Per chi non lo sapesse la capitale di Cipro, Nicosia, dopo l'invasione nel 1974 delle forze turche, è divisa in due da pile di barili riempiti di cemento e filo spinato. Da una parte i greco-ciprioti,dall'altra i turchi-ciprioti.
Da venerdì scorso però qualcosa è cambiato: le autorità greco-cipriote hanno iniziato a smantellare le barriere a Ledra Street, una delle vie simbolo della divisione della città. Le ruspe hanno iniziato i lavori verso le 11 di sera, circondate da una folla che applaudiva. Anche se parlare di caduta del muro è prematuro e fuorviante, spiega
Peacereporter.net, non c'è dubbio che si tratta di un gesto di pace, l'inizio, forse, di un nuovo cammino.
"Ora vedremo se i soldati turchi si ritireranno, per capire se il passaggio verrà aperto o no", ha spiegato il presidente cipriota Tassos Papadopoulos durante un vertice a Bruxelles, e dall'altra parte, Rasit Pertev, consigliere speciale del leader turco-cipriota MehmetAli Talat, fa sapere che "il dinamismo creato da questa mossa porteràall'apertura del passaggio".
La situazione di Nicosia è probabilmente unica al mondo: ai lati della città ferve economia e vita sociale, mentre in quella che viene definita "zona cuscinetto", stagna un silenzio tombale. Edifici distrutti e abbandonati, nessuno investe economicamente nella zona e sono pochissimi i negozi. Spiega il proprietario di un'officina: "Non
sono musulmano, ma vorrei poter visitare la moschea come una persona libera, senza dover attraversare mezza città per raggiungere il check-point più vicino. Questa situazione, a metà tra guerra e pace, ti corrode dentro. Impari a conviverci, ma non ti ci abitui mai del tutto".
(Fonte: www.peacereporter.net - Buone Nuove)