Fotografie dal Burkina Faso (quarta, e ultima, puntata)

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di Simone Canova

Quando siamo arrivati in Burkina Faso, a meta’ dicembre, il Centro Ghélawé era “momentaneamente fuori servizio”.
E’ bastato dare una pulita, mettere in ordine, piantare, innaffiare, impastare e soprattutto parlare con questi ragazzi, e loro si sono riaccesi: il “motore” oggi, gennaio 2008, gira che e’ un piacere.
Sono emerse le difficolta’ tecniche e oggettive del costruire in un paese povero e ignorante, sono emersi gli errori che abbiamo commesso noi “cooperanti”, ma il Centro Ghélawé e’ vivo e la sua gestione familiare, a tratti comica, lo rende un posto particolarmente accogliente.
Prima di arrivare a un vero Centro di Formazione su agricoltura e allevamento, il lavoro da fare e’ tantissimo e lungo, ma gia’ si puo’ vedere qualche piccolo risultato: ci sono donne che nei giorni scorsi hanno fatto il pane per la prima volta nella loro vita. Abbiamo creato uno dei pochissimi orti del villaggio e i nuovi alberi piantati sono ormai una settantina. Abbiamo una toilette a secco stupenda (!), non puzza, non ci sono insetti e produce ottimo compost. Nella doccia il filtraggio dell’acqua (pietre, sabbia e un sacco di juta) funziona e possiamo riutilizzarla per innaffiare le piante.
La stalla per gli asini che abbiamo costruito in queste settimane e’ stata piu’ volte definita “bizzarra”. Loro per gli asini prevedono al massimo una tettoia, noi un monolocale con porte, finestre, sala da pranzo e sala da te’.
E quando abbiamo spiegato che una buona struttura era importante perche’ cosi’ gli asini venivano alimentati meglio (in Burkina Faso devono lavorare parecchio), e anche per tenere pulita la stalla senza tanta fatica, raccogliendo anche il compost, ci hanno guardato con aria divertita: e’ bizzarra!
Confido molto nella forza della comicita’: e d’altronde noi suscitiamo ilarita’.
Ridono quando diciamo loro di nutrire la terra con la merda e gli animali con il miglio e il mais (la base della loro alimentazione!), ridono quando dico loro che l’amore fa crescere l’orto piu’ velocemente.
Hanno riso quando ho raccontato che in Italia si sperimenta addirittura la musica classica nell’agricoltura (lo fanno in Toscana, l’uva cresce meglio e il vino e’ piu’ buono).
E hanno riso quando il primo gennaio abbiamo mangiato le lenticchie perche’ portano soldi!
Un giorno il piccolo Sami mi ha dato la benedizione piu’ grande, dicendomi: “Simone, voi mi fate ridere troppo!”.
Li avevo chiamati per mostrare loro che dopo pranzo l’asino era contento e fra le gambe posteriori aveva estratto una quarantina di cm di soddisfazione.
Anche la volta scorsa, a dicembre del 2006, avevo notato con piacere che si riusciva a procedere con i lavori proprio mantenendo sempre un’atmosfera di gioia e stimolanti risate.
E’ probabilmente per questo motivo che il Burkina Faso e’ considerato la culla d’Africa: danzano ai matrimoni come ai funerali, hanno un rispetto profondo per le loro tradizioni e sono famosi per l’ospitalita’. I loro auguri, i loro saluti, sono sempre molto gentili, chiunque incontri ti chiede come va la salute, come sta la tua famiglia e se hai ben dormito. Per non essere offensivo devi fare lo stesso e salutare tutti: a volte diventa estenuante ma e’ una straordinaria base per i rapporti sociali.
Se un giorno il Centro Ghélawé sara’ finito, spero che siano loro a venire da noi, a organizzare un progetto di sensibilizzazione al gusto di vivere la vita, anche se non si possiede nulla…

Progetti per il futuro
Per tutto il 2008 riusciremo a garantire una presenza piu’ o meno costante al Centro e questo e’ fondamentale. E’ infatti innegabile che le cose procedono a regime solo quando qualcuno di noi “bianchi” e’ li’.
In questa fase iniziale del progetto e’ assolutamente normale e ci vorranno anni prima che riusciamo a far marciare il “motore” senza dover intervenire con finanziamenti e soprattutto “insegnamenti”.
La stalla dell’asino e’ pressoche’ finita e dopo costruiremo il pollaio definitivo (che speravamo di fare a dicembre).
Amplieremo l’orto e col nuovo pollaio anche l’allevamento.
Nei prossimi mesi ci dedicheremo poi alla manutenzione e all’organizzazione di quanto costruito finora. Ci serve una cucina, mobili, tavoli, sedie e attrezzi per l’orticoltura.
Vogliamo costruire terrazze per far scolare l’acqua durante le piogge e un sistema per raccogliere l’acqua piovana dei tetti (da noi le chiamiamo grondaie). Vogliamo mettere piante e fiori per abbellire il Centro. Oltre che funzionale dovra’ essere anche esteticamente accattivante.
Infine vorremmo aumentare la produzione di pane e magari creare una piccola cooperativa che organizzi anche una vendita al mercato.
A naso, tutti questi lavori richiederanno l’intero 2008.
Molti ci chiedono di poter venire in Burkina Faso: ci dispiace ma al momento non siamo ancora pronti e sufficientemente organizzati per ospitare gruppi.
Oggi vi chiediamo aiuto per promuovere il progetto e raccogliere fondi.
Gli iscritti a Cacao sono 19mila, se ognuno donasse anche un solo euro all’anno potremmo fare tante belle cose.
Purtroppo non abbiamo un sistema di raccolta fondi via sms, ma, ad esempio, se fate acquisti su CommercioEtico potreste arrotondare il prezzo finale aggiungendo all’ordine una donazione con la carta di credito.
Il link e’ in fondo alla homepage di www.commercioetico.it .
Oppure potete regalare o regalarvi un batik di Bissiri o potete solo stampare il volantino dal sito e distribuirlo a amici e parenti.
Con questo sistema Emergency costruisce ospedali in zone di guerra, io voglio credere di poter finanziare un Centro di Formazione in Burkina Faso!
E credetemi, ce ne sarebbe bisogno…

Per maggiori informazioni sul progetto e per vedere le foto http://www.centroghelawe.org/

 


Commenti

CIAO BELLI TUTTI!!! VI AMO SPIETATAMENTE!!!M'è piaciuto assai questo Vostro articolo, sapete?Sopratutto perchè,finalmente,cominciate a guardare un pò più lontano!! Ovverossia, non Vi incancrenite con discussioni troppo vetuste,riguardo a noi,di quà del mare!Penso proprio che in questo modo,si possa diventare un minuscolo esempio,di come la pensiamo e ce la viviamo,anche per LORO!!!Non credi? ALLORA INVIO ALLA VOSTRA CORTESE ATTENZIONE UN MESSAGGIO PIENO DI SOLIDARIETA' E AFFETTO!!SPERANDO DI POTERVI TUTTI INCONTRARE.....ASSAI PRESTO!!!CON AFFETTO S'andrhò