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E’ da quando ero piccolo che vado in vacanza sulla riviera romagnola e da allora sento dire che un grande problema del turismo è la ferrovia, che passa troppo vicino alla costa, disturba il sonno dei vacanzieri e spacca in due le città balneari provocando enormi rallentamenti al traffico. Bisognava farne un’altra, più all’interno, liberando così immensi territori turistici.
E’ un problema che scende giù con la ferrovia costiera fino a Bari. Anche lì la città è spaccata e già, mi ricordo, trent’anni fa, sentii dire che era urgente spostare i binari per liberare il traffico dal cappio dei binari.
Nel frattempo milioni di tonnellate di carburante sono stati sprecati negli ingorghi, una montagna di denaro che ci avrebbe ripagato 100 volte della spesa per spostare la ferrovia.
Ora a Rimini e Riccione si è deciso di mettere un chiodo definitivo a questa idea di trasloco ferroviario.
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Commenti

Caro jacopo,

scusami l'ot ma ho pensato che tu eri la persona più informata in proposito tra i vari blogger che scrivono al Fatto.
Sono indignata, disgustata...triste perché, tutte le volte che si accende una speranza, mi trovo a sbattere la faccia.
Si tratta di un certo Dario bressanini, docente di scienze chimche e ambientali, che scrive sulla pagina blogger. Beh, mi chiedo cosa ci stia a fare lì uno che fraternizza con chi considera i lettori contrari agli OGM come trogloditi avversi alla ricerca scientifica! C'è tutto il mondo del'informazione fuori dalle pagine del Fatto che accoglie a braccia aperte tali convinzioni.
Io l'abbonamento, se c'è quello lì, non lo rinnovo.
Va bene la libertà d'espressione, difatti mica tutti gli articoli che leggo mi trovano entusiasta ma c'è un limite a tutto!
Ti prego di leggere il suo ultimo articolo e le risposte ai relativi commenti: capirai cosa intendo.
Gigaaaanteee: pensaci tuuuu!
Scusami per lo sfogo :( un saluto, Sofia.

Dopo circa un ventennio che mi interesso (seppure non in maniera professionale e, quindi, totalmente disinteressata) di temi legati all' ecologia, accolgo con molta attenzione gli articoli di Bressanini. Questo perchè ho potuto verificare la superficialità modaiola e la disinformazione spesso totale che ci sono negli ambienti più o meno "ecologici". In più, su tale terreno, ho visto nascere e prosperare "guru" che hanno costruito vere e proprie professioni su slogan alla "mulino bianco", per poi passare in politica o fornire argomenti di facile presa a politici esangui (per tutti, poi, il salto alla poltrona o poltroncina dove fare tutt'altro); il tutto spesso e volentieri ottenendo da privati e da istituzioni pubbliche finanziamenti non indifferenti.
Se di tanto in tanto arriva un Bressanini a ricordare che la natura non è tutta tesa al nostro benessere oppure che la fragola-pesce non è mai esistita oppure che molte "tradizioni" sono semplicemente inventate, non credo che possa fare molti più danni.
Aggiungo: coltivarsi l'orticello e farsi il pane in casa fa' molto fico a poco prezzo. Bressanini alza il prezzo, chiede approfondimento e problematizzazioni non da poco. Le cise serie hanno un prezzo molto alto.

Caro Groppo,
mi fa piacere che tu mi risponda anche se avrei preferito leggere un parere contrastante al mio con nome e cognome; pazienza!
Io Bressanini l'ho scoperto proprio in occasione dell'articolo sugli OGM e, se non mi è piaciuto, non è solamente per diversità di opinioni ma anche per le argomentazioni e, ciliegina sulla torta, per le modaltà di esposizione.
Anche tu, probabilmente non te ne rendi conto, sei partito con considerazioni che ti mostrano già “sulle difensive".
Perché, per argomentare le tue ragioni, devi partire con la premessa che, chi non la pensa come te, è per forza uno stupido o un malintenzionato?
Le persone sono istruite, ignoranti, superficiali, riflessive, egoiste...non dovremmo stupirci di trovarne di tutte un po' nei diversi contesti.
Inoltre, sono sicura che anche tu sia convinto che l'attenzione al benessere di tutto quello che ci circonda (esseri viventi e non) sia segno di una sensibilità lodevole, perlomeno fino a quando non ti senti parte in causa (vivi qui o vieni da un altro pianeta?).
Non capisco, quindi, perché chi non approva gli attuali OGM appartenga ad una delle categorie che hai citato e invece Bressanini è iluminato ed informato.
Bressanini contro gli agricoltori della Baviera, Petrini, “ecologisti” vari da tutto il mondo, India compresa...per difendere con grande zelo la Monsanto. Ammetti che è un po' strano. Mi ricorda un po' Belpietro.
Lui parla di dati certi, ricerche serie. Sai, ci sono fior di scienziati che, con tanto di studi serissimi e certificati (pagati da chi?), difendono Hera, Veolia, EDF (AREVA), A2A nei loro progetti umanitari (inceneritori, acqua privata , centrali nucleari...ecc)
Stiamo consegnando ai nostri successori una terra distrutta dall'inquinamento.L 'agricoltura in Italia sta morendo. Una corsa al prezzo più basso si è già dimostrata devastante per l'industria occidentale. Perché non provare con il biodinamico senza pesticidi, diserbanti e fertilizzanti? Si tornerebbe allo scambio dei semi, che non ricordo se è ancora proibito per legge, per selezionare i migliori e si risparmierebbe moltissimo senza dipendere dai prezzi di una multinazionale.
Poi, se proprio non ci si riesce , si fa sempre a tempo per mettersi nelle mani (incrociate!) delle filantropiche Monsanto o Bayer.
Un'ultimo chiarimento, visto che non sembri esperto nelle pratiche agricole: coltivare l'orticello e farsi il pane farà pure fico se lo racconti agli amici ma poi ti devi rimboccare le maniche e, visto il tempo che ci impieghi e la fatica, non è a poco prezzo. Bisogna crederci davvero.
Mi piacerebbe rileggermi tutto per essere sicura di non essere sembrata sgradevole ma sono davero stanca per cui ti assicuro che il tono è scherzoso, non arrabbiato e così lo devi leggere.
Notte, notte!

Non sono "esperto" di pratiche agricole, è vero, nè di altro. Questa è una delle ragioni che mi portano a cercare di capire quel che dice (cercando di motivarlo e provarlo al meglio possibile) chi avanza dubbi sull'agricoltura biologica, ad esempio. Non sostengo, nè è la premesssa, che chi sostiene argomenti contrari a Bressanini è stupido e/o ignorante. Sostengo, invece, che bisogna approfondire instancabilmente questi temi. Sostengo che i "cattivi" non sono soltanto le multinazionali, la Monsanto etc., ma amche chi offre certezze senza ombra di dubbi, molto spesso marciandoci sopra.
Tirar fuori, in questo contesto, "l'agricoltura che sta morendo", "l'attenzione al benessere di tutto quello che ci circonda", etc., mi sembra davvero dire (con un "espediente" retorico): "se non se con me sei contro di me".
Tornare allo scambio di semi, per ora ha significato in grandissima parte l'acquisto(e, molto spesso, la rivendita) tramite internet di semi si varietà estere, quasi mai "tradizionali", ma create da hobbisti o istituti di ricerca esteri, per altro senza alcuna garanzia fito-sanitaria (ma si sa...: le merci DEVONO girare liberamente). Ma basta presentare la cosa nella luce giusta ("tradizionale", "tipico", "il pomodoro degli indiani Cherokee", etc.) ed il gioco è fatto.
Un ultima precisazione: l'agricoltura biodinamica usa fertilizzanti (naturali, per carità), come l'agricoltura biologica usa pesticidi ed anticrittogamici (naturali, tutti naturali...). Ma le cose "naturali" spesso e volentieri fanno male uguale (rame, ma anche il cianuro, ad es.).
L'insata dell'orto, con tutta questa pioggia, mi ha fatto faticare davvero poco, e la mangerò con più soddisfazione.
Il pane no, devo andare in bottega a comprarlo...: mi sono svegliato tardi e non ce l'ho fatta a fare l'impasto.
Ciao :-)

Confesso che mi ha un po' sollevato il morale leggere questo post del "gigante": http://www.ilfattoquotidiano.it/2010/09/09/grillo-nemico-del-popolo/58480/
A quanto pare abbiamo un qualche punto di accordo, il gigante ed io.
Confesso che oramai tendo a non parlare più, se ho dubbi non ne parlo, cerco di grattarmela da solo. Al gruppo GAS a cui appartengo non avanzo più nè dubbi nè prposte. Mi sembrava non molto coerente essere contenti per l'acquisto di prodotti (biologici, naturally) provenienti da serra riscaldata o da terreni non adatti a certe coltivazioni ed avevo cercato di proporre di occuparsi di trasporti (auto "collettive" ad es.). Niente da fare.
Da varie esperienze ho raccolto l'amara conclusione che c'è un consumismo delle idee, dove se vesti in modo ecologicamente-fico, riproponi parole d'ordine immediatamente riconoscibili ed ad alto contenuto emotivo, vanti competenze in qualcosa di "ecologico" (e, possibilmente,fumoso), hai già fatto il 90% della strada.
Personalmente provo proprio ad ascoltare chi non è d'accordo con me e lo argomenta al suo meglio, senza lanciare, a sua volta, ulteriori slogan. Cerco di pensarci su, di controbattere con argomenti migliori dei suoi.
Ok... scusate lo sfogo...

...e, invece, il premuroso Groppo mi ha indirizzata alla tua risposta.
Sembrebbe che io sia finita nel girone iacopiano degli "irosi". Un po' fa male, sigh! Che faccio? Faccio autocritica o mi difendo? Tutt'e due, dai :-)
Anzitutto, premetto che il tuo articolo parla di quello che penso: come darti torto? mentirei a me stessa.
Anch'io mi sono accorta che, spesso, è più faticoso restare in armonia con chi collabora per progetti comuni che combattere per il raggiungimento di questi. Qualche volta è pure doloroso, per quello che mi succede qui, a casa mia. Mi sono quasi ammalata per ignorare le incompatibilità caratteriali e altre in nome della causa.
In rete invece è più semplice: mi informo, cerco delle persone perbene dalle quali ricevere opinioni e notizie e qualche volta, presa dall'entusiasmo, intervengo. Non è mia abitudine offendere, puoi verificare.
E visto che non voglio perdere il mio primato di sincerità, non ti dico che non l'ho mai fatto perché la certezza assoluta non si ha mai, però mi sembra davvero che sia la prima volta che mi dolgo della presenza in un blog di una persona perché la ritengo in mala fede.
Le persone che tu citi ad esempio nel tuo articolo sono persone speciali che hanno fatto cose incredibili; perché dovrei distruggerle se, un giorno, avessero un'idea diversa dalla mia? Anzi, è già accaduto...
Ecco, ammetto che il mio errore è stato quello di aver giudicato male una persona di cui, probabilmente, non conosco le cose buone che fatto. Ho letto gli articoli sul blog del Fatto, poi sono andata un po' in giro, sono andata sul suo blog e mi è sembrato un Belpietro dell'alimentazione.
Perché mi sono così preoccupata, al punto di scriverti?
E' da anni che tento di far partire un GAS a casa mia. Non fraintendermi, aderiscono una cinquantina di famiglie e sono contenta ma devo fare tutto io. Però continuo a sperare, non demordo. Sono convinta che, quando avranno capito l'importanza che questo modo di fare la spesa ha sull'economia e sul benessere di tutti, si precipiteranno a darmi una mano. Cerco il km zero, il prodotto di stagione, naturale che qualche volta è più ecologico del biologico certificato. Ho fatto amicizia con tante brave persone di cui, per forza di cose, ora mi prendo a cuore la situazione.
Sogno un futuro con meno veleni nell'aria, nell'acqua, nella terra perché mi vergogno di consegnare, a chi verrà dopo di me, un pianeta così diverso da come l'ho riceuto in prestito io.
Forse è troppo tardi ma ho bisogno di crederci e di darmi da fare. Per questo ti ho chiesto di aiutarmi riguardo a chi, se in mala fede, porta notizie edulcorate di un sistema di vita che ci viene imposto e noi, per ignoranza e pigrizia, accettiamo supinamente.
Comunque tu la veda, adesso so che riesci a trovare il tempo per leggermi e la cosa non può che farmi piacere.
Arrivederci ad Alcatraz, Sofia.

P.S. @ Groppo: più tardi rispondo anche a te ;-)