Pannelli solari fotovoltaici

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Convegno gruppo d'acquisto di pannelli solari Fotovoltaici - Trascrizione interventi

Assemblea degli aderenti - Domenica 13 Maggio 2007 - Pomeriggio

Trascrizione interventi
   
Jacopo
Per decenni lo stato italiano ha fatto finanziamenti sull'acquisto di un investimento, cioè ti dava i soldi per comperare un macchinario, poi la gente comperava il macchinario, non lo utilizzava, incassava i soldi, faceva varie furbate e lo stato aveva finanziato aria fritta.
In questo caso è stato adottato il sistema che viene adottato da decenni in Germania e in altri stati del mondo: lo Stato finanzia dandoti un premio sulla tua produzione, cioè non ti compera l'impianto, ti dice "per ogni Kilowatt che tu produci io ti do un premio". Un punto che molti non hanno ben capito è che: io produco energia elettrica, sia che la consumi sia che la venda all'Enel, questa energia elettrica mi viene pagata circa 10 centesimi a Kw.
Lo stato non si occupa di questa parte che è una partita tra me e l'Enel, se la consumo la consumo, se la vendo la vendo (ci sono delle differenze di pagamento di qualche centesimo a seconda delle forme in cui io attuo lo scambio oppure vendo l'energia ma quella è una partita tra il cittadino e l'enel e che riguarda l'energia elettrica).
Lo stato ha istituito il conto energia che dà un premio per ogni kilowatt prodotto che è intorno ai 45 centesimi, poi ci sono tutta una serie di criteri. Ma il ragionamento fondamentale è questo: sono due gli enti che  erogano, al conto energia se tu hai consumato l'energia elettrica o se l'hai venduta non gliene frega niente: ti dà il premio perché hai prodotto un Kw. Ripeto poi, questo premio può essere più o meno alto a seconda delle condizioni, ad esempio un Kw prodotto su un tetto vale di più  di un Kw prodotto a terra.  Hanno creato dei sistemi, tra l'altro complessi, su alcuni dettagli anche discutibili, ma comunque il criterio generale di questa legge rispetto a quella precedente fatta da Berlusconi, è che in questo caso prendono più soldi i piccoli e in assoluto più soldi i piccoli che consumano in loco quello che producono, anche perché, come sapete, l'energia elettrica viaggiando ha una dispersione per cui è anche logico che se un Kw lo uso lì dove lo produco è un Kw intero, se quel Kw deve fare mille chilometri  arriva un po' meno di un Kw, per cui quel Kw vale di meno.
Questo è il discorso generale su questo finanziamento. Come è stato calcolato questo premio? Questo è un aspetto interessante. Noi abbiamo partecipato come gruppo di pressione sul Governo perché la legge prendesse questa direzione, e sostanzialmente il criterio è stato proprio di valutare quanto costa l'impianto, quanto costa il finanziamento dell'impianto, quindi il costo degli interessi, della pratica etc., la progettazione, la manutenzione per vent'anni, l'assicurazione per lo stesso periodo, praticamente hanno suddiviso questa cifra globale nel numero di Kw che produce un impianto per vent'anni, e hanno determinato il premio.
Cioè, sostanzialmente, il premio è calibrato sul fatto che il cittadino possa comprare l'impianto e non tirar fuori una lira. E' come se, da un certo punto di vista,  noi avessimo pagato dallo Stato lo spazio e la cura che abbiamo verso l'impianto. Ci occupiamo di installarlo, di trovare lo spazio, di controllare che funzioni e lo Stato ci dà un premio che è equivalente al costo globale dell'impianto ammortizzato in vent'anni. Questo è il concetto semplificato, sui giornali è scritto in maniera illeggibile, ma è così. Non a caso tutti i grossi gruppi bancari e finanziari italiani si sono buttati a pesce su questa legge perché permette di avere gratis l'impianto. Questo tipo di incentivo vale per gli impianti che entrano in funzione entro il 2008, poi bisognerà vedere se ci sarà una proroga, ma il ragionamento che sta alla base è che entro tre anni sarà economico comprare i pannelli fotovoltaici senza finanziamento perché l'idea, ed è verificato da quello che è successo finora nel mondo, è che se io creo una domanda enorme di pannelli fotovoltaici perché li finanzio completamente, è chiaro che l'aumento del consumo porterà ad avere non più piccole aziende che costruiscono cento metri quadrati di pannelli fotovoltaici al giorno, ma aziende che ne producono diecimila, per cui crollano i prezzi. Ragionamento ovvio, produrre mille macchine costa di più che costruirne un milione.
Per cui nel futuro questo incentivo dello Stato non ci sarà più, questo si sa già, poi chi lo avrà fatto lo avrà fatto, chi non lo avrà fatto ciccia... Questo il discorso generale.
Il nostro gruppo d'acquisto è nato da una semplice idea: esiste questa opportunità data dallo Stato, non è sfruttabile facilmente dai singoli cittadini perché è complicata, facciamo quindi noi un servizio di facilitazione per cui io cittadino posso comprare più semplicemente in quanto mi inserisco in un gruppo d'acquisto, pago una serie di servizi collettivamente, per cui invece di pagarmi la consulenza dell'avvocato per sapere se il contratto è giusto chiediamo una consulenza sola su tutti i contratti e poi tutti i contratti vengono scritti in quella maniera lì e siamo sicuri che è il  contratto è fatto bene.
Stesso discorso sui criteri generali da seguire nella progettazione, paghiamo uno gruppo di ingegneri che ci fa uno studio globale su come si fanno i pannelli fotovoltaici con tutte le casistiche e ci seguono, ci danno la supervisione sul singolo progetto che poi realizzerà un altro progettista. Per cui l'idea del gruppo d'acquisto è quella di istituire un organismo di controllo, pagato sostanzialmente da noi, che ci garantisce un acquisto più sicuro.
Nulla è certo al cento per cento, ma in questo caso ci siamo premuniti: la tecnologia dei pannelli fotovoltaici è relativamente semplice, ci siamo preoccupati di avere un risultato il più sicuro possibile.
Il criterio per fare questo pacchetto poteva essere completamente diverso, cioè io posso mirare ad avere il prezzo più basso, è possibile, e tra l'altro è un'opzione che noi riteniamo legittima: se una persona è brava nel "fai da te", capisce già di pannelli fotovoltaici e vuole farsi il suo impianto, è chiaro che andrà a pagare molto meno di quello che offriamo noi, perché fa tutto da solo. Segue da solo tutte le pratiche, tutta la costruzione, tutta la manodopera è la sua per cui non la paga, paga il prodotto vivo e ottiene un ottimo risultato. Noi, offriamo a tutti quelli che lo desiderano di utilizzare anche soltanto una frazione della costruzione contrattuale che abbiamo improntato perché magari anche l'hobbista vuole avere il nostro contratto assicurativo, non ha bisogno del finanziamento, non ha bisogno del progetto, non ha bisogno dell'installatore, fa tutto da solo però, per esempio, vuole avere l'assicurazione contro la grandine. Invece di cercarla da solo, noi abbiamo chi  l'ha cercata per centinaia di potenziali impianti e abbiamo trovato un contratto più conveniente. Abbiamo messo a fare questo lavoro un professionista che per quindici giorni ha cercato l'assicurazione giusta... ovviamente il nostro costo di impianto sarà gravato di, per esempio, 100 euro per recuperare la spesa di tutti gli avvocati che hanno lavorato, 100 euro per quello che ha fatto tutti i contratti con la banca, etc. E via via abbiamo inserito tutte le voci di spesa e abbiamo un prezzo che, ovviamente, è più alto del prezzo dei soli pannelli fotovoltaici, ma offre una serie di garanzie perché quel contratto studiato in quella maniera ti garantisce che se fra dieci anni quella azienda fallisce, per cui non è più in grado di farti la manutenzione, ha l'obbligo contrattuale di passare tutta la documentazione in modo che noi possiamo trovare un'altra azienda per fare la manutenzione (per inciso la manutenzione viene pagata nel finanziamento bancario un tot all'anno, sono, grossomodo, 100 euro all'anno per la manutenzione proprio prevista nel finanziamento, ovviamente se uno non fa il finanziamento sa comunque che ogni anno dal guadagno del pannelli fotovoltaici deve tirar fuori anche i soldi per la manutenzione).
Questo tipo di ragionamento ci ha portato a dei buoni risultati.
Primo risultato è che abbiamo la possibilità di fare un finanziamento al 100% con la banca e con la restituzione in 20 anni invece che in 12. Cosa significa? Siccome abbasso la rata annuale, una quota del guadagno dalla vendita della produzione elettrica mi viene in tasca dal primo giorno, grossomodo il 25%. Ovviamente anche questa non è una clausola obbligatoria, qualcuno sarà entusiasta perché così non tira fuori i soldi, se uno invece ha i soldi in BOT  può dire: "vabbè, ma a me conviene più finanziarmi da solo perché così non pago interessi alla banca". Chi lo desidera è liberissimo di fare questa scelta, non abbiamo alcun interesse a obbligare una persona a fare l'ammortamento in 20 anni, ma chi lo desidera può farlo. Una persona può volerlo in 12, 15 anni, può fare quello che vuole.
Anche in questo caso: attenzione, in ogni caso non potete chiederci esattamente come sarà il vostro caso, perché il costo del denaro varia da + 0,8 rispetto allo spread (credo si chiami così), cioè al tasso medio che si paga quando si prende del denaro in prestito, varia a crescere a seconda delle condizioni. Se uno vuol dare in garanzia un immobile paga meno di un altro che vuol dare in garanzia il conto energia, perché è possibile fare anche questo, ma solo quando il cliente è  affidabile dal punto di vista della banca.
La modalità di finanziamento va valutata caso per caso, prima di darvi i soldi la banca vuole vedere la vostra dichiarazione dei redditi ed è chiaro che se uno è nullatenente, non ha mai fatto nessun lavoro e vuole fare un impianto da 600.000 euro ci può essere qualche problema.
Quello che abbiamo fatto è trovare una persona che in cambio di una percentuale stabilita dell'eventuale progetto segue tutta la pratica, si occupa di andare alla banca e di trattare per l'acquirente le migliori condizioni,  di avere un contratto iscritto all'interno di un certo sistema di regole che ti garantiscono che non ci sia qualche clausoletta (che tu da non professionista non hai notato) che poi ti danneggia negli anni e per cui riesce a ottenere per te il miglior contratto possibile.
Ovviamente, poi uno prende questo contratto, se vuole si fa il giro delle banche che conosce per vede se c'è qualcuno che gli offre condizioni migliori. Se c'è qualcuno che gliele offre, ci telefona e ci spostiamo tutti nella banca più conveniente, perché deve essere chiaro che tutto questo processo è  in divenire. Noi abbiamo fatto l'architettura generale che oggi siamo in grado di presentarvi dopo tre mesi di ricerche e contrattazioni, con questa prima architettura partiamo a fare i primi 5 impianti  qui ad Alcatraz. Contemporaneamente, chi ha già deciso e gli piace l'impostazione generale, può iscriversi e inviare una preadesione a [email protected] e su www.jacopofo.com trova tutti gli indirizzi e i riferimenti.
La preadesione comporta l'invio di qualche foto e di una piantina del sito dove volete mettere l'impianto. Questa documentazione viene inviata al nostro Studio Tecnico che vi darà un primo riscontro di fattibilità.
Quindi, presumiamo che possiamo dire: ok il tuo impianto lo possiamo fare perché abbiamo visto che è al sole e che ha tutte le caratteristiche di base, a questo punto ti chiediamo di compilare un questionario che ci permetta di farti una proposta chiusa, cioè vorremo conoscere la tua condizione, se hai una partita iva, se sei imprenditore, se vuoi mettere l'impianto sul tetto o per terra, se vuoi coprire un capannone grandissimo o hai pochissimo spazio... è indispensabile che voi ci diciate cosa volete esattamente e quali sono le vostre condizioni. Aggiungete a questo la vostra bolletta dell'Enel , perché vedendo la bolletta capiamo se è più conveniente vendere, scambiare sul posto etc.
Ora, il passaggio successivo prevede lo studio e la realizzazione del preventivo comprensivo di tutto: finanziamento, assicurazione, richieste di permessi ecc. Questo step ha un costo di 400 euro più Iva al 20%. Praticamente noi facciamo il progetto, il preventivo chiuso, ti diciamo come tu vuoi farlo, come ti conviene farlo, quanto ti viene a costare, quando ti vengono a costare tutte le componenti, cioè ti descriviamo tutto il progetto. Ovviamente questo per noi è un lavoro impegnativo e per questo chiediamo un pagamento, altrimenti rischiamo di fare molti progetti senza concludere e questo rischierebbe di far saltare il sistema.
Questa cifra viene restituita quando tu decidi di fare il l'impianto.
Attenzione: i primi 5 impianti che andremo a realizzare faranno da battistrada per tutti i progetti e  ci permetteranno di verificare via via sempre meglio tutti i passaggi fino ad  arrivare a un prodotto "gruppo di acquisto pannelli fotovoltaici" che sarà la vera partenza del progetto.
Cioè, si tratta sostanzialmente di un periodo sperimentale in cui chi se la sente di partire parte subito per andare a vedere tutti i problemi che si potrebbero proporre: e tutta questa storia sarà raccontata in internet, nel senso che ci sarà un sito del gruppo di acquisto, all'interno del quale ci sarà un blog, e per ogni impianto, per ogni installatore, per ogni progettista ci sarà la possibilità di raccontare  come ha fatto l'impianto, dare un voto all'installatore, al progettista, al servizio che faremo di consulenza telefonica, etc, perché noi vogliamo fare una cosa che serva alla gente... è come se dicessimo "Signori, tutti possono fare delle cazzate mostruose, vi invito a vedere come stiamo lavorando, giudicare" e comunque abbiamo previsto un meccanismo che fa in modo che ci si  accorga subito di ogni errore. (tra l'altro da questo punto di vista noi abbiamo molta esperienza... basta guardare gli errori che abbiamo fatto in questi anni con i lettori di Cacao, il nostro quotidiano delle buone notizie, ma loro sono attenti e ci massacrano nel giro di un'ora e mezza. La cosa buona di internet è che se sbagli lo capisci molto velocemente perché ci sono ventimila persone che dicono: "Oh cretino, cosa hai fatto!!"
Allora, vogliamo portare questo meccanismo, che abbiamo visto funzionare in rete, a diventare uno strumento di controllo e di auto-informazione del gruppo di consumatori su quello che stanno facendo. Io credo che, alla fine, sia questa la garanzia più importante per tutti: siamo all'interno di un gruppo che fa vedere quello che fa e permette a tutti di parlare e dare dei giudizi, per cui uno guarda il giudizio, guarda chi ha dato il giudizio, le referenze, che come in e-bay, sono incrociate, per cui il parere di uno può valere più di un altro meno affidabile.
Dall'altra parte, oltre a questo sistema di controllo fatto dalle referenze via internet rilasciate da tutti i membri del gruppo d'acquisto, vorrei sottolineare che tutti i partecipanti a questo progetto  sono persone referenziate
Il Polo Tecnologicoazienda che ci è stata presentato da un' altra azienda con la quale collaboriamo da parecchio tempo. Attenzione: quando parliamo di aziende non intendiamo grandi aziende, in questi 30 anni in cui mi sono occupato di imprenditoria alternativa e di tecnologie ecologiche mi è successo di incontrare tantissime aziende composte da una due o tre persone, cioè microaziende che sono la spina dorsale del Paese e di verificare che queste persone sono realmente persone "d'onore"... è inutile lasciare questa parola alla mafia, uomini d'onore è una grandissima espressione e io la rivendico, non si può lasciarla in mano ai mafiosi.
Allora, tutto questo progetto, dai ragazzi che stanno riprendendo questo convegno e che lavoravano con noi ad Atlantide tv, e che sono riusciti in 10 a fare 180 puntate di un'ora di una trasmissione ciascuna in condizioni tecniche bestiali con un budget inesistente, al gruppo che gestisce Alcatraz perché non so se avete visto, io non faccio niente ad Alcatraz, sono di passaggio, ci sono delle persone che lavorano con me da 15 anni che gestiscono tutto e dove tutto il sistema però è fatto che ognuno è imprenditore di se stesso o è membro di una società che è talmente piccola che o sono tutti soci alla pari oppure c'è un rapporto che è come se fossero soci perché sono micro-nuclei ormai familiari perché Alcatraz e quelli che voi vedete lavorare sono con me da almeno 15 anni e sono poi in 4.
Questo è il modo in cui noi lavoriamo è una rete, cioè cerchiamo di mettere in rete le conoscenze. La stessa cosa avviene per tutta la gestione dei siti internet etc. ed è un po' la forza di questo sistema che ci ha permesso di fare una cosa che sinceramente in certi momenti mi faceva tremare i polsi, perché la sensazione era di non riuscirci, perché, insomma, non so se riuscite a immaginare la difficoltà di mettere insieme tutti questi piccoli puzzle che fanno nell'insieme un contratto globale per l'installazione di un pannello, mettere d'accordo tutte le esigenze economiche, logistiche etc. il linguaggi della gente... Ho avuto una grandissima soddisfazione perché ho fatto da traduttore. Negli ultimi tra mesi ho passato ore al telefono, passavo ore a far delle telefonate in cui ripetevo le stesse cose perché c'erano linguaggi diversi, provenienze professionali diverse, un installatore ragiona in maniera completamente diversa da un brooker finanziario che deve andare a trattare.
Questo aspetto secondo me è stato molto interessante come sfida, noi abbiamo fatto una cosa veramente molto complicata, oggi il lavoro che voi sentirete esporre da Maurizio Fauri è il distillato di discussioni che sono continuate nella notte, anche in questi giorni avevamo una serie di piccoli dettagli da mettere ancora a posto quando l'altro ieri si sono incontrati per la prima volta alcuni professionisti che gestiscono un settore di questo gruppo di acquisto. Per cui abbiamo dovuto limare alcune cose che erano solo imbastite e adesso le abbiamo già portate ad un livello di presentabilità, ma ovviamente bisogna che voi vediate il tutto come un processo in divenire. Questo è il livello con cui i primi 5 impianti vengono fatti, vi faremo una proposta più avanzata quando avremo finito questi 5 impianti e potremo attuare alcuni aggiustamenti e quando la proposta arriverà a voi sarà una proposta più avanzata e così via... perché se questo gruppo di acquisto crescerà ci potrà portare non solo di offrire prezzi sempre più bassi e garanzie più alte per tutti, perché il gruppo garantisce anche i primi che sono partiti.
Ci porterà anche nella nostra logica, perchè il vero motivo per cui noi facciamo tutto questo, oltre a difendere l'ambiente, oltre al fatto di una questione di democrazia economica, è che un domani noi potremmo applicare questa logica del gruppo d'acquisto a qualunque altra cosa. Possiamo comprare la macchina, vi piace la macchina di Beppe Grillo, quella che ha presentato la Fiat, 100 Km con 3 litri? La volete a 8.000 euro? Datemi 10.000 ordinazioni, non a me, voglio dire, oggi esiste, oggi abbiamo verificato sul discorso dei pannelli fotovoltaici che siamo in grado di costruire delle cordate di micro professionisti, piccoli professionisti, ma di grande levatura che sono in grado di organizzare una cosa se c'è un gruppo che lo vuole.
Quando ho provato a fare la stessa operazione al contrario, cioè andare dalle aziende e chiedere una proposta che poi facesse incontrare l'interesse di migliaia di persone mi hanno detto no. Sono 10 anni che facciamo gruppi di acquisto, sui pannelli solari termici non ci siamo riusciti a farlo nei termini che volevamo noi, ma perché quando abbiamo lanciato la proposta del gruppo di acquisto hanno risposto in 40 persone in 6 mesi. Adesso hanno risposto 1.900 persone in neanche 2 mesi. Oggi è possibile farlo perché c'è una maturità, si sono rubati l'inverno e c'è sempre più gente che è interessata a salvaguardare il pianeta, io sono convinto che lo salviamo, ma dobbiamo trovare le gambe concrete per far succedere le cose ed è appunto lo scopo di questa iniziativa del gruppo d'acquisto. Io ho finito, se qualcuno di voi vuol chiedere qualcosa su questo primo blocco sennò passiamo a Fauri.

Interl.1
Io sono d'accordo e già ho un progetto fatto di pannelli, li stavo per montare, quando ho saputo che facevate il gruppo d'acquisto ho deciso di accodarmi. Vorrei sapere se è possibile sfruttare i vostri servizi anche avendo già tutta la fase preliminare fatta.

Jacopo
Assolutamente sì, tu ti vedi la proposta e ci mandi una lettera con la documentazione che noi chiediamo, relativa a quello che vuoi. Cioè, chiaramente se tu hai già il progetto etc. etc. tu di quello non ci mandi niente, però se vuoi l'assicurazione puoi averla chiedi il questionario da presentare all'assicurazione. Ci dai questi dati qua, riempi solo quello, nella mail ci scrivi voglio soltanto la vostra assicurazione.

Interl.1
La cosa più comoda è la consociazione, risolvere i problemi tutti insieme che da solo non riesci a farlo.

Jacopo
Ma esattamente, è un selfservice. Tu usi del gruppo d'acquisto scegliendo tu le modalità, l'ampiezza, la profondità del rapporto, ovviamente seguendo una logica. Se tu compri i pannelli per i fatti tuoi se poi non funzionano non puoi pigliartela con noi. Ma penso che siamo nel regime dell'ovvietà. Io lo dico perché mi sono arrivate delle mail incredibili... forse faremo un  libro inserendo le 100 mail con le domande più deliranti che ci hanno fatto sui pannelli fotovoltaici. Il mondo è bello perché  vario e la gente fa volare la fantasia in maniera pazzesca.

Interl.2
Vorrei fare una domanda. Mettendo i pannelli sul tetto, se viene un temporale, fa la grandine, questi pannelli hanno danni o no?

Jacopo
Allora, i pannelli che noi stiamo scegliendo sono pannelli che hanno una garanzia di 20-25 anni contro qualunque evento atmosferico. Ma comunque, siccome potrebbe anche succedere che un domani viene giù la grandine non più a pallini, ma a bocce, l'assicurazione che noi abbiamo trovato e che costa - udite udite - 26 euro all'anno al Kw, copre il furto, l'incendio, la grandine e qualunque altro tipo di evento atmosferico come i lampi etc etc. e anche un eventuale arresto tecnico del sistema che però non si protragga per più di 48 ore. Per cui nel nostro contratto con l'installatore, con l'assistenza ci sarà una clausola che vincola loro ad intervenire entro 48 ore. Ovviamente, l'assicurazione non ti copre in eterno, ma anche quei due giorni che sono necessari alla ditta per attrezzarsi ed intervenire sono coperti.

Interl.2
Vorrei dire un'altra cosa. Per esempio, tutti i giorni quando c'è il sole genera tanta corrente. Io vorrei fare una batteria, un accumulatore, praticamente come lei diceva io faccio un impianto per conto mio, e la sera potrei adoperare le batterie che mi ha ricaricato durante il giorno senza darla all'Enel. Si potrebbe fare questo?

Jacopo
Assolutamente sì, però economicamente ti conviene farlo in piccola quantità per risolvere il problema di eventuali blackout, ma quando si accumula energia elettrica nelle batterie, si ha una perdita di energia elettrica notevole, per cui se ci si tiene diciamo un Kw lì fermo perché  può servire è un conto, ma se  tutti i giorni si trasferisce l'energia elettrica nelle batterie e poi la si usa di notte, a meno che non si viva dove non c'è elettricità di notte, conviene darla all'Enel e poi riprenderla perché se ne perde  meno. Cioè tu la dai e dai un Kw intero, quando la vai ad utilizzare e hai perso magari un 10%... beh quelli son soldi che se li davi all'Enel era meglio... poi diciamo che si fanno degli impianti che hanno un accumulatore che serve per garantirti il frigorifero e le cose fondamentali per 24 ore di blackout, ma a risparmio,  per un'emergenza.

Interl.3
Non è possibile, perché se c'è un blackout il mio impianto non può produrre altrimenti mando tensione all'Enel che sa che c'è il blackout quindi non c'è tensione. L'inverter non produce quindi le batterie non si possono ricaricare.

Jacopo
Scusatemi, voi avete ragione, ma aggirare questa cosa qui è ridicola, una cosa elementare, tu hai le tue batterie a parte nel tuo sistema elettrico, posso infilare la spina e caricare le batterie, qualcuno me lo vieta? Non direttamente nei pannelli e dove è il problema?

Interl.3
Come se mi facessi un altro impianto, un impiantino per conto mio che mi carica le batterie.

Jacopo
Sì, ma questo qui è compreso nella progettazione. Cioè io ho questo problema perché ho dei frigoriferi e io mi carico le mie batterie, però anche questo qui lo compro all'interno di una cordata, cioè a me conviene siccome saremo in 20 ad avere questa esigenza, andremo da uno che vende queste batterie se ci fa un buon prezzo.

Interl.3
Ufficialmente non figura come un impianto che l'Enel ha collaudato

Jacopo
No, ma voglio dire nessuno mi può vietare che ho una batteria di riserva per fare andare il frigorifero, non so. Fauri, mi possono vietare di fare una batteria che fa andare il frigorifero? Cioè io ce l'ho già tutto il mio impianto elettrico, ogni lampadina deve avere una lampadina a fianco con una sua batteria che mi da 4 ore di autonomia, perché se mi va via l'elettricità con 80 persone in struttura io non posso avere il buio.

Interl.3
La isola indipendente proprio dall'Enel non c'è dubbio

Jacopo
No, è una cosa mia privata, però si può fare. E' una cosa a parte. Ma c'è il problema che lui non vuole avere il blackout e neanche io, poi se voi non volete ce lo facciamo solo io e lui...

Ineterl.4
Per un discorso di fattibilità avremo solo un questionario da compilare o potremo parlare a voce con qualcuno? Vi spiego un attimo la mia situazione. Noi siamo una casa di bifamiliare, il proprietario è uno che è mio padre abbiamo due impianti, voglio sapere se devo fare due domande o una domanda unica?

Jacopo
A queste cose qui ti potrà rispondere subito Fauri. Ma comunque diciamo che noi via via che andiamo avanti faremo anche una pagina Web con le risposte alle domande fondamentali. Cioè tu andrai su internet e avrai una casistica il più possibile dettagliata, stiamo studiando di mettere a disposizione del gruppo d'acquisto una serie di strumenti di base per avere tutte le informazioni disponibili così come il video della lezione di stamattina - che entra nel dettaglio di certe cose tecniche - e tu lo puoi scaricare su internet per cui quando viene l'installatore controlli con il video che abbia fatto tutto... Faremo un corso dettagliato per tecnici che avrà le stesse caratteristiche. Cioè cerco di fornirti tutto il materiale per cui tu possa, se sei appassionato, seguire passo per passo tutto il processo.

Interl.4
Però nel mio caso non sappiamo..

Jacopo
In quel caso manderesti comunque due atti di proprietà, due contratti,  scrivi due righe di spiegazione e vedrai che va tutto bene.

Interl.5
Io mi trovo nella situazione dell'amico precedente ed ero già partito a far il progetto e preventivo. Poi sono venuto a sapere del gruppo d'acquisto, mi sono iscritto ma ora tu mi dici che il preventivo mi costa 400 euro...

Jacopo
Perché lo devi chiedere? Ce lo hai già!

Interl.5
Perché vorrei vedere se mi conviene di più quello che ho io o se mi conviene fare tutto attraverso il gruppo d'acquisto. Siccome è una relazione etica che io ho con il gruppo d'acquisto e trovo che sia giusto..

Fauri
Vedi, noi non diamo solo il preventivo, diamo tutta una serie di valori aggiunti che non è solo il preventivo. Prima di tutto c'è una valutazione tecnica del tipo d'impianto che conviene all'utente.

Interl.5
Io questa cosa la so già

Fauri
Allora non ce n'è bisogno. Quello che possiamo fare noi è aggiungere a quella una possibilità di finanziamento e di assicurazione che probabilmente non ha.

Interl.5
Sì, questo non ce l'ho.

Fauri
Per cui se ha già dimensionato l'impianto in maniera corretta, con il tipo di potenza installazione  etc...

Jacopo
Il tuo intervento però prevede anche che tu gli dai un'occhiata e dici funziona o non funziona. Quello sì, perché se lui vuole, ad esempio, soltanto l'assicurazione comunque bisogna guardare il contratto e valutare il tutto... e comunque questo avrà un costo, il tempo della persona che sta li a riguardarti il tuo contratto non costerà a quel punto 300 euro 400 euro... non so quanto è stato deciso

Interl.5
C'è un tariffario in funzione del preventivo che chiederò?

Fauri
Non c'è un tariffario specifico perché non abbiamo tutta la casistica, altrimenti passeremo il tempo a farci tutte le seghe mentali e probabilmente usciremo nel 2012 quando gli altri hanno già installato tutto. Cerchiamo di fare le cose più sintetiche e concrete possibili per partire domani mattina in Trentino, pero la mattina è chiuso... domani pomeriggio.

Jacopo
Per te partiamo guarda.. poi gli altri.. tu essendo un esploratore iniziale, ovviamente chi inizia adesso avrà un servizio più dettagliato, sappiate che io telefonerò tutte le mattine per sapere: "Cazzo ti è arrivato il pannello? Dà l'elettricità?" i primi 20 impianti saranno seguiti più dei figli poi metteremo le fotografie sul sito con su scritto "ringraziate questi uomini e queste donne coraggiosi che hanno saputo osare sfidare la sfiducia nel genere umano". Perché questo è un atto di fiducia nel genere umano. E vi daremo anche la sveglia mattutina personalizzata.
Dovete scusarmi ma io di mestiere faccio il buffone.
Cedo la parola a Maurizio Fauri che spiegherà tutti gli aspetti dettagliati del progetto.

Fauri
A me invece piacerebbe essere un buffone come Jacopo, ma è irraggiungibile,  vi ha un po' spiegato il concetto del gruppo d'acquisto e io volevo sottolineare alcuni valori aggiunti. L'idea di partenza che ha messo in moto tutto era questa: c'è questa opportunità del conto energia, ieri abbiamo visto alcune soluzioni tecniche, abbiamo visto le tariffe. La vera ecologica spinta di Jacopo era quella di riuscire a mettere in moto un meccanismo che potesse portare a fare più impianti possibili. Quali sono state le difficoltà individuate? Intanto l'informazione su che cos'è il conto energia e di questo abbiamo cercato di parlarne in questi giorni. Inoltre ci sta lavorando Maria Cristina e gli altri anche nel blog di Jacopo (www.jacopofo.com).
Poi stiamo cercando di risolvere tutti quelli che sono i problemi pratici, se un singolo cerca di fare l'impianto da solo deve andare a cercarsi il progettista, il fornitore, eventualmente l'assicurazione, il finanziamento che magari non può essere personalizzato perché si trovano dei finanziamenti bancari fissi con la richiesta di determinate garanzie, anche una parte di assistenza tecnico legale e  questo era un po' quello che volevamo dare come gruppo d'acquisto. In questo modo chi è interessato non deve andare ad interfacciarsi con diverse persone, impazzire a fare tutte le pratiche, ma dà l'adesione ad un gruppo d'acquisto che si preoccupa di fare tutto lui, (poi vi spiego anche l'iter procedurale, magari lasciamo un po' spazio alle domande per capire se questo iter può essere corretto oppure no).
C'è una prima fase in cui si pre-dimensiona l'impianto sulle caratteristiche anche ottimali da un punto di vista economico. Come dicevamo ieri lo spirito della legge è cambiato, perché non è più una legge che incoraggia la speculazione, ma spinge alla produzione localizzata dei singoli soprattutto per autoconsumo, e quindi si cercherà di studiare l'ottimizzazione economica e tecnica dell'impianto, arrivare a un'unica proposta da fare al cliente che preveda tutte le varie componenti e cioé: le pratiche da fare al distributore, la forma di finanziamento, il progetto esecutivo, una formula contrattuale che garantisca anche poi nel proseguo degli impianti nei 20 anni nei confronti dell'installatore, un acquisto possibilmente di gruppo che riesca a garantire la qualità e anche una certa economicità dei materiali, un'assicurazione per quanto riguarda gli impianti per eventuali inconvenienti atmosferici, addirittura se ne sta trattando una che prevede il rimborso in caso di guasto di qualche parte elettronica oltre alle 48 ore di mancata produzione, e anche una assistenza tecnico legale nel corso dell'impianto stesso. Tutto questo con un unico referente, in maniera tale che chi installa l'impianto non debba sbattersi per andare a cercare i vari soggetti.
Questo era un po' quello che si pensava di fare. A questo ci si arriva secondo un certo iter procedurale che in questi giorni abbiamo discusso largamente e che prevede, ovviamente, la prima adesione di queste 1700/1800 persone, adesso a queste persone verranno chiesti alcuni dati  preliminari per non lavorare troppo, nel senso che ci servirà l'indicazione quantomeno del comune di installazione, i consumi che dovrebbe avere poi il soggetto responsabile per andare poi a conguagliarli - voi sapete che per la maggiore economicità di questi impianti è necessario fare un impianto che non produca di più di quello che si consuma - se poi si vuol fare un investimento di tipo speculativo e installare un impianto da 500 Kw per investimento personale, nessun problema.
Dal punto di vista generale l'idea era quella che si consigliavano degli impianti che non fossero più grandi come potenza di quello che una famiglia, una azienda o un soggetto, un utente consuma nel corso dell'anno. E' più economico perché si riesce a fare lo scambio sul posto e si riesce ad ottenere la tariffa migliore, oltre all'incentivazione del conto energia, si aggiunge il mancato esborso dell'energia che uno consuma, che è un 0.15/0.18, altrimenti si arriva alla vendita dell'energia, che è un obbligo: oltre i 20 Kw di impianto bisogna comunque arrivare alla vendita dell'energia. La vendita dell'energia oltre la tariffa incentivante, viene valutata su uno 0.95/0.96. Quindi quasi la metà di quello che si paga, questo era il grosso del vantaggio.

Interl.6
Stamattina si è creata un po' di confusione. Spiegavano che nel caso di scambio sul posto, l'elettricità prodotta e non consumata non viene pagata neanche in conto energia fin tanto che non si consuma.

Fauri
No, viene pagata col conto energia.

Interl.6
Cioè viene pagata tutta la produzione?

Fauri
Allora, con lo scambio sul posto viene compensata l'energia prodotta e consumata in momenti diversi. Quindi se installo l'impianto fotovoltaico su casa mia, chiudo casa e vado un mese al mare, il che avviene proprio d'estate, in quel mese chiudo anche il frigorifero, non consumo niente, produco un enormità in luglio e agosto con il fotovoltaico, quell'energia vado a conguagliarla a fine dell'anno con quello che ho consumato. Se avanza quell'energia prodotta rispetto a quello che ho consumato, posso andare a conguagliarla nei successivi 2 anni.

Interl.6
Questo con il distributore di elettricità, giusto?

Fauri

Interl.6
Ma la tariffa riconosciuta da GSE è comunque su tutta la produzione?

Fauri
La tariffa viene riconosciuta su tutta la produzione perché c'è un contatore fiscale.

Interl.6
Quindi non c'entra se io quella lì io non l'ho consumata nell'anno..

Fauri
No. Anche perché  seguono 2 canoni diversi. Lo scambio sul posto va col distributore, col conto energia va fatto direttamente col GSE che viene accreditato direttamente sul conto corrente.
Per essere pratici e concreti l'iter che si pensava di seguire, è quello di rispondere a tutti quelli che hanno dato la propria adesione chiedendo queste informazioni basilari. In questo modo è possibile sapere se l'impianto sarà da 1, da 3, 5, 15, 20 Kw. Naturalmente con un paio di fotografie che chiediamo e con una planimetria vi diamo anche dei consigli sul tipo di impianto da installare, perché se uno ha una copertura piana con una certa portata potrebbe essere consigliabile anche un impianto a inseguimento solare, che costa meno come investimento e vi produce almeno tanto quanto se non di più di un impianto fisso. Oppure una soluzione di tipo amorfo che potrebbe essere benissimo integrata.
Quindi una prima scrematura tecnica, abbastanza rapida,  viene fatta dando una risposta all'utente in tempo tecnico brevissimo e questa è una prima parte che viene fatta gratuitamente.
Sulla base di queste indicazioni siamo anche in grado di chiedere ulteriori informazioni per istruire anche la pratica del finanziamento. A questo punto ci sarà la necessità di integrare le informazioni tecniche già chieste con delle altre informazioni  più o meno personali, naturalmente tutto questo è assistito anche da una copertura legale. Forse adesso avete visto un modulo che era molto semplice che non teneva conto per esempio della privacy, per le leggi riferite al consumatore, per la tutela del consumatore, etc. il modulo verrà integrato con tutta una serie di formule contrattuali che sono quelle che si scrivono in piccolo, non per non farle leggere, ma perché poi son talmente tante che verrebbe fuori un volume.
Fatto questo a quel punto si arriva ad una vera proposta tecnico economica, di finanziamento, assicurativa e anche costruttiva, per la quale poi si richiede il contributo che mi pare Jacopo abbia già accennato. Si parlava di 300/400 euro. C'è un motivo molto semplice per cui siamo molto chiari sui costi: non è un attività che viene messa in piedi per speculazione (se Jacopo se avesse fatto queste cose per speculazione sarebbe già da tempo alle Bahamas su uno yacht!).
Stiamo cercando di valutare quelli che sono i costi effettivi, perché ovviamente  io e altra gente dovremo valutare tecnicamente queste cose, nello staff di tecnici che non possono permettersi di farlo gratis. Quindi faremo un'attività compensata in maniera normale, tenuto conto anche della trattativa che dovremo fare con le banche, perché tutta la serie di contratti che abbiamo visto a disposizione delle banche, sono contratti tipo che non ci piacciono, per essere sintetici, perché sono dei contratti tipo a rata fissa, con una durata di 12/10 anni, con una richiesta di garanzie che non sono basate sul conto energia e che vorremo discutere al più presto, partendo da banca etica, dalle casse di credito cooperativo, partendo da tutto un altro circuito bancario, cercando magari di evitare alcune banche che sono un po' meno etiche come Intesa e San Paolo visto che sappiamo che finanzia armamenti ed altre cose. Quindi c'è un lavoro da parte nostra e su questo si chiede un contributo.
Tanto per parlare di quelle che son state le discussioni di questi giorni, ci sono state diverse scuole di pensiero, non vorremmo mai essere simili a quei personaggi che vedete spesso a Striscia la notizia, che chiedono 200/300 euro per fare la domanda di finanziamento e poi dicono "eeehhh non possiamo darvelo!"
Noi vorremmo evitare malintesi, quindi abbiamo pensato e ripensato se fare pagare o meno questa parte, d'altra parte è anche vero che se effettivamente di 1800 domande richiedono il preventivo anche solo il 10%, fare 180 domande vuol dire avere qualche mese di lavoro che va retribuito, quindi stringendo al minimo le spese ci voleva una parte di rimborso.
Siamo arrivati a un compromesso e ha vinto la scuola di pensiero che prevede una prima scrematura per i casi evidenti e palesi per cui non è possibile fare l'impianto. C'è di tutto, per cui non c'è da stupirsi se magari uno chiede di farlo in cima ad un albero, (ci possono chiedere di tutto: io c'ho una casetta del figlio sopra un albero posso metterci  il solare? Mia moglie ha 75Kg, essendo poco mobile potrei usarla come amorfo per fare il fotovoltaico?) Scartando questi casi in una prima fase gratuita si arriva effettivamente al 100% delle domande in cui si può dire: sì, sei finanziabile.
Dopo aver detto "sei finanziabile", ti appronto la pratica e mi paghi quello che è l'istruttoria sui 300/400 euro, quello che sarà.
Con quell'istruttoria si arriverà a una proposta che prevede 6 punti.
La forma di finanziamento, sempre che poi  uno non abbia i soldi sotto al materasso e preferisca pagarlo in contanti.
Ovviamente un pre-dimensionamento tecnico in cui si danno tutte le caratteristiche ottimali con le soluzioni a 10, 15, 20 anni di finanziamento perché è una scelta che fa l'utente se fare un finanziamento a 20 anni dove fin da subito lui non mette neanche una lira, ma guadagna comunque qualcosa - perché la rata del conto energia ottimizzata con il mancato esborso dell'energia che si tiene è superiore alla rata del finanziamento - perchè è anche chiaro che con un finanziamento a 20 anni comunque paga molti più interessi e si porta a casa meno soldi. Una proposta di 15 anni che è mediamente compensativa come flussi di cassa nel senso che per 15 anni voi non prendete praticamente niente nel senso che non spendete niente, ma neanche incassate niente, però dal 16° anni in poi vi porta a casa tutto quanto, vi porta a casa il conto energia, vi porta a casa il mancato esborso dell'energia. Una proposta a 10 anni che potrebbe essere vista come un fondo pensione, quindi è interessante al di là di un punto di vista ambientale etico, anche da un punto di vista finanziario.
Questa scelta la proporremo come finanziamento, esattamente come vi diciamo le procedure perché stiamo ancora trattando con le banche. Per il nord-est la scelta  migliore probabilmente sarà di appoggiarci sulle casse di credito cooperativo che sono molto legate al territorio, che hanno fatto già un accordo nazionale con Legambiente, e che sono molto attive su questo. Può darsi che in altre zone ci sia il vantaggio di trattare con altre banche e quindi a seconda anche delle varie zone. Stessa cosa anche per quanto riguarda gli installatori, non possiamo fare un contratto di installazione nazionale, ma stiamo facendo degli accordi a zona in modo da avere una tranquillità sulla qualità dell'installatore, sulla possibilità di mantenere poi anche la garanzia e la manutenzione nel tempo.
Vi verrà dato poi anche il contratto da fare con l'installatore, perché le proposte che vengono fatte in questo momento da parte degli installatori sono per il momento abbastanza, come dire, poco dettagliate. Vi monto un impianto da 20 Kw mi date circa 21000 euro, e poi non è specificato esattamente se c'è la garanzia o no, dipende un po' dalla serietà dell'installatore. Al cliente poi in questa fase viene proposto tutto, quando si comincerà a mettere in moto anche la macchina si potrà forse anche dire vabbè scelgo solo il finanziamento, scelgo solo l'installatore, scelgo solo l'assicurazione.
Chiaro che è un momento organizzativo abbastanza complesso, bisogna ingranare la prima e partire, diventa un attimo complicato proporre delle singole attività. Di sicuro vogliamo aggiungere un valore aggiunto notevole che garantisca la possibilità di utilizzare uno slogan
che è quello della "normalità garantita". Ci siamo accorti che quando uno prende un appuntamento all'ospedale a una certa ora e riesce ad entrare dal medico a quell'ora, pensa "oggi ho avuto una giornata meravigliosa, sono in paradiso" perché le cose sono andate normalmente. Uno deve prendere il treno, il treno arriva in orario e dice ci deve essere qualcosa che non funziona oggi, e uno pensa, probabilmente ha 24 ore di ritardo... Se uno pensa alla situazione in cui rimane soddisfatto si rende conto che sono situazioni e condizioni per cui è venuta la normalità.
Ogni tanto nella società in cui lavoro arrivano dei complimenti e noi restiamo abbastanza stupiti perché ci chiediamo "che cosa abbiamo fatto?" C'era l'elenco delle procedure e delle cose da fare, le abbiamo fatte tutte, abbiamo presentato anche la domanda, noi lavoriamo a Trento, in provincia  e ci dicono che su migliaia di domande mai visto una domanda così completa! Voglio dire non abbiamo fatto altro che presentare quello che era normale presentare e quindi dopo un po' ci siamo abituati al fatto che la normalità diventa la straordinarietà, almeno in Italia.
Quindi il gruppo d'acquisto vorrebbe essere normale e avere la possibilità di garantire la normalità che uno fa un impianto che funziona, di qualità, che non ha problemi, che ha un finanziamento che non lo strangoli, che ha un installatore che venga e poi non pianti il cantiere e vada via, che venga montato e che poi una volta montato non ci sia la mancanza di un contatto che poi non viene messo in funzione, che poi non manchi la pratica e potete aggiungere anche voi tutta una serie di altri casi che vi portino ad essere esasperati in maniera tale da non avere quello che poi dovrebbe essere normale avere.
Ci piaceva mettere quel marchio normalità garantita, no Jacopo? E anche qui ad Alcatraz... ogni volta che io vengo qua, sembra di entrare in un paradiso e poi uno cosa dice: ho dormito normale, ho mangiato normale, (a parte che si mangia benissimo!) E c'è una situazione di vita normale in cui le persone non si urlano dietro e si parlano tranquillamente. E' una cosa di cui ci siamo stupiti di come la normalità sembra quasi che non esista.
Questo è un po' l'iter. Naturalmente l'idea di preparare tutte le carte, trattare per tutti quelli che sono interessati, proporre delle proposte tecnico-giuridiche serie che cautelino il cliente senza strozzare nessuno - perché se è un lavoro di tipo etico è giusto che se l'installatore lavora bene e vengano pagati dei pannelli vengano pagati in maniera normale, quindi che non ci sia speculazione né da una parte né da l'altra - e che le cose funzionino in maniera normale. Ovviamente non è che vada sempre tutto liscio, qualche difficoltà ci sarà, e allora vogliamo che ci sia la possibilità poi di avere anche un assistenza tecnico-legale in fase successiva all'installazione dell'impianto.
Questa è un po' la nostra speranza... come quando Martin Luther King diceva "io ho un sogno", anche con Jacopo quando siamo partiti avevamo questa specie di sogno, lui è  contento perché sembra che si concretizzi, spero di arrivare anche io a questa convinzione perché non dire gatto se non ce l'hai nel sacco come diceva Trapattoni. Ecco... tutto qua, penso che valga la pena di fare qualche domanda e di aggiungere qualche altra spiegazione. (applausi) Questa è la riprova di quello che dicevo, io ho fato una cosa normale e vi siete stupiti della normalità!

Interl.7
Una piccolissima cosa, possono esserci delle situazioni locali, tipo quelle che ci ha raccontato Stefano ieri di Bagno a Ripoli, dove il comune decide per principio che non vuole pannelli fotovoltaici, oppure una zona che è particolarmente protetta e dove ci sono difficoltà a installare questi pannelli. Credo che sia importante dire fin dall'inizio che questo davvero è onere dell'interessato.          

Fauri
Una delle prime scremature era anche questa, nel primissimo modulo vi chiediamo di indicare dei dati base che sono i consumi, se siete dei privati o delle aziende con o senza partita Iva, e il comune di installazione. Ci siamo dimenticati di fare una cosa che è tipicamente italiana, cioè le note, perché nell'esperienza che ho avuto io al CNR era bellissimo quando abbiamo avuto l'installazione di una macchina sperimentale tedesca della Siemens è arrivato un modulo in cui c'erano 30 pag. di possibili guasti e mancava l'ultimo campo che cercavamo noi e che è "altro"! I tedeschi non ce lo avevano. O era così o la macchina doveva funzionare. Dobbiamo aggiungere nel modulo eventualmente "altro" perché se il nostro lavoro si riduce probabilmente aumentano anche i vantaggi da parte vostra. Se ci segnalate una cosa del genere perché tutti gli 8000 comuni non li abbiamo proprio sottomano anche mentalmente. Se ci sono particolarità dei comuni e se siete in aree ambientalmente protette non è sufficiente avere la DIA ma bisogna avere una serie di altre implicazioni che eventualmente cercheremo insieme di risolvere. Pensavamo addirittura in una fase embrionale di questa proposta di fare due contratti, volevamo chiamarli "jogging" e "pantofole", in maniera tale che se uno non ha voglia proprio di fare niente spenderà qualcosa in più e andremo noi a vedere attraverso dei contatti che avremo in loco con i tecnici cosa è possibile fare col comune etc. etc. la proposta jogging era che se il cliente ci dà anche una mano ad andare in comune, a portare le pratiche e così via ovviamente si faceva anche una tariffa diversa su quella che era l'istruttoria.

Iterl.8
Per i centri storici?

Fauri
Per i centri storici ad esempio: il comune di Padova ha avuto una discussione fra assessori perché l'assessore all'ambiente ha detto pannelli solari dappertutto etc. etc. uno che è arrivato nel centro storico e voleva montare un pannello solare l'urbanistica gli ha detto: eh no! In un centro storico non si può. Sono quelle difficoltà comunali che ci sono per quello che riguarda le varie soluzioni.

Interl.9
Ci era stata citata la possibilità di avere ulteriori incentivi sul fotovoltaico in relazione all'applicazione di norme di risparmio energetico nelle abitazioni.

Fauri
Si ne avevamo parlato ieri pomeriggio, le ripetiamo. E' possibile arrivare ad un incremento fino al 30% della tariffa da dopo che è stato avviato il conto energia se uno fa degli interventi di efficienza energetica nell'abitazione. C'è una procedura schematica che è stata indicata nel decreto e che è quella di fare un attestato di qualificazione dell'edificio prima, in modo tale che si sappia quanti Kw consuma al metro quadrato, fare i lavori, fare un'attestazione dopo, e in base alla riduzione percentuale dei consumi su queste due certificazioni energetiche la tariffa viene incrementata di metà del valore dell'innalzamento dell'efficienza.
Esempio: se noi abbiamo una casa che consuma 100 Kw/h a metro quadro, la portiamo ad 80 Kw/h al metro quadro abbiamo avuto un aumento del 20% dell'efficienza, quel 20% si ripercuote in un 10% dell'incremento della tariffa. Praticamente la metà della riduzione dei consumi, con un massimo del 30. Per cui se voi andate da un 100 a un abbassamento a 30 con un risparmio del 70, non prendete 35 ma prendete al massimo il 30% di incremento della tariffa. C'è un altro incremento del 5% se uno va a togliere eternit e lì mette pannelli fotovoltaici

Interl.9
Si possono studiare dei sistemi di riduzione dei consumi energetici all'interno di una serra? E' una cosa pensabile?

Fauri
Dunque il passaggio per aumentare la tariffa percentualmente è già complicato per le abitazioni, probabilmente si può fare. Però poi farlo capire all'ufficio imposte che la serra come le abitazioni abbiamo fatto un incremento etc. è come andare a sbattere la testa contro i  muri.

Interl.9
Ci vuole la certificazione.

Fauri
Si però poi cominciano a piantarsi sul fatto che non sia un edilizia abitativa, dopo magari hanno paura che si inneschi anche il fatto che se faccio anche efficienza nelle aziende si deve applicare, ho paura che andiamo ad incasinarci.

Interl.9
Quindi è chiusa all'edilizia abitativa.

Fauri
E' indicato per l'edilizia abitativa, si. Fabbricati per l'edilizia abitativa.

Interl.10
Voi pensate di mettere anche in rete una guida per profani, nel senso quelli che pensano di fare una cosa, cosa va fatto per prima. Cioè molto spesso ci si perde perché non si sa come iniziare tutta questa procedura.

Fauri
L'idea è quella di semplificare al massimo le procedure per cui metteremo in internet tutto quello che sarà possibile per semplificare la vita a chi è interessato e anche a chi poi deve seguire questa cosa. La forma migliore, credo che l'esperienza di Cristina lo abbia dimostrato, è quella di mettere una serie di risposte a domande frequenti. 

Interl.10
Ma oltre a queste cose che sono molto importanti, chi dovesse iniziare una procedura di installazione etc. etc. deve iniziare, che so, col presentare una DIA.. questo penso che sia molto utile

Fauri
Si questo verrà fatto. In ogni caso già sul sito del GSE c'è tutta la guida del conto energia con tutte le procedure e con tutto quello che viene fatto.

Interl.11
Per quanto riguarda appunto capire se un comune è disponibile. Per esempio io abito a Courmayeur dove ci sono grosse protezioni sull'ambiente etc. il comune è tenuto, cioè devi dirti per forza no prima presentami il progetto poi ti dico si o no e quindi il costo diventa prima di sapere se puoi realizzarlo o no.

Fauri
Ma le procedure sono di presentare se l'impianto viene installato in una zona non sottoposta a controllo ambientale paesaggistico, quindi presentare una DIA cioè una dichiarazione di inizio attività. Il comune può bloccare questa cosa entro 60 giorni, dopo di che diventa silenzio assenso.

Interl.12
Io sono invece in una zona di protezione paesaggistica.

Fauri
Bisognerà sentire la commissione locale che cosa dice. Capire che pratiche vogliono

Interl.13
Io abito sul lago di Bracciano, è una zona a vincolo, però non ci fanno nessun  problema, cioè ci sono zone a vincolo dove si può fare.

Fauri
Noi abbiamo avuto lo stesso problema con un comune della Val di Non, non so se conoscete Melinda, le mele Melinda quelle del cagnolino, tra un po' forse uscirà anche una pubblicità in cui faranno vedere il fotovoltaico, noi li seguiamo come consulenti per l'acquisto dell'energia elettrica, tra l'altro sapete che c'è un contratto anche con Alcatraz dove potete risparmiare rispetto al mercato vincolato, come aziende per ora, non come privati e vi danno la certificazione di energia verde che si può utilizzare anche sulla carta intestata. C'era uno dei 18 impianti che ricadeva in zona paesaggistica, lì poi intervengono anche rapporti interpersonali, perché il presidente della cooperativa era poi il cugino di quello che abitava in comune etc. etc. siamo riusciti a fare in modo che venisse data la possibilità ad iniziare a fare i lavori, abbassando di 15 cm l'impianto in maniera tale che non si vedesse, fosse sotto l'ombra del parapetto del tetto in sostanza. Bisogna vedere un po' caso per caso. Queste difficoltà specifiche abbiamo idea che ci saranno e ovviamente non so se faremo pagare in più queste difficoltà etc. Si pensava comunque di raggruppare in un insieme statistico la possibilità che ci siano delle difficoltà che magari ci portino via molto più lavoro di quello che non sia il riconoscimento dell'istruttore della pratica. Però mettendole in un calderone unico riusciamo a fare questo così come pensiamo di dare un assistenza continua tecnico-legale in caso di difficoltà o di problemi.

Interl.2
Volevo chiedere, per il fissaggio sui tetti, come vanno fatte?

Fauri
Ieri nella parte di presentazione abbiamo proprio detto questo. Gli impianti fotovoltaici non rappresentano più alcun tipo di problema per la parte del pannello che viene garantita addirittura ben oltre 20 anni fino hai 25 anni. Per la parte elettronica che può morire dopo 10 anni perché magari sotto il sole si stufa di funzionare qualche componente elettronico. Però l'installazione della parte elettrica elettronica non è più un problema. I grossi problemi sono la parte meccanica, l'aggancio ed eventualmente la copertura, e il furto. Questi sono i due enormi problemi che ci sono con il conto energia. Per aggancio meccanico io intendo proprio il problema meccanico in generale. Ovviamente quando vi chiediamo le fotografie non solo la planimetria, vogliamo dare almeno un'occhiata che non ci sia sotto una travetta che con 50 o 100 Kg di impianto per metro quadrato, se magari mettiamo un impianto ad inseguimento solare pesa anche fino a 300 Kg, possa creare dei problemi. Questo è uno dei problemi più grossi. 

Interl.2
Un altro problema. Se io voglio produrre 5 Kw quanti pannelli servono?

Fauri
L'efficienza di trasformazione dell'energia che incide sulla terra, più o meno nelle giornate di bel tempo, incide 1 Kw al metro quadrato. Con i pannelli si arriva ad un rendimento tra il 14 al 16% quindi voglio dire che ogni metro quadrato, il pannello quello tradizionale policristallino, monocristallino, arriva a tradurre un Kw, ne traduce 140/160 w. Ci sono pannelli che però vengono configurati con la larghezza di un metro e l'altezza di un metro e mezzo che arrivano ad essere pannelli da 200 w l'uno. Quindi ogni 5 pannelli da 1 m per 1,5 m c'è circa 1Kw. Se vogliamo fare i conti in metri quadrati per sapere di quanto spazio c'è bisogno, bisogna vedere intanto se i pannelli si riesce a metterli tutti attaccati affiancati sulla falda, allora in questo caso dovrete prendere circa 8 metri quadrati per Kw, più o meno, se però li mettete tutti attaccati l'uno all'altro attaccati sulla falda. Se invece li installate in maniera tale che siano messi a 30° su un punto piano, quindi fate delle file siamo intorno ai 14 metri quadrati per Kw, se poi andate a mettere gli inseguitori solari che sono quei pannelli che la mattina sono rivolti ad est e ruotano e girano e siccome prendono il sole al mattino, che il sole è molto basso si è intorno ai 15° gradi col solstizio d'inverno, e la sera, la distanza tra un pannello e l'altro deve aumentare almeno di 4,5 o 5 m e quindi in quel caso avete bisogno di 25 metri quadrati per Kw però potete installarne il 30% in meno perché inseguendo il sole vi danno più energia. Gli inseguitori, dove è possibile, noi li stiamo proponendo perchè sono convenienti: se una famiglia con 3 Kw si copre i consumi, con un inseguitore potrebbero bastare 2 Kw. Allora, un inseguitore costa un 10-15% in più, quindi se un 3 Kw lo pagate 7.000/7.500 euro più iva che vuol dire circa dai 22 ai 24.000 euro, la cifra è quella, un inseguitore che produca la stessa identica energia potreste pagarlo  16/18.000 euro, per cui spendete di meno. Oppure se volete arrivare al limite della potenza, ma produrre molto di più mettete un inseguitore che con 3 Kw rende un 4,5 fisso. Quindi c'è questo vantaggio.

Interl.2
Se uno volesse fare l'impianto pagando in contati senza la banca, c'è uno sconto particolare?

Fauri
Abbiamo messo appunto una procedura particolare in questo caso relativa al mio conto corrente. Le do il mio conto corrente e dopo ci mettiamo d'accordo! (risa generali) No, scherzi a parte, se uno paga in contanti evita la proposta di finanziamento che facciamo noi. Prima si diceva ci mandate i dati, vi diciamo se è possibile farlo, ci mandate altri dati, mettiamo in moto l'istruttoria, vi diamo tutte le carte per avere un finanziamento che voi valuterete se è a 10,15,20 anni, il progetto, l'installazione, i pannelli, l'assicurazione, e voi sottoscrivete tutto questo con un prezzo prestabilito che è chiaro e trasparente.
Se il finanziamento non lo volete è una carta in meno da firmare, avete comunque il contratto con l'installatore e con l'assicurazione, l'assicurazione potete anche non farla se non la volete, e voi pagate direttamente l'installatore che vi consigliamo noi con il quale abbiamo una tranquillità di installazione anche giuridica, perché vi diamo come minimo un contratto. Se poi quell'installatore lì non lo volete ne potete scegliere un altro, ma quantomeno avete in mano un contratto giuridico che vi tutela nei confronti di un altro installatore. Non pagate gli interessi del finanziamento, apparentemente ci guadagniate un po' di più, vi mancano le detrazioni degli interessi che pagate. Quindi bisognerebbe misurare col bilancino la convenienza. Bisognerebbe vedere se si tratta di un privato o di un'azienda. Il privato non dichiara i soldi del conto energia, quindi l'incentivo che prende non gli dà reddito. Se prende il finanziamento e ha un debito bancario, non lo deduce, io però faccio la parte tecnica, la parte commerciale la fa Andreani che è anche più grande, tra l'altro è addetto anche al nostro recupero crediti, quindi se volete fare i furbi sapete con chi avete a che fare.

Andreani
Il discorso fiscale è abbastanza semplice. Se si tratta di un soggetto Iva, di un'azienda, di un qualcuno che lo fa all'interno della sua azienda è una normale attività che va nella sua azienda, quindi quello che gli arriva dal conto energia è un ricavo, quello che spende è un costo. Il costo del pannello gli va nell'ammortamento, è una componente dei costi e dei ricavi della sua azienda. L'Iva se la recupera, chiaramente sul contributo non fattura l'Iva, il contributo non ha Iva, mentre invece sull'energia elettrica che vende all'Enel fa la fattura con Iva, insomma tutta una normale attività  di impresa. Il libero professionista. Come fa il libero professionista a dire che quel pannello rientra nella sua attività? Sullo studio? Bah mi sembra abbastanza forzato. Se invece è un  privato allora, il risultato finale, è assolutamente irrilevante fiscalmente, quindi quello che spendo non me lo recupero, non me lo scarico, il contributo che prendo non ci pago le tasse. Ora è così, perché ve lo dico io, fidatevi. Però è in via di emanazione un apposito decreto da 2/3 anni e rimarrà in via di emanazione per i prossimi 20 anni, quindi scordatevelo questo decreto.
E' reddito, non è reddito? Non è del tutto chiaro. Sicuramente però non ci abbiamo ragionato, sicuramente come privato non mi posso detrarre gli interessi, non mi posso scaricare i costi di installazione. Dove li scarico che non ho una contabilità? Non posso fare ammortamento, il privato non fa ammortamento, quindi l'Iva ovviamente come privato non la recupero, l'Iva è al 10%. Quindi a questo punto se tutti i costi non li posso detrarre non mi possono far pagare le tasse sul contributo, non esiste, quindi la cosa è assolutamente chiara e tranquilla non c'è problema per i privati.
Non l'hanno ancora detto ufficialmente, dice che faranno questo decreto, io non ci credo, ma se lo faranno diranno queste cose qui, insomma la cosa è pacifica. Quindi tutto, il contributo, sia l'energia che vende, sia l'energia che risparmia non va dichiarato, quando mette l'impianto deve scegliere, questo è importante. Se io considero opera di ristrutturazione ho il 36% ma a quel punto non accedo al conto energia. Questo è fondamentale e devo fare una scelta. O lo considero lavoro di ristrutturazione e allora ho il 36%, quello che sapete, procedure e tutto quanto, se invece io decido di fare il conto energia, non è considerato ristrutturazione perché è un investimento per il conto energia.

Interl.
Il libero professionista che non può far rientrare l'installazione nella sua attività è come un privato, giusto?    

Andreani
Giusto. Tecnicamente il libero professionista potrebbe dire: io metto i pannelli solari nel mio studio e utilizzo l'energia dei pannelli solari per fare andare avanti il mio studio, quindi posso considerarla un spesa dello studio, come un computer, come un gruppo di continuità, come una qualunque cosa e a quel punto il contributo è tassato, non è tassato, in questo momento in tutta onestà non ve lo so dire, ma non solo io, anche Prodi non ve lo sa dire in questo momento, cioè non è stabilito da nessuna parte.
E' chiaro che l'energia elettrica che io non compro dall'Enel mi diventa un minor costo deducibile e quindi in questo senso nel mio reddito a fine anno guadagnerò un  po' di più perché non ho pagato la corrente. Avrò il costo dell'impianto che posso mettere in ammortamento direi. Che poi il contributo che arriva dallo stato vada tassato o no io sinceramente... ognuno parlerà col suo commercialista. Io sinceramente ad un mio cliente direi: mi sembra logico dichiararlo perché se ti deduci i costi... siccome che nella legge non c'è scritto che il contributo è esente, il contributo è il contributo. Quando una cosa è esente lo deve dire. E' un contributo. D'altra parte ci può essere un mio collega che può dire: tu fai l'avvocato, questo contributo non è un tuo ricavo professionale. Ma insomma direi che andiamo a complicare la cosa per nulla. Che un professionista possa farlo e considerarlo un  costo dello studio, perché no, a quel punto io considererei un ricavo anche il contributo per star tranquilli.

Interl.
Avrei una domanda tecnica sui tetti. Sto parlando del classico tetto all'italiana di costruzione fatta negli anni '60 diciamo. Quindi una struttura travata con travi varese, le pignatte normali, catramata con la solita guaina e sopra il coppo romano. E' ipotizzabile per la parte di tetto che dovrà essere utilizzata togliere completamente tutte le tegole e ricoprire tutto con pannelli?

Fauri
Sì, diventa integrato.

Interl.
E quindi ho il massimo contributo.

Interl.
Vorrei capire una cosa. In questo caso i pannelli devono essere leggermente sopraelevati dal tetto?

Fauri
I pannelli devono sostituire la funzionalità delle tegole, devono essere installati per poter funzionare correttamente, però se togliete le tegole e avete la catramature e al posto delle tegole o dei coppi mettete i pannelli fotovoltaici rientrano in un intervento di tipo integrato. Tra l'altro avete l'incremento della tariffa perchè se fate la certificazione prima e dopo, dichiarate che avete ridotto i consumi della casa e prendete la metà di quello che è la riduzione dei consumi.

Interl.
Visto che lavori in Trentino, chi ha il tetto in legno di solito togliendo i coppi c'è la necessità di mettere una guaina qualcosa?

Fauri
Bella domanda. Quello che dicevo prima, la grossa differenza tra installatori e installatori è la serietà con cui uno fa la verifica preliminare di come agganciare. Ci son quelli che dicono: per il tetto non c'è problema neanche lo vengo a vedere perché tanto lo installiamo. Poi la impermeabilizzazione va a farsi benedire! Questo è anche per la portata, quindi le soluzioni tecniche per la impermeabilizzazione ci sono poi c'è chi le fa e chi non le fa. Vorrei farvi vedere anche nel caso di Melinda, sapete della Val di Non, dicono che i Nonesi sono come i genovesi, estremamente tirchi, dicono che il primo uomo sia nato in Val di Non e quando Dio gli ha soffiato lo Spirito Santo, questo non si muoveva però continuando ad insistere, guardando il manuale, non avevano sbagliato niente, fatto tutto giusto, perché non ti muovi? Questo ha aperto un occhietto e ha detto: prima pagami! Tanto per capire... i Nonesi hanno preferito spendere circa 10.000 euro a impianto, loro han speso con una trattativa quasi meno di 5.000 euro a Kw installato. Naturalmente gli hanno messo due viti di collegamento alla struttura agganciandosi alla lamiera praticamente, senza andarsi a prendere sulle travi di cemento. Speriamo che duri bel tempo e che non vengano dei tornado ed altre cose. Non vale la pena risparmiare, a rischiare. Bisognerebbe agganciarli sulla parte portante non su i travetti o sulla lamiera, ma sulla trave portante di cemento, scendere sotto. Poi caso per caso bisogna vedere la soluzione. Si possono fare anche delle travi sopra il tetto. C'è chi usa anche tubi di ammine che sono molto facili e flessibili da collegare tra di loro, oppure si fanno delle strutture ad hoc con dei profilati in alluminio che pesano molto poco e permettono anche di essere inclinati.

Interl.
Vorrei sapere se ci sono difficoltà ad installare degli inseguitori sopra dei box auto di muratura.

Fauri
Dunque gli inseguitori... per abbattere i costi si mettono 5 pannelli insieme da 200 w e fanno un unico pannellone largo 5 m che ruota, della potenza di 1 Kw. La struttura di supporto, la struttura di movimentazione che è una ralla in acciaio porta il peso complessivo di circa 250 Kg, se la struttura del box è sufficiente per sopportare un peso del genere si può mettere. Teniamo conto che non c'è solo il peso, ma c'è la spinta del vento che può essere o in compressione o in trazione. O ci si mette su un terreno in cui vengono fissati dei pali per terra come i tendoni del circo. O vengono messi su dei piani a vengono agganciati con dei tasselli o dei pesi se il tetto lo sopporta, ma comunque un sistema di aggancio va fatto, è inevitabile. Così a spanne su una tettoia di un garage io non lo metterei. Ho paura che non ci stia, vi richiediamo delle fotografie anche per avere un'idea se può stare su oppure no. I pannelli mi sembra che vadano sugli 25 Kg al metro quadro.  Quindi siamo sui 15/20 Kg a metro quadro.

Interl.
Magari ti faccio ripetere, se ho ben capito io posso montare degli orientabili anche a terra facendo una struttura apposita per loro.

Fauri
Sì, vi posso far vedere le foto. Le tariffe sconsigliano di montarli a terra perché sono le tariffe più basse, però è assolutamente permesso, se voi avete un terreno vi conviene fare una pavimentazione che preveda intanto una specie di scavo leggero, un trattamento del terreno, una guaina in modo che non vi faccia crescere l'erba, del ghiaino bianco perché aumenta la riflessione e quindi avete anche un vantaggio di produzione dalla luce che viene riflessa dal terreno. Vengono conficcati dei pali, vengono fatte delle strutture che dipende un po' dalla zona , se voi siete nel nord viene fatta almeno da mezzo metro da terra per evitare il problema della neve, se siete a sud lo mettete a terra per la movimentabilità del pannello stesso e poi potete usarlo tranquillamente. Ho delle foto che fan vedere anche il funzionamento del meccanismo se volete.

Interl.
Quindi l'unica differenza è il fatto che riesci a prendere di più se lo installi nel tetto.

Fauri
No, assolutamente.

Interl.
Prendi uguale?

Fauri
Dipende da quello che c'è intorno. Se siamo in un terreno dove intorno non c'è nulla.

Interl.
A livello di incasso? Diciamo di ritorno?

Fauri
Come tariffa sì. Se uno lo mette sul tetto dove sta all'ombra del parapetto prende la tariffa del semi-integrato e non del non integrato. Ieri avevo fatto vedere una trasparenza, ci sono nove tariffe diverse, che sono distinte sulla potenza. Quindi voi avete una tariffa che va da uno a tre Kw, una seconda tariffa che va da 3 a 20, e un'altra tariffa che va oltre i 20. Le tariffe si abbassano al crescere della potenza. Queste 3 tariffe sono ulteriormente divise in 3 tipologie di impianto che sono impianti integrati in cui il pannelli fotovoltaici viene ad essere compreso nella struttura dell'edificio, viene messo al posto delle tegole o al posto delle facciate quindi fa parte proprio della struttura dell'edificio e questa è la tipologia che prende molto di più. In questo caso la tariffa massima si prende per un impianto integrato  nell'architettura, che sia in facciata o nel tetto a poca importanza. Si prendono 0,49 euro al Kw/h che vuol dire circa 1.000 lire al Kw/h di incentivo, a queste vanno aggiunti i soldi che uno non spende perché quell'energia li se la consuma. Invece di comprarla all'Enel a 0,18 o 0,20 me la produco. Quindi ho un 0,49 più uno 0,15 0,18 di vantaggio economico. La tariffa scende da 3 a 20 Kw da 0,46 a 0,44, quindi è abbastanza premiata l'integrazione architettonica. Se invece l'impianto è parzialmente integrato, cioè vuol dire che io lo appoggio sopra il tetto, ma non fa la funzione di tetto, è appoggiato sopra perché il tetto ce l'ha già e lo appoggio sopra. Ho una riduzione di circa il 10%, da 0,49 si passa a 0,44 per gli impianti piccoli, da 0,46 a 0,42 e da 0,44 a 0,40, c'è proprio un calo del 10%  di tariffa, se poi faccio un impianto non integrato, che vuol dire pianto il pannello per terra che non ha niente a che fare con l'architettura e con l'edificio, oppure lo metto sull'edificio ma è abnorme per cui non è con la stessa inclinazione del tetto, quindi non è assolutamente integrato, la tariffa si abbassa di un altro 10%, quindi da 0,44 a 0,40.

Interl.
Una struttura come un ombreggio per un vivaio, cioè una struttura di 2,60 m di altezza potrebbe essere considerata integrata?

Fauri
Sì, se il pannello ha la funzionalità del tetto. Se sono appoggiate sopra no, perché se sono appoggiate sopra con la stessa inclinazione è semi integrato.

Interl.
Io dell'amorfo non so niente, ma l'amorfo praticamente sono delle cellule su una struttura flessibile?

Fauri
L'amorfo è un pannello estremamente flessibile che ha un rendimento più basso però vi permette essendo anche più leggero e più malleabile di seguire anche forme strane.

Interl.
Diciamo tra cellula e cellula la superficie portante è trasparente?

Fauri
In qualche caso potrebbe anche essere semi trasparente, si possono fare anche delle vetrate con i pannelli fotovoltaici

Interl.
Quindi potrebbe essere pensabile per una serra dove non servisse tutta la luce solare, di considerarlo una copertura?

Fauri
Sì, è fattibile.

Andreani
Scusate una rettifica su quello che ho detto prima. Io sono andato sparato a dirvi l'ultima pagina e invece c'è una pagina prima. Cioè il discorso del 36%. In realtà non è che uno deve scegliere, il discorso è che se uno, mi sono riguardato la legge perché Cristina mi ha fatto venire un dubbio. Non è che io debba scegliere se usufruire del 36% la tariffa, ma io faccio l'intervento, poi posso decidere se chiedere o no la agevolazione del 36%. Se chiedo la tariffa incentivante e mi viene riconosciuta è diminuita del 30%. Quindi alla fine non è che debba scegliere, io utilizzo il 36% e ho il conto energia, ma nel conto energia mi diminuiscono del 30% quello che mi accreditano, più o meno faccio pari. Per quello che io prima sono andato sparato poi andiamo a guardare e diciamo le cose come stanno. Quindi io non è che debba scegliere ma in sostanza il vantaggio del 36% mi viene quasi del tutto vanificato, bisogna fare i conti precisi, ma stiamo parlando di pochissima differenza. Io ho il 36% e lo recupero, però poi sul conto energia mi diminuisce l'incentivo e mi mangia il 36% se non peggio, per precisione bisogna dirlo.

Interl.
Aderendo al gruppo di acquisto ad un certo punto dovremo dire questa cosa.

Andreani
Adesso faremo i conti precisi in modo che quando vi diremo la cosa, quando sarà il momento di farlo vi si chiederà se volete utilizzare o no il 36%, ma vi dico a grandi linee che non conviene perché il 36% diciamo su un investimento di 20000 euro, sui quali io ho il 36% che sono 7200 euro, diviso per 10 anni io ho un vantaggio fiscale di 720 euro all'anno. Su un pannello da 3 Kw  quanto ho di incentivo all'anno più o meno?

Fauri
1200

Andreani
Su 1200 io ci rimetto il 30%, che sono 360 per 20 anni, un calcolo fatto così ad occhio. Però stiamo parlando di 100 euro all'anno, quel punto uno, 36%, fai la pratica, devi tirali fuori, insomma sostanzialmente devi scegliere o uno o l'altro. Scusate, ma per precisione..

Interl.
Però se io mi faccio finanziare dalla banca e tengo solo il 25%, perdo il 25%  dei 360 del conto energia, però ho la detrazione completa.

Andreani
Gli interessi no, gli interessi non si toccano

Interl.
No ho una detrazione del 36% spalmata in 10 anni sulle mie tasse.

Andreani
Io ho comunque la detrazione del 36%, è indipendente da come ho finanziato l'operazione. Quindi io faccio l'operazione da 20000 euro, poi che io paghi 20000 euro subito o che io faccia un finanziamento e paghi 28000 euro in 20 anni con gli interessi e con tutto, non cambia nulla, gli effetti del 36% viene pagato sull'investimento, quindi torniamo sempre lì. Gli interessi su questo finanziamento non sono deducibili perché non sono interessi sull'acquisto della prima casa o ristrutturazione, quindi alla fine si fa un gran giro, ma si arriva sempre a quel punto lì, o uno o l'altro.

Interl.
E' una struttura su un centinaio di metri, superficie coibentata, tetto con un inclinazione di 10°, se riesce a vedere il disegno così si rende conto meglio, esposto a sud.

Fauri
Ma avete dei consumi in quell'edificio?

Interl.
Si c'è consumo, c'è un esercizio commerciale, quindi c'è un consumo per illuminazione, condizionamento, per riscaldamento, ha una superficie di circa 15m per 8m e mi è stato proposto di montare una serie di pannelli in questa zona, cioè lato sud per arrivare a circa 2,7 chili a grandi linee, però io chiedevo di capire bene io ho un 10° di inclinazione delle due falde, è un inclinazione troppo bassa per fare un appoggio senza andare a cambiare l'estetica della costruzione?

Fauri
L'ottimale sarebbe un 30°, che zona è?

Interl.
Reggio Emilia

Fauri
L'ottimale sarebbe 30°, l'ottimale è la latitudine meno 15°, voi sarete sul quarantacinquesimo parallelo e quindi togliendo 15° si ottengono 30°

Interl.
Non sarebbe più logico 45°?

Fauri
Si quello è ideale quando siete a 90° in estate e basta, ma avete tutte le stagioni e poi la terra si sposta avanti e indietro, 45° ce li avete sul solstizio d'estate. Quindi a voi conviene di più metterlo a 30° .

Interl.
Noi abbiamo un consumo che è di circa 3100 Kw all'anno.

Fauri
Vi conviene fare un 2 Kw, non più di 2 Kw per stare dentro lo scambio sul posto.

Interl.
Si ha partita Iva quindi si riesce a fare anche il discorso della seconda casualità, cioè non da privato, ma da produttore.

Fauri
In questo caso siete sotto i 3 Kw potete farlo indifferentemente. E' sopra i 20 che siete costretti a fare la vendita, sotto ai 20 che siete privato o partita Iva potete fare scambio sul posto o vendita. Vi conviene fare scambio sul posto perché prendete di più. Mi sembra dimensionato correttamente, probabilmente il dubbio è se è semintegrato o non integrato, quello dovrà valutarlo la GSE perché non rientra proprio nella falda del tetto.

Iterl
Stamattina si faceva un'altra valutazione, cioè di utilizzare riscaldamento e condizionamento, tutto con pompe di calore, evitando anche un riscaldamento a combustibile, a gas. La struttura diventa una struttura molto coimbentata cioè una struttura già con i requisiti

Fauri
Ma la struttura è da fare?

Interl.
La struttura è da fare si si!

Fauri
Allora piantate delle sonde geotermiche. Se voi piantate delle sonde geotermiche, se siete a Reggio Emilia avete una temperatura media di 15° nel corso dell'anno. Il che vuol dire che d'estate partite da una temperatura dell'acqua di riciclo di 15° e la scaldate soltanto per altri 5° e d'estate partite da una temperatura di 15° gradi e la raffreddate soltanto di 5° gradi per avere il fresco.

Interl.
Quindi utilizzando praticamente delle falde.

Fauri
No, non utilizzate le falde, utilizzate il terreno perché da 2m in poi il terreno ha una temperatura costante. Se c'è la falda nei pressi meglio, ma voi non prendete l'acqua di falda, voi semplicemente fate circolare, voi l'acqua dei termosifoni la fate passare con dei tubi interrati, non scambia con niente se non con il terreno. Quindi scambia con la temperatura del terreno. Avete bisogno mi pare di circa 50w al metro cioè dipende dal dimensionamento termico, ma avete bisogno di un metro di sonde geotermiche per ogni 50w di potenza termica di cui avete bisogno. Se questo lo integrate con i pannelli fotovoltaici potreste fare un edificio ad emissione 0, quindi che non utilizza assolutamente nessun tipo di combustibile fossile.

Interl
Quindi molto interessante.

Fauri
E' interessante perché poi i costi di gestione si abbattono a zero. Perché voi avete tutta l'energia elettrica che vi permette di riscaldare attraverso le pompe di calore, con il conto energia l'impianto fotovoltaico si paga da solo quindi non lo mettete nel conto di costruzione, le sonde geotermiche costano un po' di più ma sicuramente con il fatto di evitare di mettere la caldaia abbinata ovviamente ad un riscaldamento a pavimento, ma con l'abbattimento dei costi di gestione voi in 12 anni l'ammortizzate, per una casa è un tempo ragionevole.

Interl.
Direi di si. Grazie.   

Interl.
Domanda senza microfono (non udibile)

Fauri
Abbiamo fatto la stessa proposta anche alla nuova urbanizzazione di Padova e alla nuova biblioteca di..., praticamente i costi iniziali sono maggiori ma i costi di gestione si abbattono, per cui compensandoli il tempo di ritorno è di circa 12 anni, grossomodo.

Interl.
Io ho un problema molto simile. Io avrei l'opportunità di realizzare un impianto a scambio acqua aria, una cosa leggermente diversa da quella delle sonde, attraverso una pompa di calore. Il problema che ho è che non dispongo di impianti di radiazione di tipo moderno, si tratta di un immobile che ha 50 anni, non posso fare i pavimenti  riscaldati. Potrei al massimo ipotizzare di sostituire i vecchi termosifoni di ghisa con dei termoconvettori che mi permetterebbero di avere un efficienza maggiore di radiazione. L'immobile è di 180 m quadrati circa, è realistico pensare l'utilizzo dell'energia fotovoltaica per ridurmi i circa 1000 euro che ho di spese di metano? Il costo complessivo energetico di casa mia in realtà la maggior parte è rappresentato dal metano. E' quello il costo, più che l'energia elettrica. Visto che non ho scalda acqua elettrici e che ho ridotto il più possibile il resto. Ma è possibile ipotizzare la conversione e quindi solo dei termosifoni con termoconvettori che è già un problemino, ed avere un risultato efficiente o bisogna combinare questo con una caldaia comunque?

Fauri
No, se voi volete fare degli interventi che non siano invasivi mettete delle valvole termostatiche in ogni stanza.

Interl.
Questo non sarebbe un  problema.

Fauri
Infatti non è un problema e poi cambiate la caldaia e mettete la caldaia con... con questo riducete i consumi del 30%

Interl.
Però devo avere i termoconvettori?

Fauri
No, perché? Non è l'ideale, l'ideale sarebbe avere il riscaldamento a pavimento a bassa temperatura. Però se l'acqua di ritorno è comunque a 40/50°, perché se l'acqua di ritorno è sui 70° è un disastro non si riesce a fare e spendete i soldi per niente. Ma se l'acqua di ritorno dei termosifoni è comunque intorno ai 40° avete comunque la possibilità di fare la connessazione sui fumi.

Interl.
Perché poi perde di valenza se io ho temperature elevate, cioè quelle che normalmente ho per avviare tra i 60 e 70°, me la posso anche risparmiare una caldaia che costa tutti quei soldi.

Fauri
Noi in un condominio in Trentino che ha cambiato soltanto la caldaia, con i vecchi impianti a distribuzione verticale tra l'altro con le colonne montanti, e hanno abbattuto i consumi del 20/25% Se poi ci mettete le valvole termostatiche in ogni stanza riuscite ad abbattere un altro 5/10%. Ci sono anche delle aziende che danno la fideiussione bancaria sui sistemi di controllo della temperatura.

Interl.
Per tornare sul gruppo d'acquisto del fotovoltaico, io vorrei sapere, io ho già questo preventivo, ho già tutto, per farlo con voi quanto mi costa , a chi devo presentare la domanda? A chi devo far vedere la documentazione? In sostanza come si parte?

Fauri
da qui, lo guardiamo subito!

Interl.
E' gia stato approvato dall'ente gestore io sto solo aspettando qualcuno che mi vende la roba e me la monta e lo devo pagare, voglio avere un preventivo da voi, come faccio?

Fauri
Ci mandi quello che ha e le manderemo la cifra. Che zona è?

Interl
Bracciano, vicino Roma.

Fauri
Gli facciamo fare un altro preventivo da i contatti che abbiamo con gli installatori.

Interl
Io le mando tutto, le foto, le mando anche la cifra che mi hanno chiesto. Vorrei sapere con il circuito del gruppo d'acquisto quanto costa e vorrei sapere anche il preventivo vostro.

Fauri
Se è un preventivo fatto bene con qualche figurina

Interl
E' già stato approvato, è già in graduatoria con la vecchia normativa.

Fauri
Io sono negato per fare gli affari, ma credo che una verifica così e un'altra offerta non comporta quel lavoro che si diceva prima di quella pratica di finanziamento, di capire cosa è e cosa non è!

Interl
E' già stato fatto tutto e presentato da un architetto.

Fauri
Per avere un'altra offerta mi mandi quello che ha, in copia ovviamente.

Interl
E se a me dovesse piacere la vostra offerta come procediamo poi? Cioè se io accetto.

Fauri
A quel punto li facciamo un contratto, se vi serve il finanziamento con la forma di finanziamento, boh non lo so!

Interl
Cioè come passare alla fase pratica?

Fauri
Una cosa che forse mi sono dimenticato di dire è che l'istruttoria di cui si parlava prima, si presumeva intorno ai 300/400 euro, viene poi ricompresa nel prezzo finale del finanziamento, quindi è una cifra che vi viene tra virgolette restituita.

Andreani
Quando si tratta di squallidi quattrini interviene il commercialista. Allora volevo spiegare brevissimamente la logica di questo preventivo. Abbiamo 1700 pre-adesioni,  parliamo francamente, se tutti i 1700 ci chiedono un preventivo gratis e ci mettiamo li.. Fauri diventa scemo, noi ci dobbiamo prendere qualche ragazzo per smaltire, si fa tutto e poi di questi 1700 l'impianto lo fanno in  50 siam rovinati, scusate, ma la logica è quella. Per fare un preventivo, telefonate, richiesta documenti, mandatemeli, controllo, guarda che ti sei dimenticato questo, perché poi è questa la realtà dei fatti, ti sei dimenticato quello, la fotografia non è venuta, non si legge, si prende, si guarda, si trasmette alla società di ingegneria che guarda, esamina, fa le sue considerazioni, prepara un piano di fattibilità, fa dei conteggi e tutto, c'è un lavoro di una certa importanza e non possiamo che farlo pagare. Sennò andrebbe a finire che lo pagano quelli che fanno il contratto, se 1000 c'hanno il preventivo gratis qualcuno deve tirare fuori i soldi, purtroppo, non ci è sembrato corretto. O sennò qual è la soluzione, si fa una cosa sul pressappoco, l'ing. Fauri gli da un'occhiata "ma più o meno" no, ma siccome le cose "ma più o meno" noi non le vogliamo fare, il lavoro viene fatto ad un certo modo, ha un costo, questo costo se il progetto si realizza è un costo che viene recuperato sul costo della fornitura. Questo ci è sembrato tra le 1000 idee che ci sono venute, il modo. Chiaramente abbiamo una platea di interlocutori, grazie al cielo, grazie al lavoro di Jacopo, estremamente vasta, non potevamo immaginare le soluzioni personalizzate, abbiamo standardizzato. E' chiaro che se uno arriva e dice: io ho un preventivo già fatto mi ci date solo un'occhiata, se è un occhiata sarà gratuita,  se si tratta di dire: no guarda questo preventivo c'ha questa cosa qui che sta fuori, si potrebbe fare così. C'è un lavoro, magari viene fatto un addebito di pure spese. Vediamo quanti sono, se è una non c'è problema, però se 200 persone ci mandano un preventivo e dicono: ma il mio installatore mi ha fatto questo preventivo, voi che ne pensate? E l'ing. Fauri deve mettersi li a studiarle un minimo di costo c'è. Quello che è la garanzia vostra è quel minimo di serietà che penso ci riconosciate. La procedura standard è quella, preventivo 400 euro etc. se ci sono delle ipotesi particolari, c'è Maria Cristina, c'è qualcun altro che risponde, c'è un qualcuno ecco. Non c'è un modulo su internet da compilare, c'è qualcuno che vi risponde, se ne parla, è una delle piccole cose in più che ci sono nel nostro progetto rispetto ad altri ecco. Scusate se ci tenevo a chiarire questa cosa, quando si parla di quattrini è  sempre antipatico, però vi rendete conto anche voi che queste cose hanno un costo. Se c'è un caso particolare lo si affronta e si trova sicuramente una soluzione.

Fauri
Se non è un lavoro enorme comunque una proposta alternativa possiamo fargliela.

Interl
A questo punto mi manca solo il recapito, vi mando tutto e ne parliamo.

Interl
Volevo chiedere, una volta che uno è arrivato allo step finale, cioè si parte con l'impianto, ci saranno comunque blog per comunicare, ci saranno dei contatti, numero di telefono a cui qualcuno può chiedere: guardi che a me mi sembra che questo installatore non sta facendo questo genere di cose di cui abbiamo parlato.

Fauri
Una cosa fondamentale che ci siamo dimenticati e che era un idea di partenza era l'autoreferenziazione dei lavori. Se un installatore, un fornitore, un qualcuno non è serio abbiamo bisogno del voto da pare degli utenti. Nel senso che noi cerchiamo di collaborare insieme a voi non contro di voi o per fregare nessuno, insieme agli installatori per avere la cosa normale migliore possibile. Se uno fa il furbo bisogna  tagliarlo fuori.

Jacopo
La sua domanda era se c'è un telefono verde, ed è Merci Dolci. Cioè Merci Dolci ha proprio il ruolo di fare da interfaccia tra il consumatore e il gruppo d'acquisto e garantire il fatto che appunto mi sembra che sono pazzi perché fan delle cose, ci telefoni, cioè non a me, telefoni a Merci Dolci  che sarebbe il sito www.commercioetico.it che si prendono la briga e hanno ovviamente un contributo relativo a questo lavoro che si sobbarcano, di essere disponibili in orario d'ufficio ovviamente non alle 4 di notte, a rispondere e immediatamente contattare un altro ad esempio installatore di zona che venga a vedere che cosa stia succedendo a casa tua.

Interl.
Quindi pensate, diciamo che partiamo adesso tra un mese, io lo do per scontato,  bisogna anche rompere gli indugi, bisogna farli. Uno dei grandi svantaggi che hanno queste attrezzature che devono campare 20 anni, che sono tanti, quindi per poter poi intervenire nel periodo, pensate di avere una specie di anagrafica centralizzata in maniera da poter avere i dati, tipo di inverter, prestazioni, tipo di pannello, queste cose, in maniera che uno non si debba buttare giù dal tetto per vedere come era fatto e cose di questo genere. Perché naturalmente le cose le sappiamo tutti entro i primi 6 mesi, dopo ce le dimentichiamo.

Fauri
Cioè lei dice se noi teniamo l'archivio degli impianti installati?

Interl.
Se ci sarà una struttura dati che tiene queste informazioni.

Fauri
Noi possiamo tenere una struttura dati relativamente ai contatti tra cliente, installatore, distributore finanziario e così via, ma avere i dati del singolo inverter, pannello installato etc. cercheremo di fare in modo che nel contratto venga data una documentazione al cliente che dovrà tenere lui. E' un po' come se la concessionaria tenesse tutti i libretti delle automobili che vende. Il libretto viene dato a chi compra l'automobile.

Interl.
Non è tanto quello, cioè voglio dire, è proprio un problema relativo ad eventuali problemi che posso avere sull'impianto.

Fauri
I problemi tecnici pratici faranno capo all'installatore poi. Noi le daremo una mano nel risolvere tutte le pratiche di tipo legale tecnico che non competono all'installatore, che le da la garanzia e l'assistenza nel corso degli anni. Anche per quello che cerchiamo degli installatori che abbiano una struttura che non sparisca tra un anno. Il caso dell'automobile forse lo spiega bene, noi facciamo quasi da concessionaria, cerchiamo di far comprare le macchine al meglio dopo di che è la casa madre che risponde dell'automobile e noi teniamo tutti i dati del cliente, dei contatti e così via.

Interl.
Nella parte di consulenza mi dovrete anche dire che ci sono 4 produttori di inverter di cui uno lo consigliamo caldamente, ce ne sono degli altri che forse un po' meno, e altri che sconsigliamo per esempio.

Fauri
Questo lo facciamo già direttamente nella fase preliminare, cioè l'impianto vi verrà già proposto con i componenti che noi riteniamo migliori. Ci sono dei pannelli che vengono dalla Germania, dagli Usa e dalla Cina con prezzi diversi, probabilmente sceglieremo quelli che non costano meno per spendere meno, ma quelli che danno la garanzia tecnica migliore. E lì andiamo anche sulla componente che è di qualità.

Interl.
Scusi, per quanto riguarda la pratica, se uno fa parte del gruppo d'acquisto, da dove inizia? Voi fate anche il progetto architettonico? Presentate la DIA? Ci sono anche questi servizi?

Fauri
Tutto compreso

Interl.
Quindi dall'inizio, da zero.

Fauri
Si tutto compreso. L'idea iniziale di partenza era proprio quella, cioè togliere completamente il problema al cliente. Quindi dal finanziamento al progetto preliminare, alla domanda al distributore iniziale col GSE alla DIA eventualmente chiederemo, se ci sono delle difficoltà, che vada il soggetto stesso a portarla in comune se magari è richiesto dal comune, al progetto esecutivo, all'installazione, alla fornitura di materiali, etc. etc.

Interl.
Io sono in una fase di ristrutturazione però nella DIA non è stato incluso il fotovoltaico quindi si tratterebbe di fare una nuova DIA?

Fauri
Sono 2 cose distinte quindi dovrete fare un'altra DIA. Penso di si o una variante in corso d'opera. Bisogna vedere come è la situazione. Probabilmente se viene integrato ci vuole una variante in corso d'opera. E' da vedere poi il caso specifico. Come diceva prima Jacopo o Stefano non siamo riusciti a fare tutti i casi specifici possibili e immaginabili.

Interl.
Le sonde geotermiche di cui ha parlato prima, a che profondità dovremmo andare?

Fauri
Dipende dal terreno, se è argilloso sabbioso e così via.

Interl.
Nella nostra zona è di medio impasto tendente a sabbioso.

Fauri
Intorno ai 10/15 m è sufficiente.

Interl.
Con che diametro la sonda?

Fauri
Le sonde hanno dei diametri standard che saranno intorno ai 20/30 mm, dipende poi dal tipo di sonda ovviamente.

Interl.
Ma il buco cosa facciamo intorno ai 4/5 pollici?

Fauri
Ci sono delle tecniche per installare le sonde. Adesso non sono capace di darle una descrizione tecnica esatta delle sonde. Se volete vi posso recuperare tutte quante le informazioni.

Interl.
Perché io ho visto farle e c'era un certo costo, perché praticamente usano delle macchine speciali che i nostri pozzai, quelli che fanno i pozzi li da noi non riescono a farli. Non ho capito il perchè e non mi è stato spiegato.

Fauri
Li scendiamo nel pratico nel tecnico. Ma sono sonde di tipo diverse di quelle che si fanno per i pozzi. Non è che voi fate un buco e mettete giù la sonda, dovete fare, non dico delle trivellazioni, ma fate una chiodatura quasi del terreno, voi spingete direttamente le sonde nel terreno.

Interl.
Di fatti io avevo visto farlo e l'architetto aveva spiegato che era venuta giù una macchina dalla Germania, perché quello che faceva in normali pozzi non era riuscito e poi hanno fatto un foro di 5 pollici e hanno messo dentro della betonite , praticamente la sonda,il tubo che fa lo scambio è in mezzo alla betonite.  

Fauri
Io adesso non le so dire è un po' come gli impianti delle case, può trovare delle forme diversissime per farli. Poi tra l'altro non si fa un foro si fanno decine di fori tutto intorno. Li potete anche installare in piano, stendere in orizzontale. nn dovete per forza piantarli nel terreno.

Interl.
Più si è giù e più c'è stabilità.

Fauri
Dovete andare giù almeno per 2/3 m, teoricamente dopo 1,5m - 2m avete la temperatura media annuale, perché con un mezzo metro/1m avete la temperatura media stagionale, dopo 2/3m avete sicuramente la temperatura media annuale. Per cui se voi dovete fare uno scavo uno scasso del terreno e dovete fare altri lavori, stendete la tubazione per la sonda geotermica, dimensionate in un certo modo perché poi bisogna vedere anche la velocità e la portata e così via, e poi la ricoprite col terreno. È chiaro che è meglio andare più in profondità perché il terreno non è assestato.

Interl.
Sui pannelli, la garanzia. Cioè tra 10 anni mi si rompe un pannello.

Fauri
I pannelli hanno una garanzia fino a 25 anni

Interl.
Contro qualsiasi cosa?

Fauri
C'è una polizza assicurativa contro i danni prevedibili tipo grandine, i fulminazione, eventi atmosferici, furto, come si diceva prima mancata produzione fino a 48 ore.

Interl.
Dal punto di vista economico viene l'installatore e paghiamo l'installatore che mette apposto il pannello. Però il pannello? E' a carico nostro il costo del pannello?

Fauri
Vi proponiamo anche l'assicurazione per quanto riguarda il pannello. Se c'è la garanzia, la garanzia fa capo all'installatore. Un po' come la garanzia dell'automobile, se ti si rompe un pezzo in garanzia voi andate dal concessionario che  vi fa la sostituzione gratis, se voi andate dall'installatore vi farà la sostituzione gratis, poi si va a rivalere sulla casa madre nei termini della garanzia. Uno dei problemi che stiamo affrontando abbastanza difficile da risolvere è proprio tutta la parte contrattualistica, di giurisprudenza contrattuale, tra cliente garanzia, installazione etc.

Interl.
Domanda senza microfono non udibile

Fauri
La garanzia sui pannelli aumenta anno per anno, perché i primi pannelli hanno cominciato ad installarli 30/40 anni fa, 30/40 anni fa davano qualche garanzia, poi dopo 5/10 anni davano 5/10 anni perché hanno visto che continuavano ad andare avanti, adesso abbiamo visto che dopo 20/25 anni i pannelli vanno avanti, danno una garanzia di 20/25 anni. Tra 5 anni daranno la garanzia di 30 anni probabilmente. Anche perché migliorano le tecniche costruttive i pannelli di 30 anni fa sono fatti in maniera un po' più diversa tecnicamente. Comunque la garanzia sui pannelli di 20/25 anni non c'è problema davvero.

Interl.
Come mai il silicio che è così diffuso è così caro. E' una ragione di monopolio?

Fauri
Il silicio lo trovate dappertutto ma non è puro. Dovete trattarlo e viene trattato con sistemi diversi, il sistema più classico è l'accrescimento magnetico ci sono poche ditte che lo fanno. Ce n'è qualcuna americana, adesso anche alcune ditte cinesi. Hanno una necessità energetica molto alta, alla fine il costo del pannello non è il materiale in partenza, ma è proprio l'energia. Tenete conto che da un punto di vista di bilancio energetico i primi tre anni di produzione del pannello servono a rimettere l'energia che è stata utilizzata per creare il pannello stesso.

Interl.
E' riciclabile?

Fauri
Come una finestra di vetro. Il vetro è fondamentalmente riciclabile, il silicio non lo è direttamente, non ho ancora sentito di pannelli che sono stati riciclati perché continuano ancora a funzionare, penso che venga riciclato come silicio come i componenti del computer. Creano più problemi i computer come smaltimento, perché mettono un sacco di componenti anche chimici.

Interl.
Quelle ricerche che stanno facendo in Inghilterra di vernici serigrafate, si sa niente? Della possibilità alternativa al silicio?

Fauri
Stanno spingendo molto sul contenimento dell'utilizzo dei pannelli fotovoltaici attraverso dei concentratori, c'è uno studio enorme dei concentratori, c'è l'università di Ferrara che è abbastanza avanzata in queste sperimentazioni, che prevede un concentratore fatto a parabola, nel ricevitore della parabola come se fosse satellitare  è inserito il pannello fotovoltaico che quindi risulta molto piccolo, ci sono degli enormi problemi di smaltimento termico perché la potenza ce l'avete concentrata in un quadrato di 10x10.

Interl.
Va raffreddato

Fauri
Va raffreddato. La nuova frontiera è quella di mettere delle parabole leggermente scentrate tra di loro in maniera tale che abbiano più di un fuoco, finora siamo arrivati fino a due tre fuochi per mettere dei pannelli fotovoltaici con giunzioni diverse in maniera tale da ottimizzare la trasformazione elettrica. In  questo modo la parabola leggermente scentrata direziona avendo riflessioni diverse a seconda della lunghezza d'onda diversa,  direziona le lunghezze d'onda di un tipo su un certo pannelli fotovoltaici, le altre sugli altri e vanno migliorare i rendimenti intorno al 20-30% anziché del 14-16 come adesso.

Interl.
Però nessun materiale alternativo ancora al silicio. Non è stato trovato nulla.

Fauri
Ieri Lorenzoni a parlato di cadmio e di altri materiali però se sono alternativi non lo sono altrettanto per la sicurezza anche chimica. Come si diceva, avere i pannelli di cadmio invece che di silicio, il silicio se si spacca assomiglia un po' ad un sasso ad una sabbia non è pericoloso, avere il cadmio in giro, già è stato tolto dalle batterie con grandi difficoltà, averlo in giro con i pannelli fotovoltaici sarebbe un altro danno, non da poco.

Interl.
Se ricevete un incarico di verificare le possibilità di fare un installazione etc. che poi invece per vari motivi non si possono fare, com'è allora la procedura?

Fauri
L'idea di fare due fasi di approfondimento era proprio legata a questo. Non vogliamo  fare la figura di chiedere dei soldi per un contratto che poi non è fattibile quindi cerchiamo di evitare questa soluzione facendo una pre-verifica velocissima, vedere se è possibile o non è possibile, e poi chiedere eventualmente il contributo. Se comunque non andasse a buon fine per motivi che non sono la rinuncia dalla parte dell'utente perché in quel caso lì ci ha richiesto la nostra fatica ma poi è lui che ha rinunciato. Con Jacopo si diceva di restituire la cifra. 

Interl.
Tornando sul discorso dell'impianto. Il controllo se c'è qualche anomalia nei pannelli lo fa l'inverter? Se ho dei rendimenti diversi, ho una segnalazione sull'inverter che mi dice che c'è qualcosa di anomalo o deve essere sempre, diciamo noi privati a dover fare la supervisione e dover valutare se l'impianto è ottimizzato in questo momento se come diceva stamattina, facendo i controlli con computer o con un accessorio a parte.

Fauri
L'impianto, dipende un po' dalle dimensioni che ha. Se avete un impianto abbastanza esteso avrete più inverter quindi a parità di distribuzione vedete subito se un inverter produce più dell'altro e li avete subito l'idea se c'è qualcosa che non va.

Interl.
Però in ogni caso ci sarà qualcosa che controlla?

Fauri
Sicuramente. L'inverter è tutto un apparecchio elettronico che ha tutto il suo sistema di controllo. Il fatto stesso che lavori con la massima potenza ha previsto che ci sia tutta una elettronica di controllo, di questo genere.

Interl.
Volevo fare una domanda. A livello di manutenzione, questi impianti...

Fauri
Noi prevediamo 30 euro a Kw all'anno come manutenzione. Il che vuol dire andare una volta due volte all'anno sul tetto a dargli una pulita, se sono pannelli di tipo fisso.

Interl.
Cose che deve fare un tecnico?

Fauri
Non necessariamente.

Interl.
Domanda senza microfono, non udibile

Fauri
Bisogna vedere come sono stati realizzati. Se è un unico pannellone su tutta la falda uno può prendersi anche la scopa telescopica e pulirseli direttamente con l'acqua, o col manico lungo. Se sono pannelli piegati a 30° in file, se sono più file, ci passa davanti e le pulisce. Tranquillamente, non hanno una gran manutenzione, c'è più manutenzione sulla parte di verifica dei cavi dell'elettronica, però adesso fanno dei cavi che sono resistenti anche alle radiazioni solari, li chiamano proprio cavi solari, marcati UHV che non danno problemi, prima i problemi grossi erano dovuti al decadimento dell'isolamento.

Interl.
Stamattina ho scoperto che l'energia nella modalità di scambio va riconsegnata al contatore. Ora nella mia azienda agricola il contatore sta a circa 600 metri dal punto di utilizzo delle serre etc. Quindi io vi devo anche dare questi dati quando il preliminare, perché anche un costo del cavo per riportare la corrente fin lassù. 600m di cavo e io avevo stimato più o meno 16000 KW/h all'anno di consumo

Fauri
Nella parte preliminare abbiamo pensato di prevedere un sopraluogo anche quello preliminare da parte dell'installatore. Quindi se l'installatore ci conferma il preventivo di spesa è a suo rischio, nel senso che nell'istruttoria..

Interl.
Si, ma io parlavo della prima mail che ci mandate, già li devo dichiarare questi dati?

Fauri
No, non è necessario. La prima mail come vi dicevo, è un eventuale scrematura sul fatto che non ci siano delle anomalie enormi, in modo tale che riusciamo ad identificare se c'è un 3, 10, 15, 50 Kw e riusciamo anche a capire soggetto per soggetto di che impianto si sta parlando. Nel secondo momento, se voi avete un impianto da 3 Kw vuol dire che sono 20000 euro, anche il procedimento bancario è molto diverso. Se avete un impianto di 50 o 100 Kw che dovete installare il procedimento bancario è diverso. Quindi vi vengono richiesti dei dati anche per la proposta finanziaria diversi e in quel caso il preventivo verrà fatto con un sopralluogo da parte del tecnico, preliminare sempre, e anche quello rientra in quella famosa cifra di 300/400 euro di cui si diceva.

Interl
Sui tetti ci sono dei camini, dove ci sono i focolari, i bruciatori, il fumo potrebbe portare danno al pannello?

Fauri
No, perché i pannelli già di loro lavorano intorno agli 80-100°

Interl.
Io ho un tetto che circa di pendenza sui 35-40cm, da alto a scendere giù basso, i pannelli vanno messi così, sono ottimi?

Fauri
Quanti gradi ha?

Interl.
Circa 40cm, dal cimale a scendere. Dal colmo, dalla parte alta e scendendo giù

Fauri
Quando va giù, 80-100m? di casa, di tetto? 150m? sto scherzando! Va giù 8m?

Interl.
Praticamente scende giù sui 40cm dal cimale alla gronda

Fauri
Ma poi in lunghezza quant'è?

Interl.
La lunghezza dovrebbe stare sui 5m, perché sono 2 falde, una a sud

Fauri
5m per falda?

Interl.
Si

Fauri
Quindi avete mezzo metro su 5m?

Interl.
E' praticamente..

Fauri
Quindi è abbastanza basso

Interl.
E' 7m e mezzo

Fauri
E' abbastanza basso. No, avrà un rendimento un po' più basso. Però li conviene metterlo nella falda del tetto. Se l'inclinazione è verso sud conviene metterlo nell'inclinazione del tetto e quello che ci si rimette di inclinazione si guadagna nella tariffa. Si spende meno perché poi fare un sistema di supporto che lo inclini maggiormente rispetto al tetto ha un costo.

Interl.
Non c'è nessun supporto.

Fauri
Dovremmo crearlo

Interl.
Basterebbe appoggiare i pannelli, l'unico problema..

Fauri
Conviene rimanere nella falda del tetto

Interl.
Eh si, praticamente sono sui 7m per lunghezza e 5, due falde sono.

Fauri
Sono 35m verrebbe fuori tranquillamente un impianto da 2-3Kw. 3Kw più o meno va bene, con un 3Kw in queste zone qua si fanno 1300-1400 ore, quindi con un 3Kw si fanno 4500Kw/h quindi si fanno 4 megawatt ora quindi va bene anche per fare scambio sul posto.

Interl.
Cosa perde rispetto che se fosse a 30°, cosa perde in percentuale?

Fauri
Perderà un 10%

Interl.
Quindi una cifra accettabile, compensata da minore spesa per i supporti.

Fauri
Si esatto e compensata da una maggiore tariffa perché se facesse un impianto muro in falda sarebbe non integrato invece che semi-integrato quindi più o meno si compensa, si.

Inetrl.
Stamattina si parlava di una tecnologia che consente la produzione di fotovoltaico di energia, termico, consigliabile?

Fauri
Dipende da che tecnologia si utilizza. Conosco un sistema altamente sperimentale che può anche modulare la parte tecnica fotovoltaica, nel senso che un concentratore cilindrico dove nel fuoco del cilindro viene messa una striscia di fotovoltaico che può essere fatta ruotare, sotto c'è un tubo dell'acqua calda, per cui se si sposta la tegola fotovoltaica il concentratore riscalda l'acqua e fa il termico, se si rimette la tegola fa energia elettrica che può anche modulare a seconda delle esigenze. Bisogna vedere che carico termico e che carico fotovoltaico avete. Non è il massimo, come diceva prima Stefano se seguiamo tutti i casi specifici diventiamo matti. Il vantaggio c'è se riusciamo a fare un qualche cosa di abbastanza ripetibile e facile e applicabile anche in maniera ripetitiva. Non so se ci sono altre domande. Comunque li abbiamo presi per stanchezza li abbiamo decimati, vedi che sono rimasti in pochissimi.

Jacopo
Ringraziamo chi ha retto fino in fondo, ringrazio tutti i presenti che hanno lavorato al progetto, ringrazio voi che siete intervenuti, prossima puntata vedremo come va.
Grazie  ciao.