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I 72 saggi di Alcatraz e i 200 mila abitanti di questa comunità web di claun sono lieti di sapere i fatti tuoi e di darti consigli. Non aspettavamo altro!
Se vuoi sapere di più di come funziona il tutto vedi la presentazione di questa concretizzazione fenomenale della generosità e dell'intelligenza di massa.
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Ricevere un ragalo fa sempre bene. E se sono due ancora meglio.

NELLO SPAZIO AI COMMENTI A QUESTO TESTO SCRIVI QUAL'è IL TUO PROBLEMA O QUELLO CHE VORRESTI SAPERE.
SE POSSIAMO RISPONDIAMO.


Commenti

Mi vergogno un pò ad essere il primo a rispondere a questa offerta regalo. Probabilmente tutti gli altri stanno smaltendo i pranzi natalizi in modo diverso che non davanti ad un PC.

Credo anche di non riuscire facilmente a trovare qualcosa di pari valore per ricambiare una consulenza-regalo di un "esperto".

Entrare in contatto con qualcuno di voi sarebbe già motivo di gioia, vanto e soddisfazione per me, indipendentemente dall'eventuale esito di una consulenza.

Il mio problema direi che è sentimentale/esistenziale e riguarda l'argomento classico del riuscire a capire una donna/le donne.

Come funzionerebbe, dovrei spiattellare i miei fatti privati in questo blog? Potrei anche farlo, entro certi limiti, questo account è anonimo. Attendo una risposta per sapere come regolarmi.

Complimenti e buon Natale!
In effetti per ottenere una consulenza sentimentale dovresti raccontarci un po' qual è il problema. Cambia i nomi magari ma entra nei particolari così possiamo consigliarti meglio. E non solo consigliarti. Se possibile potremo anche aiutarti concretamente (serenate, feste, cortei amorosi eccetera).
Sono in trepitante attesa!
ciao.

Rieccomi, ho avuto qualche impegno natalizio con i parenti.

Racconterò la mia storia, un pò da lontano.
Sono cresciuto come un ragazzino timido, spesso con giochi solitari (sono figlio unico) e davanti alla TV.
Nel corso del tempo mi sono reso conto di molte cose che mi hanno cambiato, e che mi hanno reso un essere più socievole, e diciamo "umano".
Nel frattempo però il tempo è passato, ora sono sulla trentina ma mi sento ancora un principiante nella vita.
Ogni tanto una ragazza mi apre gli occhi e mi fa vedere cose che prima non avrei mai immaginato.
Ebbene chiamiamo Vera una di queste ragazze, una delle persone che più ha influito nella mia vita. Spiritualmente intendo.
Il fatto è anche che io con lei, provandoci, ho già fatto molti dei possibili errori che si possono fare con una donna, per cui da questo punto di vista la situazione sarebbe un pò da risollevare. Cioè mi sono proposto in modo piuttosto freddo.
Una volta le ho detto più o meno che siamo entrambi soli per cui dovremmo metterci insieme, e mentre lo dicevo neanche la guardavo perché eravamo in macchina e stavo guidando.
Insomma l'anti-romanticismo.
E' chiaro che questo è il mio problema, naturalmente lei è molto più avanti di me ed io non sono capace, non sono caloroso, ci sono troppi atteggiamenti di insicurezza che mi porto dietro dal mio passato.
Comunque Vera non mi ha mai detto un no secco e mi frequenta comunque volentieri.
C'è una grandissima confidenza fra noi due, ma i saggi dicono che questo è perché ormai il nostro rapporto è sfociato in profonda amicizia e tale è destinato a rimanere. Il che non sarebbe neanche male, per carità, me ne posso fare una ragione e avere comunque una grande amica, ma i miei problemi sarebbero comunque rimandati alla prossima occasione.

Ebbene io la situazione la vedo così: credo di aver capito molte cose nel corso degli eventi, per cui sto cercando di non rifare gli stessi errori, sto cercando di lavorare su me stesso per riuscire a propormi nel modo giusto, per rendere più evidente la mia "anima" nascosta.
Ecco forse da questa consulenza sentimentale posso avere delle semplici idee, degli spunti, o degli esempi di come potrebbe essere un "corteggiamento ideale", o come fare a creare una atmosfera giusta, in modo che io possa rendermi conto meglio a cosa devo mirare a livello pratico. Oppure, perché no, consigli più interiori per migliorare come persona, per arricchire la mia anima, perché i fatti pratici passano poi in secondo piano.

Naturalmente la cosa non è tanto facile perché devo un pò ribaltare l'immagine freddina che finora le ho dato di me.
Fra qualche giorno Vera torna da un lungo viaggio. Questa potrebbe essere l'occasione per accoglierla in modo diverso.
Per ora mi farmo qua, dimmi te se devo dilungarmi in altri particolari o informazioni.

Ciao,

sono un po' di corsa, ma leggendo mi sono subito chiesto:

"Ma Markk vuole stare o no con Vera"?

Se punti a quello veramente non "accontentarti" della "profonda amicizia"!!

Non sto dicendo che l'amicizia vale meno, ma è un qualcosa di diverso che si basa su qualcosa di diverso... quali sono i tuoi sentimenti alla base?

Prendi coscienza di quelli, altrimenti è come voler costruire una casa senza fare le fondamenta!!

questo è solo il passo numero uno, sono sicuro che gli altri ti sapranno consigliare mille modi romantici di conquistare Vera.

In bocca al lupo!!

Dunque, ho incontrato Vera la prima volta alcuni anni fa.
Mi ero follemente innamorato, ma per vari motivi, e perché non ho avuto nessuna consulenza in regalo :-) la cosa non è andata in porto, ed ho avuto una delusione molto grande.

Recentemente, dopo un pò che non ci sentivamo, ci siamo rivisti quasi per caso. La situazione adesso è diversa da quella di una volta.
Io sì, voglio stare con Vera, però se mi chiedi se sento la sua mancanza ogni singolo minuto che non ci vediamo, se il cuore mi va su di giri quando è nelle vicinanze, ebbene no, adesso non più.
Ma accidenti, per me Vera è sempre una ragazza fantastica, non ce n'è come lei. La situazione è questa.

Caro Markk, ho  letto attentamente la tua storia , come pure i pareri interessanti  che finora ti  sono pervenuti ed ai quali aggiungo il mio che ti propongo consapevole dei limiti oggettivi che questo possa avere perchè ovviamente  le notizie che dai   consentono di farsi un'idea di massima sulla tua personalità e quindi cercherò di propormi con il massimo tatto e rispetto che mi è possibile  nei tuoi confronti .

Tu dici: "Sto cercando di lavorare su me stesso per riuscire a propormi nel modo giusto per rendere più evidente la mia anima nascosta". Con questa frase in fondo sei tu stesso ad individuare il cuore del problema : la tua difficoltà a proporti per quello che realmente sei, nella tua vera e autentica essenza .

E' come se una parte di te prevaricasse la tua autentica personalità , vorresti proporti in un certo modo  ma  stranamente scegli il momento meno opportuno e ottieni  il risultato opposto da quello che ti eri proposto.

In te appare una dualità, è come se la tua parte " fredda" sovrastasse e sulla tua parte "calda" in modo tale da impedire a quest'ultima di esprimersi .

Ognuno di noi è chiamato a lottare con questa dualità e ognuno di noi può incontrare difficoltà più o meno superiori a seconda di quanto una delle due prevarichi sull'altra o se si equilibrino fra loro.

Io credo che la nostra parte autentica, il nocciolo di noi stessi, risieda nel nostro lato "caldo" il lato del cuore. Certo siamo anche quelli della parte " fredda" del calcolo razionale, questo aspetto non va disconosciuto .

Ma se lasciamo che questo aspetto ci prevarichi  da questo ne veniamo annichiliti e  gli altri avvranno oggettivamente grandi difficoltà ad amarci.

Quindi quello che ti propongo è questo: Se ti riesce cerca di  trovare un momento di silenzio interiore non per ascoltare i  pensieri della mente ma per ascoltare i pensieri  del cuore  e accogli i suoi suggerimenti, e poi se ti va prendi carta e penna e scrivi a Vera quello che ti viene spontaneo.

Lasciati andare in semplicità, con tutta la tua umanità , scoprirai un aspetto di te stesso meraviglioso .

Quello che ogniuno di noi è e può diventare , è semplicemente stupefacente, e tu non sei da meno .

Se ti riuscirà di far pervenire a Vera i pensieri del cuore,  lei avrà modo veramente di conoscerti nella t ua completezza.  Poi andrà come dovrà andare.

Riconoscerti ed accettarti o non accettarti per quello che sei sarà un problema di Vera, ciò che conta è che acquisirai la consapevolezza di esserti giocato le tue carte al meglio, sopratutto non avrai il rimpianto di non essere riuscito a giocartele tutte.

Questo  ti consentirà gradatamente di acquisire ulteriore consapevolezza delle tue enormi potenzialità.

Immagino le tue difficoltà , ma ce la puoi fare Markk, devi crederci, io se lo accetti sarò animicamente al tuo fianco.

 Un grande abbraccio, ed il mio augurio:  "Luce su di te".                      Idio

 

condivido i consigli che ti ha dato idio e la domanda di Giacomino.
cerco di aggiungere un'osservazione.
Tu hai già capito tutto il problema e lo descrivi in modo credibile.
Quel che ti manca è la spinta a cambiare.
Un suggerimento: che ti succede se ti immagini fare qualche cosa di pazzesco tipo inginocchiarti davanti a lei in un bar e dirle che sei stato un cretino a dirle che dovevate mettervi assieme perchè eravate soli e dirle che invece la ami?
Perchè ho il sospetto che tu ancora la ami e hai solo sopito il tuo sentimento...
L'amore è così, può essere soffocato.
La mia domanda è se riesci a trovare il gusto di compiere un'azione folle. Il gusto di immaginare che faccia farà lei e come tu ti sentirai emozionato.
Provare a farlo come se fosse una medicina da prendere.
Se tu riesci a immaginare le sensazioni enormi che sentiresti forse avresti desiderio di viverle veramente. Il gusto dell'idea di compiere atti emozionanti e stupefacenti credo che sia la molla per buttarsi nella vita. Se c'è una possibilità con lei lo saprai solo se hai il coraggio di divertirti a rompere i tuoi schemi. Se lo fai hai una sensazione così forte che poi vorrai rifarlo e avrai inserito un seme di evoluzione nella tua vita.
Io almeno ho fatto così. Ho riflettuto sulla mia goffaggine e paura e ho deciso di provare a uscire dagli schemi, di ascoltare l'istinto, l'ispirazione, la voce del cuore, o come vuoi chiamarla, e di provarci, fregandomene solo relativamente dei risultati. Quando ho avuto il coraggio di buttarmi poi mi sono sentito soddisfatto anche se lei mi aveva rifiutato. Innanzi tutto una persona che vede che hai il coraggio dei tuoi sentimenti, se non è stupida, ti rispetterà per questo e si rafforza la possibilità di un rapporto schietto e profondo. E poi la sensazione in sé di buttarsi nell'acqua della vita usando il trampolino è vivificante e esaltante. Adrenaline, dopamine...che vanno in circolo. VITA VERA!
Mi ricordo di una ragazza che mi piaceva molto e che ero riuscito a agganciare proponendole di insegnarle a leggere i tarocchi (indecente!). Lei arriva all'appuntamento con un'amica e io capisco che non c'è trippa per gatti.
E allora ho reagito buttandomi e spiegando il significato della carta numero 4, (l'Imperatore, la scelta di agire) le ho detto: "E' chiaro che io ti ho proposto di insegnarti i Tarocchi solo perchè sei di una bellezza scioccante."
Evidentemente lei e l'amica ebbero un sussulto perchè le avevo stupite dicendo la verità e rompendo lo schema nel quale tutti sapevamo come stavano le cose ma non si diceva.
Poi lei non era per niente interessata a me e la cosa è finita lì.
Ma quando hai il coraggio di scoprirti, di giocare, resta comunque che hai compiuto un gesto importante. E spesso te ne accorgi dal fatto che in qualche modo una rete empatica di coincidenze continua a tenerti legato alle persone con cui hai avuto un rapporto intenso.
Anni dopo entrando in una libreria ho trovato questa ragazza che faceva la commessa. Abbiamo chiacchierato per un po' e mi ha fatto piacere scoprire che lei serbava un ricordo divertito delle due ore che avevamo passato insieme.
Le lasciai il mio cellulare e anni dopo ancora lei un giorno mi telefonò per sentire se ci potevamo incontrare. Per tutta una serie di casi poi questo incontro andò a monte. Comunque la sensazione che in qualche modo c'era tra noi del feeling mi ha fatto piacere...
Spero di averti dato l'idea di quel che voglio dire...
E spero ti possa essere utile.
Un abbraccio
buon anno

Direi che hai reso l'idea e che hai ragione. Quello è lo spirito con cui dovrei prendere le cose. Forse certe volte non sarà facile, ma è la mentalità giusta.
Con questo post mi hai dato nuovi spunti e punti di vista, ed è quello che cercavo. Non ne sono mai sazio.
Ringrazio anche gli altri che sono intervenuti.

Palletta

buonasera a tutti i cervelli di questo blog,

vorrei un parere sulla situazione che sto vivendo, convivo con una donna con cui divido tutto ciò che si intende "vita di coppia". Tutto tranne il sesso.

Lei ha sempre sostenuto di essere bisex mentalmente,e di amarmi profondamente ,per quanto riguarda il sex però solo con un uomo,questioni di chimica ormonale...

Adesso si è innamorata anche di un uomo,dal quale desidera avere figli (tra di noi se ne parlava pensando alla fecondazione artificiale).

Sostiene che il suo amore per me non è cambiato,per essere felice ha bisogno di tutti e due,vorrebbe andare a vivere in due appartamenti comunicanti,di giorno vita in comune di notte però...loro due ed io nel mio lettino.

Qualcuno/a ha già vissuto situazioni del genere?

Purtroppo io bisex non lo sono, ed amo lei soltanto, non ho voglia di buttarmi nel letto con loro e penso che lei non lo voglia assolutamente.

aspetto trepidante un consiglio,una parola gentile,oppure anche  un insulto alla mia stupidità....accetto qualunque responso.

Grazie comunque.

Cara Rafflesia
i nostri consulenti matrimoniali hanno dovuto sudare parecchio per fornire un vaticinio sul tuo problema che di certo è molto complicato.
Innanzi tutto c'è una coppia che però evita rapporti sessuali. Il che non è poi così raro. Molte coppie si costituiscono escludendo il sesso o limitandolo in modo che sia quasi inesistente.
Ma qui nasce un primo problema: da quel che ho capito mi sembra che la scelta della castità non sia ugualmente condivisa da entrambe. Parrebbe che tu saresti interessata a incontri sessuali mentre lei non lo è.
Poi viene fuori che lei ora è innamorata di un uomo e vuole avere figli.
La trama si infittisce.
La prima osservazione che mi viene è che si tratta di un rapporto squilibrato. Nella vostra convivenza ci sono motivazioni e interessi diversi.
Forse lei ha scelto una vita di coppia casta con una persona dello stesso sesso per appagare un bisogno di comunicazione, empatia e condivisione che con un uomo difficilmente potrebbe trovare, potrebbe trattarsi di un rapporto di amore amicale, una cosa bellissima ma strutturalmente diverso da un amore sensuale che prevede anche la sessualità. Che invece, intuisco, c'è tra lei e questo uomo.
Trovo anch'io che un tuo ingresso nel talamo di loro due creerebbe solo casino.
Mi sembra che la possibilità del vostro rapporto di crescere sia nella possibiltà di riequilibrarlo.
E' chiaro che se lei continua a essere il tuo bersaglio sessuale mentre lei ne ha un altro non può essere una storia pienamente soddisfacente per te.
Le soluzioni mi sembrano essere sostanzialmente 2. O tu interrompi il rapporto perchè non reggi la conflittualità e sofri troppo per il rapporto tra loro due (lei dà a lui qualche cosa che non vuol dare a te) oppure tu continui a convivere con lei e a godere di questo rapporto e delle sue enormi potenzialità, decidendo però di avere storie sessuali con altre donne. Lei ha le sue storie sessuali, tu le tue, siete in pareggio, avete la mente sgombra da contrasti e squilibri che minerebbero la vostra intesa e il piacere di convivere.
Penso che questa sarebbe la soluzione migliore anche se non facile.
Al contrario credo che sarebbe duro per te vivere con lei e crescere con lei suo figlio, rinunciando al sesso mentre lei lo fa con un altro.
almeno credo che ci soffriresti, visto che ne scrivi...
La soluzione di rompere invece non mi sembra buona, fino a che cìè interesse a vivere insieme credo che questo vi potrebbe portare beneficio. Anche perchè, probabilmente, è proprio la storia di convivenza e di amicizia che immagino profonda, quello che lei desidera e che le dà la forza di vivere con passione la sua storia con l'altro. CERTO C'è LA POSSIBILITà CHE LEI RESTANDO INCINTA DECIDA DI CONVIVERE CON L'ALTRO E a QUESTO PUNTO CREDO CHE LA SITUAZIONE DIVENTEREBBE DURA SIA PER TE CHE PER LUI.. MA CREDO ANCHE CHE POTREBBE ESSERCI LA POSSIBILITà CHE VOI DUE RIUSCIATE A INVENTARVI UN MODO DI VIVERE QUESTA SITUAZIONE NUOVO E POCO PRATICATO. Due persone che convivono e crescono un piccolo pur avendo rapporti sessuali esterni e senza averne tra di voi... Chi può mai dire che cosa è meglio per ognuno di noi. Per molte persone i rapporti nelle loro forme codificate non sono adatti... Rendersene conto e inventarsi nuove formule è cosa buona e giusta. Sempre che si arrivi a qualche cosa di veramente soddisfacente per tutti...
In fondo tu e la tua amica avete spezzato molte convenzioni sociali.
Potreste benissimo inventarvi un rapporto non codificato.
Che tra l'altro credo sia più diffuso di quanto sembri...
Crodo di non averti detto nulla che tu non sapessi. Spero che vedertelo scritto da un'altra persona ti possa essere utile. Un abbraccio!
Buon Anno

Palletta

Grazie Jacopo! Grazie mille!

Primo per non avermi dato dell'idiota come mi sono già sentita dire da "amici" a cui ne avevo parlato.

poi per aver centrato in pieno quelli che erano già dei dubbi miei,in effetti la soluzione più giusta è

quella di avere rapporti sessuali esterni . Anche se per ora non sono interessata.

resta solo da vedere se riuscirò ad accettare la convivenza a tre, di testa mi riesce, di cuore..."lo scopriremo solo vivendo".

Penso che la sua intenzione sia di avere realmente una famiglia allargata,me ne ha parlato da sempre,

e pare che l'idea piaccia anche al terzo membro (!!) della famiglia....

Nei sogni e nei progetti l'idea di avere figli insieme era ai primi posti,per cui realizzarla sarà una possibilità di crescita e maturazione del rapporto. Il mondo è pieno di coppie gay con figli loro oppure adottati.

Mi resta comunque un pizzico di paura che strizza le viscere...... paura che avere

un figlio con "donatore" in carne ed ossa in casa finisca per allontanarmi dall'unione  dei genitori veri.

In pratica io come potrei definirmi? Mammina? Zietta? mamma 2?

Anche in termini legali non avrei alcun diritto, e questo mi spaventa non poco.

Grazie ancora! Mi piacerebbe regalarla ad Alcatraz  la "due giorni " di mani gratuite.

Ciaoooo

 

Cara Rafflesia,intervenire dopo  la meravigliosa perla dell'intervento di Jacopo è veramente difficile perchè c'è poco da aggiungere.

Ma  amo troppo le persone che hanno il coraggio di andare controcorrente e rompere gli schemi del conformismo cattolico-bigotto  tipicamente italico, per proporsi per quelle che sono, per cui non riesco a tacere.

 Voglio aggiungere anche che apprezzo, il coraggio e la serenità  con la quale ti esponi al giudizio della gente, accettando qualunque responso; sarà anche perchè io sono  un "maledetto bastardo" (in senso buono si intende) che ama aiutare gli altri ma che raramente ha il coraggio di chiedere aiuto.

Non voglio aggiungere niente all'intervento di Jacopo, desidero solo evidenziare e riflettere con te e con i lettori, su alcuni aspetti di questo intervento.

Per prima cosa volevo far notare il grande rispetto e l'assoluta mancanza di giudizio o critica nei tuoi confronti da parte di Jacopo che si limita con obiettività  a  constatare i fatti e a proporti il suo punto di vista con una sensibilità unica.

Questo modo di rapportarsi è vera ed autentica "Arte dell'incontro" che tutti dovremmo coltivare!

Poi volevo proporre all'attenzione, il punto in cui scrive:  "Chi può mai dire cosa è meglio per ognuno di noi". Da questa frase emerge un aspetto importantissimo che desidero evidenziare: la ricerca di consigliare ciò che è meglio come esperienza evolutiva e di crescita per la persona specifica.

Spesso si cade nella trappola del consiglio "buonista" e si cerca di consigliare ciò che è "buono o che è bene  in sè stesso" e non ciò che è bene per l'evoluzione dell'altro.

Quindi cara Rafflesia, cos'è meglio per te  nella situazione che stai vivendo?

Penso che bene per te sia vivere, attraversare, sperimentare  negli aspetti proposti da Jacopo questo momento di vita con un'aggiunta fondamentale: "con coscienza".

Con coscienza che in questa delicata , complicata e difficile esperienza potrai incontrare grandi gioie ma anche grandi dolori.

Esiste una differenza  abissale dall' attraversare un'esperienza in modo incosciente dal farlo invece in modo cosciente.

Se si è incoscienti si va allo sbaraglio e ci si può far molto  male mentre se si è coscienti si può prevenire o perlomeno attenuare i pericoli, e sopratutto si ha l' opportunità di cogliere in pieno l'insegnamento che questa esperienza vuole darci  per consentirci di crescere e di evolvere.

In questo  spero di esserti stato  di aiuto, e ti auguro  che questa esperienza comunque vada ti possa evolutivamente "arricchire".

Un grande abbraccio ed il mio augurio di questo periodo: "Luce su di te!"                       Idio

Palletta

grazie anche a te Idio!

Troppo buono. Non ci vuole poi un gran coraggio per scrivere col cuore in mano in questo blog.

Basta leggervi per un poco per capire che qui è come essere "a casa ".

sento un forte impulso di seguire i moti del mio cuore e vivere, come dici tu l'esperienza in piena coscienza.

L'altra parte del mio cervello si sta chiedendo quanto sana di mente possa essere  per decidere di rischiare

così ben sapendo a cosa potrei andare incontro.

Mi tremicchiano appena un pò le gambotte......

Auguri a tutta la comunità Alcatraziana . E pure a tutto il resto dell'universo!

 

Buona sera a tutti,sarei lieta di riceve una consulenza esistenziale in grado di smuovermi da questo momento particolare della mia vita, dove continuo a subire da mio marito umiliazioni e altro,vorrei non aver la paura di fare una scelta sbagliata pei miei figli, anche se mi rendo conto che  in una famiglia dove ci si ama sarebbe tutta un altra cosa.grazie

Una consulenza sulla base di poche righe è difficile... Ad esempio vorrei capire se secondo te tuo marito ti ama ma fa lo stronzo o non gli frega niente di te e resta con te per maltrattarti...
Dal poco che dici evinco solo una grande sofferenza.
E posso dire che i figli che vivono una situazione di tensione in casa non ci stanno per nulla bene. Non va bene crescere vedendo i genitori infelici (o uno dei genitori) crea una propensione al dolore e ad accettare situazioni degradanti.. Magari ci staranno male sul momento ma sull'arco di una vita il costo è superato dai vantaggi. Altro discorso se per te c'è modo di recuperare qualche cosa. Ma si tratta di fare un discorso di poche parole a tuo marito: NON HO PIù VOGLIA DI GIOCARE A QUESTO GIOCO IN CUI TU MI UMILI. SE LO FAI UN'ALTRA VOLTA RENDITI CONTO CHE PER ME SIGNIFICA TRONCARE IL RAPPORTO.
L'umiliazione è un crimine che non si deve accettare.
Si può discutere di tante cose ma non di questo. se lui accetta di interrompere l'atteggiamento umiliatorio poi però dovete trovare il modo di riinventare il rapporto, stupirvi, giocare.
E qui attenzione: se una persona si lascia umiliare farà probabilmente altre cose per riequilibrare il rapporto. Nel gioco vittima e carnefice, spesso la vittima trae una serie di vantaggi collaterali, ad esempio lamentarsi e far leva sui complessi di colpa del carnefice.
Reinventare un rapporto vuol dire far saltare le complicità negative e i comportamenti snervanti...
Non facile, non impossibile...
Auguri e un grande abbraccio
e spero che ti arrivi una valanga di amore, da tuo marito o da qualche altra persona.

Ho 21 anni e non ho mai avuto una ragazza in vita mia...

Sono un ignorante emozionale in particolare con le donne...Non so più come fare, la mia solitudine è una macigno che mi pesa ogni giorno sulla schiena. Mi sento solo, vorrei qualcuno da amare e da cui farmi amare. Davvero non so come fare, non so cosa fare, non so dove andare. Odio le discoteche e approcciarmi a delle persone che non conosco mi è davvero difficile. Nel senso che se condivido un'esperienza con qualcuno, mi risulta più facile, ma se mi trovo in un bar e vedo una ragazza che mi piace insieme a delle amiche ho un crollo emotivo pazzesco, e il solo pensare di avvicinarmi a lei, per dirle ciao (e non sapere cosa dire dopo) mi provoca un attacco di panico...Una volta ho fatto una cosa del genere, all'università, ho raccolto il coraggio a quattro mani, e con tutta la forza di volontà mi sono avvicinato all'interessata. Gli ho detto che la trovavo carina (stavo facendo un esperimento di pnl) e me ne sono andato. Quel minuto (anche meno) che ho passato mi è sembrata una tortura, stavo fisicamente male...

L'ho fatto, ma, oddio, è stata davvero una faticaccia.

Chiedo il vostro aiuto. Saluti e buon inizio d'anno. :)