Il buco del culo di Berlusconi è la mia priorità?

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Innanzi tutto vorrei ringraziare le persone meravigliose che hanno criticato con affetto il mio recente articolo sulle liste elettorali bocciate/condonate ecc...
Vi voglio molto bene anch’io!!! E credo che discutere mantenendo il rispetto e l’affetto sia grandioso, in un’Italia che celebra quotidianamente la rissa e la mancanza di idee.

Detto questo vorrei cercare di chiarire quel che penso affrontando la questione delle liste bocciate da un altro punto di vista. Credo che sia essenziale per un movimento progressista darsi delle priorità. Abbiamo forze limitate, i problemi sono infiniti, su quali temi concentriamo le nostre energie?

La convinzione di molti è che sia necessario mettere la nostra capacità di iniziativa su temi complessivi, come la difesa delle regole, la difesa della costituzione, della legalità formale, fronteggiando la demolizione delle garanzie che sta mettendo in atto Berlusconi. Io credo invece sia necessario occuparci ANCHE (non solamente) di questioni che il movimento, inspiegabilmente, considera secondarie.

Ad esempio Sandro Ruotolo, grande giornalista, ha realizzato anni fa un servizio scioccante, andato in onda su Rai2, sulla situazione della diossina ad Acerra. Le analisi ufficiali certificano che ce n’è quasi il doppio di quanta ce n’era a Seveso quando fu evacuata. Il risultato di questo avvelenamento sono persone che sono morte e che stanno morendo. Da allora in pochi abbiamo continuato a battere su questo massacro.
Ma questa questione sembra non interessare la maggior parte dei leader del movimento progressista. Se vogliamo parlare di regole, di legalità, non sarebbe giusto e prioritario cercare di farlo salvando questa gente dalla morte?
Si indicono manifestazioni nazionali per la questione delle liste taroccate, mentre per gli avvelenati si arriva al massimo a qualche articolo (pochissimi) sui blog. Molti mi dicono che è necessario occuparsi di queste questioni “globali” di “ordine superiore” perché ci danno grande visibilità sui media. E sembra che in effetti non abbiano tutti i torti. I TG sono pieni di questo pasticcio delle liste, perse, mangiate col panino, rimaneggiate…

Ma veramente le persone cambiano modo di pensare e di votare sulla base di queste questioni politiche con la P maiuscola? O decide quando realmente si riescono a muovere la realtà concreta, quotidiana, produrre il bene immediato per le persone… La questione delle liste taroccate è globale, simbolica, evocativa. Ti dà la sensazione di poter stringere le mani intorno al collo di Berlusconi. Ma porta lo scontro invece sul terreno delle questioni formali, che la gente non capisce, e alla fine fa il gioco di Berlusconi. Inoltre conferma l’italietta di destra nella sua convinzione che Berlusconi sia l’unico baluardo contro la fiscalità burocratica e cavillosa di una certa sinistra.

Le battaglie vincenti sono quelle che (come fu per il divorzio) dividono gli avversari politici… Sarebbe stata molto più efficace, dal punto di vista della comunicazione, NON fare istanze al Tar e al Consiglio di Stato ma prenderli per il culo mentre annaspavano nella loro melassa di intrighi e mancanza di professionismo. Se qualcuno avesse voluto vincere in Campania avrebbe dovuto portare al centro della campagna elettorale l’avvelenamento della popolazione e la criminalità.
Ma molte forze progressiste hanno difficoltà a occuparsi di questo orrore. E in questa difficoltà c’è anche un po’ di politica pelosa… Anche perché quando lo scandalo diossina ad Acerra è venuto fuori il sindaco, il presidente della provincia, della regione e il governo erano di sinistra.

La mia priorità è un’Italia migliore, la fine del sistema Berlusconi è un passaggio obbligato. Ma non è il centro del problema, non mi interessa sostituire Silvio con un furbetto di sinistra. La lista dei temi che il movimento non ha quasi considerato è lunga. Oltre ad Acerra abbiamo i drammi di altre zone avvelenate d’Italia. Poi ci sono le grandi truffe. Ad esempio quei più di 37 miliardi di euro del Cip6 (settantacinquemila miliardi di lire, una cifretta) che furono scippati allo sviluppo delle energie rinnovabili e regalati ai petrolieri (vedi sotto articolo).

Oggi si discute (giustamente) dell’articolo 18 dello statuto dei lavoratori. Grave averlo svuotato. Ma con o senza l’articolo 18 la situazione di merda e disoccupazione attuale cambia poco.
Perché non si dice ai lavoratori che la consociazione degli acquisti potrebbe far risparmiare loro almeno 2 stipendi all’anno?
Perché i sindacati non organizzano corsi per insegnare agli operai a non farsi fregare quando fanno la spesa?
Perché il movimento non riconosce come suo slogan centrale “voti ogni volta che fai la spesa?”. Due stipendi all’anno farebbero la differenza per milioni di lavoratori! Quante chiacchiere sulla crisi economica. Adesso. Perché il movimento non è sceso in piazza nel 2004 o 2005, quando gia, in 4 gatti, urlavamo che il sistema stava saltando? Avevamo altro da fare? E perché in così pochi abbiamo cercato di impedire lo sfacelo delle liquidazioni date in mano a banche senza scrupoli? Vi ricordate? Noi cercammo di creare un fondo etico che investisse in fonti rinnovabili. Raccogliemmo più di 4 mila adesioni.
Ma nessun gruppo grosso ci appoggiò…
E 4 mila adesioni non furono sufficienti… E perché invece di rompere i coglioni sul monopolio berlusconiano sulle tv non abbiamo consociato i nostri contratti telefonici e finanziato una tv risparmiando contemporaneamente sulla bolletta?

Da sempre i partiti ufficiali, la casta, tengono poco in considerazione i problemi della gente. Vi ricordate le battaglie sul divorzio e l’aborto? Quelle cambiarono la vita di milioni di italiani. E anche allora i politici furono trascinati per i capelli ad occuparsene…

E qui mi fermo, ma ci sono altre grandi battaglie che il movimento progressista non ha riconosciuto tra le sue priorità (Vedi http://www.jacopofo.com/crisi_movimento_progressista_ecologia_impegno_at...).
Perché succede questo?
Ha senso?

E’ ora di dire che esisteno due forme del movimento progressista. E che è ora di scegliere, perché non scegliere ci sta costando troppo. Esiste il movimento che vive solo per andare sui giornali alla svelta, approfittando del circo mediatico, il movimento delle grandi questioni di principio. Il movimento che tiene d’occhio il sondaggio del giorno, il calcolo politico… E esite il movimento che si occupa in primo luogo della gente e mette in secondo piano le questioni di forma, le questioni elettorali, i giochi politici. Non è che non vogliamo occuparcene, ma non possiamo cancellare i problemi concreti per dedicarci solo alla forma. E ora di cambiare registro. E ora di tronare a occuparci, in primo luogo, della gente. Solo su questo terreno potremo battere le chiacchiere di Berlusconi e dei furbetti. Diossina ad Acerra http://www.jacopofo.com/node/529

Tutto sul Cip6
Articolo pubblicato su http://www.alcatraz.it/redazione/news/show_news_p.php3?NewsID=1771 il 18 Maggio 2003NON ci puoi credere!!!
Ti hanno fregato il 7% di quel che hai pagato di bolletta dell'Enel e nessuno ha mosso un dito.

Care amiche, 
cari amici,
giornate un po' convulse e con Dario e Franca non siamo riusciti a connetterci per fare l'articolo. Quindi mi dispiace ma ancora una volta vi dovete beccare in sostituzione un testo mio.
Portate pazienza che poi il paradiso sara' bellissimo!
Comunque la notizia che vi do e' di quelle che dovrebbero regalarvi il piacere di sobbalzare sulla sedia e dire: "Cazzo non ci posso credere!!!"

Massimo Mucchetti, giornalista dell'Espresso, uno che si occupa di economia da una vita e risulta addirittura vicedirettore del settimanale medesimo (cioe', non dovrebbe essere l'ultimo dei coglioni) ha pubblicato per Feltrinelli un libro che si intitola "Licenziare il padrone?".
E fin qui la notizia non e' esplosiva.
E' un libro che parla delle bassezze e delle miserie del capitalismo italiano e anche questa non e' una novita'. Ma arrivi a pagina 87 e non puoi credere a quel che leggi.
"Scandaloso Cip 6" recita il titoletto.
E sotto: "Quel provvedimento e' frutto di un accordo scandaloso tra il Gotha del capitalismo italiano, l'Enel e il governo Amato."
E piu' giu': "Il Ministero dell'Industria sta predisponendo una legge, la numero 9 del 1991, per premiare le energie pulite quando a questo Gotha viene l'idea vincente: perche' non chiedere per le centrali a gas naturale di nuova costruzione, e per le altre che verranno innalzate a lato delle raffinerie, tariffe simili a quelle che saranno riconosciute agli impianti idroelettrici, eolici o alimentati da biomasse? La pretesa e' un po' forte: il gas non e' una fonte rinnovabile. Ma non saranno le parole a fermare una buona idea. Basta dire che e' come se fosse, e il gas naturale diventa una fonte assimilata. Proprio cosi': la legge parla di fonti rinnovabili e assimilate. Non simili, perche' non lo sono, ma rese tali: assimilate per decisione del Principe.
Trovato l'escamotage semantico-ideologico, si entra nel merito: chi compra e a quali prezzi. L'Enel, allora presieduto da Franco Viezzoli, cerca di affondare l'iniquo progetto che veniva spacciato per un inizio di concorrenza. Ma non ce la fa. Non resta che applicare la legge: l'Enel deve comprare tutto a un prezzo da stabilire che poi concorrera' a formare la bolletta degli italiani. Avendo trovato, dopo l'escamotage, anche un comodo compratore unico, ai sedicenti concorrenti viene consentito un colpo incredibile: anziche' ribassare un po' le pretese, riescono a raddoppiare o quasi le agevolazioni. Che avranno la durata di 15 anni dall'entrata in funzione della centrale, se ammessa alla lista del Cip 6.
...
Siccome gli incassi sono sicuri, la costruzione delle nuove centrali si paga con capitali presi a prestito dalle banche italiane e internazionali. E' l'epopea del project financing a rischio zero: una pacchia da non credere, tanto e' vero che, per scongiurare il pericolo di un ripensamento da parte del Comitato Interministeriale Prezzi, che cambia al variare dei governi, l'ormai potente lobby degli elettrici privati ottiene il consolidamento legislativo del beneficio. Per una beffa della storia, questo aiuto pubblico diventa legge dello Stato, nel corpo dello stesso provvedimento che costituisce l'Autorita' per l'energia alla quale viene deputato il duplice compito di tutelare la concorrenza e ridurre le tariffe. La Commissione UE, di solito occhiuta, non interviene perche' gli italiani inviano a Bruxelles la legge 9 del 1991, ma non il provvedimento Cip 6, modesto atto amministrativo. E quando, nel gennaio del 2002, il ministro delle Attivita' produttive, Antonio Marzano, cerca di toccare qualcosa, sono gli ambasciatori di Gran Bretagna, Francia e Stati Uniti a intimare al governo italiano di rispettare le promesse del 1992. E il governo fa subito marcia indietro."
La conclusione di questa furbata ha effetti incredibili, fantascientifici: "Nell'anno di esordio il Gestore compra 47.000 gigawattora dai produttori Cip 6 pagandoli 8.370 miliardi di lire e li rivende a poco piu' della meta' ai grandi consumatori, che hanno accesso al mercato libero. I 3.190 miliardi di differenza ce li rimettono le famiglie e le piccole imprese che sono servite dall'Enel in regime di mercato vincolato e cioe' con tariffe decise dall'Autorita' per l'energia e il gas, tenendo conto del 'buco' da coprire.
...
L'Enel ha gia' accertato che nel periodo 1992/2000, passano dalle tasche dei clienti a quelle dei produttori Cip 6 ben 25 mila miliardi di lire. Senza questo onere improprio le tariffe elettriche sarebbero mediamente piu' leggere del 7%. Se si pensa al trambusto che suscito' la decisione del governo Berlusconi di congelare per tre mesi un aggiornamento tariffario dell'ordine dello 0,6% su base annua, si potra' meglio capire quale inaccettabile privilegio rappresenti il provvedimento Cip 6
Cioe' ma ti rendi conto?
E vorrei far notare che tra i 1991 e il 2003 ci sono di mezzo il governo Prodi, e il governo D'Alema.
Che non hanno fatto nulla per bloccare questo simpatico episodio di commercio delirante ai danni dei consumatori.
E qui mi fermo. Vedete voi. Magari l'autore, Massimo Mucchetti e' pazzo.
Magari la situazione sta proprio cosi'.
E allora mi chiedo come mai io l'ho scoperto solo ieri, verso le 18 e 35. Cazzo, sono uno che i giornali li legge. Non mi sembra che nessuno si sia dannato per farmelo sapere...
Nessuno se n'e' accorto? Niente cortei, sit-in, scioperi della fame? 
Ma dov'e' finita la capacita' dei democratici e dei progressisti di contrastare il marcio?

Jacopo Fo NOTA BENE: Successivamente sono stati buttati nel calderone Cip6 Altri 15 mila milardi di lire circa per finanziare (come fosse una fonte rinnovabile) la produzione di energia elettrica dagli scarti delle raffinerie di petrolio.


Commenti

Caro Jacopo, come ti dicevo nell'altro post sono d'accordo "quasi".
Per rimediare a quello che scrivi da dove cominceresti? Faremmo baccano in qualche luogo? Faremmo lo sciopero della fame (così risolveremmo anche il problema della 4° settimana)? Oppure si potrebbe iniziare da una cosa più logica, indolore e naturale quale far rispettare le regole?
Pensaci Jacopo, pensaci.

"
E allora mi chiedo come mai io l'ho scoperto solo ieri, verso le 18 e 35.". Dello scandalo cip6 se non sbaglio Grillo ne parla da anni. mi sembra strano che tu non lo sapessi.

Scusa se mi intrometto, ma Jacopo ne aveva già accennato. Infatti se vai sul motore di ricerca del sito trovi ad esempio questo post del 2005:
http://www.jacopofo.com/?q=node/414

In particolare l'articolo che cito in appendice fu pubblicato in Cacao della Domenica il 18 maggio 2003 http://www.alcatraz.it/redazione/news/show_news_p.php3?NewsID=1771. Da allora ho parlato di questa questione parecchie volte. Atlantide tv è andata in onda per 180 puntate con uno spot fisso sul Cip6. E sospetto che sia una delle ragioni che portò alla nostra soppressione dentro Sky. Non so come mai tu l'abbia saputo solo ieri. Sul fatto che ne abbia parlato anche Grillo non ho dubbi. Ma che c'entra? Io più di parlarne non posso fare. (Grazie a tutti per i vostri commenti. Mi fa piacere che questa discussione, quantomeno interessi!)

Ci sono almeno tre leggi che ci danno sostegno e conforto in questa difficile prova della comprensione: la prima è quella dettata dalla Regola aurea delle arti e delle scienze:”Chi ha l’oro fa le regole”, che, d’altra parte, in casi delicati, ha come scorta la famosa Legge della via d’uscita:”Lasciate sempre spazio per una spiegazione del perché non ha funzionato”; la seconda è quella prescritta dalla Seconda legge di Clarke:”L’unica maniera di scoprire i limiti del possibile è di oltrepassarli e finire nell’impossibile”; la terza, ma non per importanza, è la Legge di Cohen:”Ciò che davvero conta è il nome che si riesce a dare ai fatti; non i fatti in sé”.
Naturalmente, con questi principi fondamentali bisogna fare un decreto interpretativo della Nona Legge di Levy: “Solo Dio può scegliere a caso”. Dio, anche per gli atei, sarà sempre Lui, anche nei giorni festivi e nei giorni del digiuno del Calendario Ebraico e Musulmano; “può scegliere” equivarrà a “può fare quello che Gli aggrada”, anche “chiamare asola il buco del cielo”(e qui con un altro decreto si nominerà un interprete del “buco del cielo”); “a caso” sarà interpretato nel senso di “a cazzo”, così come cazzo Gli pare o come cazzo Lui vuole che gli sia consentito trattare il caso, fermo restando che vige sempre la Legge di Bucy:”Nessuna impresa è mai stata compiuta da un uomo ragionevole”.
V.S.Gaudio

In questo lucido elenco trascuri la legge di Murphy che com'è noto, regola il moto di caduta delle tartine imburrate.

1) Jacopo a fatto altri articoli sul cip6 in passato.
2) Per far rispettare le regole devi avere potere sanzionatorio se no non ti caga nessuno.
3) Ricordiamo inoltre i paesi che risiedono vicino a campi militari, dove c'è gente che muore di leucemia e bambini che se nascono vivi nascono malformati in percentuale molto più elevate di quella che è la media nazionale.

4) Un altra cosa che nessuno ne parla più, ma che è fondamentale: La scuola paritaria. Uno schifo di proporzioni bibliche. Poi ci si chiede perché la scuola pubblica non ha soldi.

5) Se si parla dal punto di vista alimentare, una rivoluzione sarebbe l'uso della stevia al posto dei composti chimici di proprietà di industrie che ne detengono i diritti. Mentre la stevia è una normalissima pianta(di proprietà di madre natura) che darebbe uno scossone alle imprese che si occupano di prodotti biologici che entrerebbero nel campo dei prodotti dietetici. Ricordando che questa pianta è utilizzata tranquillamente in giappone, e li l'età della popolazione è tra più alte nel mondo.

Cari amici,

come sapete la democrazia del nostro Paese sta vivendo momenti cruciali. Vi mando questo link nell'intenzione di invitarvi a riflettere ancora una volta sull'argomento e per semplicemente ricordarvi che la sovranità appartiene al popolo e che ogni popolo ha il dovere di sorvegliare, premiare e punire i propri parlamentari in nome di questo diritto.

http://thetamarind.eu/2010/03/09/il-decreto-azzaccagarbugli/

Un caro saluto,
Alessandro

Ipotesi interessante la tua ma io credo totalmente fourviante.
Tutto vero quello che dici ma, come tu stesso per altro dici in altre occasioni, l'opinione e quindi anche i voti, l'umore della gente, etc. sono parte della sfera emotiva, non di quella razionale.
Quindi giusto focalizzare l'attenzione di quelli informati e razionali su temi come quelli che evidenzi in questo intervento e come tanti altri che si potrebbero aggiungere, falso che si possano convincere le persone che non si informano facendo leva su questo piano razionale.
Perchè questa storia delle liste mal presentate, corsi e ricorsi, leggine e de-cretini sono molto ma molto importanti ?
Perchè agiscono sul piano emotivo/irrazionale.
L'elettore italiano disinformato (cioè il 90% dell'elettorato) è un tifoso, è un elettore da bar, quello che lo preoccupa è fare figure al bar o coi colleghi, fare la figura di quello che sta dalla parte degli sfigati, di quelli che non sanno presentare una lista, che non sanno fare una leggina, che non sanno tirarsi fuori da un casino da loro stessi creato.
Per questo la cosa è così esiziale, mina le fondamenta del consenso che è tifoso e irrazionale.

Caro ilNegro, se parli a una persona disisnformata del fatto che può lo stanno avvelenando con la diossina credo che potrai avere molta più attenzione che se gli dici che si sta snaturando la costituzione della repubblica! 

E anche se gli spieghi che potrebbe risparmiare due stipendi all'anno consociando i suoi consumi.

Così pure spiegargli che per 15 anni ha pagato il 7% in più di corrente elettrica potrebbe interessarlo più del legittimo impedimento.

 

E comunque se non gli frega niente della sua salute e del suo portafoglio dubito tu lo possa sedurre spiegandogli che il conflitto di interessi è ormai una voragine cannibale.

Peraltro spiegare cosa sono le leggi ad personam (quanti progressisti usano il latino per farsi capire!) richiede molto più tempo e potenza mediatica che dire a uno: "C'è la diossina, svegliati!!"

 

Neanche le 18 ucraine in costume da bagno col berretto da Babbo Natale in testa sono riuscite a scandalizzare gli italiani. Neanche un hotel costruito con appalto sotto segreto militare e costato il doppio del dovuto... Figurati cosa glie ne frega della democrazia!

E' tragico ma è così.

 

Sono "quasi" d'accordo, stavolta.

Sono convinto, anzi CONVINTO tutto maiuscolo che se (quando) ci sarà un vero cambiamento, questo avverrà sul nostro modo di vivere, di mangiare meglio, di avere energia a bassissimo costo, di lavorare meglio e via dicendo.

Sono convinto che facendo una pallida imitazione del pdl il pd non può che perdere all'infinito (se voglio QUESTA politica, perchè rivolgersi alle imitazioni, quando c'è a disposizione l'originale?).

Sono CERTO che esista un'ampia fascia di persone che votano pd perchè non vedono nella sinistra tradizionale una vera alternativa, in quanto spesso è autoreferenziale e "gira" assolutamente a vuoto su temi ritriti con un atteggiamento nostalgico e inutile.

Quello che però non condivido è la presunta difficoltà nel far capire alla gente (ai citttadini, preferisco dire io) che le "furbate" anticostituzionali del nano di arcore sono come quando un individuo maleducato (che si crede furbo) ti passa avanti in coda. E come non accetti questa cosa, non puoi accettare l'elusione della legalità.

Non possiamo permetterci, mentre costruiamo la VERA alternativa, che il piazzista di arcore ci catapulti in una dittatura.

Non è logico che per fare la spesa dove voglio (magari dal produttore!) mi tocchi prima prendere fucile e scarponi (io che cono pacifista e obiettore di coscienza), andando in montagna come allora...

Insomma, mentre costruiamo l'alternativa (quella VERA) non permettiamo di traghettarci nella dittatura!

Iacopo, mentre guardiamo il dito questi si fregano la luna, stanno distuggendo la scuola, delegittimando la magistratura, smantellando lo stato sociale, fra poco inizieranno con la sanità, sono anche io convinto che il centro sinistra non abbia una classe dirigente eccezionale ma comunque nella media della mediocrità della politica europea mentre col berlusca siamo all'anticamera della dittatura, il centro del problema secondo me è proprio questo: dobbiamo liberarci di questi personaggi per non incorrere nel pericolo di trovarci il nano Presidente della Repubblica, poi dopo si possono creare i presupposti per tutte le giuste battaglie per far migliorare la nostra vita; ciao con affetto

Caro Ciccus
grazie dell'affetto...
e della gentilezza,
però mi chiedo: ho dato l'impressione di non voler chiudere con l'era del Silvio?
Il problema è: quale metodo funziona?
Come fare?
Mi sembra che gli ultimi 16 anni abbiano dimostrato che la strategia usata fin'ora è falimentare.
Non funziona. Non parla alla gente dei loro interesse ma di principi (giusti ma solo principi).
Leggo oggi che il governo ha ancora il 44% di consensi...
Vogliamo porci il problema di tentare nuove strade visto che le vecchie non portano a niente?
E tra l'altro non si tratta di strade del tutto nuove, anzi.
Se vai a guardare la storia del movimento progressista si vede che i grandi miglioramenti, anche in campo politico-elettorale sono avvenuti quando il movimento ha messo al primo posto l'azione per migliorare concretamente la vita dei lavoratori.
Oggi Toscana, Umbria, Emilia e Marche sono le regioni dove la sinistra è più forte. E sono le regioni dove per decenni il centro dell'iniziativa progressista è stata la diffusione delle cooperative di produzione, di consumo e di risparmio. E' stata la lunga pratica quotidiana dei vantaggi della cooperazione che ha formato una cultura che è impenetrabile alle lusinghe di Silvio...
Impariamo dalla storia.

La gente crede alla pubblicità e chi riesce ad avere più pubblicità possibile vince anche con un prodotto schifoso!

Vale anche per la politica (qui si chiama propaganda), perché anche la politica è un prodotto! Domandatevi perché gli hanno dato un nome proprio!

Le manifestazioni servono per via che è pubblicità, ma è vecchia. Pertanto non funziona più come una volta.

Se la Sinistra vuole vincere se non addirittura stra-vincere DEVE parlare con dei pubblicitari. Dopo di che l'avversario è annichilito!!!

Il "fai-da-te" come "ma-lo-so-come-si-fa" è addirittura dannoso.

Sapere è potere