Guerra civile in Iraq. La vergogna del mondo.

Facebook Instagram TikTok YouTube Twitter Jacopo fo english version blog

 

RESTIAMO IN CONTATTO!

PER CONOSCERE GLI ULTIMI AGGIORNAMENTI VISITA LA MIA PAGINA FACEBOOK

 

Ogni pretesa di civiltà evapora di fronte ai 650 mila morti in Iraq. La conta dei cadaveri non è stata semplice. Si è dovuta impegnare una fondazione americana e hanno sudato. In iraq ogni giorno decine di persone spariscono, centinaia a volte. Finiscono nei carceri segreti Usa, vengono buttati in fosse comuni, abbandonati per strada sfigurati. L'Iraq è oggi il regno del terrore e della tortura, dell'abuso di potere e della criminalità comune. Terroristi, truppe occidentali, corrotti, banditi, signori della guerra, corporation con i loro eserciti privati di mercenari... Per anni abbiamo assistito alle provocazioni martellanti a suon di attentati, rapimenti e esecuzioni, fatti passare come opera di sciti e sunniti. Azioni criminali invece realizzate da servizi segreti occidentali, bande di mercenari delle corporation e criminali di ogni tipo. Oggi il grande risultato di quest'opera è stato quello di creare una guerra etnica in un paese che non aveva mai conosciuto questi contrasti. Ci sono riusciti. Stanno azzerando questo paese come già hanno fatto in Somalia e Afganistan. Sono arrivati a 650 mila morti. E vanno avanti. E questa stima, attenzione, è molto prudente. Non conteggia le morti collaterali. L'esplosione del numero di morti causati da atti di criminalità comune, i morti perchè il paese al collasso non offre più un sistema sanitario funzionante, i morti per le intossicazioni dei suoli lasciati dall'uso dei proiettili all'uranio impoverito. E i morti da sottoalimentazione... L'iraq oggi è tornata indietro di 100 anni dal punto di vista economico e strutturale. Azzeramento. e intanto vengono fuori tutte le balle che avevano giustificato la guerra (le armi di distruzione di massa) e vengono fuori le teorie degli amici di Bush sulla necessità di una diminuzione degli abitanti del pianeta... Azzeramento appunto. Interi popoli drasticamente ridimensionati nel numero e nei consumi. Ma il livello dell'orrore sta iniziando a toccare l'opinione pubblica. Ora anche a destra si inizia a capire che l'Iraq e l'Afganistan sono due trappole mortali, due voragini di vite e di denaro che neppure il colossale indebitamento di guerra può sostenere a lungo. Ma quanto morti ancora dovremo pagare in onore della stupidità dell'Imperatore? su quesgto argomento vedi Le orde del Caos. Allarme!!! E' cominciata la Guerra del Caos!


Commenti

Il grande Bob dice: la risposta amico soffia nel vento.

il_brigante.ilcannocchiale.it

meglio che mi sto zitta, su certi argomenti, perchè a sapere che c'è così tanta gente che muore per interessi infimi e meschini mi sale una rabbia convulsa...

giornalettismo.ilcannocchiale.it

vorrei saperne di più sulle "teorie degli amici di Bush sulla necessità di una diminuzione degli abitanti del pianeta"..di che si tratta? dove trovo informazioni a riguardo?

Io vorrei sapere quale organizzazione ha elaborato il numero di vittime.
Ho provato a vedere qualcosa su www.iraqbodycount.net ma non mi sembra molto aggiornato.
Grazie...e cominciamo ad informarci anche sulle altre guerre, quelle di cui nessuno parla...

scusami Jacopo, ho provato a cercare su Google come dici tu, ma mi vengono fuori risultati solo di articoli -che si riferiscono alla medesima notizia- del censimento dei morti in Iraq..tu hai parlato invece proprio di teorie "sulla necessità delle diminuzione" degli abitanti, potresti dare un link esatto, il riferimento all'articolo o qualcosa?

LA PALUDE AFGHANA lettera aperta a Romano Prodi
a cura di Paolo De Gregorio

Di fronte alla quotidiana alluvione di notizie-non notizie, di omissioni, di articoli calati nelle camicie di forza delle varie “linee editoriali”, saluto come una boccata di aria pura l’articolo di Claudio Franco “Sui monti con i talebani” apparso nell’ultimo numero dell’Espresso, che rappresenta il giusto modo di far giornalismo con la scelta di andare in Afghanistan e far parlare, senza commenti personali, i protagonisti della resistenza alla aggressione USA e NATO, che dura ormai da 5 anni. Non riassumo l’articolo per rispetto verso il giornalista e perché spero che vorrete leggerlo di persona.
La netta impressione che ne ho ricavato è che la affermazione ufficiale che Usa e Nato sono lì in una missione di pace è palesemente falsa, il governo fantoccio installato dagli Usa una parodia del potere, la guerra è aperta e senza quartiere, contro TUTTI gli occidentali, e finirà sicuramente con la loro fuga da quelle terre.
La politica berlusconiana, così servilmente accodata alle guerre di Bush, ci ha portato, contro gli interessi dell’Italia e dell’Europa, ad intervenire in Iraq ed in Afghanistan, con una criminale leggerezza e con la totale incapacità di valutare le difficoltà e gli effetti che tali interventi avrebbero generato, ma con la certezza di mandare a morire non i figli della classe dirigente, ma dei poveri mercenari, quali sono oggi i “volontari” del nostro esercito, quasi tutti meridionali e attirati solo da una buona paga.
38 caduti, quattromila miliardi di vecchie lire spesi, questo è il risultato della bella trovata del cavaliere di intervenire in Iraq e oggi, a missione conclusa, nessuno chiede conto di questa follia fallimentare, mentre in una qualsiasi attività civile un signore che ottiene questi risultati sarebbe chiamato a risponderne e come minimo licenziato.
Visto che Berlusconi si era impegnato in una campagna per la responsabilità civile dei giudici che dovevano rispondere in solido, con proprie risorse, di un loro eventuale errore giudiziario, mi sembra giusto che i 4000 miliardi e i risarcimenti alle famiglie dei caduti li paghi lui (tra l’altro ce li ha pure) e si affermi anche per i politici il principio che devono rispondere dei propri errori.
Prodi dovrebbe avere lo stesso trattamento se non è così saggio da lasciare immediatamente l’Afghanistan, intervento tra l’altro non deciso da lui, ma ereditato, perché non è possibile non capire ciò che sta avvenendo in tutti i paesi islamici che considerano ormai qualunque interferenza occidentale una insopportabile provocazione per combattere la quale sono disposti a morire, e i popoli vincono sempre contro i mercenari.
Stiamo parlando di un popolo che è stato capace di sconfiggere l’Armata Rossa, che non era un esercito qualunque, e oggi vi è un clima politico e ideologico infinitamente più favorevole all’Islam.
Gli stessi americani, secondo il rapporto del “National Intelligence Estimate”, arrivano alla conclusione che la “guerra in Iraq è la causa primaria di reclutamento del Jihadismo” e bisogna proprio essere deficienti per non vedere che interventi e repressione in Medio Oriente sono ossigeno per le forze antagoniste ed integraliste e non vi è altra soluzione che lasciare immediatamente quelle terre e lasciarle, come dovrebbe essere ovvio, alla loro cultura e alla loro autodeterminazione.
Caro Prodi, non essere miope come il tuo predecessore, non buttare vite e soldi, l’egemonia americana nel mondo è in declino irreversibile, e anche i capitalisti italiani hanno più interesse a commerciare con i nostri vicini e pagare il petrolio e il gas in Euro, piuttosto che seguire un impero agonizzante e distruttivo.
La presenza italiana in Libano è giusta, perché è una interposizione vera tra nemici irriducibili e andrebbe anche potenziata con uomini e mezzi che in Afghanistan SONO IN GUERRA e senza futuro.
Distinguiti dalla destra, dimostra di essere più intelligente, perché la vera forza è quella di capire gli errori e correggerli.
Paolo De Gregorio