Dopo 400 anni, la Virginia e' il primo Stato americano ad approvare una risoluzione dove dichiara profondo "rammarico" per quella che e' stata definita "la piu' orrenda tra tutte le privazioni dei diritti umani e le violazioni dei nostri ideali, avvenute nella storia della nostra nazione".
Oltre a chiedere scusa agli indiani d'America per stermini e trasferimenti forzati da parte dei coloni, il Parlamento della Virginia, con voto unanime, ha anche riconosciuto che l'abolizione della schiavitu' e' stata seguita "dalla sistematica discriminazione e da altre pratiche nei confronti degli americani di origini africane, che affondavano le loro radici nel razzismo, nell'intolleranza e nell'incomprensione razziale".
Nel 1607, a Jamestown, in Virginia, si installo' la prima colonia britannica permanente. Nel 1619 arrivarono i primi schivi catturati in Africa. Anche dopo il 1865, anno dell'abolizione della schiavitu', per decenni la Virginia creo' leggi ad hoc per bloccare l'ingresso dei neri nella vita pubblica e politica del Paese. Ancora negli anni 1950 e 1960 vi erano in Virginia singole comunita' le cui scuole accettavano solo alunni bianchi.
Nel 2003 anche il presidente degli Usa Bush arrivo' a definire la schiavitu' "uno dei piu' grandi crimini della nostra storia", rinunciando pero' a costruire una frase di scuse.
(Fonte: Repubblica)