Il dramma del politico incompreso

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Raccogliere voti raccontando favole di eroi senza macchia e senza paura.

Un giorno si comprenderà che il problema della politica non sono i politici ma il livello di coscienza, umana e civile, del popolo.
Quelli che vediamo battersi nell’arena non sono i migliori ma i più bravi a convincere gli elettori.
Nella selvaggia Bogotà, Mockus è riuscito a diventare sindaco con un partito dal nome improbabile: Partido Visionario. E ha condotto una campagna elettorale mostrandosi con tutti i suoi limiti. È arrivato a rispondere su temi scottanti: “La sua domanda è molto interessante, di questo tema non so proprio niente. Ma penso che potremmo chiedere alla gente e potremo trovare specialisti capaci di darci consigli”.
In Italia uno così non avrebbe nessuna speranza. L’italiano vuole uomini che sappiano sempre tutto.
Così noi italiani alleviamo leader bravi a darci sicurezza. E siccome siamo un popolo di smemorati è facile raccontarci quel che vogliamo sentire.
Altrettanto alla svelta dimentichiamo quali sono i problemi fondamentali.

Non conosco un solo italiano che non abbia detto almeno una volta: “La burocrazia è un disastro, non se ne può più!”
Ma non se lo ricordano.
Il centro della discussione politica oggi è se le tasse le debbano pagare i soliti fessi, oppure i ricchi, oppure se dobbiamo togliere i soldi ai politici. Alzare le tasse, abbassare le tasse…
Nessun leader dice che solo se diamo un taglio vero alla burocrazia possiamo tornare a competere con il resto del mondo e attirare in Italia investitori stranieri.
Nessuno grida che le lentezze burocratiche e giudiziarie bruciano 60 miliardi all’anno e distruggono potenzialità per altre centinaia di miliardi di euro.
Nessuno dice che per le aziende piccole e medie si tratta di una tassa supplementare tra il 10 e il 15%.
Nessuno urla che il piedistallo della corruzione e dell’inefficienza è proprio un sistema burocratico e giudiziario bizantino, arzigogolato, labirintico, dove qualunque criminale può salvarsi grazie a un cavillo, un vizio di forma, un rinvio, un appello, una prescrizione.

Ma le amnesie sono tante: Grillo che si dimentica di dire che si è sbagliato a predire la bancarotta dell’Italia entro il 2011. Scriveva che nessuno avrebbe comprato i nostri Bot… A quanto pare non è così…

E Bersani si dimentica che, se Monti non si fosse presentato, oggi Berlusconi sarebbe avanti al Centrosinistra di almeno 3 punti, invece di essere indietro di 4 (speriamo).
Monti ha tolto qualcosina a Bersani ma molto di più a Berlusconi.
E Grillo è veramente convinto che il Pd e il Pdl siano la stessa identica cosa?
Perché non ammettere che negli ultimi mesi gli amici del Pd sono stati protagonisti di una vera rivoluzione che ha cambiato il volto al partito in modo drastico, grazie alle primarie per eleggere i candidati al parlamento? Una cosa mai vista prima. Della quale andrebbe reso onore anche a Bersani. Il quale peraltro dovrebbe avere la sensibilità di andare ad abbracciare Grillo e ringraziarlo: se non c’era Beppe col cavolo che il Pd faceva il rinnovamento…

E veramente il M5S preferirebbe fare opposizione in un Parlamento che avesse di nuovo la maggioranza di Berlusconi? Ma dai!!!…
E Vendola perché dice che non si alleerà mai con Monti?
Comunque vadano le elezioni (a meno che non vinca B.) chi vorrà veramente fare riforme, dovrà per forza allearsi con tutti quelli che ci stanno. Non è solo una questione di voti al Senato, servirà mettere insieme forze e culture diverse nella società civile!
Il compito del futuro Parlamento sarà titanico.
C’è una nazione da rifondare… Mica pettinare le bambole… Serve tirar fuori uno spirito di unione!
Unirsi nel Parlamento, unirsi nel paese, tra cittadini onesti.
Per ogni piccola cosa servirà il voto in Parlamento e il sostegno della gente… Se Vendola vuole che le auto blu vengano ridotte drasticamente dovrà per forza allearsi con Monti. Infatti, Monti la legge l’ha fatta, ma è stata bloccata da una valanga di ricorsi, per cui è stata applicata solo al 40%...
Perché non si può dire: “Monti non ha fatto la cosa giusta sul lavoro e le pensioni ma sono suo alleato contro le auto blu?”
Io credo che si dovrebbe parlare a un elettore maturo. Vero il fatto che questo elettore maturo oggi non c’è, ma non ci sarà mai se si continua a parlare in sempliciottese.
E Monti dovrebbe dirlo che è profondamente grato a Grillo e che solo grazie al terrore che egli evoca nella Casta il suo governo è riuscito a fare qualche miglioramento, far passare uno straccio di legge anticorruzione. Dovrebbe andare ad abbracciarlo.
Mi si dirà che è una legge di merda, come sostiene Ingroia.
Vero, ha dentro persino un codicillo che riduce le pene per la concussione per dare il contentino a B…. Ma si dovrebbe ammettere che dentro ci sono un paio di articoli che una differenza la fanno: ad esempio quello che vieta il cumulo delle cariche in consigli di amministrazione di aziende concorrenti. Una roba che per capire cosa vuol dire bisogna aver la pazienza di ragionarci 30 secondi… Infatti, quelli del Pdl l’hanno votata perché non l’hanno capita… Ma è una micro riforma che sta creando grossi guai all’Italia dei furbi… E se Monti non ha fatto di più, con un Parlamento a maggioranza berlusconiana, bisognerebbe ammettere che è perché non era possibile. E non si può dire che non abbia cercato di reistituire il falso in bilancio come reato penale…
Mi piacerebbe vedere Vendola complimentarsi con Monti per questo.

 


Commenti

sono d'accordo, ogni politico se vede qualcosa di buono o condivisibile nell'operato di un altro politico dovrebbe riconoscerlo, appoggiarlo, fare insieme. ma, mi chiedo: i politici che citi nell'articolo, lo leggeranno? dico Vendola, Bersani, Grillo ec.: li leggono i tuoi pezzi? Rispondono? perché dovrebbero proprio partire da qui.