I batteri non fanno sesso! Per questo sono pericolosi.

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(La solitudine non esiste! Sul tuo corpo vivono 10 miliardi di batteri!)

Pochi sanno qualcosa sui batteri.
Sono creaturine microscopiche delle quali ci occupiamo solo dal punto di vista igienico. Ogni tanto ci laviamo e ne facciamo fuori centinaia di milioni senza farci tanti scrupoli di coscienza.
Gli scienziati ci dicono che bisogna stare attenti a lavarsi troppo spesso perche' i batteri sono in gran parte creature utili.
Come i rinoceronti vivono in simbiosi con buffi uccellini con il becco sottilissimo, che si occupano di tenere puliti questi bestioni, cosi' noi viviamo in buona salute grazie a miliardi di batteri che si occupano della manutenzione dei nostri pori, dei nostri bulbi piliferi, eccetera. Altri all’interno del nostro corpo danno una mano ai globuli bianchi attaccando e divorando sub-creature pericolose o invadenti.
Ma pochi si soffermano a meditare sulla storia del mondo e sul posto che i batteri hanno in essa.
Se lo si fa si resta sconcertati e si rischia di scoprire una realta' pazzesca.

Il centro della questione e' che non solo i batteri sono la popolazione di creature di gran lunga piu' numerosa sul nostro beneamato pianeta ma sono anche esseri completamente diversi da qualunque cosa si muova sulla Terra.

Quello che ho scoperto studiando avidamente testi di biologia e' che i batteri possiedono una caratteristica unica.
Miliardi di anni fa nacque il primo batterio. E subito dopo inizio' a crescere. E quando divento' abbastanza grande non cerco' un suo simile con il quale accoppiarsi perche' non ce n’erano.
Trovo' quindi un sistema incredibile per dare continuita' alla sua razza ed evolversi: si divise in due. E non deve essere stata un’esperienza piacevole.
Non sono impazzito: e' proprio cosi'. Controlla sul web se non ci credi.
Si chiama PARTENOGENESI.
I BATTERI, RAGGIUNTA LA MATURITA’, SI SPACCANO IN DUE! Si scindono.
E non hanno mai smesso di farlo. Si sono evoluti, hanno dato vita a migliaia di sottospecie, mutazioni, adattamenti. Ma non hanno mai compreso il sesso.
E potete ben capire quanto sia stata dura per loro!
Ma l’aspetto incredibile di questo modo di figliare e' che non prevede la morte.
E’ proprio come dico: il batterio quando e' vecchio non muore, si scinde e da' vita a due batteri giovani. Non so se ti arriva la differenza abissale che ci separa da loro.
Puoi uccidere un batterio, ma se nessuno lo attacca e se sfugge ad altri incidenti, esso non conosce la vecchiaia e la morte per cause naturali. A un certo punto si scinde e torna a essere giovane.
E cosa succede quando si scinde?
Ognuno dei due batteri che si sviluppano e' praticamente una copia del batterio che si e' diviso!
Ognuna delle due copie e' a tutti gli effetti una replica quasi perfetta del batterio originale.
Differenze infinitesimali permettono nei secoli le mutazioni e le specializzazioni ma quando un batterio si scinde da' origine a due volte se stesso.
Se avesse conoscenze, ricordi, simpatie ognuno dei due batteri figli avrebbe quei ricordi, quelle conoscenze, quelle simpatie.
Ora ti invito a riflettere per alcuni secondi su questo concetto.
Non provi le vertigini?
Parti dall’inizio: il primo batterio da' vita a due copie di se stesso. E queste due copie danno vita a quattro copie. E ognuna delle copie e' ancora, semplicemente, la moltiplicazione del batterio iniziale. Poniamo che il batterio iniziale si chiami Paolo. Abbiamo 4 Paolo. E oggi, a distanza di miliardi di anni, abbiamo un numero esorbitante di quel Paolo li' dei primordi.
Abbiamo, in realta', a che fare con un unico batterio. Si e' diviso, si e' specializzato, ha mutato forma e colore. Ma e' assolutamente Paolo. Una declinazione di Paolo.
E’ stato Paul Stinzer, un giovane ricercatore di Francoforte a porsi per primo una domanda elementare: Paolo lo sa? I batteri si sentono un’unica creatura? Hanno un’identita' individuale o collettiva?
Sono stati gli studi sui lattarini, piccoli pesci che vivono in grandi branchi, e sulle formiche, ad avvalorare la tesi che i batteri siano intimamente interconnessi tra loro.
I lattarini hanno stupito gli ittiologi per la loro capacita' di reagire a un attacco disponendosi istantaneamente a forma di squalo. Fenomeno veramente sconcertante. Viene spontaneo chiedersi come facciano. Sono state realizzate molte misurazioni del fenomeno con strumenti sensibilissimi e non e' stato possibile rilevare il trascorrere di un solo millesimo di secondo tra l’istante in cui il lattarino piu' vicino al predatore si dispone a formare la punta del naso dello squalo e l’istante in cui il lattarino piu' lontano si dispone in modo da completare la punta della pinna della coda dello squalo. L’azione e' simultanea.
Ma ancora piu' stupefacente e' il fatto che il ruolo di ogni lattarino sia intercambiabile e dipenda soltanto dal punto del branco attaccato. Indifferentemente il lattarino piu' vicino al grosso pesce predatore all’attacco diventa la punta del naso dello squalo e il piu' lontano la punta della pinna. Come fanno?
Chiaramente questo fenomeno prevede che i lattarini possiedano una notevole capacita' empatica e siano in contatto tra loro, anzi che le loro menti siano un’unica rete neurale condivisa che sente la forma “squalo” in modo tridimensionale.
Altri esperimenti sulle formiche hanno dimostrato che queste capacita' crescono con il diminuire della massa corporea. Osservando la complessita' delle interazioni in un formicaio gli studiosi hanno giudicato che solo la presenza di una mente collettiva puo' rendere possibile la gestione di una tale complessita'. La telepatia e', in un modo ancora misterioso, alla base della vita sociale delle formiche. Come possiamo spiegare altrimenti il fatto che se si avvicina una fiamma al formicaio tutte le formiche, contemporaneamente, mostrano segni di agitazione, anche se si trovano a grande distanza?
Negli anni ’90 Roger Holms ha posto una domanda che puo' modificare radicalmente la nostra visione dell’umanita': esiste un unico individuo che e' stato capace di replicarsi in biliardi di triliardi di trilioni di copie che ricoprono ogni millimetro della superficie di questo pianeta. Si tratta di una creatura immensa capace di generare una mente collettiva colossale. Come possiamo non chiederci se questo essere globale non abbia anche la capacita' di comunicare con la nostra mente e influenzarla? Puo' in qualche modo determinare la storia umana?
Capisco che si tratti di un’idea pazzesca, completamente al di fuori di qualunque modello mentale fino ad oggi concepito.
Ma pochi mesi fa i ricercatori della New York University hanno nuovamente dimostrato che esiste un motivo fisiologico per il quale durante una crisi di depressione il comportamento umano piu' diffuso e' quello di smettere di lavarsi.
La scarsa igiene favorisce il prolificare di una varieta' di batteri capaci di arricchire la pelle con alcune eiezioni che interagiscono con i bulbi piliferi che a loro volta inviano segnali ai filamenti nervosi. Il cervello reagisce a questi stimoli aumentando la produzione di endorfine: le droghe naturali che producono benessere e aumentano l’efficienza degli organi e del sistema immunitario.
Questa ricerca dimostra che i batteri sono realmente capaci di influenzare i nostri comportamenti al fine di ottenere vantaggi sfruttando i nostri momenti di debolezza.
Fino a che punto arriva questa loro capacita'?
Artur Lorenz, professore presso l’Universita' del Minnesota, ha rivisitato la storia umana a partire da questa ipotesi.
Potremmo infatti interpretare la smania umana per le migrazioni e le guerre come la risposta a un ordine del Grande Batterio che desidera riconnettere alcune sue componenti. La Seconda Guerra Mondiale, con eserciti che si spostano da un capo all’altro del mondo sarebbe stata una specie di Natale batterico, durante il quale colonie di batteri separate per millenni si reincontrano e si scatenano in un’orgia di partenogenesi.
Ma Artur Lorenz va oltre e si chiede: che vastita' e complessita' hanno i sogni e le pulsioni del Grande Batterio? Come gode il batterio visto che non fa sesso?
Possiede un gusto cromatico? Trae un particolare godimento dal colonizzare superfici coperte da scale cromatiche coerenti e armoniche? Per migliaia di anni gli umani si sono dedicati alla pittura per loro diletto o perche' ai batteri piace vivere sui dipinti?
Oppure accade che gli umani quando pitturano emettono particolari sostanze o vibrazioni di cui i batteri sono golosi?
Lo stesso potremmo ipotizzare per la musica o l’antica passione per il volo.
E l’invenzione delle concimaie, delle fosse biologiche, dove le acque di fogna si radunano e si suddividono in pesanti e leggere, o dei biodigestori per produrre gas combustibile, non sono forse la creazione e l’evoluzione sempre piu' raffinata, di luna park per batteri?

Ma, se le cose stanno cosi', non dovremmo porci il problema di quanto noi si sia veramente liberi?
Affrontando questa domanda viene spontaneo entrare in un nuovo ordine di idee.
Lo scopo dell’umanita', il piu' urgente e sacro, e' quello di scoprire in che misura siamo vittime del potere del Grande Batterio e in che misura possiamo essere noi a influenzare lui.
Possiamo insomma ipotizzare che ci sia un nesso intimo tra la situazione politica italiana e il nostro stato batterico? Potremmo giudicare Berlusconi come il sintomo di una malattia localizzata all’interno del corpo globale del Grande Batterio?
E a questo punto possiamo anche domandarci: cosa e' piu' urgente che io faccia per migliorare il mondo?
E’ inutile fare cortei e raccogliere firme se il centro della questione e' che viviamo in un’area batterica malata.
Potremmo scoprire che se tutte le persone di sinistra smettessero di lavarsi i piedi per una settimana Berlusconi cadrebbe e arriverebbe un Obama italiano.
Ecco perche' reputo essenziale aprire la discussione su questo argomento cercando di rispondere a TRE domande:

- COME IL GRANDE BATTERIO HA INFLUENZATO LA STORIA UMANA?

- COME IL GRANDE BATTERIO E’ STATO INFLUENZATO DALLE AZIONI UMANE?

- COME POSSIAMO TRASFORMARE IL GRANDE BATTERIO IN UN ALLEATO CONTRO IL MALGOVERNO ITALIANO E FAR SI’ CHE IL GRANDE BATTERIO SI DIA DA FARE PER FAR NASCERE IN ITALIA UNA PRIMAVERA DELL’ETICA E DEL BUON GOVERNO?

Spero che in molti vogliate partecipare a questo dibattito fornendo ipotesi, prove, testimonianze, esperienze, dati.
Spero che si comprenda che questa e' oggi la discussione piu' urgente.
Per troppo tempo la sinistra italiana ha incentrato l’azione politica su questioni secondarie trascurando al contempo azioni che avrebbero portato a risultati concreti e duraturi.
E’ necessario darsi delle priorita'. Riscoprire la politica dei piccoli passi. Piccoli come i batteri.

PS
Qualcuno sa dirmi dove trovare un video che mostri i lattarini che si dispongono a forma di squalo?
Grazie in anticipo.


Commenti

Jacopo cosa ti sei fumato ... CHE LO VOGLIO ANCH'IO :-))

Sapere è Potere !

non so dove trovare un video dei lattarini veri che formano lo squalo... ma i lattarini sono in "alla ricerca di nemo"... sono quelli che giocano con Dory prima di passare sul crepaccio con le meduse......

questo video l'ho trovato su youtube (ovviamente!) qui!

Ciao!

Ciao Jacopo,
non resisto devo provare a rispondere ai tuoi quesiti, perché anche secondo me i problemi principali della società non possono non avere origini da questioni di biologia molto più grandi o piccoli di noi sulle quali, sbagliando, non ci soffermiamo quasi mai!
Io laureata in biologia ne so così poco che ogni volta devo riprendere il libro per risolvere i miei dubbi cosmici (anche la questione dei gemelli omozigoti in cui la cellula uovo fecondata decide di clonarsi, raddoppiare il patrimonio genetico per dare origine a due individui "identici"...perchè lo fa, qual è il segnale?). Poi, i batteri sono impressionanti, universalmente presenti nella nostra vita e anche oltre probabilmente, con una velocità di evoluzione così diversa dalla nostra...pensa ad avere un ciclo vitale di 40 minuti per poi dividerti in 2 nuovi individui, invece di campare 80 anni e fare 2 figli.
Il Grande Batterio ha la meglio su di noi nei campi di guerra, negli ospedali, nei laboratori, vincono sempre loro! Nella storia abbiamo tentato di debellarli, gli antibiotici hanno salvato tante vite e il Grande Batterio si è evoluto velocemente...ha deciso di poter scambiare piccoli pezzi di DNA in modo orizzontale tra batterio e batterio che permettessero di conferire resistenza all'antibiotico stesso. Il tempo passa e gli antibiotici che sono stati più utilizzati dai nostri medici non sono più efficaci e i batteri continuano "clandestinamente a spacciarsi nella loro comunità importanti pezzi di DNA" e più vengono "attaccati" con degli antibiotici più vengono selezionati gli individui resistenti che danno vita ad altri individui resistenti che accumulano altre resistenze (il maggiore problema adesso sono i ceppi MDR MultiDrug Resistant). Quindi la risposta è SI il Grande Batterio è stato influenzato dalle scelte umane ed è mutato rapidamente per non essere battuto! Come diventare loro alleati non saprei, secondo me la maggiorparte degli studiosi li considera dei nemici e loro sono un pò incazzati, ma apprezzeranno il fatto che tu ti sia posto il problema e non avrai più alterazioni nella flora intestinale per un bel pò di tempo!

caro Jacopo,

i batteri si sono evoluti anche in altre specie, per cui anche noi siamo figli del primo batterio che è riuscito a riprodursi, non a caso dall'unione dei gameti maschile e femminile umani si ha una prima cellula, poi due, poi quattro, fino al raggiungimento della forma neonatale... quindi penso che il punto non è quanto siamo liberi, ma quanto siamo in simbiosi, perché i vantaggi e gli svantaggi sono in uguale misura condivisi dai simbionti. i batteri non sono più liberi o meno liberi di noi nella lotta per la sopravvivenza, ma sono convinto che hai ragione sul fatto che se riusciamo a convincerli che con Berlusconi al governo sono cazzi amari per tutti, allora i batteri ci aiuteranno. la sfida più ardua è comunicare con loro, visto che non scopano saranno anche un tantinello isterici e irascibili, probabilmente. per concludere voglio dare una spiegazione sui batteri e la depressione che non è molto chiara nel tuo articolo. io do per buona la teoria dell'evoluzione di darwin. se la teoria è giusta chi sopravvive trasmette i suoi geni alla generazione successiva. i batteri che vivono in simbiosi con gli esseri umani sono stati selezionati dalla natura a vivere su e con un essere umano. dal momento che senza l'essere umano morirebbero anche loro hanno sviluppato la capacità di migliorare il nostro umore in momenti di stress e depressione. Non confondiamo la causa con l'effetto. Quando gli esseri umani sono depressi non si lavano, un tipo di battere si riproduce maggiormente e causa la produzione di "stimolanti" per l'essere umano, il quale si riprende e continua la sua vita. questa simbiosi è frutto della selezione naturale, non di una scelta del batterio o dell'essere umano. Ho letto avidamente le pagine in cui ripercorrevi la storia dell'uomo. le teorie di una studiosa di cui non ricordo il nome parlavano di come sicuramente gli esseri umani abbiano raggiunto l'attuale stadio di sviluppo corporeo vivendo sui corsi d'acqua. infatti tutti gli esseri umani sono capaci di digerire frutti di mare e altri cibi marini crudi e la maggior parte di noi è totalmente (o quasi) glabra, ovvero non è ricoperto da pelliccia, perché dovendo sopravvivere sui corsi d'acqua era più vantaggioso per nuotare. Ma in quelle condizioni era anche più difficile per i batteri sopravvivere sulla pelle (o tra i pochi peli rimasti), per cui quegli uomini che non volevano più andare a pescare o si rifiutavano di immergersi per qualche ragione, avevano una proliferazione di un certo tipo di batteri, i quali sono stati anch'essi selezionati dalla natura, ovvero sono sopravvissuti quelli che "ripristinavano" un atteggiamento vitale del loro ospite. Infatti è probabile che un uomo che si rifiutava di "andare a pescare" sarebbe morto di fame, quindi l'uomo che non si lava e i batteri che non vogliono morire insieme al loro ospite sono stati selezionati per superare questo momento avverso. Quando ci fanno sentire meglio i batteri non fanno un favore soltanto a noi, ma anche a loro stessi. questa è la simbiosi.

Ti lascio con una mezza idea. i giapponesi, si dice, si suicidano davvero più degli occidentali, anche per motivi per noi assurdi. uno degli esiti della depressione può essere il suicidio. i giapponesi sono molto ma molto più glabri degli occidentali. potrebbe darsi che non avendo peli non hanno più quel batterio che li farebbe sopravvivere stimolando la produzione di endorfine.

l'ultima: gli uomini selezionano una marea di specie, ma soltanto quelle selezionabili. animali e piante non sono tutte addomesticabili. per poter fare quello che chiedi i batteri dovrebbero rientrare in questa categoria, e molti tipi di batteri lo sono, vedi quelli per la produzione di antibiotici, ma credo che Berlusconi si ancora più indietro evolutivamente parlando...

Tanto per curiosità, ma da dove hai preso questa storia che i lattarini fanno lo qualo ?
(lasciando poi stare il fatto dell'istantaneamente......)

Ho ipotizato che per lattarini te non intenda quelli dell'omonima sagra http://www.sagradellattarino.it/il_lattarino.html :-)

Io non sono uno zoologo ma in rete ho trovato questo "The adaptive significance of schooling as an anti-predator defence in fish"
www.sekj.org/PDF/anzf27/anz27-051-066.pdf ossia uno studio in cui si analizza il comportamento di branchi di pesci in relazione
alla presenza di predatori.

Direi che il comportamento "sociale" (school) dei singoli pesci è spiegato abbastanza bene.

Se mi precisi il pesce o la fonte cerchero altre info, che la cosa mi intriga.

--- (il lavoro nobilita l'uomo):(false) (il lavoro debilita l'uomo):(true) ---

Caro Bradibo Placido
i latarini che fanno lo squalo li ho visti in un docmentario di Piero Angela quindi fonte affidabile e ufficiale.
E' lui che ha spiegato che con riprese ad alta velocità non si è visto un solo istante di scarto tra il movimento del lattarino attaccato e quello degli altri.
La storia delle formiche telepatiche invece è falsa.

il cantiere della salute

Ciao Jacopo. Eccezionale e quanto mai sceintificamente vero.

Come risposta ho inserito il tuo articolo in Punti di Vista nel sito Il cantiere della salute, (ancora in construzione) nella sezione Punti di Vista - Cellule Protagoniste. http://www.farmalibri.it/index.php?option=com_content&view=section&layout=blog&id=21&Itemid=92

www.farmalibri.it

A conferma di quanto scrivi, vicino al tuo, ci sono due articoli,  uno di un certo Italo Calvino (La celula innamorata da morire - da T con Zero -  altro che sesso!) e uno di Alessandro Seppili (padre della Igiene ed Educazione alla Salute). Guarda se la compagnia (oltre alla mia - Globuletto rosso- Globus Calvo) ti sta bene. Un caro Saluto.

Ps: quando saremo riusciti a caricare il modulo dei Link ti chiederemo di poter  inannzitutto linkare  il tuo Blog e Comemrcio Etico. Andiamo avanti, cerchiamo di resistere, di lavorareinsieme per una maggiore 'consapevolezza'! Un abbraccio

 

Caro Jacopo, concordo con te che quella che proponi sia in questo momento la discussione più urgente, e che sia necessario darsi delle priorità, così come riscoprire la politica dei piccoli passi.

La tematica che proponi è assai complessa e prevederebbe a mio parere una risposta molto articolata per poterla sviscerare, e sinceramente mi mette in difficoltà. Sarei tentato di proporre un lungo intervento in merito che però ritengo possa diventare alla lunga una cosa pesante e quindi poco efficace alla causa, anche perché ritengo che forse  potrei essere sicuramente più esaustivo tramite il  percorso di un dibattito aperto.

Pertanto mi limito a proporre alcuni spunti che potranno sicuramente essere successivamente  progressivamente approfonditi, qualora fossero ritenuti utili e  degni di approfondimento.

Tali spunti potrebbero essere da qualcuno ritenuti “un po’ strani” e destare qualche perplessità, pertanto propongo a priori al lettore un atteggiamento possibilista su ciò che cercherò di esporre.

Passo quindi al primo spunto offertomi dalle tue deduzioni sui pesci lattarini, sui quali ti chiedi come facciano a raggrupparsi con tale sincronicità e simultaneità.   

Scrivi: “Chiaramente questo fenomeno prevede che i lattarini possiedano una notevole capacita' empatica e siano in contatto tra loro, anzi che le loro menti siano un’unica rete neurale condivisa che sente la forma “squalo” in modo tridimensionale.”

Ritengo tale osservazione interessantissima e mi offre lo spunto per aggiungere la mia proposta:

Penso che in questo caso  esista un “io di gruppo” o “io di specie” che li rende in pratica una sola individualità. Ciò consente loro di muoversi all’unisono ed in perfetta sincronicità come un unico organismo. E la cosa a ben riflettere, non appare poi così strana se si pensa che in fondo se osservassimo anche noi stessi al microscopio verificheremmo che non siamo proprio così compatti come ci vediamo ad occhio nudo ma  che esiste un certo spazio fra i legami della nostra per così dire “componentistica”.

Di tutte le specie esistenti sulla terra ritengo che solo l’uomo possieda “l’io individuale” ed è proprio per questo che ogni uomo viene considerato unico. Nel restante regno animale non si può parlare di “io individuale” ma di “io di gruppo” o “io di specie”

Nel regno animale poi alcune specie animali come appunto i lattarini sono un esempio vivente in cui si può a mio parere verificare concretamente  come si esplica esteriormente questo “io di gruppo”. Esistono poi  molte altre specie come fai notare,  su cui si può  verificare tale caratteristica in modo evidente. Un esempio assai noto è quello dato dai storni al tramonto quando si radunano in enormi gruppi e danno luogo a quelle meravigliose evoluzioni in cielo che sono una sorta di danza con figure che assumono forme complicatissime in continua e straordinaria evoluzione simultanea.

 Eppure non si è mai visto uno storno scontrarsi con un altro storno, e tutto questo è  straordinario !!! E’ a mio proprio questo “io di gruppo” che consente loro tale coordinamento, altrimenti incomprensibile.

Molto altro avrei chiaramente da aggiungere, qualora questa opinione possa interessare sarò ben lieto di approfondire l’eventuale dibattito che si potrebbe aprire a riguardo, con la massima disponibilità pronto a mettermi in discussione.

Secondo punto che per il momento intendo iniziare ad  approfondire riguarda  ciò che viene individuato come “grande batterio” che a mio parere potrebbe essere definito anche con altri nomi, ma che comunque questo rende bene l’idea, e poi non è certo il nome il problema , ma ben altro.

Mi pare che si pone il quesito: Di che cosa si nutre “il grande batterio?” la mia risposta-proposta in tal senso è secca: Penso che si nutre della “qualità dei nostri pensieri.”

In genere si pensa al pensare come ad un qualcosa di astratto totalmente inconsistente,che si forma nel nostro cervello e che una volta espletato si esaurisca e finisca lì da dove è iniziato.

Invece come si ipotizza nell’articolo si intravede una connessione ed una influenza con “il grande batterio” per questi ritengo che la qualità per cosi dire “etica” dei nostri pensieri influenzi lo sviluppo e la forma di tale “grande batterio”.

Gandhi diceva che un buon pensiero è come un profumo, ed aggiungeva che un puro pensiero è una cosa talmente sottile e al tempo stesso, talmente potente che può pervadere tutto.

Anche Steiner formulava constatazioni simili ed anche più approfondite.

Personalmente prendendo spunto da questi grandi personaggi, mi sono fatto l’idea che i nostri pensieri vadano appunto nel mondo e confluiscano a nutrire e a far crescere a seconda della loro qualità etico-morale  realtà diversificate ed opposte fra loro da ciò che può considerarsi come “buono” a ciò che può considerarsi “malvagio”

In  sintesi penso che i pensieri “buoni” producano le cose belle  abbiano consentito l’emergere de figure come Mandela tanto per fare un esempio  e pensieri “malvagi” abbiano consentito l’emergere di figure alla Berlusconi.

Anche in questo caso il discorso se interessa si può approfondire, ci sono tantissime cose da aggiungere.

In conclusione pertanto partendo da queste mie deduzioni, a riguardo delle priorità e del riscoprire la politica dei piccoli passi, propongo come sosteneva Steiner di “porre il lavoro positivo al posto della lotta” e di contrapporre ai pensieri “malvagi” che continuano ad alimentare le “forze dell’oscurità” i nostri pensieri “buoni” affinchè possano generarsi e prender corpo altre figure positive oltre alla speranza “Obama”e possano emergere in tutto il loro fulgore anche le “forze della luce”.

E non dobbiamo temere se ci pare di essere in pochi, perché dobbiamo ricordarci sempre che basta la piccolissima luce di un  fiammifero per rischiare tutto il buio che riempie una grande stanza.  

Un grande abbraccio