Il peer to peer dei prestiti in denaro

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Un'inchiesta pubblicata sul mensile Jack rivela un vero e proprio boom, anche in Italia, del p2p dei prestiti (fino a 15mila euro).
Zopa.it, 25mila iscritti e 4,4 milioni di euro erogati, e boober.it, piu' simile a un social network, sono i piu' diffusi.
Chi offre denaro ha buoni tassi di rendimento e la garanzia di vedere il proprio capitale frazionato in tante piccole operazioni, cosi' da ridurre al minimo il rischio. Chi invece chiede soldi in prestito gode di tassi di interessi piu' bassi rispetto a molte banche.
Inoltre gli utenti possono decidere e discutere i termini dei prestiti tra di loro, senza intermediari e relative spese. Infine si puo' ripagare il prestito anticipatamente senza dover pagare penali.
Negli Usa il sistema e' gia' molto diffuso: il sito Prosper.com ha raggiunto un giro di affari di 180 milioni di dollari, attirando l'attenzione della Sec (ente governativo statunitense per il controllo della borsa valori).


Commenti

Ho fatto un giro veloce su Zopa.

A parte che non si capisce chi gestisce fisicamente (o virtualmente) il denaro, cioè chi ci sta dietro, poi ti dicono che nel 2008 chi ha prestato soldi ha ottenuto un rendimento medio del 7,8% al netto delle spese, mentre chi chiede in prestito i soldi li può avere a un interesse del 5,9%. Le cifre non quadrano o mi sbaglio?

Qualcuno che ci capisce più di me può verificare?

Grazie

Ciao

Barbara

Poi ho capito che ci sono 3 tassi diversi quando prendi i soldi in prestito, dipende dal tuo grado di affidabilità. Il tasso del 5,9 è quello che viene praticato a chi offre maggiori garanzie... gli altri tassi sono più alti del 7,8%, il 7,8% è la media dei tassi diversi che si percepiscono.
O almeno così ho inteso. Mi sbaglio?