Il Centro Ghelawe’ e’ sopravvissuto alla stagione delle piogge!

Facebook Instagram TikTok YouTube Twitter Jacopo fo english version blog

 

RESTIAMO IN CONTATTO!

PER CONOSCERE GLI ULTIMI AGGIORNAMENTI VISITA LA MIA PAGINA FACEBOOK

 

In Burkina Faso la stagione delle piogge, che va da giugno a settembre, e’ una tremenda benedizione.
Mais, miglio e sorgo crescono alti, gli orti danno frutti nel giro di 30 giorni e le papere, che fanno i piccoli solo quando piove, sfornano uova a ripetizione.
L'acqua compie veri e propri miracoli sulla terra, il panorama si tinge di verdeggiante vegetazione, aumenta l'umidita’ e arriva... la malaria.
Quest'anno l'hanno presa tutte e due le bambine piccole che “frequentano” il Centro e proprio qualche settimana fa Sami Ghelawe’ ha dovuto far ricoverare in ospedale la piccola Awa perche’, come mi ha detto al telefono: “Stava rischiando grosso”.
La piccola Pelagie e’ stata invece soccorsa dalla spedizione italiana di agosto.
Serge, presidente dell'associazione Centre Ghelawe’ in Burkina Faso, si era ammalato a fine luglio ma fortunatamente, per ora, disponiamo della possibilita’ economica di far visitare tutti da un medico e di comprare tutte le medicine necessarie per ottenere una guarigione completa (la malaria debilita parecchio e oltre ai farmaci a base di chinino sono necessari antibiotici e cure ricostituenti).
Ora la stagione delle piogge e’ finita, i ragazzi e le bambine del Centro Ghelawe’ ci sono tutti.
Posso concentrarmi sugli orti, il pollaio, e la Fabbrica del Pane...
Queste tre attivita’ sono diventate il fulcro centrale del nostro progetto, assieme al finanziamento della scuola per i bambini del villaggio.
Ai 5 ragazzi e 5 ragazze che ormai vivono al Centro si e’ affiancato un gruppo di donne del villaggio di Loto che oltre al pane partecipa anche alla gestione del pollaio e dell'orto.
Durante il mese di agosto abbiamo “animato” il pollaio acquistando i primi 40 animali e Paolo, agronomo, ha fatto un lungo corso per insegnare come si nutrono, come si tiene pulita la stalla, nonche’ come si suddividono e si vendono.
Inoltre ha avviato il secondo orto del Centro e riavviato il primo.
Oggi abbiamo parcelle con pomodori, patate africane, melanzane, fagiolini, zucchine, meloni, peperoni e peperoncino.
In un angolo e’ stata piantata l'aloe, un giorno ci faremo anche le creme di bellezza!
Le piogge hanno dato il colpo di grazia agli alberi, nel senso che ora sono maturi per crescere da soli senza problemi, gli anacardi dovrebbero dare presto i frutti (anacardi gia’ tostati, ricercatissimi nel mercato locale) e 120 nuovi alberi di tek sono stati messi a dimora.
Ogni mattina continua la preparazione del pane, l'attivita’ che fino ad oggi sta riscuotendo il maggior successo al Centro.
La produzione giornaliera e’ di 70/80 baguette, la qualita’ non e’ ancora delle migliori, ma le vendite vanno bene, al forno si alternano sette giorni su sette 21 signore suddivise in gruppi di tre, a loro volta affiancate dalle nostre “formatrici” Awa (madre della piccola Awa!) e Angel.
E' stata acquistata una bicicletta, nuove teglie, una pala da forno e grembiuli per migliorare le condizioni igieniche sul lavoro.
Nei prossimi mesi ci sara’ meno umidita’ e sicuramente il pane verra’ meglio. E poiche’ abbiamo concentrato l'attenzione su questa attivita’, il processo di formazione sara’ piu’ assiduo e intenso.
L'obiettivo a breve termine e’ far diventare la panificazione e la vendita dei polli fonte di reddito per i ragazzi e le donne del Centro e la produzione degli ortaggi fonte di sostentamento interno.
Saremo cosi’ a un passo dall'autosufficienza economica, cosa che ci permetterebbe di ridurre le spese fisse e dar vita ad altre iniziative, e, soprattutto, avremo imbastito un sistema per guadagnare soldi facendo un lavoro utile (prima di noi nel villaggio nessuno faceva il pane), organizzato, a volte faticoso (seguire un orto richiede molto lavoro, soprattutto nella stagione secca), ma comunque dignitoso e redditizio.
Tifate per noi!
Quest'anno il Centro Ghelawe’ sta finanziando l'istruzione per 94 ragazzini di tre villaggi e 4 scuole diverse. Molti di loro sono orfanelli.
Alcuni affronteranno la terza elementare, altri la seconda, una quarantina iniziano la prima classe - in Burkina Faso si chiama CP1 - con i loro nuovi zainetti.
Abbiamo consegnato al preside della scuola di Loto alcuni attrezzi per avviare un orto con i bambini e c'e’ in programma di piantare un centinaio di alberi da frutto nella scuola di Bamako, a 5 km dal Centro.
Sul blog del Centro Ghelawe’ http://centroghelawe.wordpress.com/ potete trovare le pagelle.
Da non perdere le nuove foto su http://www.centroghelawe.org/

nell'immagine la piccola Awa