nulla qualità ma solo, appunto, diversità.
Gli studi procedono a rilento a causa del fatto che i peli radicali sono sottilissimi e per di più sotto terra, in chilometri di filamenti.
Se vi interessa conoscere gli alberi, visitate il mio sito www.ascuoladaglialberi.net
struttura glomerulare
Il cervello dei vegetali è nelle radici.
Gli agricoltori biodinamici lo sanno benissimo da quasi 100 anni, visto che tale metodo, il biodinamico appunto, è nato per accrescere l'umificazione del terreno al fine di creare la famosa, nonché ambita, struttura glomerulare.
In tal modo i vegetali non possono che diventare dei geniacci!