Perché i comici ribelli non fanno una tv indipendente?

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Perché al Movimento non interessa.
Tartufina mi chiede: "Perché i comici "alternativi" non si uniscono?"
(vedi http://www.jacopofo.com/node/4639#new)
Tartufina osserva che sarebbe un grande passo.
Vero. Pensate se nascesse una televisione con Grillo, Paolo Rossi, i Guzzanti, Daniele Luttazzi, Hendel, Paolini, Albanese, Lella Costa, Franca e Dario... solo per citarne alcuni. Ci potrebbero stare anche Travaglio e molti altri giornalisti eccellenti. Sarebbe un botto.
Non si fa. Noi ci abbiamo provato con Atlantide tv.
Lo abbiamo proposto. E abbiamo realizzato 180 puntate andate in onda più di 1500 volte su varie tv locali, satellitari, Sky, web tv, per dimostrare che era realmente possibile fare televisione a prezzi contenuti.
Alcune nostre trasmissione (Ubu Bas va alla guerra, L'anomalo Bicefalo) hanno superato i due milioni di spettatori, e decine di puntate hanno superato i 300mila spettatori.
Una ventina di grandi affabulatori censurati e non omologati erano anche disposti a realizzare ogni giorno un telegiornale collegandosi via video-cellulare o Skype, i pezzi così raccolti potevano andare su internet e sulle tv satellitari e locali. Immaginate cosa sarebbe avere ogni sera le notizie del giorno commentate da questi nostri grandi attori e giornalisti.
Perché non ci siamo riusciti?
Perché non c'è stato interesse da parte del Movimento!!!!!!! 
Avevamo trovato anche il modo per finanziarla, questa fantastica tv indipendente. Basterebbero 50mila persone che consociassero il loro contratto telefonico, bancario e dell'energia elettrica. Risparmierebbero tutti parecchio denaro che ora regalano alle multinazionali del dolore e una piccola percentuale potrebbe andare a finanziare la tv.
Basterebbe che meno di un ventesimo di quelli hanno partecipato ai V Day capisse la potenza di questa scelta e si decidesse a farla..
Non c'è stata risposta da parte del Movimento.
Ancora non interessa.
Comunque la proposta è aperta.
In questo momento gli aderenti al gruppo di acquisto per energia elettrica da fonti rinnovabili sono 423 (basta compilare un semplice modulo per risparmiare il 2% sulla boletta Enel e non contribuire più con il proprio consumo all'economia del petrolio e del dolore).
Gli aderenti al contratto di telefonia fissa poco più di 700. Vedi www.commercioetico.it.
Se gli aderenti a questi gruppi di acquisto dovessero arrivare a 50.000 facciamo una tv.
Ma se arriviamo anche solo a 20.000 vi facciamo vedere delle belle cose nuove in rete.
Allora, la vuoi una tv senza calvi trapiantati, nani, ricchi e cattivi?
Lancio un appello al Movimento: "Movimento, ma la vuoi capire che se non mettiamo insieme la nostra forza di consumatori, il nostro potere d'acquisto, i prossimi 5 anni saranno una cacca?"
Diamoci una mossa: consociare gli acquisti ci permette di risparmiare fino a due stipendi e mezzo all'anno, consumare prodotti di migliore qualità (qualità totale), finanziare la comunicazione ribelle.
Non dire soltanto che sei contro la guerra. Dimmi che non consumi più petrolio quando accendi la luce di casa tua!!!!


Commenti

Immaginavo che la tua mente vulcanica già ci aveva pensato, e sono fiduciosa, bisogna far sapere queste cose, vedrai Jacopo che tutto torna, certo che sei una forza della natura se in tutto questo tempo non ti è venuto meno l'entusiasmo.
Però ci vuole la partecipazione attiva di quanti prenderebbero parte alla tv, censurati dove siete? Fatevi sentire.

"Dimmi che non consumi più petrolio quando accendi la luce di casa tua!!!!"
Sarà così! A breve manderò la preadesione. Per l'auto elettrica sono fra i primi, più avanti vedrò per il contratto telefonico.

Vorrei anche segnalare un'altra iniziativa informativa, credo in sintonia con la filosofia di condivisione di Alcatraz: il progetto "Canale Zero" dell'associazione Megachip (http://www.megachip.info/) guidata da G. Chiesa; si tratta di realizzare un telegiornale da diffondere sulle reti televisive, internet (chissà: AtlantideTV??) ecc. Al momento sono state raccolte alcune migliaia di preadesioni per sostenere economicamente il progetto. Ma ne servono molte di più. Andate sul sito e se l'iniziativa vi convince non aspettate troppo a sottoscriverla!
Vincenzo

Ne hai parlato con Beppe Grillo? Perchè non iniziate voi due intanto? Siete amici? Condividete qualche idea? Lo hai mai contattato? Molti amici la pensano come me, ma questo è solo il nostro modo di vedere le cose e non ha importanza. Sei tu quello che decide le strategie e non penso che tu abbia bisogno di consigli.

Gianluigi Dario

-           RAI:   sinistri riti  -

 

 

Petruccioli e Curzi, esponenti della sinistra, dirigenti RAI messi lì dalla spartizione partitica dell’azienda, con stipendi irriferibili, sono sdegnati con Santoro perché ha dato spazio alla manifestazione di Grillo del 25 aprile ed in particolare per gli apprezzamenti sul presidente Napolitano e Veronesi.

Traduciamo il rituale di questi due papaveri che trasudano soldi e potere: Grillo tocca la CASTA di cui facciamo parte e se non viene ignorato dai “media” il nostro cadreghino vacilla.

Ripeto a Grillo, il “cuore dello Stato” ormai sono le televisioni, senza incrinare questo potere assoluto non si va da nessuna parte.

-Nessun soggetto, neppure la RAI, può possedere più di una rete nazionale.

-La Rai deve tornare servizio pubblico, con una unica rete, senza pubblicità, e il suo presidente, con pieni poteri, deve essere eletto dagli abbonati in concomitanza con le elezioni politiche. Non si può più pagare il canone a chi, a nome del servizio pubblico, agisce contro i cittadini.

Rai2e Rai3 devono essere vendute sul mercato e Grillo è l’unico che può proporre una “public company” per l’acquisto di una rete con centinaia di migliaia di piccoli azionisti.

Questo è il solo contropotere che può bilanciare il monopolio partitico e capitalistico di tutta la informazione.

La democrazia senza questo riequilibrio è una dittatura di fatto.

I due referendum sulla editoria, anche se passassero, non cambierebbero nulla, proprio come non è servito a nulla raccogliere le firme per una legge di iniziativa popolare che il Parlamento non metterà mai in discussione.

La madre di tutte le battaglie da fare, e da vincere, è solo una, la RAI è stata fatta con i nostri soldi e vogliamo che funzioni da servizio pubblico.

Paolo De Gregorio