Vicenza, Afghanistan, qui scoppia il casino!

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Il governo Prodi rischia di cadere.
E io mi chiedo se la cosiddetta Sinistra Radicale sta realizzando un’iniziativa politica sensata.
Certo la battaglia contro la base di Vicenza è sacrosanta e pure la richiesta di andarsene dall’Afghanistan…
Però dobbiamo anche chiederci se le azioni politiche danno i risultati che vogliamo. E riguardo all’Afghanistan cosa dovremmo fare veramente se avessimo a cuore la pace?
Oggi l’occupazione militare di quel povero paese è un atto di barbarie.
Per anni i nostri soldati hanno tenuto il moccolo a torturatori, arresti illegali, strapotere dei signori della guerra (spesso ex Talibani) traffici di oppio…
Ora in Italia abbiamo un governo progressista (a giorni), quale migliore occasione avremmo per sviluppare un’azione di documentazione degli abusi e delle illegalità in Afghanistan e usare le prove così raccolte per denunciare il comportamento delle truppe Usa e inglesi?
Potremmo sputtanare la politica di Bush e dare una carta in più ai democratici americani… Un’inchiesta ufficiale italiana, dall’interno della missione avrebbe possibilità e peso enormi!
Certo è un’azione ben più difficile del semplice restare lì a far da complici o andarsene. Prevede idee, capacità di progettazione, dinamismo.
Ma io credo che potremmo veramente difendere le popolazioni e la legalità internazionale se la nostra missione cambiasse scopo e diventasse una vera missione di pace. Certo dovremmo rivedere le decisioni del governo Prodi. 300 milioni di euro per i soldati e 30 milioni di euro per gli aiuti alle popolazione sono una scelta nella logica di Barbablù. Ma capite bene che su questo terreno si potrebbe trovare una vera mediazione all’interno del governo, ottenendo qualche cosa di utile veramente per le popolazioni e evitando di far ritornare al governo Silvio (che se si rivota adesso son dolori).
Ugualmente si dovrebbe ragionare su Vicenza. Per la prima volta circa 100 parlamentari si sono trovati a Roma, sull’onda emotiva delle proteste popolari.
Ora questi 100 parlamentari stanno poi cercando, ognuno per i fatti suoi, di far arrivare al dibattito in aula disegni di legge contro lo spreco e per la razionalizzazione del sistema Italia. Queste proposte di buon senso, non interessano molto i vertici dei partiti al governo, che non stanno dando vita a un vero lavoro di progettazione di un nuovo rapporto tra entrate e uscite e tra burocrati e cittadini.
I vertici di tutti i partiti di governo stanno avvinghiati a una lotta per il potere e la visibilità. Pensano: devo diventare il più forte, poi potrò far approvare le mie leggi giuste.
I peones della politica, i parlamentari lontani dai vertici dei partiti, sono tanti e molti hanno ancora il tempo di ragionare e studiare i termini concreti di un cambiamento. Ma i vertici non li ascoltano, li chiamano solo a votare in aula. Per il resto nel dibattito politico vero (la stanza dove si decidono le leggi) non contano niente.
Ora mi sapete dire perché questi 100 parlamentari che si sono trovati per Vicenza non riescono a mettersi insieme, unire i loro disegni di legge individuali e trasformarli in un unico disegno di legge articolato, contro lo spreco e il delirio burocratico?
Sarebbe oltretutto una rivoluzione nei metodi della politica, fuori dalla follia del perdere tempo nelle commissioni, vere macchine per rincitrullire i parlamentari. (E su queste commissioni bisogna ripetere che sono un casino mostruoso, nessuno ascolta, il dibattito perciò è finto. Abbiamo un Parlamento che usa ancora modalità di lavoro ottocentesche (e le sedie sono scomode come quelle dell’800!). Oggi c’è la possibilità di lavorare con modalità analoghe a Wikipedia… Mettete le proposte su internet, sottoponetele al dibattito interno (tra parlamentari) e apritevi ai contributi della società civile, e ottenete tre volte più discussione e 10 volte meno perdita di tempo)
Ma come mai i nostri parlamentari NON riescono a trovarsi su un’iniziativa così importante come quella di unire i loro sforzi individuali?
E perché non c’è nessuna mobilitazione forte intorno alla necessità di tagliare sprechi e far funzionare lo Stato a favore e non contro i cittadini? Perché non facciamo una pressione mirata su questi parlamentari peones per incoraggiarli a unire i disegni di legge che hanno proposto e farli approvare?
Non ci si riesce a muovere su queste questioni centrali e invece vediamo una certa mobilitazione su Vicenza.
Che poi lo strano è che Vicenza non è “ragione di vita o di morte”.
Siamo riusciti (onore anche a Prodi) a chiudere la Maddalena dove c’era un inquinamento radioattivo mostruoso… Quella sì era una storia prioritaria. Vicenza è una battaglia giusta ma di principio. Abbiamo comunque più di 100 installazioni militari Usa in Italia. E non stiamo discutendo di toglierne neppure una, ma solo di impedirne un allargamento… E tra l’altro la popolazione è in gran parte favorevole per via dei posti di lavoro, dei piccoli traffici che fioriscono sulla presenza dei marines…
Insomma riusciamo a dare il massimo su battaglie difficili da vincere e invece siamo inconsistenti sulle battaglie veramente importanti che potremmo vincere.
Perché?
Sono i drammi del Pensiero Lineare, di cui ho scritto a lungo su questo blog (vedi nella colonnina di destra il libro gratuito “La Rivoluzione Pigra”). Prendersela con una Base Militare è più facile, perché è un simbolo fisico. Coinvolgere le vaste masse su un progetto complesso per rendere sensate le spese dello Stato e la burocrazia o per cambiare la natura della missione in Afghanistan, fa fatica.
Berlusconi diceva che il suo elettore aveva la testa di un ragazzino di 13 anni che a scuola sta nei banchi in fondo.
L’elettore di sinistra ha mediamente 16 anni, la cotta per Che’ Guevara e un’esplosione ormonale mostruosa.
Adora il Che’ però è pacifista, il fatto che il Che’ fosse notoriamente un guerrigliero non gli crea contraddizioni.

E visto che sei arrivato fin qui, e quindi fai parte di quel centinaio di pazzi che ogni tanto leggono fino in fondo i miei articoli politici, vorrei dire che sono pure stupito per la difficoltà di trovare persone che abbiano voglia di fare. Tutta la sinistra è una bolgia di bla bla.
E non è un problema di questo blog. Anzi qui si brilla per la presenza di una trentina di persone che fanno, hanno il gusto di collaborare in modo cretivo (grande piacere della vita).
Per questo dalla fine del 2006 ho deciso di lanciarmi ancora di più nella direzione dell’arte e di spostare l’asse di questo blog sul gioco. Qui non siamo di fronte a un vuoto politico ma emotivo. La gente è sfranta di fatica di vivere e dolore, impazzita di ingorghi e mutui. Con la sindrome del parcheggio…
La battaglia, la Grande Battaglia contro l’entropia, passa dalla riscoperta del tempo.
Avremo un vero movimento antagonista alla Società del Dolore quando ci sarà una ribellione contro la rapina del tempo. Quando un certo numero di persone si sveglierà una mattina dicendo:”Il tempo è la cosa più preziosa che ho. Voglio impiegarlo per giocare!”
Lo spirito del gioco.
Questo ci manca. Ma senza il gioco non c’è amore, non c’è interesse, non c’è qualità, arte, rispetto, collaborazione.
Cooperazione.
Mi scrivono persone disperate che campano con 800 euro al mese e devono pagare 400 euro di affitto.
Cazzo che ingiustizia!
E come la risolviamo?
E quando?
Parliamoci seriamente.
E allora, mi dirai, che cosa gli proponi? Di giocare invece di andare a lavorare, così non guadagnano neanche quelle?
Non ho una risposta.
Ma certamente non è vita.
E certamente conosco centinaia di persone che sono uscite dal tunnel della perdita del proprio tempo inventandosi una vita diversa, e questa invenzione è nata dallo spirito del gioco. Tutto inizia quando ti metti in gioco.
Quando ti prendi il tuo tempo.
Oggi intorno a Alcatraz vivono un centinaio di “immigrati dalle città”.
Tra questi i figli di papà come me sono ben pochi. Gli altri facevano i postini, gli operai, gli impiegati. Vivono facendo i mercati, le fiere del baratto, gli artigiani, i massaggiatori, i contadini. Si sono inventati professioni come il Consulente Internet/Pc a domicilio per famiglie. Oppure vendono e comprano qualcosa in rete.
In Italia sono alcune decine di migliaia le persone che oggi si sono costruite una vita diversa sulle colline. Ci sono comunità, ecovillaggi, cooperative, gruppi di amici. Esiste un’economia diversa. Non più ricca ma che ti permette una qualità cento volte superiore. Niente ingorghi, flessibilità degli orari e la possibilità di restare a letto se proprio non hai voglia di alzarti.
E aria pura e le more biologiche che ti raccogli da solo e che sono ovunque.
Difficile, certo molto difficile.
Ma non perché sia difficile in sé, mancano i pre-pre-requisiti.
Vorrei portare il mio esempio: da 15 anni cerco persone che collaborino a fare libri.
E sono uno che i libri li fa veramente e a volte vendono pure uno sfracello. Credo di essere un professionista e se non altro lavorare tre mesi con me vale come esperienza. Inoltre, ora che è possibile, propongo di lavorare via internet. E non chiedo di lavorare gratis: i soldi che escono si dividono. Ho portato questa proposta a tutti i corsi che ho fatto per 15 anni. Su questo forum ho proposto la cosa più volte con diversi laboratori come quello sui miglioramenti dagli anni ’50 in poi. Quanti hanno preso questa possibilità?
5 persone. In tutti e 5 i casi posso dire che siamo arrivati a grandi successi. In 4 casi siamo arrivati nelle classifiche dei libri più venduti e in due casi siamo arrivati a pubblicare anche in Spagna.
Ma, Dio Santo, solo 5 persone sono saltate fuori in 15 anni.
Lo stesso dicasi per la proposta di collaborare alla Città Segreta o alla costruzione (fisica) del Giardino Incantato di Alcatraz. Due occasioni che reputo notevoli per un giovane che voglia iniziare a lavorare come creativo.
E con Atlantide tv?
Mi aspettavo la nascita di redazioni locali, gruppi che si mettessero a produrre qualche cosa. Niente. Ci arrivavano solo fondi di cassetti. Pur di collaborare proponemmo una cosa semplicissima: riprendi l’alba. Son arriviti 5 video. Di questi 2 riprendevano l’alba senza inquadrare il sole.
Allora credo che qui la questione sia basica: qui non si tratta di creare il movimento ma la cultura che sta dietro all’idea di un cambiamento e lo spirito adatto.
Sarà un lavoro lungo e duro. Almeno cerchiamo di divertirci facendolo.
Questo è il senso di questo mio nuovo modo di gestire questo blog.
Sto, finalmente, veramente giocando.
E mi piace. Godolo mi piace. Me lo giro da solo. E pure la Città Segreta. Mi sembra come quando giocavo a soldatini: la soddisfazione di averli messi tutti in posizione per poi ammirarli.
Poi certo, mi piacerebbe giocare con tantissimi. Ma sicuramente ci divertiremo anche restando in pochi come siamo ora.
Non lo dico come consolazione.
A un dibattito, recentemente, un compagno si lamentava perché dopo tante lotte e tanti anni, ci troviamo ancora in una società di merda. Vero. Ma abbiamo fatto il miglior affare che si potesse immaginare: abbiamo conosciuto persone meravigliose, abbiamo intessuto avventure, abbiamo vissuto.
La nostra lotta l’abbiamo vinta nella nostra vita. Abbiamo prodotto una vita migliore per noi.
La verità è che gli altri non hanno voluto giocare con noi, fare sesso con noi, lavorare con noi. E ci hanno perso.
Siamo la gente più interessante in questa parte della galassia. E ci bastiamo.
Questa è la grande novità storica: noi stiamo sperimentando l’essere marziani sopra un pianeta di pazzi. Ancora non siamo arrivati a dirlo chiaro.
Noi viviamo in un’altra dimensione della realtà. La nostra. Con regole e patti e anche sistemi economici. C’è chi si compra due macchine perché una sola si può rompere e resti a piedi. E c’è chi invita molte persone a mangiare a casa sua, così vive meglio. Inoltre se gli si rompe la macchina ha dieci amici disposti a prestargliela.
C’è una frase che mi gira in testa da un po’… “Voi europei avete gli orologi, noi africani abbiamo il tempo”.
Vale anche per i Ribelli Spirituali.
Sì, siamo i Ribelli Spirituali. Ma non ce lo siamo ancora detto.


Commenti

Grazie a 888 in città segreta, nello spazio di Franca Rame, proposto idea di creare manifesti, come per la campagna elettorale.
Visto che la mamma ha sempre ragione, e che per il momento sta in lacrime, mi sembra doveroso farle sentire il nostro sostegno all'iniziativa:
RIPENSACI PRODI! LIBERA VICENZA DALLA BASE AMERICANA DAL MOLIN

Non può leggere per ora. ma vedere immagini penso ce la faccia.
Comincia tu Jacopo!!! Manifestiamo affetto per la mamma, la nonna, la bisnonna, la donna... !!!

Franca è fiduciosa:
"Certa della vostra mobilitazione vi invio un grazie con un abbraccio grande. Come ci si sente bene quando ci si mette in movimento!!!!
UN ABBRACCIO GRANDISSIMO franca rame"

Abbracciamola anche noi.

Trovare gente che collabori a un qualsivolgia progetto è veramente difficile.
Ci si aspettano le orde del caos da organizzare coi cartellini, e ti trovi con quei 4 amici di sempre e una nuova entrata dopo anni di sbattimenti.
Ma questo è ancora niente: nessun progetto produce qualcosa di concreto se non sei lì tutti i santissimi giorni a lavorarci.
Per un tempo lungo tanto che fai a tempo a vedere i capelli bianchi moltiplicarsi e correre dietro alle zampe di gallina nascenti.

A volte si pensa che progetti legati a un modello diverso di collaborazione, al gioco e alla condivisione, siano facili quand'anche non scemi, spesso tacciati per assolutamente deficenti (progetti e progettisti).
Invece ci vuole una pazienza e una costanza indescrivibile perchè si riesca a produrre qualcosa di concreto, e di valido.
Ci vuole testa per tirare fuori qualcosa di valido da un lavoro_gioco di gruppo.

Abbiamo lavorato come dei dannati per i nostri progetti, e non ci siamo stancati mai di chiedere collaborazioni, di invitare a giocare-lavorare, a FARE qualcosa di concreto.
Fosse stato per l'accoglienza e l'affluenza ricevuta non ci saremmo spostati neanche dal cancelletto di casa.
A volte è veramente tremendamente demoralizzante.

Però è anche vero che quando meno te lo aspetti arriva la persona, la coincidenza, il tassello universale che ti ridanno respiro e carica, voglia di fare e andare avanti.

Certo è che niente viene dal niente

Questo bisognerebbe dire a tanta gente che passa le giornate e parlare e parlare, immaginare e progettare senza nulla fare:
Niente viene dal niente

Se vuoi realizzare qualcosa, comincia a tirarti su le maniche, e non aspettare che arrivi qualcuno a fare il lavoro al posto tuo.

Può cambiare il mondo quanto si voglia,ma questa cosa non cambierà mai.

Chi lavora su certi temi non capisce mai fino in fondo gli effetti del proprio lavoro... e allora ti dico cosa abbiamo fatto io e Daria per regalo di Natale. Insieme a dei prodotti solidali e biologici (esiste il Bioequo!!!) abbiamo stampato e colorato con le matite il manuale dei detersivi Bio-Allegri e regalato una ventina di copie agli amici. Pian piano le persone che ci stanno intorno cominciano a capire la portata del lavoro e quando mia mamma domenica mi ha detto sorridendo: "ma lo sai che pulivamo sempre con il bicarbonato quando eravamo piccoli..." ho realizzato che aveva perfettamente capito il messaggio del lavoro e che aveva provato piacere a ricordare le persone care della sua vita.

Quando si fanno cose positive gli effetti positivi si moltiplicano!!! Pensa che ci siamo divertiti un mondo a colorare tutto il manuale (e tutte le copie sono diverse l'una dall'altra!!)

M.

PS Un bacio e grazie!!

Grandiiiiiiiiiiiii!!!

Mi fai tornare l'occhio splendente dopo che ieri abbiamo ricevuto un messaggio che ci accusava di essere un gruppo anonimo dietro al quale si nascondeva una grande catena di supermercati che si faceva pubblicità occulta, epppperdipppiùùùùùùùùùùùùùùù di avere probabilmente scoppiazzato tutto il manuale dal web!!!

Il tutto si è poi rivelato un malinteso da parte di chi scriveva, presto e amabilmente chiarito (grande matèèèè!), e molto amabilmente scusato da chi lo ha scritto in un momento di fretta e dubbio.

però a me sono così girate le pallleeeeeee! con tutto il culo e il sudore e le migliaia di ore spese di lavoro, e soldi e sacrifici!!!!

:-///

*

Bene, posso mica prenotarmi una meravigliosa copia di manuale edizione gennaio 2007 pittata a mano dallo "Spettacolare Laboratorio Creativo Daria_Marco_Bioallegri"????

Dai Marcooooooooo dai Dariaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa daiiiiiii (metti emoticon che prega e suppplicaaaaaa....)

un regalinooooooooooooooooooo---- ( quà mettine tre ancora più patetiche...)

almeno quella non finirei col regalarla come le decine precedenti e finalmente avrei una copia anche a casa!

smakkkkkk!

Ribelli nello Spirito!!
E' un'anno che frequento questo blog e devo dire che sono proprio soddisfatto. Le persone che ho conosciuto sono meravigliose (mi hanno dato tutte veramente tanto), ho iniziato a frequentare Alcatraz, mi è migliorato l'umore grandiosamente (complice anche la casa nuova che io e Daria abbiamo fortemente voluto nell'ultimo anno) nel frattempo abbiamo combattuto giocando per vincere le elezioni, abbiamo lavorato perché Franca fosse eletta, ci siamo battuti per sensibilizzare gli amici ai problemi ambientali....
Abbiamo ottenuto tutti i risultati che ci eravamo prefissati e devo dire che se non completamente sono veramente soddisfatto. So che si può fare sempre di più e meglio ma oggi, pensando a tante cose e guardando le lepri giocare libere nei campi dalla finestra di casa, devo dire che sto proprio bene.

Anche Jacopo mi sembra che stia cambiando, è finalmente più soddisfatto anche quando si interroga sul senso del suo lavoro di tanti anni. (Jacopo ti sottovaluti, il fatto che ci sia un ritorno modesto di "adesioni" alle iniziative non vuole dire che non vengano apprezzate anche da chi non partecipa... Napoli nel sangue (creato in città segreta) non l'avevo letto (ne collaborato, pur avendone la possibilità) ma l'ho comprato ad Alcatraz e iniziato a leggere... con questo cosa voglio dire... voglio dire che su tante cose fatte nel Blog (o in città segreta) non c'è un ritorno diretto visibile ma le persone leggono, fanno tesoro di esperienze, vivono... e in fondo lo sai benissimo!!)

Pur non avendo mezzi di diffusione di massa ne budget fantasmagorici creiamo modelli di vita e di pensiero che sono inizialmente visti con sospetto, poi apprezzati ed infine imitati... senza timore di esserci arrivati dopo un po' (mica è una gara)... Per esempio non sono ancora riuscito a partecipare a free hugs ma ho capito, come tanti altri, il messaggio e pian piano lo applico nella vita di tutti i giorni.

Chiudo con un sogno: mi sveglio pensando che gli anni passano per tutti e mi guardo allo specchio un po' ingrigito, sorrido. Sono ancora capace di sorridere ed essere felice della vita nonostante la tv, nonostante gli scandali e le malefatte di gente triste che continuamente ed ostinatamente professa la sopraffazione come stile di vita. Ma il mondo è cambiato. Ripensando a dieci anni fa, quando ancora avevo una macchina diesel (invece che elettrica) e che quando aprivo le finestre di casa e sentivo il puzzo della città (invece che il profumo della campagna), mi stupisco di quanto sia facile abituarsi a stare meglio. Sono passati dieci anni ed è cambiato il mondo. Produco l'energia da solo, con le pale, i fotovoltaici e l'impianto geotermico-solare, mi sposto con mezzi silenziosi e puliti ed ho rallentato il ritmo di vita con una semplice considerazione: "le cose che faccio devono servire perché io ed altri si possa vivere meglio"... non ne sono rimaste molte da fare e soprattutto sono rimaste quelle piacevoli.
Il 2016 è stato un'anno importante, ed è stata avviata la produzione di energia con la fusione fredda. Negli ultimi dieci anni i governanti hanno capito che l'obiettivo del loro lavoro non era migliorare la ricchezza del paese ma il benessere e l'Italia è tornata ad essere un paese in cui le persone sorridono e si divertono. Il governo di certrosnistra ha realizzato tutti gli obiettivi del programma (il libro dei sogni come lo definì un avversario politico).
La chiesa addirittura sta modificato drasticamente la propria visione ed il benessere personale viene prima di tutto. "Dio vuole che tu faccia cose che fanno stare bene te e le persone che ti circondano" ed il messaggio è diventato "amati che dio ti ama come te stesso".
Beh, oggi il sole è piacevole e vado in ufficio proprio volentieri.

M.

Caro Jacopo, mi dispiace ma non sono d'accordo sulla tua valutazione riguardo a Vicenza. Ci sono principi sui quali non si può soprassedere, se rinunciamo alla guerra come strumento di risoluzione delle controversie internazionali, queste basi a cosa servono? Quando abbiamo bombardato i Balcani con l'uranio impoverito siamo stati complici di un crimine contro l'umanità ma la gentaglia che ha approvato l'utilizzo della base di Avviano io me la ricordo bene e non avrà mai il mio voto. Non sono disposto ad avvallare un governo che segue logiche di morte, non nel mio nome.

- “disarmo e ambiente” stesso problema –
a cura di Paolo De Gregorio – 6 febbraio 2007

Credo che la politica non è, né mai sarà amata, per la sua perversa capacità di complicare le cose semplici, renderle incomprensibili ai più, e non essere mai in sintonia con la gente reale da cui è profondamente distaccata.
Un esempio può essere quello della questione della non proliferazione nucleare, che è semplicemente il brutale intendimento di chi già il nucleare possiede (e ne usa il peso per minacciare e ricattare) di impedire ad altri paesi di dotarsene, per continuare ad avere superiorità politica e militare. Però la politica si inventa che vi sono alcuni paesi “canaglia” che forse fra dieci anni avranno l’arma atomica ma sono già un pericolo per l’Occidente, mentre chi possiede già queste armi montate su missili pronti a partire (e che già le ha usate sui civili) sono i “buoni” che per il bene del mondo devono impedire ai “cattivi” di possederle.
La pretesa che altri non posseggano ciò che tu già possiedi è una enorme nefandezza e assolutamente insostenibile in forma di diritto, ma la politica internazionale, l’ONU, riescono a far approvare sanzioni contro l’Iran, rendendole “legali, agli occhi del mondo, come se ciò fosse una cosa legittima e comprensibile.

Nel 1981 l’aviazione israeliana, con atto terroristico, bombardò in Irak il reattore nucleare Osirak, dopo avere per anni ucciso, con i suoi sicari dei servizi segreti, scienziati addetti al programma nucleare irakeno, e sabotato forniture provenienti da Francia e Italia, senza nessuna conseguenza che definisse Israele un paese canaglia e terrorista.
Israele possiede centinaia di bombe atomiche, costruite con l’appoggio decisivo di Usa e Inghilterra, con le quali si sente praticamente invincibile, ed è disposta ad usarle contro tutto il mondo arabo. La prepotenza della politica israeliana si fonda su due semplici fattori: la superiorità militare fornitagli da Usa e Inghilterra, e la copertura politica sempre di questi due paesi. Senza questi appoggi Israele avrebbe dovuto trattare e la PACE ci sarebbe già da molti anni.
La politica europea, se riuscisse a smarcarsi dal vero “asse del male” Usa-Inghilterra-Israele, dovrebbe proporre ed impegnarsi a fondo nell’unica proposta possibile che possa far uscire il mondo dall’incubo atomico, ossia la distruzione di tutti gli arsenali nucleari e il divieto assoluto di posseder anche armi chimiche.

Perché non abbiamo mai assistito ad una campagna contro le armi di distruzione di massa da parte di coloro che difendono i feti surgelati, o dei cosiddetti pacifisti, e perché il Papa parla sempre genericamente di pace senza impegnare tutti i cattolici contro tutti gli eserciti, contro il traffico di armi, per il disarmo atomico?
Umberto Veronesi, una delle poche persone che unisce l’etica a grandi capacità di scienziato, è l’unico che parla di disarmo mondiale, di destinare questi enormi risparmi alla salute, alla educazione, all’ambiente e invita una grande organizzazione come la Croce Rossa, ente predisposto solo a rendere più umane le guerre, a mettersi alla guida di un movimento mondiale per la pace e il disarmo.

Questo dovrebbe essere il principale obiettivo della politica e di quelli che a parole professano il credo “non uccidere” e di chi parla di PACE ma non va oltre le passeggiate, mentre esseri schifosi come Bush pianificano enormi spese militari, parlano di supremazia culturale e religiosa, e creano solo odio e terrorismo.

Il Costarica, che ha abolito l’esercito nel 1949, ha impiegato i soldi risparmiati per la “VITA”. I risultati sono: analfabetismo al 4% contro il 30% dei paesi vicini, e nel paese l’aspettativa di vita (77 anni) è la più alta di tutta l’America Latina. E il Costarica, pur non possedendo un esercito, non è mai stato invaso da nessuno.

Le cose sono semplici ed evidenti, i politici spregevoli le complicano solo per restare immobili e continuare con un modello di società a misura solo di capitalisti e guerrafondai, che sta sprofondando il mondo verso la catastrofe ambientale.
Solo l’eliminazione delle immense spese militari può liberare quella massa di denaro da investire in iniziative capaci di fermare il riscaldamento del pianeta e il suo catastrofico collasso.
La PACE e l’ambiente sono intimamente connessi e oggi, che siamo sulla soglia del non ritorno, questo deve essere il principale e fondamentale terreno di impegno.

Chiedo a Veronesi di sottoscrivere un “manifesto” che contenga tra l’altro questi principi:
-è illegale e criminale qualunque vendita e traffico di armi
-devono essere cancellate tutte le alleanze militari
-ogni nazione ha diritto alla difesa attraverso una guardia nazionale, senza limiti di numero e armamento che coinvolga milioni di cittadini
-sono vietate le basi militari fuori dal proprio territorio nazionale
-sono vietate armi di attacco capaci di portare la guerra fuori dal proprio territorio (portaerei, bombardieri, missili)
-è vietato possedere armi nucleari e chimiche e i loro vettori
-per le controversie si deve istituire un tribunale internazionale, con rappresentanti di tutti i paesi, eletti dai cittadini, da scegliere tra le personalità più stimate e affidabili
-obbligo di investire immediatamente il denaro del disarmo (in Italia circa il 2% del PIL) in salute, energie rinnovabili, istruzione, ricerca.

Mi permetto di chiedere a Veronesi un suo impegno per questo “manifesto” e questa campagna mondiale, sapendo che tutte le vite che ha salvato combattendo il cancro sarebbero nulla rispetto a quelle che si possono salvare impedendo le guerre e fermando la desertificazione del nostro pianeta.
Non ci sarà mai civiltà e democrazia se non si ripudia la primitiva e belluina abitudine di risolvere i problemi con la violenza e tra un po’ non ci sarà più nemmeno il genere umano, se gli uomini continuano ad essere così idioti da spendere somme gigantesche per ammazzarsi e non per salvare la vita del pianeta che sta soffocando.
Paolo De Gregorio