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Capitolo terzo

Come funziona la mente istintiva
Fin dal primo incontro con una persona, in un solo istante trasmettiamo centinaia di informazioni attraverso il linguaggio dei movimenti, dei toni e dei ritmi. Questi messaggi non razionali sono il vero luogo dell’interazione sociale. Le parole che diciamo sono solo la confezione di una relazione con un altro essere umano. La sostanza sono i messaggi emotivi che cogliamo solo inconsciamente.
(Non dire a Berlusconi che se ne deve andare usando uno striscione, diglielo con il linguaggio del corpo!)

Il libro “In un batter di ciglia” di Malcolm Gladwell cita numerose ricerche su quanto sia istantanea la capacita' della mente irrazionale di dare giudizi.
E sul punto esistono molti studi.

Sto dicendo una cosa grossa.
Sto dicendo che noi percepiamo la realta' molto di piu' di quanto ce ne si renda conto.
La prova di questa nostra capacita' incredibile ci viene dall’osservazione degli animali.
Ad esempio ci sono domatori che riescono a insegnare agli animali fino a un centinaio di segnali impercettibili. In questa maniera diventa facile stupire il pubblico esibendo un cavallo che e' abilissimo in matematica e da' i risultati battendo con lo zoccolo per terra. Ovviamente il cavallo non capisce nulla di quel che sta facendo e non ha nessuna idea del concetto NUMERO. E’ il domatore che e' bravo in matematica e che gli dice: “Batti 5 volte.” Ma il pubblico non se ne accorge perche' il domatore usa 10 diversi segnali, tutti impercettibili, che in ore di allenamento ha associato a 5 colpi di zoccolo.
Le percezioni degli animali colgono sfumature che a noi sfuggono non perche' non siamo capaci di vederle ma perche' non ci occupiamo di identificarle.

Per dimostrare questo fatto ho realizzato decine di volte un esperimento, sempre sfruttando la sensibilita' dei cavalli al linguaggio corporeo.
C’e' un grande recinto con 6 cavalli liberi al pascolo.
Un gruppo di persone si avvicinano, uno per volta.
I cavalli hanno tre distinte reazioni. Con una certa persona restano fermi e si lasciano avvicinare, con un’altra si allontanano ogni volta che lei si avvicina, con una terza persona invece sono i cavalli ad avvicinarsi.
E si puo' stare certi che se i cavalli si allontanano da una persona si tratta di qualcuno che ha gravi problemi anche nelle relazioni con gli esseri umani.
Ho inventato questo esperimento proprio per dimostrare alle persone che vivono male la loro socialita' che non possono limitarsi a dare la colpa agli altri. I cavalli non giudicano se sei bello o brutto, non sanno niente di moda e di eleganza, non leggono il tuo livello sociale. I cavalli guardano come ti muovi e che odore emetti e su questa base decidono se sei gradevole, neutro o pericoloso. Sono animali erbivori e devono guardarsi dai predatori, e per questo sono meno socievoli di cani e gatti ed e' piu' facile interpretare le loro reazioni.
Come vedremo, cambiare il tuo messaggio corporeo e' facile e automatico. Se pensi che tutti sono stronzi mandi un semplice messaggio: siete tutti stronzi.
Se ami le persone, il tuo corpo dice: vi amo.
Se odi le persone e vuoi avere successo puoi imparare a fingere di amarle. Reciti esattamente come un attore.
Puoi anche convincere le folle e diventare potente come Hitler. Ma, come vedremo, chi recita, per quanto bravo, sta fingendo e il suo messaggio corporeo sara' quindi meno limpido di quello di una persona che non recita, e' se stessa.
Forse leggendo queste parole puoi essere concorde ma valutare che gli effetti di questa comunicazione non verbale abbiano un peso limitato sulla nostra vita.
Invece sto cercando di dimostrare che e' su questo terreno che le persone prendono le decisioni essenziali.
E’ sulla base dei messaggi corporei che scelgo l’automobile, chi votare, chi frequentare, chi sposare, chi odiare. E la cosa piu' inutile che posso fare e' cercare di denunciare le malefatte del governo usando SOLO il linguaggio verbale.

Per comprendere quanto sia importante questo terreno della comunicazione emotiva possiamo occuparci per qualche minuto di come funziona il meccanismo della percezione. Un’altra questione importante della quale a scuola non ti dicono praticamente nulla.
Comunemente noi diciamo “Io vedo.”
L’idea e' che attraverso gli occhi noi si veda fuori come se si guardasse da una finestra. Ma la fisiologia ci spiega che l’occhio non e' una finestra. E’ una telecamera digitale. L’occhio e' una macchina incredibile che letteralmente digitalizza le immagini esterne, le trasforma in impulsi elettrici e poi le trasmette al cervello attraverso un cavo di trasferimento dati che si chiama NERVO OTTICO. Quindi l’immagine, in un qualche modo che ancora non abbiamo pienamente colto, viene “proiettata" sopra milioni di neuroni e cellule varie che in un’altra massa di cellule producono tutta una serie di fenomeni che noi riassumiamo dicendo: “Guarda la' che bella ragazza!” 
In realta' noi non vediamo un cazzo. Noi guardiamo il mondo attraverso un videocitofono.
Ed e' pure un videocitofono veramente strano.
Illustri ricercatori come Piaget, hanno dimostrato che il processo di decodificazione di quello che vediamo e' molto complesso e per apprenderne le basi dedichiamo i primi 3 anni di vita.
Semplificando potremmo dire che i nostri occhi ci inviano una massa enorme di dati e che il grosso problema e' quello di interpretare le immagini, dare loro un senso comprensibile. Il bambino prima di essere in grado di riconoscere una sedia deve averla toccata, leccata, aggirata, esserci passato sotto, averla annusata, essercisi seduto sopra. Solo allora e' in grado di riconoscere in una frazione di secondo una sedia, anche se la vede da punti di vista diversi, dipinta in colori diversi, con forme diverse. E’ un processo enorme. Si tratta di costruire un filtro tridimensionale in grado di processare l’insieme delle immagini e identificare strutture note.
Che questo processo sia molto difficile lo hanno verificato gli scienziati che da anni cercano di insegnare a un computer a riconoscere la funzione SEDIA all’interno di centinaia di immagini che contengono sedie di tutte le fogge.
Sembra facile….

Il problema centrale della percezione e' proprio quello di filtrare le immagini e leggerle riconoscendo in ogni massa di colore simile una funzione analoga a una tipologia di oggetti.
In realta' tutti sperimentano quanto sia complesso questo meccanismo ma non identifichiamo questa informazione.
Ti e' mai successo di guardare un oggetto da un’angolatura strana e, per qualche istante, di non riuscire a riconoscerlo?
E succede anche di infilare le mani in tasca e cercare le chiavi di casa e non trovarle. Cerchi dappertutto, non ci sono, cerchi in tasca non ci sono, cerchi dappertutto, non ci sono, cerchi in tasca non ci sono, poi ricerchi in tasca e ci sono.
Le sentivi anche prima, solo che il cervello in quel momento non riusciva a decodificare il file che i nervi gli trasmettevano. L’intoppo in questi casi e' nel servizio di decodificazione. Il processo di lettura della realta' e' qualche cosa di una complessita' spaventosa. Se ci pensi ti da' le vertigini. In ogni istante tutti i nostri sensi ci inviano milioni di bit di informazioni su quel che succede dentro e fuori di noi. E in ogni istante decodifichiamo questa massa spaventosa di informazioni e le interpretiamo sulla base delle nostre esperienze.
E’ talmente complesso e difficile che e' ovvio che basta un sovraccarico emotivo o un momento di stanchezza per mandare a pallini il nostro sistema di decodifica. Sentiamo qualche cosa in tasca ma non riusciamo a trovare niente utilizzando il FILTRO “chiave di casa”.
Te lo hanno detto a scuola che il tuo problema piu' grosso e' capire cosa succede veramente fuori da te?
Beh, se non te lo hanno detto sono proprio degli stronzi. Sono cose arcinote da 50 anni, anche se ancora non tutti i processi fisiologici sono ben chiari.
Ad esempio, recentemente si e' scoperto che se io penso di correre o di baciare una ragazza non si attivano solo certe parti del cervello ma anche alcune zone della pancia. Ci sono sinapsi anche li', collegate alla mente attraverso la spina dorsale. Ragioniamo anche con la pancia. I messicani e i cinesi lo sostengono da millenni.
Dico questo per sottolineare quanto e' complesso il funzionamento di tutto quello che fai in un secondo.
COMPLIMENTI!
Ma come fa la mente a reggere uno sforzo continuo di questo genere?
Non ci riesce.
Quando entri in una stanza la decodifichi. Dopodiche' smetti farlo fino a quando non subentra qualche nuovo elemento. I film cambiano continuamente inquadratura proprio perche' cosi' tengono vispa la tua attenzione. Ti costringono a leggere le immagini.

A questo punto devo osservare che si verifica uno strano fenomeno nel processo percettivo.
Proprio perche' decodificare e' faticoso tendiamo a economizzare le forze. Ad esempio, mentre guardiamo la tv entriamo in uno stato catatonico che elimina gli altri sensi. Una cosa analoga succede se siamo sotto stress perche' ci sentiamo minacciati.
Riduciamo la quantita' di dati che leggiamo. Ci concentriamo sulla ricerca di segnali di pericolo.
E’ come se usassimo uno zoom percettivo concettuale, un filtro che ha il compito di identificare solo movimenti che possono essere collegati a un attacco fisico.
Quindi a seconda che ci si senta minacciati o tranquilli montiamo diverse ottiche al nostro sistema percettivo. Grandangolo, visione media, zoom.
Se confronti il ricordo di un momento di relax con il ricordo di un momento di stress potrai facilmente notare che nei momenti di stress la percezione globale di te e del mondo e' meno nitida, meno definita.
Il fatto che comunemente non si parli di questo fatto ha un impatto disastroso sull’umanita'.
Molte persone, ad esempio, soffrono immensamente di incapacita' di amare, di innamorarsi, di godere emotivamente e fisicamente dell’intimita' e della tenerezza semplicemente perche' non hanno capito che possono cambiare filtro percettivo a seconda delle necessita' e che quando dai un bacio ti conviene usare il grandangolo, sentire tutto. E’ molto meglio. E’ chiaro che se il sesso mi stressa perche' mi hanno detto che e' peccato, prendo le brutte malattie, resto incinta, soffro di insicurezza, sono ansioso perche' desidero approvazione (eccetera, eccetera) non riusciro' a mettermi ad ascoltare fino in fondo.
Le nostre percezioni hanno il volume come uno stereo. Puoi alzarlo e abbassarlo. Se ti rilassi, sorridi, fai un po’ di sbadigli e semplicemente ti metti in ascolto succede automaticamente che aumenti il volume delle percezioni. Se c’e' molto silenzio intorno a te puoi sentire perfino il battito del tuo cuore o il fruscio ritmico del sangue che scorre vicino all’orecchio interno, una specie di zZzzz zZzzz.
Capisci che usare correttamente questa funzione e' centrale nella costruzione del nostro benessere?
Tocca proprio allenarsi a raggiungere il livello di massimo ascolto. Non e' difficile: trova una persona simpatica che sia brava a fare i massaggi promettigli che laverai i piatti e pulirai tutta la sua casa in cambio di 45 minuti di carezze (lente e delicate). Dopo circa 31 minuti (come ha dimostrato Dittamo Montecucco) si arriva al massimo dell’empatia e della capacita' di ascolto. Montecucco ha dimostrato che in 31 minuti avviene una sintonizzazione delle onde cerebrali. Succede nel massaggio, nello sport, nell’arte, nel sesso, nel gioco.
E noi percepiamo questa sintonizzazione fisicamente come una sensazione diffusa di benessere.
Chimicamente succede che produciamo dopamina che e' una droga meravigliosa,che sintetizziamo noi, naturalmente, e che agisce positivamente sul sistema immunitario e sul buon funzionamento del metabolismo.
Dal punto di vista del funzionamento della mente abbiamo aperto i filtri percettivi, abbiamo messo al massimo la capacita' di lettura dell’insieme dei segnali esterni. Ce li stiamo godendo tutti. E’ come se il mio cervello stesse facendo una bella corsa liberatoria.
Comprendere questo, scoprire cosa mi aiuta a entrare in questo stato di coscienza, allenarmi a farlo, identificare le modalita' con le quali mi muovo in questo spazio percettivo e' essenziale per la mia vita.
Ed e' anche piacevole: si tratta di immergersi in qualche cosa che ti piace e ascoltare tutte le sensazioni.
L’ascolto delle sensazioni ha come primo effetto che alla guida la mente irrazionale si sostituisce a quella irrazionale. Poi il resto va da se'.
Questo e' importante e neanche questo te lo dicono a scuola: ogni volta che ascolti una sensazione, il cervello razionale si spegne. Prova a pensare e contemporaneamente a sentire un odore. Non ci riesci. Puoi passare velocemente, a intermittenza, dall’ascolto di una sensazione al pensiero verbale ma non puoi fare le due cose assieme.
E se non c’e' un motivo reale di pericolo, appena inizi ad ascoltare inizi anche ad aumentare il volume e ad allargare la visuale, lo spettro percettivo.

A questo punto torniamo al nostro discorso originario.
Che importanza ha tutto quanto detto fin qui rispetto alla mia capacita' di realizzare quel che desidero?
Il modello della percezione che ho tratteggiato ci dice che la mente inconscia riceve mille volte piu' informazioni, poi al cervello razionale fornisce un riassuntino essenziale.
Quando mi trovo in una situazione drammatica posso crollare in una crisi di panico o di depressione, oppure posso riuscire a entrare in un particolare stato di coscienza nel quale riesco a elaborare una super quantita' di informazioni e cogliere un’assonanza che mi permette di inventare istantaneamente un comportamento stupefacente che mi salva. E perche' mi salva? Perche' coglie di sorpresa il mio avversario, lo spiazza, gli toglie la terra sotto i piedi, SEMPLICEMENTE PERCHE’ MANDA IN TILT IL SUO SISTEMA PERCETTIVO. NON E’ PIU’ IN GRADO DI INDENTIFICARE IL CONTESTO.
Improvvisamente il carabiniere non se la sente piu' di fare il carabiniere, il rapinatore non ha voglia di sparare al rapinato, il khmer non vuole piu' sparare a Terzani e lo stupratore ha paura della sua vittima (vedi http://www.jacopofo.com/come-evitare-rapine-e-trovare-amore-attitudine-peso-mentale-azioni).
E questo e' possibile perche' le persone che vivono un ruolo stressante stanno montando un super zoom. Se guardi una collina con un telescopio rischi di perderti.
Lo stesso se cerchi un posto usando un ingrandimento di Google Maps troppo grande. Devo zummare all’indietro per capire dove sono finito.  

Ma c’e' un altro aspetto: tutte le informazioni che non vengono inviate alla mente razionale dove finiscono?
Non vengono buttate via. Vengono utilizzate dalla mente irrazionale per redarre una comunicazione emotiva.
Nel primo di questa serie di articoli parlavo di METTERE PESO MENTALE NELLE AZIONI.
Ecco questo peso dipende dal messaggio emotivo che la mente non razionale invia al cervello.
Il messaggio emotivo e' costituito da centinaia di micro sensazioni interne. Noi sentiamo il nostro corpo. Succede qualche cosa di fisicamente diverso se pensi alla parola FRAGOLA rispetto a quando pensi alla parola BANANA. E’ come se sentissi qualche ricordo del sapore, delle esperienze legate al settore BANANA della memoria.
Ecco, potremmo parlare di colonna sonora.
Se ogni volta che vedi la faccia di una persona la tua mente inconscia ti invia un suono grave, minaccioso, sentirai antipatia per quella persona anche senza un motivo razionale.
Ed e' importante sapere che questa colonna sonora determina le nostre scelte molto piu' dei pensieri razionali. Andiamo dove sentiamo suoni piu' confortevoli, frequentiamo persone insieme alle quali sentiamo una musica emotiva piu' piacevole. Questo livello di esperienza e' in realta' quello primario, non e' vero che e' la mente razionale a decidere cosa facciamo nella vita. E’ una balla che ci hanno insegnato a scuola.
Perche' sono ignoranti.
E’ chiaro che in un mondo nel quale pochissimi hanno capito questi semplici meccanismi mentali, quelli che li colgono hanno grandi possibilita', anche se magari sono un po’ furbetti.
Ad esempio, la sinistra italiana soffre di una grave paralisi storica sostanzialmente perche' non ha capito niente della comunicazione emotiva, i suoi leader non lavorano sulla comunicazione corporea, non verbale.
Obama ha 15 consulenti pagati profumatamente per rivedersi decine di volte i video dei suoi discorsi e scoprire dove sta mandando messaggi corporei negativi.
E ogni volta che vedo Berlusconi in tv noto che, al di la' di tutto, e' un maestro della comunicazione emotiva e riesce a vivere e a percepire il suo ruolo con tale immedesimazione emotiva e una tale padronanza dell’alfabeto delle espressioni e dei ritmi che se lo ascolti ti sembra effettivamente che abbia ragione.
La differenza tra Obama e Berlusconi e' che Silvio non ha neanche un consulente alla mimica. Lui insegnava queste tecniche ai suoi dipendenti gia' nel 1976. E’ un precursore e sicuramente uno dei piu' grandi specialisti del mondo. Quando parla, lui e' assolutamente convinto di quello che dice. Anche se sa che e' falso. Questa e' la sua magia. E’ messianicamente convinto.
La sua forza e' la capacita' di mettere peso nelle azioni. E’ quella che gli attori francesi chiamano L’ATTITUDE.
Il povero D’Alema invece non sa nulla di come si sorride, non ha passato ore allo specchio a fare LA FACCIA DA AMICO. La faccia da bambino ferito, da padre preoccupato, da figlio pentito. Non sa nulla delle note musicali materne da infondere nella voce. Dei ritmi. Non ha insegnato per anni ai suoi dipendenti questi trucchetti. Non parla al cuore della gente, fa dei ragionamenti, delle lezioni. Parla alla mente razionale. E perde.

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Commenti

Caro Jacopo,
questo che scrivi mi sa un po' di insalatona New Age.

Ricordo ancora di titoli tipo "Come diventare felici in 19 minuti" o "Metodo infallibile per aver successo nella vita e con le donne". Titoli che, insieme a molti altri simili, negli anni 80, si trovavano in tutte le edicole delle stazioni ferroviarie.

Oggi i titoli sono un po' meno ingenui. Si sono trasformati in "Vincere lo stress" o "Diventa una farfalla" o "L'intelligenza emotiva", ma i nomi degli autori si assomigliano sempre. Nomi spesso russeggianti tipo Vladimir Sbalansky, Igor Sputzlof, ma per lo più americani come Dan Wellborn (nato bene) oppure, John Goodness (benessere) e tanti altri.

Che dire ?

Solo una cosa.

Millenni fa, ma veramente millenni fa, in oriente esisteva un sapere che in vari modi si è tramandato a noi fino ad oggi.

Il New Age di questo sapere se ne è appropriato e ne ha fatto una grande insalatona mangia e getta per noi "tiepidi" occidentali. Tiepidi ? Sì, proprio così, vuol dire senza coraggio.

Coraggio ? Coraggio di che ? Di conoscere. Di andare al di là delle apparenze e delle tiepide riscaldate insalatone.

In India gli swami erano depositari del sapere. Quale sapere? La matematica, la medicina, la cucina, la storia ? No! La conoscenza della mente. Semplicemente. Tanto semplice da essere considerata oggi, soprattutto in occidente, una conoscenza per marginali, scriterati, folli o illuminati.

Buddha Sakiamuni disse: "E' la tua mente che crea questo mondo."

Non disse "il" mondo, bensì "questo" mondo. Poichè il "tuo" mondo, quello che la "tua" mente continuamente crea è diverso dal "mio" mondo.
Mente in senso lato. Mente come insieme delle facoltà mentali, delle percezioni, delle sensazioni, delle emozioni. Mente come capacità di sentire, vedere, elaborare sensazioni, essere.

Esistono testi antichissimi di migliaia e migliaia di pagine che descrivono minuziosamente, numericamente, il funzionamento della mente, del pensiero, delle emozioni, delle sensazioni, delle energie. Infine di ciò che qui sopra descrivi come MONDO INVISIBILE, poiché non siamo abbastanza attenti per accorgerci che esiste.

I sufi, i monaci tibetani, i monaci zen, gli swami indù o jaina, conoscono delle pratiche, spesso simili, se non identiche, che consentono di vedere come la mente vede. Che permettono di sviluppare l'attenzione e le capacità sensoriali.

Allora perché non andare a questo essenziale invece di mangiare le COMODE INSALATONE NEW AGE OCCIDENTALI, russe o americane che siano?

Paura della connotazione religiosa ? Metodi troppo esigenti o marginali?

Oppure è meglio parlare del metodo dei cavalli, delle emozioni false/vere o vere/false di Berlusconi, di Obama talmente negativo da aver bisogno di 15 consiglieri emozionali per aggiustarlo, o di mente irrazionale (un'altra categoria alla moda) ?

Sembra talmente difficile poter concepire di essere autentici che bisogna perfino pensare di dover metterci PESO al fine di poterlo essere o di dare agli altri l'impressione di esserlo. Insomma, che insalatona...

Saluti cordiali,
James

Saverio, prima di diventare maestro di Zen, era rinomato studioso di matematica. Da giovane faceva conferenze ai suoi confratelli studenti, in Sardegna. Sua madre lo seppe e gli scrisse una lettera:
"Non credo, figlio, che tu sia diventato un maestro di Zen per il desiderio di mostrarti come un grande matematico per gli altri. Vorrei che tu smettessi questa storia delle conferenze. Scegliti un posto sul continente, remoto e bonificato, e dedica il tuo tempo a un mestiere con cui raggiungere la vera realizzazione di te stesso".
Così Saverio scelse l'Alto Jonio nella terra del dolore e del sibaritismo, e, per diventare maestro della meditazione, fece il calzolaio fino all'età di quarant'anni.
Il giorno del suo quarantesimo compleanno guardò a lungo una scarpa di donna col tacco alto e improvvisamente fu illuminato.
La madre lo seppe e gli scrisse un'altra lettera:
"Che tu abbia abbandonato il deschetto e la lesina, figlio, per una scarpa di donna, e ancora non sappiamno che donna sia,non mi pare che si possa parlare di illuminazione. Si tratta piuttosto di una fascinazione, di un incantesimo. La scarpa non è un oggetto magico, come la verga; è, sì, un feticcio, ma non si può dire che serva per evocare gli spiriti. Comunque, se sei giunto a un precipizio, e la tigre ti fiuta dall'alto mentre un'altra ti aspetta giù,guardandoti attorno afferrati al feticcio più dolce".

V.S.Gaudio,da: "Lo Zen di Mia Nonna", copyright 1999.

E qui il "gaudio" intero! sta nel mollare il feticcio e lasciarsi andare nelle "dolci" fauci della tigre che ci aspetta allegramente li sotto,forte della fortuna impressa dalla forza di gravità,chissà se condividerà con l'altra il meritato pasto!?
Da neonato scrivevo:..getto i simboli e rimango nudo..,divenne poi una mia canzone che mi divertivo a cantare strimpellando la chitarra,nel testo continuava:..e poi quei misticismi annebbianti,illusi d'essere energia,tra loro ormai confusi....però ora ho dimenticato il testo!ma quanta energia si sprigiona mollando i feticci?Bisognerebbe chiederlo alla tigre!
Ad ogni modo il tuo inframezzo tra i due contendenti appare risolutore della diatriba posta in "non"essere.
Ringraziamo tutti lo Zen della nonna,che ci ricorda quanto nel silenzio della natura impetuosa i rumori non sono mai rumori ma sono sempre suoni e da questo manto nevoso qui su in montagna tutto prelude a una primavera rigogliosa mai chiassosa,sempre melodica.La natura umana è altra cosa.

L'appena arrivato: Pioggianelbosco guardiano elfico.

Jacopo, se puoi guarda questo documentario (Lo sfidante sito marenectaris.it)in rete, lo trovi su you tube in parti di dieci minuti circa o sul suo sito, secondo me è fatto benissimo e spiega molto chiaramente come funziona la nostra mente. E' un po' ridondante nei termini usati ma è fatto bene.
ciao
Laura

Ciao a tutti,

scusate l'off-topic ma non posso accedere alla pagina contatti per contattare personalmente Jacopo.

Visto che qui si parla di energia solare, mi chiedevo se qualcuno di voi conosce l'azienda ProfitLife (www.profitlife.it) che produce pannelli solari.

Avrei bisogno di un vostro parere sull'azienda.

Ciao,grazie.

Caro James,
non ti capisco, non capisco il bisogno di dire che si tratta di un’insalatona new age, si forse e allora? Noi siamo qui catapultati non per nostra scelta in occidente, in Italia, nel 2010, il nostro presidente è Berlusconi e il presidente degli Stati Uniti è Obama. Scontato? Ma è così, quello che possiamo fare è cercare di capire come diventare felici partendo da qua, da questa nostra imprescindibile condizione. Venuti da una tradizione cattolica, dopo l’illuminismo, Kant, Hegel, Freud, Husserl…se s’inizia un viaggio verso le possibilità della mente emotiva lo trovo fantastico, ancor meglio se alleggeriti dai pesanti bagagli che filosofi e religiosi ci costringono a trasportare. Ancor meglio se è divertente e giocoso ed assomiglia al modo di conoscere le cose proprio dei bambini, perfetto. Non voglio assolutamente dimostrare che la tua critica sia infondata, anzi magari hai ragione. Voglio solo dire che dopo 5 anni di filosofia, questa insalatona è molto buona, coloratissima e stuzzicante. Magari anche quella degli antichi segreti dei monaci buddisti ma per il momento non ne so nulla. Vorrei proporti di aiutarmi a conoscere meglio questo mondo visto che sembri un esperto, descrivilo, dai indicazioni più dettagliate, per me e per chi è curioso. Ti suggerirei solo di fare una mappa leggibile anche dai bambini e gli svogliati come me che di roba contorta e noiosa ne hanno fin sopra i capelli. E soprattutto bisogna necessariamente impegnarsi tanto e soffrire anche un po’ per godere della gioia di una nuova e utile conoscenza?

Caro Maracuja,

"Noi siamo qui catapultati non per nostra scelta in occidente..."

E' una convinzione che esiste nella tua mente... che ti ripeti e ti ripeti e ti ripeti, e che quindi alla fine diventa una vera e propria realtà. La tua realtà.

Ma in fin dei conti, a guardar bene, profondamente, è solo un'illusione.

La "visione profonda", appunto. E' una delle qualità essenziali che il taoismo, il buddismo, lo zen, il sufismo invitano a sviluppare.

La "mente emotiva" ?

"Mente emotiva" non significa nulla. E solo confusione. Altro rumore. Il concetto, e tutto quello che ci gira intorno, non è altro che un derivato della confusione mentale in cui siamo continuamente immersi. Pero' è un'idea che emoziona. No ? E soprattutto fa vendere. Libri, happening, conferenze, stages, formazioni, consulenze. Business... business...

Vedrai, tra qualche anno verrà fuori un Dan Happyall che ci dice che ora ha scoperto l'emotività intelligente. E li' vai con i best sellers e gli happening e le conferenze e gli stages e le formazioni e le consulenze. Quattro, cinque anni. Poi tutto finisce nella spazzatura in attesa della nuova insalatona.

Per finire, una regola d'oro dei cercatori di verità: non imbeccare mai nessuno.

Vuoi una strada ? Vuoi una strada che sia vera, semplice, onesta per conoscere te stesso?
Cercala.

Cordiali saluti,
James T.

Su http://www.jacopofo.com/jacopo-fo-spiegazione-casa-ecologica mi attacchi accusandomi di SPACCIARE una semplice casa ad alto isolamento termico per una casa ecologica. Questo semplicemente perchè parlando di casa ecologica non ho parlato anche di tutto quello che ci sta intorno: impianto idrico duale, fitodepurazione, caldaia a pellet, pannelli solari termici e fotovoltaici... Tutte cose che a Alcatraz ci sono e funzionano. Ma tu non lo sai...
Qui invece sali in cattedra sostenendo che siccome Budda ecc hanno già detto certe cose allora è inutile dirle ancora.
Evidentemente non hai letto bene. Il tentativo che sto portando avanti da 30 anni è quello di integrare le conoscenze dei grandi filosofi orientali con quelle occidentali.
E' vero che i saggi orientali e alcuni filosofi occidentali hanno già detto grandi cose sulla vita ma è anche vero che il loro messaggio ci è arrivato mischiato a tanti altri discorsi che lo rendono difficlmente comprensibile e pieno di fascinazioni negative (karma, reincarnazione, il ruolo del maestro, i super poteri mistici).
L'obiettivo è far fuori il misticismo favolistico e spiegare in parole comprensibili cosa succede nella nostra mente e come possiamo diventare coscienti dei processi cognitivi e decisionali.
Io credo che si possa cambiare il mondo e che oggi si possa andare oltre le parole giuste ma difficilmente comprensibili scritte secoli orsono. Anche perché oggi abbiamo conoscienze scientifiche enormi e quindi possiamo spiegare con le parole concetti che 100 anni fa neppure esistevano.
Inoltre questa insalatona è un tentativo, oserei dire riuscito, di mappare una parte della nostra esperienza che mai è stata descritta: le percezioni sottili, e mettere a disposizione una chiave di lettura e uno strumento esperienziale capace di aiutare le persone a evolvere.
E questo viene dopo che sono riuscito a raccontare a milioni di persone, in tv, con articoli, libri e spettacoli, alcune verità anatomiche essenziali: l'esistenza della frigidità maschile, del clitoride maschile, del Punto L maschile, dell'orgasmo anale maschile, del punto G femminile, dell'eiaculazione feminile, della prostata nella donna. Inoltre sono riuscito a spiegare perché il sesso tantrico che viene insegnato oggi dai maestri di yoga e tao è una cazzata mostruosa e fa pure male alla salute, mentre esiste un sistema per far l'amore, da fermi, molto più antico, veramente spirituale, sensato e gradevole...eccetera eccetera (vedi www.sessosublime.it).
Poi sono riuscito a trovare il modo di spiegare in un'ora come funziona il segreto della forza dei maestri di arti marziali: l'uso della muscolatura non razionale. Ho realizzato quindi una mappatura del rapporto tra mente razionale, irrazionale, visualizzazione, stato emotivo, muscolatura e riflessi istintivi che solo recnetemente la scienza ufficiale ha riconosciuto come valido.
Sono così riuscito a insegnare a migliaia di persone come compiere quei prodigi che per secoli sono stati interpretati come super poteri del Chi (vedi "Yoga Demenziale, il manuale definitivo della Rivoluzione Pigra").
Successivamente mi sono adoperato per smontare i meccanismi dela creatività riuscendo anche in questo caso ad aiutare migliaia di persone a utilizzare non solo le risorse muscolari sconosciute ma anche quelle creative.
E questa la considero una cosa buona.
Anche il discorso sulle percezioni sottili è una grande novità, nessuno lo aveva mai fatto prima.
Lo so che non ci credi.
Ma io continuo a verificare nella pratica che questo mio lavoro è utile. Quindi continuo a fare corsi, spettacoli teatrali e a rendere note le mie ricerche pubblicando libri.

Mi chiedo infine che cosa abbia capito tu della Grande Filosofia se quel che ne trai è di essere rissoso, disprezzare il lavoro degli altri e dire che tutto fa schifo.
Se anche quel che ho detto fosse solo una ripetizione di altri concetti cosa ci sarebbe di male se i concetti sono giusti?
E se anche io avessi solo costruito una casa ad alto isolamento termico cosa ci sarebbe di male? Anche se non avessi costruito fitodepurazione e impianti duali, anche se Alcatraz non producesse più energia di quanta ne cosuma, anche se non avessimo salvato 3 milioni e cinquecentomila metri quadrati di bosco, anche se non avessimo piantato
370 mila metri quadrati di alberi, comunque la casa che abbiamo costruito sarebbe ecologica e dire che è ecologica non sarebbe un modo per spacciare bugie.
Sarebbe la verità. Una casa ecologica è ecologica anche se non è all'interno di un sistema perfetto dal punto di vista energetico.
Il futuro migliore si costruisce a piccoli passi. Chi vuole migliorare il mondo dovrebbe gioire per ogni piccolo progresso e non stare in cattedra a stroncare chi non è perfetto.
Il mondo è imperfetto. Tutte le grandi letture che hai fatto non ti hanno dato un grammo di tolleranza verso i limiti degli altri. Una cosa che si chiama PIETA' e che acquisisci quando hai capito quante stronzate fai ogni giorno e quindi sei tollerante verso le stronzate degli altri.
Una cosa che difficilmente trovi sui libri.
Auguri, spero che il tuo malanimo si sciolga.
Ti auguro di capire che anche tu non sei perfetto.
Comprenderlo fa molto bene alla salute e alla socialità.
E poi è rilassante.

Caro Jacopo,
dal tono della tua risposta pare io abbia toccato un punto dolente. Quale non so...

Più avanzavo nella lettura del tuo commento e più mi dicevo: "non mi sorprenderei che adesso mi informa pure che ha mi ha denunciato per diffamazione."

Poi mi sono detto: "ancora una volta una stupida considerazione meccanica (dico bene meccanica) del mio mentale".

E' questa la mente emotiva ? La mente che si sorprende e si "emoziona" dei suoi stessi pensieri ?

Allora ho una mente emotiva!

Ahahah (rido).

Spero di non offendere nessuno se rido...

Preciso solo acune cose e poi basta.

1. Mi sono imbattuto nel tuo blog par caso. Dal video (e dico bene dal video) sulla casa ecologica non si evince che si tratti di una casa ecologica. Si evince solo che è una bella casa ben isolata. Confesso di aver saltato la parte della "respirazione" della casa. Ero andato a controllare il pane nel forno. Ho allora reagito "emotivamente" accusandoti di una pratica molto italiana: spacciare una cosa per quello che non è. Così poi mi hai chiarito sull'aspetto energetico della casa. Non era necessario dirmi o dire dei tanti progetti e delle migliaia di alberi che hai piantato per affermare la tua onestà ecologica. Tu puoi piantare milioni di alberi, ma dal quel video non si comprende che si tratta di una casa ecologica. Mi pare il mio commento non sia stato l'unico ad esprimere dubbi a riguardo.

2. Non conosco Alcatraz. Dovrei ?
So che era una prigione federale nella baia di San Francisco. Mi pare che oggi non lo è più. Un ulteriore prova che tutto cambia. Tutto è fluido. Non solo la mente. O forse tutto cambia perché la mente cambia? Una questione da porre a Dan Veryhappy ?

3. Quanto al resto leggo molti: "Io, io, io, io, io. Io ho fatto questo, io ho fatto quello, io ho scoperto, io a milioni di persone... io ho spiegato che, io ho costruito questo e quello, io, io, io..."

Bravo!

Io invece sono solo un eremita. Vivo nella società ma non appartengo più a questo mondo. Non ho un lavoro. Non mangio carne né pesce. Non per vanto, o per aderire ad un movimento, ma solo per rispetto nei riguardi di altri esseri che come noi soffrono. Non ho fatto cose spaziali, né ho personalmente scoperto nulla. Non ho meriti. Le mie qualità, se qualcuno dovesse percepirle come tali, non sono MIE, ma sono proprie al genere umano.
Cio' che conosco lo devo a milioni di uomini e donne che hanno vissuto prima di me. Li onoro ringraziandoli ogni giorno, alla sera. Molti di loro, la maggior parte, hanno compreso poco. Poco consapevoli hanno vissuto, hanno lottato, hanno amato, hanno sofferto, hanno fatto soffrire. Alcuni, pochissimi, hanno compreso un po' di più. Tra essi alcuni hanno lasciato una traccia. Sono spesso anonimi.
Io non sono in lotta con il mondo. Il mondo non è imperfetto (come tu dici), ma nel mondo c'è imperfezione. Il mondo non mi fa schifo. Il mondo non è schifo, ma nel mondo c'è schifo. Nel mondo c'è ignoranza, nel mondo c'è arroganza, nel mondo c'è violenza, nel mondo c'è sofferenza, nel mondo c'è confusione. Io so questo, e so che il non sapere è inconsapevole. Ma so anche che il mondo è perfetto poiché è una grande opportunità, che l'uomo è tra le più grandi manifestazioni dell'essere poiché è capace di amare. Amare consapevolmente.

Cio' non mi impedisce di dire che le insalatone new age sono lontane dalla verità. Alcune sono un tentativo a volte disonesto di fare quattrini, altre un tentativo onesto di avvicinarsi ad alcune verità, di conoscere meglio noi stessi.

Cio' non mi impedisce di avere una parola di fronte ai grandi del mondo, difronte a coloro che scrivono su questi temi e parlano, come te mi pare ora di capire, a milioni di esseri umani.

Rileggimi e poi rileggiti. Mi attribuisci cose che non ho detto né ho lasciato intendere. Quindi mi giudichi in modo violento, come fossi la PESTE, perché ho chiamato "insalatona new age" la confusione che a mio avviso traspare dal tuo scritto. Infine, da BUON GURU, mi rivolgi uno sguardo pieno di pietà, mostrandomi così l'esempio, mi auguri di GUARIRE.

Una volta guarito corrisponderò all'ideale che tu concepisci per me e NON ROMPERO' PIU' I COGLIONI (tuoi in questo caso). Amen.
Amen ?
Amen.

Vale per noi tutti (a scanso di equivoci anche per me ovviamente), è uno dei limiti del nostro mentale: proiettare sull'altro sentimenti, idee, pensieri, qualità, situazioni che esistono solo nella NOSTRA mente, magari perché siamo stati criticati, magari perché qualcuno non ci ha compiaciuto, magari perché qualcuno non si è adeguato all'immagine che vogliamo che gli atri abbiano di noi.

BON VOYAGE Jacopo...

James T.

(…)
oppure quando arrivarono, Herecgunina parlò e disse:
“Salute,figli miei, eccovi arrivati!”, quindi entrarono nella capanna
ed egli, Antinucci, continuando, disse che nella situazione
il parlante, l’interlocutore, il tempo e il luogo dell’enunciazione
erano nel componente semantico ATTENDE.
Herecgunina,allora, gli pose davanti del cibo,
cibo prezioso e raro, proprio questo egli diede e così
essi sedettero e mangiarono cibo prezioso e raro,
evitando qualsiasi deviazione dal Setting
anche perché godevano del modello di Barker e del
componente semantico SITUAZIONE di Antinucci.
Poi, quando essi ebbero finito di mangiare, Cinque disse
“Mangio dopo” è una deissi contestuale perché il contesto
dell’enunciazione ha elementi più virtuali
del componente SITUAZIONE,
cominciando, perciò, a litigare tra loro,
il più giovane tormentando e provocando il maggiore
mentre Herecgunina,il padre loro, se ne stava seduto ridendo,
e, infine, indirizzandosi al fratello maggiore e
“Orsù, figlio mio, anche tu devi tormentare il fratello minore”,
disse, così egli parlò e poi continuando si rivolse ancora dicendo
loro, queste furono le sue parole, tuttavia Herecgunina si interpose
e disse: “Figli miei, quello che avete fatto non avrà nessuna
conseguenza. La capanna vi apparteneva. Io me ne costruirò un’altra.”
Allora Herecgunina riandò alla trascrizione dei miti Winnebago
operata da Paul Radin e rise quando gli fu detto
che il parlante si consacra al Bewusstsein überhaupt dell’interlocutore
mentre il tempo e il luogo dell’enunciazione
si leggono nel componente SITUAZIONE
che semantizza il Dasein socio-economico dell’eroe,
di questo ego che sacrifica il Corpo per autorizzare il viaggio
dell’Anima nel Mondo degli Spiriti

(da: V.S. Gaudio, dei quattro miti winnebago trascritti da Paul Radin(…)L’eroe e i componenti semantici della deissi, di cui alle divergenze fra Antinucci e Cinque, in quel di “Lingua e Stile”: LEBENSWELT(…)da inviare a Giorgio Bàrberi Squarotti per averne una stazione da laberinto[Torino, 18-24 novembre 1976],
in: “Poeti della Calabria”, a cura di Giusi Verbaro Cipollina, Forum/Quinta Generazione, Forlì 1982)

La diatriba di cui mi fa pacificatore Pioggianelbosco mi ha riportato alla mente questa mia “Lebenswelt” del 1976(!), elaborata intorno alle divergenze di due linguisti sulla deissi (ma c’erano dentro, oltre ai quattro miti winnebago e la linearità strutturale di Claude Lévi-Strauss, “i figli della luna” e “la coperta perduta” di cui al volume XLII della Biblioteca delle Silerchie del Saggiatore e le stazioni da labirinto del poeta Bàrberi S.) : che aggiungere al pezzo qua sopra riportato, se non indicare nella “deissi contestuale” le ragioni della “diatriba” tra James T e Jacopo Fo, l’uno mi fa l’Antinucci e l’altro il Cinque, e Herecgunina che se la ride, o forse
“mentre andavano costruendo un Behavior Setting
per superare le distinzioni poste da Koffka fra ambiente geografico
e ambiente comportamentale
capitarono un’altra volta presso una capanna ovale e “entriamo”
si dissero l’un l’altro, Anima e Corpo,
“e facciamoci una fumata insieme al nostro Grande Padre”,
così parlarono l’uno all’altro,
e Guglielmo Cinque impose le quattro variabili deittiche”(?!...).

V.S.Gaudio

semplicemente MERAVIGLIOSO.