Cronache dal mondo dei sogni

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Romanzo di Jacopo Fo

Liberate Jacopo Fo

Ho passato le ultime due notti a fuggire dalla polizia cecoslovacca. Mi hanno beccato con una pistola calibro 22 a canna lunga e un computer. Sono riuscito a scappare ma ora non so come fare a uscirne. Non posso in effetti dire che sia stato sensato andare in gita scolastica a Praga portandomi dietro la pistola. Ma non avevo intenzione di usarla. La tenevo per sicurezza. Riguardo al computer poi non avevo idea che fosse vietato nei paesi dell’Est. Non so come si possa passare il confine con la Germania. Immagino che migliaia di Vopos lo tengano sotto controllo con i cani lupo. Sono quasi tentato di costituirmi. Ma l’idea di finire in un carcere comunista mi terrorizza. L’altra soluzione, svegliarmi da questo sogno, non ha prospettive. Mi sveglio, mi dico che il comunismo dell’Est non esiste più, che non posso essere in Cecoslovacchia in gita scolastica perché ormai ho 50 anni e so benissimo che neanche la Cecoslovacchia esiste più perché si sono scissi in cechi e slovacchi. E Dio solo sa come fanno i cechi da soli e quanto sono stati carogne gli slovacchi ad abbandonare tutti quei non vedenti al loro triste destino. Sono sveglio. Lo so. Ma appena mi riaddormento non faccio tempo a dire “Tutti i conigli volano” che già mi ritrovo nell’albergo di Praga, nascosto in uno sgabuzzino e in preda al terrore. Per fortuna c’è una cameriera antisovietica, che ha fatto le barricate contro i carri armati russi nel 69, che mi nasconde. Merda, non riesco a uscire da questo sogno. Sono due giorni che sono prigioniero di Praga. La Praga del 1987, quando ci sono stato fisicamente e la polizia mi ha multato perché non ho attraversato sulle strisce (giuro! Erano cattivissimi. Evidentemente mi hanno traumatizzato in modo irreversibile. Forse non sono un vero duro). E mi chiedo che cosa stia succedendo. Il mio sospetto è che tutta questa storia sia legata al fatto che ho scoperto la soluzione del problema delle mie emorroidi. E siccome è una soluzione pazzesca che potrebbe liberare milioni di ani da inaudite sofferenze qualcuno ha deciso di farmi tacere. E le forze del male mi attaccano nei sogni per farmi andare fuori di testa, cercando di arrestare il mio inconscio impedendo così che io possa divulgare le mie scoperte. Forse è per questo, perché sapevo di essere in pericolo, che mi sono portato la pistola a Praga. Il mio problema è che ho bisogno di almeno due giorni di tempo per riuscire a scrivere tutto sulla mia scoperta. Mangio biscotti, bevo acqua minerale e scrivo sul mio piccolo portatile. Mi tiene su la coscienza che sto facendo del bene al mondo. Non solo gli emorroidici ne trarranno beneficio ma anche i gascitici, i colitici, i cistitici e chi soffre di dolori mestruali (per lo più donne, ma si annoverano anche casi di mestruazioni maschili. Isteriche e immaginarie ma non meno dolorose). Se ci pensate si tratta dei malati più socialmente disprezzati. Soffrono di mali legati al settore: bolo-cacca-pipì. Gente che gli altri bollano come un po’ schizzati: soffriamo di malanni viscerali. Roba psicosomatica. Cazzo sarà anche psicosomatica ma non è che fa meno male. Ti si gonfia la pancia, ti si gonfia l’ano, c’hai crampi e spilli. E non ti dico dove. Ma non sono malattie vere, mortali! No è solo roba cronica. Non sa il mondo quanto dolore offra una colite, un dolore senza riconoscimento: sembra solo che sei un cagone e vai sempre al cesso. In effetti dalla mia scoperta trarranno vantaggio anche i sofferenti di emicrania. Ma loro soffrono di un male più distinto, roba da principesse e geni matematici. Insomma non è solo per me che vi chiedo aiuto ma per migliaia, milioni di sofferenti sottovalutati. Aiutatemi a uscire di qui e a trasmettere la mia scoperta. Merda ho quasi finito le batterie di questo computer e qui dentro non c’è una presa elettrica! Ho bisogno che mi aiutiate. Che qualcuno si metta subito a dormire e che arrivi qui, a Praga, nel 1987, e vada dire alle autorità che mi devono lasciar andare. Oppure non so, atterrate con un idrovolante lungo questo fiume grigio e profondo. Usate il teletrasporto. Qualche cosa. Nei sogni tutto è possibile. Mi è venuta un’idea: devo assolutamente, per prima cosa, tagliarmi la barba. Così non mi riconosceranno. E devo trovare una presa di corrente e inziare a scrivere tutto sulle emorroidi e le malattie psicologicamente deprimenti. Non lasciatemi da solo. Il culo di milioni di esseri umani è nelle vostre mani! Vi anticipo il titolo del mio lavoro: “Sederi volanti. Emorroidi solidali 2: La soluzione. Come liberarsi dalle Malattie Basse comprendendo il comportamento dei Muscoli Emotivi (o dei Cicli Emotivi dei Muscoli) e le interazioni di questi con le Intenzioni Mentali.” (Spero che dopo aver letto il titolo non decidiate di non liberarmi).