Tumore al seno solidale

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Ricevo questa richiesta di aiuto.
Avete informazioni su quali siano le migliori strutture in Italia per curare il tumore al seno?
Avete altri consigli da offrire? Esperienze da condividere...
Credo che condividere le proprie esperienze esistenziali sia un atto rivoluzionario di solidarietà umana. Una cosa che fa bene a chi la fa e a chi la riceve, anche dal punto di vista della salute. Per questo tengo molto a questi spazi di condivisione... Ringrazio tutti per l'aiuto.

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In questi giorni hanno diagnosticato a mia mamma (56 anni) un tumore maligno bilaterale al seno con interessamento dei linfonodi ascellari (lato destro) .Fortunatamente la lesione linfonodale pur superando i due centimetri di diametro al momento è composta da cellule non invasive e questo ci ha un pò tranquillizzato per quanto riguarda la presenza di eventuali metastasi! Siamo in attesa di un ultimo esame (risonanza magnetica) ma il protocollo che I medici ci hanno preventivato è quello della chemio seguita dall operazione e quindi radioterapia.

Ora devi sapere che 9 anni fa abbiamo perso mio padre per un tumore al retto (con metastasi al fegato)...insomma...purtroppo abbiamo provato sulla ns pelle l inutilità dell operare della medicina ufficiale quando si tratta di tumori non calcificati, non ben delimitati, quelli, per farla breve, non risolti totalmente dalla sola chirurgia!...........

Ecco la mia risposta:
Caro ..........
mi dispiace per la situazione di tua madre.
E capirai che è proprio difficile dare consigli in questi casi.
Anche se le terapie convenzionali danno risultati solo in certi casi non mi sento di consigliarti di abbandonarle. Non ho notizie di nessuna terapia alternativa che faccia miracoli.
Le terapie alternative sono potenti come cura aggiuntiva, rafforzativa. Come lo sono le condizioni psicologiche del malato. Ma sinceramente, pur utilizzando le terapie naturali se si trattasse di mia madre non rinuncerei alle terapie ufficiali perché, allo stato attuale sono le più promettenti in casi di questa gravità. Certo a un certo punto uno può ragionare sui pro e sui contro della situazione se le cure prospettate dai medici sono troppo invasive... Ma insomma non sono questioni facili da affrontare se uno c'è dentro... Parlare sapendo ben poco sarebbe folle.
Comunque credo che la cosa che farei al tuo posto sarebbe innanzi tutto di sapere quali sono i centri di eccellenza per questo tipo specifico di tumore, dove cioè stanno sperimentando le terapie più avanzate. Sapere dove farsi curare è essenziale proprio per non finire nei protocolli di rutine e ottenere invece le cure migliori, specifiche per quel particolare tipo di tumore. Da quel che so i tumori al seno sono di diversi tipi...
In Italia lo scarto tra un ospedale e l'altro è a volte abissale. E credo che parlando con i medici e cercando su internet tu possa trovare consiglio. Da parte mia quel che posso fare è pubblicare un appello sul blog per ottenere informazioni da qualcuno che ci è passato.
Lo faccio subito ovviamente togliendo il tuo nome e cambiando i riferimenti. spero che qualcuno ti risponda dandoti più notizie.
Un abbraccio e auguri. E tieni conto che ogni tumore è diverso dall'altro e che per quanto la situazione sia grave si può sempre sperare. E sperare fa bene. Spesso le diagnosi sono più pericolose delle malattie... se creano la resa psicologica...
Ciao
Jacopo Fo


Commenti

Posso cercare di dare una mano perchè so come medico e come paziente cosa significa una diagnosi di carcinoma mammario.

La persona di cui Jacopo Fo ha pubblicato la lettera può scrivermi al mio indirizzo di e.mail

cristianas@ibero.it 

Le chiedo, se volesse scrivermi, di specificare l'oggetto della mail per non rischiare di cestinarla in quanto proveniente da qualcuno che mi è sconosciuto

Grazie

C.

mi hanno tolto una mammella 4 anni fa, poi ho fatto la chemio (preventiva). adesso prendo degli antiestrogenici. Ma sto bene, faccio tutto quello che voglio. Apprezzo la vita e sminuisco i problemi. Di tumore al seno si può guarire, ne vedo tanti esempi vicino a me. Non me la sentirei di rifiutare le cure ufficiali. Dove sono andata mi sono trovata benissimo, in clinica chirurgica 2 a Padova. e in oncologia all'istituto oncologico veneto. Ho trovato competenza e tanta umanità.  La mastectomia non si nota, hanno fatto la ricorstruzione e riduzione e vado in piscina senza problemi. Ho adesso 53 anni e una vita davanti :o)))) Auguri! Manu

Da qualche mese nel meetup Cuneo del sito di Beppe Grillo  è partito un sotto-blog che abbiamo voluto chiamare "decrescita sanitaria". Sono già stati pubblicati argomenti che possono offrire, a chiunque soffra di patologie croniche-degenerative, non già una soluzione definitiva (per quella c'è bisogno di assiduità e vicinanza, mica di un messaggio elettronico!) bensì una serie di espedienti utili per migliorare di molto la qualità della vita e quindi, anche, affrontare le eventuali terapie di grosso impegno che la medicina ufficiale può proporre. E altri ne seguiranno su questo stesso tenore.

Invito i lettori a farci un giro e lasciare i loro commenti, nella speranza che ne derivi uno stimolo all'approfondimento.

Mario Frusi, medico

Così diffondiamo l'iniziativa.
Grazie

Faccio parte di un gruppo di aiuto e informazione sul tumore al seno.

"La storia di Paula", così si chiama il gruppo aperto su face book, ha come primo obiettivo capire come cambia la vita delle donne guarite dalla malattia e come assisterle al meglio – anche dal punto di vista psicologico -, come modificare servizi e strutture, come abbattere le discriminazioni di cui ancora sono vittime.

Il gruppo è promosso da AREO – Associazione Ricerca e Educazione in Oncologia, un’associazione di medici e giornalisti con l’obiettivo di promuovere la sensibilizzazione sul tumore e combattere i pregiudizi che ancora circondano questa malattia. Proprio su questo aspetto AREO promuoverà il primo studio scientifico grazie ad un educational grant Astrazeneca. Ma il contributo di tutti è fondamentale: se conoscete qualcuno che vuole saperne di più sul cancro del seno, invitatelo nella “Stanza di Paula”. L’informazione è la prima arma contro il tumore.
Potrete trovare materiali informativi, persone che stanno affrontando o hanno vinto la malattia, video e link che possono aiutarvi.
Oncologi esperti risponderanno alle vostre domande.

Se anche voi avete sconfitto il cancro, rispondete al questionario, aiutateci ad aiutarvi!

Il link è il seguente: http://www.facebook.com/profile.php?id=1501084888&ref=profile#/group.php?gid=37632636044
face book richiede iscrizione.

In caso di problemi o dubbi non esitate a contattarmi: hyoozan.hax@isnvirtualworlds.com

Vi ringrazio di cuore per tutto l'aiuto che potrete darci!

non mi sento nella condizione di dare consigli a nessuno , perlopiu' su temi cosi' delicati , pero' sono d'accordo con Jacopo che in casi come questi rifiutare la medicina ufficiale per affidarsi a non si sa bene che cosa possa essere molto pericoloso ........ci sono passato ..... mia moglie circa 7 anni fa all'eta' di 38 anni si e' trovata nella stessa situazione di tua madre ...ed ha fatto tutta la trafila che hai descritto .....chemio - operazione - altra chemio - radio -...in certi momenti e' stata dura , ha sofferto e in un periodo ha perso tutti i capelli ......che poi sono ricresciuti piu' belli di prima .....ma quello che piu' conta e' che adesso sta bene ed e' VIVA....che Dio me la conservi !
per cio' che puo' valere , lei e' stata curata a Pisa ....non ho potuto constatare ( per fortuna ) altri ospedali quindi non posso dire se sia meglio o peggio di altri ....ma da voci di popolo sembra sia una buona clinica oncologica .....e la mia esperienza e' che tutto sommato e' stata curata bene .
Ciao ti auguro che tutto vada per il meglio .

Date un'occhiata a quest'articolo, è molto interessante!

 

 

http://www.disinformazione.it/CANCRO_SENO.htm

Anticancro. Prevenire e combattere i tumori con le nostre difese naturali  di David Servan-Schreiber

David Servan-Schreiber era un ricercatore trentunenne con un brillante futuro nelle neuroscienze quando scoprì di avere un cancro al cervello. Iniziò con il chiedersi che cosa accomuna le persone che sopravvivono a questa malattia e mise in campo tutte le sue competenze di scienziato per comprendere che cosa la sconfigge e che cosa invece la alimenta. Dopo quindici anni, in cui ha lottato e vinto il cancro, ha deciso di raccontare la sua esperienza: come si è curato e le conoscenze che ha accumulato parlando con oncologi e ricercatori di tutto il mondo. In parte racconto personale, in parte piano di prevenzione, il volume è un viaggio verso una vita più sana che offre una nuova visione della biologia del tumore e lancia un messaggio forte: per lottare contro questa malattia occorre fare appello anche alla nostre difese naturali. Con acume e tenacia, Servan-Schreiber ha potuto accedere a informazioni preziose sui metodi naturali che si sono rivelati utili nel prevenire lo sviluppo delle neoplasie o nel facilitarne il trattamento con approcci convenzionali quali la chirurgia, la chemioterapia e la radioterapia. Sempre con l'avallo delle ultimissime ricerche, propone in questo volume un nuovo approccio integrato al tumore e un vero e proprio stile di vita preventivo, con l'intento di dare un aiuto concreto a ognuno per accumulare tutte le opportunità possibili di una vita migliore.

 

Io posso dirti che mia madre ha subito lo stesso tipo di intervento e di trattamento circa 8 anni fa e ora sta benissimo. Deve ovviamente sottoporsi a regolari controlli. Lei è stata seguita alle Molinette di Torino, dal Prof. Colucci. Mia madre aveva scoperto questa cosa grazie ad una campagna di prevenzione organizzata da Regione o Comune, ora esattamente non ricordo. Aveva ricevuto direttamente a casa un biglietto che la invitava a sottoporsi ad una mammografia il tale giorno....e per fortuna aveva deciso di andarci.

Conosco altre persone che si sono fatte curare al Centro Tumori di Milano e che stanno bene. Se devo essere sincera, credo che in tutte le grandi città gli standard di cura siano similari o identici, certo che poi entrano in gioco anche la serietà delle persone che si incontrano e purtroppo anche il destino. Una diagnosi precoce e la tempestività d'intervento giocano quasi sempre un ruolo molto importante.

Coraggio non vi abbattete!!!! È l'ultima cosa da fare!!! Le risorse dovete cercarle sostenendovi mutuamente e non lasciandovi sopraffare da più che ovvi momenti di stanchezza, nervosismo e scoramento.

Nella mia famiglia, per patologie diverse, ci siamo passati 6 volte e una purtroppo è andata male come per vostro padre. Le altre 5, è stata dura ma per fortuna siamo ancora tutti qui e non ce la passiamo poi così male. Appoggiarsi a cure alternative può essere utile, ma lasciar cadere completamente le cure tradizionali può risultare praticamente fatale. Vero che sono pesanti e lasciano qualche conseguenza, ma fino a che non si trova qualcosa di più efficace e sicuro, io credo che siano da accettare e seguire. Io, 18 anni fa, avevo abbinato chemio e radio ad una specie cura omeopatica a base di vischio che si pensa stimoli le difese immunitarie, si chiama Iscador e allora si somministrava per via sottocutanea. Su Internet trovate sicuramente informazioni utili.

Un abbraccio, vi sono vicina!!

Corinne

Ciao, vorrei consigliarti (per esperienza personale della mia famiglia) l'Ospedale Morgagni-Pierantoni di Forlì (Dottor. Folli di chirurgia e Dottoressa Casadei Giunchi di oncologia), anche solo per un parere che magari ti possa rincuorare sulla terapia che hanno già consigliato a tua madre; sono all'avanguardia sia nelle terapie che nelle tecniche chirurgiche e soprattutto sono di una umanità rara a trovarsi.

Pensa che, pur abitando nelle vicinanze, ne sono venuto a conoscenza tramite la trasmissione Report di RaiTre.

Faccio tantissimi auguri a tua madre e a tutta la tua famiglia, mi raccomando non perdete mai il coraggio.

Paolo

 

ciao, non so da dove scrivi ma per quanto ne so io, nelle strutture sanitarie di Pisa un bel po' di eccellenza c'è. Per quanto riguarda la senologia, so che ha gran fama di bravissima dottoressa, molto umana nei modi (come tutti i medici dovrebbero essere, ma purtroppo non sempre sono) e soprattutto con approccio molto "conservativo" in senso chirurgico, è la dottoressa Manuela Roncella.

Trovi un sacco di materiale su di lei in Internet.

Un abbraccio