Guerra con i figli adolescenti

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Oggi farò felici i lettori reazionari del Fatto ammettendo un grosso errore combinato da buona parte di noi progressisti. Abbiamo sbagliato qualche cosa con i nostri figli. Erano piccoli e meravigliosi, dolci, amorevoli, creativi. Li abbiamo cresciuti liberi e forti, abbiamo insegnato loro a ragionare in modo indipendente, abbiamo rispettato le loro opinioni, abbiamo sollecitato la loro mente parlando sempre in modo aperto di tutti i problemi. Abbiamo ammesso i nostri errori e i nostri limiti rinunciando a far finta di essere perfetti. Abbiamo fatto il meglio che abbiamo potuto…
Poi, quando sono diventati grandicelli, i nostri pargoli, si sono in molti casi rivoltati contro di noi con una durezza selvaggia. E tu ti trovi lì, in preda ad angosce e paure potenti e soffri come un cane cercando di ricostruire un rapporto.

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Commenti

lo Scoutismo, quando viene fatto come si deve:

Jacopo Fo suggerisce che l’Italia ha bisogno di Scoutismo?

Davvero molto interessante, ho 24 anni e penso che tu abbia ragione, almeno in parte. Molti ragazzi finiscono per avere poca stima di sè per via di tutte le occasioni mancate di dimostrare le proprie capacità, oppure finiscono per sopravvalutarsi e poi rimanerci male.
Lo scoutismo può essere una pezza al problema, soprattutto quando fatto con convinzione e cognizione di causa, ma penso che bisognerebbe cercare di moltiplicare le occasioni di iniziativa, anche nella vita quotidiana.
Io sperimento tutti i giorni la duplicità del vivere in una città di 25 mila persone ma in una casa dove fortunatamente i nonni sono riusciti a salvare un pezzetto di terra per fare l'orto dalla cementificazione selvaggia tipica dei nostri tempi, e vedo che anche solo avere dei parenti che lavorano in casa nelle piccole cose,come nel giardinaggio o nell'orto,è di fortissima ispirazione per me.
Il problema spesso è trovare un gruppo di persone che condividano una determinata voglia di fare, e bisogna cercare di non farsi schiacciare da questa difficoltà e da tutte le altre imposte dalla vita quotidiana.
Come dici tu è bene partire dal piccolo,seminare piccoli semi di speranza perchè un giorno con un pò di fortuna diventino imponenti alberi ombrosi, senza farsi spaventare dal fatto che molti di essi potrebbero non nascere o peggio ancora morire da piccoli.
In una parola, coraggio, di mettersi in gioco, danzare nella vita senza esserne passeggeri passivi che si fanno trascinare; e speranza, acqua fondamentale che permette al seme del coraggio di crescere e prosperare. E per questo bisogna essere disposti all'accettazione degli altri e dei loro punti di vista, anche se dolorosi e spesso contrari ai nostri, senza dover per forza giudicarli subito sbagliati o negativi. E quindi comprensione, anche, con un pichzzico di pazienza che non guasta mai.
Guida da solo la tua canoa, uno degli insegnamenti più belli che lo scoutismo mi abbia lasciato, nonostante io abbia lasciato lui nel pieno della mia ribellione adolescenziale.
Cavoli, mi pare di star scrivendo un libro per mammolette new age, come magari io stesso sono, ma mi pare un pò la ricetta che cerco di sperimentare ogni giorno basandomi anche sui consigli di Jacopo, che apprezzo molto e che spesso mi aiutano. E devo dire che anche solo aver esposto la mia idea da caccoletta qui oggi mi sta piacevolmente solleticando il midollo spinale, perchè mi ha aiutato a riflettere sul tema. Grazie di tutto il solletichio che mi procuri Jacopo, ti farò una statuetta se riesco entro luglio, che una statua poi è un casino portarla in treno :D