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GoogleSei disoccupato? Cerchi lavoro? Si sta aprendo anche per te una strepitosa occasione per guadagnare facendo qualche cosa che ti appassiona.

E’ iniziata la seconda rivoluzione del web: arrivano i soldi per i micro editori!

Lacrime, lacrime, lacrime!
Piangono le grandi concessionarie di pubblicità, le grandi agenzie che hanno distribuito per decenni fantastiliardi di soldi ai grandi gruppi editoriali togliendo alle piccole case editrici la possibilità di sopravvivere...
Nel silenzio dei mass media, che non se ne sono accorti, è avvenuta una rivoluzione.
Quello che è successo è che la pubblicità di Google ha fatto un salto di qualità enorme.
Google, anni fa, inventò la pubblicità tematica: quei piccoli annunci che trovi sulle pagine di moltissimi siti internet. Se cerchi agriturismo o vai su una pagina dove si parla di agriturismo, Google seleziona gli annunci che parlano di agriturismo. Cioè chi compra la pubblicità può indirizzarla alle persone che sono interessate a quel particolare prodotto visto che cercano articoli su quell’argomento. E non pagano la pubblicità in sé, come accade su giornali e tv, pagano solo quando una persona clicca sulla tua pubblicità ed entra nella tua pagina (click true). Già questa è stata una bomba perché permette agli inserzionisti di pagare in ragione di un risultato concreto (il numero dei visitatori realmente interessati). Inoltre questo sistema permette di calcolare, dopo un po’ di esperimenti, quanti comprano il prodotto ogni mille navigatori che entrano nella pagina che lo pubblicizza. Quindi puoi calcolare con forte approssimazione al vero e in anticipo, quanto ti costerà in pubblicità Google ogni singola vendita e quindi investire con una ragionevole certezza di incassare poi.
Già questo rendeva la pubblicità Google molto più conveniente di qualsiasi altra forma di promozione, ma i guadagni per i proprietari dei siti erano minimi, una decina di centesimi per ogni click che diventavano un euro solo per alcune fasce tematiche come i viaggi, i conti correnti, l’elettronica, le assicurazioni. Lì c’erano più soldi in ballo e gli inserzionisti erano disposti a pagare molto di più ogni click. Infatti, il costo della pubblicità di Google viene stabilito istante per istante sulla base delle offerte disponibili. Quando compri la pubblicità stabilisci anche quanto sei disposto a pagare per ogni click true. Quello che offre di più ha gli spazi più visibili, chi offre troppo poco non vede apparire la propria pubblicità.
Il che voleva dire che se il tuo sito parlava di controinformazione beccavi solo qualche pubblicità di libri che pagano molto meno dei viaggi. Quindi chi aveva contenuti di un certo tipo raccattava solo qualche manciata di euro.
La novità è che ora Google pubblica gli annunci non sulla base di quello che stai cercando in quel momento ma sulla base di quello che hai cercato nelle ultime ore.
Cioè, se io cerco i prezzi di un volo per Londra e poi vado a visitare un sito sulle farfalle, Google continua per un po’ a pubblicare sulle pagine che apro offerte per viaggi a Londra, alberghi a Londra, ristoranti a Londra eccetera.
Questo permette a Google di ottenere più click ogni mille persone che vedono la pubblicità. Ma permette anche a chi gestisce il sito di farfalle di incassare più soldi. Se sul sito delle farfalle appare solo la pubblicità di prodotti per farfalle (un settore economicamente poco vitale con fatturati pubblicitari quasi nulli) chi gestisce questo sito incasserà poco o  niente anche se ha un mare di visitatori.
Guadagno molti più soldi se Google mi spara sul sito delle farfalle una pubblicità mirata su ciascun singolo visitatore (a quelli che vogliono andare a Londra pubblicità inerenti e diverse da quelle che appaiono quando sul sito delle farfalle arrivano persone che hanno in precedenza cercato la parola agriturismo, che troveranno pubblicità agrituristiche).
Cioè succede che il sito delle farfalle non guadagna sulla base della commerciabilità dell’argomento che tratta (pessima) ma sulla base del numero dei visitatori…
In pratica otteniamo che un sito che oggi gestisce bene la pubblicità di Google, mettendone tanta e grande, può arrivare a incassare fino a 7 euro ogni 1.000 ingressi, mentre col vecchio sistema si stentava ad arrivare a un euro.
E i prezzi stanno aumentando velocemente via via che i compratori di pubblicità si rendono conto che questo modo di fare marketing è veramente migliore di qualsiasi altro per la maggior parte dei prodotti in commercio. In Germania sono già arrivati a punte di 18 euro di rendimento per ogni 1.000 pagine viste. E gli analisti prevedono che, con tassi di crescita del 15% annuo e più, arriveremo nel 2014 a un mercato web da 55 miliardi di dollari solo negli Usa, il 21% del mercato pubblicitario.
Ma sono pronto a scommettere quello che volete che l’incremento sarà ancora maggiore perché già oggi la convenienza del sistema Google ha doppiato quella di qualunque tipo di pubblicità. Il che potrà solo favorire i microeditori.
In Italia l’esplosione sarà ancora più forte visto che nei prossimi anni si prevede un aumento degli utenti web di parecchi milioni di unità e aumenterà il tempo passato in rete e pure il volume dell’e-commerce…
Quindi chi avrà buone idee potrà sperare di raggiungere numeri interessanti. Con 10 euro di rendimento ogni mille pagine visitate, con 1 milione di ingressi incasso 10.000 euro, che iniziano a essere soldi. Bisognerà però aspettare che il mercato italiano cresca ancora un po’… Ma i saggi potrebbero iniziare a pensarci da adesso.
E io, che sono un maniaco della cooperazione mi chiedo se non sarebbe sensato creare network ecoetici e artistici che aiutino i gestori del singolo blog a diventare visibili. Credo che una specie di syndacation potrebbe essere una svolta per molti che hanno la capacità di produrre contenuti di grande interesse ma si troverebbero in difficoltà nel gestire un sito in modo tale che sia molto visibile… Per fare i numeri e salire nella visibilità sui motori di ricerca devi avere molti siti che ti linkano…
Ci siamo già mossi in questa direzione con www.stradaalternativa.it, sito di scambio banner a costo zero, che oggi raccoglie più di 400 siti web e ha già totalizzato 59 milioni di banner visti e portato sui siti che aderiscono al circuito 127.233 nuovi visitatori.
Ma abbiamo altre idee che ci frullano per la testa…
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Commenti

Benvenuto nel mondo di google.
Sono un micro editore che come dici tu riesce a guadagnare qualche euro con la pubblicità. Questa di google è una novità che come predici farà aumentare i guadagni.
Il mio sogno è lavorare per creare informazioni di qualità, e aggiungo etiche, con i miei siti internet.
Il grosso problema di internet è la grande quantità di informazioni che spesso, o non sono aggiornate o sono tempo perso.
Anche google non è perfetto come motore di selezione dei contenuti e credo che la cosa migliore sia ancora il controllo della qualità dei contenuti "umana".
Credo che il successo sarà riservato a questi tipi di siti internet, cioè ad alta qualità di informazione. Anche se il rischio è quello che, come già avviene, alcuni siti smart riescono a scalare google anche senza contenuti, o contenuti che utilizzano molte parole chiave ma alla fine non dicono di più della media.
Per cui sono molto interessato al tuo nuovo progetto. A quello dei banner non mi sono mai iscritto perchè non rientrava nella pubblicità mirata all'argomento di interesse del lettore, come invece fa google.
Cari saluti.

caro jacopo, la sicronicità è ovunque e cambierà il mondo...:-)))) io sono pronto a lavorare...conosco persone che farebbero i salti di gioia se potessero avere anche solo un piccolo lavoro su questa cosa e un mio caro amico sta risparmiando per fare una radio su web per esempio che potrebbe rientrare nella rete di cui parli. in realtà veramente molte cose si possono fare...per quanto riguarda i contenuti qualcosa ho anch'io, diciamo che cinque università più un botto di studi non accademici, mi permettono di spaziare su molti argomenti, con i miei amici rivoluzionari che sono tutti membri di associasioni della sostenibilità oppure veri e propri artisti, che anche loro hanno molti argomenti e molte idee come me per cambiare il mondo con le nostre migliori carte. e molti di loro sono pronti a fare anche video per esempio...per quanto mi riguarda comunque avrei parecchie proposte per eventuali programmi, che poi verrebbero premiati o bocciati dalla rete...ma penso che se detto bene fa piacere a tutti per esempio che la fisica con la scoperta dell'adrone ha dimostrato scientificamente la frase: tutto ciò che è fuori è dentro e tutto ciò che è dentro è fuori; oppure che nelle scelte economiche il signor smith e tutti gli altri ignoranti dei classici, che tutt'oggi dominano il pensiero accademico in quasi tutte le facoltà di economia, hanno preso un abbaglio enorme, è stato falsificato dagli studi di neuroeconomia che le scelte del capitalista-consumatore avvengano in modo razionale, più del novanta per cento avviene emotivamente e inconsciamente, insomma l'assioma fondante la rassicurante epopea capitalista, cioè poiché tutti agiscono razionalmente per loro interesse personale, allora lavorano alla creazione della famosa iper-razionale mano del mercato che tutto aggiusta, E' FALSOOOOO!!!! questo lo si vede nell'economia attuale che solo un idiota irrazionale può truffare per miliardi di dollari un pianeta intero, idiota che era l'emblema di quella frase, l'apice dell'interesse personale. sarebbe da aprirsi un dibattito no? su sta cosa...sulle sue conseguenze? perché allora non fare una sorta di programma con dibattito on-line che fa sapere che la fisica permette la possibilità che un corpo attraversi una parete, che se c'è abbastanza energia si può piegare lo spazio, o una marea di altre verità. insomma penso sia necessario che si faccia conoscere rivolgendosi alla casalinga di voghera (se poi mai è esistita), per farle capire che il mondo oggetto, dove lei stessa è considerata un oggetto, in realtà è certamente vivo, è un'unica cosa probabilmente multidimensionale, che è fatta da un'infinità di forme diverse, ciascuna dotata di un punto di vista, che può esprimere tutta la sua libertà e responsabilità applicando il libero arbitrio e che funziona veramente bene quando c'è amore...e questo può essere tutto argomentato scientificamente.

un abbraccio splendido,
sempre pronto a qualsiasi chiarimento
nino

ps: ti lascio con una poesia estemporanea

senza parole

so' pronto alla discussione
perché da sto mese so' in cassaintegrazione
(è la verità)

Grazie per l'entusiasmo ma una discussione prevede la disponibilità a fare discorsi chiari e a selezionare gli argomenti. Leggo tante parole ma né analisi né proposte. se vuoi concretizzare i tuoi sogni credo che avrai vantaggio andando con una marcia più lenta su un percorso che porta direttamente da qualche parte. Io non ho ancora 20 secoli da vivere, mi piace concludere. Spero che avrai voglia di capire quel che cerco di dire. E di scusare la mia ruvidità, ma il buonismo sempre fa anche danni.

Google è caro, scomodo e fastidioso. Personalmente non do alcuna attenzione ai siti pubblicitari indicati da google e di conseguenza non ho mai pensato di avvalermi di questa forma di pubblicità, se non nel caso di un tentativo su altre app iPhone che ha portato ad una perdita netta dei 50 euro investiti. E perchè è così? Ma perchè il sistema Google non è abbastanza personalizzato: se cerco viaggi mi fa vedere i viaggi; ma se li sto cercando è segno che non c'è bisogno che qualcuno me ne ricordi! Essermene rammentato per qualche tempo dopo come una forma di scia, da solo la sensazione di essere controllati e quindi ci fa approcciare la cosa con ancora maggiore sospetto.

Si confronti Facebook, dove in effetti ho svolto campagne per la mia app Virtual Tags che perlomeno le hanno dato una notevole visibilità se non acquisti. Qui è l'utente stesso che indica che tipo di pubblicità vuole ricevere mediante la specifica degli interessi; ami la salsa ed abiti a Roma? Riceverai informazioni sul prossimo stage nella tua città. Hai un iPhone? Riceverai notizie su app ed accessori. Sei fidanzato? Riceverai informazioni su come organizzare il matrimonio.

Non serve essere attivi, fare ricerche: è il sistema che nel comune uso del portale ci offre quello di cui abbiamo bisogno! Contento l'inserzionista, contento l'utente/cosnumatore.

Inoltre i costi di Facebook, nonstante questa maggior efficienza, sono di vari ordini più convenienti di quelli di Goggle ed anche, cosa che mi fa temere per i sottoscrittori dell'offerta pubblica di Linkedin, dello scimiottamento effettuato da questo ultimo portale.

ma io parlavo di vendere pubblicità non di comprarla.

Caro Jacopo, qualche mese fa pensavo esattamente le cose che hai scritto tu e sull'onda di questa ottimistica fede nelle opportunità del web ho avuto un'idea grandiosa e ho costituito un sito di e-commerce di regali artistici e artigianali fatti in Italia. mi sono anche iscritta allo scambio di banner di stradalternativa. in questi primi mesi di attività ho scoperto con mio grande rammarico che per essere rintracciati su google mediante parole chiave, bisogna pagare e anche cifre abbastanza ragguardevoli, soprattutto se si è all'inizio dell'attività e che vincono coloro che più investono, che guarda caso non sono sicuramente piccoli imprenditori ma anzi vi sono, esattamente come nel commercio non elettronico, le grosse cordate che con espedienti vari riescono a monopolizzare le ricerche online di parole chiave che sono ovviamente importantissime! ergo sono arrivata alla conclusione che bisogna creare un "contro-google" cioè innanzitutto penso che tutti coloro che hanno siti online di ecommerce magari di articoli diversi (non in concorrenza ma che hanno target simili) dovrebbero farsi pubblicità reciprocamente a costo zero, insomma è necessario darsi da fare perchè su google non ci si può contare in quanto è lì per fare profitti e non solo per informare; direi anzi che la parte profittevole di google si sta imponendo su quella di servizio... quindi : ancora una volta dobbiamo unirci e reagire, sennò faremo la fine dei negozietti divorati dai centri commerciali!

Cara Fantaregali grazie per l'apprezzamento e la volontà di collaborazione.

Vorrei però notare che il problema della visibilità sui motori di ricerca è tecnico. Ho più volte dimostrato che si può fare arrivare ai primi posti su Google un sito nuovo... E' una questione di tecnica.

Sostanzialmente si tratta di aiutare i motori di ricerca a capire di cosa parla la pagina utilizzando il maggior numero possibili di sinonimi e parole "significanti".

Se ho una pagina che parla di auto scriverò:

macchina

mezzo di locomozione,

viabilità

trasporti

automobile

auto

strada

viaggio

spostamenti

spinterogeno

carburatore

cambio

sterzo

benzina

carburante

eccetera eccetera.

Poi devo procurarmi una trentina di siti che mi lincano all'interno di un testo (la presenza dei banner conta ma poco ai fini dell'inidicizzazione)

Poi c'è un problema di indicizzazione vedi qui il nostro meraviglioso manuale per rendere più visibile il tuo sito. Spero di esserti stato utile auguri http://www.stradaalternativa.it/pagine/

chissà magari dopo che saremo venuti più e più volte da te, quando ci conosceremo meglio, riuscirò ad essere più chiaro, per ora prendili come pensieri alla joyce, solo che molte delle scoperte più evolute possono veramente rivoluzionare il modo di pensare, proprio come le scarpe che caricano il cellulare rivoluzionano la vita materiale, tuttavia tu sei il maestro dello yoga demenziale e molte cose dei vostri anni sessanta e settanta (io sono del 77) erano molto vicine alle scoperte della fisica, non è un caso che capra scriva il tao della fisica in quegli anni, e così le ultime scoperte delle neuroscienze (i mitici neuroni specchio ne sono un esempio). ma non è questo il centro della discussione, quindi mi eclisso e attendo evoluzioni nel blog.

un abbraccio autoironico,
nino

ps: non ti preoccupare per la ruvidità io non me la prendo (quasi) mai per niente... :-DDDD

forse ti ho risposto troppo impulsivamente... Ma mi spaventano i discorsi con troppe prospettive... Troppe volte mi son trovato poi a sperimentare il perdersi per troppe idee. Forse è anche la stanchezza di tante iniziative che avrebbero potuto concretizzarsi e non ci sono riuscite. Comunque se ci incontreremo mi troverai sempre disponibile a ritentare, ma dobbiamo trovare da quale azione partire. Una alla volta, i fronti troppo ampi mi danno le vertigini... Comunque grazie per la tua disponibilità a discutere...

In questo momento siamo in un periodo di transizione, in quanto google ha introdotto il suo nuovo algoritmo(panda) che funziona in modo diverso e nessuno a ancora capito come. Sicuramente le tag sono importanti, ma non so fino a che punto. Infatti adesso, più di prima tiene conto della componente social e dell'impaginazione del sito che rispetti i vari standard tipo w3c.