Sostenere o no il governo Prodi? Questo è il dilemma. Rispondo a Giacomo.

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Ecco la lettera di Giacomo

Caro Jacopo,
sono stato iscritto al Cacao della domenica per diversi anni,
leggendoti qua e là a scappatempo, spesso con interesse, a volte meno. Ma stasera mi son cancellato.
Magari è impulsivo, chissà, ma il tuo sostegno a Prodi, di questi tempi e a questi costi, non lo capisco proprio più e non posso condividerlo; se la barca è questa, che affondi pure.
E si salvi chi può.
L'Universo è in continua trasformazione, il cambiamento è inevitabile, mentre la perdita di un livello accettabile di decenza, a livello umano e istituzionale,può e deve essere evitata, a tutti i costi. E credo che questo governo e il suo presidente abbia perso da tempo qualsiasi traccia della scarsa decenza che aveva in origine. Ovviamente, è il mio punto di vista. Supportato dall'evidenza di troppi fatti.
 
So che continuerò a incrociare le tue tracce, e immagino sarà più un piacere che un disturbo, ma sto scegliendo con determinazione di nutrire solo cose e persone che vibrano in risonanza con quello che vivo e che sento, e questo governo di risonante con me mai niente ha avuto, e l'idea di sostenere chi sostiene un governo oramai completamente insostenibile non mi va proprio...
 
Buona Vita.
Un Abbraccio in Bellezza,
Giacomo


Caro Giacomo,

grazie per la tua lettera piena di affetto.
La tua critica, chiara e ragionevole centra esattamente il problema di questo momento.
Siamo di fronte a un bivio e non pochi la pensano come te. Lo vedo dalle reazioni di molti che si sono allontanati da questo blog proprio perché non condividono questa mia scelta netta.
Ma siamo di fronte alla possibilità che una nuova strategia venga scelta dal movimento e non mi posso quindi sottrarre al dovere di dire come la penso, anche se questo comporta un calo di consensi.
Io credo sia necessaria una politica di alleanze per ottenere alcuni cambiamenti indispensabili per sbloccare la tragica situazione italiana.
Attenzione non sto proponendo di abbracciare la linea socialdemocratica e abbassare le pretese.
Sto solo sostenendo che la rivoluzione deve misurare ogni passo perché stiamo camminando sul baratro.
Il governo Prodi non è un governo buono. Non è il governo che sognamo. Non realizzerà le nostre aspirazioni. Ma il governo Prodi è comunque indispensabile in questa fase perché è l’unica entità che oggi ha l’interesse e la forza di scompaginare i giochi e farci fare un passo (almeno uno) fuori dalla cappa che ci opprime.
Oggi perfino una parte della borghesia ha capito che l’Italia affonda se mantiene questo livello di spreco, corruzione, catene vaticane, burocrazia, evasione fiscale, non funzionamento della giustizia.
In questo momento la rivoluzione non è alle porte ma possiamo sperare di raggiungere un livello Svedese di democrazia.

Questa idea non mi viene  perché tutto va bene ma proprio da una valutazione drammatica del momento in cui stiamo vivendo.
L’Italia rischia veramente di finire in una crisi simile a quella dell’Argentina. Abbiamo un drammatico bisogno di modernizzare il nostro sistema economico bloccato dalle pastoie burocratiche e dalle corruttle.
E credo veramente che una parte del capitalismo italiano sia interessata a rinnovare la situazione perché si rende conto che il sistema Italia sta per collassare per asfissia monopolistica.
Io credo che l’unica possibilità per evitare la catastrofe sia allearsi con questa parte della borghesia che Prodi rappresenta.
Questo non vuol dire fare sconti a Prodi sull’indulto e altre cagate.
E mi sembra che noi non si sia smesso di parlare chiaro.
La battaglia sulla legge sul finanziamento del solare, scomparsa all’ultimo momento dalla finanziaria, prima di Natale, lo dimostra. E abbiamo pure vinto su tutta la linea!

Caro Giacomo, la mia priorità oggi è evitare una catastofre economica che verrebbe pagata innanzi tutto dai lavoratori e dalle fasce deboli.
Io credo che un rapporto conflittuale con il governo che però non gli tolga il sostegno, sia oggi indispensabile.
E’ un’irrinunciabile strategia delle alleanze.
Ma dietro c’è un altro grosso problema.
Centrale in questa fase storica.
La logica dei ribelli degli anni settanta è oggi improponibile.
Proprio perché siamo in un momento storico esplosivo è possibile un salto delle coscienze. Ma solo se abbandoniamo la logica della faida contro i malvagi e iniziamo a costruire un’alternativa concreta possiamo comunicare, coi fatti, il cambiamento.
Oggi dobbiamo fare, non gridare nei cortei.
Oggi la battaglia non può avere come semplice bersaglio la base di Vicenza. E’ un obiettivo giusto ma scentrato, minimalista e difficilmente realizzabile al contempo.
Oggi siamo nella possibilità di mirare a un grande movimento per la Democrazia Energetica. Che non la CHIEDA ma la METTA IN PRATICA.
Fra due mesi milioni di lavoratori dovranno scegliere che fare del loro Tfr.
Nessuno è ancora riuscito a realizzare una proposta di investimento previdenziale basata sulla produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili.
Ma possibile? Con tutte le cooperative che abbiamo?
Oggi investire in fonti energetiche ecologiche è la cosa più sicura, il prezzo dell’elettricità è garantito addirittura dallo stato. Oggi milioni di pacifisti italiani hanno i loro denari depositati nelle banche che li usano per finanziare l’inquinamento, la guerra, la fame e la delocalizzazione.
E in più i lavoratori rischiano di veder sparire i loro risparmi (Parmalat!).
Questo denaro potrebbe finanziare, in modo sicuro e redditizio per i lavoratori, un’enorme rivoluzione energetica, allentando il bisogno di gas e petrolio del nostro paese. Vorrebbe dire andare direttamente a togliere dalle tasche dei guerrafondai i soldi!!!
Questo è il centro della questione.
Oggi possiamo e dobbiamo affrontare l’enorme battaglia di costruire la Democrazia Energetica nei fatti. Togliere nei fatti l’ossigeno alle Multinazionali del Dolore.
Trent’anni fa non esistevano le tecnologie per farlo, né per comunicarlo.
OGGI POSSIAMO!!!
Ma per riuscirci abbiamo bisogno di spazi di manovra, di alleanze.

Oggi è possibile creare un grande movimento di ecologisti concreti che combattono la dittatura del petrolio con i mulini a vento. Ma è possibile perché c’è il governo Prodi. Con il Silvio te lo sognavi!
Ma mettere al primo posto la costruzione di simili forme di risparmio significa abbandonare la cultura dello scontro di piazza e passare all’idea, nuovissima, che per cambiare il mondo ci serva mettere insieme non la rabbia ma le capacità professionali.

Ma questo comporta credere veramente che nella storia sia all’opera un meccanismo positivo che ci sta portando avanti nonostante tutto.
E per questo nelle ultime settimane ho rotto le scatole con il progetto di un libro che dimostri che non è vero che negli anni 50 si stava meglio di oggi.
E ho raccontato perché sono andati in crisi i modelli scientifici incentrati sul meccanicismo darwinista e sul Dna che determina tutto.
C’è una nuova visione che si stà facendo avanti e su questa dobbiamo portare la discussione.
C’è di mezzo la questione di trovare una fede nella positività del mondo, la fiducia nella comicoterapia, nell’amore, nella collaborazione.
Il Movimento in Italia è perdente perché imprigionato dalle logiche del pensiero lineare. Le logiche dei leader, delle scissioni, dello scontro, della mistica delo sconfitto e de l martire.
Ma questa non è una battaglia che possiamo perdere, il pianeta altrimenti fra cinquant’anni sarà una palla sterile.

Il concetto di fondo è che anche se questo momento è terribile e il rischio totale la storia sta andando verso il compimento di un disegno immenso e geniale. La storia va proprio nella direzione che vogliamo noi, ha un senso dentro e noi speriamo di averlo capito. Comunque ci mettiamo al suo servizio. Per questo possiamo azzardarci a una politica (rischiosa e difficile) di alleanze. Per questo riusciamo su questa via a ottenere grandi risultati nonostante tutto.
La questione della Missione in Afghanistan è un esempio. Il mio articolo di qualche giorno fa ha fatto incazzare molti: come fai a essere contro la guerra e sostenere la missione?
Molti mi hanno deriso per la mia idea di riuscire a partecipare alla missione, rivoluzionando il senso della nostra presenza, incentrandola sulla creazione di una commissione di inchiesta sui crimini contro l’umanità perpetrati dagli Usa.
Ma invece l’idea coglieva il nocciolo della questione. E questa è diventata la posizione ufficiale del governo, ribadita da D’Alema con una richiesta uffciale di costituire questa commissione di inchiesta.
Ed è ovvio che il peso di quei pochi che da tempo battono su questa linea, insieme alla tragica evoluzione dei fatti, ha influito su questa scelta.
Ovviamente servirebbe che molti si mettessero a spingere in questa direzione, ma troppi rinunciano perché hanno orrore di trovarsi a braccetto con Baffetto.
Si tratta a mio avviso di un errore disastroso. Se ci lasciate qui a spingere e a tirare sul governo e non ci date una mano, non ce la possiamo fare.
Le nostre forze sono esigue…
Per questo, caro Giacomo, imploro te e tutti i compagni incazzati come te a riflettere e discutere su questa questione.
Vogliamo fermare la guerra o vogliamo solo condannare la guerra?
Son o due cose diverse.
La differenza si traduce nella morte di migliaia di innocenti e in sofferenze atroci. Se vogliamo fermare veramente la guerra dobbiamo saper cogliere tutte le contraddizione nel fronte dei guerreggianti e sfruttarle fino all’ultimo particolare.
E saper immaginare un percorso fatto di tappe successive. Non si arriva al traguardo in un solo passo.
Certo anche lottare contro la base di Vicenza è importante e fa parte di questo percorso. Ma non può essere solo questa la tipologia dell’azione.
E dobbiamo saper trovare anche alleati e compagni di strada...
E dobbiamo al contempo agire sulle cause, praticare l’alternativa al petrolio, il risparmio etico, il commercio solidale, i consumi consociati ecologici.
Queste sono le azioni che determinano risultati.
Il resto è rabbia che resta sterile.
Ci serve un nuovo modello mentale.
Quello che abbiamo utilizzato fin’ora non può portarci oltre.
Abbiamo bisogno di una nuova musica per sognare una rivoluzione diversa.
Che Guevara era bellissimo ma non è creando 100 Vietnam che si cambia il mondo.
Il che è morto prima di vedere cosa è successo a Cuba e in Vietnam.
Il Vietnam, vince perché spara, ma poi fa schifo viverci.

Jacopo Fo


Commenti

idem tra teoria e pratica.

Sono d'accordo con Giacomo, ma sono anche pienamente d'accordo con la risposta di Jacopo e allora?

Si vede che devo essere arrivato alla frutta?

Il problema è che non si può essere integralisti, non si può essere più realisti del re, che se no si rischia di fare il gioco della parte avversa, e qui di parti avverse troppe ce ne sono, a partire dalla situazione che è davvero complessa.

Quindi io, contrariamente a come ha fatto Giacomo, mi tengo l'iscrizione a cacao (con tanti sensi di colpa perchè, mea culpa, non pago nulla da qualche anno) e quando ci sarà da votare, ma il più tardi possibile, "mi turerò il naso" come diceva Montanelli , certo è che "la pazienza ha un limite" e come diceva Totò "ogni limite ha la sua pazienza" e noi Italiani, popolo Latino, abbiamo una pazienza che teoricamente potrebbe essere usata come fonte di energia alternativa al posto di tutte le centrali nucleari del mondo.
;-)
Non per niente già duemila anni fa Cicerone scriveva nei confronti del "potere" di turno di allora:

"Quousque tandem abutere, Catilina, patientia nostra?"

[Fino a quando, Catilina, abuserai della nostra pazienza?]

La definizione dell'intelligenza data dalla dialettica sta nella capacita' di fare due pensieri totalmente opposti nello stesso momento senza andare fuori di testa.
Sei solo intelligente (fico no?)

aaaaaahhhhhhhhhhhhh era un complimento!
;-))))
allora grazzzie

Sono pefettamente d'accordo con Jacopo che trovo sempre intelligente e originale. Anch'io sono davvero deluso da questo governo che penso non riesca nemmeno a fare cose di facciata (almeno fare finta!!!!) ma i infila sempre in cose orrende e palesi (la base di vicenza e' un problema urbanistico!, i 12 punti irrinunciabili comprendono la tav, l'afganistan ecc. Pero' l'analisi di Jacopo mi pare centratissima e diversa dalle banalita' che si sentono in giro. Io ci sono per la rivoluzione pigra

Caro Jacopo. Io sono daccordo con te al 100% sul cambiamento di atteggiamento.
SUl cambiamento psicologico prima di tutto.

Noi dobbiamo essere gli artefici del cambiamento adesso. La rivoluzione non sara' un giorno. La rivoluzione e' adesso, in questo preciso istante, chi vuole esserlo sia un agente del cambiamento.

Io lo faccio, sto lottando come un dannato per farlo. Ho solcato mari e monti.

Penso che la sinistra per anni si sia comportata da gregge belante e amorfo, pregna dell'idea che fossero lo stato e i leader che dovessero portare cambiamenti.
E loro dietro a belare come le pecore ideologiche della fattoria degli animali. L'ho fatto anche io. Passare il tempo a sindacare su quanto sia giusto e sbagliato nel mondo fino alla nausea.
Fino a scoprire che il vero nemico non era fuori da me, era dentro.

Nessun rispetto per l'approccio individuale. Una dose massiccia di moralismo da 4 soldi, di femminismo del rigattiere, di militanza religiosa. Tutta facciata. E dentro... un silenzio assordante. Niente amore. Niente cuore.

Non sta scritto da nessuna parte che tu faccia il militante politico. Cerca quello che sei e diventa quello che vuoi.

La rivoluzione si combatte cosi'.

Detto questo pero' vorrei farti una prima critica: non e' che avere un atteggiamento positivo e sostenere il governo Prodi siano due cose direttamente collegate.
CI possono essere delle sfumature nel mezzo.

La mia sfumatura e' la seguente:
Non credo che Baffino abbia la linea politica che dici tu.

Se ce l'ha ce l'ha a parole. Ma proprio non ce lo vedo D'ALema a voler indire una conferenza internazionale sui crimini di guerra.

Questo pero' non e' un dettaglio.

A me prodi piace moltissimo. La cosa che mi piace di piu' di prodi e' la sua cpacita' di mediare. Capacita' di mediare, capacita' di ascoltare umilmente e di cercare di capire, che gli permettono (gli hanno permesso) di trovare delle mediazioni positive fra mille posizioni.

D'Alema, a mio giudizio e vedendo le cose da molto lontano, invece sulla questione AFganistan ha cercato una soluzione di forza.

Ha fatto tutto un discorso fumoso e balilloso su quanto siamo bravi e quanto ci viene riconosciuto l'impegno per la pace nel mondo.
Ma non ha detto "Rimaniamo in Afganistan ma ci imporremo in tutte le sedi e a tutti i livelli, finanche sul campo, perche' la direzione dellla missione diventi collegiale e persegua finalmente la realizzazione di un'Afganistan libero e autodeterminato, in cui le forze impegnate dsul campo siano li per fare la pace e non la guerra" (una cosa cosi').

Una cosa che avrebbe potuto far diventare condivisibile il voto ad altri (per carita' poi gli estremisti del cappio ci sono e sempre ci saranno).

Non ha fatto questo discorso. Io saro' anche prevenuto su quest'uomo frutto di una relazione incestuosa fra Lenin e Togliatti, ma francamente il messaggio che mi traspariva era: Bene, cosi' sono a posto. Alla Rice posso far vedere che non sono un coglioncello. A Zapatero gli ho fatto vedere che sono un pacifista. A bruxelles quando vado a cena con gli altri ministri mi ascolteranno narrare le mie gesta in mezzo alla giungla dell'estremismo italiano. Peccato solo che mi sono perso la Roma (tutto tratto da mezze dichiarazioni registrate ai margini del dibattito parlamentare).Poi gli americani si sa, sono dei guerrafondai, non cambieranno mai. Ma a me che m'importa? Mica e' colpa mia. Quando qualcuno mi chiedera' conto di tutte ste conferenze di pace diro': "L'america ha perso un'occasione" scrollando le spalle. E chi s'e' visto s'e' visto.

Ma ancora...non ne faccio una questione ideologica con d'Alema. Perche' penso che il problema sia prima di tutto della sinistra radicale e della sua incapacita' di imporre la propria di agenda agli alleati.
Semplicemente c'e' una debolezza politica atavica. Che non si risolvera' in 1 o 2 anni.

SI risolvera' forse se ci sara' la capacita' della sinistra di cambiare atteggiamento.
Di spurgarsi si tutta la merda del passato, di tutto is settarismo, l'immobilismo, il fatalismo, il disprezzo per gli obbiettivi concreti, per l'azione individuale.
Quando invece di lamentarsi degli OGM diventeranno ingegneri genetici. Quando invece di lamentarsi delle missioni imperialiste troveranno il modo di creare un'esercito allenato a fare la pace, non la guerra.
Detto questo: la relazione d'Alema l'avrei votata io?
Guarda, onestamente ...sono abbastanza contento di non esserci in parlamento. Probabilmente avrei votato no per lo scorramento, mi sarei ravveduto dopo aver capito la cazzata enorme che avevo fatto ma alla fine mi sarei rassegnato al fatto che tutto cio' e' frutto di una debolezza politica da principianti (quali siamo) dalla quale non si puo' sfuggire cosi' facilmente.

Comunque te ti doghi (lo so e' inutile che ti nascondi)

Un ABbraccio
Alb

PS: ribadisco che per qualche motivo mi rifiuta l'inserimento del pagamento il tuo ecommerce

Sembra che tu,caro jacopo,finga di non voler vedere,sembra che tu abbia allegramente deciso di coertare la tua coscienza e che la signora Rame abbia fatto altrettanto votando SI all'afghanistan.

Vorrei che leggessi questo post di Daniele Luttazzi..che illustra ampiamente il significato della parola "COERENZA".
Sono di SINISTRA Jacopo e per questo ti dico che
la sua opinione è condivisibile,la tua no.

[..] Ogni disastro non ha mai un solo colpevole. E’ sempre il risultato di una catena di eventi. Cominciamo dall'inizio:

Qualche mese fa, Berlusconi teme di perdere le elezioni e cambia la legge elettorale con una porcata.

Poi il 49% degli elettori lo vota ancora nonostante 5 anni fallimentari.

Poi vince d’un soffio l’Unione.

Poi nasce una maggioranza debole, specie al Senato.

Poi è urgente fare la Finanziaria e gliela lasciano fare.

Poi il Partito Democratico stenta a nascere.

Poi la Chiesa vuole bloccare il Partito Democratico per evitare la deriva laicista su eutanasia, pacs, eccetera.

Poi i DS subiscono a sinistra il pressing dei pacifisti, che raccolgono sempre più consensi su temi sensibili come Vicenza e Afghanistan.

Poi nei DS Mussi minaccia la scissione e la confluenza a sinistra.

Che fare? Cedere alla sinistra pacifista sulla politica estera o restare amico di Condoleeza Rice? Era il dilèmma di D’Alema. Era il dalèmma.

A questo punto del poker, D’Alema, che è permaloso come un campo minato, va a vedere:-Se si va sotto al Senato, tutti a casa.-

E così è stato.

Cade il governo Prodi, e subito tutti i commentatori, i tg e i talk-show a dare la colpa ai due senatori di sinistra che non hanno votato, Turigliatto e Rossi.

Ma è un falso. Se anche i due avessero votato a favore, infatti, in base al regolamento del Senato la soglia dei voti necessari si sarebbe alzata di uno: quindi un voto sarebbe comunque mancato.

Nessuno lo ha spiegato agli italiani, di cui sono stati però subito raccolti tutti gli sfoghi indignati e delusi. Una manipolazione da manuale. Metodo ormai testato, lo stesso con cui ci hanno venduto la guerra in Iraq.

C’è anche chi ha dato la colpa ai due senatori a vita che si sono astenuti, Andreotti e Pininfarina. Possiamo dare la colpa ad Andreotti e Pininfarina? Oh, mi piacerebbe: sarebbe come comprare una scarpa col calzino incorporato. Ma non sarebbe del tutto vero, nonostante Andreotti si sia scusato ("Se sapevo che cadeva il governo avrei votato diversamente.") usando la stessa faccia con cui dieci anni fa negò di conoscere i cugini Salvo.

E' stato dunque un complotto? No, politica all'italiana. Prodi poteva benissimo non dimettersi. Lo ha fatto per metterci il carico da 90 e ottenere il risultato che voleva: i 12 punti che "rilanciano" l'azione di governo, con Pdci e Rifondazione che chiedono scusa e uggiolano nell'angolino dove li hanno cacciati. Cai cai cai!

Ci avevano impiegato quattro anni per redigere il programma dell'Unione! Adesso in un giorno sbucano fuori dodici punti che spostano al centro l'azione di governo. Ci ritroviamo con un governo Prodi-Vaticano. D'Alema: "La politica della testimonianza la lascio a Franca Rame." Che cinismo! Ma se uno in politica non testimonia gli ideali in cui crede, perchè fa politica? Per tradire se stesso? No, e infatti D'Alema esprime i propri. D'Alema: "Certa sinistra non serve all'Italia". E' la sinistra che tutti bollano come "radicale" per coprirla di ignominia. E' la sinistra pacifista. E' la sinistra.

E' la sinistra che non vuole il Partito Democratico: equivale al 12% ( Pdci, Rifondazione, Verdi + correntone DS ).

Un politico che usa la sua maggioranza con arroganza è un politico mediocre e D'Alema lo è. Infatti i DS si stanno sfasciando.

Come ministro degli Esteri, poi, D'Alema, come Blair, ha ben poco di sinistra: quand'era capo del governo autorizzò i bombardamenti in Kosovo dicendo che c'entrava l'Onu e non era vero ( tutti adesso concordano sul fatto che quei bombardamenti non erano necessari, era meglio una più energica azione diplomatica, come sostenevano i pacifisti; per fermare Milosevic, che aveva massacrato 2000 civili, le bombe Nato di D'Alema ne massacrarono altri diecimila! );

così come adesso D'Alema sostiene che in Afghanistan c'entra l'Onu E NON E' VERO: le nostre truppe sono sotto il comando del Pentagono. Il ministro della Difesa Parisi ha detto al Tg2:"Quella in Afghanistan è una missione militare per la pace in una situazione che presenta molti tratti che richiamano la guerra." Sono io, o questa frase di Parisi presenta molti tratti che richiamano la stronzata?

Siamo in guerra, nonostante la nostra Costituzione lo vieti. Una guerra in cui i talebani vengono accolti come liberatori nel sud del Paese! Con gli USA che ammettono di non sapere quando potrà finire, e che forse si farà la guerra all'Iran! Che ci stiamo a fare là, se non la guerra per conto terzi? Facciamo quello che vuole Bush, ma 10 anni fa gli USA erano CON Saddam, oggi contro. Erano CON i talebani, oggi contro. Si decidano, o il resto del mondo penserà che D'Alema non abbia una politica estera!

Tutti a parlare di "responsabilità" agitando il ricatto dello spauracchio berlusconiano. "Zitti tutti! Buoni! Volete che torni Berlusconi?" No di certo, ma le soluzioni sono almeno due, non c'è solo la vostra.

La Repubblica ha scomodato addirittura il filosofo Galimberti per spiegare che una politica responsabile tiene conto delle conseguenze. Il pacifismo è allora irresponsabile? O immaturo, come sostiene sempre D'Alema? Votare in favore della guerra è tenere conto delle conseguenze?

Ma alla pace hanno mai dato una vera possibilità? Non mi pare, mentre le loro "soluzioni responsabili" finora hanno solo aggravato i problemi e provocato centinaia di migliaia di morti. Tutto per lucrare sulle condotte di gas e petrolio in quella regione.

Come vedete, il disastro è una catena di eventi. Lo so che sembra folle, ma vi assicuro che aveva un senso quando la settimana scorsa me l’ha spiegato, Cossiga.[...]

A bientot!

E questo è il fiore del partigiano
Morto per la Libertà.

E non vedo la benché minima contraddizione con quel che scrivo io.
Mi sembra che non da ieri sono critico verso Prodi e D'Alema come verso Bertinotti. E vorrei ricordare che continuiamo a denunciare tutte le nefandezze del centro sinistra come pochi hanno fatto in questi anni. E in particolare:
Il disinteresse per il pericolo uranio impoverito in Kossovo (sono quasi 150 i reduci malati e parecchi sono già morti) nonostante una lettera aperta pubblicata dal Corriere della Sera poco prima della guerra.
Il disinteresse per la presenza in Italia di quintali di uranio impoverito senza alcun controllo.
La denuncia della copertura data alla megatruffa del Cip 6 che ha bloccato le fonti rinnovabili in Italia per 10 anni e fruttato ai furbi 60 mila miliardi di lire.
L'assurdità sporca del sostegno dato dagli uomini di D'Alema e Bertinotti a Berlusconi nella battaglia contro Europa7 che aveva diritto a utilizzare le frequenze illegalmente detenute da Rete4.
Il disinteresse verso il dramma della diossina in provincia di Napoli (quasi il doppio che a Seveso!).
La responsabilità di Bassolino nel disastro dell'immondizia a Napoli con miliardi di euro spariti nel nulla.
L'inefficienza degli amministratori di sinistra e l'incapacità di capire il risparmio energetico.
La vergogna dell'indulto, oltretutto fatto male, buttando in mezzo a una strada migliaia di ex detenuti.
La presenza nel governo di un gruppo di furbetti che cambiano di notte il testo delle leggi favorendo i funzionari corrotti e i petrolieri (ancora una volta contro il solare)
E mi fermo qui sennò la facciamo troppo lunga.
Noi vogliamo la pace. Non vogliamo la guerra né le finte missioni di pace.
Via dall'Afghanistan!
Vogliamo il matrimonio gay, vogliamo la marijuana libera, vogliamo il disarmo, l'espulsione di tutte le basi Usa.
Vogliamo eliminare TUTTE le leggi di Silvio, non vogliamo il mega tunnel demenziale in Val di Susa, gli inceneritori...

Ma la questione è che, come dice Alex Zanotelli, almeno con questo governo si riesce a fare qualche cosa, è permeabile all'iniziativa politica.
Abbiamo vinto quando tutti insieme ci siamo posti l'obiettivo di convincere Prodi a mettere la questione energetica in cima al programma. E ora, finalmente, gran parte degli amministratori pubblici di sinistra iniziano a interessarsi al risparmio energetico.
Abbiamo vinto quando ci siamo impegnati a bloccare gli imbrogli della finanziaria sul condono ai funzionari colpevoli e sul solare fotovoltaico.
E abbiamo vinto quando abbiamo chiesto una commissione internazionale d'inchiesta sui crimini Usa in Afghanistan. D'alema alla fine l'ha chiesta. Ha capito che anche per lui è l'unica via d'uscita, E lo ha capito perchè stiamo tutti insieme facendo muro in modo intelligente.
Dire che non voglio che caschi il governo non vuol dire che lo amo, vuol dire che preferisco fare un corteo senza essere macellato e che con questo governo esiste una possibilità di azione che se torna Silvio non abbiamo più.
Cioè Ornella, ti ricordi quando dicevamo che quello di Berlusca era un REGIME?
Abbiamo veramente passato 5 anni sotto un parafascismo televisivo o me lo sono sognato io?
Oggi abbiamo una reale possibilità di andarcene dall'Afghanistan.
Ma abbiamo bisogno di un passaggio intermedio: imporre una commissione di inchiesta sui crimini Usa. e rischiamo anche che questa commissione internazionale diventi un disastro per la politica imperialista Usa.
Che cavolo di possibilità avremmo di uscire dall'Afghanistan se torna Silvio?
Secondo me bisogna smetterla di dire cose giuste senza interessarsi a come realizzarle concretamente.
E bisogna smetterla di discutere con i compagni dimenticandosi che siamo sempre noi, i soliti che da decenni si battono e che non abbiamo tradito gli ideali, stiamo solo discutendo di come concretizzarli. L'aria fritta m'ha rotto i ball.
Bisogna produrre un'iniziativa su molti livelli invece di incrostarsi sempre sul solito terreno.
La manifestazione di Vicenza era sacrosanta, Grandioso che ci fossero 100 o 200 mila persone.
Però come mai non trovo neanche 5 compagni impegnati a costruire un fondo di investimento per il Tfr dei lavoratori, che sia sicuro e che sia dedicato alle fonti energetiche rinnovabili?
Se vogliamo realmente pesare con tutte le nostre forze contro la guerra dobbiamo lottare per la fine del sistema del petrolio.
Oggi le proposte sul mercato per i lavoratori che devono decidere cosa fare del loro Trattamento di Fine Lavoro sono le solite furbate della Borsa capitalista. Quanti si scotteranno con le Parmalat del futuro?
Come mai a quasi nessuno frega niente di questo discorso?
E' più di sinistra fare solo i cortei o fare i cortei e lavorare anche per un'azione che contenga nuove potenti forme di lotta?
Facciamola finita con la vecchia concezione della politica. L'esperienza di questi 30 anni ci dovrebbe aver fatto capire che troppo spesso usiamo modi di ragionare che portano a ben poco.

Nessuno vuole toglierti la persona che sei e quello che hai fatto nelle tua vita,così come nessuno può cancellare la grande donna che è stata e che è la signora Rame,stò solo dicendo che questa cosa non mi va bene che sentire tua madre votare SI all’afghanistan mi ha profondamente turbato,un mezzo trauma…dopo che è stata lei a dire a tutti che quella non è una missione di pace,che siamo in guerra nonostante la nostra costituzione lo vieti..beh ecco mi sono sentita tradita compagno.Lo spauracchio di Berlusconi con me non funziona,metà delle schifezze che ha fatto questo governo hanno avuto la maggioranza grazie all’appoggio di Forza Italia e se permetti un dubbio mi viene e mi chiedo : ma chi è che stà governando in realtà?
E non venirmi a parlare della situazione televisiva che resta immutata,tale e quale a 5 anni fa ma forse non te ne sei accorto allora ti rinfresco la memoria:

Freccero resta fuori dalla rai,
Luttazzi resta fuori dalla rai,
il filmato di falluja resta fuori dalla rai,

e qui metto alcune fonti :

RAI: USIGRAI SU INCHIESTA RAINEWS 24 E SILENZIO VERTICE

L’inchiesta di RaiNews 24 su Fallujah sta facendo il giro del mondo. Ieri sera un portavoce del Pentagono è stato costretto ad importanti ammissioni in un’intervista alla Bbc. E’ un lavoro che rafforza il prestigio di tutta l’informazione del servizio pubblico. Eppure è forte la sensazione che in troppi, in Rai, siano quasi imbarazzati dalla sua risonanza internazionale. Il vertice aziendale è stato prodigo, nelle scorse settimane, di formali apprezzamenti per prestazioni giornalistiche meno memorabili di questa. Vogliamo sperare che a breve arrivi il segno di un giustificato orgoglio aziendale anche per l’inchiesta di Sigfrido Ranucci. E chiediamo inoltre di sapere come il vertice aziendale giudichi l’atteggiamento di sottovalutazione, quando non di totale rimozione, che alcune testate della Rai hanno avuto verso una produzione giornalistica della stessa azienda. La Bbc, che così spesso in Italia assumiamo come parametro, ha considerato l’inchiesta di Rai News 24 una notizia importante. Il servizio pubblico si giustifica anche perché la sua informazione non evita temi scomodi, drammatici, controversi.

L’Esecutivo Usigrai

Roma, 16 novembre 2005

Siamo nel 2007 e ancora quell’inchiesta non è stata trasmessa, e poi un link dove troverai un documento molto interessante "il comunicato sindacale del 9 marzo 2007"

http://www.usigrai.it/

Il mio modo di ragionare porterà a ben poco ma vedi i motivi principali che mi hanno spinto a tornare alle urne sono stati : liberare l’italia da un regime berlusconiano che viola la costituzione italiana all’art.21 (e non solo a quell’art.),e che continua ad essere violato anche da questo governo,non c’è libertà d’espressione,non c’è libertà di stampa esattamente come 5 anni fa;e riportare a casa i ragazzi impegnati in conflitti sanguinari illegali e che non ci appartengono,cancellare,abolire dì come vuoi le leggi ad-personam approvate dall’ex-dittatore.
Tutti e tre questi punti sono stati “traditi”,non rispettati e ora tu mi chiedi di dare fiducia a questo governo e che per ottenere dobbiamo calpestare un cincinin la nostra coscienza : non mi basta una bella finanziaria e lo splendido decreto bersani,da un governo di sinistra mi aspetto di più del solito inciucio all’italiana..e poi mi aspettavo altre cose ma sono meno importanti per me di quelle che ho citato.

Mi sento tradita e non so se sono capace di accettare compromessi con il culo degli altri..e questo non significa cha non continui a stimarvi per altre cose.

ps: non ho il tfr..credo si debba prima avere un lavoro per proccuparsi di quello.. :)

E questo è il fiore del partigiano
Morto per la Libertà.

Prodi non è buono. Ma possiamo allearci?
Condivido quel che scrivi. E anch'io sono stato deluso.
Ma dobbiamo farcene una ragione. La sola domanda è: possiamo allearci?
Ci conviene comunque che resti su Prodi o preferiamo il ritorno del furbastro catodico?
Insisto. Se nel 2000, in Usa, i verdi non si fossero presentati per i fatti loro Bush non avrebbe vinto. Forse ci sarebbe stata lostesso la guerra in Iraq (forse). Ma ci sarebbero stati meno morti. I democratici uccidono in modo più pacato... :-)
E' tragico dover dire questo ma è la realtà. Non posso impedire la guerra. Posso solo agire per diminuire i danni. E' poco ma sono vite umane da una parte e una questione di principio dall'altra. Un gesto che non ottiene nulla con un gesto che salva una vita. Anche fosse una sola varrebbe la pena. E sono convinto che se te la portassero davanti e ti dicessero: "Se non voti Prodi muore." tu lo voteresti di corsa perchè ti conosco e so che sei buona. Ricordati quelli che sotto i nazi si fingevano fascisti per salvare gli ebrei...
Puoi scrivere quel che scrivi solo perché sei dentro un ragionamento astratto. Se lo cali nella realtà delle facce dei morti cambi idea. Spero.
Ciao e grazie comunque per la tua passione.

...si forse hai ragione...
uscendo da un ragionamento astratto agirei come te.

Grazie a te jacopo :)

E questo è il fiore del partigiano
Morto per la Libertà.

Beh ma vedi che ora tutto fila? Era solo questione di pensarci un attimo.

Onestamente, e mi rivolgo a tutti quelli che sono qui dentro: dovremmo imparare a fidarci gli uni degli altri un po di piu' e ad essere un attimino piu' dialettici.

Io non ho mai inteso nessuno dei miei post come tranchant (e a jacopo non volevo prenderlo in giro malamente, solo bonariamente).

Infatti penso che in linea di massima molti di quelli che avrebbero votato si e molti di quelli che avrebbero votato no a sx, abbiano lo stesso atteggiamento progressita nei confronti della vita. S'e' capito tutti che qualche rospo dovremo ingoiarlo durante questo governo. Il problema e' probabilmente l'entita' del rospo.

Oggettivamente bisognerebbe aprire una discussione politica prima di arrivare ai giochi fatti.

Per esempio: metti che un domani Mastella, Rutelli e qualcun'altro su ordine del papa decidono che vogliono rivedere la 194. Che si fa?
Oppure che per lungo tempo il problema del conflitto d'interessi, delle leggi at personam, della riforma dell'edilizia pubblica, del sistema pensionistico, della legge Biagi, rimangano li senza essere toccati dalla maggioranza del centro sx. Che si fa? Si aspetta che un giorno qualcuno dica semplicemente "Cazzarola ma neanche il governo di sx ha fatto questo quello e quell'altro".

Insomma il problema e' di debolezza politica della sinistra radicale.
Bisogna imparare ad anticipare i problemi e ad essere propositivi in maniera sensata.

PS A- (ameno): la santanche' sta cosi' incazzata perche' l'amante (non essendoci i pacs lei era consapevolmente concubina, eddiciamocelo) l'ha appena mollata (siiii quello con cui ha anche un figlio) e s'e' messo insieme a Rita Rusic.

Santo subito.

PS: io comunque alla commissione sui crimini di guerra ancora non ci credo. Qualcuno ha un link?

Baci

Vogliammocci bbbene

Condivido apertamente ciò ce dici, ed il cambiamento che deve esserci. L'unica cosa che posso fare è copioincollare sul mio blog http://crazymike.splinder.com/ per fare girare.

Ha ragione anche chi cita Luttazzi, che fa un discorso ineccepibile, ma lui e Jacopo non si contraddicono, uno parla del politico e della situazione, l'altro sprona a cambiare mentalità il "cittadino".

La politica per sua natura è comunque mediazione, e la mediazione attuale mi spince ad appoggiare il gorveno non smettendo mai di tenerlo sotto controllo e spingerlo a cambiare idea, "se sbaglia".

E soprattutto AGIRE AGIRE AGIRE, in prima persona.
Ciao L'Anomalo
Michele Martini (Neo papà, dal 15/02/07) ;)

La contraddizione c'è ed è grossa come la torre rotonda di copenhagen...
...se non la vedi...

Abbiamo votato "la sinistra" e oggi ci ritroviamo un prodi-bis-vaticano,con 12 punti che disintegrano le 281 pagine per le quali li abbiamo "eletti"....

..cerchiamo si essere un po onesti almeno con noi stessi...

E questo è il fiore del partigiano
Morto per la Libertà.

ripeto che secondo me non si contraddicono perchè hanno intenti e spinte diverse che non sono in contrapposizione, ma che anzi si integrano tra loro.

Non abbiamo votato la sinistra, abbiamo votato una coalizione con a capo un ex dc con un programma che nonostante tutto sta portando avanti ed i "nuovi" 12 punti non cambiano granchè di quello che c'era nelle pagine del programma, anche perchè ne tolgono ne aggiungono nulla di nuovo.
Non penso sia vero che si dipenda più dal vaticano solo per "l'ingresso" di follini, o le aperture all'udc, perchè a livello di numeri contano come la sinistra, e per Prodi pendere troppo al centro è rischioso come pendere troppo a sinistra, e questo lo sapevamo anche prima del voto, purtoppo. Comunque il paese a piccolissimi passi lo si sta in qualche modo modificando, se non vogliamo morire uguali a noi stessi penso sia giusto appoggiare ancora il governo, ripeto, non smettendo mai di controllare ed "incazzarsi" e soprattutto di agire con mentalità nuova, come poi dice appunto Jacopo nella sua risposta.
Ciao Michele

Forse non hai letto attentamente,dicono cose completamente diverse,opposte eccetera,rileggilo..
saluti.

E questo è il fiore del partigiano
Morto per la Libertà.

...

Io sono per il compromesso che lasci in vita questo governo ...

Il governo Prodi è il ancora il migliore che gli Italiani si siano saputi dare da parecchio tempo. Farlo cadere è stupido, e assomiglia molto ad un suicidio politico. É mai possibile che ci sia tanta gente che non lo capisce?
Anche tua madre, che si chiede se deve dimettersi!
Ma per amor del cielo, Franca e gli altri, rimanete ben saldi ai vostri posti, anche se per il momento dovrete scendere a compromessi! È solo grazie a voi che col tempo la situazione potrà evolvere in senso positivo.
Oppure preferite gettare la spugna e "Après moi le déluge", come dicono i Francesi?

Bella giornata oggi: c'è un bel sole caldo, e finalmente posso dedicarmi ai miei bimbi come vorrei. Ho voglia di fare qualcosa di bello con loro, che sia costruttivo, che li diverta e gli rimanga nel cuore, anche per quello che hanno imparato....
"che ne dite, andiamo al parco? Proviamo a cercare la tana del riccio e vediamo se sta meglio dopo i maltrattamenti che hanno avuto da quei bimbi l'altra sera? Oppure preferite se restiamo in casa e facciamo il pane?"
"PARCOOOOOOO!!!!!!!!!!!!!"
"PANEEEEEEEE!!!!!!!!!!!!!"
Mai una volta che siano daccordo sti due... eccoli giù a litigare! E dire che volevo fare in modo da trascorrere con loro una bella giornata e fargli apprendere qualcosa!
Vediamo un pò se la risolviamo:
"Vediamo un pò... magari l'idea vi piace: prendiamo farina lievito e acqua, impastiamo il pane e mettiamolo a lievitare... ci vorrà in tutto una mezz'oretta. Poi andiamo al parco a cercare la tana del riccio... magari non la troviamo ma scopriamo qualcosa di altrettanto interessante. poi torniamo a casa e rimpastiamo il pane per farlo rilievitare e dopo la pappa lo mettiamo in forno?"
"SIIIIIIIIIIIII"
... L'importante è avere un obiettivo: sul come raggiungerlo possiamo sempre discuterne, no? Magari ne viene fuori qualcosa anche di più bello!

p.s. per chi non è abituato a metafore ermetiche i sottotitoli sono alla pagina 666 di TeleCaos!

Mi accorgo che il programma dell'Unione ai più è assolutamente ignoto, se non noto ma difficile da comprendere. E noto che lo è proprio per chi lo ha sottoscritto candidandosi alle ultime elezioni.
Probabilmente le difficoltà nascono dall'abitudine a programmi schematici, fatti di punti che alla fine si risolvono in una serie di scontate "promesse elettorali", quando non veri e propri slogan.
Il programma dell'Unione, fatta eccezione per alcuni punti fermi, chiari e precisi, si tratta per lo più di una dichiarazione di intenti, di linee guida di quella che sarà la politica del governo, lasciando spazio al dibattito il cui scopo è una soluzione condivisa ma che porti al risultato aspettato.
Riguardo l'Irak è espresso chiaramente il ritiro delle nostre truppe: di Afghanistan invece non si parla, ma si parla di "politiche" che portino ad una condizione equilibrata di pace: su questo si discute, per trovare la giusta strada, una strada che tenga conto delle esigenze contestuali oltre che delle anime che compongono l'unione.
E così è stato per l'indulto: presente nel programma dell'unione, e come tale accettato da chi lo ha sottoscritto! RIcordo che l'indulto è un provvedimento parlamentare, che prevede la presenza di una ampia maggioranza... era ovvio che la Cdl lo avrebbe allegramente votato, ma è anche vero che, da costituzione, i singoli punti del provvedimento vanno discussi in parlamento: ne ho sentite tante in quei giorni, ma, nell'ambito della discussione, a parte i "no" indignati, c'è stato un "escludiamo anche il reato di...."? A me non risulta, ma tu jacopo, che hai in famiglia chi possa smentirmi potrai correggermi!
E così per la TAV: anche sulla TAV non ci sono indicazioni precise nel programma. Da notare: il famoso tratto incriminato è stato individuato senza effettuare alcuna Valutazione di Impatto Ambientale, un tempo obbligatoria per qualsiasi genere di opera pubblica o privata, oggi facoltativa grazie al ministro Lunardi, che, tra i primi atti del governo Berlusconi, pensò bene di rendere il lavoro delle sue società edili più facile! La posizione dell'Unione non è " non lo facciamo", come è stato per il ponte sullo stretto, di per se inutile e dispendioso, ma è stato un "facciamo le valutazioni del caso, e con i risultati alla mano ne parliamo con le popolazioni coinvolte... non è detto che debba passare per forza di li sta linea, no?"
Tutto questo vuol dire lavorare insieme per trovare soluzioni.
Tutti tirano in ballo questo programma, credo senza averlo mai letto: "questo non era in programma!" "Stanno contravvenendo al mandato degli elettori!"... e qualcuno a proposito dell'Afghanistan tira in ballo la costituzione: "L'Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali; consente, in condizioni di parità con gli altri Stati, alle limitazioni di sovranità necessarie ad un ordinamento che assicuri la pace e la giustizia fra le Nazioni; promuove e favorisce le organizzazioni internazionali rivolte a tale scopo."
Ma è proprio in questo articolo che si legge il senso di quanto è e quanto non è in programma: Via dall'Irak.... subito! In irak non sono andate "organizzazioni internazionali": non era Nato e non era ONU... era Yankee!!!!!! L'Irak è stata una vera violazione dell'articolo 11 della costituzione... l'Afghanistan, così come il Kossovo no.
E qui è anche il senso di quanto accade a Vicenza: l'accordo NON ANDAVA FATTO... ora va solo rispettato.
E mi fa incazzare... e mi fa incazzare non poco!
Però, qual'è il rischio di quell'allargamento della base Nato? Che sia da li che si partirà in caso di attaco all'Iran?... Se dovesse esserci attacco Nato purtroppo sarebbe inevitabile, gli aerei partirebbero da casa nostra.... BRRRRRRRRRR
Ma se la Nato non desse il suo consenso, come non è stato per l'Irak? Be... in tal caso Bush non potrebbe "prendere l'aereo" a Vicenza, a meno che non gli venga dato il consenso a farlo da parte nostra: e voi credete che sia questa la politica estera che ha in mente l'unione?
Fate un piccolo sforzo: a partire da pag. 97, il capitolo è "Noi e gli Altri" (http://home.rifondazione.it/programma/programma_unione/programma_unione.htm)

Dio, mi sembra folle parlare di tutto questo: folle dover fare dei distinguo quando si parla della pace, del futuro di questo pianeta!
La guerra mi fa schifo: le armi non mi sono mai piaciute, neanche se giocattolo!
Ho ancora nel cuore le immagini di Falluja, e non solo quelle: bambini! Quanti bambini nei paesi in guerra?! E io sono qui a cavillare sulle parole, per capire quanto sia giusto o meno il comportamento di questo governo!
Ma è cosa inevitabile, e non puro esercizio dialettico.
Ed è reso inevitabile da alcuni comportamenti.
Perchè il discorso è più ampio, più complesso, più contorto: entra nell'intimo dei nostri sentimenti, e delle nostre convinzioni!
Chi si asteneva giura che tornerà ad astenersi dopo quello che sta vedendo. E' ovvio, inevitabile: non è possibile comprendere certe scelte se chi le dovrebbe condividere non fa che osteggiarle, ma poi le approva!
Ma c'era davvero bisogno di uno scossone come il rischio di riavere Silvio per darsi una mossa? Non si poteva guardare oltre un pò prima?
Quella sinistra che tanto ha urlato "NOOOOOO, in Afghanistan nooooooo" si è unita ed ha tirato fuori dal cilindro la sorpresa: "Trasformare l'oppio afgano in morfina, codeina e metadone per soddisfare la domanda a livello mondiale, in gran parte inevasa, di farmaci per la terapia del dolore". GENIALE!
Si, ci sarebbe da storcere il naso.... le multinazionali del farmaco and so on. Ma riuscite ad immaginare cosa possa significare una cosa del genere? L'oppio, la vera ricchezza dell'Afghanistan finalmente diventa reale fonte di sostentamento della popolazione... svincolata dal narcotraffico.
E non ci si poteva trovare prima intorno ad un tavolo e provare a studiare strategia che modifichino il nostro impegno in afghanistan un una vera missione di pace?
E non ci si può riunire sempre per trovare tante soluzioni utili?
E' da tanto che sono lontana da questo blog: me ne sono allontanata un anno fa circa... l'odiosa abitudine di una parte della sinistra di non sapere che essere opposizione! credo anche di averti messo in guardia a suo tempo, jacopo "adesso tua madre è una di loro: si troverà a dover fare scelte difficili da comprendere ed allora sentirai dire le stesse cose che dici tu oggi, anche su di lei" Te ne ricordi, vero?
Ed è successo.
E sinceramente comprendo il disorientamento di Ornella, che è guidato si dal suo profondo senso della pace ma anche dalla delusione.... ma che fa Franca? vota per il rifinanziamento?
Vedi Jacopo, non si può essere governo e opposizione nello stesso momento: non si può aizzare quella massa di persone che sinceramente credono nella pace, per poi andare a votare a favore del rifinanziamento in Afghanistan. Non si può essere oggi sulle barricate ad urlare contro, e poi mettersi il vestito buono ed andare a votare a favore: quello che avrebbe dovuto fare Franca (ma lo dico di lei così come di tutti quelli della "sinistra radicale" che hanno ceduto alla lusinga del "IO DICO NO!"), era spiegare alla "base" il senso che può avere il nostro essere in Afghanistan: spiegare le cose che tu hai qui spiegato... quello che viene da pensare è "ma non è che pensavano di fare l'ago della bilancia ma poi alla fine hanno preferito mantenersi il 'cadreghino'?"
E non sono più cortese con Russo e Turigliatto: in nome di cosa si appellano alla loro coscienza? La loro coscienza dovevano ascoltarla il giorno in cui hanno letto il programma ed hanno capito che la loro posizione era troppo lontana da quella del governo. Se non mi riconosco in un luogo non ci sto! E anche oggi farebbero bene a dimettersi... questa sarebbe dimostrazione di integrità. O tengono anche loro al "cadreghino"?

Mi sembra leggendolo e rileggendolo che tu dica tutto il contrario di tutto :)

E questo è il fiore del partigiano
Morto per la Libertà.

Sono d'accordo con la risposta di JF(K)*.
La politica politicante va' abbandonata. Viva la rivoluzione pigra!

Io non ho votato Prodi (sic!) perche' mi aspettassi chissa' cosa. Mi bastava cacciare quello che c'era prima, se poi ci scappa qualcosa meglio...
Pero' voglio cacciarlo definitivamente.

Quindi FrancaRame (e gli altri) non dovrebbero impuntarsi sull'afganistan o su altre "questioni decentrate". Piuttosto sulla riforma Gentiloni e sul conflitto d'interessi.

Non voglio ridover votare col naso turato!
E soprattutto non voglio stare di nuovo 5 anni a dire: "Perche' quando governavate non avete fatto la legge sul confl..."
:-|

* Non sul farla, ogni giorno c'e' qualcuno che scrive "di getto" ad un partito o programma tv o radio. Se la cambi cosi' velocemente che idea e'.... ??? ;-)

Basta che troviamo una ragione per il K e poi il soprannome e' fatto. Che i tuoi non lo abbiano fatto apposta? (Kokainomane?)

Comunque sia. Ho letto l'articolo su repubblica con le dichiarazioni di D'alema.
E ti dico che sto pregando di essere io il cretino settarista presuntuoso che per anni si e' sbagliato su baffino! Che spero di essere io quello che poi arrivera' in ginocchio in piazza a montecitorio cospargendosi il capo con la cenere. E che fara' stampare a sue spese 100 magliette con su la faccia di baffino che fuma un sigaro cubano guardando il tramonto con l'occhio perso nel sol dell'avvenire.

Ho gia' dovuto fare una cosa del genere quando Del Piero (non lo posso neanche piu' chiamare con nomignoli del piffero come vedi) segno' il rigore agli ultimi mondiali.

Non prometto nulla MA QUALCOSA FARO'!

Pero' se non vedo la Rice fare almeno una smorfietta di nausea, NON VALE!!!!! (una piccola. Non e' difficile, la signora non sopporta praticamente nulla!)

Baci a tutti.