Ecologia: ci sono 3mila euro all’anno per te. Li vuoi? Dacci una mano!

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Martedì alle ore 14,30 presenteremo al Senato il Libro Bianco di Ecofuturo, scaturito dal festival dell’anno scorso ad Alcatraz.
La nostra ricerca dimostra che l’Italia butta ogni anno dalla finestra 200 miliardi di euro, più di 3mila euro a testa.
Non c’è nessuno che nega che dalle ecotecnologie possa venire un forte impulso per la ripresa dell’economia (e un milione di posti di lavoro, come minimo…) ma le cose vanno estremamente a rilento.
Ecco perché stiamo lavorando per riuscire a unire un fronte di persone di buon senso, disposte a superare le divisioni per ottenere alcuni semplici cambiamenti ampiamente finanziabili con i risparmi ottenuti.
Molto spesso si tratta addirittura di microriforme a costo zero.
Ad esempio, le casse dei Comuni italiani sono vittime di un regolamento assurdo che prevede che le biomasse ottenute dalle potature e dagli sfalci degli spazi verdi siano conferite in discarica, il che ha un costo e impedisce ai sindaci di ricavare denaro dalla vendita di questi scarti vegetali.
È stata lunga la battaglia su questa questione ma alla fine, il 27 maggio, è stata modificata una sola parola nel regolamento sui rifiuti. Secondo i calcoli della Fiper questo salutare cambiamento normativo permetterà ai Comuni di incassare più di 200 milioni di euro all’anno.
Questo piccolo ma concreto risultato ci convince a insistere.
E siamo così riusciti a mettere insieme, nell’incontro al Senato (incredibile ma vero) molte associazioni ecologiste e parlamentari del Pd, di Sel e del M5S!

I settori nei quali si potrebbero tagliare i costi o si potrebbero ricavare denari sono moltissimi. Si va dai biodigestori che permettono di produrre gas combustibile dai liquami umani e animali, all’isolamento termico, a nuovi sistemi per produrre energia e calore (geotermia, idrico, eolico…), ripulire i fondali dei porti, produrre bioplastiche dagli scarti agricoli…
(Per la lista completa ti rimando al Libro Bianco di Ecofuturo).

Quel che voglio dire qui è che ci troviamo di fronte a un problema che spesso viene malinteso.
In un’Italia sconvolta dalle ruberie e dallo strapotere delle lobby è facile pensare che anche il grande ritardo sulle ecotecnologie sia dovuto agli inciuci criminali. Certo anche il malaffare ha il suo peso ma 30 anni di esperienza come promotore ecotecno mi insegnano che, INCREDIBILMENTE, disonestà e lobby rappresentano solo una piccola parte del problema.
Siamo gli ultimi in Europa nell’uso dei pannelli solari termici. Non c’è nessuno che impedisce agli italiani di capire che il sole può scaldare l’acqua per fare la doccia.
E in questo caso esiste la possibilità di detrarre parte del costo della spesa dall’Irpef. Inoltre le banche, per questo tipo di interventi sono disponibili a prestare i soldi e lo fanno pure a tassi convenienti. Quindi, spalmando l’investimento su 10 anni si ottiene un risparmio. Eppure arriviamo a stento ad avere un quinto dei pannelli solari di Austria e Grecia.
I cittadini italiani sono i più spreconi d’Europa, e lo Stato spreca addirittura cinque volte di più delle famiglie. ORRORE!!! Ma le assicurazioni sprecano sei volte di più, le banche sette volte!!! Ho sempre pensato che banche e assicurazini fossero le entità più attaccate al denaro. Invece si scopre che non è così. Riescono a bruciare (letteralmente) più soldi dei Comuni.
Il problema è culturale.
E lo vediamo nella difficoltà che da anni incontriamo nel far conoscere le possibilità offerte dalle ecotecnologie.
Si tratta di argomenti che solo raramente, per strani fenomeni mediatici, diventano interessanti per i giornalisti.
E anche il movimento progressista non ha ancora messo in cima alle sue priorità la rivoluzione verde.
Sento molti sindaci lamentarsi perché non ci sono più soldi per le amministrazioni locali. Ma raramente qualcuno chiede loro perché non hanno sostituito le lampadine dei lampioni. Un mare di soldi… Milano e Roma hanno bollette che superano i 20 milioni di euro. Si potrebbero tagliare almeno dell’80%.
I pochi Comuni che lo hanno fatto vengono raramente citati per non offendere i sindaci di sinistra, da Cofferati, a Pisapia a Chiamparino a De Magistris, che non hanno neppure iniziato a tagliare veramente i pantagruelici costi energetici e sfruttare per il bene dei cittadini le risorse disponibili (non capiscono proprio che la cacca è oro!).
Ed è anche assurdo che questo argomento abbia sia così poca attrattiva per i progressisti in genere. Quando scrivo su questi argomenti il numero di condivisioni su FB crolla. Chissenefrega. Meglio parlare di altri temi che colpiscono emotivamente di più. Leggiamo fiumi di inchiostro sostenuti da decine di migliaia di “mi piace” sulle auto blu o gli stipendi dei parlamentari. Temi che giustamente fanno infuriare la gente. Ma nella migliore delle ipotesi, se tutti i parlamentari guadagnassero quanto i 5Stelle e le auto blu fossero azzerate, si otterrebbe un risparmio di 10 miliardi di euro all’anno. Dalle ecotecnologie i miliardi di risparmio potenziale sono venti volte tanto. In più, uscire dal modello dei carburanti fossili provocherebbe uno spaventoso aumento dei posti di lavoro, perché le ecotecnologie hanno bisogno di manodopera qui, in Italia. Abbiamo almeno 10 milioni di case da isolare meglio. Ed è un lavoro artigianale colossale che non si può andare a fare in Cina. Ma neanche i sindacati che lottano contro la disoccupazione se ne interessano. È un argomento tabù… Ho incontrato decine di sindacalisti ponendo loro le stesse domande: perché non vi impegnate sulla rivoluzione verde? La risposta non c’è. Ti guardano strano e basta. Soldi dalla merda? Assurdo! Lo pensano ma non hanno il coraggio di dirtelo.

Se sei arrivato a leggere fino a qui vuol dire che sei un tipo strano come me.
Quindi ti faccio una richiesta: ci dai una mano a impestare il web su questo argomento?
Ti va di inventarti video, disegni, fotomontaggi, canzoni per dar forza a questa campagna? Siamo quattro gatti a darci da fare e ogni singolo gatto in più fa la differenza…
Qualunque azione è buona, compreso scrivere a giornali e trasmissioni tv progressiste, chiedendo che diano più spazio. Ti prego: bombardali amorevolmente!
Prima o poi vinceremo comunque perché la storia va in questa direzione. Ma se vinciamo prima è meglio per tutti!
E pure per questo benedetto pianeta…

NB
Dall’1 al 6 settembre si terrà il secondo Festival Ecofuturo. Ne faremo vedere delle belle! Puoi partecipare direttamente o collegarti via web in diretta. Sei dei nostri?

Jacopo Fo