Sesso e piacere

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I batteri non fanno sesso! Per questo sono pericolosi.

(La solitudine non esiste! Sul tuo corpo vivono 10 miliardi di batteri!)

Pochi sanno qualcosa sui batteri.
Sono creaturine microscopiche delle quali ci occupiamo solo dal punto di vista igienico. Ogni tanto ci laviamo e ne facciamo fuori centinaia di milioni senza farci tanti scrupoli di coscienza.
Gli scienziati ci dicono che bisogna stare attenti a lavarsi troppo spesso perche' i batteri sono in gran parte creature utili.
Come i rinoceronti vivono in simbiosi con buffi uccellini con il becco sottilissimo, che si occupano di tenere puliti questi bestioni, cosi' noi viviamo in buona salute grazie a miliardi di batteri che si occupano della manutenzione dei nostri pori, dei nostri bulbi piliferi, eccetera. Altri all’interno del nostro corpo danno una mano ai globuli bianchi attaccando e divorando sub-creature pericolose o invadenti.
Ma pochi si soffermano a meditare sulla storia del mondo e sul posto che i batteri hanno in essa.
Se lo si fa si resta sconcertati e si rischia di scoprire una realta' pazzesca.

Il centro della questione e' che non solo i batteri sono la popolazione di creature di gran lunga piu' numerosa sul nostro beneamato pianeta ma sono anche esseri completamente diversi da qualunque cosa si muova sulla Terra.

Quello che ho scoperto studiando avidamente testi di biologia e' che i batteri possiedono una caratteristica unica.
Miliardi di anni fa nacque il primo batterio. E subito dopo inizio' a crescere. E quando divento' abbastanza grande non cerco' un suo simile con il quale accoppiarsi perche' non ce n’erano.
Trovo' quindi un sistema incredibile per dare continuita' alla sua razza ed evolversi: si divise in due. E non deve essere stata un’esperienza piacevole.
Non sono impazzito: e' proprio cosi'. Controlla sul web se non ci credi.
Si chiama PARTENOGENESI.
I BATTERI, RAGGIUNTA LA MATURITA’, SI SPACCANO IN DUE! Si scindono.
E non hanno mai smesso di farlo. Si sono evoluti, hanno dato vita a migliaia di sottospecie, mutazioni, adattamenti. Ma non hanno mai compreso il sesso.
E potete ben capire quanto sia stata dura per loro!
Ma l’aspetto incredibile di questo modo di figliare e' che non prevede la morte.
E’ proprio come dico: il batterio quando e' vecchio non muore, si scinde e da' vita a due batteri giovani. Non so se ti arriva la differenza abissale che ci separa da loro.
Puoi uccidere un batterio, ma se nessuno lo attacca e se sfugge ad altri incidenti, esso non conosce la vecchiaia e la morte per cause naturali. A un certo punto si scinde e torna a essere giovane.
E cosa succede quando si scinde?
Ognuno dei due batteri che si sviluppano e' praticamente una copia del batterio che si e' diviso!
Ognuna delle due copie e' a tutti gli effetti una replica quasi perfetta del batterio originale.
Differenze infinitesimali permettono nei secoli le mutazioni e le specializzazioni ma quando un batterio si scinde da' origine a due volte se stesso.
Se avesse conoscenze, ricordi, simpatie ognuno dei due batteri figli avrebbe quei ricordi, quelle conoscenze, quelle simpatie.
Ora ti invito a riflettere per alcuni secondi su questo concetto.
Non provi le vertigini?
Parti dall’inizio: il primo batterio da' vita a due copie di se stesso. E queste due copie danno vita a quattro copie. E ognuna delle copie e' ancora, semplicemente, la moltiplicazione del batterio iniziale. Poniamo che il batterio iniziale si chiami Paolo. Abbiamo 4 Paolo. E oggi, a distanza di miliardi di anni, abbiamo un numero esorbitante di quel Paolo li' dei primordi.
Abbiamo, in realta', a che fare con un unico batterio. Si e' diviso, si e' specializzato, ha mutato forma e colore. Ma e' assolutamente Paolo. Una declinazione di Paolo.
E’ stato Paul Stinzer, un giovane ricercatore di Francoforte a porsi per primo una domanda elementare: Paolo lo sa? I batteri si sentono un’unica creatura? Hanno un’identita' individuale o collettiva?
Sono stati gli studi sui lattarini, piccoli pesci che vivono in grandi branchi, e sulle formiche, ad avvalorare la tesi che i batteri siano intimamente interconnessi tra loro.
I lattarini hanno stupito gli ittiologi per la loro capacita' di reagire a un attacco disponendosi istantaneamente a forma di squalo. Fenomeno veramente sconcertante. Viene spontaneo chiedersi come facciano. Sono state realizzate molte misurazioni del fenomeno con strumenti sensibilissimi e non e' stato possibile rilevare il trascorrere di un solo millesimo di secondo tra l’istante in cui il lattarino piu' vicino al predatore si dispone a formare la punta del naso dello squalo e l’istante in cui il lattarino piu' lontano si dispone in modo da completare la punta della pinna della coda dello squalo. L’azione e' simultanea.
Ma ancora piu' stupefacente e' il fatto che il ruolo di ogni lattarino sia intercambiabile e dipenda soltanto dal punto del branco attaccato. Indifferentemente il lattarino piu' vicino al grosso pesce predatore all’attacco diventa la punta del naso dello squalo e il piu' lontano la punta della pinna. Come fanno?
Chiaramente questo fenomeno prevede che i lattarini possiedano una notevole capacita' empatica e siano in contatto tra loro, anzi che le loro menti siano un’unica rete neurale condivisa che sente la forma “squalo” in modo tridimensionale.
Altri esperimenti sulle formiche hanno dimostrato che queste capacita' crescono con il diminuire della massa corporea. Osservando la complessita' delle interazioni in un formicaio gli studiosi hanno giudicato che solo la presenza di una mente collettiva puo' rendere possibile la gestione di una tale complessita'. La telepatia e', in un modo ancora misterioso, alla base della vita sociale delle formiche. Come possiamo spiegare altrimenti il fatto che se si avvicina una fiamma al formicaio tutte le formiche, contemporaneamente, mostrano segni di agitazione, anche se si trovano a grande distanza?
Negli anni ’90 Roger Holms ha posto una domanda che puo' modificare radicalmente la nostra visione dell’umanita': esiste un unico individuo che e' stato capace di replicarsi in biliardi di triliardi di trilioni di copie che ricoprono ogni millimetro della superficie di questo pianeta. Si tratta di una creatura immensa capace di generare una mente collettiva colossale. Come possiamo non chiederci se questo essere globale non abbia anche la capacita' di comunicare con la nostra mente e influenzarla? Puo' in qualche modo determinare la storia umana?
Capisco che si tratti di un’idea pazzesca, completamente al di fuori di qualunque modello mentale fino ad oggi concepito.
Ma pochi mesi fa i ricercatori della New York University hanno nuovamente dimostrato che esiste un motivo fisiologico per il quale durante una crisi di depressione il comportamento umano piu' diffuso e' quello di smettere di lavarsi.
La scarsa igiene favorisce il prolificare di una varieta' di batteri capaci di arricchire la pelle con alcune eiezioni che interagiscono con i bulbi piliferi che a loro volta inviano segnali ai filamenti nervosi. Il cervello reagisce a questi stimoli aumentando la produzione di endorfine: le droghe naturali che producono benessere e aumentano l’efficienza degli organi e del sistema immunitario.
Questa ricerca dimostra che i batteri sono realmente capaci di influenzare i nostri comportamenti al fine di ottenere vantaggi sfruttando i nostri momenti di debolezza.
Fino a che punto arriva questa loro capacita'?
Artur Lorenz, professore presso l’Universita' del Minnesota, ha rivisitato la storia umana a partire da questa ipotesi.
Potremmo infatti interpretare la smania umana per le migrazioni e le guerre come la risposta a un ordine del Grande Batterio che desidera riconnettere alcune sue componenti. La Seconda Guerra Mondiale, con eserciti che si spostano da un capo all’altro del mondo sarebbe stata una specie di Natale batterico, durante il quale colonie di batteri separate per millenni si reincontrano e si scatenano in un’orgia di partenogenesi.
Ma Artur Lorenz va oltre e si chiede: che vastita' e complessita' hanno i sogni e le pulsioni del Grande Batterio? Come gode il batterio visto che non fa sesso?
Possiede un gusto cromatico? Trae un particolare godimento dal colonizzare superfici coperte da scale cromatiche coerenti e armoniche? Per migliaia di anni gli umani si sono dedicati alla pittura per loro diletto o perche' ai batteri piace vivere sui dipinti?
Oppure accade che gli umani quando pitturano emettono particolari sostanze o vibrazioni di cui i batteri sono golosi?
Lo stesso potremmo ipotizzare per la musica o l’antica passione per il volo.
E l’invenzione delle concimaie, delle fosse biologiche, dove le acque di fogna si radunano e si suddividono in pesanti e leggere, o dei biodigestori per produrre gas combustibile, non sono forse la creazione e l’evoluzione sempre piu' raffinata, di luna park per batteri?

Ma, se le cose stanno cosi', non dovremmo porci il problema di quanto noi si sia veramente liberi?
Affrontando questa domanda viene spontaneo entrare in un nuovo ordine di idee.
Lo scopo dell’umanita', il piu' urgente e sacro, e' quello di scoprire in che misura siamo vittime del potere del Grande Batterio e in che misura possiamo essere noi a influenzare lui.
Possiamo insomma ipotizzare che ci sia un nesso intimo tra la situazione politica italiana e il nostro stato batterico? Potremmo giudicare Berlusconi come il sintomo di una malattia localizzata all’interno del corpo globale del Grande Batterio?
E a questo punto possiamo anche domandarci: cosa e' piu' urgente che io faccia per migliorare il mondo?
E’ inutile fare cortei e raccogliere firme se il centro della questione e' che viviamo in un’area batterica malata.
Potremmo scoprire che se tutte le persone di sinistra smettessero di lavarsi i piedi per una settimana Berlusconi cadrebbe e arriverebbe un Obama italiano.
Ecco perche' reputo essenziale aprire la discussione su questo argomento cercando di rispondere a TRE domande:

- COME IL GRANDE BATTERIO HA INFLUENZATO LA STORIA UMANA?

- COME IL GRANDE BATTERIO E’ STATO INFLUENZATO DALLE AZIONI UMANE?

- COME POSSIAMO TRASFORMARE IL GRANDE BATTERIO IN UN ALLEATO CONTRO IL MALGOVERNO ITALIANO E FAR SI’ CHE IL GRANDE BATTERIO SI DIA DA FARE PER FAR NASCERE IN ITALIA UNA PRIMAVERA DELL’ETICA E DEL BUON GOVERNO?

Spero che in molti vogliate partecipare a questo dibattito fornendo ipotesi, prove, testimonianze, esperienze, dati.
Spero che si comprenda che questa e' oggi la discussione piu' urgente.
Per troppo tempo la sinistra italiana ha incentrato l’azione politica su questioni secondarie trascurando al contempo azioni che avrebbero portato a risultati concreti e duraturi.
E’ necessario darsi delle priorita'. Riscoprire la politica dei piccoli passi. Piccoli come i batteri.

PS
Qualcuno sa dirmi dove trovare un video che mostri i lattarini che si dispongono a forma di squalo?
Grazie in anticipo.