cervello

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La mente mente continuamente. Mentire a se stessi è l’unica possibilità!

tramonto

Visto che continui a leggere le cose strane che scrivo, vorrei oggi proporti un doppio salto carpiato.
Vorrei provare a riflettere intorno a un pensiero scomodo per vedere dove si arriva.
Anche perché sospetto una conclusione comica.

Dunque…
La mente si chiama mente perché mente?
Se diceva la verità si chiamava sincera.
Questo fatto ci dovrebbe indurre a riflettere su alcune idee a proposito della nostra vita e su frasi tipo bisogna essere sinceri con se stessi… La domanda è: ti sembra possibile essere sinceri?
Le parole sono rivelatrici del modo di pensare. Una nuova parola si forma quando si parla molto di un certo argomento; così a furia di parlare di neve gli eschimesi hanno creato parole per esprimere il concetto di neve fresca, neve farinosa, neve ghiacciata… Gli italiani no.
Allora che dire del fatto che in italiano non esiste il contrario del verbo mentire, cioè non esiste il verbo dire la verità?
Avanzo un’ipotesi devastante per la nostra tranquillità psicologica: e se non esistesse il verbo dire la verità perché non ci si riesce?
Lo so che è un’idea traumatica ma se fosse vero che siamo capaci solo di raccontare balle sarebbe utile dirselo!

Innanzi tutto c’è quindi da chiedersi: mentire è sempre male?
Consideriamo mentire un atto contro l’etica ma è un giudizio eccessivo e impreciso: c’è bugia e bugia.
Facciamo un po’ di esempi… In un certo periodo della mia vita decisi di imitare mia madre e tenere l’orologio avanti di 10 minuti, così mi spaventavo perché ero in ritardo ma poi mi rilassavo perché non ero in ritardo. Questo è un modo di mentire ma non è malvagio.
Giocare è divertente, sano e giusto e diminuisce il rischio di guerre e violenze private. Ma cosa fai durante il gioco?
Se giochi a fare il dottore stai fingendo, cioè stai praticando una forma di falsità… Ma è buona.
Il gioco è divertente ma per farlo devi mentire.
E in effetti tutta l’arte, dalla pittura al cinema è finzione.
Quel che cerchiamo nell’arte è un particolare punto di vista sul mondo. Un punto di vista particolare non è mai LA VERITA’, ma solo un pezzo, quindi c’è un’omissione e qualunque omissione è una forma di falsificazione. Ma l’arte è bella e ci emoziona proprio per questo.

E quando guardiamo un tramonto e ci entusiasmiamo a volte diciamo: sembra finto!

Ora avanzo quindi un sospetto: mentire a volte è buono?
È vero che devo prima o poi (poi, poi) si deve morire. Ed è vero che possono succedere fatti terribili a me e a tutte le persone che amo. Ed è vero che se succedesse starei malissimo.
Ma se mi metto a pensare a questo divento triste, mi viene l’ansia e non riesco a godermi la bellezza del mondo e dell’amore e dell’amicizia, perché il mio cervello è pieno di terrore.
Allora devo scegliere in che direzione guardare, quali argomenti pensare. E siccome non posso prestare attenzione contemporaneamente a tutta la gioia possibile e a tutto il dolore possibile allora sono costretto a scegliere.
Il nostro cervello è uno strumento miracoloso ma non può fisicamente contenere nello stesso momento tutti i sentimenti e tutte le sensazioni. Se mi metto a pensare a qualche cosa di straziante che potrebbe succedere o che è successa 30 anni fa, non riesco contemporaneamente a giocare a nascondino o a far l’amore.
Quindi siamo per forza costretti a fare una scelta e a non considerare una parte dei pensieri e dei fatti possibili.
Posso scegliere di guardare il bello della vita oppure il brutto ma in entrambi i casi sto mentendo, sto censurando la realtà, sto dimenticandone un pezzo.
La differenza è che se penso alla cioccolata calda provo una sensazione piacevole, se penso alla peste nera non è più altrettanto piacevole.
Quindi visto che la mente comunque mente, in un modo o nell’altro, sarebbe magari utile decidere QUALI  bugie raccontarsi.

Il grosso problema è che la maggioranza dei viventi è oggi prigioniera della menzogna dominante, la Grande Bugia del Sistema. Siamo d’accordo che è una colossale falsificazione, tutto, dalla politica, all’economia, alla cultura. Il mondo è un delirio nel quale 10 milioni di persone muoiono di fame ogni anno e 100 milioni muoiono perché hanno mangiato troppo. I potenti mentono in modo seriale e organizzato, la scuola mente, i media mentono. Hai dubbi?
Ma il colmo è che la società della menzogna condanna moralmente il mentire. Tutti affermano di essere sinceri, a partire dai pazzi della pubblicità che ti dicono, in soldoni, che ti basta comprare una Smart per trombare come un ossesso donne dalle curve di geometrica potenza.
E cosa ci racconta la Grande Bugia? Che tutto va male, che siamo in pericolo, che è pieno di serial killer, terroristi, fanatici e mariti infedeli! la Grande Bugia vende paura. Morti veri e finti a tutte le ore e su tutti i canali tv.

Le alternative oggi sono solo 2: o credi alle balle del sistema o credi a delle tue bugie personali. E magari, se ti impegni un po’, puoi trovare bugie che almeno ti tengono su di morale. Bugia per bugia tanto vale sceglierne una che sia confortevole. Se invece credi alla borsa azionaria rischi di svegliarti dal sogno senza una lira.
E se guardo all’esperienza di quelli che sono usciti ancora miracolosamente mentalmente lucidi dai campi di sterminio, vedo che si sono inventati qualche cosa per darsi speranza, per avere uno scopo. E quel qualche cosa li ha tenuti vivi.
Poi certo, chi si racconta balle troppo grandi rischia di perdersi, di impazzire, di restare incapace di agire a causa di una gigantesca allucinazione individuale.
Ma non chiedermi di essere sincero con me stesso.
Al massimo potrò essere assennatamente sognatore a occhi aperti.