La tassa sulle puzzette

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Starebbe per entrare in vigore in Estonia e riguarda le flatulenze dei bovini.
Le emissioni di gas da parte dei bovini sarebbero una delle principali fonti di inquinamento e dell'effetto serra. Un singolo animale puo' arrivare a produrre in un giorno fino a 350 litri di metano, rendendo irrespirabile l'aria delle citta'.
L'ammontare della tassa non e' stato ancora stabilito, per ora ogni bovino dovra' essere dotato di un microchip conta-scoregge.

Nel video: musica a colpi di scoregge

 


Commenti

Perche' ridicolizzate nel Vs. sito lo studio ONU sul riscaldamento del Pianeta e snobbate il protocollo di Kyoto .   Invece di spiegare perche' la produzioni di carne produce dieci volte piu' emissioni di CO2 della stessa quantita' di riso , riportate queste informazioni stupide e superficiali . La tassa come tu la chiami e' gia stata stabilita con gli accordi di Kyoto.  Fare cultura sull'ambiente richiede competenza e un'approccio diverso dal banale pettegolezzo e senzazionalismo.  Abbiamo abbastanza disinformazione nei media , non occorre aggiungerne altra.

 

 

 

Concordo, ed aggiungerei che l'eccessivo consumo di carne è la principale causa della penuria di cibo nel mondo, (dopo il biodiesel per i SUV di americani ed europei)

Per produrre un chilo di carne di bovino ci vogliono 18/20 chili di cereali, si tratta della più clamorosa dissipazione di risorse del sistema produttivo occidentale: consumare 80.000 calorie per produrne 4.000.

Ecco il tipo di equazioni che non dovrebbero più essere proposte dopo la crisi che si è sviluppata con causa cinese pur se questo popolo ha in atto riduzioni della popolazione; quando i populisti dei tempi passati sostenevano che tutti i problemi del mondo fossero dovuti alla sovrappopolazione!

E perchè questa formula non può essere sostenuta con più facilità di quella precedente falsificata dalla realtà? Ma perchè è ingenuo cercare di mappare su una singola dimensione il problema dei costi dei prodotti - e la loro conseguente disponibilità per le fasce disagiate. Del resto il prezzo della carne, per le leggi di mercato, già tiene conto del costo per produrla; se fasce di popolazione "intercettano" le mucche acquistando il loro stesso cibo per se stessi hanno un prezzo ridotto e quindi così possono meglio competere con le classi più ricche che devono subire il sovrapprezzo dell'allevamento dell'animale per usufruire degli stessi vegetali in forma trasformata.

Se tutti mangiassero vegetali la competizione sarebbe molto più spietata e le differenze di censo esiziali.

 

Fabrizio Bartolomucci Roma

c

Assumendo la notizia non sia tarocca, come non ho motivo di dubitare, ritengo la questione potrebbe essere molto meglio gestita raccogliendo tali gas per la produzione di energia piuttosto che disperderli nell'atmosfera (tassati o meno).

Fabrizio Bartolomucci Roma