Viva Il Sole 24 ore

Facebook Instagram TikTok YouTube Twitter Jacopo fo english version blog

 

RESTIAMO IN CONTATTO!

PER CONOSCERE GLI ULTIMI AGGIORNAMENTI VISITA LA MIA PAGINA FACEBOOK

 

Viva Il Sole 24 ore

Ho avuto uno shock leggendo Il Sole 24 ore di oggi. Che succede alla fucina del pensiero capitalista italiano?
A pagina dieci un articolo su 7 colonne intitolato “Banche con responsabilità sociale” da conto in modo entusiasta di un convegno (EconomEtica) organizzato dall’Abi nel quale si parla della responsabilità sociale come di un fattore di concorrenza. Tradotto per la gente normale le banche si stanno rendendo conto della caduta verticale di fiducia da parte dei risparmiatori e iniziano a capire che esiste un mercato crescente di persone che vogliono anche sapere come vengono utilizzati i loro soldi.
La forza di questa possibilità, di questa leva per cambiare il mondo, la sosteniamo da 25 anni (vedi “Come fare il comunismo senza farsi male”, Cacao 1981 e, più recentemente, www.jacopofo.it link a Pessimismo cosmico e gnocca globale).
Ma è una novità che i top manager inizino a notare gli sforzi di migliaia di persone in questa direzione.
Ma l’acme dello stupore mi colpisce a pagina undici con un articolo di Tommaso Padoa-Schioppa (8 colonne con inizio in prima pagina).
Questo articolo sostiene il cuore del nostro discorso. Cosa può creare una situazione di onestà e efficienza nel nostro paese e porre un rimedio alla crisi economica? Il centro della questione è individuato nella mancanza di onestà e etica nell’imprenditoria (!!!).
Ma come reagire, si chiede, l’autore? E ancora una volta esprime esattamente le posizioni che stiamo sostenedo da tempo, in modo peraltro eccellente e nuovo.
L’idea è che l’onestà del sistema Italia sia minato alle radici dall’incapacità degli onesti di far muro: “L’anello debole è la fiacchezza della sanzione collettiva, da parte degli onesti, nei confronti di chi opera con scarsa correttezza”. Padoa-Schioppa si esprime con linguaggio moderato e elegante ma dà voce a quello che evidentemente sta diventando il cuore della strategia della parte sana e pensante della nazione.
Solo se riusciamo a separarci dall’economia dei ladri, solo se compreremo solo prodotti etici, frequenteremo avvocati e consulenti etici, faremmo affari con imprenditori etici, potremmo creare un reale contropotere degli onesti. E questo vale sia che si compri la Coca Cola che si investa in borsa, che si cerchi un patner commerciale.
(Ovviamente Padoa-Schippa non se la prende con la Coca Cola…).
Padoa-Schioppa sostiene che la sanzione collettiva ha una potenza enorme, è fulminea e capace di stroncare lo spazio commerciale dei furbi. “Non ci faccio affari perché non mi fido” è una frase che in una società sana è capace di stroncare ogni velleità imprenditoriale.
Resta un problema: siamo ai primordi di questo modo di pensare. Il capitalismo italiano non ha ancora espresso leader in grado di gridare questi “nuovi” concetti e di far nascere una massoneria (informale!) dei galantuomini. Così come il Movimento non ha ancora abbracciato veramente la consapevolezza che è la capacità di spesa dei singoli l’unico attrezzo efficiente per sanzionare i malvagi escludendo i loro prodotti dalla nostra vita.
E ancor di più, Movimento e imprenditori onesti stentano a capire la potenzialità insita nell’unire le risorse e creare sinergie positive.
Il nocciolo della questione, come spiegava Marx, è che il cambiamento di un sistema sociale è determinato dalla pressione della storia e in particolare dei sistemi materiali di vita.
Oggi inquinamento, terrorismo, violenza, sopruso, malattia mentale e spirituale stanno distruggendo le forze produttive, stanno mettendo a rischio la sopravvivenza stessa dell’umanità.
Come nel medioevo il capitalismo scaturì da un’identità di interessi tra artigiani e banchieri che crearono un’economia indipendente, oggi consumatori coscienti e imprenditori etici possono guadare l’Apocalisse solo connettendosi e creando un mercato etico contrapposto al mercato del dolore.
Ma la strada è lunga. Esistono imprenditori etici ma ancora la lora azione è all’interno dei confini aziendali.
Ce lo dicono, ad esempio, le difficoltà a scovare qualcuno interessato a cavalcare le nuove tecnologie economiche. L’affare c’è ma la paura di inimicarsi la lobby del petrolio consiglia di rimandare.
In assenza di una forte coscienza imprenditoriale diffusa della necessità economica della conversione ecologica nessuno vuole rischiare.
Specularmente la direzione del Movimento è occupata da politicanti vecchio stile insofferenti alle iniziative economiche e pratiche.
L’obiettivo prioritario che in molti poniamo da anni è quello di creare una “carta acquisti” che offra contratti collettivi con banca, assicurazione, telefonia, previdenza, e convenzioni in tutti i settori possibili di spesa… Se ne continua a parlare ma resta sempre un obiettivo da procrastinare…
Eppure questo sarebbe il primo (urgente e indispensabile) passo per ottenere auto e lavatrici ecologiche, costruire villaggi popolari ecologici a basso costo in collina e nuovi prodotti finanziari in grado di finanziare la rivoluzione delle fonti rinnovabili e del risparmio energetico.

Si dovrà aspettare.
Intanto godiamoci la conversione del Sole 24 ore. E’ meglio di niente.


Commenti

pensi sia conversione?
io ritengo sia l'ennesima moda per fare opinione e forgiare i nuovi modelli a scopo di marketing.
D'altra parte già da tempo si parla di "responsabilità sociale" delle imprese perchè è un requisito della normativa ISO 14000 (certificazione qualità sicurezza & ambientale) cui la maggioranza delle aziende aderisce solo burocraticamente.
Insomma, si tratta dell'ultima furbata di consulenti (un pò falliti anche loro insieme al sistema Italia) ed aziende illusioniste per fare profitto con le chiacchiere e con la carta, alla faccia dei lavoratori e dei consumatori (che per lo più si identificano).
Tanto nulla cambia.
Come si può supportare e certificare a pagamento un cliente che oggettivamente NON rispetta i sacrosanti requisiti delle norme internazionali oltre che delle leggi?
La ricetta del consulente è porre degli obiettivi di miglioramento alla portata del cliente accontentandosi delle dichiarazioni (di responsabilità limitata perchè basta dimostrare che hai avuto un impedimento e sei giustificato).
Tutte c........ la salute, la comunicazione, la soddisfazione dei dipendenti e del cliente, il codice etico, la responsabilità sociale (della serie: "non sfruttiamo i bambini ma vessiamo solo gli adulti; ti freghiamo il TFR e la pensione ma a qualcuno diamo ancora da mangiare; freghiamo lo stato -cioè te lavoratore- con la cassa Integrazione per finanziare la nostra impresa e mandarti a quel paese in pace; strapaghiamo supermanager del piffero per farli giocare a monopoli ma risparmiamo su di te lavoratore semplice, che devi leccarmi il culo una vita prima di vedere una lira e soprattutto non contraddirmi MAI; facciamo accordi con le parti sociali "di comodo" per il tuo futuro professionale sui campi di golf o intorno ad una tavola imbandita; garantiamo che le nostre fonti di approvvigionamento per le materie prime (petrolio) sono limpide come le nostre coscienze, etc., etc., etc.)
E' ovvio che tutti i modelli finora perseguiti hanno fallito perchè non siamo stati capaci di interpretare i "segnali deboli" che ci stavano colpendo: l'immigrazione clandestina di migliaia di disperati (nuove invasioni barbariche??), la collusione generalizzata (a tutti i livelli e sotto tutte le forme), l'ottenebrazione delle menti (calcio, culi , comodità, ciance, SMS,TV) e la decadenza, l'economia drogata, i falsi bisogni del paese, la mancanza di rinnovamento interiore e laico, la totale ignoranza del termine "eticità" (fare e praticare quello che si dice), la non consapevolezza delle conquiste sociali (valutazione prima/dopo), etc.etc.etc..
Ognuno di noi deve tornare ad usare la testa ed il buon senso comportandosi di conseguenza anche resistendo alle lusinghe di citazioni ingannevolmente autorevoli (anche se in buona fede come nel caso di Tommaso Padoa-Schioppa.
Tu parli spesso di emozioni; ebbene in azienda si è provato ad introdurre anche il concetto di intelligenza emotiva. Giusto ma pericolosamente fraintesa in luoghi dove prevale la legge del più (più prepotente, più accreditato presso potenti, più apparentato, più meschimo, più vigliacco, più stupido, più ossequioso, più spugna, più spione, più Pilato, più manipolatore, più zerbino, più bugiardo-infingardo, più doppiogiochista, più pecora nel branco......)
Tutti attributi appartenenti a pesone di mia conoscenza ovviamente..... (ne ho conosciute tante!!!!!!!!)
Ida

Tutti i nodi prima o poi arrivano al pettine... tutto cambierà...
non ci vorranno molti anni

Era necessario iniziare poiché un bisogno sentito da molti.

Sarà un processo lungo, molto complicato, parte dalla società civile, approda in politica e deve tronare alla società civile.
Occorre informazione e nuova formazione delle persone... Ricominciando dai valori. Dobbiamo premiare gli onesti e non i furbi. Altrimenti i figli avranno un modello distorto.

Ora occorre DARE L'ESEMPIO!!
Fare cose costruttive e non distruttive. Sorridendo.
Inutile litigare ancora. E' ora di fare.

M.