Berlusconi colpito al volto. La violenza è nemica dell'intelligenza!

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Pessima storia questa di questo individuo che ha colpito e ferito Berlusconi forze con un oggetto contundente. Vedere un uomo con il viso insanguinato è comunque intollerabile.

Da Repubblica

18:54 Il fermato portato in Questura
Il fermato è stato portato in questura. In un primo momento si era diffusa la voce che avesse colpito il premier con una riproduzione in miniatura del Duomo. L'oggetto è caduto dalle mani dell'uomo quando lo hanno fermato e non è escluso che lo avesse stretto nel pugno quando ha colpito.
18:49 Il premier lascia la piazza
Berlusconi dopo essere stato colpito al volto ha voluto subito uscire dalla macchina per salutare e rassicurare quanti lo acclamavano, poi è risalito sull'auto e si è diretto in ospedale per le prime cure.

18:44 Fermato l'aggressore
Il ministro La Russa: "Fermata e identificata la persona che ha ferito il premier". Secondo alcuni testimoni Berlusconi si era avvicinato a un gruppo di sostenitori per salutarli, quando un giovane dall'età presunta di circa 25 anni, gli ha scagliato contro l'oggetto che lo ha colpito al labbro inferiore.


Commenti

Troppo spesso si ricorre all'intelligenza in modo improprio e come indicatore di virtù. Ma non è forse l'Intelligenza la madre della strategia, dell'inganno, del ricatto , del compromesso, del raggiro della conoscenza usata per sopraffazioni?. Non è , spesso, l'intelligenza, sorella della cultura, usata per distinguersi ed emarginare? Nel caso parlerei della spontaneità, sperando che l'evento non sia stato organizzato come l'attentato al Benito nazionale. La spontaneità, invece, è figlia dell'onesta intellettuale che non tiene conto del livello culturale e pertanto è , come dire, più democratica. Non è , forse, vero che alcuni gesti plateali sono spesso apprezzati? Non è verso la platea che ci si rivolge per ottenere consenso e nel caso ottenere risposta. Beh! La risposta c'è stata. Se vogliamo, poi, considerare che il tizio abbia avuto un momento di perdita di intelletto allora dobbiamo dire che un lume di pazzia l'abbia carpito. Ma la pazzia non è forse, nella tradizione, messaggera di Dio? Sarebbe andata meglio se qualcuno mentre veniva fatto salire sui vagoni piombati avesse tirato qualcosa?

Solidarietà si, ma all’aggressore. Un uomo terrorizzato che ha rischiato il linciaggio e che solo la disperazione poteva portare ad un gesto del genere. Ha fatto ciò che molti di noi italiani pensiamo, ma non abbiamo il coraggio di fare e cioè far capire a quest’uomo megalomane, arrogante e bugiardo che non può permettersi di trattare il nostro paese come se fosse un suo giocattolo, deridendo e offendendo ad ogni piè sospinto chi non è d’accordo con lui e prendendosi gioco di chi vive ogni giorno problemi che lui neanche lontanamente può capire. Come si fa a condannare la violenza di quel gesto, quando quello arriva in risposta ad una serie infinita di violenze verbali e psicologiche sputate da palchi dorati sparsi in tutte le piazze, fisiche e mediatiche. Impari, quest’uomo insolente a rispettare non solo chi lo vota perchè abbindolato dalle sue false promesse, ma anche chi non cade nei suoi tranelli. Impari prima che il giocattolo si spezzi, perchè anche lui potrebbe farsi molto male.

Non c'è niente da fare non riesce ad essere un grande neppure negli attentati.
Ricordiamo tutti che la storia è piena di statisti,capi di stato,presidenti,dittatori,Papi(la maiuscola non è un caso) passati alla storia anche per aver subito attentati a volte riusciti a volte,purtroppo,non riusciti.Di loro molti ricordano i nomi e quelli dei loro attentatori e persino se l'attentato venne eseguito con una pistola,un coltello,una bomba,un fucile,ma come si fa' a passare alla storia per aver subito un"attentato terroristico"(ma bossi si rende conto di quello che dice?)per essere stato colpito da un souveni

Io c'ero: quando spararono al papa, a reagan, quando uccisero falcone e borsellino, quando massacrarono ceacescu...e uccisero altri dittatori o uomini di pace
io c'ero quando dichiararono guerre, quando abusarono di tante donne e di tanti uomini e bambini (uno alla volta). Quando si massacrarono a Genova e a Napoli per il g8
io...testimone inerme di tante e tante violenze ancora, susseguitesi nel nostro paese e nel mondo intero.
Io c'ero anche quando ammazzarono mio padre per una rapina...

E ci sono ogni giorno, presente alle guerre ancora in corso, alle violenze sulle donne... ancora in corso, ai maltrattamenti sui bimbi...ancora in corso.

Ragionate per favore, la violenza è un atto ignobile che esiste ogni giorno da che io mi ricordi...

Ma ora viene il punto: io sono contro la violenza in ogni caso e la vendetta che ne scaturirebbe!
Ma sono anche contro il pietismo ridicolo di chi soltanto oggi si accorge di questa!!!

Ogni giorno dobbiamo combattere l'inciviltà, restando fermi sulla nostra posizione pacifista e aiutando (chi rischia) a non percorrere la strada della violenza, essendo noi per primi pacifici e volenterosi di migliorare la situazione.

Questo ennesimo atto di violenza non giustificherà mai nessuna forma di vendetta "lecita" o illecità che sia, da parte di nessuno. E dico nessuno! neanche il presidente del consiglio!
Non c'è motivo alcuno per cui un'intero popolo debba essere messo a rischio per l'atto di una persona sola. che peraltro subirà di sicuro personalmente le dovute conseguenze!

Io c'ero... ma non sono stata io, e ancora una volta invoglierò chi mi ascolta a perpretarsi in azioni buone e pacifiche, piuttosto che indignarmi pubblicamente e perforza cercare un colpevole.
Io, non resterò inerme, a dire la mia..ma parlerò con tanti e soprattutto con mia figlia di quanto siano brutte e inutili la violenza e la vendetta... anchese lei forse lo sa già...ha perforza di cose dovuto acquisirne il concetto, anni fa, quando le uccisero il nonno.

Io sono nata negli anni settanta (69) per cui mi sono persa (coscientemente) tutte le barbarie di un paese terroristico e terrorizzato, ma viva Iddio da allora il nostro stato, almeno non in massa, ha mai più vissuto quelle cose lì. Io credo che le coscienze odierne, informate sui fatti non possano e non vogliano ripetersi nelle guerre civili, incivili (come quelle accadute negli anni '70).
Tutti noi abbiamo la possibilità di capire ciò che è bene o è male a prescindere dalla prorpria natura rissosa o pacifica. Io credo che sia assolutamente doveroso farlo e sicuramente possibile.

Per cui oggi non guardate la scena del volto insaguinato per l'ennesima volta, per decidere con chi state..... ma piuttosto abbracciate un bambino che magari viene picchiato dai genitori o addirittura dalle maestre! ascoltate un fratello o una sorella che subisce violenze continue, fisiche o verbali. Mettevi al servizio di chi ha bisogno di conforto ma veramente!!!

Per cui, riflettete...e che non vi spaventi un volto insaguinato oggi, più di quanto dovrebbe farlo ogni atto di violenza che accade sempre e comunque ogni giorno nel nostro paese, laddove non ci sono mai le telecamere.

vi bacio sperando nelle vostre umanità! :-)

non so se avete notato che non ho parlato ne di destra ne di sinistra, la coscienza appartiene a tutti, ed è cosa assai più profonda dell'ideologia. La coscienza pulita e pacifista conviene a tutti!
Eleonora Albanese

nella violenza non c’è intelligenza.
questa è la goccia che fa traboccare il vaso, io non c’è la faccio più a tenere dentro questa lezione di ecologia e non solo che ti devo donare.
A parole come, “ti faccio del male fisico e “ sei infantile” , io devo rispondere con un linguaggio pacifico e in più devo donarti una lezione di ecologia profonda.
Un pò di storia. Arrivo ad Alcatraz il giorno del tuo compleanno e ti dissi che ti regalavo la mia presenza, così mi sono messo a fare qualche lavoretto per voi.
Dell’orto se ne occupava Marcello, che quando l’ha lasciato , aveva già impostato la preparazione del terreno e la semina a sua veduta.
io arrivo a sostituire e recuperare un lavoro e un investimento già fatto e faccio il possibile, nei limiti del mio know-how.
Il terreno marcatamente argilloso fu’ lavorato ad aprile con una fresatura (attrezzo la fresa, ritenuta mezzo dannoso al terreno dai più grandi esperti mondiali), io assisto con sguardo impotente mentre si compie questo gravissimo errore di incompetenza professionale.
Mi viene offerto l’incarico di prendermi cura dell’orto e tiro fuori in tutto, compresi frutti spontanei e colture arboree, carte alla mano, 2 quintali di cibo.
Personalmente ho ragione di credere che il grosso problema in futuro non sarà l’approvvigionamento energetico, ma invece sarà l’approvvigionamento alimentare su cui evidentemente non si fa ancora abbastanza. In termini di resilienza parlare di altro che non sia cibo, non ha alcuna importanza. Il pannello solare si trova al vertice della piramide della resilienza. Alla base della piramide ci sono i frutti della terra.
Le aziende che riforniscono di cibo presto non potranno coprire la richiesta soprattutto nel biologico. Produrre su larga scala inquina. I trattori vanno con l’olio e i camion che ti portano il cibo vanno con l’olio e quelli che raccolgono il cibo per il ristorante dove mangi (divinamente) sono persone che lavorano in condizioni estreme per un misero stipendio, frutto di un meccanismo capitalistico che volge al termine.
Il futuro è ovviamente l’homegrowing, fare da se. Svolgere questa funzione quindi, di trovare alternative di produzione locale di cibo è per me un grande onore. Che svolgo ovviamente anche da wwoof (volontario), non ho bisogno di ulteriori biglietti di carta. Lo facevo da due anni a questa parte, il volontario. Ho visitato e lavorato per aziende che sono dietro la filiera agro-alimentare, soprattutto nel biologico e che riforniscono il grande mercato e sono consapevole del fatto che quel modo di fare, non è ecologico, non è etico, non è sostenibile, semplicemente non è il futuro.
Se tutti prendiamo la forchetta, allora tutti dovremmo prendere la zappa.
In questi mesi di lavoro, fino a settembre, molti ospiti di Alcatraz sono venuti a chiedermi informazioni e io con passione ho trasmesso il mio sapere. Sono anche ulteriormente cresciuto grazie a questa opportunità.
Creare e mantenere humus nel tuo terreno richiede del tempo, la struttura glomerulare richiede del tempo, la natura non sta ai ritmi del business. l’orto è un settore delicato che richiede protezione e pazienza.
Ho ritenuto opportuno restare e lavorare con te perché credo che ci siano i presupposti per un intervento agricolo importante ad Alcatraz.
Sono rimasto offeso da quelle parole e sono stato male per 3 giorni e ancora adesso, a distanza di 3 mesi mi tormenta il pensiero di quel giorno in cui parlammo sul divano del bar. Mi chiedo cosa c’entrano le parole da te pronunciate. “ ti faccio del male fisico” e “sei infantile”.
Intanto io ti dono il mio contributo, questo e molto altro ancora avrei voluto comunicarti, se solo tu avessi avuto la pazienza di ascoltarmi. Questa è una lezione di deep ecology.
Buon cammino, Valerio

Sinceramente il tuo messaggio mi fa dispiacere e mi fa incazzare. Quel che è successo è che abbiamo speso alcune migliaia di euro per il lavoro in piscina e nell'orto e non abbiamo ottenuto i risultati attesi. Il raccolto di mesi di lavoro è stato ridicolo. Mi dispiace che tu sia stato male perché ti ho detto che il tuo operato provocava in me una profonda ira. Spero converrai che la frase "ti faccio del male fisico" non era una minaccia ma la constatazione della mia incazzatura. La frase intera era "Cioè io per una cosa così ti faccio del male fisico" per dire che era una cosa grave e che se invece di un pacifista come me ti trovavi di fronte uno normale si sarebbe arrivati allo scontro fisico. Sai bene che non ti volevo picchiare, anche visto che non ti ho aggredito fisicamente (non lo ho mai fatto negli ultimi 35 anni) e neanche insultato. Stavo cercando di spiegarti che non è possibile pensare di vivere in questo mondo sospesi nelle nuvole dello zen. Ma al di là di questa mia intemperanza resta il fatto che l'orto ha prodotto una quantità miserevole di ortaggi. Cioè due quintali di prodotto per un lavoro regolarmente pagato con contributi e tutto, sono un risultato spaventosamente basso. E questo anche senza il finale disastro del recinto non controllato e degli istrici che distruggono tutto il raccolto. Per quanto riguarda il dirti che il tuo comportamento era infantile ciò è avvenuto dopo che (successivamente al disastro orticolo) mi hai proposto di produrre muesli solo con prodotti di Alcatraz. Il che è tecnicamente privo di senso perché per il muesli servono una decina di prodotti che se dovessimo coltivare direttamente su terreni montani, ci costerebbero un'enormità. . Il problema sta proprio nel fatto che tu sei molto intelligente, sai un sacco di teoria ma hai una scarsa conoscenza dei meccanismi che portano le informazioni a diventare carote. E non vuoi renderti conto di questo. E ribadisci che secondo te 2 quintali di cibo sono una quantità congrua, anche considerando che c'erano potenzialmente tonnellate di frutti selvatici da raccogliere... Il problema, caro Valerio, è che migliorare il mondo è un lavoro duro che richiede la passione e il metodo. Tu hai grande passione ma poco metodo. E non sembra ti renda conto di questo. Sembra quasi che i due quintali di frutti ti sembrino una quantità soddisfacente. Ma se fai due conti e scopri quanto ci sono costati al chilo ti si dovrebbero rizzare i capelli! Ma se lo capisci alla fine è una cosa alla quale si può mettere rimedio. Probabilmente l'orticultura non è il settore nel quale puoi ottenere di più. Devi trovare qualche cosa che ti appassiona ma che è anche nelle tue corde. Non possiamo essere capaci di fare tutto. Un abbraccio, nonostante tu mi abbia fatto veramente incazzare, perché credo che tu sia una persona positiva, se riesci a mettere i piedi per terra potresti anche concludere cose buone. Shalom Jacopo

il muesli è solo un banale esempio, non mi facevi parlare. Piani di intervento di decrescita nella ristorazione ne conosco a dozzine.
Si da il caso che io nonostante l'arte zen abbia anche i piedi per terra, x questo prendo la zappa. Vengo da una famiglia che coltiva la terra da sempre, sono nato in campagna. La natura non sta ai ritmi del business, x questo ti ho detto che lo avrei fatto come volontario. Conserva questa mia lezione di deep ecology perché ti tornerà utile negli anni a venire. La società comunista ipotizzata da Marx al termine del capitalismo estremo, coincide con il ritorno alla zappa, fonte di VERA cultura!
Adesso non puoi comprendere quello che ho scritto sopra perché non hai esperienza di quel che io deo. Lo so che ti fa incazzare, ma ti fa anche ragionare, io potevo starmene zitto, ma la coscienza mi dice che era necessario divulgare questo messaggio.
Devo trovare un settore che mi appassiona? la rivoluzione ecologica e culturale mi appassiona, l'arrivo delle tribù dell'arcobaleno, mi appassiona, anzi mi infiamma il cuore!
Concludo dicendoti che solo i veri amici ti dicono quando hai il muso sporco. Un abbraccio, Valerio

dicendo “ti faccio del male fisico” e “sei infantile” ti sei ficcato in un vicolo cieco.
Il modo per uscirne e chiedermi umilmente scusa per aver offeso un guerriero dell’arcobaleno che ti ha offerto la propria presenza.
A questo punto, appurato che rincari la dose con frasi del tipo;

Stavo cercando di spiegarti che non è possibile pensare di vivere in questo mondo sospesi nelle nuvole dello zen
sai un sacco di teoria ma hai una scarsa conoscenza dei meccanismi che portano le informazioni a diventare carote
Sembra quasi che i due quintali di frutti ti sembrino una quantità soddisfacente. Ma se fai due conti e scopri quanto ci sono costati al chilo ti si dovrebbero rizzare i capelli! Ma se lo capisci alla fine è una cosa alla quale si può mettere rimedio
Vogliamo valutare l’impronta ecologica generata solo dalla plastica che copre i banalissimi muesli.
2 quintali di cibo sono miseri? Gesù direbbe padre perdonalo perché non sa quello che dice. Credi che possa reggere ancora molto il sistema capitalistico nell’agro-alimentare?
Fintanto che uno prende la zappa e tutti prendono la forchetta, ci sarà sempre miseria.
io ribadisco non mi sono offerto per un lavoro retribuito, ma x passione e CONSAPEVOLEZZA, prendo la zappa.
2 quintali di cibo sono miseri ma sono locali, ecologici e privi di schiavitù. Vogliamo valutare l’impronta ecologica di 2 quintali di cibo comprato?
Senza tralasciare il fatto che un prodotto SELVATICO non ha paragoni QUALITATIVI con quello della grande filiera.
so che questo blog è frequentato da tante persone che studiano e si impegnano, allora vogliamo discutere costruttivamente insieme?
io la plastica dei muesli non la voglio nel futuro dei miei figli!
Inoltre hai detto:
Il problema, caro Valerio, è che migliorare il mondo è un lavoro duro che richiede la passione e il metodo
io prima di migliorare il mondo voglio migliorare me stesso, Gandhi diceva “sii il cambiamento che vuoi vedere nel mondo”.
Bene, posso migliorare me stesso, io la plastica che avvolge i muesli non la voglio vedere nel mondo. E faccio il possibile e soprattutto parlo poco perché so che non è ancora abbastanza.
E ancora, quello che ti fa più paura sono i potenziali guai relativi all’eccessiva burocratizzazione nella produzione e trasformazione degli alimenti, violare una legge di queste e pericoloso, bisogna fare tutto in regola, giustamente, la tua è un attività in regola.
Siccome io non voglio lo scontro distruttivo, ti porto alla luce un PROBLEMA grave che riguarda anche i “benestanti”.
Questa è la petizione da poco chiusa con discreto successo, per lo meno c’è chi ci prova e io nutro profondo rispetto.

RICONOSCA L’AGRICOLTURA CONTADINA

E LIBERI IL LAVORO DEI CONTADINI DALLA BUROCRAZIA 

ESISTE un numero imprecisato di persone che praticano un’agricoltura di piccola scala, dimensionata sul lavoro contadino e sull’economia familiare, orientata all’autoconsumo e alla vendita diretta; un’agricoltura di basso o nessun impatto ambientale, fondata su una scelta di vita legata a valori di benessere o ecologia o giustizia o solidarietà più che a fini di arricchimento e profitto; un’agricoltura quasi invisibile per i grandi numeri dell’economia, ma irrinunciabile per mantenere fertile e curata la terra (soprattutto in montagna e nelle zone economicamente marginali), per mantenere ricca la diversità di paesaggi, piante e animali, per mantenere vivi i saperi, le tecniche e i prodotti locali, per mantenere popolate le campagne e la montagna.

Per quest’agricoltura che rischia di scomparire sotto il peso delle documentazioni imposte per lavorare e di regole tributarie, sanitarie e igieniche gravose,

per ottenere un riconoscimento che la distingua dall’agricoltura imprenditoriale e industriale, per ottenere la rimozione degli ostacoli burocratici e dei pesi fiscali che ostacolano il lavoro dei contadini e la loro permanenza sulla terra,

CHIEDIAMO CHE

punto 1

Chi coltiva un appezzamento di terra, qualunque sia la sua dimensione, per l’autoconsumo familiare e per la vendita diretta e senza intermediari, possa liberamente:

a.    trasformare e confezionare i propri prodotti nell’abitazione o nei suoi annessi, attraverso le attrezzature e gli utensili usati nella consueta gestione domestica;

b.    vendere i propri prodotti agricoli (comprese le sementi autoriprodotte), alimentari e di artigianato manuale ai consumatori finali, senza che ciò sia considerato atto di commercio.

punto 2

I contadini che, come occupazione prevalente, praticano la coltivazione del fondo e del bosco o l’allevamento o la raccolta di erbe e frutti spontanei, esclusivamente per l’autoconsumo familiare e per la vendita diretta ai consumatori finali e agli esercenti locali di vendita al dettaglio e ristorazione, e che non siano anche lavoratori dipendenti o liberi professionisti né abbiano dipendenti, salvo eventuali avventizi impiegati in attività di raccolta

SIANO ESONERATI DA

a.   il regime Iva, la tenuta di registri contabili, l’obbligo di iscrizione alla camera di commercio; ogni imposta o tassa relativa all’occupazione prevalente, alla propria abitazione e al fondo, comprese quelle di registrazione e proprietà relativa all’acquisto di terreni confinanti con i propri e confinanti tra loro;

b.   l’applicazione del sistema HACCP e, più in generale, le norme vigenti in materia di igiene e sicurezza degli alimenti;

c.    i vincoli progettuali e urbanistici per:

-    la costruzione di stalle, serre e altri annessi sui propri terreni e per l’esclusiva occupazione prevalente, purché realizzati con una dimensione massima di 30 mq e a un piano fuori terra, secondo tipologie bene inserite nel contesto ambientale, con strutture solo rimovibili e senza possibilità di cambio della destinazione d’uso;

-     la ricostruzione di manufatti preesistenti in terra, in legno o in pietra a secco;

     ABBIANO DIRITTO DI

d.    macellare direttamente nel proprio fondo il bestiame nato e allevato nel podere, limitatamente a un numero di capi proporzionati ai membri della famiglia e ai propri ospiti, e seppellirne i resti secondo le consuetudini locali, fatti salvi gravi motivi sanitari o la non idoneità dei terreni;

e.   esercitare nella propria abitazione e sul proprio fondo attività di ospitalità rurale, fino a un massimo di dieci coperti e posti letto, senza necessità di autorizzazioni e senza essere soggetti a regole fiscali e sanitarie;

f.     pagare i minimi contributi assistenziali e previdenziali;

g.     ricevere, attraverso le regioni, servizi gratuiti a domicilio di:

-  assistenza veterinaria e agronomica;

-  assistenza burocratica e ricezione per qualunque domanda, dichiarazione, denuncia o modulistica di altro genere a qualunque titolo richiesta dall’amministrazione pubblica o comunque dovuta per legge.

punto 3

I contadini definiti nel punto 2 siano registrati in uno specifico albo del comune di residenza e possano attestarsi con autocertificazione, vera fino a prova di falso.

punto 4

Il lavoro prestato ai contadini definiti nel punto 2, nel loro fondo, gratuitamente o come apprendistato o come scambio di opere, sia assimilato al volontariato e – salvo l’uso di scale o di macchine e attrezzature elettriche o a motore - non sia assoggettato a obblighi contributivi e previdenziali.

punto 5

Siano abolite le limitazioni sui contratti agrari in natura, purché favorevoli ai conduttori per una misura non inferiore al 70% del raccolto.

Concludo dicendo che io non sono un ladro o un opportunista, ovviamente, e in piscina abbiamo incassato più degli altri anni e abbiamo fatto decine di nuove tessere a persone che non erano mai venute ad Alcatraz. Sarà perché si è sparsa la voce che i bagnini erano simpatici? Se non ti hanno detto questo mi rincresce profondamente, io ho lavorato con il cuore per voi e ci sono decine di persone che lo possono testimoniare.

a te democraticamente ti passo la parola
Cordialmente, Valerio