Ecco gli elementi finora emersi sulle avventure di quattro donne nella residenza di Silvio Berlusconi.

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La storia è incredibile e verrebbe da dubitare di tutto.

Patrizia D’Addario è andata a Palazzo Grazioli, residenza del premier italiano con registratore e cellulare. Ha fatto dei video, ha registrato conversazioni. Almeno altre 3 ragazze hanno raccontato storie simili.

In sostanza quattro donne hanno ammesso di essere state pagate da un imprenditore che cercava favori per vendite di PROTESI ORTOPEDICHE all'ospedale di Bari. L'imprenditore pagava le donne perché partecipassero a feste a palazzo Grazioli con Berlusconi.
Una delle 3 ragazze ha chiesto al giudice di poter andare all'estero perchè si sente minacciata.
Berlusconi si è difeso dicendo che lui non ha mai pagato una donna.
Ghedini ha dichiarato che comunque pagare una donna non sarebbe reato. Ma nessuno ha accusato Berlusconi di aver pagato delle donne.
E' il venditore di gambe e braccia ad aver pagato le donne. Questo almeno è fuor di dubbio.

Notiamo il pizzico di horror: il tentativo di corrompere il premier parte da una storia di protesi. Gambe finte, tette finte, labbra gonfiate.
Mi ricorda Frankenstein.

C'è anche un fatto di sangue nel recente passato di Patrizia: la sua amica Marisa Scopece, che pare si prostituisse, fu uccisa nel settembre del 2007 con 8 colpi di pistola e poi il suo corpo fu bruciato. Niente si sa sul perchè questa donna, che sarebbe stata una prostituta d'alto bordo, sia stata uccisa.

Cosa ha scatenato la D’Addario?

La D’Addario aveva ricevuto promesse (secondo lei) da Berlusconi per alcune pratiche edilizie (una villa, un residence) e per la propria candidatura alle europee per il PDL. Poi per lo scandalo delle veline la sua candidatura è saltata. E lei ha pensato che anche sulla pratica edilizia l'avessero presa in giro. Ma si era preparata al peggio raccogliendo (secondo lei) una documentazione da paura.

Il PM Giuseppe Scelsi è arrivato a questa storia partendo dall'inchiesta sulle protesi e da alcune mazzette distribuite a politici locali.

Intanto l'Espresso pubblica le foto di 6 ragazze che prendono il sole sul motoscafone del premier in Sardegna.

Dall'intervista al Corriere a Patrizia D’Addario
<<.. Ha salutato tutte e poi si è fermato a parlare con me. Ho capito di averlo colpito perché mi ha chiesto che lavoro facessi e io gli ho parlato subito di un residence che voglio costruire su un terreno della mia famiglia. Ci ha mostrato i video del suo incontro con Bush, le foto delle sue ville, ha cantato e raccontato barzellette.>> Lei è tornata subito a Bari? «Era notte, quindi sono andata in albergo e Giampaolo mi ha detto che mi avrebbe dato soltanto mille euro perché non ero rimasta» ((la seconda volta))
«Con l' autista ci ha portato nella residenza del presidente, ma quella sera non c' erano altre ospiti. Abbiamo trovato un buffet di dolci e il solito pianista. Quando mi ha visto, Berlusconi si è ricordato subito del progetto edilizio che volevo realizzare. Poi mi ha chiesto di rimanere». Si rende conto che lei sostiene di aver trascorso una notte a palazzo Grazioli? «Ho le registrazioni dei due incontri». E come fa a dimostrare che siano reali? «Si sente la sua voce e poi c' erano molti testimoni, persone che non potranno negare di avermi vista». Scusi, ma lei va agli incontri con il registratore? «In passato ho avuto problemi seri con un uomo e da allora quando vado a incontri importanti lo porto sempre con me». E lei vuol far credere che non è stata controllata prima di entrare nella residenza romana del premier? «È così, forse sono stata abile. Ma posso assicurare che è così». E può anche provarlo? «Berlusconi mi ha telefonato la sera stessa, appena sono arrivata a Bari. E qualche giorno dopo Giampaolo mi ha invitata a tornare. Ma io ho rifiutato». A noi la sua versione sembra poco credibile... «Lo dicono i fatti. Berlusconi mi aveva promesso che avrebbe mandato due persone di sua fiducia a Bari per sbloccare la mia pratica. Non ha mantenuto i patti ed è da quel momento che non sono più voluta andare a Roma, nonostante i ripetuti inviti da parte di Giampaolo. Loro sapevano che avevo le prove dei miei due precedenti viaggi»
«La mia casa è stata completamente svaligiata. Mi hanno portato via cd, computer, vestiti, biancheria intima. È stato un furto molto strano». Addirittura? Ma ha presentato denuncia? «Certamente. Ma ho continuato la campagna elettorale. È andato tutto bene fino al giorno in cui Berlusconi è arrivato a Bari per la presentazione dei candidati del Pdl. Io lo aspettavo all' ingresso dell' Hotel Palace. Lui mi ha guardata, mi ha stretto la mano ed è entrato nella sala piena. Io ero in lista, quindi l' ho seguito. Ma all' ingresso della sala sono stata bloccata dagli uomini della sicurezza e del partito che mi hanno impedito di partecipare all' evento». È il motivo che adesso la spinge a raccontare questa storia? «No, avrei potuto continuare a fare campagna elettorale e trattare con loro nell' ombra. La racconto perché ho capito che mi hanno ingannata. Avevo chiesto soltanto un aiuto per un progetto al quale tengo molto e invece mi hanno usata».

http://archiviostorico.corriere.it/2009/giugno/17/Incontri_candidatura_Ecco_mia_verita_co_9_090617009.shtml


Commenti

Mah...ora lei si lamenta si essere stata usata quando non i pare avesse obiettivi molto diversi: usare gli altri.

Che schifo (sempre che tutto ciò sia vero)