Chi ha fatto i soldi con la crisi economica dopo averla provocata, è colpevole?

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Michael Moore ha cercato di arrestare i dirigenti delle maggiori banche e istituzioni finanziarie Usa. Nel suo ultimo film, Capitalismo, una storia d’amore, lo vediamo circondare i palazzi della finanza con un nastro di quelli usati dalla polizia americana, con su scritto “luogo del crimine”.
La storia è molto semplice, a partire dagli anni ’80, Reagan, eletto con l’appoggio delle lobby finanziarie, inizia a smantellare i sistemi di controllo sui prestiti erogati dalle banche. In questo modo una banda di speculatori ottiene cifre colossali senza dare garanzie e li usano per giocare in borsa. Quando guadagnano sono felici, quando ci perdono falliscono le banche. Più di mille banche Usa chiudono quando la bolla speculativa degli anni ’80 scoppia.
La banda Bush affida direttamente il controllo del sistema finanziario Usa a uomini di organizzazioni come la Goldman Sachs che danno il via libera all’abbattimento di ogni regola. Iniziano così speculazioni a dir poco folli, e milioni di americani vengono convinti a ipotecare la propria casa in vista di guadagni milionari (http://www.ilfattoquotidiano.it/2010/10/23/il-primo-nemico-dell’umanita/73205/). Le banche riescono a vendere prodotti finanziari spazzatura, cioè la gente ipoteca la casa per comprare i titoli di credito di persone che hanno comprato una casa senza avere i mezzi economici per farlo. Sostanzialmente la stessa cosa che in italia si è fatto vendendo alle vecchiette i titoli sul debito argentino, sul debito della Parmalat eccetera.
Poi anche questa seconda bolla finanziaria scoppia e iniziata la crisi mondiale degli anni ’80.
Il governo Usa e molti governi di altri paesi sono allora intervenuti (sollecitati dalle lobby finanziarie) per salvare le banche tirando fuori centinaia di miliardi di euro.
E i manager delle grandi banche hanno brindato distribuendosi premi per miliardi di euro.
Intanto sono iniziati i tagli ai servizi sociali in tutti i paesi industrializzati. Il debito degli stati minaccia infatti di far crollare completamente l’economia mondiale.
E se volete un parere spassionato non ce lo possiamo permettere.
Se poi vuoi approfondire le tue conoscenze sulle brutture del capitalismo selvaggio vedi il video (sottotitolato in italiano) Debtocracy, Debitocrazia, (versione sottotitolata in italiano http://www.youtube.com/watch?v=mpNGYoXzMRc) .
Sostanzialmente racconta che un debito pubblico può non essere pagato ai creditori se essi sono contemporaneamente anche i corruttori e i lobbisti che hanno contribuito a crearlo con mazzette, complotti, manipolazioni, vendendo ai governi che si indebitano armi o altri generi non necessari al benessere del popolo.
Bush ha fatto esattamente questo quando ha conquistato l'Iraq, ha invalidato l'80% del debito iracheno contratto da Saddam... E pure l'Equador lo ha fatto contro orde di speculatori nordisti... Quindi, dicono i nostri amici greci, perché dovremo pagare noi?


Commenti

caro jacopo,
credo nella contingenza dell'approccio e nella sostanziale sprovvedutezza di chi ci guida, capisco che il sistema attuale sia molto complesso, ho pure dato qualche esame di economia, eppure ogni volta che cerco di approcciarmi alle sue leggi, cado sempre dalle nuvole...il tutto mi sembra costruito in modo da rispondere alla contingenza appunto, mai in modo da dare stabilità e benessere, almeno materiale, alle persone, perché quueste non sono il suo fine, sono un semplice mezzo, delle cose, degli oggetti. andando nel dettaglio tutta la scienza economica attuale è un mucchio di leggiucole basate su una matematica improbabile (eccetto alcune leggi tipo quelle di nash con le dinamiche dominanti che guarda caso smentiscono radicalmente ciò che diceva uno dei padri dominanti del sistema attuale, adam rovinaglobouccidiuomo smith, come accennavo in un altro mio vecchio commento)e di grafici che per lo più sono privi di senso per ciascuno di noi, eppure sono così importanti da dirci letteralmente come vivere, di più se possiamo permetterci di vivere, in un mondo dove lo stesso concetto di sopravvivenza del singolo e della specie, potrebbero avere già tutte le soluzioni possibili (per esempio lo sai che hanno scoperto un enzima che fa ringiovanire? è la telomerasi, cerca pure su internet). leggendo il tuo bell'articolo di oggi poi, la prima cosa che mi viene in mente è: assurdo...tutto ciò è assurdo, possibile che dobbiamo sottostare a realtà talmente inconcepibili? possibile che perché alcune persone malate e schiave dei soldi possano averne sempre più(la psichiatria qualche volta qualcosa fa di buono, sempre più medici infatti iniziano a considerare l'ossessione da denaro una vera e propria patologia al pari antisociale delle psicosi in fase acuta peggiori, vedi vittorino andreoli 'il denaro in testa'), mentre c'è un intero mondo che muore di fame? banale la mia osservazione dirai. e avresti ragione...
ma se fosse tutto più semplice? a mio avviso noi dobbiamo costruire una società in cui, innanzitutto l'economia debba esser non la regina sadica delle nostre vite, ma la serva dell'uomo, cioè la scienza che garantisca il benessere fisico e cerchi di soddisfare il più possibile i nostri desideri (è noto che siamo un misto di bisogni e desideri), quindi dovrebbe avere un ruolo talmente scontato e universalmente garantista da passare praticamente inosservata dall'agenda politica in modo tale che la politica si possa occupare, chessò,andiamo di fantasia? per esempio come sviluppare programmi scolastici con cani in ogni classe a livello globale, come diceva un vecchio post di cacao? ma il vero passaggio essenziale è che noi dobbiamo costruire un'economia che sia RELAZIONALE. a livello accademico, dalla fisica, alla sociologia, dalla medicina alla psicologia, la categoria della relazione è fondamentale: in pratica tutto è relazione, un esempio? un cervello non esiste isolato mai, i cervelli si connettono l'un l'altro e con l'ambiente come fanno i computer (se vuoi approfondire intelligenza sociale di goleman)e più due cervelli sono in sintonia, cioè più si riconoscono tramite l'empatia reciproca come esseri umani dotati di sentimenti, più i loro 4 tipi di onde cerebrali che riusciamo a monitorare sono armonici, e guarda caso quando c'è amore sono pressoché identici. questo ci dice che è nella relazione che noi costantemente viviamo l'esperienza della vita ed è nella relazione sana che diamo il meglio, riceviamo il meglio, insomma viviamo il meglio. allora dobbiamo fare in modo di trasportare queste verità nel mondo economico e siccome ogni tipo di economia si basa sullo scambio, dobbiamo, io derei, sacralizzare lo scambio, innanzitutto non oggetivizzandolo tramite l'uso di un mezzo totalmente privo di valore intrinseco e totalmente relativo come unità di misura e quindi inaffidabile per definire il valore di un bene, come la moneta (una porsche dovrebbe valere miliardi di volte meno anche di una singola mela), e poi soprattutto vedere dietro ogni bene la fatica di chi l'ha prodotto, ma riconoscerne anche la genialità, e quindi comprendere il reale valore del bene stesso, proprio perché dietro c'è una storia di vita (in un certo senso proprio quello che cerca di fare il commercio equo e solidale, per esempio, con tutte le informazioni che ci stanno sui progetti di produzione). solo così a mio parere si potrà costruire un'economia realmente etica e che sia reale garanzia di una società sana, perché si riconosce il bene come frutto della fatica e del genio del prossimo che è il nostro stesso impegno e la nostra stessa creatività. la tua economia del regalo è talmente semplice e nel contempo talmente geniale che tutti la possono comprendere se si accompagna gradualmente alla meta, finché cioè tutti non comprendono l'etica di fondo e il valore della relazione, con le monete alternative come hai proposto oppure col metodo delle banche del tempo...si potrebbe partire nelle piccole comunità o da UNA piccola comunità, sempre che non sia l'intera grecia a sperimentare (alché sarebbe interessante un permanenza per qualche tempo in suolo ellenico), grecia che dovrebbe fare come l'islanda che ha nazionalizzato tutte le banche dicendo a creditori che non avrebbe più pagato nessuno. insomma una strada altra è necessaria e mi sarebbe sinceramente piaciuto partecipare a questa settimana ad alcatraz, e sono pronto a qualsiasi tipo di confronto...in realtà non ha importanza il tipo di economia che svilupperemo, ciò che conta è che noi una cosa non possiamo fare: smettere di provare emozioni...possiamo pensare irrazionalmente, persino non pensare con un poco di sforzo, ma non smettere di sentire, anche la noia è una percezione, persino il vuoto è sentire, infatti si sta di merda, è la merda peggiore il vuoto perché priva di senso tutto, ma è comunque sentire... ecco, se l'economia viene venduta come scienza per darci la felicità, allora deve garantire a tutti mangiare, bere, un tetto in classe A, un mezzo di trasporto (anche pubblici purché efficaci), un sanità, una scuola e tutto il resto, perché solo con queste forme di STABILITà si può scrivere la divina commedia, se no il resto son solo chiacchiere, quando stai per morire per una qualsiasi causa imputata al sistema, allora fanculo il sistema, è tempo di cambiare e di pensarne un altro. scusa la spataffiata, ma spero di essere stato più chiaro delle altre volte.

un abbraccio,
nino