Questo e' illegale...

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Per protestare contro la nuova legge sulle droghe, ieri pomeriggio circa 200 giovani del "Movimento di massa" antiproibizionista hanno bruciato un enorme fumogeno rosa e poi si sono messi a fumare spinelli davanti a Montecitorio.  I ragazzi cercavano di rassicurare quanti fumano erba:  "Chi comincia con una canna non e' detto diventi presidente di An".


Commenti

Vi giro una comunicazione da parte dell'associazione per la cannabis terapeutica:

Comunicato stampa del 7 febbraio 2006

Oggetto: modifiche alla ''legge sulla droga''

In data odierna è stato approvato alla Camera un provvedimento che modifica profondamente il DPR 309/90 (la cosiddetta legge sulla “droga”). In base alle nuove norme “la Cannabis indica, i prodotti da essa ottenuti, i tetraidrocannabinoli, i loro analoghi naturali, le sostanze ottenute per sintesi o semisintesi che siano ad essi riconducibili per struttura chimica o per effetto farmaco-tossicologico” sono definite come sostanze che “non trovano nessun impiego terapeutico” (Tabella I).

L’Associazione Cannabis Terapeutica sottolinea che tale classificazione è priva di ogni validità scientifica ed in netto contrasto con le più recenti acquisizioni della ricerca.
Da alcuni anni è stato scoperto il sistema cannabinoide endogeno, attualmente oggetto di importanti ricerche in tutti i paesi scientificamente avanzati, inclusa l’Italia. Anche solo questo fatto basterebbe a far definire la Cannabis come “pianta medicinale” di primario interesse, e a incentivare la ricerca sulle funzioni biologiche e sui possibili impieghi terapeutici dei suoi principi attivi e dei loro derivati o analoghi di sintesi.

Ricordiamo che, negli ultimi anni, undici stati USA, il Canada, l’Olanda, il Belgio e altri paesi hanno già reso disponibile la Cannabis per le persone affette da varie malattie e disturbi, e per evitare lunghi rinvii nell’attesa di veri e propri farmaci, persino nella sua forma grezza di infiorescenze essiccate.
Facciamo anche notare che una semplice ricerca su “Medline”, la principale banca dati medica, lista ben 612 articoli sui possibili usi di cannabis/cannabinoidi nella terapia del dolore, e 163 sui possibili usi nella sclerosi multipla. Questi sono solo due dei numerosi campi in cui sono attualmente in corso importanti ricerche. Fra gli altri possiamo citare il glaucoma, le ischemie cerebrali (ictus), i glioblastomi, le epilessie, la sindrome di Tourette, l’osteoporosi, l’obesità, l’artrite reumatoide e altre malattie infiammatorie croniche di origine autoimmune. E questo senza considerare le applicazioni ormai consolidate, e supportate da evidenze incontrovertibili, come quelle contro la nausea e il vomito nelle chemioterapie antitumorali, e la stimolazione dell’appetito nella sindrome da deperimento da ADIS,

L’ Associazione Cannabis Terapeutica giudica l’odierna decisione dei parlamentari come una vera e propria offesa per tutti quei ricercatori italiani che in questo momento dedicano le loro energie sia alla ricerca di base che a quella clinica applicata su cannabis e cannabinoidi, e soprattutto per tutti quei malati che da anni aspettano una risposta alle loro aspettative e avrebbero sperato, come primo passo, almeno un allineamento dell’Italia ai paesi più avanzati.

Prendiamo atto con estremo rammarico del fatto che questa Legislatura, apertasi all'insegna della speranza, con la sottoscrizione di una proposta di legge sugli usi terapeutici della Cannabis da parte di oltre 100 parlamentari di quasi tutti i partiti, si conclude con questa netta e ingiustificata chiusura che certo non contribuirà al buon nome dell’Italia nella comunità scientifica internazionale.

L’Associazione Cannabis Terapeutica nell'esprimere tutto il suo biasimo per tale insensata e irresponsabile scelta annuncia che continuerà con immutato vigore la propria battaglia per la ricerca sugli usi terapeutici della Cannabis e dei cannabinoidi, sperando che la prossima legislatura saprà prontamente e radicalmente rimediare alla brutta pagina che oggi è stata scritta.

Il Presidente
Dott.Salvatore Grasso

... potrei sbagliarmi ma mi domando:
invece di andare a "beccare" qualcuno che ha un po di fumo, meglio se un po di cannabis e fargli una multa "come se andasse in motorino senza casco" ho sentito dire da qualcuno dei promotori, non sarebbe meglio fare , come già fa lo stato, con alcool e sigarette?? tutti sappiamo che fanno più morti degli incidenti stradali ma intanto lo stato ci guadagna, perchè non fanno la stessa cosa con la cannabis? così in un colpo solo via gli spacciatori e non occorre mandare polizziotti in giro a caccia di simpatici, fantasiosi e pacifici fumatori... e poi magari chi tira di coca (e che o c'ha i soldi o è un ladro, e di solito le cose coincidono..) praticamente non gli succede nulla e lì di soldi ne girano.. lapo docet.

ched scusa se ho detto ovvietà o cavolte.

Da quanto tempo si stanno pensando queste idee?
Mi ricordo che agli inizi degli anni '70 (tra l'altro ero in fasce), qualche movimento propose la liberalizzazione delle droghe, e non mi ricordo bene se fecero un referendum, ma credo di no.
Cmq, all'epoca mio padre e diciamo come il 70% della popolazione, additava questi esseri fumanti cannabis come "drogati", o "scansafatiche", e ancora peggio "mangiapane a tradimento".
Ora, con qualche anno di più, ho i miei punti di vista, e trovo pienamente giusto il modello olandese (guarda un po', sempre nord europa salta fuori!): ma utopisticamente parlando, non siamo pronti ad un salto di qualità più mentale che pratico, non lo siamo, fintanto che ci saranno realtà come Cosa Nostra, IGB (come lo chiama Pask) e tante altre pippe burocratiche.
Sono favorevole alla liberalizzazione delle droghe leggere, ma ciò non vuol dire che voglio o che ci saranno più drogati in circolazione: penso semplicemente che se una persona trovasse la disponibilità di un bene (bene inteso come cosa, oggetto, chiaramente), alla fine, non ci fa più caso. Al contrario, ne va in cerca. Figuriamoci poi se è PROIBITA, come lo è qui!
In Italia, troppo indietro!

Le leggi costituiscono la struttura normativa dello stato e ritengo che tutti i cittadini dovrebbero essere molto più preparati sull'argomento. Detto questo vorrei innanzitutto saperne un po' di più sulla validità dei referendum popolari, infatti da ignorante quale sono pensavo che, visto il referendum del '93, non fosse ammissibile una legge che ne capovolga i risultati! (depenalizzazione dell'uso?)
Inoltre penso che in uno stato che voglia definirsi libero, non possono esserci leggi che impongano un punto di vista sugli altri proibendo l'uso di una sostanza che sinceramente non mi sembra sia più "dannosa" (espressione senza senso visto che il danno provocato da qualsiasi sostanza è da intendesi in relazione all'uso che se ne fa) del caffè o di tutta quella linea di prodotti che vengono venduti in farmacia senza ricetta medica, e che, se presi in dosi sbagliate, possono sicuramente provocarci danni molto seri...
A mio parere equiparando eroina e marijuana i signori politici commettono un grave crimine civile, provocando traumi psicologici in migliaia di ragazzi che si vedranno proiettati in ambienti(carceri o comunità) non certo adatti a loro, vittime come tanti di una giustizia sommaria.
Insomma secondo me in questo paese dovremmo imparare ad essere più responsabili delle nostre azioni e smetterla con il perbenismo, ottusità civile e politica.
Impegnamoci, come cittadini, a far diventare "nostro" questo paese, lottiamo contro ciò che ci sembra ingiusto, senza timore e con l'animo sempre volto alla tolleranza e alla comprensione.

Forse puo consolarvi sapere che in Svizzera è stato accettato un referendum propositivo (accompagnato da ca. 110 mila firme) per legalizzare e regolamentare (con relativa imposta da impiegarsi per la prevenzione) l'uso, il commercio e la coltivazione di canapa. Questo perchè lo scorso anno sono stati chiusi diverse centinaia di negozietti che vendevano erba. Erano tollerati ma non legali. Senza scordare che in Svizzera i morti per droga sono una cinquantina l'anno (quelli per il tabacco sono circa 10mila!) Meditate gente. Forse si hanno le leggi che si meritano.