Diritto alla sessualità

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Secondo la Cassazione rientra fra i “diritti umani inviolabili”, pertanto la perdita o la compromissione, anche soltanto psichica, della sessualità costituisce un “danno esistenziale”, che va risarcito.
La Corte di Cassazione si è pronunciata in merito al caso di Luca C., un ragazzo che nell’estate del ’94, dopo un brutto brutto incidente stradale riportò “una impotentia coeundi per l’invalidità dell'asta virile e l’insufficienza del tono virile, con conseguente sindrome soggettiva ansioso depressiva”.
Starà ora alla Corte d’Appello di Roma decidere l’entità del risarcimento danni che spetta a Luca. Tieni duro.

(Fonte. Repubblica)


Commenti

mamy posso allora portare in giudizio mio marito,che questo diritto me lo ha tolto da anni,e vi assicuro che avere bisogno fisico non vuol dire automaticamente farsi un'amante,non e' nella mia natura e poi,giuridicamente avrei torto,sembrerebbe ovvio chiedersi ?e il divorzio cosa l'hanno istituito a fare,be ,FIGLI,LAVORO,le nostre entrate provengono da un'azienda familiare dove vi lavoro attivamente da 20 anni da separati chiuderebbe,SI LO SO MI MANCA IL CORAGGIO FONDAMENDALMENTE ,NON LO AMO PIU' in 26 anni ha seccato L'amore,e anche io MI SENTO inaridita nell'anima e nel corpo,,be scusate,ma dite che il giorno che ho trovato il coraggio,(vivo a canicatti' ag )si coraggio posso chiedere i danni?CIAO JACOPO,,

Voglio sperare che tale riconoscimento di danni esistenziali legati alla "perdita" della sessualità o all'impossibilità di avere una vita sessuale sana e soddisfacente venga esteso anche a tutte le vittime di stupro e molestia sessuale. Esse infatti (GRAZIE A DIO non tutte, ma purtroppo moltissime) riportano gravi ferite non solo nell'ambito della sfera sessuale (importantissima), ma anche in quella affettiva (profondamente legata a quella sessuale) e in quella riguardante l'intimità (idem), i contatti sociali e le relazioni interpersonali. Ma la cosa forse ancora più grave è che viene loro distrutto il "senso di sé stesse", l'autostima, la voglia e la FORZA di vivere... se questi non sono danni esistenziali, allora non so quali lo siano.
Forse se quei bastardi stupratori di merda (scusate il linguaggio fiorito, ma è l'unico che calzi per "individui" del genere) si ritrovassero a dover pagare una quota di risarcimento danni, ci penserebbero due volte... (purtroppo non ci credo neanch'io: quella è gente che agisce per altri motivi. Si tratta di gente altamente frigida, che odia le donne, e vuole solo ferirle, umiliarle, massacrarle. Per avere la sensazione di essere più forte, di esercitare potere. Un potere che, sotto sotto, sanno di non avere. A livello umano E sessuale. Perché un uomo sano, UN UOMO CHE VALE non odia le donne: le ama! E non farebbe mai del male all'oggetto del suo amore. E non vede il sesso come modo per infliggere un'umiliazione, come mezzo per vendicarsi della sua incapacità di godere. Un uomo normale vede il sesso per quello che è: il reciproco darsi piacere, e dove c'è piacere non c'è dolore. Dove c'è piacere non c'è odio, non c'è violenza.)
Ma anche se questo provvedimento non "curerà" quei bastardi stupratori, almeno verranno riconosciuti il dolore e I DIRITTI UMANI della vittima, che troppo spesso viene "imputata" di essere lei stessa la causa della violenza, di essere COLPEVOLE.

Riguardo al caso di Luca C... ho letto in "Coccole e carezze. Alla radice della virilità" di Elisabetta Leslie Leonelli che, "allenando" il punto L e concentrandosi sulla capacità del nostro corpo di ORIGINARE piacere, persino pazienti che avevano subito amputazioni genitali sono riusciti a provare piacere sessuale, e anche orgasmi (ovviamente senza eiaculazione, ma qui lo sappiamo tutti, no?, che le due cose non devono per forza manifestarsi insieme).

Mamy... se vuoi il mio parere forse dovresti separarti da un uomo così "arido". Tu HAI DIRITTO alla passione, all'eccitazione, alle scosse elettriche che la tensione erotica (ma anche l'amore) ci dà.
Non è mai troppo tardi. Noi donne abbiamo bisogno di passione e di erotismo, abbiamo bisogno di desiderare e essere desiderate. Altrimenti siamo come bellissimi fiori appassiti troppo presto. Ascolta il tuo corpo e sazialo. Se ti trattieni ancora per molto (usando tutti quei "buoni motivi razionali" come scusa per non seguire il tuo istinto corporeo ed affettivo) (forse) finirai per odiare tuo marito e odiare la tua vita. E sarebbe un peccato, perché da quello che leggo mi sembra di capire che sei una donna piena di temperamento e con una grande personalità. Insomma, una donna niente male :-)
Ecco. Ora ho finito. Se il mio consiglio non ti piace, ti chiedo scusa fin da ora, e dimentica di averlo mai letto. È la tua vita, e io la rispetto.

mamy GRAZIE,LO ACCETTO E TI DIRO' CHE E' SUCCESSO ADESSO IO ODIO LA MIA VITA E MIO MARITO PIU' CHE MAI,MA MI ODIO PERCHE' NON HO VOLUTO O NON VOGLIO DECIDERMI O RISCHIARE DI SAPERE COSA POTREBBE SUCCEDERE SE AVESSI IL CORAGGI DI SEPARARMI ,L'AMBIENTE IN CUI VIVO NON MI AIUTA,E SOPRATUTTO HO PERSO PER SEMPRE LA L'UNICO UOMO CHE HO CONOSCIUTO(BIBLICAMENTE) E AMATO ,CHE MI HA FATTO CAPIRE COSA IL MIO CORPO VUOLE E CON QUALE INTENSITA' IO SIA CAPACE DI GODERNE ,SI HO TRADITO INNAMORANDOMI PERDUTAMENTE,LO SONO ANCORA DOPO 5 ANNI DALLA NOSTRA SEPARAZIONE CHE AVVENUTA ANCHE PERCHE' NON HO DECISO A SUO TEMPO LA SEPARAZIONE,ORA PENSO CHE FORSE NON MI AMAVA ABBASTANZA PER REGGERE FUTURI SVILUPPI,MA E' COLPA MIA CHE HO MESSO I MIEI FIGLI INNANZI TUTTO,NONOSTANTE LUI,NONLASCI LA MIA MENTE E IL MIO CUORE MAI A TUTT'OGGI,COMUNQUE SONO UNA DONNA DA NIENTE,GRAZIE PER I TUOI COMPLIMENTIMAGARI CORRISPONDONO AL VERO HO TEMPERAMENTO MA NON ABBASTANZA EGOISMO E CORAGGIO DI PENSARE SOLO A ME,GRAZIE,,CI PENSERO'CERCANDO DI NON ODIARMI,E AVERE CURA DI ME,SONO INGRASSATA DI 20 KG DA QUANDO LUI MI HA LASCIATA ,,,,,,,GRAZIE

Cara Mamy... mi dispiace sentire che stai così male :-(
Posso comprendere perfettamente che, come dici anche tu, l'ambiente in cui vivi non ti aiuta di certo, e posso capire che in questo momento tu ti senta disperata.
Però, ti prego... non odiare te stessa! So che non ci conosciamo affatto, quindi tu ovviamente hai il diritto di pensare: "ma questa cosa vuole da me? che cosa ne sa, lei, della mia situazione?". Il fatto è che io personalmente non posso sopportare che una donna soffra così tanto per via di un uomo. O di diversi uomini. O di una società impregnata di maschilismo.
Non va bene che tu rivolga tutta la negatività su te stessa. Non mi pare che tu abbia fatto nulla di male. Al contrario: ti è stato fatto del male, e ora tu ti rimproveri di non aver avuto abbastanza coraggio per reagire come avresti voluto. Ma a volte le circostanze non lasciano a noi donne la libertà di agire come vorremmo. Quindi non darti nessuna colpa, ti prego. Non hai "sbagliato", ok? È che non avevi scelta. Forse a livello teorico, ma di certo non pratico. Riconoscere che non sei colpevole non è una questione di egoismo, è una questione di GIUSTIZIA. Non ti fustigare per colpe che non hai. E soprattutto, ti scongiuro, non dire mai "sono una donna da niente". E non pensarlo neppure, d'accordo? Nessuna donna al mondo dovrebbe pensare una cosa del genere riguardo a sé stessa. Il fatto che tu lo faccia, mi rattrista molto, perché credo che sia l'ambiente che ti circonda a rimandarti questa falsa immagine di te stessa.
Spero che ci sia una voce, dentro di te, che non si stanchi di ripetere la verità, e cioè che SEI UNA GRAN DONNA, e, da quello che si evince dalle tue righe, SEI UNA BUONA MADRE e sono certa che i tuoi figli pensano SOLO IL MEGLIO di te, e se sapessero che tu a volte ti avvilisci così, ti ricoprirebbero d'amore.
So che in questo periodo buio forse non ti va di sentire queste mie parole, ma dopo una tempesta torna sempre il sole. Va bene essere a terra dopo una separazione, è normale e aiuta ad elaborare il "lutto". Comprensibilissimo è anche l'avere paura del futuro, di quello che la vita ci porterà. Quello che non va bene è odiare sé stesse. Sono sicura che hai migliaia di qualità che ti rendono attraente e desiderabile e scommetto che molti uomini sarebbero pronti ad amarti... però mi sembra di capire che qui il problema è che SEI TU che non sei pronta ad amarti. E forse questa "capacità" di amare te stessa incondizionatamente ti "manca" perché non ti è mai stata trasmessa dall'ambiente che ti circonda. E questa cosa mi fa arrabbiare moltissimo! Non è giusto!
Cerca di smettere di guardarti con gli occhi della "società". Devi imparare a guardare te stessa con gli occhi di un innamorato, o di una migliore amica. Proprio così. Fai finta di essere una tua amica e scrivi una lista con tutte le cose belle che la tua amica Mamy ha. Non sto scherzando, eh. Prendi un foglio, una penna e comincia a guardarti da una nuova prospettiva. Puoi partire dalle qualità esteriori per poi passare a quelle caratteriali. E per ultimo magari potresti prendere in considerazione anche alcune piccole peculiarità o irresistibili stranezze che ti rendono unica. Piccoli vezzi che hai solo tu.

Fai benissimo a dire:"cercherò (...) di avere cura di me". È proprio questo lo spirito adatto. Perché noi donne siamo guerriere (anche se ci definiscono il "sesso debole"). Siamo noi che lottiamo, siamo noi che amiamo fino a consumarci, siamo noi che ci rialziamo ogni volta che cadiamo.
È questo che devi fare: rialzarti.
Rialzati e cammina a testa alta. Come una regina :-)

p.s. non ti preoccupare troppo per i chili: ti giuro che cominceranno gradualmente ad andarsene da soli non appena sarai di nuovo felice.
E anche se non vanno via tutti-tutti: ci sono migliaia di uomini che ADORANO le donne floride a dalle forme marcatamente femminili. Ma spero che questo tu lo sappia già :-)