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Più cripte per tutti!

Gentile signor Brunetta,

le scrivo perché c’è una falla assurda nelle nostre finanze che potremmo fermare in un minuto, senza spendere un soldo.
Sarebbe facile.
Quel che ha fermato tutti i governanti dall’intervenire è solo uno strano preconcetto, la paura di occuparsi di un tema tabù.
Mi sembra che lei abbia uno spirito tale che forse vorrà prendere in considerazione questa proposta.

Ogni anno l’Italia spende una cifra astronomica per le sepolture, in parte sostenuta dalle pubbliche amministrazioni in parte dai cittadini.
Sono 20 anni che periodicamente cerco di sollevare questa questione ma pare che appena si tocca l’argomento gli italiani cadano in una crisi di pruriti intimi (fanno scongiuri grattatori) e gli si chiude il cervello.
La spesa italiana è decine di volte superiore per ogni singola sepoltura di quella della maggioranza dei paesi del mondo.
L’Italia infatti si è data una legge sciagurata che prevede regole deliranti per le ultime dimore. Queste regole non hanno nessun senso scientifico, religioso o sanitario, tant’è che altre nazioni profondamente cattoliche, moderne e che tengono in considerazione la salute pubblica non conoscono normative analoghe.
In pratica quando si seppellisce una persona in quasi tutto il mondo si fa un buco per terra, si crea un fondo alla fossa con funzione sterilizzante, ad esempio un paio di sacchi di calce viva, e poi si interra il deceduto.
Lo si fa da millenni e non ha mai creato problemi.

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