Ma c'e' anche una nuova battaglia da combattere. Se da una parte il Trattato di Ottawa per la messa al bando delle mine antiuomo da' buoni risultati, dall'altra stanno aumentando le vittime delle cluster bomb, le micidiali bombe a grappolo.
Iniziamo dalle buone notizie (fonte dei dati: Landmine Monitor): sono diminuiti gli Stati con presenza di ordigni (78 in totale) e procede il processo di sminamento (nel 2005 sono stati bonificati 350 mila chilometri quadrati). Un totale di 700mila ordigni sono stati distrutti nell'ultimo anno monitorato (maggio 2005-maggio 2006), e quasi 40 milioni dall'adozione del Trattato.
Nonostante questo, rimangono nel mondo arsenali di mine antiuomo ben forniti: 10,4 milioni di ordigni negli Usa, 26,5 in Russia e 110 (stimati) in Cina.
Sul fronte delle bombe a grappolo invece i numeri sono spaventosi: si stima che in 24 paesi "contaminati" ci siano 440 milioni di mini-bombe inesplose.
(Fonte: Peacereporter.net)
Commenti
Alla radice del problema
Si potrebbe promulgare una legge che vieti in Italia la progettazione e la costruzione di armi, almeno quelle militari, almeno quelle di attacco, almeno quelle di attacco cieco. Siamo o non siamo contro la guerra? Si potrebbe vietarne la esportazione. Si potrebbe in qualche modo limitarne la diffusione.
R. Daneel Oliwav