È il caso che tu decida con chi stare: merda o berretta rossa?

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di Jacopo Fo

Merda o berretta rossa era un grido insurrezionale. Voleva dire: ti arrendi al sistema o combatti?
Probabilmente farà ridere molti il fatto che io tiri fuori dal cassetto un vecchio slogan in un momento nel quale il Popolo Progressista sta con il morale sotto le scarpe.
Affronto il ridicolo perché credo che quei pochi che hanno ancora l’uggia di battersi per un mondo migliore (antico vizio) hanno di fronte una sfida irrinunciabile: guarire il Popolo Progressista dall’ondata di pessimismo che lo ammorba.
La maggioranza dei progressisti oggi è sfiancata soprattutto dal fatto che la crisi e le sofferenze atroci che ha portato, han convinto tutti che la situazione è peggiorata (vero!) e che QUINDI il mondo sta andando verso il peggio.
E questo è un dramma epocale, perché se pensi che TUTTO stia peggiorando ti crolla la voglia di lottare. Vedi tutti gli accadimenti come segni di sconfitta, decadenza, perdita di senso e il morale ti scivola sotto i calzini.
Io sono convinto che oggi la situazione italiana sia notevolmente peggiorata. Sono aumentati i poveri, sono diminuiti i servizi essenziali per le persone in difficoltà, c’è in giro molta alienazione, sono aumentate le persone che si rimpinzano di ansiolitici e simili, alcool, droghe, gioco d’azzardo, pornografia, assenza di rapporti umani.
Se si inizia a parlare dell’Italia possiamo dirne male per ore.
E poi ci sono le guerre con i loro orrori indicibili, milioni di profughi, dittature…  
Che schifo!
Cavolo scrivendo queste righe già mi è sceso l’umore.
Merda.
Merda. Merda.
L’unica cosa che ogni giorno mi funziona per tirarmi su dopo aver visto il telegiornale è che comunque 40 anni fa era peggio.
Ma non è un pensiero facile da concepire, ti devi concentrare, devi sforzarti a fare delle misurazioni comparate. Ed è difficile.
Ma è indispensabile.
E se tu hai capito questo la cosa più utile che puoi fare per un mondo migliore è impegnarti a parlare con quelli che sono progressisti, hanno visto i danni tremendi che questo sistema di sfruttamento e violenza produce, ma sono paralizzati dalla convinzione che “va sempre peggio”.
Parrebbe facile riuscirci, perché se mettiamo insieme un po’ di dati indiscutibili si vede proprio che il mondo è migliorato.
La popolazione mondiale dagli anni 60 è cresciuta di quasi 5 volte. Negli anni '60 morivano di fame ogni anno 40 milioni di persone. Oggi ne muoiono meno di 10 milioni. Il numero dei morti per le guerre è più che dimezzato (vedi scheda sotto). Oggi le donne hanno ovunque diritto di voto. Si è dimezzato il numero delle dittature. La vita umana, le possibilità di comunicare, fare impresa, incontrare persone sono aumentate di mille volte. La vita si è allungata dandoci più tempo per capire come funziona il mondo e costruire qualche cosa di buono. E cresce costantemente il numero di nazioni che rispettano i diritti delle donne, degli omosessuali, dei disabili.
Non è mai esistito un altro momento nella storia durante il quale gli esseri umani avessero altrettanto potere, diritti, accesso alla cultura e possibilità di cooperare.
Ma quando mi metto a discutere su questi temi vedo facce che comunicano diffidenza e noia.
Perché siccome anche Obama e Renzi dicono che tutto migliora (grazie al fatto che loro sono al potere) allora se lo dici anche tu diventi subito un filogovernativo amico delle lobbies.
Difficile far capire che si può vedere un miglioramento nel mondo e continuare a essere oppositori radicali.
Difficile far capire che vedere il miglioramento NON vuol dire essere ciechi di fronte alle terribili ingiustizie.
Ma non c’è oggi discussione che sia più importante: se la maggioranza dei progressisti non riacquista speranza, l’Italia resta in questa cavolo di situazione di paralisi.
È fondamentale comprendere che le lotte di milioni di persone hanno dato e continuano a dare risultati straordinari. Stiamo assistendo a un salto di qualità epocale: l’assistenza sanitaria per 100 milioni di statunitensi, l’assistenza sanitaria autogestita dai contadini indiani, il microcredito, il movimento solidale, le cooperative...
E lasciatemi fare un grammo di retorica: centinaia di migliaia di persone hanno dato la loro vita per ottenere questi “piccoli” passi in avanti. Non si può sputare sul loro sangue.
La domanda epocale, dalla quale dipende il futuro di tutti noi è: siamo stati capaci di migliorare il mondo e saremo ancora in grado di farlo?
Il grande movimento del 1968 è partito in tutto il mondo, contemporaneamente, da New York a Milano a Pechino, una bella mattina nella quale un milione di persone sparse per il pianeta si sono alzate dal letto e contemporaneamente hanno detto: se pò fa!
Si può fare.
Ma succederà solo se prendi il tuo vicino di casa, tua moglie o il tuo collega di lavoro, li metti seduti davanti a una tisana di camomilla e gli dici: adesso voglio capire insieme a te dove stiamo andando: merda o berretta rossa?

Non c’è azione rivoluzionaria più potente e urgente.
E prima di provarci preparati!
Ecco un po’ di dati e statistiche:
Non e' vero che tutto va peggio estratto dal libro di Michele Dotti e Jacopo Fo disponibile su www.commercioetico.it

L’Umanità migliora costantemente perché le idee fanno sesso!

E, fondamentale guardati il film Don’t Panic
(Puoi inserire i sottotitoli in italiano)
 

Guerre negli anni ‘60
1896 - Guerra di indipendenza del Kenia contro la Gran Bretagn
1954-62 - Guerra di indipendenza in Algeria contro la Francia
1954 - Intervento USA in Guatemale
1956 - Guerra del Canale di Suez (Inghilterra, Francia e Israele alleati contro l'Egitto-seconda guerra arabo-israeliana)
1956 - Invasione sovietica dell'Ungheria e della Polonia per soffocare le insurrezioni popolari
1957-60 - Guerra fra Honduras e Nicaragua
1959-75 - Guerra del Viet Nam contro le truppe americane
1960 - Guerra fra Paraguay e Argentina
1961-75 - Guerra nel Laos contro le truppe americane
1962 - Guerra fra India e Cina per i territori di confine
1963-1991 - Guerra di liberazione dell'Eritrea contro l'Etiopia
1962-63 - Guerra fra Haiti e la Repubblica Dominicana
1963-74 - Guerra di indipendenza della Guinea dal Portogallo
1963-67 - Guerra di indipendenza dello Yemen del Sud dalla Gran Bretagna.
1964 - Intervento USA a S.Domingo
1962-74 -Guerra di liberazione del Mozambico e dell'Angola contro il Portogallo
1965 - Guerra fra India e Pakistan
1965-93 - Guerra civile nel Ciad
1966-90 - Guerra di indipendenza della Namibia contro il Sud Africa
1967 - Guerra "dei 6 giorni" (terza guerra arabo-israeliana)
1968 - Invasione sovietica della Cecoslovacchia
1969 - Scontri fra Cina e URSS sul fiume Ussuri
1969 - Guerra fra Honduras e Salvador
1969 - Guerra fra Uruguay e Argentina.

Di queste la guerra d’Algeria, quella del Biafra e quella del Vietnam hanno causato, da sole, più di 5 milioni di morti. Il doppio dei morti di tutte le guerre combattute tra il 2000 e il 2010.
Nel 2014 i morti nel mondo per guerre e terrorismo sono stati 180mila. Per i dati sulle guerre dopo il 1945 clicca qui