"Quando compri, voti. I consumatori esprimono un voto per ogni prodotto che scelgono e segnalano alle imprese i comportamenti che approvano e quelli che condannano. L'acquisto può trasformarsi in un sostegno alle forme produttive corrette o in un ostacolo alle altre".
(Padre Alex Zanotelli, missionario comboniano)
Dopo il successo delle scorse cinque edizioni, con più di 150.000 copie vendute, esce la nuova Guida al Consumo critico 2012 a cura del Centro Nuovo Modello di Sviluppo coordinato da Francesco Gesualdi.
Il sistema si sforza di convincerci che il consumo è un fatto privato che riguarda solo noi, le nostre voglie, il nostro portafogli. Ma non è così: riguarda l'intera umanità, perché ha conseguenze sulle risorse, sull'energia, sui rifiuti, sulle condizioni di lavoro. E se compriamo alla cieca rischiamo di renderci complici dei peggiori misfatti.
Ecco l'importanza del consumo critico, che consiste nella scelta dei prodotti non solo in base al prezzo e alla qualità, ma anche alla loro storia e al comportamento delle imprese.
Scegliere in maniera critica che cosa consumare significa votare ogni volta che facciamo la spesa.
Ma per scegliere bisogna informarsi. Perciò questa "Guida" è la compagna inseparabile del consumatore critico, lo strumento che porta sempre con sé per sapere come si comportano Nestlé, Coca-Cola, Del Monte, Barilla e tante imprese che incontriamo al supermercato.
Consumatore informato, consumatore sovrano.
Dal 1985 il Centro Nuovo Modello di Sviluppo lavora per mostrare che in realtà vendere e comprare non sono atti banali e innocui ma hanno un fortissimo impatto, e non solo economico.
La Guida al Consumo Critico, cataloga e incrocia le informazioni raccolte dal Centro Nuovo Modello di Sviluppo sul comportamento delle imprese fornendoci dati, mediante tabelle riepilogative e una simbologia rinnovata, per una rapida consultazione.
Oltre 2000 prodotti esaminati e censiti in base alle variabili: trasparenza dell'impresa, abuso di potere, responsabilità verso il Sud del mondo, sicurezza e diritti dei lavoratori, rispetto per l'ambiente, connessioni tra azienda e industria bellica, sostegno a regimi dittatoriali nei paesi oppressi, ricorso a paradisi fiscali, rispetto della normativa per la tutela del consumatore, rispetto per gli animali, eventuali campagne di boicottaggio o di pressione già attivate verso l'impresa.
Lo scopo non è la mera denuncia ma l'offerta di un alternativa: uno strumento di acquisto consapevole e responsabile per incidere da protagonista sulle dinamiche economiche globali.
La prima Guida al consumo critico uscì a metà degli anni Novanta, l'attenzione di allora era concentrata solo sulle imprese: l'intento del Cnms era quello di sensibilizzare i consumatori per indurre le aziende a modificare i comportamenti sui temi che all'epoca erano ritenuti più urgenti: squilibri Nord-Sud, diritti dei lavoratori, corsa agli armamenti. Oggi il ventaglio delle emergenze si è allargato ad altri temi e comprende la crisi delle risorse, l'eccesso dei rifiuti, l'esproprio dei beni comuni. Per questo l'atteggiamento critico deve essere esteso fino a mettere in discussione l'intero stile di vita, passando da un consumo critico ad un consumo responsabile. E per venire incontro a questa urgenza la sesta edizione si apre con una nuova parte che dà consigli a tutto tondo su ciò che bisogna fare per consumare in maniera responsabile.
Su CommercioEtico.it la nuova Guida al Consumo Critico ha il 10% di sconto (fino al 20/10/2011)