Anni luminosi per la Nuova Zelanda

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Dopo l'Australia anche la Nuova Zelanda mette al bando le lampadine a incandescenza.
In commercio da oltre 125 anni le vecchie lampadine a incandescenza spariranno dalla circolazione entro ottobre 2009, con un risparmio in costi in energia pari a 275 milioni in 12 anni.
Il prossimo passo sara' vincere un campionato del mondo di rugby...
(Fonte: Ansa)

Lampadine a risparmio energetico lunga durata


Commenti

che le cosiddette "lampadine ecologiche" (fluorescenti) possano davvero fregiarsi di questo titolo?

Se da un lato è vero che la loro efficienza (quantità di luce resa per Watt di potenza) è ampiamente superiore a quella delle normali lampadine ad incandescenza, dall'altro bisogna tenere conto delle tecnologie utilizzate nella loro costruzione, che sono tutt'altro che ecologiche.

Intanto bisogna sapere che ogni lampadina "ecologica" contiene una certa quantità di mercurio, che ne rappresenta il "motore", emettendo radiazione ultravioletta. Questa radiazione ultravioletta eccita i "fosfori" (il rivestimento biancastro sulla superficie interna del tubo) che di conseguenza emettono luce visibile.

E abbiamo tre problemi:

1) Il mercurio, notoriamente materiale assai poco amico dell'ambiente (e dell'uomo). Vero è che è presente in modiche quantità (5-6 mg per una normale "lampadina" ecologica), ma… tant'è!

2) I "fosfori", che contengono altre sostanze non proprio "commestibili": fosforo, antimonio, europio, terbio, ecc.

3) Eventuali residui di radiazione ultravioletta emessi. Questa tipicamente è bloccata in gran parte dai fosfori stessi e dalla protezione in plastica acrilica generalmente presente sui portalampada dei "tubi al neon", ma le "lampadine ecologiche" di solito non sono schermate e, francamente, non ho idea se un po' di UV esca o no. Mi preoccupo... Da notare che questa radiazione UV può essere particolarmente dannosa per chi soffra di alcune particolari patologie, come ad esempio il Lupus eritematoso sistemico.

Ci sono altri problemi:

4) Le lampade fluorescenti sono componenti elettronici "non lineari" e quando sono alimentate emettono una certa quantità di radiofrequenza (onde radio).

5) Emettono una luce non continua, ma leggermente "traballante" (particolarmente visibile quando il tubo è vecchio) e questa luce può creare problemi di fatica cronica e anche SERI problemi a chi soffra di epilessia.

6) Lo spettro di luce non è "continuo", come quello delle lampadine ad incandescenza, ma presenta dei picchi di intensità in alcune frequenze (colori), rendendo questa luce meno piacevole, riposante e adatta ad un corretta valutazione dei colori. In realtà questa caratteristica è anche sfruttata per "migliorare" l'aspetto di alcuni prodotti (carne e fiori, per esempio) mediante l'utilizzo di lampade che utilizzano fosfori pensati proprio per evidenziare alcuni colori, per cui puoi andare dal macellaio, comprarti una bella bisteccona dall'aspetto invitante e poi a casa scoprire che è anemica (mi scuso con i vegetariani per questo excursus che li avrà certamente disgustati).

Molti di questi problemi sono stati PARZIALMENTE risolti nelle ultime generazioni di tubi fluorescenti. Ma qui, la parolà chiave è "parzialmente"...

In ogni caso resta il problema della gestione del riciclo di queste "velenose" fonti di luce. In Italia ricadono nella "direttiva RAEE" (Rifiuti di Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche) e quindi DEVONO essere conferite attraverso un adeguato meccanismo di raccolta differenziata. (GUAI a buttarle "nel vetro"!!!)

Ah.. dimenticavo... un'altro "problemino" è che la luce delle "lampadine ecologiche" non può essere regolata tramite "dimmers" (varialuce). O sono spente o sono accese, non c'è via di mezzo...

Tutto ciò premesso devo confessare che in casa ho quasi esclusivamente lampade fluorescenti e la mia personale esperienza non è negativa in termini di gradevolezza della luce. Solo in soggiorno ho lasciato le lampade ad incandescenza, perché lì mi piace poter regolare l'intensità della luce, a seconda dei momenti (si mangia, si legge, si guarda (poco) la tivvù..). Una cosa che ho notato, però, è che la presunta lunghissima vita delle lampade fluorescenti in realtà, almeno nel mio caso, non c'è stata. Parecchie si sono "bruciate" ben prima di quel che mi aspettassi. Ed uso lampadine di una marca "nota per la sua qualità" (sarà...) [EDIT, a scanso di equivoci: no, non sono quelle offerte da "Commercio etico"]. In soffitta ho uno scatolone di lampadine fluorescenti non più funzionanti. Non so che farne. Il rivenditore non le vuole indietro e apparentemente qui a Venezia non ho modo di smaltirle correttamente. Dovrei portarle in terraferma, a Mestre, al centro di riciclaggio. Che palle!!

Ultima cosa: sto considerando con attenzione i LED, come vera alternativa ecologica, ma non ho ancora le idee chiarissime in merito. Potrebbe essere... vedremo...

Saluti a tutti.

Sergio