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Nasce la rete degli Ecologisti e Civici - Verdi europei

Il 26 e 27 novembre nasce la rete degli Ecologisti e Civici - Verdi europei (http://www.ecologistiecivici.it/)

Fin da quando Michele Dotti e Marco Boschini lanciarono il progetto “abbiamo un sogno” ho seguito il loro lavoro con grande entusiasmo. Con Michele e Marco collaboriamo da anni e condividiamo l’idea pratica, concreta, dell’ecologia e dell’economia alternativa e etica.
Questo percorso, che si è unito a tanti altri gruppi locali e a quello dei Verdi, domani si trasformerà in un nuovo gruppo politico con tanto di congresso fondativo.
E non solo, hanno fatto pure le primarie per decidere nome e simbolo, raccogliendo il voto di più di 15 mila persone…
Insomma siamo di fronte a un gruppo che ci prova a funzionare in modo diverso, in modo condiviso…
L’idea di fondo è eccellente: abbiamo un grande movimento che fa le cose localmente, dal volontariato alla finanza e all’economia etica, ai gruppi di difesa territoriale. Questa gente non ha una forza che la rappresenta.
Possiamo pensare che anche in Italia ci sia lo spazio per un’alleanza ecologista e etica che raccolga il 17% dei voti come in Francia?
Vedremo.
Intanto bisognerà vedere cosa farà questa organizzazione e come saprà portare nella realtà l’idea di politica diversa sulla quale è nata.
Siamo in un momento tragico per l’Italia e i progressisti brillano per incapacità di iniziativa.
In questo vuoto di pratiche utili gli ecologisti etici hanno la grande possibilità di lanciare iniziative che possano offrire ammortizzatori sociali sul territorio. Penso a quel che si è fatto in Argentina, non siamo ancora a quel punto ma sarebbe sensato darsi da fare, visto che già si sperimenta un notevole peggioramento sociale.
La rete dei gruppi civici ecologisti potrebbe sviluppare e generalizzare una serie di attività che già si portano avanti: la consociazione degli acquisti, i mercatini dell’usato e del baratto, il circuito del riuso, il boicottaggio delle banche e delle multinazionali del dolore, la costruzione di reti autogestite di produzione di energia.
Sul fronte più politico credo che sarebbe importante riuscire a raccontare agli italiani che la crisi nasce della follia del sistema Italia, con più di 500 miliardi di euro, buttati via ogni anno tra delirio burocratico, inefficienza, corruzione, evasione fiscale e contributiva, economia mafiosa. Un sistema stupido e ingiusto che spreca denaro e brucia opportunità per chi ha voglia di lavorare onestamente.
Vogliono far pagare la crisi ai lavoratori perché non hanno intenzione di mollare modelli ormai obsoleti anche per loro: questo sistema non funziona più.
Spero proprio che i Verdi Civici riescano a farci sentire un’altra canzone…
Auguri!