Il Papato sta sclerando?

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"Boicottate quel film!" Gridano i Guardiani della Fede.
E ogni tanto dobbiamo fare tanto di cappello ai nostri pretacci.
Infatti, hanno dimostrato un livello di civiltà e tolleranza enorme.
C'è poco da fare gli offesi per le richieste di boicottare il film "Codice Da Vinci".
Dovremmo ringraziarli, invece, i nostri beneamati vescovi.
Lo dico senza ironia.
Non ci vuole molto a capire che se il film avesse attaccato i dogmi islamici con la stessa veemenza con la quale ha demolito la Chiesa Cattolica ci sarebbero stati kamikaze, insurrezioni, ambasciate bruciate e centinaia di morti.
Invece i nostri dolcissimi preti si sono limitati a protestare pacificamente.
Onore alla Chiesa Cattolica e alle Chiese Cristiane tutte!
Dan Brown è vivo, non è fuggito in clandestinità e non gira neanche vestito da donna con la barba finta.
Wow!
La storia avanza e neanche gli inquisitori sono più quelli di una volta.
Per questo motivo mi sentirei quasi di non rompere le palle su questo tema.
Ma sapete com'è... Uno si ingolosisce, l'umano è debole e irrefrenabile.
Quindi pur benedicendo di essere nato sotto lo Scettro Pontificio, e pur ringraziando per non essere stato decapitato da ragazzo per le vignette oscene contro il Papa pubblicate sul Male, vorrei comunque dire un paio di cose sulla pacifica ondata di bugie con la quale centinaia di personaggi televisivi e stuoli di improbabili esperti cercano di porre un limite, di addomesticare l'ondata di insulti teologici che si sta abbattendo sulla dottrina di tutte le chiese cristiane.
Premetto che la situazione la trovo particolarmente gustosa.

Continua

La chiesa sta commettendo in questa colossale azione difensiva lo stesso errore di Prodi contro Berlusconi.

Essi cercano di contestare e smontare le affermazioni di Dan Brown una per una, dimostrando che tutto il romanzo è un cumulo di falsità e calunnie. E così facendo, dal punto di vista mediatico, si fregano con le loro stesse mani.
Infatti, Dan Brown, come Berlusconi, sa benissimo di aver messo insieme un mucchio di balle. Ma le sue balle funzionano.
E funzionano doppiamente perché l'essenza di quel che dice è vera.
E' falsa  la storia del figlio di Gesù, della sua stirpe cresciuta in Francia, dei Templari e dei Rosacroce che la proteggono, di sette seguaci della  Maddalena che nascondono messaggi nelle loro opere, di chiese che contengono segreti in grado di distruggere la Chiesa.
Brown ha raccolto tutte le teorie più strampalate e le ha cucite insieme in un romanzo alla Salgari. Ha creato un sfondo credibile per un'azione mozzafiato ben sapendo di mentire, falsificare, nascondere le prove evidenti dell'incongruenza del suo affresco.
Da questo punto di vista la sua operazione è simile a quella degli scrittori che cuciono insieme con molte insinuazioni e nessuna prova, le piramidi, Orione, gli errori degli egittologi, pitture rupestri, strani reperti archeologici, il Diluvio Universale, e riescono a creare teorie fantascientifiche e inconsistenti su civilizzatori alieni che avrebbero colonizzato il mondo più di 20mila anni fa.
Ma mentre l'essenziale delle loro affermazioni è una cazzata altrettanto non si può dire dell'affermazione di fondo di Brown: la Chiesa Cattolica sta nascondendo la verità su Gesù.
E, ahimè, la Chiesa non può negare in nessun modo di aver sequestrato e nascosto nei suoi archivi decine di testi scoperti negli ultimi decenni in alcune giare sigillate e sepolte nel deserto. Conosciamo pochi frammenti di questi testi. Sappiamo che si tratta di scritti provenienti dalle prime comunità cristiane. E' di pubblico dominio che questi testi esistano e siano nelle mani del Vaticano. Ed è evidente che da tempo si attende la loro pubblicazione che viene rinviata con ogni scusa.
E pare che alcuni studiosi che li hanno visti abbiano dichiarato qualche cosa tipo: se questa roba viene fuori la Chiesa Cattolica cesserà di esistere.
Quel che possono contenere comunque non è un mistero: sostanzialmente la prova "finale" della falsificazione che la Chiesa ha operato sulla dottrina di Gesù.
Il Messia creò un movimento che aveva al suo centro il concetto di amore e il rifiuto dell'inferiorità di donne, bambini, malati.
Il rifiuto del razzismo, della violenza, della mercificazione della fede.
La Chiesa operò uno straordinario stravolgimento del suo insegnamento. Qualche cosa di aberrante.
Per averne le prove inconfutabili non occorre assaltare il Vaticano e impossessarsi dei testi occultati. E' sufficiente aprire una copia di un qualsiasi Vangelo ufficiale e andare a leggere dove dice: non pregare in pubblico, prega a casa tua con la porta chiusa (Matteo 6,5-8).
Basterebbe questa frase di Gesù per far chiudere tutte le chiese cristiane del mondo. La celebrazione stessa della Santa Messa va contro le parole del Figlio di Dio...
Come i peccati di Berlusconi anche quelli della Chiesa sono sotto gli occhi di tutti.
Per secoli i potenti hanno ucciso e torturato per impedire che si  parlasse dei loro segreti. La Chiesa fino al 1800 vietava la traduzione e la lettura del Vangelo a chi non fosse prete. Poi i potenti si sono accorti che si trattava di un eccesso di prudenza. Puoi stampare in milioni di copie, in centinaia di lingue l'ordine perentorio del Messia, miliardi di persone possono leggerlo e nessuno se ne accorge che Gesù vietava il Vaticano, i preti e le liturgie.
O meglio, qualcuno se ne accorge ma è ininfluente. Le grandi folle e tutte le tv sono con noi.
Certamente mi farebbe piacere se saltasse fuori veramente questo testo di cui si mormora nel quale Gesù incita all'amore fisico, orgiastico e di massa. Gran colpo di scena sarebbe.
Anche se è improbabile che le allusioni di Brown sulle segrete attività sessuali del Messia vadano prese alla lettera è certo che Gesù avesse idee piuttosto aperte sull'argomento. I Vangeli Apocrifi pullulano di baci sulla bocca scambiati con Maddalena. Ma anche i Vangeli vidimati dalla Cei non scherzano... Perdonate la fedifraga e la prostituta perché esse hanno peccato per troppo amore. E lo diceva a gente che a confronto i Talebani sono dei Punk-a-bestia. Figuratevi cosa avrebbe detto se avesse potuto predicare a gente con vedute più ampie.
Cosa avrebbe detto il Messia parlando a un party di transessuali di Hollywood?

Ps
Per chi volesse approfondire rimando a "Gesù amava le donne" scritto con Laura Maluccelli e a "Il libro nero del Cristianesimo" Scritto con Laura e Sergio Tomat.
Sul web trovi
La Bibbia censurata, Lilith, doppia creazione, Eloim, Yahvveh, Dea Madre
La Bibbia, Matriarcato, Zeus, Visnù, Kalì, Gea
Il Vangelo e le donne.
Il Vangelo e le donne. Parte II.

Ps
Leonardo non era un Templare ma faceva, probabilmente, parte dell'opposizione anticlericale. Vicino a Gesù dipinse veramente Maria Maddalena. Se vuoi vedere le prove http://www.jacopofo.com/?q=node/1379


Per la figura di Maria Maddalena vai al Blog che abbiamo dedicato alla Maria Maddalena del Codice Da Vinci


Commenti

Ciao Jacopo,
ho letto con interesse le tue considerazioni su quanto sta accadendo in prossimità dell'uscita del film "Il codice Da Vinci". Devo dire che le reazioni della chiesa cattolica erano già scontate.
La cosa che mi meraviglia di più però, sono le reazioni delle persone così dette intellettuali......... Ad esempio prendiamo Vittorio Sgarbi, il quale partecipando pochi giorni fa ad una trasmissione televisiva sul "Codice Da Vinci," beccata per caso facendo un pò di "zapping", ha detto che il libro è immondo e che sono cretini quelli che lo leggono (e lui no?) visto che era lì per criticarlo. Si è affannato a spiegare tutte le falsità di Dan Brown ecc. ecc. Vorrei ricordare una cosa importante che fino ad ora, a quanto pare non cosidera nessuno, perchè parlare e speculare sull'argomento sembrerebbe che faccia più gola a tutto il clero e a coloro che ritengono attaccata la sacralità della chiesa cristiana che non agli altri. Nelle prime pagine del libro c'è pubblicata una frase, letta e riletta in chissà quanti altri libri e cioè: QUESTO LIBRO E' UN'OPERA DI FANTASIA. PERSONAGGI E LUOGHI CITATI SONO INVENZIONI DELL'AUTORE E HANNO LO SCOPO DI CONFERIRE VERIDICITA' ALLA NARRAZIONE. QUALSIASI ANALOGIA CON FATTI, LUOGHI E PERSONE, VIVE O DEFUNTE, E' ASSOLUTAMENTE CASUALE.
Che necessità c'è di spiegare quello che è vero o quello che è falso? Lo dice lo stesso autore che è fantasia..... Il libro concede libertà di riflessione in modo libero ed incondizionato alle persone che lo leggono e non dichiara verità assolute. Perchè cadiamo nella trappola di coloro che vogliono far la cresta sull'argomento?
Cordiali saluti
Danmes

Caro damnes, hai proprio ragione. In questo caso la discussione non sussiste poichè è lo stesso autore del libro a dire che si tratta di cose inventate. Il fatto èc he molti leggono questo libro come un libro di storia quando semplicemente è una sorta di giallo o thrillee. :D

Decidere di ridere, grande libertà. Libertà reale

Ciao Jacopo e ciao a tutti, è la prima volta che scrivo qua anche se leggo Cacao da anni (porta pazienza per i 27 euro, sono molto squattrinato! Ma prima o poi arriveranno :-))
Sono spesso d'accordo con quello che scrivi, ma riguardo a questa cosa di Gesù sono in totale disaccordo... Gesù non è mai esistito storicamente, è da decenni che lo si sa fra gli appassionati della materia. Basta confrontare i Vangeli, le Antichità Giudaiche di G. Flavio e i Rotoli del Mar Morto per capire che la falsificazione dei cristiani non è aver nascosto la bontà e la liberalità del loro Gesù ma di averlo creato di sana pianta usando come vago modello un tizio che oggi chiameremmo un terrorista (Giovanni di Gamala, anche se sul nome ci sono molti dubbi). Consiglio a tutti la lettura del libro "La favola di Cristo" di L. Cascioli (www.luigicascioli.it) e di questo sito: http://www.yeshua.it/index.htm
Ciao a tutti!

Mi permetto di aggiungere alla tua segnalazione, per converso, anche i siti che trattano la storicità dell'esistenza di Gesù:
Il Gesù della Storia e CHRISTIANISMUS (molto completo), il primo è la "sintesi" del secondo.

Sul libro di Cascioli, ho scovato su internet una discussione su di un forum, spero possa essere utile prima di un eventuale (incauto) acquisto.

Ciao.

Un pò la discussione. Ho creato una religione basandomi sui libri di tolkien il signore degli anelli e il silmarillion. Onore a te Iluvatar! Melkor non vincerà mai! :D :D :D :D Sono un numenoreano! Gli elfi sono miei amici e pure i nani! I berluschetti, malefici esseri cercano di conquistare la terra di mezzo (l'italia è una terra di mezzo!), aiutati da i balrogbondi! :D :D :D :D

Decidere di ridere, grande libertà. Libertà reale

Ciao nexus,
hai fatto bene ad aggiungere altri riferimenti, sentire tutte le campane fa sempre bene, specialmente su una faccenda tanto lontana (cronologicamente) da noi. Quanto a Cascioli, io sono il primo a dire che il suo libro pecca di scarsa 'scientificità' e ha delle parti quasi 'fanatiche', ma ritengo che sia comunque una lettura interessante. D'altra parte, ormai anche molti studiosi internazionali sostengono che la storicità di Gesù è insostenibile (Deschner, Onfray...) Tra l'altro, anche prescindendo dalla figura di Gesù, chi conosce un minimo la storia politica e sociale del Vicino Oriente nei decenni attorno allo zero sa benissimo che i vangeli raccontano nient'altro che favole.
Mosè

E' molto bello che emergano nuovi elementi sulla vita di Gesù (rotoli di Nag Hammadi, Qumran il recentissimo Vangelo di Giuda) che danno una versione diversa sulla figura e sull'insegnamento di Gesù rispetto alla dottrina che la Chiesa decise di imporre 1700 anni fa, col concilio di Nicea. Sarà forse impossibile stabilire come si svolsero realmente i fatti e separare la realtà dal mito che si è creato nei secoli, ma chi è realmente interessato alla ricerca della "verità" (il mistero della vita, la ricerca dell'armonia e della felicità, la conoscenza di sè, chiamatela come volete), ha qualche elemento in più su cui riflettere.
Le autorità ecclesiastiche devono difendere in ogni modo le loro verità di fede (per fortuna oggi non bruciano più i dissidenti in piazza), perché ne va della loro stessa esistenza. Lo fanno anche con la dottrina morale (vedi contraccezione etc.) nonostante sia palesemente ritenuta anacronistica anche da molta parte dei cattolici, perché cedere su questi punti sarebbe come confermare che la loro "verità" può cambiate nel tempo, e questo farebbe perdere loro la credibilità.
Non per nulla le prime rampogne di Ratzinger sono andate contro il relativismo religioso, che consiste nella libertà di scegliere liberamente a cosa credere e a cosa non credere allargando anche il campo di ricerca ad altre religioni o pratiche spirituali.
La mia impressione è comunque che le gerarchie ecclesiastiche non abbiano paura di perdere consensi. Spesso mi sono chiesto come mai migliaia di persone manifestino la loro adesione alla Chiesa gremendo le piazze o aderendo a giubilei, raduni giovanili ed altro, nonostante la cultura diffusa e la conoscenza della storia della chiesa e delle sue malefatte (ne parlano persino i libri di testo delle scuole medie).
Io credo che il motivo stia nel fatto che la fede, organizzata in religione e guidata da un capo riconosciuto, sia la risposta più facile e diretta al bisogno religioso.
Decidere la propria appartenenza ad una religione che offre la sicurezza di essere nel vero, il conforto di una comunità, l'autorevolezza di una gerarchia e il supporto di una liturgia che segue i passaggi principali della vita di una persona, è la via meno impegnativa per dare risposta alle proprie domande.
L'alternativa (quella di cercarsi le risposte da sé, fidandosi delle proprie intuizioni e della propria esperienza) è una strada molto più impegnativa e piena di incertezze, che intraprendono i soliti 4 gatti.
Il film sul codice Da Vinci non ruberà certo fedeli alla Chiesa; sarà anzi un ulteriore pretesto per riaffermare la sua "verità" , subdolamente minacciata dalle bugie di un film.

fare il prete! Le chiappe ti diventano piatte come sardine! :D :D :D

Decidere di ridere, grande libertà. Libertà reale

viola
Chi se ne frega del papato
Vado in manifestazione
Voglio gioire
Voglio cantare
Voglio festeggiare
CHE MI SEMBRA ORA !!!!!

“LE INNAVERTENZE CHI LE DISCERNE?
ASSOLVIMI DALLE COLPE CHE NON
PERCEPISCO”

“La fonte è secca, bisogna aspettar che piova”

Gira e rigira, ma quanto si gira!
Dopo ore e ore dentro San Pietro uno avrebbe ben diritto di respirare aria buona. L’unica speranza è salire sul romano cupolone, ma prendere l’ascensore è impresa ardua e allora tutti a piedi fino in cima. Respirerò l’aria buona come in cima ad una collina. Invece il tempo è cambiato, infuria un temporale con pioggia torrenziale e vento freddo dolomitico.
Gira e rigira si ritorna giù, sempre più in giù, dove non si sente più sibilare il vento e imboccati i musei vaticani si comincia a trotterellare tra le opere con una guida di trent’anni più giovane di me che non tace mai. Finalmente vedo avvicinarsi la Cappella Sistina, so che sarà l’ultima tappa e traggo un sospiro di sollievo. Imposto una faccia di convenienza, di stupore e di meraviglia in uno specchio che corre via veloce. Credevo che si corresse solo nel profondo triveneto, ma anche qui non si batte la fiacca. Con la faccia che mi ritrovo, un po' da ebete meravigliato, entro nel Santo dei Santi, da quel gran maestro di Michelangelo e trovo tutti con lo sguardo uguale al mio.

Maestro Buonarroti, scambierei le tue opere con un buon letto. Fortuna che nessuno sa leggermi nel pensiero! Qui le guide non parlano, sussurrano soltanto qualche frase per spiegare questo o quel personaggio che gira nel gran giudizio: c’è chi scende e chi sale, ma c’è uno che mi guarda male.
Sarà la fatica, sarà lo stress di una giornata memorabile, ma più mi allontano e più quello che dal giudizio mi guarda male fa lo sguardo bieco. La pelle di Natanaele e quel suo volto corrugato fissano proprio me.

Che cosa vuoi maestro Michelangelo, tra te e me c’è tanta gente e non posso parlarti ad alta voce. Mi allontano fino alla fine della storia profetica e mi giro; tanto da così distante non ti vedrò più. Invece sei ancora lì che mi guardi truce. Non sono un tuo studioso ma qualcosa capisco e la guida che non tace mai mi sta insegnando molto.

“Che cosa guardi che non capisci niente...”

Questa frase mi arriva dentro al cervello che quasi mi fa male alla testa.

“Che cosa guardi che non capisci niente...”

Maestro Buonarroti, ti farò una confidenza: la guida parla e in più ho letto qualcosa su di te e ti posso assicurare che hanno scritto forse molto più di quello che tu hai dipinto.

Abominevole ragazzo sei venuto a guardare quello che altri abominevoli ti hanno detto di vedere?

Oh maestro Buonarroti, in Italia abbiamo due sommi, il sommo padre Dante e la summa teologica di san Tommaso; ma se io potessi strapperei quel titolo ad entrambi e lo consegnerei a te. E se puoi non chiamarmi ragazzo, non vedi che ho tutti i capelli bianchi?
Ragazzo qui io ho dipinto la verità ma nessuno ha voluto vederla.

Maestro, sei come Mosè che ha parlato con il Padre Eterno?

Ragazzo, che cosa credi che abbia scolpito in Mosè se non me stesso quando ho intuito la luce vera che può illuminare il mondo.

Dimmi ancora di Mosè maestro, perché la sua interpretazione è ancora molto chiacchierata.

Quel Mosè sono io -il Buonarroti- quando, dopo aver studiato, ho intuito la verità, la verità ancora celata; ma nonostante la fede fosse aumentata a dismisura ho avuto paura del mondo e mi sono smarrito. Come comunicarla agli altri?
La fede e la verità ti rendono forte, così senti subito un desiderio sfrenato di annunciarle ad altri, ma c’è il problema del come poiché sta scritto “ Non dare le tue perle ai porci ”e in questo dubbio io per un attimo mi sono bloccato.
Avere in sé un’immane potenza e contemporaneamente essere bloccato: questo è il mio Mosè.Un giorno gli dissi perché non parli? Subito udii ghigni che dicevano: - il Buonarroti vuol far parlare il sasso.
Gli uomini sono di dura cervice e, anche se capiscono, spesso tacciono perché altri più famosi hanno già detto. Così pensano di non avere autorità nel sostenere altre idee.

Maestro Buonarroti, sei stato folgorato anche tu sulla via di Damasco?

Fin da giovinetto era in me tutto così chiaro e mi sentivo tanto superiore agli altri che quando n’ebbi l’opportunità mi sono immortalato nel mio David. Il mio intuito grandioso della bellezza e il mio sapere superiore sono rappresentati nell’altezza della statua che sovrasta la statura di voi umani.Per questo scrissi—m’hanno tenuto,ond’il conosco lontan certo dal vero--

Maestro, non vi sembra che la vostra virtù sia la modestia?

Non lo fu mai e non lo è tuttora. Avevo una gran missione nella vita e mi sono perso in tante cose. La paura di non essere ascoltato o addirittura deriso era superiore all’orgoglio che custodivo in cuore.

Maestro, non vi capisco. Siete stato fra i chiamati e ora non siete fra gli eletti?

Non chiamarmi maestro perché uno è il maestro.

Posso chiamarti Michele?

Sì, certo.

Ma dimmi, Michele, quale tensione e quale passione ti hanno spronato alla vita, quale tensione e quale passione ti hanno tolto il coraggio di parlare con alcuno?
Vedi, ragazzo, le mie pietà, quelle minori, restavano incompiute e man mano che passavano gli anni queste opere erano sempre più deboli, come le mie forze. Questo è il dramma della mia vita: non essere riuscito a comunicare, in me hanno guardato in tanti, ma non hanno visto quello che volevo.

Michele, Michele, ho visto quelle pietà; volevi forse soccorrere un Dio morto?

No, lontano da me l’idea di soccorrere il mio Dio che non ha certo bisogno di me. Era la sua Chiesa - non ti hanno insegnato che il corpo di Cristo è la Chiesa? Quella io sentivo il dovere di soccorrere e risollevare dallo stato di decadenza in cui si trovava.
Nella pietà Bandini sono io che soccorro la Chiesa che consideravo ormai morta e sono aiutato da Maria.
Nella pietà di Palestrina c’è la stessa immagine, ma io sono quasi scomparso e crescono Gesù e Maria.
Nella pietà Rondanini ho perso la speranza di compiere la mia missione, o forse, l’ho già compiuta e lascio il compito ad altri..
Ragazzo, non mi sembra che tu intenda - ma dimmi perché sei venuto?

Mi ha portato la Sandvik perché ti vedessi.

Ragazzo, pensavi anche di misurarmi?

Oh no, le opere d’arte non si misurano più, c’è stato uno Sgarbi che ci ha insegnato queste cose.

Tu sei un ragazzo del tuo tempo, uno di quelli che credono solo in ciò che vedono e in quel che misurano?

Piano, piano, Michele, io credo anche in quello che ascolto. - Ascolta Israele, è Dio che parla - anzi l’ascolto lo metterei al primo posto. Ma ora, Michele, mi devi spiegare dove hai compiuto la tua missione di verità e di luce.

Guarda sopra la tua testa, là c’è la mia verità. Dio creò il primo essere ed aveva in sé i segni del maschio e della donna: guarda la gamba sinistra dell’Adam (non vedi le forme della donna). Ma poi il nostro amico vide degli altri esseri e si rattristò perché avevano una compagna.

La conosco quella pagina, Michele. Il nostro ermafrodita salì su un albero e cominciò a gridare: “Voglio una donna, voglio una donna”. Urlò fino a sera quando, stanco, si addormentò. Quella stessa notte avvenne la cosa bella e quando si risvegliò erano due, non più uno, ma due.

Qui cominciò la tragedia perché la perfezione sta' nell’unità; i miseri cercarono di stare uniti, ma una mattina Eva si svegliò per prima e si allontanò di qualche decina di metri. Il maligno aspettava questa mossa da molto, perché Satana è un ottimo stratega e sa attendere il momento propizio. Come quando in battaglia un esercito si divide e risulta quindi più facile attaccarlo. Ma contro chi si deve sferrare l’attacco? Naturalmente contro la parte più forte: se soccombe il forte anche la parte più debole si arrenderà. Proprio così andarono le cose: la parte forte, Eva, non riuscì a resistere e, caduta la donna, il maschio debole si arrese in maniera vile.

Michele, cosa stai dicendo? I maschi sono più forti delle donne e nel corso della storia hanno dimostrato che sanno battersi.

No ragazzo, i maschi hanno paura, per questo nel tempo sono diventati più grandi e grossi delle donne; per poterle dominare meglio con la forza, con la prestanza fisica, con il peso del loro deretano. Le donne che sapevano di essere più forti non si sono date cruccio, così oggi ci troviamo in una società maschilista solo perché il maschio è più grosso e vuole comandare sulla femmina.

Michele, fra qualche tempo comanderanno le donne così tornerà tutto tranquillo?

No ragazzo, non è questo il punto. Sta infatti scritto: “Per questo il maschio abbandonerà suo padre e sua madre e si unirà alla sua donna e i due saranno una cosa sola”.

Michele, in questo tempo - dove si crede in quel che si vede e in quel che si misura - sarà dura far passare l’idea che l’Uomo è un maschio più una femmina e i due sono Uno. La gente continuerà a vedere due persone.

Capisco la tua perplessità, ragazzo, ma devi ricordare che sta' anche scritto: “Non separi l’uomo ciò che Dio unisce”. Pertanto l’unità, o meglio, la fusione tra i due è dovuta a Dio stesso e, poiché noi Lo conosciamo attraverso la Parola, questa unità, questa colla che unisce il maschio e la femmina, deve essere la parola di Dio e deve legarli così stretti da farli diventare uno. Questo uno potrà effigiarsi del titolo di Uomo, che sarà una scintilla divina e potrà fare bene le cose giuste.

Caro Michele, io posso anche credere ciecamente a quello che dici, ma tu mi presenti una definizione di uomo che nessuno si era mai permesso di dare e che dovrebbe risolvere tutti i nostri problemi di coppia.

Questa definizione non l’ho inventata io - il grande Buonarroti - ma era scritta da millenni là dove tutti possono leggere, ma dove nessuno capisce. La verità, nel vostro tempo, risiede in quel che si vede e in quel che si misura, e se vedete due persone per voi restano sempre e unicamente due persone. Arrivare a sostenere che sono diventati uno diviene un mistero, come parlare della Trinità.

Dimmi Michele che è la storia, se l’Uomo non esiste ancora?
La storia dell’Uomo deve ancora cominciare; finora si può parlare soltanto di evoluzioni, in particolare di quelle maschilistiche che hanno dominato il mondo, ma la storia, quella vera, non è ancora cominciata.

Dimmi Michele, i sapienti di questo mondo come potranno ricevere il tuo messaggio?

Non ti preoccupare per loro; perché come i magi essi arriveranno tardi alla capanna. Preoccupati di come possano credere in quel che vedono e di come siano sicuri solo di quel che misurano. Ma verrà il giorno in cui anche loro arriveranno al giaciglio di Gesù Bambino con i loro doni.

Oh sì, Michele, oro incenso e mirra.

Certo, oro incenso e mirra. Gesù rifiuta l’oro quando viene tentato da Satana, rifiuta la mirra davanti alla croce e quando lo vogliono incensare scappa, perciò molto probabilmente porteranno doni inutili.

Dimmi, Michele, i potenti cosa diranno?

In ogni tempo e in ogni luogo i potenti, se andranno alla capanna, avranno un unico scopo: uccidere il Bambin Gesù. La lezione di Erode resta immutabile.

Dimmi, Michele, era così pericoloso al tuo tempo dire che l’Uomo è un maschio e una donna uniti dalla Parola?

Senti ragazzo, Gesù non lo disse mai apertamente perché avrebbe perso anche i pochi apostoli che gli erano rimasti.
Io tutto questo l’ho dipinto, ma se l’avessi detto mi avrebbero inchiodato. Gli andavo bene come scalpellino o come imbianchino, ma se fossi salito a parlare di teologia non mi avrebbero più considerato. Al mio tempo i veri sapienti erano quelli che, strano miscuglio di teologia e di filosofia, si sostenevano l’un l’altro e che finiranno tutti dentro il fosso. Ormai anche Tommaso d’Aquino con il suo concetto dell’uomo aristotelico è pronto ad essere rovesciato; fa davvero ridere, è tempo ormai di far cadere molti altari di santi.

Michele io ti ascolto e, come vedi, non proferisco parola, resto ammutolito da tanta semplicità. Tu saresti un buon venditore e sapresti convincere molta gente a comprare il tuo prodotto. Al mondo ci sono tante persone che credono, anche mariti e mogli, come puoi dire che essi non sono Uomini?

Essi non sanno adoperare la Legge, che è stata data in un certo modo e alla stessa maniera deve essere impiegata.

Michele siamo pieni di avvocati, di giudici, vuoi dirmi che anche loro...

Si anche i legislatori hanno impostato male la legge e così avvocati e giudici hanno un gran lavoro per poterla applicare. Vedi ragazzo la legge ci è stata data per far bene le cose giuste; poiché gli esseri umani davanti ad una scelta possono far bene le cose giuste o farle male, far bene le cose sbagliate o farle male. Per ottenere il massimo del risultato, cioè far bene le cose giuste, bisogna procedere in maniera quasi analitica. Studiando a fondo tutti i punti negativi che non si vogliono ottenere e alla fine puntualizzare gli effetti positivi sicché alla fine avremmo per iscritto ciò che non dobbiamo fare e ciò che dobbiamo fare. Allo stesso modo il Padre eterno dette a noi la legge, che consiste in molte negazioni date a Mosè, e nel positivismo del suo Figliolo, e le une e le altre non vanno mai disgiunte, ma inserite insieme. Questa legge sì fatta io l’ho preparata da molto tempo, ma, non essendo un teologo riconosciuto, penso che molto si possa aggiungere

1 Questo è mio Figlio diletto, nel quale mi sono compiaciuto: ascoltatelo.
Parola del Padre

2 Fate tutto quello che vi dirà.
Parola di Maria

3 Non crediate che sia venuto ad abolire la Legge e i profeti: in verità vi dico, non venni ad abolire ma a perfezionare.
Il regno di Dio non viene in modo spettacolare: è già in mezzo a voi.
Parola di Gesù Cristo

1 1° Amerai il Signore Dio tuo con tutto il tuo cuore, con tutta la tua anima, con tutta la tua mente e con tutta la tua forza.
Isaia ben profetò di voi, o ipocriti, quando scrisse: “Questo popolo mi onora con le labbra, ma il cuore è lontano da me. E invano mi onora insegnando dottrine che sono semplici insegnamenti umani”. Voi togliete veramente ogni forza al comandamento.
“Quando pregate non siate come gli ipocriti che pregano per essere veduti. Tu invece quando preghi entra nella tua stanza e, chiusa la porta, prega il Padre tuo nel segreto. Voi dunque pregate così: Padre nostro...”

2 2° Amerai il prossimo tuo come te stesso.
“Amate i vostri nemici e pregate per i vostri persecutori, affinché siate figli del Padre vostro che è nei cieli, il quale fa sorgere il suo sole sopra i cattivi e sopra i buoni, e manda la pioggia sopra i giusti e sopra gli ingiusti.

3 3° Non giudicare: togli prima la trave dal tuo occhio.
“Tutto quello che avrete sciolto sulla terra sarà sciolto anche nei cieli.”
 Pietro avvicinatosi, gli domandò: “Signore, se mio fratello pecca contro di me, quante volte dovrò perdonargli? Fino a sette volte?-
Gesù risponde: io ti dico: non sette volte, ma settanta volte sette.
 Giacomo e Giovanni dissero: “Signore, vuoi che chiediamo al fuoco di scendere e di bruciarli?” ma Egli, voltatosi, li rimproverò.
“Che se voi non perdonate, nemmeno il Padre vostro, che è nei cieli, perdonerà a voi i vostri peccati. I figli di questo mondo sono più avveduti dei figli della luce nel trattare con i loro simili.
Beati i misericordiosi, perché troveranno misericordia.”

4 4° Non opponete resistenza al malvagio.
“A chi ti schiaffeggia sulla guancia destra porgi anche la sinistra; a chi vuole citarti in giudizio per prenderti la tunica, lascia anche il mantello; se uno ti costringe ad andare con lui per un miglio, va con lui per due.
Se tuo fratello ha mancato contro di te, va e riprendilo fra te e lui solo. Se non t’ascolta, prendi con te una o due persone. Se non ascolterà nemmeno queste, dillo alla chiesa; se rifiuta di ascoltare la chiesa consideralo come un pagano.
Beati i miti, perché erediteranno la terra.”

5 5° Non ammazzare.
“Chiunque s’adira contro suo fratello sarà passibile di condanna; chi poi dirà al fratello -insensato- sarà deferito al sinedrio; chi gli dirà peccatore sarà dannato. Lascia in sospeso la tua offerta davanti all’altare, e va prima a riconciliarti con tuo fratello.
Beati gli operatori di pace perché saranno chiamati figli di Dio.”

6 6° Non commettere adulterio.
“Chiunque guarda una donna con desiderio di possederla, in cuor suo l’ha già profanata. Il Creatore li fece maschio e donna e disse: “i due saranno una sola carne”. Pertanto non sono più due, ma una carne sola; non separi dunque l’uomo quello che Dio ha congiunto.
Chiunque rimandi la sua donna, salvo il caso di concubinato, e ne risposi un’altra commette adulterio. E chi sposa la ripudiata commette adulterio”

7 7° Non rubare.
“A chi ti chiede dà; a chi ti chiede un prestito non voltare le spalle. Quando fai elemosina non suonare le trombe davanti a te non sappia la tua sinistra ciò che fa la tua destra.”

8 8° Non dire falsa testimonianza. Non giurare affatto.
“Di ogni parola oziosa che gli uomini dicono, renderanno conto. Sia il vostro discorso: si se è si ; no se è no. Quel che si dice in più deriva dal male. Non date le cose sante ai cani, né gettate le vostre perle ai porci, perché non le calpestino con le loro zampe e si rivoltino a sbranarvi. Guardatevi dei falsi profeti, dai loro frutti li potete riconoscere.Se l’albero è cattivo allora anche il suo frutto sarà cattivo. Siate dunque prudenti come serpenti e semplici come colombe.
Beati i puri di cuore perché vedranno Dio.
Beati quelli che hanno fame e sete di giustizia perché saranno saziati.”

9 9° Non frodare.
“Non potete servire a Dio e a mammona. Non accumulate tesori sulla terra, ma in cielo; perché dov’è il tuo tesoro, là sarà pure il tuo cuore. Non vi affannate per la vostra vita, di quel che mangerete o di che vestirete; non vi affannate per il domani, perché il domani provvederà a se stesso. Basti a ciascun giorno la sua pena.
Beati i poveri in spirito perché loro è il regno di Dio.
Beati gli afflitti perché saranno consolati.”

10 10° Onora il padre e la madre.
Chiunque fa la volontà di Dio, questi è mio fratello, sorella e madre: chi ama il padre e la madre più di Me, non è degno di Me. Il maggiore sia come il minore e chi governa sia come chi serve. Voi sapete che quelli che passano per capi delle nazioni le governano con imperio e i loro grandi esercitano il potere su di esse.Ma tra voi non deve essere così.
Beati i perseguitati per causa della giustizia perché loro è il regno di Dio.”
“Voi siete miei amici se fate quanto vi comando. Ma chiunque ascolta queste mie parole e non le mette in pratica, è simile ad un uomo stolto, il quale edificò la sua casa sopra la sabbia. Chi violerà uno solo di questi comandamenti sarà considerato minimo nel regno dei cieli.
Quando avrete fatto tutte le cose che vi sono comandate, dite: ”siamo servi inutili: abbiamo fatto solo quello che ci conveniva fare.”
Beati Voi quando vi insulteranno, vi perseguiteranno, e mentendo, diranno ogni sorta di male contro di voi per causa mia. Rallegratevi ed esultate perché grande è la vostra ricompensa nei cieli.”

Ma dimmi Michele qual’ è il più grande dei comandamenti?

Povero ragazzo speravo che almeno questo lo sapessi.

E’ vero Michele il più grande è amerai il …

Fermo ragazzo osserva il verbo non è un imperativo ma un futuro perché non è solo un comandamento ma anche una profezia, nel senso laico della parola, indica dove dovete arrivare. Datevi da fare altrimenti il vostro penare in questo mondo si protrarrà per molto e molto tempo ancora.
Hai letto la Didacchè, ragazzo?

Certo Michele, hai ragione tu: è impostata allo stesso modo; almeno questo gli apostoli lo avevano capito. Se penso al catechismo di quand’ero bambino inorridisco, ma vuoi che duemila anni siano passati per nulla?

Vedi, ragazzo, un evangelista vide una nuova terra perché la terra di prima non c’era più; bisogna dunque che tu abbia pazienza perché molte cose devono accadere che tu ancora non sai e molto tempo deve scorrere prima che tutto sia compiuto e molte idee devono passare e altre crescere.

Michele, con una legge così chiara non potremo più commettere peccati.

Piano ragazzo, il peccato spesso è soltanto una vampata di vapore che alza il coperchio del nostro ego. Ma cosa ci sia dentro la pentola che bolle, solo Dio lo sa. E’ già molto che qualcuno si sia accorto che dentro di noi ci sia qualcosa di misterioso da accudire. L’ego è come un orticello, meglio dire una vigna da coltivare per avere buoni frutti; ma se invece assorbiamo gli insegnamenti di questo mondo, la vigna verrà invasa da piante nocive. Il coperchio della pentola non permette al vapore di uscire un po' alla volta, ma salta e in quel momento diventiamo immagine del peccato. Molti insatanati sono chiamati dottori della chiesa, altre persone spinte da demoni hanno distrutto l’immagine di Maria, altri ancora sono chiamati “mandati da DIO”.

Michele non mi lasci alcuna speranza.

Il padre aspetta da migliaia d’anni e tu in un sol momento, come in un incantesimo, vuoi diventare un cavaliere senza macchia? Devi esercitarti ragazzo; esercitarti tanto. Vedo che tu sei già infetto e io non possiedo cortisonici che possano far morire le infezioni dell’ego. Posso soltanto darti una cultura per poter sviluppare, nella tua personalità, una scintilla del volere di DIO.

Michele sento che ti sta molto a cuore anche il problema della coppia. Molto è stato detto e molto è stato scritto.
Tu hai apportato nuove idee; ma resta un vuoto: il problema prima del matrimonio, l’innamoramento...

In quel di Felicita, sui fianchi della valle, due betulle, una di fronte all’altra, con i rami protesi come in abbraccio ma distanti trecento metri, non sanno dare intento al loro amore .
Nuovo Romeo, nuova Giuglietta e storie di altri amori infelici.
Fermo ragazzo fermo- non cantarmi l’amore come fosse soltanto un fatto di cuore. Stenterelli di ogni tempo hanno fatto fortuna con questi canti che hanno messo in redicolo la parola amore.

Anch’io ho amato tanto una biondina, e per parecchi anni, ma mai mi dette una speranza.

Ma Michele, proprio tu che conosci tutto dell’Uomo?

Vedi ragazzo, se non c’è trasporto di cuori non si può cominciare una storia.
L’amore è cuore, anima, mente e forza. Il cuore ti fa scegliere fra tanti che si incontrano nella vita, e ti fa credere che non ci sia altri al mondo se non lui o lei. L’anima dovrebbe imporci la seguente domanda: cosa abbiamo in animo di fare? La mente ci permette di redigere un piano ben dettagliato e preciso per poi metterci a lavorare - la forza -.

Michele tutte cose che si imparano ai corsi per fidanzati.

Si, ragazzo, ci sono tanti che insegnano così, ma perdono di mira la definizione di Uomo e allora tutto diventa molto difficile.

Michele, c’è ancora un gran problema nel nostro tempo - la guerra -. Siamo passati dal concetto di guerra santa a guerra giusta, per finire a quello di male minore, ma spesso sembra che non ci siano altre strade - la guerra.

La guerra... la guerra è un problema maschilista e per i maschi è quasi impossibile evitarla. C’era un maschio, molti e molti anni fa, un patriarca - Giacobbe- il quale piaceva a Dio molto più di suo nonno Abramo. Infatti ad Abramo furono fatte le promesse, ma in Giacobbe furono attuate attraverso le dodici tribù di Israele. Il patriarca Giacobbe dovette affrontare una guerra contro suo fratello Esaù.

Conosco quel fatto, Michele, Giacobbe praticamente comprò la pace.

No, non comprò la pace o la non violenza contro i propri uomini, come si fa ai giorni vostri con le missioni di pace; ma piuttosto intenerì i nemici con la propria generosità.

Michele, Michele, anche gli albanesi del Kossovo adottarono una politica simile, ma non funzionò.

Ragazzo, loro non erano tutti d’accordo e poi non vollero presentare l’altra guancia; non riuscirono a presentarsi davanti al nemico nascondendo le ferite provocate dai serbi, anzi, si presentarono ai serbi mostrando una teca di sangue che ricordava le loro malefatte - sicuramente non era questa la strada giusta. Caro ragazzo, ti ho detto più volte che il problema da risolvere è quello dell’Uomo e solo poi tante cose si aggiusteranno. Vedi come tutte le cose sono in odore di mascolinità, e le donne non si trovano a loro agio in un mondo maschilista. Pertanto devono stare in disparte, costrette a scimmiottare il maschio per restare a galla, non riuscendo così ad esprimere la loro femminilità, anzi, levandosela di dosso.

Michele, perché mi hai scelto? E a chi potrò raccontare cosa volevi dipingere?

A molti ho parlato e dopo di te ad altri parlerò. Troverò qualcuno che mi rappresenti nel mondo come io volevo essere ricordato. Ma dimmi ragazzo, sai tu chi sei?

Se ho ben capito io sono un maschio, maschilista e un po' indemoniato, anche se la mia aspirazione era quella di essere uno scudiero del bianco cavaliere.
Certo ragazzo sei un maschilista come Caino; guarda lassù ho dipinto perché Dio preferiva i sacrifici di Abele. Non vedi che anche le donne servono all’altare. Per questo i sacrifici del profeta Abele erano graditi al Signore. Egli faceva partecipare tutta la comunità alla riverenza e all’adorazione del suo DIO.
Ma dimmi ragazzo cosa intendevi quando hai detto che vuoi diventare uno scudiero del bianco cavaliere.
Vedi Michele qui si dividono per seguire i cavalieri rossi e neri ma io ho in cuore il bianco.
Bene ragazzo vedo che tu hai capito il tuo tempo
Ora, ragazzo, guarda l’ultimo quadro lassù e dimmi cosa vedi.

Vedo Noè, nudo ed ebbro, che sta maledicendo uno dei suoi figli, fine della storia.

Ora girati, cosa vedi sulla parete dove sta il giudizio?

Vedo Gesù che manda a maledizione molti dei suoi fratelli.
E tu ragazzo vuoi farmi credere che la giustizia divina non supera la giustizia di un Noè ubriaco?

No Michele no - le tue parole suonano come una bestemmia. Vuoi farmi credere che la storia profetica della Chiesa si ferma nelle stesse condizioni del povero Noè: nuda ubriaca e col sedere per terra? E invece di amare i propri fratelli ha l’indole di maledirli?
Michele, lasciamo stare il tuo giudizio; mi hai dipinto la terra con gli stessi colori dell’inferno vuoi farmi credere che le bianche spiagge dei Caraibi o le rosee dolomiti hanno qualcosa da spartire con il regno del demonio?

Ragazzo credi ancora all’inferno dantesco? Non pensi che satana sia un po’ più astuto e vi faccia credere che l’inferno in fondo sia migliore che affidarsi all’Onnipotente.
Sì. I tuoi tempi sono molto diversi dai miei, ma dentro alla Chiesa c’è ancora questo peccato commesso da Noè; per questo è nudo, ubriaco e con il sedere per terra. Tutto ciò è uno sberleffo a tutti i fedeli, non solo alla Chiesa.

Qui sotto si sono tenuti concili e grandi riunioni. Vuoi farmi credere che nessuno ha capito?

Pochi hanno capito e a molti ho parlato, ma gli uni e gli altri non si sono dati da fare abbastanza; non hanno saputo rinnegare la loro indole maschilista, non si sono impegnati per forgiare l’Uomo. Nelle mie pietà incompiute volevo soccorrere la Chiesa, ma ella non ha voluto essere aiutata, ed io, ogni giorno, scelgo un pollo come te e racconto la mia storia, ovvero cosa trasuda dalla mia arte. Senza questo mio lavoro io non sarei vissuto tanto perché di questo mi sono cibato, mi sono fortificato e ho resistito tanto, perfino alla morte. Ho voluto gridare al mondo, ma il mondo non ha capito malgrado i miei sforzi. Eppure mi sembrava di essere stato chiaro. Vengono qui anche di notte a guardarmi e li sento bisbigliare “guarda ci ha dipinti nudi, ubriachi e con il sedere per terra”e poi ridono, non si rendono conto che si trovano in questa desolante situazione. Non vogliono accettare la verità perché credono in quel che vedono e in quel che misurano, hanno la cultura di questo tempo e non si pongono all’ascolto. Brandiscono quel Tommaso che ripropone il concetto aristotelico del maschio e della femmina e rende nulla la verità, quella vera.

Michele, viene a rimirarti anche la buona povera gente...

Mi irritano anche quelli perché vengono a vedere quello che altri gli dicono di guardare.

Michele perché non parli alle donne?

Sono state addestrate fin dalla nascita ad asservire ideali maschilisti e a sostenere gli ideali dementi dei loro maschi: altro non si chiede alla propria donna che l’approvazione delle proprie demenze.
Michele ma noi maschi siamo così feroci e qual’ è l’infamia che ci perseguita?
Lassù nel diluvio vedi come i maschi volevano salvarsi; ognuno col proprio branco. Sarebbero periti tutti se non ci fosse stato un intervento Divino che ne salvò una parte. Attenti piccoli uomini a non fare la stessa fine poiché altri diluvi hanno interessato la terra ma insatanati come siete non vi siete neppure accorti.
Guarda bene ci sono i soliti generosi che tentano di trascinare altri verso una vita che durerà forse qualche giorno in più. Altri pensano solo a se stessi e altri ancora guardano con il vuoto dentro gli occhi. L’errore del maschio è quello di dividersi in branchi e in sottobranchi allo scopo di avere un capo; ed invece hanno già il loro Re e a Lui solo debbono ubbidienza. Questi maschi non cambierebbero neppure con buone dosi di succo di bosco.

Michele dimmi, perché hai dipinto un giudizio in cui non credi?

Per fare un piacere a chi me lo commissionò, ma con la speranza che capissero, invece si sono irritati per i nudi. La mia arte doveva ispirare ben altri sentimenti!
Eppure al centro c’è Maria, ed è chiaro che non approva quel che succede; dovevano pur chiedersi quale potenza nasconde e che ruolo ha nella nostra fede.

Michele - comincio a capire dove vuoi arrivare. Sei partito dal concetto che DIO creò l’Uomo a sua immagine e somiglianza- maschio e femmina lo creò- e per la proprietà transitiva anche DIO dovrebbe essere maschio e femmina. Dio dovrebbe essere padre e madre dunque. Una idea non nuova, mi sembra rappresentata dal profeta Isaia e negli ultimi anni ripresa anche da un Papa. Ho letto anche un libro “Il volto materno di Dio” di un noto teologo che molti, ai giorni nostri, cavalcano per la teologia dei segni. Ma penso che passerà alla storia per quel libretto. Mi ero molto entusiasmato nel leggerlo ma alla fine concludeva amaramente che non c’erano i segni nelle sacre scritture e perciò il suo era solo un bel sogno. Ma ora ricordo un altro libro: “Il mondo di Sofia” di Jostein Gaarder, il gran filosofo, e mi sembra che anche lui riproponga lo stesso tema, anche se con una certa angoscia, ed inserendo la soluzione del suo romanzo in un’altra dimensione. Forse nel cielo nuovo e nella nuova terra ci sarà la risposta a questo grande interrogativo?

No ragazzo, no. In questa terra ci dovrà essere la risposta, altrimenti non ci sarà un nuovo cielo e una nuova terra. Se ammettessimo che l’Uomo è un maschio più una femmina, dovremmo concepire anche un Dio con elemento maschile e femminile, altrimenti il gran passo non sarebbe possibile.

Michele, vuoi mandarmi per i conventi a predicare che Dio è maschio e femmina? Questa è una pazzia, non mi lascerebbero parlare, e se anche parlassi sarei deriso e i più focosi mi farebbero ruzzolare giù per le scale.

Tu ragazzo non devi parlare per te stesso ma devi raccontare delle mie opere e quello che io volevo trasferire all’umanità attraverso la mie opere.

Michele, vuoi dire che vedremo arrivare il figlio dell’uomo sopra alle nuvole insieme a Maria?

Non avere fretta, ragazzo, perché ormai siamo al cuore della storia intricata; ormai è sera, le porte tra poco si chiuderanno e tu dovrai uscire da questa stanza che ricorda per le sue dimensioni la parte più sacra del tempio di Gerusalemme dove erano custoditi l’arca, il velo e il candelabro.Oggi in questo Santo dei santi del vaticano ci sono i miei dipinti che non sono fallaci, e quelli di altri solo di addobbo. I miei sono la verità e la luce. Per aprire gli occhi di molti che non vogliono vedere, ma soprattutto non possono sentire, perché sono troppo intenti al misurare. Maria è la donna che schiaccerà la testa del serpente, che riuscirà a fare il miracolo di cambiare la testa ai Satana, che indurrà gli angeli ribelli all’obbedienza al loro Dio.
Maria è il simbolo della buona mamma che riuscirà a ridurre a buon consiglio anche il figlio più scapestrato. Se riuscirà a convertire anche il demonio vuoi che non riesca a salvare anche noi piccoli e peccaminosi maschi?...
Sicuramente il cammino sarà lungo, ma tanta strada è stata fatta e Maria è paziente, non abbandonerà mai i suoi figli. Come seguì Gesù fino alla croce, così seguirà noi fino alla fine dei tempi. L’evangelista Luca che ha interrogato anche Maria e ha raccolto questa testimonianza: “Su di me scese lo Spirito Santo l’ombra dell’Altissimo mi coprì.”
Vedi come Maria spiega il suo concepimento: la trinità si unì a lei per inserire nel mondo il figlio di Dio.

Michele fermati un attimo cosa vuoi dire di Maria non riesco più a seguirti chi dunque è?

Ragazzo essa è l’elemento unificante della trinità. Dio sarebbe solo Trino ma con lei Sposa del Padre Madre del figlio Dimora dello Spirito Santo risulta chiaramente che Lei è l’elemento unificante della Trinità.

Questa, Michele, è una interpretazione ed io, da buon maschio, che vorrebbe che nulla cambiasse, resto dubbioso e sospettoso.

Ti ricordo allora dell’incontro di Maria con Elisabetta: “Ecco, al suono della tua voce il bimbo che ho in grembo si è messo a danzare.” Nel sentire la voce di Maria il profeta Elia che si trovava nel grembo di Elisabetta si mise a danzare come danzò il re David davanti all’arca dell’alleanza. Ricorda bene, Giovanni il battista non ancora nato danzò all’udire la voce di Maria. Il grande profeta Elia, che conosceva bene la voce del suo Dio e in Maria la riconobbe, danzò tributandoGli onore e gloria nell’unico modo a lui possibile.

Ah Michele, mi sconvolgi, sono entrato qui con la certezza di un Dio uno e trino e tu vuoi infrangere anche questa.

Dio è uno. L’unica cosa ripetuta in questo soffitto si trova proprio nei primi tre riquadri. E’ un concetto fondamentale: Dio è uno. Per qualsiasi Sua manifestazione noi dobbiamo ricordarci sempre che egli è Uno. Egli è Dio di tutti. Per questo Giona è all’inizio della storia.

Certo Michele hai rappresentato più volte un Dio uno ma ad un certo punto lo vedo attorniato da altri viventi; chi sono? E quando fu il loro inizio?

Vedi ragazzo fra quelli che tu chiami viventi- io c’ero- fin dal principio io ero nel seno del Padre.

Michele c’ero forse anch’io?

Ragazzo io non mi ricordo di te.

Eppure Michele anch’io sento di un gran girotondo con il mio Papà e tenevo per mano il mio fratello Gesù e Maria.
Fermati ragazzo fermati.
I sentimenti e le intuizioni non valgono se non sono sufragate dalle prove. Un sentimento resta in sospeso e non vale nulla se non viene analizzati e dimostrato.
Michele- Michele io sono ignorante non sono un sapiente come te, come vuoi che spighi questo mio senttimento; come potrei disporre un teorema e una relativa dimostrazione.
Un momento Michele ho una ispirazione.
Negli ultimi giorni della Sua vita – tra le colonne del tempio di Salomone grida una grande verità”Non lo avete ancora capito voi stessi siete dei”
Noi siamo divinità appartenti al divino anzi siamo dentro al nostro Dio.

Basta –ragazzo fermati. I roghi non sono ancora spenti lascia che il tempo ed altri completino I discorsi. Tu fermati
Ormai –Michele il muro è crollato; riesco a pormi le domande e trovare le risposte.
Ma come hai potuto trasformarmi in pochi minuti in una persona così diversa?

Quello che c’era dentro io son riuscito a tirarlo fuori come la pietà che era dentro al blocco di marmo. In fondo l’à detto Lui “non avete ancora capito voi siete dei”
Ora possiamo coniugare un verbo nuovo
Io sono anche Dio
Tu sei anche Dio
Egli è anche Dio
………………….
Vedi ragazzo la fusione tra Dio e l’uomo io l’avevo già scolpita ma poi è passata per un errore come se chi scopisse il marmo con martello e scalpello non avesse il tempo di accorgersi che mancava una gamba. Invece io a questo volevo intendere; la fusione del divino nell’umanità.
Piano-piano Michele-ora anch’io comincio a capirti, non divertirti ad imbrogliarmi.In quella pietà io vedo un tema a te tanto caro –la fusione della divinitàni in Maria.
Nella pietà di Palestrina vedo il concetto dell’umanità che è inserita nella divinità
Ma nella rondanini cosa volevi rappresentare ? e poi quelle figure così misteriose?
Come avrei dovuto scolpire il futuro –caro ragazzo- con quali tratti- attraverso quali veli misteriosi enon trasparenti. Quale volto dare alle due umanità –maschiile femminile-come unirle se non in una unica curva visibile nel lato destro.
Ora non si capisce più se è il maschio ch sorregge la donna o viceversa.
Loro rimarcano il mio concetto di Uomo maschio e donna uniti dalla parola essi si sostengono e non hanno paura. Il loro volto ricordano la divinità a cui tanto tempo ho dedicato.
Ed un braccio sicuro gli accompagnano a cui potranno sempre rivolgrsi.

Michele io so che in principio c’era il Verbo ed anche la Sapienza.

Cominci a capire ragazzo perché il mio genio non sarebbe bastato a dipingere tutto ciò. Se la sapienza non mi avesse soccorso chissà quali demenzialità avrei dipinto su questa volta equali inutili cose avrei scolpito.

Ma dimmi Michele perché hai dipinto un Dio che se ne va voltandoci le spalle?

Ragazzo è una delle tante provocazioni, non ti preoccupare, siamo nelle mani di Maria... ricorda quello che successe al banchetto di nozze: se si vuole bere il vino buono, è necessario trattare con Maria, come se lei fosse la padrona di casa.

Dimmi degli atei, Michele, potranno mai avvicinarsi all’etica divina che tu hai così mirabilmente esposta?

Non ti curar di loro. Possono sempre aderire all’etica divina oppure ad altre etiche, ce ne sono tante: quella del ladro quella del lupo...

Dimmi, Michele, quale sarebbe quella del lupo?

Superior stabat lupus...

Conosco Michele.
Ancora una cosa, Michele, “la pietà” che si trova in San Pietro e che mi ha commosso...

Da più di un’ora ti parlo e chiami ancora pietà quel gruppo marmoreo? Mi meraviglio di te dovresti cominciare a capire qualcosa!
I soliti sapienti la tenevano fuori da San Pietro: non era degna di entrare in chiesa. Ed io avrei preferito che rimanesse fuori. Ora si trova insieme a tante porcherie che di artistico non hanno niente: carrozzoni allegorici da carnevale che dopo la sfilata si potrebbero anche bruciare.
La mia opera indegna da sola potrebbe riempire la basilica.

Dimmi, Michele, cosa sentivi e per quale motivo la facesti?

Al mio tempo, ragazzo, quando una ragazza rimaneva in stato interessante c’era la cattiva battuta -chi sarà stato? Non lo so. Sarà opera dello Spirito Santo?- E giù a ridere.
Ed è proprio da questa battuta che io ho cominciato a pensare. Se Maria ha concepito per opera dello Spirito Santo vuol dire che era sposata con Lui; se è sposata con Lui doveva essere una cosa sola con lo Spirito Santo, ovvero Maria e lo Spirito Santo sono la stessa cosa.
Cosa fa lo Spirito Santo, che è Signore e dà la Vita, con Gesù fra le braccia, morto? Sta facendo solo quello che sa fare: dare la vita. Maria sta per far risorgere Gesù. Questo volevo scolpire in quel momento.
Ai miei tempi si discuteva molto di Resurrezione così ho pensato di mettergli la soluzione davanti agli occhi. Ma i soliti magi che arrivano sempre in ritardo non hanno capito niente. Per vedere bene lo Spirito Santo impegnato nel suo lavoro devi inginocchiarti davanti a Maria. Se vuoi vedere Gesù devi alzarti un po’, devi diventare più grande di quel che sei. Tanti hanno intuito questo e sono montati sopra tavoli e sedie, ma in realtà se si vuol vedere Gesù, ci si deve alzare spiritualmente. E ricorda che è Maria il sacro Graal; è lei che per prima ha contenuto il corpo e il sangue del Cristo e non il bicchiere fatato che per centinaia di anni asini d’ogni ceto hanno cercato invano.

Michele, Michele, mi stanno scacciando, voglio rimanere ancora con te a parlare delle tue opere perché di tanti dipinti non mi hai ancora parlato e “il giudizio” mi ispira ancora tante domande.

Mi sei simpatico, ragazzo, perché capisci qualcosa. Ritorna, ti spiegherò ancora. Un saluto e una raccomandazione: cerca di mantenerti sereno come quelli che nel giudizio stanno salendo al cielo e non agitato come quelli che scendono all’inferno.

Certo, Michele, ma vedo un Caronte che fa la strada inversa: dall’inferno alla terra e dalla terra si sale tutti al cielo-questo è un grande sollievo per tutti i fedeli.

Ragazzo, vedo che cominci a capire, ritorna presto e non essere troppo presuntuoso perché non hai ancora appreso tutto. Ti assegno un compitino per casa, ragazzo, rifletti su questa giostra che gira.

Di questo ne abbiamo già parlato, chissà cosa si può dire ancora ma se gira i demoni se li acchiappano tutti e uno alla volta se li tirano giù tutti. Devo tornare indietro a parlare ancora con Michele. Permesso, permesso .

Signore, il museo chiude, deve uscire.

Non posso devo tornare indietro a parlare con il maestro Buonarroti.

Oh Dio mio ancora... Signore, esca subito e vada a riposare e domani niente musei altrimenti finirà al psichiatrico. Domani vada sui nostri bei parchi ad accarezzare i fiori e a rimirare le farfalle perché al mondo non c’è niente di più bello di ciò che la natura è in grado di generare. Per quanti sforzi faccia l’uomo non può mai rappresentare le cose meglio di come Dio le ha create.
Se non se ne va sarà accompagnato al pronto soccorso direttamente dalle guardie.

Sono tornato al mondo reale dove si è fatta una grande confusione tra i comandamenti del Padre Nostro e gli insegnamenti di questo mondo.
Gira e rigira.
Dalla vita alla morte dalla morte alla vita.

Ma quanto dovremmo girare?

Per questo ti ho detto che devi rinascere.

Ma come può un maschio vecchio entrare nel seno di sua madre?

Quello che è impossibile agli uomini è possibile a DIO.
Cento volte ho attraversato il fiume di Caronte e sono stato partorito da cento madri diverse, cento volte sono salito al cielo e cento volte tirato giù, ma quanto ancora durerà questa giostra? Finché la legge non sarà scritta nel tuo cuore finché la legge non sarà posta nella tua anima, finché la legge non ti avrà colmato la tua mente, finché la tua forza non sarà indirizzata all’amore.

Mario Schiavon

“LE INNAVERTENZE CHI LE DISCERNE?
ASSOLVIMI DALLE COLPE CHE NON
PERCEPISCO”

“La fonte è secca, bisogna aspettar che piova”

Gira e rigira, ma quanto si gira!
Dopo ore e ore dentro San Pietro uno avrebbe ben diritto di respirare aria buona. L’unica speranza è salire sul romano cupolone, ma prendere l’ascensore è impresa ardua e allora tutti a piedi fino in cima. Respirerò l’aria buona come in cima ad una collina. Invece il tempo è cambiato, infuria un temporale con pioggia torrenziale e vento freddo dolomitico.
Gira e rigira si ritorna giù, sempre più in giù, dove non si sente più sibilare il vento e imboccati i musei vaticani si comincia a trotterellare tra le opere con una guida di trent’anni più giovane di me che non tace mai. Finalmente vedo avvicinarsi la Cappella Sistina, so che sarà l’ultima tappa e traggo un sospiro di sollievo. Imposto una faccia di convenienza, di stupore e di meraviglia in uno specchio che corre via veloce. Credevo che si corresse solo nel profondo triveneto, ma anche qui non si batte la fiacca. Con la faccia che mi ritrovo, un po' da ebete meravigliato, entro nel Santo dei Santi, da quel gran maestro di Michelangelo e trovo tutti con lo sguardo uguale al mio.

Maestro Buonarroti, scambierei le tue opere con un buon letto. Fortuna che nessuno sa leggermi nel pensiero! Qui le guide non parlano, sussurrano soltanto qualche frase per spiegare questo o quel personaggio che gira nel gran giudizio: c’è chi scende e chi sale, ma c’è uno che mi guarda male.
Sarà la fatica, sarà lo stress di una giornata memorabile, ma più mi allontano e più quello che dal giudizio mi guarda male fa lo sguardo bieco. La pelle di Natanaele e quel suo volto corrugato fissano proprio me.

Che cosa vuoi maestro Michelangelo, tra te e me c’è tanta gente e non posso parlarti ad alta voce. Mi allontano fino alla fine della storia profetica e mi giro; tanto da così distante non ti vedrò più. Invece sei ancora lì che mi guardi truce. Non sono un tuo studioso ma qualcosa capisco e la guida che non tace mai mi sta insegnando molto.

“Che cosa guardi che non capisci niente...”

Questa frase mi arriva dentro al cervello che quasi mi fa male alla testa.

“Che cosa guardi che non capisci niente...”

Maestro Buonarroti, ti farò una confidenza: la guida parla e in più ho letto qualcosa su di te e ti posso assicurare che hanno scritto forse molto più di quello che tu hai dipinto.

Abominevole ragazzo sei venuto a guardare quello che altri abominevoli ti hanno detto di vedere?

Oh maestro Buonarroti, in Italia abbiamo due sommi, il sommo padre Dante e la summa teologica di san Tommaso; ma se io potessi strapperei quel titolo ad entrambi e lo consegnerei a te. E se puoi non chiamarmi ragazzo, non vedi che ho tutti i capelli bianchi?
Ragazzo qui io ho dipinto la verità ma nessuno ha voluto vederla.

Maestro, sei come Mosè che ha parlato con il Padre Eterno?

Ragazzo, che cosa credi che abbia scolpito in Mosè se non me stesso quando ho intuito la luce vera che può illuminare il mondo.

Dimmi ancora di Mosè maestro, perché la sua interpretazione è ancora molto chiacchierata.

Quel Mosè sono io -il Buonarroti- quando, dopo aver studiato, ho intuito la verità, la verità ancora celata; ma nonostante la fede fosse aumentata a dismisura ho avuto paura del mondo e mi sono smarrito. Come comunicarla agli altri?
La fede e la verità ti rendono forte, così senti subito un desiderio sfrenato di annunciarle ad altri, ma c’è il problema del come poiché sta scritto “ Non dare le tue perle ai porci ”e in questo dubbio io per un attimo mi sono bloccato.
Avere in sé un’immane potenza e contemporaneamente essere bloccato: questo è il mio Mosè.Un giorno gli dissi perché non parli? Subito udii ghigni che dicevano: - il Buonarroti vuol far parlare il sasso.
Gli uomini sono di dura cervice e, anche se capiscono, spesso tacciono perché altri più famosi hanno già detto. Così pensano di non avere autorità nel sostenere altre idee.

Maestro Buonarroti, sei stato folgorato anche tu sulla via di Damasco?

Fin da giovinetto era in me tutto così chiaro e mi sentivo tanto superiore agli altri che quando n’ebbi l’opportunità mi sono immortalato nel mio David. Il mio intuito grandioso della bellezza e il mio sapere superiore sono rappresentati nell’altezza della statua che sovrasta la statura di voi umani.Per questo scrissi—m’hanno tenuto,ond’il conosco lontan certo dal vero--

Maestro, non vi sembra che la vostra virtù sia la modestia?

Non lo fu mai e non lo è tuttora. Avevo una gran missione nella vita e mi sono perso in tante cose. La paura di non essere ascoltato o addirittura deriso era superiore all’orgoglio che custodivo in cuore.

Maestro, non vi capisco. Siete stato fra i chiamati e ora non siete fra gli eletti?

Non chiamarmi maestro perché uno è il maestro.

Posso chiamarti Michele?

Sì, certo.

Ma dimmi, Michele, quale tensione e quale passione ti hanno spronato alla vita, quale tensione e quale passione ti hanno tolto il coraggio di parlare con alcuno?
Vedi, ragazzo, le mie pietà, quelle minori, restavano incompiute e man mano che passavano gli anni queste opere erano sempre più deboli, come le mie forze. Questo è il dramma della mia vita: non essere riuscito a comunicare, in me hanno guardato in tanti, ma non hanno visto quello che volevo.

Michele, Michele, ho visto quelle pietà; volevi forse soccorrere un Dio morto?

No, lontano da me l’idea di soccorrere il mio Dio che non ha certo bisogno di me. Era la sua Chiesa - non ti hanno insegnato che il corpo di Cristo è la Chiesa? Quella io sentivo il dovere di soccorrere e risollevare dallo stato di decadenza in cui si trovava.
Nella pietà Bandini sono io che soccorro la Chiesa che consideravo ormai morta e sono aiutato da Maria.
Nella pietà di Palestrina c’è la stessa immagine, ma io sono quasi scomparso e crescono Gesù e Maria.
Nella pietà Rondanini ho perso la speranza di compiere la mia missione, o forse, l’ho già compiuta e lascio il compito ad altri..
Ragazzo, non mi sembra che tu intenda - ma dimmi perché sei venuto?

Mi ha portato la Sandvik perché ti vedessi.

Ragazzo, pensavi anche di misurarmi?

Oh no, le opere d’arte non si misurano più, c’è stato uno Sgarbi che ci ha insegnato queste cose.

Tu sei un ragazzo del tuo tempo, uno di quelli che credono solo in ciò che vedono e in quel che misurano?

Piano, piano, Michele, io credo anche in quello che ascolto. - Ascolta Israele, è Dio che parla - anzi l’ascolto lo metterei al primo posto. Ma ora, Michele, mi devi spiegare dove hai compiuto la tua missione di verità e di luce.

Guarda sopra la tua testa, là c’è la mia verità. Dio creò il primo essere ed aveva in sé i segni del maschio e della donna: guarda la gamba sinistra dell’Adam (non vedi le forme della donna). Ma poi il nostro amico vide degli altri esseri e si rattristò perché avevano una compagna.

La conosco quella pagina, Michele. Il nostro ermafrodita salì su un albero e cominciò a gridare: “Voglio una donna, voglio una donna”. Urlò fino a sera quando, stanco, si addormentò. Quella stessa notte avvenne la cosa bella e quando si risvegliò erano due, non più uno, ma due.

Qui cominciò la tragedia perché la perfezione sta' nell’unità; i miseri cercarono di stare uniti, ma una mattina Eva si svegliò per prima e si allontanò di qualche decina di metri. Il maligno aspettava questa mossa da molto, perché Satana è un ottimo stratega e sa attendere il momento propizio. Come quando in battaglia un esercito si divide e risulta quindi più facile attaccarlo. Ma contro chi si deve sferrare l’attacco? Naturalmente contro la parte più forte: se soccombe il forte anche la parte più debole si arrenderà. Proprio così andarono le cose: la parte forte, Eva, non riuscì a resistere e, caduta la donna, il maschio debole si arrese in maniera vile.

Michele, cosa stai dicendo? I maschi sono più forti delle donne e nel corso della storia hanno dimostrato che sanno battersi.

No ragazzo, i maschi hanno paura, per questo nel tempo sono diventati più grandi e grossi delle donne; per poterle dominare meglio con la forza, con la prestanza fisica, con il peso del loro deretano. Le donne che sapevano di essere più forti non si sono date cruccio, così oggi ci troviamo in una società maschilista solo perché il maschio è più grosso e vuole comandare sulla femmina.

Michele, fra qualche tempo comanderanno le donne così tornerà tutto tranquillo?

No ragazzo, non è questo il punto. Sta infatti scritto: “Per questo il maschio abbandonerà suo padre e sua madre e si unirà alla sua donna e i due saranno una cosa sola”.

Michele, in questo tempo - dove si crede in quel che si vede e in quel che si misura - sarà dura far passare l’idea che l’Uomo è un maschio più una femmina e i due sono Uno. La gente continuerà a vedere due persone.

Capisco la tua perplessità, ragazzo, ma devi ricordare che sta' anche scritto: “Non separi l’uomo ciò che Dio unisce”. Pertanto l’unità, o meglio, la fusione tra i due è dovuta a Dio stesso e, poiché noi Lo conosciamo attraverso la Parola, questa unità, questa colla che unisce il maschio e la femmina, deve essere la parola di Dio e deve legarli così stretti da farli diventare uno. Questo uno potrà effigiarsi del titolo di Uomo, che sarà una scintilla divina e potrà fare bene le cose giuste.

Caro Michele, io posso anche credere ciecamente a quello che dici, ma tu mi presenti una definizione di uomo che nessuno si era mai permesso di dare e che dovrebbe risolvere tutti i nostri problemi di coppia.

Questa definizione non l’ho inventata io - il grande Buonarroti - ma era scritta da millenni là dove tutti possono leggere, ma dove nessuno capisce. La verità, nel vostro tempo, risiede in quel che si vede e in quel che si misura, e se vedete due persone per voi restano sempre e unicamente due persone. Arrivare a sostenere che sono diventati uno diviene un mistero, come parlare della Trinità.

Dimmi Michele che è la storia, se l’Uomo non esiste ancora?
La storia dell’Uomo deve ancora cominciare; finora si può parlare soltanto di evoluzioni, in particolare di quelle maschilistiche che hanno dominato il mondo, ma la storia, quella vera, non è ancora cominciata.

Dimmi Michele, i sapienti di questo mondo come potranno ricevere il tuo messaggio?

Non ti preoccupare per loro; perché come i magi essi arriveranno tardi alla capanna. Preoccupati di come possano credere in quel che vedono e di come siano sicuri solo di quel che misurano. Ma verrà il giorno in cui anche loro arriveranno al giaciglio di Gesù Bambino con i loro doni.

Oh sì, Michele, oro incenso e mirra.

Certo, oro incenso e mirra. Gesù rifiuta l’oro quando viene tentato da Satana, rifiuta la mirra davanti alla croce e quando lo vogliono incensare scappa, perciò molto probabilmente porteranno doni inutili.

Dimmi, Michele, i potenti cosa diranno?

In ogni tempo e in ogni luogo i potenti, se andranno alla capanna, avranno un unico scopo: uccidere il Bambin Gesù. La lezione di Erode resta immutabile.

Dimmi, Michele, era così pericoloso al tuo tempo dire che l’Uomo è un maschio e una donna uniti dalla Parola?

Senti ragazzo, Gesù non lo disse mai apertamente perché avrebbe perso anche i pochi apostoli che gli erano rimasti.
Io tutto questo l’ho dipinto, ma se l’avessi detto mi avrebbero inchiodato. Gli andavo bene come scalpellino o come imbianchino, ma se fossi salito a parlare di teologia non mi avrebbero più considerato. Al mio tempo i veri sapienti erano quelli che, strano miscuglio di teologia e di filosofia, si sostenevano l’un l’altro e che finiranno tutti dentro il fosso. Ormai anche Tommaso d’Aquino con il suo concetto dell’uomo aristotelico è pronto ad essere rovesciato; fa davvero ridere, è tempo ormai di far cadere molti altari di santi.

Michele io ti ascolto e, come vedi, non proferisco parola, resto ammutolito da tanta semplicità. Tu saresti un buon venditore e sapresti convincere molta gente a comprare il tuo prodotto. Al mondo ci sono tante persone che credono, anche mariti e mogli, come puoi dire che essi non sono Uomini?

Essi non sanno adoperare la Legge, che è stata data in un certo modo e alla stessa maniera deve essere impiegata.

Michele siamo pieni di avvocati, di giudici, vuoi dirmi che anche loro...

Si anche i legislatori hanno impostato male la legge e così avvocati e giudici hanno un gran lavoro per poterla applicare. Vedi ragazzo la legge ci è stata data per far bene le cose giuste; poiché gli esseri umani davanti ad una scelta possono far bene le cose giuste o farle male, far bene le cose sbagliate o farle male. Per ottenere il massimo del risultato, cioè far bene le cose giuste, bisogna procedere in maniera quasi analitica. Studiando a fondo tutti i punti negativi che non si vogliono ottenere e alla fine puntualizzare gli effetti positivi sicché alla fine avremmo per iscritto ciò che non dobbiamo fare e ciò che dobbiamo fare. Allo stesso modo il Padre eterno dette a noi la legge, che consiste in molte negazioni date a Mosè, e nel positivismo del suo Figliolo, e le une e le altre non vanno mai disgiunte, ma inserite insieme. Questa legge sì fatta io l’ho preparata da molto tempo, ma, non essendo un teologo riconosciuto, penso che molto si possa aggiungere

1 Questo è mio Figlio diletto, nel quale mi sono compiaciuto: ascoltatelo.
Parola del Padre

2 Fate tutto quello che vi dirà.
Parola di Maria

3 Non crediate che sia venuto ad abolire la Legge e i profeti: in verità vi dico, non venni ad abolire ma a perfezionare.
Il regno di Dio non viene in modo spettacolare: è già in mezzo a voi.
Parola di Gesù Cristo

1 1° Amerai il Signore Dio tuo con tutto il tuo cuore, con tutta la tua anima, con tutta la tua mente e con tutta la tua forza.
Isaia ben profetò di voi, o ipocriti, quando scrisse: “Questo popolo mi onora con le labbra, ma il cuore è lontano da me. E invano mi onora insegnando dottrine che sono semplici insegnamenti umani”. Voi togliete veramente ogni forza al comandamento.
“Quando pregate non siate come gli ipocriti che pregano per essere veduti. Tu invece quando preghi entra nella tua stanza e, chiusa la porta, prega il Padre tuo nel segreto. Voi dunque pregate così: Padre nostro...”

2 2° Amerai il prossimo tuo come te stesso.
“Amate i vostri nemici e pregate per i vostri persecutori, affinché siate figli del Padre vostro che è nei cieli, il quale fa sorgere il suo sole sopra i cattivi e sopra i buoni, e manda la pioggia sopra i giusti e sopra gli ingiusti.

3 3° Non giudicare: togli prima la trave dal tuo occhio.
“Tutto quello che avrete sciolto sulla terra sarà sciolto anche nei cieli.”
 Pietro avvicinatosi, gli domandò: “Signore, se mio fratello pecca contro di me, quante volte dovrò perdonargli? Fino a sette volte?-
Gesù risponde: io ti dico: non sette volte, ma settanta volte sette.
 Giacomo e Giovanni dissero: “Signore, vuoi che chiediamo al fuoco di scendere e di bruciarli?” ma Egli, voltatosi, li rimproverò.
“Che se voi non perdonate, nemmeno il Padre vostro, che è nei cieli, perdonerà a voi i vostri peccati. I figli di questo mondo sono più avveduti dei figli della luce nel trattare con i loro simili.
Beati i misericordiosi, perché troveranno misericordia.”

4 4° Non opponete resistenza al malvagio.
“A chi ti schiaffeggia sulla guancia destra porgi anche la sinistra; a chi vuole citarti in giudizio per prenderti la tunica, lascia anche il mantello; se uno ti costringe ad andare con lui per un miglio, va con lui per due.
Se tuo fratello ha mancato contro di te, va e riprendilo fra te e lui solo. Se non t’ascolta, prendi con te una o due persone. Se non ascolterà nemmeno queste, dillo alla chiesa; se rifiuta di ascoltare la chiesa consideralo come un pagano.
Beati i miti, perché erediteranno la terra.”

5 5° Non ammazzare.
“Chiunque s’adira contro suo fratello sarà passibile di condanna; chi poi dirà al fratello -insensato- sarà deferito al sinedrio; chi gli dirà peccatore sarà dannato. Lascia in sospeso la tua offerta davanti all’altare, e va prima a riconciliarti con tuo fratello.
Beati gli operatori di pace perché saranno chiamati figli di Dio.”

6 6° Non commettere adulterio.
“Chiunque guarda una donna con desiderio di possederla, in cuor suo l’ha già profanata. Il Creatore li fece maschio e donna e disse: “i due saranno una sola carne”. Pertanto non sono più due, ma una carne sola; non separi dunque l’uomo quello che Dio ha congiunto.
Chiunque rimandi la sua donna, salvo il caso di concubinato, e ne risposi un’altra commette adulterio. E chi sposa la ripudiata commette adulterio”

7 7° Non rubare.
“A chi ti chiede dà; a chi ti chiede un prestito non voltare le spalle. Quando fai elemosina non suonare le trombe davanti a te non sappia la tua sinistra ciò che fa la tua destra.”

8 8° Non dire falsa testimonianza. Non giurare affatto.
“Di ogni parola oziosa che gli uomini dicono, renderanno conto. Sia il vostro discorso: si se è si ; no se è no. Quel che si dice in più deriva dal male. Non date le cose sante ai cani, né gettate le vostre perle ai porci, perché non le calpestino con le loro zampe e si rivoltino a sbranarvi. Guardatevi dei falsi profeti, dai loro frutti li potete riconoscere.Se l’albero è cattivo allora anche il suo frutto sarà cattivo. Siate dunque prudenti come serpenti e semplici come colombe.
Beati i puri di cuore perché vedranno Dio.
Beati quelli che hanno fame e sete di giustizia perché saranno saziati.”

9 9° Non frodare.
“Non potete servire a Dio e a mammona. Non accumulate tesori sulla terra, ma in cielo; perché dov’è il tuo tesoro, là sarà pure il tuo cuore. Non vi affannate per la vostra vita, di quel che mangerete o di che vestirete; non vi affannate per il domani, perché il domani provvederà a se stesso. Basti a ciascun giorno la sua pena.
Beati i poveri in spirito perché loro è il regno di Dio.
Beati gli afflitti perché saranno consolati.”

10 10° Onora il padre e la madre.
Chiunque fa la volontà di Dio, questi è mio fratello, sorella e madre: chi ama il padre e la madre più di Me, non è degno di Me. Il maggiore sia come il minore e chi governa sia come chi serve. Voi sapete che quelli che passano per capi delle nazioni le governano con imperio e i loro grandi esercitano il potere su di esse.Ma tra voi non deve essere così.
Beati i perseguitati per causa della giustizia perché loro è il regno di Dio.”
“Voi siete miei amici se fate quanto vi comando. Ma chiunque ascolta queste mie parole e non le mette in pratica, è simile ad un uomo stolto, il quale edificò la sua casa sopra la sabbia. Chi violerà uno solo di questi comandamenti sarà considerato minimo nel regno dei cieli.
Quando avrete fatto tutte le cose che vi sono comandate, dite: ”siamo servi inutili: abbiamo fatto solo quello che ci conveniva fare.”
Beati Voi quando vi insulteranno, vi perseguiteranno, e mentendo, diranno ogni sorta di male contro di voi per causa mia. Rallegratevi ed esultate perché grande è la vostra ricompensa nei cieli.”

Ma dimmi Michele qual’ è il più grande dei comandamenti?

Povero ragazzo speravo che almeno questo lo sapessi.

E’ vero Michele il più grande è amerai il …

Fermo ragazzo osserva il verbo non è un imperativo ma un futuro perché non è solo un comandamento ma anche una profezia, nel senso laico della parola, indica dove dovete arrivare. Datevi da fare altrimenti il vostro penare in questo mondo si protrarrà per molto e molto tempo ancora.
Hai letto la Didacchè, ragazzo?

Certo Michele, hai ragione tu: è impostata allo stesso modo; almeno questo gli apostoli lo avevano capito. Se penso al catechismo di quand’ero bambino inorridisco, ma vuoi che duemila anni siano passati per nulla?

Vedi, ragazzo, un evangelista vide una nuova terra perché la terra di prima non c’era più; bisogna dunque che tu abbia pazienza perché molte cose devono accadere che tu ancora non sai e molto tempo deve scorrere prima che tutto sia compiuto e molte idee devono passare e altre crescere.

Michele, con una legge così chiara non potremo più commettere peccati.

Piano ragazzo, il peccato spesso è soltanto una vampata di vapore che alza il coperchio del nostro ego. Ma cosa ci sia dentro la pentola che bolle, solo Dio lo sa. E’ già molto che qualcuno si sia accorto che dentro di noi ci sia qualcosa di misterioso da accudire. L’ego è come un orticello, meglio dire una vigna da coltivare per avere buoni frutti; ma se invece assorbiamo gli insegnamenti di questo mondo, la vigna verrà invasa da piante nocive. Il coperchio della pentola non permette al vapore di uscire un po' alla volta, ma salta e in quel momento diventiamo immagine del peccato. Molti insatanati sono chiamati dottori della chiesa, altre persone spinte da demoni hanno distrutto l’immagine di Maria, altri ancora sono chiamati “mandati da DIO”.

Michele non mi lasci alcuna speranza.

Il padre aspetta da migliaia d’anni e tu in un sol momento, come in un incantesimo, vuoi diventare un cavaliere senza macchia? Devi esercitarti ragazzo; esercitarti tanto. Vedo che tu sei già infetto e io non possiedo cortisonici che possano far morire le infezioni dell’ego. Posso soltanto darti una cultura per poter sviluppare, nella tua personalità, una scintilla del volere di DIO.

Michele sento che ti sta molto a cuore anche il problema della coppia. Molto è stato detto e molto è stato scritto.
Tu hai apportato nuove idee; ma resta un vuoto: il problema prima del matrimonio, l’innamoramento...

In quel di Felicita, sui fianchi della valle, due betulle, una di fronte all’altra, con i rami protesi come in abbraccio ma distanti trecento metri, non sanno dare intento al loro amore .
Nuovo Romeo, nuova Giuglietta e storie di altri amori infelici.
Fermo ragazzo fermo- non cantarmi l’amore come fosse soltanto un fatto di cuore. Stenterelli di ogni tempo hanno fatto fortuna con questi canti che hanno messo in redicolo la parola amore.

Anch’io ho amato tanto una biondina, e per parecchi anni, ma mai mi dette una speranza.

Ma Michele, proprio tu che conosci tutto dell’Uomo?

Vedi ragazzo, se non c’è trasporto di cuori non si può cominciare una storia.
L’amore è cuore, anima, mente e forza. Il cuore ti fa scegliere fra tanti che si incontrano nella vita, e ti fa credere che non ci sia altri al mondo se non lui o lei. L’anima dovrebbe imporci la seguente domanda: cosa abbiamo in animo di fare? La mente ci permette di redigere un piano ben dettagliato e preciso per poi metterci a lavorare - la forza -.

Michele tutte cose che si imparano ai corsi per fidanzati.

Si, ragazzo, ci sono tanti che insegnano così, ma perdono di mira la definizione di Uomo e allora tutto diventa molto difficile.

Michele, c’è ancora un gran problema nel nostro tempo - la guerra -. Siamo passati dal concetto di guerra santa a guerra giusta, per finire a quello di male minore, ma spesso sembra che non ci siano altre strade - la guerra.

La guerra... la guerra è un problema maschilista e per i maschi è quasi impossibile evitarla. C’era un maschio, molti e molti anni fa, un patriarca - Giacobbe- il quale piaceva a Dio molto più di suo nonno Abramo. Infatti ad Abramo furono fatte le promesse, ma in Giacobbe furono attuate attraverso le dodici tribù di Israele. Il patriarca Giacobbe dovette affrontare una guerra contro suo fratello Esaù.

Conosco quel fatto, Michele, Giacobbe praticamente comprò la pace.

No, non comprò la pace o la non violenza contro i propri uomini, come si fa ai giorni vostri con le missioni di pace; ma piuttosto intenerì i nemici con la propria generosità.

Michele, Michele, anche gli albanesi del Kossovo adottarono una politica simile, ma non funzionò.

Ragazzo, loro non erano tutti d’accordo e poi non vollero presentare l’altra guancia; non riuscirono a presentarsi davanti al nemico nascondendo le ferite provocate dai serbi, anzi, si presentarono ai serbi mostrando una teca di sangue che ricordava le loro malefatte - sicuramente non era questa la strada giusta. Caro ragazzo, ti ho detto più volte che il problema da risolvere è quello dell’Uomo e solo poi tante cose si aggiusteranno. Vedi come tutte le cose sono in odore di mascolinità, e le donne non si trovano a loro agio in un mondo maschilista. Pertanto devono stare in disparte, costrette a scimmiottare il maschio per restare a galla, non riuscendo così ad esprimere la loro femminilità, anzi, levandosela di dosso.

Michele, perché mi hai scelto? E a chi potrò raccontare cosa volevi dipingere?

A molti ho parlato e dopo di te ad altri parlerò. Troverò qualcuno che mi rappresenti nel mondo come io volevo essere ricordato. Ma dimmi ragazzo, sai tu chi sei?

Se ho ben capito io sono un maschio, maschilista e un po' indemoniato, anche se la mia aspirazione era quella di essere uno scudiero del bianco cavaliere.
Certo ragazzo sei un maschilista come Caino; guarda lassù ho dipinto perché Dio preferiva i sacrifici di Abele. Non vedi che anche le donne servono all’altare. Per questo i sacrifici del profeta Abele erano graditi al Signore. Egli faceva partecipare tutta la comunità alla riverenza e all’adorazione del suo DIO.
Ma dimmi ragazzo cosa intendevi quando hai detto che vuoi diventare uno scudiero del bianco cavaliere.
Vedi Michele qui si dividono per seguire i cavalieri rossi e neri ma io ho in cuore il bianco.
Bene ragazzo vedo che tu hai capito il tuo tempo
Ora, ragazzo, guarda l’ultimo quadro lassù e dimmi cosa vedi.

Vedo Noè, nudo ed ebbro, che sta maledicendo uno dei suoi figli, fine della storia.

Ora girati, cosa vedi sulla parete dove sta il giudizio?

Vedo Gesù che manda a maledizione molti dei suoi fratelli.
E tu ragazzo vuoi farmi credere che la giustizia divina non supera la giustizia di un Noè ubriaco?

No Michele no - le tue parole suonano come una bestemmia. Vuoi farmi credere che la storia profetica della Chiesa si ferma nelle stesse condizioni del povero Noè: nuda ubriaca e col sedere per terra? E invece di amare i propri fratelli ha l’indole di maledirli?
Michele, lasciamo stare il tuo giudizio; mi hai dipinto la terra con gli stessi colori dell’inferno vuoi farmi credere che le bianche spiagge dei Caraibi o le rosee dolomiti hanno qualcosa da spartire con il regno del demonio?

Ragazzo credi ancora all’inferno dantesco? Non pensi che satana sia un po’ più astuto e vi faccia credere che l’inferno in fondo sia migliore che affidarsi all’Onnipotente.
Sì. I tuoi tempi sono molto diversi dai miei, ma dentro alla Chiesa c’è ancora questo peccato commesso da Noè; per questo è nudo, ubriaco e con il sedere per terra. Tutto ciò è uno sberleffo a tutti i fedeli, non solo alla Chiesa.

Qui sotto si sono tenuti concili e grandi riunioni. Vuoi farmi credere che nessuno ha capito?

Pochi hanno capito e a molti ho parlato, ma gli uni e gli altri non si sono dati da fare abbastanza; non hanno saputo rinnegare la loro indole maschilista, non si sono impegnati per forgiare l’Uomo. Nelle mie pietà incompiute volevo soccorrere la Chiesa, ma ella non ha voluto essere aiutata, ed io, ogni giorno, scelgo un pollo come te e racconto la mia storia, ovvero cosa trasuda dalla mia arte. Senza questo mio lavoro io non sarei vissuto tanto perché di questo mi sono cibato, mi sono fortificato e ho resistito tanto, perfino alla morte. Ho voluto gridare al mondo, ma il mondo non ha capito malgrado i miei sforzi. Eppure mi sembrava di essere stato chiaro. Vengono qui anche di notte a guardarmi e li sento bisbigliare “guarda ci ha dipinti nudi, ubriachi e con il sedere per terra”e poi ridono, non si rendono conto che si trovano in questa desolante situazione. Non vogliono accettare la verità perché credono in quel che vedono e in quel che misurano, hanno la cultura di questo tempo e non si pongono all’ascolto. Brandiscono quel Tommaso che ripropone il concetto aristotelico del maschio e della femmina e rende nulla la verità, quella vera.

Michele, viene a rimirarti anche la buona povera gente...

Mi irritano anche quelli perché vengono a vedere quello che altri gli dicono di guardare.

Michele perché non parli alle donne?

Sono state addestrate fin dalla nascita ad asservire ideali maschilisti e a sostenere gli ideali dementi dei loro maschi: altro non si chiede alla propria donna che l’approvazione delle proprie demenze.
Michele ma noi maschi siamo così feroci e qual’ è l’infamia che ci perseguita?
Lassù nel diluvio vedi come i maschi volevano salvarsi; ognuno col proprio branco. Sarebbero periti tutti se non ci fosse stato un intervento Divino che ne salvò una parte. Attenti piccoli uomini a non fare la stessa fine poiché altri diluvi hanno interessato la terra ma insatanati come siete non vi siete neppure accorti.
Guarda bene ci sono i soliti generosi che tentano di trascinare altri verso una vita che durerà forse qualche giorno in più. Altri pensano solo a se stessi e altri ancora guardano con il vuoto dentro gli occhi. L’errore del maschio è quello di dividersi in branchi e in sottobranchi allo scopo di avere un capo; ed invece hanno già il loro Re e a Lui solo debbono ubbidienza. Questi maschi non cambierebbero neppure con buone dosi di succo di bosco.

Michele dimmi, perché hai dipinto un giudizio in cui non credi?

Per fare un piacere a chi me lo commissionò, ma con la speranza che capissero, invece si sono irritati per i nudi. La mia arte doveva ispirare ben altri sentimenti!
Eppure al centro c’è Maria, ed è chiaro che non approva quel che succede; dovevano pur chiedersi quale potenza nasconde e che ruolo ha nella nostra fede.

Michele - comincio a capire dove vuoi arrivare. Sei partito dal concetto che DIO creò l’Uomo a sua immagine e somiglianza- maschio e femmina lo creò- e per la proprietà transitiva anche DIO dovrebbe essere maschio e femmina. Dio dovrebbe essere padre e madre dunque. Una idea non nuova, mi sembra rappresentata dal profeta Isaia e negli ultimi anni ripresa anche da un Papa. Ho letto anche un libro “Il volto materno di Dio” di un noto teologo che molti, ai giorni nostri, cavalcano per la teologia dei segni. Ma penso che passerà alla storia per quel libretto. Mi ero molto entusiasmato nel leggerlo ma alla fine concludeva amaramente che non c’erano i segni nelle sacre scritture e perciò il suo era solo un bel sogno. Ma ora ricordo un altro libro: “Il mondo di Sofia” di Jostein Gaarder, il gran filosofo, e mi sembra che anche lui riproponga lo stesso tema, anche se con una certa angoscia, ed inserendo la soluzione del suo romanzo in un’altra dimensione. Forse nel cielo nuovo e nella nuova terra ci sarà la risposta a questo grande interrogativo?

No ragazzo, no. In questa terra ci dovrà essere la risposta, altrimenti non ci sarà un nuovo cielo e una nuova terra. Se ammettessimo che l’Uomo è un maschio più una femmina, dovremmo concepire anche un Dio con elemento maschile e femminile, altrimenti il gran passo non sarebbe possibile.

Michele, vuoi mandarmi per i conventi a predicare che Dio è maschio e femmina? Questa è una pazzia, non mi lascerebbero parlare, e se anche parlassi sarei deriso e i più focosi mi farebbero ruzzolare giù per le scale.

Tu ragazzo non devi parlare per te stesso ma devi raccontare delle mie opere e quello che io volevo trasferire all’umanità attraverso la mie opere.

Michele, vuoi dire che vedremo arrivare il figlio dell’uomo sopra alle nuvole insieme a Maria?

Non avere fretta, ragazzo, perché ormai siamo al cuore della storia intricata; ormai è sera, le porte tra poco si chiuderanno e tu dovrai uscire da questa stanza che ricorda per le sue dimensioni la parte più sacra del tempio di Gerusalemme dove erano custoditi l’arca, il velo e il candelabro.Oggi in questo Santo dei santi del vaticano ci sono i miei dipinti che non sono fallaci, e quelli di altri solo di addobbo. I miei sono la verità e la luce. Per aprire gli occhi di molti che non vogliono vedere, ma soprattutto non possono sentire, perché sono troppo intenti al misurare. Maria è la donna che schiaccerà la testa del serpente, che riuscirà a fare il miracolo di cambiare la testa ai Satana, che indurrà gli angeli ribelli all’obbedienza al loro Dio.
Maria è il simbolo della buona mamma che riuscirà a ridurre a buon consiglio anche il figlio più scapestrato. Se riuscirà a convertire anche il demonio vuoi che non riesca a salvare anche noi piccoli e peccaminosi maschi?...
Sicuramente il cammino sarà lungo, ma tanta strada è stata fatta e Maria è paziente, non abbandonerà mai i suoi figli. Come seguì Gesù fino alla croce, così seguirà noi fino alla fine dei tempi. L’evangelista Luca che ha interrogato anche Maria e ha raccolto questa testimonianza: “Su di me scese lo Spirito Santo l’ombra dell’Altissimo mi coprì.”
Vedi come Maria spiega il suo concepimento: la trinità si unì a lei per inserire nel mondo il figlio di Dio.

Michele fermati un attimo cosa vuoi dire di Maria non riesco più a seguirti chi dunque è?

Ragazzo essa è l’elemento unificante della trinità. Dio sarebbe solo Trino ma con lei Sposa del Padre Madre del figlio Dimora dello Spirito Santo risulta chiaramente che Lei è l’elemento unificante della Trinità.

Questa, Michele, è una interpretazione ed io, da buon maschio, che vorrebbe che nulla cambiasse, resto dubbioso e sospettoso.

Ti ricordo allora dell’incontro di Maria con Elisabetta: “Ecco, al suono della tua voce il bimbo che ho in grembo si è messo a danzare.” Nel sentire la voce di Maria il profeta Elia che si trovava nel grembo di Elisabetta si mise a danzare come danzò il re David davanti all’arca dell’alleanza. Ricorda bene, Giovanni il battista non ancora nato danzò all’udire la voce di Maria. Il grande profeta Elia, che conosceva bene la voce del suo Dio e in Maria la riconobbe, danzò tributandoGli onore e gloria nell’unico modo a lui possibile.

Ah Michele, mi sconvolgi, sono entrato qui con la certezza di un Dio uno e trino e tu vuoi infrangere anche questa.

Dio è uno. L’unica cosa ripetuta in questo soffitto si trova proprio nei primi tre riquadri. E’ un concetto fondamentale: Dio è uno. Per qualsiasi Sua manifestazione noi dobbiamo ricordarci sempre che egli è Uno. Egli è Dio di tutti. Per questo Giona è all’inizio della storia.

Certo Michele hai rappresentato più volte un Dio uno ma ad un certo punto lo vedo attorniato da altri viventi; chi sono? E quando fu il loro inizio?

Vedi ragazzo fra quelli che tu chiami viventi- io c’ero- fin dal principio io ero nel seno del Padre.

Michele c’ero forse anch’io?

Ragazzo io non mi ricordo di te.

Eppure Michele anch’io sento di un gran girotondo con il mio Papà e tenevo per mano il mio fratello Gesù e Maria.
Fermati ragazzo fermati.
I sentimenti e le intuizioni non valgono se non sono sufragate dalle prove. Un sentimento resta in sospeso e non vale nulla se non viene analizzati e dimostrato.
Michele- Michele io sono ignorante non sono un sapiente come te, come vuoi che spighi questo mio senttimento; come potrei disporre un teorema e una relativa dimostrazione.
Un momento Michele ho una ispirazione.
Negli ultimi giorni della Sua vita – tra le colonne del tempio di Salomone grida una grande verità”Non lo avete ancora capito voi stessi siete dei”
Noi siamo divinità appartenti al divino anzi siamo dentro al nostro Dio.

Basta –ragazzo fermati. I roghi non sono ancora spenti lascia che il tempo ed altri completino I discorsi. Tu fermati
Ormai –Michele il muro è crollato; riesco a pormi le domande e trovare le risposte.
Ma come hai potuto trasformarmi in pochi minuti in una persona così diversa?

Quello che c’era dentro io son riuscito a tirarlo fuori come la pietà che era dentro al blocco di marmo. In fondo l’à detto Lui “non avete ancora capito voi siete dei”
Ora possiamo coniugare un verbo nuovo
Io sono anche Dio
Tu sei anche Dio
Egli è anche Dio
………………….
Vedi ragazzo la fusione tra Dio e l’uomo io l’avevo già scolpita ma poi è passata per un errore come se chi scopisse il marmo con martello e scalpello non avesse il tempo di accorgersi che mancava una gamba. Invece io a questo volevo intendere; la fusione del divino nell’umanità.
Piano-piano Michele-ora anch’io comincio a capirti, non divertirti ad imbrogliarmi.In quella pietà io vedo un tema a te tanto caro –la fusione della divinitàni in Maria.
Nella pietà di Palestrina vedo il concetto dell’umanità che è inserita nella divinità
Ma nella rondanini cosa volevi rappresentare ? e poi quelle figure così misteriose?
Come avrei dovuto scolpire il futuro –caro ragazzo- con quali tratti- attraverso quali veli misteriosi enon trasparenti. Quale volto dare alle due umanità –maschiile femminile-come unirle se non in una unica curva visibile nel lato destro.
Ora non si capisce più se è il maschio ch sorregge la donna o viceversa.
Loro rimarcano il mio concetto di Uomo maschio e donna uniti dalla parola essi si sostengono e non hanno paura. Il loro volto ricordano la divinità a cui tanto tempo ho dedicato.
Ed un braccio sicuro gli accompagnano a cui potranno sempre rivolgrsi.

Michele io so che in principio c’era il Verbo ed anche la Sapienza.

Cominci a capire ragazzo perché il mio genio non sarebbe bastato a dipingere tutto ciò. Se la sapienza non mi avesse soccorso chissà quali demenzialità avrei dipinto su questa volta equali inutili cose avrei scolpito.

Ma dimmi Michele perché hai dipinto un Dio che se ne va voltandoci le spalle?

Ragazzo è una delle tante provocazioni, non ti preoccupare, siamo nelle mani di Maria... ricorda quello che successe al banchetto di nozze: se si vuole bere il vino buono, è necessario trattare con Maria, come se lei fosse la padrona di casa.

Dimmi degli atei, Michele, potranno mai avvicinarsi all’etica divina che tu hai così mirabilmente esposta?

Non ti curar di loro. Possono sempre aderire all’etica divina oppure ad altre etiche, ce ne sono tante: quella del ladro quella del lupo...

Dimmi, Michele, quale sarebbe quella del lupo?

Superior stabat lupus...

Conosco Michele.
Ancora una cosa, Michele, “la pietà” che si trova in San Pietro e che mi ha commosso...

Da più di un’ora ti parlo e chiami ancora pietà quel gruppo marmoreo? Mi meraviglio di te dovresti cominciare a capire qualcosa!
I soliti sapienti la tenevano fuori da San Pietro: non era degna di entrare in chiesa. Ed io avrei preferito che rimanesse fuori. Ora si trova insieme a tante porcherie che di artistico non hanno niente: carrozzoni allegorici da carnevale che dopo la sfilata si potrebbero anche bruciare.
La mia opera indegna da sola potrebbe riempire la basilica.

Dimmi, Michele, cosa sentivi e per quale motivo la facesti?

Al mio tempo, ragazzo, quando una ragazza rimaneva in stato interessante c’era la cattiva battuta -chi sarà stato? Non lo so. Sarà opera dello Spirito Santo?- E giù a ridere.
Ed è proprio da questa battuta che io ho cominciato a pensare. Se Maria ha concepito per opera dello Spirito Santo vuol dire che era sposata con Lui; se è sposata con Lui doveva essere una cosa sola con lo Spirito Santo, ovvero Maria e lo Spirito Santo sono la stessa cosa.
Cosa fa lo Spirito Santo, che è Signore e dà la Vita, con Gesù fra le braccia, morto? Sta facendo solo quello che sa fare: dare la vita. Maria sta per far risorgere Gesù. Questo volevo scolpire in quel momento.
Ai miei tempi si discuteva molto di Resurrezione così ho pensato di mettergli la soluzione davanti agli occhi. Ma i soliti magi che arrivano sempre in ritardo non hanno capito niente. Per vedere bene lo Spirito Santo impegnato nel suo lavoro devi inginocchiarti davanti a Maria. Se vuoi vedere Gesù devi alzarti un po’, devi diventare più grande di quel che sei. Tanti hanno intuito questo e sono montati sopra tavoli e sedie, ma in realtà se si vuol vedere Gesù, ci si deve alzare spiritualmente. E ricorda che è Maria il sacro Graal; è lei che per prima ha contenuto il corpo e il sangue del Cristo e non il bicchiere fatato che per centinaia di anni asini d’ogni ceto hanno cercato invano.

Michele, Michele, mi stanno scacciando, voglio rimanere ancora con te a parlare delle tue opere perché di tanti dipinti non mi hai ancora parlato e “il giudizio” mi ispira ancora tante domande.

Mi sei simpatico, ragazzo, perché capisci qualcosa. Ritorna, ti spiegherò ancora. Un saluto e una raccomandazione: cerca di mantenerti sereno come quelli che nel giudizio stanno salendo al cielo e non agitato come quelli che scendono all’inferno.

Certo, Michele, ma vedo un Caronte che fa la strada inversa: dall’inferno alla terra e dalla terra si sale tutti al cielo-questo è un grande sollievo per tutti i fedeli.

Ragazzo, vedo che cominci a capire, ritorna presto e non essere troppo presuntuoso perché non hai ancora appreso tutto. Ti assegno un compitino per casa, ragazzo, rifletti su questa giostra che gira.

Di questo ne abbiamo già parlato, chissà cosa si può dire ancora ma se gira i demoni se li acchiappano tutti e uno alla volta se li tirano giù tutti. Devo tornare indietro a parlare ancora con Michele. Permesso, permesso .

Signore, il museo chiude, deve uscire.

Non posso devo tornare indietro a parlare con il maestro Buonarroti.

Oh Dio mio ancora... Signore, esca subito e vada a riposare e domani niente musei altrimenti finirà al psichiatrico. Domani vada sui nostri bei parchi ad accarezzare i fiori e a rimirare le farfalle perché al mondo non c’è niente di più bello di ciò che la natura è in grado di generare. Per quanti sforzi faccia l’uomo non può mai rappresentare le cose meglio di come Dio le ha create.
Se non se ne va sarà accompagnato al pronto soccorso direttamente dalle guardie.

Sono tornato al mondo reale dove si è fatta una grande confusione tra i comandamenti del Padre Nostro e gli insegnamenti di questo mondo.
Gira e rigira.
Dalla vita alla morte dalla morte alla vita.

Ma quanto dovremmo girare?

Per questo ti ho detto che devi rinascere.

Ma come può un maschio vecchio entrare nel seno di sua madre?

Quello che è impossibile agli uomini è possibile a DIO.
Cento volte ho attraversato il fiume di Caronte e sono stato partorito da cento madri diverse, cento volte sono salito al cielo e cento volte tirato giù, ma quanto ancora durerà questa giostra? Finché la legge non sarà scritta nel tuo cuore finché la legge non sarà posta nella tua anima, finché la legge non ti avrà colmato la tua mente, finché la tua forza non sarà indirizzata all’amore.

Mario Schiavon

È vero che non bisogna credere alle balle di Dan Brown, com’è vero che non bisogna credere alle fandonie riguardo ai documenti segreti custoditi in Vaticano. Da anni si fanno congetture su fantomatici antichi documenti secretati dalle autorità ecclesiastiche perché compromettenti riguardo al futuro della Chiesa. Non esageriamo. I documenti ci sono, ma, se fossero pubblicati, rimarremmo tutti molto delusi. Riguardo al Vangelo Ufficiale, esso va letto nella sua interezza e non estrapolando frammenti. È vero che Gesù raccomanda di pregare nel segreto della propria stanza, ma questo non significa che le chiese devono chiudere i battenti. Da una semplice affermazione estrapolata da un contesto non si può ricavare una regola generale. Quel concetto è stato espresso da Gesù in contrapposizione all’atteggiamento ipocrita di alcuni farisei di pregare agli angoli delle strade per vanagloria più che per devozione. La preghiera pubblica è gradita a Dio se viene fatta con purezza di intenzione, così come quella privata. Riguardo al ruolo della Chiesa, nel Vangelo Gesù è piuttosto chiaro: [Matteo 16, 18-20] “E io ti dico: Tu sei Pietro e su questa pietra edificherò la mia Chiesa e le porte degli inferi non prevarranno contro di essa. A te darò le chiavi del regno dei cieli, e tutto ciò che legherai sulla terra sarà legato nei cieli, e tutto ciò che scioglierai sulla terra sarà sciolto nei cieli”. Ed ancora: [Giovanni, 17, 20-21] “Non prego solo per questi, ma anche per quelli che per la loro parola crederanno in me; perché tutti siano una sola cosa”. Ed ancora: [Giovanni, 20, 22-23] “Dopo aver detto questo, alitò su di loro e disse: <>”. Il tempio cristiano è il luogo in cui avviene, principalmente, la Celebrazione Eucaristica, ovvero si rivive, sull’altare, ciò che è accaduto nell’Ultima Cena: Gesù istituisce il sacramento dell’Eucarestia, operando la transustanziazione, ossia la trasformazione del pane e del vino nel Corpo e nel Sangue di Cristo; è il sacrificio della Croce che si ripete ad ogni Messa. Chiudere le chiese significa interrompere il sacrificio della Croce (che è sacrificio di salvezza!); significa ferire a morte la fede cristiana. E tutto ciò è semplicemente demoniaco! Riguardo a Maria Maddalena, questa santa è da anni vittima di un equivoco che l’ignoranza e la superficialità alimentano di continuo. Maria Maddalena non compare nei vangeli come una peccatrice o una prostituta o l’amante di Gesù. Tra gli altri, chiarisce molto bene la sua identità l’evangelista Luca [8, 1-3]: “In seguito egli se ne andava per le città e i villaggi, predicando e annunziando la buona novella del Regno di Dio. C’erano con lui i Dodici e alcune donne che erano state guarite da spiriti cattivi e da infermità: Maria di Magdala, dalla quale erano usciti sette demoni, Giovanna, moglie di Cusa, amministratore di Erode, Susanna e molte altre, che li assistevano con i loro beni”. E tanto basti.

Anzitutto non sono assolutamente d'accordo sulle "molte insinuazioni e nessuna prova" relative ad Orione ed alle piramidi.
Mi auguro che chi esprime commenti abbia letto e valutato quanto riferito su "I re pellegrini" di Gilbert, e su "Il mistero di Orione" di Bauval. Si può non condividere, ma prima ci si deve documentare.
Quanto alla solita, indebita ed arrogante ingerenza della CHIESA nei cavolacci privati della gente, tentando di indurre a boicottare il "CODICE", io dico che ora il Vaticano sta rompendo le santissime palle. Come l'ulteriore ingerenza nel tentativo di boicottare Darwin.
E meno male che costoro non hanno più il potere di vita e di morte sulla gente, come nel medioevo !!!
Sono talmente disgustato che mi farei sbattezzare. A chi dovrei rivolgermi ?
Ma che si occupino di proteggere i cardinali usurai, i preti pedofili ed i religiosi africani colpevoli di sterminio, che questo lavoro gli si addice di più.

Matteo 6: 5-8 dice testualmente: E quando pregate, non fate come gli ipocriti, i quali hanno piacere di pregare in piedi nelle sinagoghe o sugli angoli delle piazze, per essere veduti dagli uomini. In verità vi dico che han già ricevuto la loro ricompensa. ma tu, quando sei nella tua campera chiudi la porta e prega i padre tuo che è nel segreto; e il padre tuo, che vede nel segreto, te ne darà la ricompensa. e quando pregate, non moltiplicate vane parole, come i pagani, che credono fi essere esauditi a forza di parole. non siate simili a loro, poiché il padre vostro sa di che cosa avete bisogno, prima che gliela chiediate.

a beneficio d'inventario. non credo che 'sta frase (che non è di dio ma tua, estrapolata) sia così potente. meglio puntare sull'ipocrisia di chi lo fa apposta per farsi vedere - o per distrarre da altri impicci e magagne, ma non sul rito sulla cui importanza antropologica non ci soffermiamo, no?

 

Ciao ragazzi! Se v'interessate dei misteri (ma di quelli tosti!) del cristianesimo, vorrei informarvi che ho appena letto (in anteprima) qualcosa di veramente nuovo sull'argomento:"Il Vangelo Galileo". Narra di un misterioso Vangelo “proibito” e le sue peripezie attraverso i secoli. La trama è piuttosto essenziale, ma coinvolgente. Una lettura semplice e godibile, che fa pensare ad informazioni reali, veicolate attraverso la fiction (ma non ha niente a che fare con romanzi-fumettoni, gialli, spy story o quant'altro). Che l'autrice sia una vera archeologa (in incognito, per ovvi motivi...)? O addirittura una ex-suora “pentita” che ha potuto sbirciare negli archivi segreti del Vaticano? O forse l'amante segreta di qualche alto prelato in vena di...confidenze?? Boh...comunque, qualcosa sotto ci dev'essere. Certo è che le presunte "eresie” contestate al  “Codice da Vinci”, impallidiscono di fronte a quanto viene raccontato (o rivelato?) in questo testo.  
Curiosate sul link, lo hanno ampliato da poco, con ulteriori dettagli:
http://templarforce.googlepages.com/dreamerstargate2

Giovanni